Marco Missiroli, Senza coda, 2005
concordanze di «Erano»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2005 | e il suo rastrello erano già lontani. ¶ Rovesciò quel | ||
2 | 2005 | fermo mai. E c’erano tutti che mi guardavano | ||
3 | 2005 | e il barattolo vuoto erano spariti. ¶ In un attimo | ||
4 | 2005 | sapeva che loro c’erano. E fu schiacciato dal | ||
5 | 2005 | schiacciato dal pensiero che erano stati proprio gli uomini | ||
6 | 2005 | a sbagliare. Forse non erano stati abbastanza attenti e | ||
7 | 2005 | tutto il tempo che erano stati compagni di banco | ||
8 | 2005 | per Luigi le cose erano diverse: bravissimo in italiano | ||
9 | 2005 | ma là dentro c’erano parole molto difficili. Lesse | ||
10 | 2005 | nelle loro cartelle ed erano ritornati in camera. Avevano | ||
11 | 2005 | a chiave e si erano fermati per un attimo | ||
12 | 2005 | li faceva brillare. C’erano l’arancione e il | ||
13 | 2005 | per tutta la stanza. Erano piccoli soli colorati che | ||
14 | 2005 | secche del terreno. ¶ C’erano alcuni fili d’erba | ||
15 | 2005 | davanti a lui. C’erano una fetta di cielo | ||
16 | 2005 | pugni stretti di Pietro. Erano così chiusi che l | ||
17 | 2005 | ghiaia finiva e c’erano gli uomini del cancello | ||
18 | 2005 | di nuovo. Ora, gli erano di fronte. ¶ “È tornato | ||
19 | 2005 | le macchie nere che erano sulla sua schiena e | ||
20 | 2005 | fare? Le ho buttate. Erano diventate scure e puzzavano | ||
21 | 2005 | di plastica, le code erano scomparse. ¶ “Siediti che prepariamo | ||
22 | 2005 | bicchieri lunghi e sottili erano là, dove una fitta | ||
23 | 2005 | Le sue mani corte erano tutte di schiuma. Si | ||
24 | 2005 | schiuma. Si muovevano maldestre. Erano mani cosparse di rughe | ||
25 | 2005 | scalinate, la stalla. C’erano i passi, i fruscii | ||
26 | 2005 | vecchio garage. ¶ Non c’erano porte. Era una grande | ||
27 | 2005 | i piedi. Quei sassi erano dappertutto, come un lago | ||
28 | 2005 | Loro fecero lo stesso. Erano in quattro. Rimasero incantati | ||
29 | 2005 | stavano ancora salutando. Ormai erano diventati amici, ne era | ||
30 | 2005 | a salutarlo. Non c’erano più strada, alberi, cancelli | ||
31 | 2005 | le mani di Pietro. Erano gelide, se le strofinò | ||
32 | 2005 | volte. Le sue mani erano impazzite, passavano dal volante | ||
33 | 2005 | stare insieme. Ma c’erano ancora tanti luoghi dove | ||
34 | 2005 | qualcosa stasera.” ¶ I rumori erano scomparsi nel vecchio garage | ||
35 | 2005 | non sapeva come erano fatti i ladri. Provava | ||
36 | 2005 | vestivano di scuro ed erano velocissimi. E se venivano | ||
37 | 2005 | occhi azzurri e sottili erano lì che lo inchiodavano | ||
38 | 2005 | rimase ferma al cancello. Erano macchine belle e con | ||
39 | 2005 | fresco e buono. Quando erano loro due da soli | ||
40 | 2005 | lui e la Bianca erano scomparsi. La pioggia li | ||
41 | 2005 | Dietro di lui c’erano i passi. Quattro, cinque | ||
42 | 2005 | parcheggiato di fronte. Dentro erano in due. Come ogni | ||
43 | 2005 | interno. Ai lati c’erano cespugli secchi e insetti | ||
44 | 2005 | bagnati e morti. Quelle erano le zanzare più grosse | ||
45 | 2005 | gli aveva detto che erano zanzare timide e non | ||
46 | 2005 | dentro la casa. Ma erano in ritardo e salire | ||
47 | 2005 | occhi e li vide. Erano seduti su uno scalino | ||
48 | 2005 | che pendeva a lato. Erano a righe viola e | ||
49 | 2005 | bene,” rispose Luigi. Ed erano già nella luce. Da | ||
50 | 2005 | i pezzi di case erano arrivati fino in mezzo | ||
51 | 2005 | sul tettuccio. E c’erano gli uomini del cancello | ||
52 | 2005 | scavalcava come un fulmine. ¶ Erano uno a fianco dell | ||
53 | 2005 | corrimano. Fissava i gradini, erano ostacoli insormontabili. Erano altissimi | ||
54 | 2005 | gradini, erano ostacoli insormontabili. Erano altissimi, e le gambe | ||
55 | 2005 | indietreggiò. ¶ I colpi adesso erano veloci e più acuti | ||
56 | 2005 | piastrelle sopra il fornello, erano colorate e avevano al | ||
57 | 2005 | Le pupille di Carmine erano piccole e scure, il | ||
58 | 2005 | le mani di Carmine erano quelle di un’altra | ||
59 | 2005 | montagna grandissima di cannoli. ¶ Erano uno sopra l’altro | ||
60 | 2005 | sopra l’altro. C’erano i canditi verdi e | ||
61 | 2005 | fronte alla fontana perché erano stati veloci e attenti | ||
62 | 2005 | quella volta non si erano fermati a guardare la | ||
63 | 2005 | dischi di sua madre. Erano corsi silenziosi nel corridoio | ||
64 | 2005 | dell’orologio a pendolo erano diventati nitidi. Poi avevano | ||
65 | 2005 | arrivavano fino al soffitto. Erano tutti occupati da libri | ||
66 | 2005 | macchina da scrivere le erano a lato e luccicavano | ||
67 | 2005 | si accendeva. ¶ I santi erano sparsi dappertutto, sulle mensole | ||
68 | 2005 | Gli occhi di Luigi erano ovunque. Con una mano | ||
69 | 2005 | chiare, sempre più vicine. Erano quasi dietro la porta | ||
70 | 2005 | loro gambe a tratti erano vicine e poi si | ||
71 | 2005 | quelle di sua madre. Erano molto più sottili e | ||
72 | 2005 | non toccassero quasi terra. Erano leggere, volavano. Non avevano | ||
73 | 2005 | vene che le sporcavano, erano gambe di velluto bianco | ||
74 | 2005 | non sapeva più quali erano le sue gambe, e | ||
75 | 2005 | arrivare? Perché? Non c’erano state automobili là fuori | ||
76 | 2005 | e incespicavano tra loro. Erano diventate pesanti e maldestre | ||
77 | 2005 | non era solo. C’erano i grilli con lui | ||
78 | 2005 | una ragazza che si erano innamorati un giorno di | ||
79 | 2005 | e a sinistra. C’erano bottiglie nere e bottiglie | ||
80 | 2005 | le mani di Luigi erano sulla busta aperta. ¶ “No | ||
81 | 2005 | da centomila lire. Spiegate erano grandi quasi più della | ||
82 | 2005 | alla piccola casa. Insieme erano arrivati dritti dritti fino | ||
83 | 2005 | di notte, ma ormai erano diventati suoi amici e | ||
84 | 2005 | musica e le voci erano dappertutto. ¶ Poi, ogni cosa | ||
85 | 2005 | davanti a lui c’erano una strada e molti | ||
86 | 2005 | e molti uomini. C’erano le macchine fotografiche e | ||
87 | 2005 | I biscotti all’uvetta erano rimasti tutti lì, nel | ||
88 | 2005 | del ripostiglio. Non c’erano più, erano solo legno | ||
89 | 2005 | Non c’erano più, erano solo legno. Andò a | ||
90 | 2005 | tutti gli altri attrezzi erano raccolti da un fil | ||
91 | 2005 | fil di ferro. C’erano anche le tenaglie, appoggiate | ||
92 | 2005 | sedia color pistacchio. C’erano i secchi, uno dentro | ||
93 | 2005 | Bianca. ¶ 16. ¶ Anche se c’erano gli uomini del cancello | ||
94 | 2005 | di pelle nera c’erano le manette. Le aveva | ||
95 | 2005 | gli uomini al cancello erano arrivati, la madre di | ||
96 | 2005 | e precisi di Luigi erano così sicuri che non | ||
97 | 2005 | cosa dalla busta. C’erano lo stesso foglietto e | ||
98 | 2005 | al foglietto: non c’erano scritte a penna. Solo | ||
99 | 2005 | come nuova. Non c’erano state macchie e tagli | ||
100 | 2005 | finalmente strisciò da dove erano venuti. E per loro | ||
101 | 2005 | Non lo spaventavano più. Erano suoi. Il silenzio e | ||
102 | 2005 | l’odore umido non erano pericolosi. Neanche il fetore | ||
103 | 2005 | fuori ogni cosa. C’erano delle banconote piegate a | ||
104 | 2005 | disse Luigi. ¶ Le banconote erano quattro. Verdi, marroni e | ||
105 | 2005 | un angolo della carta, erano come sospiri che uscivano | ||
106 | 2005 | testa. Le sue guance erano diventate rosso fuoco. ¶ Pietro | ||
107 | 2005 | ripiano di legno scuro. Erano dei fogli e una | ||
108 | 2005 | fu possibile leggere niente. Erano troppo distanti. ¶ Appena ebbe | ||
109 | 2005 | e il braccio. Non erano più suoi, erano pesti | ||
110 | 2005 | Non erano più suoi, erano pesti e facevano male | ||
111 | 2005 | in giardino, non c’erano più. Le aveva trovate | ||
112 | 2005 | bene signore.” ¶ Le scarpe erano davvero quelle nere e | ||
113 | 2005 | importava. Perché loro non erano amici di nessuno, salutavano | ||
114 | 2005 | Arrivò al corridoio. C’erano quegli occhi, grinzosi e | ||
115 | 2005 | e pacata. Le parole erano troppo deboli perché gli | ||
116 | 2005 | gambe piccole ma che erano due fulmini aveva superato | ||
117 | 2005 | squadra del nord si erano messi a saltare e | ||
118 | 2005 | il sangue non c’erano. Già da molte sere | ||
119 | 2005 | là della siepe. ¶ Non erano sue quelle forbici. E | ||
120 | 2005 | e la televisione gialla erano i suoi. Pietro pensò | ||
121 | 2005 | cose era sua. Perché erano già di qualcun altro | ||
122 | 2005 | già di qualcun altro. Erano di Nino e basta | ||
123 | 2005 | l’aveva chiusa appena erano entrati. Aveva poi spalancato | ||
124 | 2005 | canto dei grilli. ¶ Ora erano raggomitolati uno contro l | ||
125 | 2005 | accarezzò i suoi, che erano tutti di lacrime. Glieli | ||
126 | 2005 | morti. E loro non erano suoi amici e allora | ||
127 | 2005 | fino al cuscino. ¶ C’erano i grilli là fuori | ||
128 | 2005 | I suoi occhi, ora, erano solo per vedere. Diventarono | ||
129 | 2005 | voi. ¶ 26. ¶ Ora le lucertole erano dappertutto. Comparivano all’improvviso | ||
130 | 2005 | ferme a guardarlo. Alcune erano lucertole giganti, altre piccolissime | ||
131 | 2005 | di lei ce n’erano state molte altre, sulle | ||
132 | 2005 | ucciso gli uomini buoni. ¶ Erano velocissime. Una era finita | ||
133 | 2005 | mischiavano al pavimento chiaro, erano diventate mattonelle. Fredde, bianche | ||
134 | 2005 | mattonelle in movimento. ¶ C’erano l’aria fresca e | ||
135 | 2005 | cosa mi attraversava. Non erano solo lo spavento e |