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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «Era»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
dunque mai soli? No: era soltanto un biglietto per
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1920
l'appiglio. Ella si era avvicinata a Noemi, le
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1920
in un lampo; ma era troppo tardi a ritrarsi
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1920
successo? Una disgrazia... ¶ Ella era pallida, ansante. Egli sorrise
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1920
una espressione che non era quella temuta. Era una
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1920
non era quella temuta. Era una specie di curiosità
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1920
vostro mondo?» Ogni spiegazione era inutile... E attese... ¶ Ella
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1920
assalti di un male. Era un silenzio soltanto torbido
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1920
Ha pensato che Andreini era il mio flirt, non
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1920
la sua permalosità si era fatta intensa, e il
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1920
suo cuore tumultuava involontariamente. Era finalmente la verità, la
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1920
dolcezza, in Marco, cresceva. Era lì così vicina a
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1920
tempo, però... ¶ La pioggia era cessata: sul piccolo giardino
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1920
piacere! Alle undici?... ¶ Egli era contento, come uno scolaro
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1920
prima, chi doveva accompagnarla era l'altro... ¶ Un po
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1920
e il suo sorriso era luminoso. Solo negli occhi
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1920
nel pensiero di Marco. Era ironia? Indifferenza? Celavano qualche
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1920
quella bella mattina tutto era dileguato: le nuvole del
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1920
miglia lontano dalla città. Era inteso che egli l
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1920
merlo, fischiò. ¶ O non era il cuculo? Il cuculo
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1920
sentire, se quel fischiatore era un merlo, o il
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1920
andava bene, così, Noemi. Era primaverile, e ancor cittadina
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1920
importuni intorno. La via era solitaria. Il canto dell
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1920
palpito... Come il sole era caldo, ella si levò
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1920
dall'ignoto campanile. Dov'era? dove si nascondeva? Tutto
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1920
a loro: ogni realtà era remota. ¶ – Non trovate, miss
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1920
chiese Marco. ¶ Noemi spiegò. Era un piccolo posto, in
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1920
mare di Genova... Quello era il tempo felice. C
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1920
il tempo felice. C'era sua madre ancora... ¶ – Se
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1920
Sì, le somigliava. Che era stata? Che era stata
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1920
Che era stata? Che era stata quella donna, da
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1920
al giovane sorrideva. Egli era ebbro di dolcezza, ne
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1920
vicino a me... ¶ Non era la grande tavola e
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1920
di quel primo pranzo... Era il salottino attiguo: come
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1920
Tornava? Chi tornava? Chi era via? ¶ Ella lo guardò
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1920
mistero, un inganno. Ed era stato così felice... ¶ – Che
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1920
realmente il suo viso era mutato: come chiuso su
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1920
importa? Poi che le era indifferente! ¶ Ella volse gli
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1920
sono nata... ¶ Veramente ella era nata a Torino: ma
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1920
imbarazzata. ¶ Quella che c'era nata, però, non mise
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1920
A' miei tempi c'era a Chambéry una guarnigione
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1920
ha detto nulla? Che era? ¶ – Piccoli acciacchi della vecchiaia
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1920
sua madre, non s'era fuorviata nelle sue supposizioni
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1920
si trattava, e qual'era il pericolo, secondo lei
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1920
sapeva... Quello che sapeva, era ch'egli se la
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1920
lettera. Guardò la sopraccarta: era scritta con un bel
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1920
diede un balzo. Chi era la mano di donna
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1920
Ma no, ella non era cambiata. Sempre la sua
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1920
presso la musa. Chi era seduto accanto a lei
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1920
amico. Talvolta ella non era in casa e il
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1920
suo cuore, anche inconsciamente, era pieno. Un vago profumo
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1920
con gratitudine. ¶ Il giardino era piccolo, ma pretensioso: un
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1920
dalla via. ¶ Non c'era un fiore: troppo belli
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1920
non vi batteva, Noemi era seduta con miss Craig
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1920
La guardò in faccia. Era candida o pareva. Aveva
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1920
come un fastidio... Che era? Marco, fisso nella sua
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1920
un giorno che Andreini era stato lì, si disse
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1920
lo ama! Pure ella era così anche in altri
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1920
La sua intelligenza non era né straordinaria né bizzarra
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1920
straordinaria né bizzarra, ma era fresca e ardita, libera
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1920
di rado, povero papà. Era sempre in viaggio... E
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1920
insieme assai più. Ella era piccina, se ne ricordava
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1920
ella non ne parlava. Era morta quando ella era
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1920
Era morta quando ella era molto piccola... Una volta
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1920
che sua madre non era italiana. Un'altra che
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1920
Un'altra che ella era nata in Egitto. E
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1920
avventura? E che n'era risultato? Che, soltanto, una
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1920
fortuna la signora Almieri era una donna di spirito
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1920
vapori. ¶ Quand'ella non era in viaggio, ella lo
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1920
sicuro. Ella ormai s'era convinta che egli la
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1920
E poi? Che c'era di male? E perché
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1920
ad altro. Ella s'era messa per un certo
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1920
asprezza: adesso questa le era caduta e il suo
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1920
sereno si mostrava qual'era... ¶ Così i giorni passavano
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1920
uno de' soliti, egli era nel suo studio cercando
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1920
ora si avvicinava egli era preso da un'ansia
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1920
l'avrebbe vista. Vi era stato la vigilia, bisognava
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1920
sua madre. Che c'era? Ma quella visita non
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1920
avevo detto! ¶ Che c'era? Marco trasalì. In altri
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1920
avrebbe lasciato tranquillo. Adesso, era diventato nervoso, sensibile. Che
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1920
diventato nervoso, sensibile. Che era successo per far venire
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1920
lui? E che cos'era quella cosa «enorme» che
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1920
Come volevi che facesse? Era convinto, ti dico... Non
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1920
ti dico... Non c'era dubbio... Le carte segnate
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1920
l'avevo detto! Ed era un ufficiale – aggiunse Bardosi
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1920
cosa sempre dubitata: ¶ – Non era un signore! ¶ Rimasto solo
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1920
avrebbe sofferto anche lei! Era la vergogna che uccide
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1920
giovani tutti e due: era il tempo dell'amore
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1920
loro amore non s'era ancora palesato, Marco sentì
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1920
sentì quanto di meglio era in lui trascinar via
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1920
egli sapeva ch'ella era anche materialmente sola, la
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1920
accorto che piove? ¶ IX. ¶ Era di sopra, nella galleria
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1920
La sua pietà si era accordata col suo egoismo
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1920
col suo egoismo. ¶ C'era Landi, il pittore. Quando
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1920
Come è stato buono! ¶ Era tranquilla, aveva il viso
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1920
arte, pedante e sicuro. Era uno di quegli artisti
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1920
Andreini! Selvaggio! ¶ La prova era finita. La gente correva
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1920
involontariamente profondo... ¶ Ma ella era già lontana, portata dalla
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1920
ma di chi? ¶ C'era un altro al suo
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1920
voluttà robusta. Marco si era seduto davanti all'albergo
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1920
Si misero per quello. Era stretto tanto, che i
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1920
un tratto trasalì. C'era un banco vicino a
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1920
il cuore di Marco. Era sola? Ma sì: era
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1920
Era sola? Ma sì: era sola... Nessun fruscìo s
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1920
sola... Nessun fruscìo s'era udito; nessun rumore. E
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1920
il vialetto di lì era chiuso da alte siepi
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1920
di un convegno clandestino: era una voce migliore. Ma
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1920
ammirazioni maschili! Che c'era dunque in lei? ¶ – Non
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1920
sempre di te... ¶ Questo era detto a bassa voce
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1920
Laurina, invece, che lo era stato a sentire attentamente
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1920
caso il primo libro. Era una raccolta di pensieri
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1920
la sua volgarità. Laurina era la tradizione e la
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1920
di Monte Carlo dove era come fuggito, solo, dopo
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1920
solo, dopo quella sera... Era partito l'indomani mattina
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1920
e per quindici giorni era rimasto là a far
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1920
uno sguardo in cui era una muta preghiera... ¶ – Fermatevi
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1920
educare... Certo, tutto questo era minor cosa in confronto
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1920
voi! Gli altri giorni era una disperazione... ¶ – Oggi sto
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1920
dalla soglia egli si era rallegrato, anche lui, aveva
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1920
Sei contenta? ¶ Sì, ella era contenta. Timidamente disse a
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1920
o domani l'altro? Era un effetto del suo
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1920
non si dissipava... Egli era scontento di sé, nervoso
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1920
mentre in fondo gli era antipatico? Ma difendendo lui
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1920
antipatico? Ma difendendo lui, era come se difendesse un
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1920
apprezzato, che non si era affatto scomodata nei suoi
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1920
lo sguardo. Non c'era dubbio. Era la civettina
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1920
Non c'era dubbio. Era la civettina, era la
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1920
dubbio. Era la civettina, era la pettegola, che passava
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1920
Come avrebbe voluto saperlo! Era soltanto la dolcezza di
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1920
intorno alla bocca c'era un'ombra leggera e
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1920
non mi ha chiamato? ¶ – Era lontano... ¶ Sorrise anche lei
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1920
aveva più pensato! Come era rimasta con lui la
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1920
non volesse vederlo più? Era perdere anche lei, anche
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1920
delle ciglia, ed ella era via, laggiù, sotto l
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1920
sgominare ogni timore. Marco era stato bene accolto nella
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1920
Fra noi, infatti. C'era in visita sua cugina
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1920
così poco tempo. Dov'era Noemi? ¶ Ne aspettava l
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1920
passo di là. Non era lei. Era un'altra
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1920
là. Non era lei. Era un'altra visitatrice. Un
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1920
la signora Almieri si era alzata ed era andata
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1920
si era alzata ed era andata al tavolino del
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1920
Erano le porte aperte, era la possibilità di rivederla
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1920
Pure, o sbagliava, gli era parso di sentire questa
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1920
tramonto rischiarava. Una vetrata era aperta, mostrava degli alberi
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1920
rialzato, ecco, ella si era già ricomposta, come pentita
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1920
salotto ove ogni fuoco era spento, ove tutto era
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1920
era spento, ove tutto era freddo: e ripensò al
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1920
detto sorridendo: – Non ancora! – Era una di quelle donne
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1920
ata potrebbero continuare. Non era neppur civetta: era vana
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1920
Non era neppur civetta: era vana... ¶ Da bambina, nessuno
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1920
Da bambina, nessuno s'era accorto della sua bellezza
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1920
sua bocca palpitare. C'èra dell'esitazione talvolta nella
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1920
non sognasse mai. C'era nei suoi gesti talvolta
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1920
la sua bellezza gli era parsa troppo limpida per
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1920
ogni vana signorilità. Ella era rimasta in fondo la
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1920
la sua immaginazione, si era figurata ch'egli si
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1920
la compiacenza di possederla. Era tutto quello che poteva
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1920
sentire: ed ella n'era pienamente soddisfatta, e la
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1920
poco. Certo, la Riviera era bella e fiorita, e
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1920
azzurro; la sua bellezza era la sua primavera. Così
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1920
erano discesi, la colonia era in prevalenza straniera: vecchie
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1920
e dure. Tanta bellezza era inutile, ché i tè
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1920
il campo del tennis era vuoto. Soltanto Noemi con
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1920
E Noemi per lei era la consuetudine: non la
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1920
novità... ¶ Di giorno c'era il concorso ippico, almeno
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1920
di malinconia. Il cielo era sereno con certe nuvole
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1920
di spuma. Un silenzio era intorno, nella campagna, soave
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1920
sensi pronti e nuovi, era Noemi. La primavera che
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1920
già pronta al richiamo. Era il suo primo viaggio
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1920
fresca, luminosa, leggera, ella era fatta per quella cornice
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1920
esercizio, amazzone discreta qual'era. E s'interessava ai
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1920
Andreini vincesse. Povero Andreini! Era così un buon amico
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1920
di una pretesa. Ma era così bella che il
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1920
di concorrenti. Non c'era gran gente, specialmente nell
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1920
ossigenati, la quale s'era presa pel giovane Andreini
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1920
via tra i palchi. Era il vecchio barone Enguer
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1920
Nel suo rammollimento c'era ancora, però, una nota
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1920
punto preoccupata, intenta com'era a raggiustare il cappello
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1920
po' materiale, parvero sfavillare. Era un genovese, che abitava
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1920
che si assopiscano. Com'era bella la vita! Adesso
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1920
la vita! Adesso c'era ancora la toeletta per
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1920
Da Cuneo la tentazione era troppo forte. Egli aveva
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1920
di marmo abbagliante: si era affacciato su Mentone; poi
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1920
gli venne più forte. Era una così bella sera
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1920
un tratto si riscosse. Era davanti al Casino. ¶ Senza
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1920
ebrietà vincente. E c'era in quel corpo di
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1920
sogno, al desiderio: c'era intorno come un fremito
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1920
momento, con Andreini... ¶ Noemi era davanti a loro. Non
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1920
non chiedere un permesso. Era già lontana, con la
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1920
nuovo Noemi, sola. S'era gettata sulle spalle una
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1920
soliti amici. E si era detto: – In tutto il
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1920
non le interessava, certo, era troppo vecchio per lei
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1920
alzata. Il maggiordomo impareggiabile era apparso sulla porta e
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1920
non più delle Muse» era stato osservato. Erano in
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1920
il numero. ¶ La tavola era coperta di rose. Ce
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1920
di rose. Ce n'era in abbondanza, coprivano la
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1920
più neutre. La vittoria era dei fiori. ¶ – Per un
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1920
collo, il petto... C'era un'ammirazione inconscia, oltre
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1920
bellezza. ¶ Marco la guardò. Era veramente bella con quel
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1920
che pareva leggero ed era robusto, che palpitava quasi
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1920
Solo il polso forse era un po' grande; ma
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1920
ma non ingenuo, egli era passato accanto a molte
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1920
gli si accrebbe. Non era per lei sola, in
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1920
però tese l'orecchio. Era un discorso della signorina
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1920
un piccolo riso perlato; era quello della signorina Noemi
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1920
pensò Marco. E gli era parsa brutta? Ma una
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1920
Qualcheduna – disse Marco ridendo. ¶ Era la prima volta ch
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1920
ultimo complimento, il pranzo era finito. La padrona di
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1920
cui la signora si era diretta. Poi passarono in
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1920
per il caffè. ¶ Adesso era Marco al fianco della
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1920
un attimo; ed ella era di ritorno, come una
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1920
esitazione aggiunse: ¶ – Al veglione era più... era più diverso
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1920
Al veglione era più... era più diverso. ¶ – Eravamo più
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sei divertito. Ma c'era da prevederlo. Gente nuova
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1920
se svelasse un segreto: ¶ – Era di Canepa! ¶ – Che?! – disse
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1920
portone. Il tempo si era cambiato: era tornato all
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1920
tempo si era cambiato: era tornato all'inverno, vale
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1920
inverno, vale a dire era rientrato nell'abitudine, nella
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della sorte. Egli si era salvato; ma per virtù
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1920
un angolo: il sipario era alzato. ¶ Marco ascoltò distrattamente
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1920
in quel palco, non era?... ¶ Sì. E c'era
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1920
era?... ¶ Sì. E c'era Andreini, accanto all'istitutrice
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1920
signora Almieri non c'era. Ella non andava che
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1920
rappresentazioni. Ma la ragazza, era venuta a quella commedia
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1920
intendere senza arrossire? ¶ Pure era lei. Marco di lontano
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1920
in un abbandono leggero. ¶ Era vestita di bianco: un
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1920
lo interessava affatto, che era così lontana da lui
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1920
momento la sua soddisfazione. Era meglio non venire! mormorò
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1920
essersene andata, che forse era in qualche altro palco
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1920
volle salire a salutarla... ¶ Era una cosa che faceva
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1920
scaldava già più... Quella era la casa, quello il
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1920
sé stesso... Che c'era di comune tra loro
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1920
La stanza da letto era quasi claustrale. Non una
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1920
di lusso che non era la sua. O forse
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1920
invece di tutto questo, era soltanto una mania sopraggiuntale
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1920
sta, che la camera era vuota, disadorna, fredda, come
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1920
vegliatrice, la vecchia signora era seduta, avvolta in uno
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1920
suo salotto di là... ¶ – Era presto, mamma. Ho pensato
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1920
di cui la pietà era tepida, la interruppe: ¶ – Oh
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1920
non appena egli si era rialzato, ecco, ella si
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1920
una tristezza, cui non era estranea la tristezza di
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1920
il magazzino e si era «messa da sé». Poteva
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1920
ma più vibrante. ¶ Ella era così carina... Sotto la
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1920
vero; dove ella non era sola; ma lo riceveva
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1920
alle cinque sua madre era rincasata. Egli li lasciò
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1920
un giorno che questi era venuto in villa, il
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1920
Giovanna. ¶ Quando lo vide era dolce, come pacato... Tanto
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1920
aveva schivato le occasioni. Era lui a pregarla adesso
249
1920
la vide... ¶ Seppe che era malata; e una inquietudine
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1920
e a sua madre. Era guarita? E non gli
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1920
diceva niente? Dunque tutto era finito? ¶ Gli parve di
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1920
Poi che il pianerottolo era scuro, egli non riconobbe
253
1920
prima chi gli apriva. Era lei. Gli parve diminuita
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1920
i particolari del colloquio. Era il suo primo vero
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1920
di un rancore volgare, era diversa da quella che
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1920
Va via! ¶ Quanto tempo era passato, quanto tempo! A
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1920
non se ne vergognava... Era stato il solito idillio
258
1920
saputo che Giovanna si era sposata, ma tardi, più
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1920
erano lasciati... Poi, che era rimasta vedova con una
260
1920
in via... ¶ Non c'era andato; l'aveva rivista
261
1920
a vedermi. ¶ E ci era andato. ¶ Una volta, due
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1920
a lunghi intervalli. Ella era diventata una donna placida
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1920
il suo «amico». Ma era una relazione onesta, quasi
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1920
a poco Marco si era abituato a considerarla come
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1920
salottino banale, la bimba era entrata... Giovanna non s
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1920
entrata... Giovanna non s'era mostrata inquieta di quella
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1920
loro due l'amicizia era rimasta: ma non s
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1920
sette anni, la bimba: era alta, come se dovesse
269
1920
l'imbellimento del veglione era passato: ella pareva di
270
1920
del tu. L'accoglienza era cortese: ma il giovane
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1920
malgrado la vita, egli era rimasto l'uomo che
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1920
signor conte... ¶ Ella si era alzata, appariva adesso un
273
1920
un certo rancore... Certo era necessario, ma... Per le
274
1920
ella aveva lavorato, che era stata in questo una
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1920
che saliva: lo riconobbe. Era il cavaliere Suardi, l
276
1920
Fuori congedò la carrozza. Era presto: le otto. Poteva
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1920
vita che non si era rinnovata, che non si
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1920
pensiero e guardò intorno. Era sul corso Siccardi, vedeva
279
1920
con piacere che non era dei primi. ¶ – Di qua
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1920
voce egli guardò, riconobbe. Era un maggiordomo noto per
281
1920
voltare: ¶ – Buona sera, Marè... ¶ Era la signora; sorgeva di
282
1920
il caro conte si era già chinato sulla bella
283
1920
alla padrona di casa era seduta un'altra signora
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1920
Ardano... ¶ Questo lo conosceva. Era un avvocato molto noto
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1920
sguardo intento al riguardatore. Era un'opera che seduceva
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1920
parlava, si voltarono. Una era una giovinetta, quasi ancora
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almeno parve a Marco. Era vestita di bianco, di
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padrona di casa si era già alzata. Il maggiordomo
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hai detto che c'era, dalla signora contessa? ¶ – Se
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e poltrone. Il primo era più vuoto, con soltanto
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del salottino ultimo, che era quello dove sua madre
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sera, Marco... ¶ Ettore si era alzato, gli aveva preso
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quel salotto ove nulla era intimo... ¶ – Buona sera, Marco
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antico amico di casa, era stato ufficiale di cavalleria
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la carriera e si era cristallizzato in una vita
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per dire quanto s'era divertito lui alla sua
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chieder dove. Allora Bardosi era un gran pezzo d
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fin d'allora: quello era il suo divertimento? E
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una sicurezza, una tradizione. Era così buono e affettuoso
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seguitò Bardosi – allora Torino era divertente... Certe gambe! ¶ – Eh
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la contessa che non era forte in geografia. – E
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diceva poco fa, ch'era un uomo molto abile
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mamma. ¶ Egli le si era avvicinato. Questa volta la
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alle lacrime... ¶ Quel tempo era durato poco. Era venuto
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tempo era durato poco. Era venuto il collegio, poi
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più che un'intimità era un'abitudine, più che
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sentiva sempre che non era una concessione dettata dall
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che aveva con lui, era intollerante e severa; e
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giudizi. Per quel ch'era degli atti, poi, ove
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quella dominazione. Egli non era senza volontà: ma talvolta
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Per lui, sua madre era sua madre: vale a
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non fosse strettamente necessario, era, per lui, come mancare
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sposare. Poi, l'inganno era passato. E come egli
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e della sapienza materna era uscita rafforzata da quell
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a trent'anni si era chiesto: «Chi è? Che
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Poi il pensiero s'era volontariamente ritratto nel fondo
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non si devono illuminare. Era un gentiluomo, era un
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illuminare. Era un gentiluomo, era un brav'uomo, era
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era un brav'uomo, era un amico. Fra le
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cuore di Marco: ed era il più delle volte
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allora; o forse gli era rimasto nell'anima e
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placida donna di adesso, era a quel tempo snella
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di conoscerla. Marco non era timido, ma si sentiva
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quell'eleganza che allora era come una specialità della
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sera ch'egli si era spinto più giù della
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Quando ho visto che era lei... ¶ Sorrideva con sorriso
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E quando pensava che era una piccola operaia, quella
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volte, e che gli era, sì, gli era tanto
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gli era, sì, gli era tanto piaciuto? Ella aveva
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un uomo – ebbene sì, era sciocco a dirsi, ma
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sciocco a dirsi, ma era così – un uomo delle
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un poco. Il fiume era scuro, con i fanali
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donna un istinto, non era ancora avida e tormentosa
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lui, ma capiva che era meglio non mostrare il
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che avrebbe voluto sposarla. Era un commesso di una
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vista... Sposare? Dunque c'era chi la sporcava, chi
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le sei. Il pranzo era alle otto. Aveva tempo
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bella giornata di marzo era stato brevissimo: come una
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a quella dov'egli era; con i suoi terrazzi
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Marco amava quell'ora. Era l'ora della passeggiata
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Il resto della giornata era un po' abbandonato al
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senza scopo. La sera era il meglio. ¶ Quella sera
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casa Almieri lo rallegrò. Era la prima volta che
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la sua residenza. C'era una specie di immobilità
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d'inverno la posizione era più comoda, metteva Marco
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attigua allo studio si era aperta cautamente: e qualcuno
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sentì armeggiar negli armadi. Era un vecchio servo di
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aveva visto nascere. Non era un servitore di primo
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tardando, Marco pensò che era veramente servito male. Ma
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Poiché la sua anima era un misto d'orgoglio
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avrebbe perso tempo. Meglio era andar dopo.... ¶ Involontariamente Marco
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soleva sempre fare: ed era già molto. Riconosceva benissimo
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decadenza. E quello ch'era stata vanità a vent
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volte nella vita s'era rivolto quella domanda e
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quella domanda e s'era confessato quella preoccupazione. Ma
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la sua mano si era appoggiata... Ed erano già
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serio? pensò Marco. ¶ Chi era? Che era? Delle voci
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Marco. ¶ Chi era? Che era? Delle voci che correvano
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Leggera? Il suo passato era incerto. Forestiera, era venuta
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passato era incerto. Forestiera, era venuta a Torino qualche
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con lui, Marco, com'era stata diversa in breve
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della stagione, le si era avvicinato, ella aveva avuto
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nulla. Il personaggio, chi era? Era venuto? Era uno
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Il personaggio, chi era? Era venuto? Era uno dei
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chi era? Era venuto? Era uno dei tratti di
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e ostentato... ¶ Qualche mese era passato, ecco, e Marco
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sorridere. Da quanto tempo era solo? Qualcuna lo sfiorava
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quel gesto, sfacciatamente. Ma era al braccio di un
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avidità con cui si era buttato sopra la vita
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erano passati...! Ed egli era arrivato... ¶ – Solo? Che fa
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ricompose per Marco. Giovanna! Era rimbellita e come affinata
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occhi, da quella voce, era da loro che emanava
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quindici anni fa come era carina e buona! Buona
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maschera, adesso: se l'era levata al suo entrare
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lo vinse sulla serietà: ¶ – Era un'occasione troppo propizia
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a pranzo... il personaggio... Era sul serio, allora? ¶ – Ah
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qualche maschera le si era fermata intorno, e la
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cose, Marco che non era stato poetico per due
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le scale così lentamente... Era nell'atrio. Nell'atrio
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Nell'atrio rivide Giovanna. Era là che aspettava qualcuno
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il gruppo, passò oltre... Era la sua giovinezza, quella
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quella donna comune che era stata così ardente, così
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scrollò le spalle. Non era lui che lo aveva
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frac... ¶ Ah! Anche Andreini era invitato? Quanta gente! Ed
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non si curò molto. Era un satellite già tramontato
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Ma allora, che c'era venuto a fare? ¶ Come
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squillante che chiamava: ¶ – Noemi. ¶ Era la voce di Ernestina
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lontano... ¶ Al richiamo Noemi era apparsa, veniva per la
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e raggiunse l'amica. Era adesso davanti a lui
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che venivano dove egli era e mutò luogo. ¶ Entrate
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cos'è? ¶ Ma ella era già alla musica. E
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Che cantava ella? Dov'era? ¶ Era in un bosco
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cantava ella? Dov'era? ¶ Era in un bosco coperto
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fragile e possente... Qual'era la primavera che rimpiangeva
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ardenti diventavano quasi caste: era in esse come alcun
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Anche la sua gola era arida. Gli parve, di
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velluto, lo investì. Egli era pallido come un morto
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Ogni orgoglio in Marco era caduto. – Sono il tuo
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verità! Ormai ogni finzione era caduta: ella lo aveva
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L'ingegnere non c'era, ma la signora sì
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il pensiero. Ah! Forse era più felice allora, quando
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soffrire così per lei! ¶ Era giunto alla fine del
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fondo, dove l'aria era più fresca e c
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forse; e la pazienza era ardua. Ma quello ch
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ardua. Ma quello ch'era inevitabile sarebbe accaduto. ¶ Come
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egli avrebbe potuto dirlo. Era come in una febbre
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Marco pareva lontano, lontano. Era dopo. Come un condannato
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o no? Ma quella era così oscura! Oscura come
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Quando si alzarono, Noemi era scomparsa; e le signore
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poco, si diradava. C'era un cielo cupo, sereno
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lo ravvolse. ¶ Camminò ancora; era giunto al giardino. E
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aveva compreso? Ma tanto era commosso che non poteva
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che non poteva parlare. Era vicino a lei, a
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davanti come un abisso. Era ebbro. ¶ – Che faremo domani
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fosse eterna... ¶ Perché? Che era quell'angoscia che pareva
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che cosa faceva, dove era, signor conte, un'ora
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il paese dove ella era? Domani non la rivedrebbe
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parte del suo cuore era come arida, come vuota
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sua madre più gli era stata materna, per intenerirsi
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usignuolo cantò nella notte. Era come un canto d
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monsignor Bianchi. ¶ Marco respirò. Era viva, certo si sarebbe
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prete non lo turbò. Era un amico di famiglia
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lo preoccupò di nuovo. Era una faccia di circostanza
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La faccia del prete era grave; le sue labbra
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animo per vedere se era forte. Marco balbettò: ¶ – Le
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testa, lo guardò. C'era nel suo sguardo tutta
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lo intendono gli uomini, era una sudiceria e una
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tuo avvenire... ¶ La voce era diventata amara come le
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volevo. A ventiquattro anni era la catena: e quale
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tutte le mie ostilità. Era debole, lei; noi eravamo
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so... Ma non volevo. Era per te... Adesso mi
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Mio Dio perdonatemi! ¶ C'era tanto angoscioso terrore in
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non pensare. Non poteva. Era come se lo avessero
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Ah, Già! lui non era murato... I vivi riprendono
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intravvedeva? ¶ Montò rapidamente. Giustino era ancora alla stazione, avendo
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altro padrone. La morta era lontana. ¶ – C'è il
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Di nulla, grazie... ¶ Si era seduto al suo scrittoio
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lettere, come cercando. C'era? Ebbe un colpo al
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la sua paternità non era gaia... ¶ Nei funerali, laggiù
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più nulla: estranea. Si era interessato a lei: ma
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amici suoi, di conoscenti... Era una tegola: ma se
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ma se ne scampava... Era questione di metterci un
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cose come erano? Ma era possibile? Giovanna certo aveva
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fin che sua madre era viva, per paura, per
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Laurina? Forse un'estranea, era... E per un dubbio
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No, bisognava dimenticare quanto era stato detto fra sua
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si semplificassero, si chiarissero. Era così chiaro il crepuscolo
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fatto fino allora? Com'era vissuto? Quale rimprovero, quale
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giorno sua madre non era morta? Sua madre: l
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sua personalità, egli non era che un fiduciario, che
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allora, se quell'altra era sua figlia, ella non
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pensavo che saresti venuto. ¶ Era questo? Nessun significato occulto
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temuto... ¶ Temuto? No, non era timore. Adesso, quasi si
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voleva dire? Se c'era un segreto ella pareva
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se segreto non c'era? ¶ – Volevo parlarti, Giovanna... Sono
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un suo segreto pensiero: ¶ – Era un pezzo che non
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Marco, colpito. ¶ Quell'esitazione era una risposta. Si erano
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Si erano vedute... Dunque era vero, era vero?! Dunque
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vedute... Dunque era vero, era vero?! Dunque sua madre
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ti dico! ¶ – No! ¶ C'era una risoluzione ostinata e
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per il tuo egoismo. Era una cattiva donna, una
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per interromperla. ¶ – Sì, sì... Era meglio. Io non volevo
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avrei più potuta vedere! Era capace di tutto quella
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nel cuore. Qual follìa era quella? Perché gli si
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umano e individuale che era soltanto, ridivenne sociale, conscio
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arido. ¶ Così dunque tutto era detto, tutto era certo
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tutto era detto, tutto era certo. Egli si sentì
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Allora ho capito che era inutile. Non ti avrei
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per fortuna lei non era stata innamorata d'un
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Io non ho voluto... Era tua: doveva rimanere tua
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ho visto che tutto era finito ero quasi disposta
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amore! Bisognava vederla, quando era piccola, e così buona
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presenza, accanto a lui... ¶ Era lì, certo, davanti a
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lacerava la sua felicità... Era lì, la piccola nemica
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egli vide ch'ella era vestita di nero. E
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più; si sentiva morire. Era finita, era finita. Noemi
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sentiva morire. Era finita, era finita. Noemi! Ebbe la
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meglio. ¶ Così adesso tutto era finito. Egli aveva saputo
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più. ¶ Si fermò. Dov'era giunto? Davanti al Ponte
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e di carezze. Egli era ormai fuori d'ogni
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d'ogni carezza. Egli era miserabile, come quelle ombre
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vita. Uno di questi era seduto sovra una panica
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a lui. Ed egli era sempre lì, immobile, assorto
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più! Qualunque via scegliesse era il dolore. Allora? Una
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posto, il suo dovere? Era tutto un passato d
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violar ogni altra umanità? Era un istinto, anche quello
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di riposo rimaneva, giganteggiava. Era stanco, come pesto, come
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Si accorse, sentì, ch'era notte alta, arrivando, dal
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Il portone però non era chiuso. Qualcuno vigilava, certo
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non anche la carrozza era ferma che il portiere
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Dunque Noemi aveva parlato? Era di nuovo la felicità
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cinque. Svegliami. ¶ La voce era aspra, imperiosa. Giustino non
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mutato... Allora ella c'era ancora nella sua vita
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quella notte... ¶ Dall'agosto era in giro. Prima Lugano
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avrebbero risposto chiedendosi s'era matto. Ed Ettore avrebbe
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scrivere poche righe: che era malato, che il medico
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silenzio serbato con tutti era ancora una viltà. Egli
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per lui... Quanto tempo era passato? Nessuna notizia, nulla
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Nessuna notizia, nulla... Egli era come tagliato fuori dal
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fuori dal mondo ch'era stato suo. Ma quella