Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

appena nata, che l’Emilia correva a cullare di

rossa lucida, che l’Emilia mi disse guai al

crescere ancora, disse all’Emilia che mi trovasse una

un’anguilla fu l’Emilia. Quella sera mangiammo ch

di Cossano. Poi l’Emilia la chiamarono di sopra

e ne diedero all’Emilia. La domenica andavo a

sarte a Canelli, l’Emilia li serviva in tavola

la Serafina, o l’Emilia, a portare il vinello

una stanza, e l’Emilia che serviva il caffè

faceva troppa paura. L’Emilia che andava e veniva

lei col grembialino, l’Emilia a volte mi chiamava

piedi. ¶ Dal terrazzo l’Emilia gridava: – Anguilla, vieni Anguilla

i capelli. E l’Emilia che teneva lei la

scappavo nel filare dell’Emilia e di là fischiavo

una cosa che l’Emilia ci aveva detto di

arrivarono Santina e l’Emilia. Santina aveva le scarpette

la pappa e l’Emilia cercava di prenderla e

Cirino, a Nuto, all’Emilia, al cavallo: il sor

in banca. Poi l’Emilia cominciò a dire che

la bambina con l’Emilia, sulla carrozza grande; la

con Cirino, con l’Emilia, con tutti, come ci

tra noi, tra l’Emilia, Cirino, la Serafina, c

i peli ricci… ¶ (L’Emilia, che mi aveva messo

pelandrone, – aveva detto l’Emilia. Allora Nuto si era

ben vestite che l’Emilia non poteva neanche criticarle

giorni si sentí dall’Emilia che tutta la casa

era roba loro. L’Emilia ce lo disse una

al sor Matteo. L’Emilia diceva che in quella

ammazzato nessuno, – diceva l’Emilia. – Una risponde, l’altra

sopra noialtri, veder l’Emilia fargli i versi con

sopra erano accese; l’Emilia corse su e giú

fermava a pranzo. L’Emilia diceva che gli davano

e chiedevo anche all’Emilia, ma non si poteva

bisogno, perché perfino all’Emilia chiedeva sempre le cose

nei negozi, regalavano all’ Emilia i vestiti smessi. Ma

contessa», e presto l’Emilia seppe anche che quell

non sapeva niente. ¶ L’Emilia diceva che quest’uomo

La Serafina e l’Emilia dicevano che Irene tirava

A tavola – diceva l’Emilia – Irene teneva gli occhi

alla matrigna e all’Emilia. C’era una stufa

le orecchie nude. L’Emilia diceva che non avrebbe

a Irene – e l’Emilia sentí – ch’era stato

L’inverno prima, l’Emilia mi aveva prestato qualcuno

l’occhio anche all’Emilia, ma si sapeva che

un quattrino. ¶ Fu l’Emilia che ci disse che

la Serafina, con l’Emilia – non avrebbe mai creduto