Egisto Roggero, Il Giglio, 1898
concordanze di «Era»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1898 | secretamente turbati. Il presentimento era nel cuore di tutti | ||
2 | 1898 | vecchie braccia ei s’era gittato, come quando a | ||
3 | 1898 | noce nel quale si era cacciato, intorbidato dal sonno | ||
4 | 1898 | il volto, come quando era piccola, per rabbonirla. E | ||
5 | 1898 | sorella, gli facea male. ¶ Era, quella d’ora, una | ||
6 | 1898 | mia vita, se sapessi, era così bizzarra.... ¶ — Oh Piero | ||
7 | 1898 | infinita stanchezza. E stanchezza era in tutta la persona | ||
8 | 1898 | apparisse abbandonata e lassa. Era nella picciola stanza una | ||
9 | 1898 | testa un po’ bassa. Era quegli l’erede del | ||
10 | 1898 | pennello di un grande. Era proprio dei Sergio quella | ||
11 | 1898 | di fierezza gentile, come era dei Sergio la febbre | ||
12 | 1898 | sua vera colpa.... Non era più tutto sangue puro | ||
13 | 1898 | posizione del colpevole: ma era pur sempre un Sergio | ||
14 | 1898 | de’ figli, Andrea. Quello era il vero degenere tra | ||
15 | 1898 | i suoi milioni s’era venuta ad assidere sfacciatamente | ||
16 | 1898 | che aveva impantanato.... Non era forse lei la padrona | ||
17 | 1898 | voce più bassa: ¶ — M’era ingannato sembra. ¶ E il | ||
18 | 1898 | IV. ¶ Nel saloncino – ch’era a lato del grande | ||
19 | 1898 | E questa volta Silvia era al piano e accennava | ||
20 | 1898 | accordi pensosi della sorella. ¶ Era, quel saloncino, l’unico | ||
21 | 1898 | mattino nel parco (ell’era una grande coglitrice) e | ||
22 | 1898 | il suo cantuccio. Così era del vecchio don Paolo | ||
23 | 1898 | ancora. ¶ E Piero ricordava. ¶ Era una sera di estate | ||
24 | 1898 | da quella sera? ¶ Egli era allora un bambino, decenne | ||
25 | 1898 | bambino, decenne, non più. Era, su nel loro salone | ||
26 | 1898 | una grande festa: v’era una folla di amici | ||
27 | 1898 | di tutti quei fiori era disceso in giardino. Era | ||
28 | 1898 | era disceso in giardino. Era venuto a cercare le | ||
29 | 1898 | comprese, vide. La madre era tra le braccia di | ||
30 | 1898 | un uomo... e non era suo padre. Chiamò forte | ||
31 | 1898 | sorprese le vergogne. ¶ Ed era stato ben tenace l | ||
32 | 1898 | piano. Povera bambina! Ell’era così bianca e gracile | ||
33 | 1898 | abbandono nel quale s’era ora adagiata dopo tolte | ||
34 | 1898 | la giornata di caccia era stata laboriosa. Era lui | ||
35 | 1898 | caccia era stata laboriosa. Era lui talvolta il compagno | ||
36 | 1898 | fare Piero da che era al castello. Compagno robusto | ||
37 | 1898 | che quel giovane colosso era forse, tra i Sergio | ||
38 | 1898 | razza... e che v’era riuscita, al di là | ||
39 | 1898 | un aspetto mai veduto: era una dolente figura stanca | ||
40 | 1898 | cadere sulle loro teste. Era nell’aria fosca del | ||
41 | 1898 | la bianca cappella n’era sorta tutrice. La pensosa | ||
42 | 1898 | lunghe ore, sola. Come era bello quel cantuccio del | ||
43 | 1898 | fiori al suo Santo. Era pallida e triste: turbata | ||
44 | 1898 | il cielo, quel mattino, era tutto ridente. Sfolgorava in | ||
45 | 1898 | alla Cappella. Essa non era sola, del tutto: le | ||
46 | 1898 | Leo, il suo veltro. Era felice, l’intelligente bestiola | ||
47 | 1898 | fronde. ¶ Ed ecco Piero. ¶ Era a cavallo: Mauro, l | ||
48 | 1898 | per contemplar la sorella. ¶ Era davvero graziosa. ¶ Nel semplice | ||
49 | 1898 | penitenza – notò Silvia. ¶ — Eribaldo era un poeta – mormorò Piero | ||
50 | 1898 | luce. Il sole ne era ormai il padrone assoluto | ||
51 | 1898 | vaga, misteriosa ombra grigia era in fondo alla sua | ||
52 | 1898 | come una recente ferita: era una vaga impressione penosa | ||
53 | 1898 | po’ china la testa. Era veramente una ben dolce | ||
54 | 1898 | doloroso. E pensava che era in loro una ben | ||
55 | 1898 | un’altra volta, ella era in mezzo ai fiori | ||
56 | 1898 | cui mi son tuffato era lo scoraggiamento della morte | ||
57 | 1898 | fondo a l’amore era la sazietà e il | ||
58 | 1898 | A Roma molto si era dovuto parlare della disastrosa | ||
59 | 1898 | villeggiatura. La principessina Fiora era stata malata, e abbastanza | ||
60 | 1898 | convenire ch’ella s’era fatta veramente affascinante. ¶ Ella | ||
61 | 1898 | dimestichezza con donna Albina. Era un bell’uomo fiero | ||
62 | 1898 | rampollo, irreprensibile d’eleganza, era occupatissimo a complimentare Silvia | ||
63 | 1898 | di giovinezza. ¶ Anche Piero era andato man mano ritrovando | ||
64 | 1898 | malsano pallore del volto era scomparso, come il cervello | ||
65 | 1898 | giorno rinascente. ¶ Piero si era dato quindi, fin de | ||
66 | 1898 | de’ primi giorni ch’era al castello, ad una | ||
67 | 1898 | custode del parco. Leone era un ben strano ragazzo | ||
68 | 1898 | giovane suo padrone. ¶ Egli era nato nel parco ed | ||
69 | 1898 | nato nel parco ed era cresciuto nel parco: il | ||
70 | 1898 | nel parco: il parco era stato il suo maestro | ||
71 | 1898 | ruvidità del vecchio parco era anche in lui: basso | ||
72 | 1898 | lui: basso, tarchiato, egli era un fascio di nervi | ||
73 | 1898 | macchie impenetrate. Del resto era rozzo, parlava pochissimo, quasi | ||
74 | 1898 | e dei leprotti, egli era svogliatissimo giardiniere, quasi incapace | ||
75 | 1898 | vita al Castello s’era fatta più variata e | ||
76 | 1898 | primavera. ¶ Ora Silvia, invece, era quasi sempre assediata da | ||
77 | 1898 | una mattinata afosa, bruciante era seguito un meriggio cupo | ||
78 | 1898 | la intensa voluttà ch’era nell’aria satura degli | ||
79 | 1898 | ora estiva: la principessina era sola, e la sua | ||
80 | 1898 | alta e snella persona era molto semplicemente vestita d | ||
81 | 1898 | L’ardente sua testina era libera così, nell’ultimo | ||
82 | 1898 | la cupola di verdura era proprio vuota, in quel | ||
83 | 1898 | convegno e che qualcuno era in ritardo e colpevole | ||
84 | 1898 | accorta che l’atteso era giunto. ¶ Lì, a pochi | ||
85 | 1898 | e a stento v’era pur riuscito. E avea | ||
86 | 1898 | lasciò andare sull’erba. Era stanco della corsa affannosa | ||
87 | 1898 | che venìa dal parco era tutta frizzante di freschissimi | ||
88 | 1898 | Eccoli! – gridò Andrea ch’era alla vedetta. ¶ Comparve prima | ||
89 | 1898 | della Cappella. ¶ Vico intanto era tutto per Silvia. ¶ Fiora | ||
90 | 1898 | inginocchiarsi presso di lei. ¶ — Era un vostro antenato non | ||
91 | 1898 | la folle principessina saltellante era già fuori della Cappella | ||
92 | 1898 | valico d’acque correnti, era veramente un’utilissima guida | ||
93 | 1898 | fianco di Vico. ¶ Come era deliziosa la soave figuretta | ||
94 | 1898 | cavalla di Fiora, ch’era a lato di Piero | ||
95 | 1898 | seduta sull’erba. ¶ Piero era occupato a slacciare il | ||
96 | 1898 | Piero, fermamente. ¶ — Sai, non era preparata... ¶ — Silvia è contraria | ||
97 | 1898 | sorpreso, guardò il figlio. Era Piero che parlava in | ||
98 | 1898 | figliuolo. ¶ Questi comprese. ¶ Non era lui il solo padrone | ||
99 | 1898 | alla madre rabbrividì. ¶ XIII. ¶ Era molto pallida e sbattuta | ||
100 | 1898 | dalla camera della madre. Era stata molto, troppo, la | ||
101 | 1898 | Lo sapeva pur bene! Era inutile lottare con la | ||
102 | 1898 | tardi. ¶ Veniva dal parco. Era pallida ma sicura in | ||
103 | 1898 | come una vaga gioia era quasi nella sua voce | ||
104 | 1898 | sangue. ¶ Ora donna Albina era in un angolo del | ||
105 | 1898 | Principe Aldobrazzi. Ella rideva; era gaia e scherzosa. Si | ||
106 | 1898 | gaia e scherzosa. Si era sfogata con Piero: ed | ||
107 | 1898 | Piero: ed ora ella era contenta. ¶ Piero passando dietro | ||
108 | 1898 | e le fu presso. Era pallida e triste. ¶ Piero | ||
109 | 1898 | sorella. ¶ La campagna matura era avvolta come in una | ||
110 | 1898 | sole. L’aria calda era pregna d’aromi intensi | ||
111 | 1898 | Mauro camminava ansante, sudato. Era nell’aria un’afa | ||
112 | 1898 | folto del bosco: ¶ — Piero. ¶ Era la voce di Vico | ||
113 | 1898 | Vico. ¶ Lo scorse tosto. Era sotto un viluppo di | ||
114 | 1898 | un alto albero; ed era a terra, disteso sul | ||
115 | 1898 | non rispose subito. Si era fatto pallido e osservava | ||
116 | 1898 | strinse, strinse, strinse. ¶ Ma era ben debole e flaccida | ||
117 | 1898 | suo marmo. ¶ Tutto intorno era il silenzio: il dolcissimo | ||
118 | 1898 | il dolcissimo silenzio ch’era stato, in vita, sì | ||
119 | 1898 | pregava raccolta. ¶ Quanto tempo era passato! ¶ Come tutto era | ||
120 | 1898 | era passato! ¶ Come tutto era finito! ¶ Piero chiamò: ¶ — Silvia |