Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886
concordanze di «Era»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1886 | lo stanzone da ballo era pieno di gente: le | ||
2 | 1886 | brutta: e l’avvenimento era la finezza della sua | ||
3 | 1886 | respirare. Enrichetta Caputo si era un po’ rattristata, vedendola | ||
4 | 1886 | perderlo, così. Ma si era distratta, dovendo ricevere le | ||
5 | 1886 | dello stanzone Arturo Aiello era comparso, col soprabito chiuso | ||
6 | 1886 | l’aria, Enrichetta Caputo era scivolata fra i gruppi | ||
7 | 1886 | all’ordine. Enrichetta Caputo era andata presso il gobbo | ||
8 | 1886 | lui il waltzer, come era stabilito, senza che lui | ||
9 | 1886 | innamorato o col fidanzato, era la regola. Emilia Galanti | ||
10 | 1886 | la regola. Emilia Galanti era al posto col suo | ||
11 | 1886 | dottore in chirurgia, Mariannina era appoggiata al braccio del | ||
12 | 1886 | la corte. Ma dov’era, dunque, Arturo Aiello? Certo | ||
13 | 1886 | offrì di ballare, egli era il direttore della sala | ||
14 | 1886 | di Enrichetta: l’acqua era stata presa in un | ||
15 | 1886 | ballare queste creature si era già levata su: ¶ — Balli | ||
16 | 1886 | Brown, quantunque sapesse che era il più cattivo complimento | ||
17 | 1886 | e che non vi era nessuno per poter suonare | ||
18 | 1886 | confusione, di disperazione. Mascarpone era furioso, borbottava che lui | ||
19 | 1886 | borbottava che lui non era abituato a dirigere in | ||
20 | 1886 | case, dove non vi era neppure uno strimpellatore di | ||
21 | 1886 | egli resisteva, diceva che era impossibile ballare il cotillon | ||
22 | 1886 | non ci fosse, egli era pieno di fantasia, avrebbe | ||
23 | 1886 | alla suocera del maggiore era stata fracassata, in un | ||
24 | 1886 | l’altro sabato, che era dovuto andar da lei | ||
25 | 1886 | l’astuzia del cavaliere era d’inginocchiarsi d’un | ||
26 | 1886 | l’astuzia della dama era di tirare subito il | ||
27 | 1886 | le ginocchia del cavaliere. Era un’ansietà di tutti | ||
28 | 1886 | faccia indispettita della dama, era uno spasso straordinario. Gennarino | ||
29 | 1886 | spasso straordinario. Gennarino Mascarpone era dichiarato il Dio dei | ||
30 | 1886 | cadere i cavalieri; Enrichetta era nervosa, perchè uno dei | ||
31 | 1886 | dei piattelli delle steariche era scoppiato, la candela finiva | ||
32 | 1886 | con cui voleva ballare. Era la gran scelta finale | ||
33 | 1886 | conosciuti o sospettati vi era un lieto mormorio nell | ||
34 | 1886 | centocinquantamila lire di dote, era grossa, grossa, tozza e | ||
35 | 1886 | dell’altra stearica, si era spezzato. ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …Nella Cucina, al | ||
36 | 1886 | si asciugavano sulle sedie. Era l’appartamento di don | ||
37 | 1886 | Guardia Nazionale, dove si era ballato tutte le domeniche | ||
38 | 1886 | fondi: e lentamente si era arricchito, a cinquant’anni | ||
39 | 1886 | arricchito, a cinquant’anni era capitano e notabile del | ||
40 | 1886 | che don Giuseppe si era deciso a sposare Franceschella | ||
41 | 1886 | subito dopo il matrimonio era diventata donna Franceschina, aveva | ||
42 | 1886 | la casa. La casa era grande, tre saloni, un | ||
43 | 1886 | capiva che quella roba era stata impegnata, da disgraziati | ||
44 | 1886 | cintura, sul petto, ella era piena di gioielli, tutti | ||
45 | 1886 | a osservare tutto questo, era così piacevole trovare una | ||
46 | 1886 | bene illuminata, dove non era neppur necessario di salutare | ||
47 | 1886 | il contino Geraci, si era degnato di venire, malgrado | ||
48 | 1886 | aveva abbandonata, Annina Manetta era raggiante, sua madre non | ||
49 | 1886 | sensi, soavissima al cuore era scesa sopra Napoli la | ||
50 | 1886 | nenie sentimentali: per tutto era un odore acuto penetrante | ||
51 | 1886 | i platani del Chiatamone, era un lento movimento di | ||
52 | 1886 | grande ritrovo serotino napoletano. ¶ Era una sfilata continua di | ||
53 | 1886 | oscuro, un po’ sinuoso, era deserto, frequentato solo di | ||
54 | 1886 | quelle persone erano dirette, era sfolgorante di luce. Sotto | ||
55 | 1886 | a gruppi, a viali, era la gente seduta, in | ||
56 | 1886 | suo posto, così vi era alla Villa, la destra | ||
57 | 1886 | un po’ più democratica, era fatta dalle ragazze sinceramente | ||
58 | 1886 | piani, splendido di lumi, era posto al centro dei | ||
59 | 1886 | di un cappellino che era un amore. Ella lasciava | ||
60 | 1886 | quella sera egli si era mostrato splendido, pagando quattordici | ||
61 | 1886 | Villa, quello di sedersi era un grave problema, lesinavano | ||
62 | 1886 | osservò Concetta Sanges, che era la più brutta di | ||
63 | 1886 | che quella sera si era unita con la Jovine | ||
64 | 1886 | suo vecchio abito bianco, era dello stesso parere, ella | ||
65 | 1886 | dello stesso parere, ella era sempre del parere di | ||
66 | 1886 | non trovava più sedie, era una processione fittissima e | ||
67 | 1886 | fanciulle possiedono. La musica era adesso un pot-pourri | ||
68 | 1886 | il vecchio se n’era accorto e aveva tirato | ||
69 | 1886 | che ella doveva ammogliare, era seccata di quel ritardo | ||
70 | 1886 | soddisfazione si diffuse, tanto era difficile che un giovanotto | ||
71 | 1886 | Cipullo da quando ella era zitella, giammai ella aveva | ||
72 | 1886 | entrò in conversazione, poichè era lei che avrebbe dovuto | ||
73 | 1886 | olmi. Ivi la luce era fioca e il profumo | ||
74 | 1886 | sorriso. ¶ Tutto quel boschetto era pieno di questo sussurrio | ||
75 | 1886 | quercie basse e nere, era pieno di questo grande | ||
76 | 1886 | voce — e Gelsomina Santoro era alla rotonda, non amando | ||
77 | 1886 | della Villa, su Mergellina, era un vagabondare d’amanti | ||
78 | 1886 | l’andare delle famiglie era lento, le ragazze cercavano | ||
79 | 1886 | la sua bella mamma, era uscita per la porta | ||
80 | 1886 | nuovo studente di Annina era un biondino smorto. Le | ||
81 | 1886 | musica, sempre la medesima, era finita; a Pasqualino Jacobucci | ||
82 | 1886 | Laterza, il contino Geraci era venuto ad aggiungersi, con | ||
83 | 1886 | Jacobucci la guardasse, si era lusingata di togliere il | ||
84 | 1886 | Elena De Pasquale; ma era stata una illusione. Ora | ||
85 | 1886 | arrabbiata con Carluccio Finoia, era diventata implacabile. ¶ — Che te | ||
86 | 1886 | Aiello, l’impiegato che era là per Enrichetta Caputo | ||
87 | 1886 | di anatra di Eugenia. Era una lunga processione di | ||
88 | 1886 | si scandalizzava; che vi era di meglio del matrimonio | ||
89 | 1886 | a mezzanotte, la Villa era vuota: e l’accenditore | ||
90 | 1886 | infuocato, quasi divampante. ¶ III. ¶ Era un grande stanzone quadrato | ||
91 | 1886 | signora Caputo, non vi era tappeto. Lungo la parete | ||
92 | 1886 | della figliuola; l’anticamera era illuminata da un lume | ||
93 | 1886 | lo stanzone di passaggio era perfettamente oscuro. ¶ Tutta la | ||
94 | 1886 | la potenza dell’illuminazione era concentrata nello stanzone da | ||
95 | 1886 | capelli avvolti nelle cartine, era in sottanina bianca, una | ||
96 | 1886 | incipriandosi la gola scoperta. ¶ Era il ritornello eterno, che | ||
97 | 1886 | s’inabissava nella preghiera era Chiarina Althan, la creatura | ||
98 | 1886 | prima volta. La madre era rimasta sull’altar maggiore | ||
99 | 1886 | sua figliuola: la famiglia era distrutta da cima a | ||
100 | 1886 | innanzi ad essa vi era Eva. Le avevano levato | ||
101 | 1886 | Il cardinale officiante che era entrato nel monastero con | ||
102 | 1886 | noviziato, la vocazione sua era così profonda, così irresistibile | ||
103 | 1886 | in tempo: ella si era mostrata così decisa, così | ||
104 | 1886 | così irremovibile, che s’era dovuto ricorrere per forza | ||
105 | 1886 | Dunque la novizia si era levata su, in mezzo | ||
106 | 1886 | monotonia delle voci monacali. Era la lunga formula del | ||
107 | 1886 | al coro, per terra, era disteso un tappeto; le | ||
108 | 1886 | l’anima mistica, che era risalita dall’amore della | ||
109 | 1886 | via domandavano se quello era un matrimonio o un | ||
110 | 1886 | avendo più pretese, non era troppo fasciata in un | ||
111 | 1886 | la faccia; ma Eugenia era stretta come in una | ||
112 | 1886 | La serva dietro, poi, era carica di sacche, di | ||
113 | 1886 | dicendo che Brown non era poi irragionevole, malgrado la | ||
114 | 1886 | la sua aria tranquilla, era profondamente soddisfatta di avere | ||
115 | 1886 | innamorato, Vincenzino Spano, non era ancora giunto; sua madre | ||
116 | 1886 | giunto; sua madre, che era contraria a quest’amore | ||
117 | 1886 | ferrata col limone ed era tornata a mani vuote | ||
118 | 1886 | vuote: in realtà, ella era complice della sorella, che | ||
119 | 1886 | della rivoluzione, di cui era vedova, avevano un circolo | ||
120 | 1886 | del salone di aspetto. Era piuttosto una grande loggia | ||
121 | 1886 | i passi delle persone. Era una loggia sfinestrata, dalle | ||
122 | 1886 | fanciulla, ammiccavano, cercando qualcuno. Era semplicemente vestita di tela | ||
123 | 1886 | troppo tardi. Eugenia Malagrida era già entrata nel camerino | ||
124 | 1886 | di giungere troppo tardi, era arrivata a barattare il | ||
125 | 1886 | le due, Caterina Borrelli era sempre quella che aveva | ||
126 | 1886 | dal soprabitino stinto si era seduto — e suonava una | ||
127 | 1886 | una polka. Il pianoforte era scordato e la polka | ||
128 | 1886 | rallegrare la società, si era levato e sembrava più | ||
129 | 1886 | di lui: una voce era corsa: ¶ — Le Altifreda, le | ||
130 | 1886 | ad Annina Manetta, ella era immersa nel buddismo completo | ||
131 | 1886 | il suo Vincenzino Spano era giunto, sedeva dirimpetto a | ||
132 | 1886 | si alzava mai, si era levato per lasciarle passare | ||
133 | 1886 | prendere il bagno, poichè era libero il doppio camerino | ||
134 | 1886 | pianoforte, dal sorriso amabile: era vestita o piuttosto coperta | ||
135 | 1886 | indefinita, essa che non era mai stata tradita, nè | ||
136 | 1886 | a un cugino che era andato lontano, che l | ||
137 | 1886 | Ma quello più attento era un gruppo di ragazze | ||
138 | 1886 | Londra o a Pietroburgo. ¶ Era Elisa Costa, una fanciulla | ||
139 | 1886 | agenzie capitati in Napoli. Era Gelsomina Santoro, che studiava | ||
140 | 1886 | ma non riuscivano. Giusto, era con loro Matilde Cipullo | ||
141 | 1886 | bella donna borghese che era scappata con un nobilotto | ||
142 | 1886 | la salutavano, ella si era fermata qualche minuto in | ||
143 | 1886 | affaccendata. ¶ Il ponente rinfrescava: era l’una: un acuto | ||
144 | 1886 | Il signor Canavacciuolo si era ritirato in fondo a | ||
145 | 1886 | mamma in carrozza, Eva. ¶ — Era con tuo fratello Innico | ||
146 | 1886 | ardente popolana diventata principessa era sorto nel cuore un | ||
147 | 1886 | più sartina che mai; era uno scandalo amarsi così | ||
148 | 1886 | Verdeau a Parigi, poverina, era fallita, per colpa di | ||
149 | 1886 | Fiammante: non poteva staccarsene, era proprio un legame serio | ||
150 | 1886 | distratte; decisamente Elfrida Kapnist era troppo libera nei suoi | ||
151 | 1886 | libera nei suoi discorsi, era intollerabile. E la cattiva | ||
152 | 1886 | le fioriva sulle labbra. Era entrata Angiolina Cantelmo con | ||
153 | 1886 | colui che viaggiava lontano, era andato dal principe Serracapriola | ||
154 | 1886 | di più, ma Cantelmo era un amico, un parente | ||
155 | 1886 | ragazza se ne moriva. Era tornato il bel viaggiatore | ||
156 | 1886 | che il suo fidanzato era nel gruppo di Giulia | ||
157 | 1886 | sorriso che gli mandò era parola, luce, affetto, sentimento | ||
158 | 1886 | Un gruppo di giovanotti era entrato, Willy Galeota, Peppino | ||
159 | 1886 | Carlo Mottola; Mario Capece, era anche arrivato, portando un | ||
160 | 1886 | di Chiaia, non vi era bisogno di lasciar Napoli | ||
161 | 1886 | acclamazione di saluti. Ella era sempre più carina, nel | ||
162 | 1886 | felpa azzurro cupo: ella era pallidissima: Massimo aveva la | ||
163 | 1886 | le pungevano, la gola era soffocata dai singhiozzi. E | ||
164 | 1886 | verso Napoli. Ed Eva era ritornata alla sua preoccupazione | ||
165 | 1886 | in realtà Chiarina Althan era pensosa e triste. ¶ IV | ||
166 | 1886 | Angiolina Cantelmo, che si era spenta quietamente, in una | ||
167 | 1886 | Giorgio Serracapriola: il funerale era stato fatto senza nessun | ||
168 | 1886 | s’involava: Giorgio Serracapriola era partito di nuovo, sopra | ||
169 | 1886 | di Eva, che si era tirato un colpo di | ||
170 | 1886 | una bisca, la gente era intervenuta: i suicidi non | ||
171 | 1886 | in terra benedetta, s’era dovuto scrivere a Roma | ||
172 | 1886 | permesso, ma non vi era stata funzione, tutto era | ||
173 | 1886 | era stata funzione, tutto era stato fatto di notte | ||
174 | 1886 | solo la nobiltà siciliana era intervenuta; era stato fatto | ||
175 | 1886 | nobiltà siciliana era intervenuta; era stato fatto a Palermo | ||
176 | 1886 | vivace, chiassosa, simpatica creatura era morta di parto, dopo | ||
177 | 1886 | marito, la morte le era parsa una cosa orrenda | ||
178 | 1886 | la novità della funzione, era venuta nella chiesa di | ||
179 | 1886 | sull’altar maggiore. Ella era vestita di un lunghissimo | ||
180 | 1886 | in velluto bianco. Ella era tutta candida, da capo | ||
181 | 1886 | serenità: una pace suprema era dipinta su quella faccia | ||
182 | 1886 | sorrideva, per cui non era serena. Le labbra pareva | ||
183 | 1886 | a cui la fede era rientrata in core con | ||
184 | 1886 | aveva vinto, la spagnuola era ripartita per Barcellona, Carlo | ||
185 | 1886 | Barcellona, Carlo Mottola si era deciso a sposare Tecla | ||
186 | 1886 | la buona, aveva perduto, era stata vinta; e Tecla | ||
187 | 1886 | pregare, la sua anima era immersa nel peccato, ella | ||
188 | 1886 | salvarsi dal peccato, ella era indegna di pregare, indegna | ||
189 | 1886 | di argento al petto, era scampata dalla tempesta, era | ||
190 | 1886 | era scampata dalla tempesta, era in salvo, aveva rinunziato | ||
191 | 1886 | un vecchio principe, Napoli era ormai troppo lugubre, le | ||
192 | 1886 | vittoria, per colei che era stata sempre buona con | ||
193 | 1886 | dal beneficare. Ce n’era voluto per convincere le | ||
194 | 1886 | e Giovannella non si era mai data pace di | ||
195 | 1886 | non si sa come, era nata una grande amicizia | ||
196 | 1886 | malinconia le rodeva. Qual era dunque il segreto di | ||
197 | 1886 | mammà; e Olga Bariatine era intimamente felice, ella che | ||
198 | 1886 | dodici diversi feudi, ed era imparentata coi Borboni di | ||
199 | 1886 | gli Orléans di Francia, era una figliuoletta che il | ||
200 | 1886 | questa creatura della strada era salita quasi sopra un | ||
201 | 1886 | tutti i cestini; ed era così comunicativa la sua | ||
202 | 1886 | destra e a sinistra, era un continuo arrivare di | ||
203 | 1886 | prua e a poppa, era un ascendere timido, ma | ||
204 | 1886 | di piacere. Una fanfara era piazzata nel centro della | ||
205 | 1886 | albero di maestro vi era qualche sedia, ma nessuno | ||
206 | 1886 | una dolcissima simpatia si era stabilita fra i due | ||
207 | 1886 | quel giovanotto che si era voluto togliere dell’ambiente | ||
208 | 1886 | grossi orecchini di brillanti. ¶ Era un waltzer, molte signore | ||
209 | 1886 | più belle cose: — Willy era il suo amante, — Willy | ||
210 | 1886 | momento Giulia Capece si era indispettita contro Elfrida: Willy | ||
211 | 1886 | contro Elfrida: Willy Galeota era il primo fra gli | ||
212 | 1886 | consolò: la sua corte era al completo, tutte gliela | ||
213 | 1886 | sua mazzettina di balena: era in carattere la mazzettina | ||
214 | 1886 | del suo ebetismo, ma era tutto felice di portare | ||
215 | 1886 | alle tavole del buffet era un gran viavai di | ||
216 | 1886 | nervose; e ci si era venuta ad aggiungere Eugenia | ||
217 | 1886 | ballo, osservatrice arguta, si era seduta sopra un divano | ||
218 | 1886 | vedendo che non vi era mezzo di dissuaderla. ¶ Tenendosi | ||
219 | 1886 | uomo strano se n’era andato via dalla spiaggia | ||
220 | 1886 | tre altri. E non era più venuto; ella non | ||
221 | 1886 | ridere, nè di ballare, era inquieta e nervosa, non | ||
222 | 1886 | si ballava, la luce era più mite, le tende | ||
223 | 1886 | scaletta, un gran movimento era a bordo, l’ammiraglio | ||
224 | 1886 | quelle vôlte basse; talchè era un accalcarsi alle scalette | ||
225 | 1886 | mezzo simulato. Eva Muscettola era ricomparsa al braccio di | ||
226 | 1886 | fioriva: e la rosa era sul petto di Eva | ||
227 | 1886 | la candida luce si era posata sul castello di | ||
228 | 1886 | figura di Angiolina Cantelmo era apparsa, idealmente trasfigurata in | ||
229 | 1886 | in quella chiarità: poi era saltata sul ponte, dove | ||
230 | 1886 | la luce si muoveva, era un gridìo confuso e | ||
231 | 1886 | di prua la luce era giunta ai piedi del | ||
232 | 1886 | la sua febbre si era comunicata a quattro o | ||
233 | 1886 | ora frettoloso e passionato, era cominciato, fra gli applausi | ||
234 | 1886 | nel cuore di Eva era nata, fluiva una novella | ||
235 | 1886 | Innico Althan con Eva era stato stabilito: lo spirito | ||
236 | 1886 | lasciati a metà. Mamma era furiosa, al solito, l | ||
237 | 1886 | ridendo. ¶ — Sfido io! Non era meglio che morisse, Olga | ||
238 | 1886 | a giocare, e stamane era in ritardo di un | ||
239 | 1886 | disse Eva. ¶ — Caspita! Vi era anche tuo fratello! ¶ — Non | ||
240 | 1886 | comprare un ¶ libro. ¶ Tecla era venuta anche lei con | ||
241 | 1886 | anime, il servizio telegrafico era tutto un lavoro di | ||
242 | 1886 | elettrica, forza, volontà, pensiero, era ammalata, attaccata nella sua | ||
243 | 1886 | piccolissima sensazione: l’apparato era sensibile. Allora, pallidamente, qualche | ||
244 | 1886 | morente. E il guasto era dichiarato, per non avere | ||
245 | 1886 | La malattia della corrente era così bizzarra! da un | ||
246 | 1886 | mattina: ma il cielo era rimasto chiuso e grigio | ||
247 | 1886 | altri paesi con cui era legato. Da quattro giorni | ||
248 | 1886 | isolamento dalla Sicilia, che era il più importante, sembrava | ||
249 | 1886 | mese di agosto si era felicemente maritata con un | ||
250 | 1886 | di quarant’anni ed era felice, adesso, come aveva | ||
251 | 1886 | più bella della sezione era Agnese Costa, una alta | ||
252 | 1886 | Anche Emma Torelli si era fidanzata con un impiegato | ||
253 | 1886 | della Juliano, non si era mai potuta sapere: era | ||
254 | 1886 | era mai potuta sapere: era mancata a un tratto | ||
255 | 1886 | tre o quattro volte era stata chiamata in direzione | ||
256 | 1886 | E anche la direttrice era stata tre o quattro | ||
257 | 1886 | conferire col direttore; n’era venuta via con la | ||
258 | 1886 | E pensare che ella era così brutta! Ma tutto | ||
259 | 1886 | su quelle macchine vi era un garbuglio di correnti | ||
260 | 1886 | metallo delle macchine, vi era una lieve scintilla. ¶ Gli | ||
261 | 1886 | ritornava di lassù, dove era andata con le altre | ||
262 | 1886 | chiamarla e chiederle che era accaduto lassù. Un lampo | ||
263 | 1886 | tuono scoppiò, un fulmine era caduto in città. Tutte | ||
264 | 1886 | allargò nell’ufficio. Napoli era isolata: i tasti, le | ||
265 | 1886 | improvvisa morte: la corrente era morta. E attorno alla | ||
266 | 1886 | rimpiangevano Maria Vitale che era morta. ¶ PER MONACA. ¶ I | ||
267 | 1886 | Un bocciuolo di rosa era passato nella cintura del | ||
268 | 1886 | Gipsy? ¶ — Benissimo, non si era che sferrata, ieri l | ||
269 | 1886 | cesta del lavoro che era più grande delle altre | ||
270 | 1886 | diede una spallata. Tanto, era povera, nobilissima, con la | ||
271 | 1886 | quadro. Intanto Eva si era anche messa al suo | ||
272 | 1886 | una piccola macchia rossa era comparsa, respingendo indietro i | ||
273 | 1886 | meno amabili, Eva stessa era un po’ imbarazzata nel | ||
274 | 1886 | e un grandissimo bene. Era una zingara scappata dalla | ||
275 | 1886 | scappata dalla tribù, — nossignore, era la figlia di un | ||
276 | 1886 | console, nobile, ma povera, — era una stracciona, — aveva una | ||
277 | 1886 | terre confiscate, in Ungheria, — era figlia di una cavallerizza | ||
278 | 1886 | una cavallerizza, — sua madre era una Radziwill, — ella si | ||
279 | 1886 | Brancaccio. ¶ Angiolina Cantelmo, che era entrata allora, abbozzò un | ||
280 | 1886 | abbozzò un debole sorriso. Era una persona delicata e | ||
281 | 1886 | ed onesta fanciulla si era messa ad amare il | ||
282 | 1886 | suo fidanzato. Il matrimonio era andato a monte, per | ||
283 | 1886 | quello di Angiolina; Giorgio era partito per un viaggio | ||
284 | 1886 | aveva taciuto, non si era lagnata, non aveva detto | ||
285 | 1886 | da ballo non ci era che Worth, per i | ||
286 | 1886 | da sport non ci era che Reuss, per quelli | ||
287 | 1886 | impegnati, poi venduti, egli era un pezzente indebitato, che | ||
288 | 1886 | sentimento di altruismo che era in Eva, riempiva le | ||
289 | 1886 | posto: pure la lettera era malinconica. Anche su lei | ||
290 | 1886 | nessuno, sola al mondo, era presa da una nostalgia | ||
291 | 1886 | Non è un sacrifizio. ¶ Era una soavissima creatura, magra | ||
292 | 1886 | non ne poteva più; era sempre pronta a cambiar | ||
293 | 1886 | brutali con lei, che era molto educata. Infatti, Serafina | ||
294 | 1886 | abusate. ¶ Così Clemenza Achard era lì, accanto a Maria | ||
295 | 1886 | chiamava straccioni, il corrispondente era socialista. Il corrispondente di | ||
296 | 1886 | un dannato. Clemenza Achard era tutta confusa, non osando | ||
297 | 1886 | di Peppina De Notaris. Era un giovanotto bruno e | ||
298 | 1886 | cinque: e se ella era libera nel pomeriggio, andava | ||
299 | 1886 | piccolo caffè non vi era mai nessuno e l | ||
300 | 1886 | padrone, col cameriere, si era fatto amico con tutti | ||
301 | 1886 | nove Peppina De Notaris era la prima ad andarsene | ||
302 | 1886 | piano di quello che era avvenuto il giorno nella | ||
303 | 1886 | glielo aveva prestato: ella era la prediletta, perchè non | ||
304 | 1886 | soleva entrare il direttore. Era un piemontese severo, talvolta | ||
305 | 1886 | voce sommessa. La discussione era: la vice-direttrice può | ||
306 | 1886 | giorno o l’altro, era una impiegata provvisoria, di | ||
307 | 1886 | Terracina e se n’era andato verso la porta | ||
308 | 1886 | abbiamo il permesso, — pensarono. ¶ Era un falso allarme: egli | ||
309 | 1886 | a tutte quelle fanciulle era piombata la grande stanchezza | ||
310 | 1886 | ora, il desiderio le era passato, e, tolte da | ||
311 | 1886 | obbligare nessuno. — Questo editto era stato letto in forma | ||
312 | 1886 | incapaci di decidersi: vi era tempo due giorni. E | ||
313 | 1886 | volevano prestar servizio straordinario. Era una oppressione, un martirio | ||
314 | 1886 | sua sorella Serafina, che era inferma. Adelina Markò, sarebbe | ||
315 | 1886 | ordinario, e il ritardo era di tre ore; con | ||
316 | 1886 | Milano, con Torino, vi era un ingombro tale di | ||
317 | 1886 | con la sezione femminile era semiaperta, caso nuovissimo, ma | ||
318 | 1886 | su tutte il ritardo era di tre ore, i | ||
319 | 1886 | Quanti ne avete? ¶ — Sessantaquattro, — era la risposta recisa. ¶ Esse | ||
320 | 1886 | La moltiplicazione dei telegrammi era miracolosa, tutti telegrafavano, ora | ||
321 | 1886 | tutti telegrafavano, ora. Si era dovuto attivare un quinto | ||
322 | 1886 | si riceveva soltanto: vi era stata messa quella che | ||
323 | 1886 | Napoli-Salerno, lo spettacolo era diversamente meraviglioso. Il corrispondente | ||
324 | 1886 | Il corrispondente di Salerno era il migliore impiegato di | ||
325 | 1886 | forza: e il torneo era cominciato. Alternavano trasmissione e | ||
326 | 1886 | per dare il proprio. Era un alternarsi di rumori | ||
327 | 1886 | cielo e nel pomeriggio era venuta la fine pioggia | ||
328 | 1886 | serviva per l’istruzione, era disteso un waterproof nerognolo | ||
329 | 1886 | alla fine dell’orario, era difficile calzare nuovamente quelli | ||
330 | 1886 | che potevano spendere, non era più composta della granita | ||
331 | 1886 | in quel cioccolatte vi era del mattone pesto. Questo | ||
332 | 1886 | Questo incidente delle colazioni era un eterno soggetto di | ||
333 | 1886 | Ma con Gaetanina Galante era difficile di averla vinta | ||
334 | 1886 | di averla vinta, tanto era insolente e ineducata: aveva | ||
335 | 1886 | per esigere. Non pagarla, era impossibile, tanto era il | ||
336 | 1886 | pagarla, era impossibile, tanto era il terrore che la | ||
337 | 1886 | antiche il protagonista vero era il coro, e di | ||
338 | 1886 | la bottega del fabbro era ancora chiusa, la tipografia | ||
339 | 1886 | la tipografia del Pungolo era sbarrata: per i vicoli | ||
340 | 1886 | quattro o cinque volte era giunta in ufficio dopo | ||
341 | 1886 | Così, ogni mattina, ella era presa da una gran | ||
342 | 1886 | voleva un’ora; ella era uscita un’ora prima | ||
343 | 1886 | braccia piegate alla cintura! Era inutile, oramai: era uscita | ||
344 | 1886 | cintura! Era inutile, oramai: era uscita troppo presto, non | ||
345 | 1886 | abitava ai Ventaglieri? Assunta era di servizio nel pomeriggio | ||
346 | 1886 | Pignasecca? Che! Caterina Borrelli era una dormigliona impenitente, che | ||
347 | 1886 | riposo. E l’amarezza era anche senso di abbandono | ||
348 | 1886 | anima della nonna che era morta l’anno prima | ||
349 | 1886 | umane. Ecco, ella non era una testa forte come | ||
350 | 1886 | molto semplice. Pareva, ed era, molto antico: certo aveva | ||
351 | 1886 | dei suoi muri oscuri era una fioritura verticale di | ||
352 | 1886 | e flessuosa persona diciottenne, era ben riparata in un | ||
353 | 1886 | montare a cavallo. Non era povera nè popolana, Adelina | ||
354 | 1886 | nè popolana, Adelina Markò: era una delle due o | ||
355 | 1886 | porta bianca su cui era scritto: Sezione femminile. Venne | ||
356 | 1886 | di servetta viziata. ¶ Respirarono. Era sempre meglio giunger prima | ||
357 | 1886 | circuiti diretti. Lo stanzone era cupo ed esse sbassavan | ||
358 | 1886 | l’oscurità dell’anticamera era aumentata dal grande armadione | ||
359 | 1886 | l’interesse di tutte era quel foglio di carta | ||
360 | 1886 | disse Caterina Borrelli, che era la miope più insolente | ||
361 | 1886 | campanello elettrico, qualcuno sopraggiungeva. Era Peppina Sanna, una magrolina | ||
362 | 1886 | sempre sotto il braccio. Era Maria Immacolata Concetta Santaniello | ||
363 | 1886 | tutti si burlavano, che era piena di scrupoli religiosi | ||
364 | 1886 | di Gesù e Maria. Era Annina Caracciolo, brunissima, coi | ||
365 | 1886 | scrivendo il telegramma che era per Napoli, sul foglio | ||
366 | 1886 | telegramma d’amore continuava, era di cinquantanove parole, veniva | ||
367 | 1886 | veniva da Casacalenda ed era diretto a una Maria | ||
368 | 1886 | alla Riviera di Chiaia. Era un telegramma dolcissimo: l | ||
369 | 1886 | donna adorata. Tutto questo era letto da Maria Morra | ||
370 | 1886 | da Maria Morra che era accorsa anche lei, da | ||
371 | 1886 | Sanna che passando, si era fermata, da Caterina Borrelli | ||
372 | 1886 | discussioni cessarono. La direttrice era venuta dall’altra sala | ||
373 | 1886 | sala delle macchine, dov’era stata a conferire col | ||
374 | 1886 | smania di complottare! ¶ — Direttrice, era un telegramma, — disse Caterina | ||
375 | 1886 | occhi abbassati. Ella non era cattiva, ma sentiva moltissimo | ||
376 | 1886 | le cinque e mezzo. Era notte da mezz’ora | ||
377 | 1886 | visto che non vi era lavoro, la direttrice aveva | ||
378 | 1886 | Sì: ha detto che era Natale e che si | ||
379 | 1886 | affari urgenti di ufficio, era severamente proibita. Si era | ||
380 | 1886 | era severamente proibita. Si era indulgente pei ritardi, per | ||
381 | 1886 | veniva sorpresa sul fatto, era punita prima con l | ||
382 | 1886 | ricadesse mai più. Eppure era questo il peccato più | ||
383 | 1886 | moccolo, che l’amore era una bellissima cosa: il | ||
384 | 1886 | del convitto, dicendole che era contenta del suo posto | ||
385 | 1886 | la minore, che si era incaponita a voler far | ||
386 | 1886 | un calzolaio; la mamma era disperata, prendeva a schiaffi | ||
387 | 1886 | il figliuolo del calzolaio era riuscito a venire in | ||
388 | 1886 | già vecchio, tanto ella era sciattona; Annina decisamente innamorata | ||
389 | 1886 | si ballava quella sera, era quaresima, e donna Franceschina | ||
390 | 1886 | quaresima, e donna Franceschina era scrupolosa. ¶ Le ragazze Sanges | ||
391 | 1886 | amava Gaetanella Sanges, che era afflitto da una strana | ||
392 | 1886 | lui il gran segreto. Era dunque vero, quello che | ||
393 | 1886 | di altri bei regali? Era vero che quella destinata | ||
394 | 1886 | cresceva, cresceva, l’impazienza era grandissima, non si quietavano | ||
395 | 1886 | fornisce; la larga bocca era turata da un pezzo | ||
396 | 1886 | padron di casa, come era chiamato, si faceva bendare | ||
397 | 1886 | lusingato: e il premio era triplice, un berretto da | ||
398 | 1886 | pomo d’oro, che era poi un bastoncino da | ||
399 | 1886 | un soldo, su cui era infilato un pomodoro. Il | ||
400 | 1886 | così fieramente in giro, era da schiattare dalle risa | ||
401 | 1886 | spalle, la sua scelta era già fatta, dal carnevale | ||
402 | 1886 | la pignatta non ci era e che per poco | ||
403 | 1886 | doveva veder bene dov’era la pignatta, dicevano le | ||
404 | 1886 | pignatta, ma la mazzata era data troppo debolmente, non | ||
405 | 1886 | il fazzoletto; tanto ella era miope, bastava levarle gli | ||
406 | 1886 | carta bianca, il premio; era un braccialetto d’argento | ||
407 | 1886 | di trattar la gente era questo? Ma su tutti | ||
408 | 1886 | aprile 1872, all’una pomeridiana. Era un rumore sordo, sotterraneo | ||
409 | 1886 | mai cessante. La giornata era purissima, di una grande | ||
410 | 1886 | dalla simpatica zoppina, vi era ricevimento, quel mercoledì; essendo | ||
411 | 1886 | La nuvola bianca s’era diradata completamente; il purissimo | ||
412 | 1886 | quella sera di primavera era rosso, pel riflesso, sino | ||
413 | 1886 | Castellammare e di Napoli, era rosso sino al forte | ||
414 | 1886 | onde; anzi il mare era pieno di barche, immobili | ||
415 | 1886 | nell’anima, la frase era ripetuta continuamente intorno a | ||
416 | 1886 | scopriva tutto il Vesuvio, era la famiglia Malagrida, padre | ||
417 | 1886 | pericolo non ve ne era, e poi, non ci | ||
418 | 1886 | e poi, non ci era lui, che le voleva | ||
419 | 1886 | la casa del maestro era al Ponte di Chiaia | ||
420 | 1886 | cui vigna di Ottaiano era rovinata, lo avevano incontrato | ||
421 | 1886 | Santoro, sentendo che vi era pericolo per Napoli, domandava | ||
422 | 1886 | strappata di casa, dove era in continue convulsioni, dicendole | ||
423 | 1886 | dicendole che, dopo tutto, era meglio vedere. La circondavano | ||
424 | 1886 | che diamine, non si era mica ai tempi di | ||
425 | 1886 | ma via: Napoli non era piacevole, con quelle montagne | ||
426 | 1886 | padiglione del Divino Amore era arrivato il Pungolo con | ||
427 | 1886 | notizie. Enrichetta Caputo ch’era febbricitante quella sera, lo | ||
428 | 1886 | dato un grido ed era svenuta. La madre e | ||
429 | 1886 | pensando che oramai Enrichetta era sua, per riconoscenza; egli | ||
430 | 1886 | convita ¶ Dell’Eterna Verità. ¶ Era una musica piana, filata | ||
431 | 1886 | quelle teste giovani non era che un continuo studio | ||
432 | 1886 | Bellezza, detta bottigliella, perchè era piccola e rotonda; di | ||
433 | 1886 | da cantare. Giuseppina Nobilone era la più infelice fra | ||
434 | 1886 | geografia; in lingua italiana era sempre riprovata, e ogni | ||
435 | 1886 | la classe: Cleofe Santaniello era intelligente e studiosa, ma | ||
436 | 1886 | intelligente e studiosa, ma era presa da un tal | ||
437 | 1886 | la gi; Maria Caressa era bravissima per la storia | ||
438 | 1886 | e invece Checchina Vetromile era sempre così brava che | ||
439 | 1886 | sua sorella; Giuseppina Mercanti era costretta a vivere in | ||
440 | 1886 | che non cantava mai, era Giustina Marangio, quella faccetta | ||
441 | 1886 | canto, un grande movimento era accaduto, come nella formazione | ||
442 | 1886 | umida e bassa che era la loro classe. Dalle | ||
443 | 1886 | ma il lungo corridoio era rimasto vuoto; qua e | ||
444 | 1886 | si vedeva solo che era di media statura, che | ||
445 | 1886 | di media statura, che era magra e che vestiva | ||
446 | 1886 | che vestiva di nero. Era lì da che le | ||
447 | 1886 | si udì un fruscio: era Rosa, la inserviente, un | ||
448 | 1886 | tentava di imporre silenzio. Era una grassona bianca, buonissima | ||
449 | 1886 | l’unico della classe, era considerata come una gran | ||
450 | 1886 | il suo immenso vantaggio era appunto quell’orologetto d | ||
451 | 1886 | in classe, che Scalera era sorella di una rammendatrice | ||
452 | 1886 | rammendatrice di seta; ma era sembrata una calunnia di | ||
453 | 1886 | Ora la personcina nera era arrivata in capo al | ||
454 | 1886 | in un angolo vi era una vaschetta di zinco | ||
455 | 1886 | di una catenina metallica era attaccato un secchietto di | ||
456 | 1886 | bevve. Ma l’acqua era calda, come è sempre | ||
457 | 1886 | Qualcuna delle ragazze si era seduta: Giuseppina Nobilone perdeva | ||
458 | 1886 | o scrivevano, si levarono. Era entrato il direttore. ¶ Era | ||
459 | 1886 | Era entrato il direttore. ¶ Era un piccolino, scarno, dagli | ||
460 | 1886 | di storia naturale, che era spesso ammalato e abbastanza | ||
461 | 1886 | entrato, schiuse la finestra: era un igenista. ¶ — Aria, aria | ||
462 | 1886 | perchè il professor Radente era in ritardo di dieci | ||
463 | 1886 | vedeva bene la fisonomia. Era una faccia piatta, senza | ||
464 | 1886 | Ma quello che impressionava era l’assenza totale delle | ||
465 | 1886 | nero, tutto scrostato. Ella era orrenda. ¶ — Volete dirmi il | ||
466 | 1886 | sacchetto; la Mazza si era rigettata verso il muro | ||
467 | 1886 | decuriona spaventata. ¶ Il professore era lì sulla porta. Tutte | ||
468 | 1886 | per rispetto. La preghiera era finita e la Diaz | ||
469 | 1886 | prete salì sulla cattedra; era piccoletto e grasso, con | ||
470 | 1886 | facevano terrore. La mano era bianca, pienotta, con le | ||
471 | 1886 | La poveretta la disse, era sulle origini del volgare | ||
472 | 1886 | ha fatto i programmi, era dunque un pappagallo. E | ||
473 | 1886 | poco le sopracciglia bionde, era il massimo della collera | ||
474 | 1886 | suo zero se l’era guadagnato. Il prete fissò | ||
475 | 1886 | circolava un bigliettino dove era scritta una strofetta, che | ||
476 | 1886 | armonia: e la poveretta era rimasta smarrita, muta, senza | ||
477 | 1886 | la macchinetta parlante si era arrestata. Estrada, il professore | ||
478 | 1886 | disgusto e poi si era lanciato in una lunga | ||
479 | 1886 | Faceva sempre così, Estrada. Era uno spirito superiore, più | ||
480 | 1886 | Pulcinella, a Beaumarchais. Estrada era ancora giovane: un bell | ||
481 | 1886 | dalla voce vibrante. Estrada era amato da tutto un | ||
482 | 1886 | taceva, ascoltando Estrada: costui era passato dall’armonia educativa | ||
483 | 1886 | discorso, levarono il capo. Era commossa Cristiana De Donato | ||
484 | 1886 | la voce ed egli era stato scritturato al teatro | ||
485 | 1886 | uno studente e n’era stata tradita, si sbiancava | ||
486 | 1886 | villaggio perduto nelle Alpi, era tutta scossa; persino Isabella | ||
487 | 1886 | mentre tutta la classe era profondamente turbata, mentre il | ||
488 | 1886 | ascoltavano, ridacchiando fra loro. Era un pretarello tutto storto | ||
489 | 1886 | irritava, strillava che non era decente porre in dubbio | ||
490 | 1886 | frasi; la classe intera era presa da un solletico | ||
491 | 1886 | la lezione di Estrada, era rimasto nella classe un | ||
492 | 1886 | pieni di sottintesi, ed era uno stirarsi di faccie | ||
493 | 1886 | e di dolore. Non era arrivata neppure a descriverne | ||
494 | 1886 | moto nervoso che gli era abituale: e un po | ||
495 | 1886 | Atwood, la classe si era impuntata da una settimana | ||
496 | 1886 | la macchina di Atwood era troppo diabolica: ¶ — Cleofe Santaniello | ||
497 | 1886 | quaderno, dove la macchina era disegnata: Judicone tornò al | ||
498 | 1886 | e così meschina come era, forse per pietà non | ||
499 | 1886 | impallidirono; a Judicone che era tanto buona, scesero i | ||
500 | 1886 | onore della terza classe era umiliato. Mentre il direttore |