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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «Era»

nautoretestoannoconcordanza
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1947
strascico di una sposa; era domestico e cordiale come
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1947
scuola, che mai mi era ritornata con tanta forza
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1947
batteva sulla spalla ed era di nuovo quel sole
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1947
arrivato, eccomi. Anche quando era viva tardavo sempre alle
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1947
attese. La notte c’era luce sotto la sua
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1947
a petrolio e tutto era normale e asciutto. Ora
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1947
vicine. Arcangelo Brambilla chi era? Vorrei saperlo. Fu un
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1947
Milano, se non vi era venuto dall’America o
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1947
ricordi don Ignazio? S’era ridotto a vivere in
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1947
giorni dopo il disastro, era già a posto nella
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1947
il vicolo in cui era stato un signore. Si
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1947
giudiziari: e in realtà era stato sul punto di
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1947
giocare a zecchinetta. Questo era un popolare giuoco d
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1947
ma quando si svegliò era un altro uomo, deciso
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1947
di contralto negli acuti; era un duetto in un
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1947
svegliò in cielo. ¶ «Non era neppure gobbo» singhiozzò don
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1947
Il rasserenato don Ignazio era in questo imbattibile. Accompagnava
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1947
pipa, l’infaticabile gobbo era assai malconcio. Dovette diventare
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1947
a cui si appoggiava era morbido di fiori gialli
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1947
gatti», e cioè che era praticamente immortale. ¶ Perché no
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1947
se avessi detto qual era la sua professione. Anzi
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1947
pavimento, l’avvocato si era accorto che la terra
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1947
sulle manchevolezze dei preti, era superficiale e candido: tanto
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1947
lei, ma il Signore era dalla mia parte perché
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1947
i suoi patetici appelli. Era contento. Riteneva che sua
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1947
ora: ma egli si era impuntato, Dio sa a
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1947
di promettere. L’indispensabile era che l’avvocato finisse
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1947
diritto di morire: non era più il miscuglio di
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1947
di farne una signora. Era calvo e pingue, ma
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1947
se ne inizia: egli era abituato a formulare constatazioni
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1947
questo. Egli non c’era neppure l’indomani, quando
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1947
tappeti. L’avvocato si era ormai ridotto a chiedere
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1947
ho detto costui non era venuto, e ancor oggi
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1947
fretta che parve ed era eccessiva, la gente del
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1947
in cui ci trasferimmo era uno stanzone alla base
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1947
disse. ¶ La zia Luisa era una gelida vecchietta con
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1947
avvide del mio disagio. ¶ Era una nuvolosa domenica di
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1947
mano e ci avviavamo. Era lunga la strada; sulle
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1947
Mia madre non si era seduta. Ritta sotto il
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1947
del suo morto avvocato era andata a mettersi, piccola
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1947
Don Salvatore dichiarò che era da vent’anni al
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1947
mia madre. Che c’era da dire sul suo
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1947
dire sul suo conto? Era onesto, aveva una casa
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1947
Ma mia madre si era chinata su di lui
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1947
mezzo a noi, ed era evidente che né allora
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1947
detto, guardarobiera e stiratrice, era un singolare e sterminato
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1947
Papa, questo nobile signore era un invertito sessuale. ¶ Egli
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1947
sopravvenne la beneficenza. ¶ Non era che una monaca, di
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1947
in Via dei Mille, era sovraccarica di tappeti e
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1947
ricchi di quell’epoca era vessata e spossata dall
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1947
pareti e mobili. Si era messo un fascio di
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1947
ceri suor Elena si era chinata su mia madre
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1947
Terminati gli studi medii, era chiaro che non avrei
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1947
miei studi, non c’era da cavarne altro. Senonché
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1947
vagamente lasciò intendere che era peccato che io non
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1947
Come me ne ricordo; era un nuvoloso pomeriggio d
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1947
letto e fumava. Si era tolta, per il caldo
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1947
la giacca del pigiama; era immenso e bianco. Mi
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1947
quello stesso anno. C’era la guerra, benché fossi
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1947
via dei Mille si era trasferito al Monte di
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1947
In che senso, neve? Era anzi una viuzza piena
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1947
guai, ma pianse egualmente; era così, mia madre, in
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1947
mai a spegnersi, non era mai abbastanza notte. Dopo
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1947
fiutai una boccetta che era sempre quella dell’aceto
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1947
molto coraggio che sorregga. Era una limpida mattina, sulle
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1947
piangeva con me fedelmente, era la terza mano di
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1947
di sugo nel piatto... era grosso così e aveva
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1947
piatti, una crocetta dove era il tuo cucchiaio; ma
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1947
donna, diceva sì ed era no, una volta afferrai
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1947
le mani nel catino, era un interminabile osservarle e
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1947
pranzo o la cena era di pane con sale
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1947
che risolveva? ¶ Mio padre era stato un signore, il
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1947
nome di mia nonna era Teresa. Riassumo la sua
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1947
qualcuno. Don Ferdinando Avolio era a sua volta un
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1947
maritò, la riebbe vedova, era contenta quando mi prendeva
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1947
un capello ma c’era: poi bisognava che l
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1947
a gridare. E chi era più brava di mia
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1947
del cuoco del convento. Era nostro il convento, mio
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1947
degli altri ragazzi, come era nostra la chiesa. Non
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1947
che non per niente era un po’ scemo. Il
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1947
quindici soldi del cuoco. Era un laico, uno scontroso
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1947
di messa, ce n’era una damigiana a portata
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1947
capo, l’immensa mano era fresca e chiara come
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1947
di guerra. Fra’ Gennaro era il nemico, per armi
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1947
strenua resistenza. Non fingeva, era persuaso come noi della
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1947
trent’anni. La chiesa era deserta e muta, un
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1947
normale stato d’animo era quello di un emigrante
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1947
cortiletto ciò che volevo. Era piccola e bruna, mezzo
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1947
lavorandola ma il più era fatto, non c’era
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1947
era fatto, non c’era che da sciogliere, quella
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1947
misericordioso dei modi. Lei era la pietà e la
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1947
nude e il silenzio era senza porte e senza
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1947
e alle nostre poesie?». ¶ Era ora: rivedo Napoli del
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1947
il resto del locale era occupato da studiosi di
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1947
si dileguavano disgustati. ¶ C’era ancora la guerra quando
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1947
dichiarava che il pane era finito, e chiunque poteva
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1947
novella a Matilde Serao. Era una vista e terribile
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1947
vicino all’uscio. Ferrante era il più agile; nella
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1947
di fantasticare, agiva. Non era ricco, anzi vale la
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1947
benché singolare e pittoresca. Era commesso in un vecchio
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1947
scrivere una poesia. ¶ Questo era l’uomo che fondò
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1947
Ferdinando, una copia si era venduta a Porta Capuana
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1947
de Il Roseto. Ma era in corso di stampa
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1947
primo. Ubaldo G. M. era salito su una sedia
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1947
pubblicazione; ma chi diavolo era questo Ember che si
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1947
finissero. Il suo consiglio era: non fate mai niente
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1947
Dio. Nel ’18 mia moglie era incinta: le venne un
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1947
Giovannino sarebbe rimasto zoppo. Era il caso? Vendetti la
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1947
è sano. Ebbene non era un discorso da farsi
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1947
nel nostro cuore tutto era screziato dai riflessi del
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1947
per uccidersi, San Vincenzo era stufo di collocare sempre
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1947
dettero questo nome perché era piccolissima, le acque la
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1947
di rompermi le ossa. Era molto più abile di
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1947
l’astruso gioiello: c’era o non c’era
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1947
era o non c’era nella “pizza”? Si tratta
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1947
uso. ¶ La signora Pugliese era una compatta femmina sui
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1947
attaccate a un filo. Era un prodigio di statica
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1947
anello di smeraldi che era stato di sua madre
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1947
accendendo la luce, che era troppo bella per lui
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1947
accennato in principio. Si era conclusa una eccezionale distribuzione
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1947
nominali. Inoltre, don Rosario era accidioso ma avaro. Per
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1947
costui non hanno importanza; era un dovizioso giovane, che
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1947
le spalle alla strada. Era più meschino e più
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1947
Saltava. Mugolava. Divampava. Si era accesa una torcia in
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1947
per quanto si sapeva, era andata a messa. ¶ Da
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1947
ragazza di cui si era stancato: strizzò l’occhio
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1947
sapere che don Saverio era un abilissimo fabbricante di
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1947
affrettarsi. Don Saverio si era addossato al muro e
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1947
in suo onore. Quando era in vena, don Carmine
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1947
petto nudo. ¶ La domenica era il giorno peggiore. Protestando
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1947
esorbitante quantità di preghiere. Era convinto che don Carmine
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1947
assicuratosi che il vialetto era deserto, saltò un’intera
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1947
panchina; la signora Petrillo era andata a messa. Di
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1947
spalancò, apparve don Carmine. Era pallidissimo e vacillava; si
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1947
che, uscendo di casa, era stato colto da una
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1947
vi si trovava si era offerto di visitarlo. Don
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1947
minima emozione...». ¶ Don Saverio era andato arretrando, si era
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1947
era andato arretrando, si era appoggiato al tavolo e
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1947
Carmine sobbalzò e ricadde. Era svenuto. Quando riaprì gli
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1947
un minuto fa essa era nel Cile o a
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1947
teneva al doppio nome. Era un uomo di studio
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1947
un uomo di studio, era signore e sfortunato. Si
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1947
Poco fa non c’era, lo ha portato il
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1947
Costui, don Salvatore Guarracino, era il nonno ed era
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1947
era il nonno ed era l’unico parente di
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1947
La casa del vecchio era una stanza terrena nel
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1947
vecchio, d’altra parte, era vagamente certo che qualche
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1947
te? In altri termini era successo questo: che gli
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1947
sua squillante immagine si era subito imposta al nonno
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1947
dell’intero disegno, che era, come ho detto, di
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1947
solidarietà. Chi vedeva Luigi era inesplicabilmente costretto a pensare
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1947
don Salvatore Guarracino si era difeso senza rendersene conto
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1947
o prevale o muore. Era un duello fondamentale e
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1947
Il nonno se ne era ormai andato coi piedi
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1947
un suo schiaffo. ¶ Nicolino era rosso di capelli, taciturno
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1947
allora questo fiammante individuo era depositario di un suo
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1947
l’aveva neppure guardata. Era industriosa e tenace; dopo
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1947
e lo fece; costui era un dirupato vecchio che
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1947
casa dove sua figlia era cresciuta, scorse un bambino
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1947
già detto che essa era astratta, simbolica e splendida
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1947
che parve solenne ed era soltanto superiore e svagato
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1947
stesso. ¶ Probabilmente Teresa non era né migliore né peggiore
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1947
apprese che una ragazza era morta tragicamente ai Cristallini
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1947
significare che non ne era innocente. ¶ «Allora sposasti me
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1947
un voto.» ¶ Non c’era irritazione nella sua voce
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1947
la loro reciproca infelicità era abbastanza robusta, vi si
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1947
normale gentiluomo napoletano. Egli era in quell’epoca un
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1947
e attiva delle quali era indubbiamente il gioco. Il
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1947
conciliazione, fece dire che era occupatissimo. Effettivamente la sua
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1947
adesso, animale?» ¶ L’obiezione era consistente; nei giorni successivi
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1947
il conte Prospero si era messo in regola con
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1947
esclusivamente che il consiglio era prezioso. Eliminò da sé
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1947
affrettarsi la scaletta, tutto era remoto e vago nel
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1947
sotto la sedia, ebbene, era marzo. Dunque don Ersilio
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1947
lui il suo “basso” era questo: uno stanzone senza
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1947
carte. Bottega? Non c’era merce. Numerosi quadretti sacri
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1947
in cui lo stanzone era una stalla di vescovo
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1947
o parlare col “professore” era la stessa cosa, i
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1947
Soggiunse: «Chi morì c’era abituato e va bene
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1947
tempi usava. L’ambasciatrice era generalmente qualche donnone ansimante
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1947
di un torero: tanto era encomiastica e madrigalesca la
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1947
la sua gonna immensa era come un sipario dietro
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1947
tre mesi!» gridò schiaffeggiandosi. Era vero, si dovette sposare
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1947
una bellezza dei Cristallini: era orfana e sola, l
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1947
hai fatto credere che era lei la madre che
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1947
impareggiabile in questo. Come era stato il più solerte
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1947
i due uomini si era svolto un vero duello
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1947
siccome il vedovo ne era uscito incolume, don Vincenzo
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1947
ogni caso anormale, stoica, era ormai troppo tardi per
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1947
che l’altro si era servito delle innumeri regali
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1947
avere otto anni ed era nero come la pece
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1947
accarezzando il figlio. ¶ Tutto era così naturale, in quei
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1947
il pubblico del “Nuovo” era dunque dei più imparziali
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1947
fuori la notte si era impadronita dei “Quartieri”; diradatisi
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1947
contro l’escoriatissimo muro. Era un enorme cesto di
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1947
un cui solo tentacolo era bastato per riempire la
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1947
orizzonte; andando a letto era opportuno sputare il pezzetto
198
1947
moglie, Assunta Aprile, si era fatto di un neutro
199
1947
che il facinoroso sopravvenuto era un’autorità della malavita
200
1947
e sono a voi.» ¶ Era calmissimo, scandiva gesti e
201
1947
sua moglie. Donna Assunta era bianca e taceva. Sollevò
202
1947
al muro e attese. Era notte alta, ormai. Intorno
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1947
successiva, a quindici anni, era già madre. Schiaffi e
204
1947
il «Reparto celtico minorenni»; era da qualche mese finita
205
1947
e dall’orrore; Napoli era la Valle di Giosafat
206
1947
sotto il cuscino; non era una corsia, quella, bensì
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1947
astrusa della antica filastrocca era la scena a cui
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1947
Salerno: uno zampillo bianco era un proiettile caduto in
209
1947
mare, uno zampillo rosso era un proiettile esploso sulle
210
1947
e che nient’altro era vero. ¶ Io ne presi
211
1947
il lido dei poveri era San Giovanni, donna Filomena
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1947
suo piccolo morto, s’era già avviata ma d
213
1947
da me? Don Annunziato era una celebrità balneare, un
214
1947
anonimi “bassi” ce n’era sempre uno illustre, aulico
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1947
di vivere. ¶ Il “guappo” era un criminale e non
216
1947
criminale e non lo era. Più che mettersi fuori
217
1947
opponeva una sua legge. Era, a suo modo, cavalleresco
218
1947
qualsiasi disgrazia; non c’era nessun Fra’ Cristoforo del
219
1947
o no, il “guappo” era esente perfino, in tram
220
1947
La grandezza del “guappo” era determinata dai fatti di
221
1947
quarta pagina dei giornali era sovente un involontario inno
222
1947
a un fabbricato»: ed era padre del mio condiscepolo
223
1947
liturgia. ¶ Giovinetto, don Ciccio era stato guardiano di capre
224
1947
suo. Quando lo conobbi era attempato e onnipotente don
225
1947
un pianto di donna; era una sedotta. Don Ciccio
226
1947
scarsa partecipazione al fatto: era un sentimentale che finiva
227
1947
attività di don Ciccio era infatti quella di socio
228
1947
tentato di sbagliarsi ma era povero e sfortunato appunto
229
1947
e non sul destro!». ¶ Era un’altra giurisdizione; confuso
230
1947
cui sparizione non si era accorto; uscirono nel sole
231
1947
Il declino del “guappo” era immancabile e triste, qualche
232
1947
perché fra l’altro era balbuziente; in tram gli
233
1947
Alba in cui si era esiliato: col rosario fra
234
1947
del mio rione Stella era il barbiere don Vito
235
1947
Sacro Cuore, a cui era molto devoto, e si
236
1947
di cui parlo, si era giunti a questo in
237
1947
presto gli sarebbe sfuggito; era brillo, ma non fino
238
1947
per due anni si era privato di tutto, senza
239
1947
il bel cielo locale era sul suo capo, come
240
1947
di tinte. Il “pazzariello” era uno strano miscuglio di
241
1947
bottegaia donna Assunta Chierchia era mancato un fermaglio d
242
1947
verità scherzando, istruiva divertendo, era interessante e persuasivo al
243
1947
di don Peppino Cammarota era quanto mai eterogenea, si
244
1947
legasse al polso: questo era un caritatevole messaggio che
245
1947
domando e dico se era il caso! Faccio osservare
246
1947
fortuna del ristorante Manzella era fatta e, a tarda
247
1947
in noi. Don Peppino era la Duchesca, Castelcapuano dai
248
1947
un pescatore; don Peppino era, può darsi, insensato come
249
1947
e lo asservì perché era imprevedibile, taciturna e rara
250
1947
dello stesso virile proposito era così comune in quell
251
1947
alla esigua scrivania che era anche la sua tavola
252
1947
tratto di memorabile generosità. ¶ Era un dannato spettinatissimo e
253
1947
saliva, finché don Ciro era pronto. Si metteva una
254
1947
nuvole e Bianchina. Questa era una piccola illuminante bionda
255
1947
presunzione di decongestionarli; ma era sempre viva abbastanza per
256
1947
ammise che il numero era approssimativo) per arrivare alla
257
1947
pomeriggio di sabato, ed era anzi la vigilia di
258
1947
Proprio il novanta, che era in ritardo da quarantanove
259
1947
nome. «Manfredini Leopoldo» c’era scritto, e don Ciro
260
1947
si alzò come poté. Era pallido, ma non gli
261
1947
avvocatuccio; ma don Gennaro era un semplice faccendiere, di
262
1947
don Gennaro il “paglietta” era grigio, allampanato, obliquo e
263
1947
un fatuo sorriso che era in possesso del documento
264
1947
sole di via Materdei; era sempre calda di desideri
265
1947
disprezzo. ¶ Donna Carmela fioriva: era bianca e turgida, suscitava
266
1947
di fichi d’India: era evocativa di semplici, notturne
267
1947
basta!» ¶ Donna Carmela si era alzata. Appariva inconcepibilmente commossa
268
1947
nulla. Donna Carmela si era tempestivamente recata a Salerno
269
1947
a balia Luisella ed era tornata a impigrire al
270
1947
per donna Carmela. Non era facile vuotare le tasche
271
1947
suggestione; insomma donna Carmela era convincente come un albero
272
1947
di latte: persuadeva perché era terrestre e semplice. La
273
1947
La sua stessa astuzia era impercettibile e naturale, come
274
1947
ispirato ai coniugi Aiello era definitivo, soverchiava la paura
275
1947
per mostrare donna Carmela. Era pallida e taceva. Don
276
1947
gocce precipitarono, e c’era nell’aria pungente un
277
1947
sventurato Re Ferrandino essa era stata una cappella gentilizia
278
1947
stanzone (la cui porta era nel cortile), di un
279
1947
svolgesse nella singolare chiesetta era, una volta al mese
280
1947
montagna a Maometto, Maometto era andato alla montagna. «Questi
281
1947
conoscenti e ai passanti era sempre riuscito a improvvisarle
282
1947
indomani l’intero rione era impraticabile; la folla vi
283
1947
passo leggero. La porta era spalancata e sulla soglia
284
1947
giuramento che la porta era chiusa a tre mandate
285
1947
In un angolo c’era sempre don Bernardo, e
286
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del 1920 don Raffaele Caserta era vetturino. Aveva trasportato una
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di legge, o chi era, gli rivolse mentre con
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natura. Don Raffaele si era semplicemente seduto sul marciapiede
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la ruota alla quale era applicato l’ingranaggio del
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un imbroglione nel sud era ormai irrevocabile. Arrivò una
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stessa don Raffaele non era più vetturino. ¶ Si capisce
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per riflettere. ¶ Don Raffaele era operoso: perduto un impiego
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del miracolato. ¶ Assunta Cùtolo era troppo bella per chiunque
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cui essa lo conobbe era acquaiuolo ambulante, passava rorido
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la sera il focolare era freddo, ma sempre nuovi
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dichiaravano che donna Assunta era bella, la percorrevano senza
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Raffaele, del quale essa era munita come di un
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un malato grave che era stato dichiarato fuori pericolo
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perduto per gli uni era indubbiamente prezioso per l
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una bomboniera?». ¶ Don Luigino era “squarcione”, ossia vanitoso e
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vanitoso e smargiasso, quanto era guantaio in via Guantai
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senza rimedio. Suo nonno era morto allo «Scoglio di
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visita quando egli si era impiccato nel retrobottega; dovunque
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Il pellegrinaggio a Montevergine era la sua grande giornata
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manico della sua frusta era d’oro zecchino, che
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sangue e di sole, era l’alba ormai. Sul
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esprimeva un’irritante malinconia, era perfino bello in quel
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conosciuto don Pasquale Esposito. Era un uomo immenso, alto
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circonda da ogni lato». Era sferico e taciturno; muto
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di una frusta non era sufficientemente tornito, e a
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farci». ¶ Don Pasquale Esposito era “figlio della Madonna”, nel
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illegittimo dal quale si era divisa proprio nel giorno
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che la donna si era sbagliata di bambino, il
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surroga l’ingegno, s’era già visto. Fu un
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estate, quando cioè non era neppure il caso di
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bambini lo imbrogliarono perché era di mano pesante; come
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il canto dell’usignuolo: «Era un tema di tre
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nella sua anima oziosa: era contento del suo stato
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un antico edificio, non era mai cresciuto: la sua
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don Pasquale Esposito: ed era il pianto di un
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madre di don Pasquale era stata scoperta a Ferrara
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che sanguinava, forse non era che la cicatrice della
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della morte, vi si era seduto e vi prendeva
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altro modo informarvi che era tisìco fin da quando
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dichiarò che non c’era fretta e chiese fagiolini
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natalizia di don Aniello era poco meno che un
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pensò che il freddo era pungente e che sua
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che sua moglie si era forse scoperta nel sonno
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alzò. Nel vicolo c’era una luna abbagliante e
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assoluzione conseguita intorno al 1928; era l’alba e i
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riporvi residui di sigaretta; era commerciante nel senso che
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la vecchia Acampora. Costei era così vecchia che ogni
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conobbi don Ernesto. S’era fatta una relativa pace
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sempre; ma la domenica era il suo giorno, il
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casa equivoca Luisella che era partita qualche mese prima
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tenore. ¶ Restavano Anna, che era deficiente, e Pasqualino. Quest
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Spaghetti o non spaghetti era il dilemma. Le innumerevoli
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sciancato; da portalettere che era dovette farsi lustrascarpe in
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perché in casa si era rotto un tubo dell
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che in casa si era rotto un tubo dell
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conobbi tra irreparabilmente adulto, era ormai completo e famoso
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il direttore della Compagnia era un tedesco, don Nicola
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qui, che egli non era di aspetto sgradevole. Aveva
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la sabbia; il volto era mite e glabro, la
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poteva, e sovrattutto non era prudente. Approfittarono di una
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dava il suo balconcino, era dolce a vedersi; dalle
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sapeva, ormai. Non gli era più possibile ignorare la
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fin da quando non era che un desiderio di
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sul pianerottolo non c’era che la solita tartaruga
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pieno di volti ridenti: era sulla trentina, rossa di