Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

rapido cenno del capo. «Erri» disse lei una prima

appuntamento importante in ufficio. ¶ «Erri...» ¶ Sollevai la mano con

di sorridermi e domanda: «Erri, che è successo? Sei

compagni di classe. ¶ «Anche Erri è battezzato» gli disse

mia collaborazione. ¶ «Già, ma Erri si trovava in una

sguardo di rimprovero, esordisce: «Erri, quante volte ti ho

sulla speranza ¶ «Mi chiamo Erri Gargiulo e mi faccio

spalle. ¶ «Come ’boh’?» ¶ «Uffa, Erri, non mi rovinare il

poi il mio povero Erri è già circondato da

neanche fumare» ho aggiunto. ¶ «Erri, dammi tregua. Lo vedi

il telefonino. Era Matilde. ¶ «Erri, ti devo parlare.» ¶ «Avanti

con voce infantile. ¶ «Non Erri, Valerio!» grida mia madre

cambiandolo da Henry in Erri. Senza nemmeno la N

addosso e sussurra solo «Erri». L’attimo dopo arriva

a giocare io ed Erri?» ¶ «Certo, però non vi

orgoglio. ¶ «Che nome è Erri?» chiese poi, mentre sedevamo

con voce dolce, disse: «Erri, guarda che i padri

Ti chiamo dopo. ¶ Diamine, Erri, non tenermi sulle spine

di parlare!» esclama Mario. ¶ «Erri, posa il telefono» dice

chiamo dopo. ¶ ’Fanculo fratellone! ¶ «Erri, insomma, Mario deve comunicarvi

fumo dal naso: «Sai, Erri, ci sono individui che

volontà. Volere è potere, Erri, non scordarlo mai!» ¶ «Volere

occhi, rise e commentò: «Erri, ma stai perdendo i

disse queste testuali parole: «Erri, vieni, dobbiamo festeggiare, tua

Arianna sbuffò e aggiunse: «Erri, sei proprio un bambino

mia presenza e aggiunge: «Erri, Arianna dov’è?» ¶ «Boh

un certo punto disse: «Erri, ma perché non guardi

corrente? Stai male?» ¶ «No, Erri, è che provo il

traiettoria del suo anfibio. ¶ Erri, insomma, mi vuoi chiamare

posso escluderlo a priori. ¶ «Erri, Erri.» La voce di

escluderlo a priori. ¶ «Erri, Erri.» La voce di mia

Ernesto, questo è zio Erri. Saluta!» ¶ Flor aveva trovato

sì, tre giorni, embè? Erri, non fare il pesante

un quarto del mattino. ¶ «Erri?» ¶ «Che è successo?» chiesi

a cena per parlarne. ¶ «Erri, che si è messa

è poco da scherzare, Erri, quel che sta facendo

famiglia?» ¶ «Addirittura?» ¶ «Sì, addirittura. Erri, senti, devi parlarle, devi

la telefonata di papà. ¶ «Erri, hai fatto il tuo

si accontentano del dubbio ¶ «Erri, papà ha voluto legarci

con le rispettive famiglie. Erri e Arianna, invece, vi

che fra te ed Erri c’è un rapporto

conoscerci. Anche io e Erri lo siamo stati. Innamorarsi

la porta, a precisare: «Erri, non so cosa sia

poteva essere il suo Erri, il placido e tranquillo

il placido e tranquillo Erri. ¶ Non avrei sostenuto più

il suo pizzetto. ¶ «Bravo, Erri. Deve tornare a vivere

mi vide esordì: «Ué, Erri, che ci fai qui

un sigaro. Infine, attaccò: «Erri, ora finalmente posso dirti

Tomoko. ¶ «Piacere, io sono Erri» pronuncio con estrema lentezza

come cameriere.» ¶ Papà sospirò. «Erri, hai quarant’anni, è

io sono il fratello, Erri. Piacere.» ¶ «Che nome è

Piacere.» ¶ «Che nome è Erri?» domandò lei. ¶ «Tu, invece

c’è. Io sono Erri. Piacere.» ¶ «Che nome è

Piacere.» ¶ «Che nome è Erri?» ¶ «Tu come ti chiami

papà.» ¶ Lui deglutì. «Ehi, Erri, questa cosa deve restare

a letto?» ¶ «Mamma mia, Erri, come sei pesante. Una

un’altra trovata alla Erri, non provare nemmeno a

e smettila, mi imbarazzi.» ¶ «Erri, non ti puoi imbarazzare

basta!» ¶ «Sei troppo perbenista, Erri. Tua madre ti ha

lo dirai?» ¶ «Dormi.» ¶ Silenzio. ¶ «Erri?» ¶ «Che c’è?» ¶ «Fai

mani di quella psicopatica?» ¶ «Erri, sei grande, puoi cavartela

finlandese.» ¶ «Ah.» ¶ «È bellissimo, Erri, ha i capelli lunghi

e lei si arrabbiò. «Erri, non fare lo stronzo

te con cui parlare, Erri. E tu nemmeno mi

eventi. ¶ Una cosa alla Erri ¶ «Non per fare polemiche

Ah, una cosa alla Erri.» ¶ «Già, una cosa alla

Già, una cosa alla Erri.» ¶ La risata di mia

guardare il vuoto. «Senti, Erri, ormai è inutile parlarne

di tornare a parlare. «Erri, ma tu Matilde la

sue ginocchia e sentenziò: «Erri, devi imparare a essere

di polvere e disse: «Erri, devi emparare a guardare

una volta mi disse: «Erri, vorrei poterti prestare i

e mi avesse detto: «Erri, sai che c’è

orecchio, e fa: «Scusami, Erri, ti posso parlare?» ¶ La

sento quel che dice. ¶ «Erri?» ¶ «Sì?» ¶ «Dicevo, mi fai

senso?» ¶ «Chiudi la porta, Erri» ripete lui. ¶ «Nel senso

Sai che c’è, Erri?» disse. «Che tu e

ginocchia e aveva detto: «Erri, ora che tuo padre

a Mario. ¶ «È vero, Erri, ho promesso a tua

hanno lasciato senza parole: «Erri, un conto è odiare

e ha detto: «Be’, Erri, nessuno è eterno, ho

aperto sui Colli Aminei. ¶ «Erri, ti devo dire una

andasse, mi fissava interrogativa. ¶ «Erri, ci sei?» ¶ «Sto qui

Direttamente lunedì mattina?» ¶ «Senti, Erri, ecco perché non ti

se ne accorgeranno?» ¶ «Uffa, Erri, non ti ci mettere

crescere nella bambagia.» ¶ «Vabbè, Erri, ora devo andare. Ci

e mi ha detto: «Erri, mi raccomando, pensa tu

ti credi di essere, Erri? Pensi davvero che volessi

mi interessa solo di Erri» confidò a Rosalinda. «Se

sei troppo piccola?» ribattei. ¶ «Erri, io non sono piccola

sapere.» ¶ «Che devo chiedere?» ¶ «Erri, cazzo, devi domandare se

con compassione e aggiunse: «Erri, però, dovresti svegliarti un

fiero. ¶ «Lo ha fatto, Erri. Solo che non lo

po’ di buona vita, Erri, solo un po’ di

aggiunto quelle famose parole: «Erri, non so quando riuscirai

non puoi farci niente, Erri. Ciascuno deve vincere da

economicamente? Ci hai pensato?» ¶ «Erri, non mi stressare. Mancano

della spazzatura mezzo aperto. ¶ «Erri, ho un problema» aggiunse

volta?» ¶ Papà sorrise amaro. «Erri, ho trascorso tutta la

esordisce con questa frase: «Erri, stasera te ne sei

dico e mi allontano. ¶ «Erri, ma un secondo senza

spazio per i sogni. ¶ «Erri» dice, e si avvicina

e dovuto dirmi lui: «Erri, tuo papà vorrebbe stare

figlia sottobraccio e disse: «Erri, voglio che Matilde impari

vuole adesso?, mi chiesi. ¶ «Erri?» ¶ «Che c’è?» risposi

interessa. Non posso venire.» ¶ «Erri, sono nei guai.» ¶ «Che

dirai...» risposi. ¶ «E dai, Erri, non mi puoi abbandonare

Non la trovo.» ¶ «Uffa, Erri, segui il mio dito

lui riprenda la parola. «Erri, non sono affari miei

veniamo feriti. L’amore, Erri, è pieno di gioie

curve. Solo dopo aggiunse: «Erri, sembra quasi che tu

cornetta e mi chiamò. ¶ «Erri» esordì con la sua

giorno dopo di me. ¶ «Erri» esordì mio suocero, alzandosi

sperare in una grazia. ¶ «Erri, ma che ama e

fatto rizzare l’uccello, Erri, a me le stronzate

aggiunto, con tono pietoso: «Erri, ti prego, non lasciare

un fiume in piena. ¶ «Erri, noi ti vogliamo bene

a sconfitta sul viso. «Erri...» ¶ «Stammi bene, Crispino.» E

di masticare e ribatte: «Erri, sei troppo vanesio, basta

I buoni perdono sempre, Erri, in un modo o

punta i miei occhi: «Erri, non basta una delusione

È lei a richiamarmi. «Erri!» ¶ «Che c’è?» ¶ «Guarda

pillola.» ¶ «La pillola?» ¶ «Certo, Erri, che cosa pensavi, che

delusi. Due giorni fa Erri mi ha detto il

per anni questo momento, Erri, e non me lo

la lunga storia di Erri. Questo libro è anche

subito in me ed Erri, a Tommaso Gobbi e

con la storia di Erri e delle sue stravaganti