Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013
concordanze di «Era»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 2013 | dormire o non mangiare: era un vuoto che non | ||
2 | 2013 | Forse perché Chris non era un filosofo dell’Ottocento | ||
3 | 2013 | della società occidentale, ed era partito per un vagabondaggio | ||
4 | 2013 | vivere quella che non era una vita, né fare | ||
5 | 2013 | tutto ciò che non era vita, falciarlo via con | ||
6 | 2013 | quartiere in cui non era possibile scendere in cortile | ||
7 | 2013 | liberavo la mia natura. Era una libertà diversa da | ||
8 | 2013 | avevo quasi dimenticato com’era stare da solo in | ||
9 | 2013 | andare a cercarlo. Non era tanto un bisogno di | ||
10 | 2013 | ci arrivai, non c’era nessuno. I prati erano | ||
11 | 2013 | voltai: intorno non c’era niente se non il | ||
12 | 2013 | Quel giorno il cielo era di un grigio funereo | ||
13 | 2013 | mensola, su cui si era posato uno strato di | ||
14 | 2013 | senso del ritorno non era la vista ma l | ||
15 | 2013 | vista ma l’olfatto, era il profumo di resina | ||
16 | 2013 | memoria altrui. La prima era una casa perduta: la | ||
17 | 2013 | ai racconti dei vecchi: era il luogo in cui | ||
18 | 2013 | di farli. La seconda era una casa reale, quella | ||
19 | 2013 | stati bambini. La terza era una casa della mente | ||
20 | 2013 | dalla disperazione. La quarta era la casa che costruì | ||
21 | 2013 | baita in cui abitavo era stata costruita dai montanari | ||
22 | 2013 | decina d’anni prima. Era una casa di due | ||
23 | 2013 | dove una volta c’era la stalla, ora avevo | ||
24 | 2013 | e l’altra c’era un grosso chiodo, o | ||
25 | 2013 | cosa appendevano qui, chi era l’uomo che l | ||
26 | 2013 | che l’ha piantato? Era una casa infestata dai | ||
27 | 2013 | le estati da bambino era stata costruita come albergo | ||
28 | 2013 | durante la mia infanzia era ormai in rovina. Sorgeva | ||
29 | 2013 | l’officina del meccanico era ancora la sala da | ||
30 | 2013 | agli anni Trenta, ma era stato occupato dai tedeschi | ||
31 | 2013 | larve d’insetto”, c’era scritto, “nella terra intrisa | ||
32 | 2013 | convincermi che quel visitatore era solo un selvatico in | ||
33 | 2013 | che scoprivo cosa c’era intorno. Procedevo per esplorazioni | ||
34 | 2013 | posto in cui abitavo era un minuscolo villaggio chiamato | ||
35 | 2013 | abitato tutto l’anno. Era scavata nel terreno e | ||
36 | 2013 | invadessero i pascoli. Adesso era ancora visibile in alcuni | ||
37 | 2013 | del villaggio, non si era meritato un nome per | ||
38 | 2013 | di ogni baita, c’era una piccola costruzione in | ||
39 | 2013 | ben esposto al sole, era stato disboscato, liberato dai | ||
40 | 2013 | Fino agli anni Cinquanta era difficile trovare un albero | ||
41 | 2013 | curato. Poi, nel dopoguerra, era cominciato l’esodo dalle | ||
42 | 2013 | Quello vicino alla baita era stato ripiantato una cinquantina | ||
43 | 2013 | parte degli stessi alberi era stata abbattuta, per fare | ||
44 | 2013 | di alberi, prati, torrenti, era in realtà il prodotto | ||
45 | 2013 | secoli di lavoro umano, era un paesaggio artificiale tanto | ||
46 | 2013 | dove un tempo si era seminato il grano. Ma | ||
47 | 2013 | il grano. Ma non era la mia storia a | ||
48 | 2013 | che interessava a me era tutta umana: perché, per | ||
49 | 2013 | una stalla più spaziosa? Era la più grande di | ||
50 | 2013 | La quarta baita infine era la più curata, forse | ||
51 | 2013 | cortile. Siccome il villaggio era disposto in leggera salita | ||
52 | 2013 | epoca in cui Fontane era un villaggio abitato? Facevo | ||
53 | 2013 | di cocci che non era più possibile rimettere insieme | ||
54 | 2013 | il numero. Il mio era l’uno. Un giorno | ||
55 | 2013 | violette, ma a mezzogiorno era tutto bianco intorno a | ||
56 | 2013 | aprile, e l’ultima era per lui la neve | ||
57 | 2013 | intorno al vecchio larice, era andata a bere alla | ||
58 | 2013 | a bere alla fontana, era perfino saltata sul tavolo | ||
59 | 2013 | avevo nel prato. C’era un’unica impronta là | ||
60 | 2013 | impronta là sopra, le era bastato un balzo per | ||
61 | 2013 | Sopra le orme non era caduta altra neve: dunque | ||
62 | 2013 | seguivo lei, la lepre era venuta a trovare me | ||
63 | 2013 | caduto. Il tronco si era spezzato ad altezza d | ||
64 | 2013 | l’avrei saputo dire. Era la prima forma di | ||
65 | 2013 | la neve che c’era fuori, non potevo nemmeno | ||
66 | 2013 | Quando tornai a controllarlo era disteso su un fianco | ||
67 | 2013 | Prima che venisse buio era morto e andai a | ||
68 | 2013 | cominciò a battermi veloce. Era Remigio, il mio padrone | ||
69 | 2013 | mio padrone di casa. Era venuto a vedere se | ||
70 | 2013 | lavorare. Lui non mi era sembrato particolarmente colpito. Senza | ||
71 | 2013 | sua. ¶ Quel giorno invece era più loquace. Lo invitai | ||
72 | 2013 | ero portato scoprii che era un buon lettore: parlammo | ||
73 | 2013 | Conoscendolo avrei scoperto che era una buona definizione per | ||
74 | 2013 | scorta di legna c’era un altro lavoro che | ||
75 | 2013 | lavoro che volevo fare. Era da un po’ che | ||
76 | 2013 | appena sotto la fontana: era terra buona, concimata ogni | ||
77 | 2013 | l’acqua per irrigarla era lì a due passi | ||
78 | 2013 | i frutti, mi spiegò, era già tanto che crescessero | ||
79 | 2013 | quattro metri per sei. ¶ Era solo l’inizio delle | ||
80 | 2013 | la terra che c’era sotto. Tolsi pietre e | ||
81 | 2013 | sembrarono tumuli sepolcrali. C’era la mia libertà seppellita | ||
82 | 2013 | il versante in ombra era ancora innevato. In giro | ||
83 | 2013 | In giro non c’era nessuno: le nuvole basse | ||
84 | 2013 | qualche pastore che si era accampato lì dentro senza | ||
85 | 2013 | dentro senza cura. C’era un odore opprimente di | ||
86 | 2013 | cui avevo sentito parlare. Era coperto da uno strato | ||
87 | 2013 | fuggi generale. Ce n’era una che sembrava più | ||
88 | 2013 | terra vibrare di suoni, era il mio cuore; e | ||
89 | 2013 | luna calava il buio era assoluto, e il silenzio | ||
90 | 2013 | la mia vigilanza non era più richiesta. Allora, come | ||
91 | 2013 | decisi di bivaccare fuori. Era una specie di terapia | ||
92 | 2013 | buongustai: quando la carne era pronta la sfilavo dallo | ||
93 | 2013 | casa venne ad aprirci. Era un uomo sulla sessantina | ||
94 | 2013 | nulla contento di vederci. Era evidente che non gradiva | ||
95 | 2013 | di quell’alba: chi era il musicista misterioso? Come | ||
96 | 2013 | Cantare da solo non era la stessa cosa. ¶ Riaprii | ||
97 | 2013 | tre? In cielo si era alzata la luna, e | ||
98 | 2013 | il sacco a pelo era fradicio di rugiada. Così | ||
99 | 2013 | il corpo. Non si era accorta di me: annusava | ||
100 | 2013 | di carne che mi era scappato o solo il | ||
101 | 2013 | di riabituarsi al paesaggio. Era un trasloco in piena | ||
102 | 2013 | quella invernale, eppure c’era un’allegria evidente nei | ||
103 | 2013 | in cui abitavo, c’era l’alpeggio che avevo | ||
104 | 2013 | di quel prato non era rimasto nulla. Mentre mi | ||
105 | 2013 | Allora davvero la giornata era finita. ¶ Ma il cambiamento | ||
106 | 2013 | le spingevano verso casa. Era uno spettacolo vederli all | ||
107 | 2013 | Billy e Lampo. Black era il più vecchio, un | ||
108 | 2013 | Mozzo. Si vedeva che era a fine carriera: alle | ||
109 | 2013 | pigramente nel sottobosco. Billy era un cane lupo e | ||
110 | 2013 | si faceva accarezzare. Lampo era il più giovane, un | ||
111 | 2013 | imparando il mestiere, ma era alle prime armi e | ||
112 | 2013 | Billy a quel punto era fradicio di pioggia: guardò | ||
113 | 2013 | giù. Il pastore non era uno dei miei vicini | ||
114 | 2013 | tanto passava col trattore: era l’unico a rivolgermi | ||
115 | 2013 | della sua gamba non era riuscito a inseguire i | ||
116 | 2013 | a catturarli: risposi che era stato facile, avevano fatto | ||
117 | 2013 | anno prima al trattore era partito il freno a | ||
118 | 2013 | a mano, lui c’era finito sotto mentre spaccava | ||
119 | 2013 | la sua gamba sinistra era tenuta insieme da una | ||
120 | 2013 | cercare compagnia. O forse era proprio la mia condizione | ||
121 | 2013 | a scacchi più elegante. Era abituato a vedermi con | ||
122 | 2013 | e non votava, non era rintracciabile in rete, non | ||
123 | 2013 | indagine di mercato, non era nella media di niente | ||
124 | 2013 | uomo così, che si era costruito un’esistenza ai | ||
125 | 2013 | viveva a modo suo, era quanto di più sovversivo | ||
126 | 2013 | fondovalle ci stava male, era troppo selvaggio per la | ||
127 | 2013 | da chiunque. Non c’era niente che riuscisse a | ||
128 | 2013 | Un dito dei suoi era grosso quanto due dei | ||
129 | 2013 | così ritrovava la calma. Era un gesto che lo | ||
130 | 2013 | modo non piaceva perché era poco delicato. Preferiva usare | ||
131 | 2013 | a cena. ¶ Casa sua era una stanza rivestita di | ||
132 | 2013 | La stanza all’interno era stipata di oggetti: alle | ||
133 | 2013 | spesso dei tempi andati. Era un uomo allegro per | ||
134 | 2013 | le sorelle, adesso invece era rimasto solo. Tra le | ||
135 | 2013 | al muro ce n’era una con moglie e | ||
136 | 2013 | per il collo: quella era Morgana, la sua preferita | ||
137 | 2013 | mi disse. Adesso c’era Lupo a fargli compagnia | ||
138 | 2013 | nel villaggio, ogni casa era abitata e operosa. Uomini | ||
139 | 2013 | mai visto davvero. Quand’era bambino lui, il villaggio | ||
140 | 2013 | bambino lui, il villaggio era già abbandonato. Nelle case | ||
141 | 2013 | La montagna abitata non era un ricordo, ma una | ||
142 | 2013 | e niente detersivo c’era parecchio da grattare, ma | ||
143 | 2013 | in casa la stufa era già ben avviata e | ||
144 | 2013 | pugni. Un’altra volta era toccato al parabrezza del | ||
145 | 2013 | del trattore, che così era diventato un coupé. Queste | ||
146 | 2013 | tipiche disavventure. ¶ Quando invece era lui a venire giù | ||
147 | 2013 | pollo arrosto che si era procurato chissà dove. Un | ||
148 | 2013 | dove. Un’altra volta era andato a lavorare da | ||
149 | 2013 | elaborato di andar via. Era una specie di cerimonia | ||
150 | 2013 | grande masso. Ce n’era una catasta alta più | ||
151 | 2013 | passa pure dai prati. Era un grande onore quello | ||
152 | 2013 | collettiva davanti a cui era impossibile starsene con le | ||
153 | 2013 | suo posto alla fine. Era bello vedere la montagna | ||
154 | 2013 | uomini in generale. ¶ C’era un colle davanti ai | ||
155 | 2013 | e tecniche l’alpinismo era stato per me un | ||
156 | 2013 | senso di abbandono che era il mio vero mal | ||
157 | 2013 | piangevo e vomitavo, lui era la persona che mi | ||
158 | 2013 | mal di montagna mi era passato e avevo cominciato | ||
159 | 2013 | per l’Himalaya, Renzo era venuto a chiamarmi per | ||
160 | 2013 | dare istruzioni. Il Quattromila era facile, dopotutto. Eravamo entrati | ||
161 | 2013 | e della nebbia, eppure era il ricordo più bello | ||
162 | 2013 | lassù uno dei colpevoli era lui. ¶ Ora questi pensieri | ||
163 | 2013 | noi la confidenza si era stabilita fin dal primo | ||
164 | 2013 | e della neve, ed era cresciuta impolverandoci nel fieno | ||
165 | 2013 | una macchina da scrivere. Era un vecchio modello ben | ||
166 | 2013 | conservato. Nel rullo c’era un foglio, e sul | ||
167 | 2013 | lì da vent’anni: era l’epoca della morte | ||
168 | 2013 | Il padre di Remigio era stato un cacciatore, un | ||
169 | 2013 | stati molto legati - Remigio era figlio unico, e nel | ||
170 | 2013 | il loro rapporto non era stato rovinato dall’alcol | ||
171 | 2013 | un certo punto si era messo a bere forte | ||
172 | 2013 | Cambiò carattere, o forse era il figlio che, cresciuto | ||
173 | 2013 | figlio che, cresciuto, si era fatto chiuso e scontroso | ||
174 | 2013 | ospedali, e infine gli era toccato trovarlo nel campo | ||
175 | 2013 | nel campo in cui era andato a morire. Non | ||
176 | 2013 | che, moribonda, gli si era avvinghiata al braccio, finché | ||
177 | 2013 | braccio, finché Remigio non era corso a levargliela di | ||
178 | 2013 | allora di caccia gli era venuto il disgusto. La | ||
179 | 2013 | i cacciatori, non gli era stata trasmessa insieme ai | ||
180 | 2013 | ai fucili. ¶ Ma c’era un’altra eredità che | ||
181 | 2013 | quella donazione misteriosa. Poi era morto. Anni dopo Remigio | ||
182 | 2013 | si intiepidiva, la neve era ridotta a minuscole chiazze | ||
183 | 2013 | età adulta, il cielo era limpido, di un azzurro | ||
184 | 2013 | nati dalla stessa montagna. Era quella montagna, il Monte | ||
185 | 2013 | movimento sulla roccia frastagliata. Era un piccolo branco di | ||
186 | 2013 | luce abbagliante. Il branco era composto da un adulto | ||
187 | 2013 | loro. Il vecchio ormai era l’unico che badava | ||
188 | 2013 | a me: mi si era accovacciato di fronte, a | ||
189 | 2013 | pensai. Chissà se quella era la sua ultima estate | ||
190 | 2013 | selvatico che una volta era lì. Incrociai di nuovo | ||
191 | 2013 | cui base il terreno era stato pulito, e a | ||
192 | 2013 | muretti a secco. C’era un nome per loro | ||
193 | 2013 | risposto. ¶ Giù alla baita era mezzogiorno, e una famigliola | ||
194 | 2013 | dal chiodo a cui era appeso. Ci buttai dentro | ||
195 | 2013 | scoprire che cosa c’era a due o tre | ||
196 | 2013 | l’aveva profanata, ma era molto più probabile che | ||
197 | 2013 | punto in cui si era spaccata la montagna. Roccia | ||
198 | 2013 | improvviso al mio passaggio. Era come se fossero migrati | ||
199 | 2013 | niente da fare: quella era l’estate della pioggia | ||
200 | 2013 | di trovare riparo. C’era una baita meno malmessa | ||
201 | 2013 | benché sbilenchi, sul tetto era stata posata una lamiera | ||
202 | 2013 | nessuna serratura. La porta era tutta storta e incastrata | ||
203 | 2013 | dentro una pistola giocattolo? Era l’imitazione di un | ||
204 | 2013 | pensai, perché il pavimento era cosparso di batuffoli di | ||
205 | 2013 | Per fortuna non c’era abbastanza luce da scoprirlo | ||
206 | 2013 | quell’acqua la cena era anche l’unico passatempo | ||
207 | 2013 | Quando ricominciò a piovere era già un bel falò | ||
208 | 2013 | due emarginati: Primo lo era appena diventato per via | ||
209 | 2013 | lo guardavano), Sandro lo era da sempre per le | ||
210 | 2013 | che gravava sull’Europa. Era il suo luogo, quello | ||
211 | 2013 | luogo, quello per cui era fatto, come le marmotte | ||
212 | 2013 | tornare indietro ma Sandro era irremovibile, voleva proseguire. “Il | ||
213 | 2013 | la carne dell’orso”. Era venuta notte e i | ||
214 | 2013 | polmoni. ¶ Fuori l’aria era umida e fredda. Mi | ||
215 | 2013 | oltre a quella c’era un bianco nuovo, brillante | ||
216 | 2013 | che nella notte si era accumulata nelle fessure e | ||
217 | 2013 | ne andammo con dignità. Era questa, la carne dell | ||
218 | 2013 | presto, in rifugio, c’era sempre qualcuno che si | ||
219 | 2013 | me. La mia finestra era affacciata a est, su | ||
220 | 2013 | groviglio di sogni agitati. Era l’odore del fuoco | ||
221 | 2013 | un armadio in dispensa. ¶ Era un rifugio antico, costruito | ||
222 | 2013 | del mulo il colle era fuori da tutte le | ||
223 | 2013 | invece, perché quel mondo era quanto di più selvaggio | ||
224 | 2013 | lavoro non ce n’era, però potevo fermarmi lo | ||
225 | 2013 | Quando arrivai il rosso era quasi finito, se ne | ||
226 | 2013 | Dei due custodi Andrea era quello mattiniero, con cui | ||
227 | 2013 | diventava una poltiglia che era quasi neve, e quando | ||
228 | 2013 | in carne e ossa era un’atleta che si | ||
229 | 2013 | ma da quel momento era in moto perpetuo. Ogni | ||
230 | 2013 | rispondeva al telefono ed era lui ad accogliere gli | ||
231 | 2013 | a disegnare forme simmetriche. Era convinto che ci fosse | ||
232 | 2013 | dello zigomo che si era spaccato anni prima e | ||
233 | 2013 | parlava a ruota libera. Era come avere la radio | ||
234 | 2013 | più in basso, ed era tutto quello che avevo | ||
235 | 2013 | il nostro problema principale era l’energia elettrica. Non | ||
236 | 2013 | energia elettrica. Non c’era abbastanza sole per alimentare | ||
237 | 2013 | pannelli, la pala eolica era ancora un sogno nella | ||
238 | 2013 | generatore, altrimenti il pomeriggio era un lento abituarsi al | ||
239 | 2013 | che per quarant’anni era stato lassù estate e | ||
240 | 2013 | quando finiva anche quella era ora di andare a | ||
241 | 2013 | un profumo di casa. ¶ Era facile perdere il conto | ||
242 | 2013 | pennone, e quel tintinnio era la musica del colle | ||
243 | 2013 | amico che non c’era più, sotto una piccola | ||
244 | 2013 | proprio impossibile farsi male. Era anche un corpo senza | ||
245 | 2013 | pesce che non c’era, pensai. Da principiante non | ||
246 | 2013 | a quel cerchio c’era l’ombra di un | ||
247 | 2013 | tizio sei tu. Non era una somiglianza fisica, la | ||
248 | 2013 | cose le sapevo già: era la prima volta che | ||
249 | 2013 | sopportata noi due. ¶ Lui era figlio d’arte, cioè | ||
250 | 2013 | alpeggio. Da grande si era adeguato ai tempi: d | ||
251 | 2013 | anno. Il rifugio non era un lavoro ma un | ||
252 | 2013 | del fondovalle non c’era bisogno di dirlo. Meglio | ||
253 | 2013 | forse Andrea, che ci era nato, sentiva il mio | ||
254 | 2013 | pesce, i limoni. C’era di mezzo una ragazza | ||
255 | 2013 | ci sarebbe riuscito. ¶ C’era una vetta, lì vicino | ||
256 | 2013 | lago che non c’era, intestardendomi a stare sul | ||
257 | 2013 | quale pietra saltare. C’era un ultimo intaglio sotto | ||
258 | 2013 | Antonia Pozzi, Rifugio ¶ Pianto ¶ Era da un po’ che | ||
259 | 2013 | ammazzarsi. Non sempre mi era andata bene. Due volte | ||
260 | 2013 | dirupo, e allora mi era toccato tornare indietro e | ||
261 | 2013 | in un’avventura. C’era un villaggio, a una | ||
262 | 2013 | nei canaloni. Il tempo era il solito enigma. Restavo | ||
263 | 2013 | che avevo appena compiuto. Era la pena per il | ||
264 | 2013 | pelle delle mani si era fatta più spessa, il | ||
265 | 2013 | resistente, ma non si era ispessito né rinforzato lo | ||
266 | 2013 | prati tutt’intorno. C’era un grande paiolo di | ||
267 | 2013 | una cappelletta bianca si era radunata una piccola folla | ||
268 | 2013 | e incontri qualcuno che era stato tuo amico e | ||
269 | 2013 | pastore mio vicino, che era venuto a scusarsi a | ||
270 | 2013 | nome del suo vitello. Era molto dispiaciuto, voleva perfino | ||
271 | 2013 | perdere. L’orto non era stato una buona idea | ||
272 | 2013 | suoi muri. O forse era solo l’autunno che | ||
273 | 2013 | grappa. Il sottobosco adesso era punteggiato da grossi laricini | ||
274 | 2013 | radure, qualche amanita muscaria; era come se la montagna | ||
275 | 2013 | lui, lassù non c’era traccia di faggi, frassini | ||
276 | 2013 | Sartre, Camus e Saramago. Era stupefacente camminare su un | ||
277 | 2013 | aveva la terza media, era cresciuto in un villaggio | ||
278 | 2013 | un certo punto si era accorto di un grave | ||
279 | 2013 | come stava, e si era messo a cercarle nei | ||
280 | 2013 | nei libri. Per questo era diventato un lettore così | ||
281 | 2013 | cielo stellato. ¶ Una volta era quasi morto. Aveva venticinque | ||
282 | 2013 | investito anche lui. Non era vento, era il fronte | ||
283 | 2013 | lui. Non era vento, era il fronte di una | ||
284 | 2013 | fronte di una valanga. Era bastata l’aria a | ||
285 | 2013 | il parabrezza. Remigio si era svegliato dopo chissà quanto | ||
286 | 2013 | delle nevi che si era andato a incagliare tra | ||
287 | 2013 | male tutto ma si era tirato fuori da lì | ||
288 | 2013 | durante la discesa, non era stato il dolore ma | ||
289 | 2013 | attaccata alla vita, ed era stata quella a riportarlo | ||
290 | 2013 | riportarlo a casa. Dove era arrivato e aveva perso | ||
291 | 2013 | perché tanto casa sua era la valle intera. Invidiavo | ||
292 | 2013 | lì. ¶ Siccome non si era mai mosso dal suo | ||
293 | 2013 | assomigliava a lui, ed era lì che eravamo diretti | ||
294 | 2013 | ufficiali: la sua mappa era composta da un bosco | ||
295 | 2013 | l’origine, altre volte era memoria di qualcosa o | ||
296 | 2013 | ultimo pezzo a cadere era proprio il nome: sarebbero | ||
297 | 2013 | non il suo significato - era soltanto un suono sentito | ||
298 | 2013 | il modo in cui era stato costruito il camino | ||
299 | 2013 | l’arco delle finestre. Era da questi particolari che | ||
300 | 2013 | porta scalpitavo, perché dentro era buio e fuori c | ||
301 | 2013 | buio e fuori c’era il sole e a | ||
302 | 2013 | al tramonto la montagna era tutta per noi. Ci | ||
303 | 2013 | ogni volta un percorso. Era sempre un torrente da | ||
304 | 2013 | li fotografava. Questo gli era rimasto della passione di | ||
305 | 2013 | che avevano di noi era l’unico limite invalicabile | ||
306 | 2013 | Il suo lago poi era particolarmente tetro. Da una | ||
307 | 2013 | una parte la montagna era franata, e la pietraia | ||
308 | 2013 | Sull’altra riva c’era un pendio colonizzato dal | ||
309 | 2013 | Una apparteneva a Remigio. Era stata costruita contro una | ||
310 | 2013 | dalle lenzuola stamattina. Com’era strano averlo lì, sul | ||
311 | 2013 | essersi addormentato che fuori era già chiaro. Per la | ||
312 | 2013 | entrava dall’abbaino si era tirato le lenzuola sugli | ||
313 | 2013 | quello rabbrividiva, l’altro era salvo. Non dormiva nemmeno | ||
314 | 2013 | e mio padre non era che ¶ un ospite nella | ||
315 | 2013 | mano a sessantaquattro anni era uguale alla sua mano | ||
316 | 2013 | mio padre non c’era già più. ¶ Più tardi | ||
317 | 2013 | dal fulmine, a cui era successa una cosa molto | ||
318 | 2013 | ramo vicino alla base era ancora in vita. Il | ||
319 | 2013 | in verticale, e ormai era quasi un secondo tronco | ||
320 | 2013 | nuovo, e il fulmine era proprio la cosa che | ||
321 | 2013 | questo caso, mio padre era soltanto un altro albero | ||
322 | 2013 | l’aveva battezzato Lucky. Era nato in paese da | ||
323 | 2013 | e padre ignoto, ed era stato portato in alpeggio | ||
324 | 2013 | Giù da Gabriele c’era una catenella che penzolava | ||
325 | 2013 | quegli ululati. ¶ L’autunno era arrivato in piccoli segnali | ||
326 | 2013 | che gli piaceva meno era l’estate, perché la | ||
327 | 2013 | non l’avevo visto. Era sparito da un giorno | ||
328 | 2013 | in vena di letteratura. Era arrabbiato e si capiva | ||
329 | 2013 | la malinconia. Gli si era disaffezionato, ma non del | ||
330 | 2013 | preparare il pranzo, che era il mio modo di | ||
331 | 2013 | pure la mia, tanto era affamato. Finita quella, prese | ||
332 | 2013 | che aveva al collo era la voce della sua | ||
333 | 2013 | di cuoio in cui era infilato, e appesi il | ||
334 | 2013 | di prigionia, ma lui era indifferente ai simboli, gli | ||
335 | 2013 | rimorchio carico di roba. Era la desarpa. I pastori | ||
336 | 2013 | ma perché l’erba era finita. Venivano giù silenziosi | ||
337 | 2013 | vita che se n’era appena andata: porte e | ||
338 | 2013 | il paletto a cui era stato legato il cane | ||
339 | 2013 | togliendomi calze e scarpe: era ridotto a una serie | ||
340 | 2013 | L’acqua dei laghi era plumbea, quasi nera. Una | ||
341 | 2013 | denti; qualcosa in lui era fatto per l’inverno | ||
342 | 2013 | proprio: spavaldo dichiarò che era solo questione di scorte | ||
343 | 2013 | sfuggivano che quel ghigno era una posa, e che | ||
344 | 2013 | portato per le cerimonie. Era un altro pezzo d | ||
345 | 2013 | santificare le feste. ¶ C’era un vecchio cacciatore che | ||
346 | 2013 | solitudine e quell’incontro era stato così prezioso; la | ||
347 | 2013 | di quel paziente addomesticamento, era un tranello che le | ||
348 | 2013 | nevicava. ¶ Stamattina il mondo era una pagina bianca. ¶ Il | ||
349 | 2013 | gas. Nemmeno la luce era ancora tornata. Allora ho | ||
350 | 2013 | tavolo il mio quaderno era lì che mi aspettava | ||
351 | 2013 | larice. Se la notte era stata limpida, il termometro | ||
352 | 2013 | con lui: all’inizio era timido, usciva solo a | ||
353 | 2013 | al rude montanaro che era in me, prendere la | ||
354 | 2013 | puntale di metallo si era incastrato tra due massi | ||
355 | 2013 | del supermercato. La verità era che, senza consultarci, avevamo | ||
356 | 2013 | mi sembrò giusto farlo: era come prendere quel larice | ||
357 | 2013 | in giro. Il posto era di nuovo come l | ||
358 | 2013 | quel giorno non c’era mi guardava e non | ||
359 | 2013 | messaggio per scusarsi, perché era triste e non era | ||
360 | 2013 | era triste e non era stato capace di abbracciarmi | ||
361 | 2013 | di mattina la montagna era coperta da una crosta | ||
362 | 2013 | andare, dissi a Lucky. Era tempo di tornare giù |