Cesare Balbo, Vita di Dante, 1839

tutta, ed in particolare Firenze, di Ghibellina in Guelfa

rimanere in pace. A Firenze poi, addì 11 novembre, si

i fuorusciti Guelfi a Firenze; ed ordinato il governo

là. ¶ Non tuttavia in Firenze; che riammise sì gli

tempo il popolo di Firenze, i non nobili, gli

Così si compiè in Firenze la rivoluzione popolare, già

città d'Italia. E Firenze seppe guardarsi poi da

irato Poeta, se compariamo Firenze alle altre città, noi

maggio era allora in Firenze un lieto costume,* or

di grido allora in Firenze. E vedesi fin di

e nel cielo di Firenze, il quale tuttavia era

della Toscana, e di Firenze in particolare; cioè in

quella rivoluzione, di che Firenze (valendosi della sperienza altrui

a trarne profitto; in Firenze compievasi quando era opportuno

Pistoja, Arezzo, Lucca e Firenze, si trovarono nel primo

ancora di attività. Ma Firenze ne trasse il frutto

pure la fortuna di Firenze, che quest'uomo si

quella felice condizione di Firenze, potrebbesi dir caso, e

e non che in Firenze o Toscana, ma più

colui che forse in Firenze suo pari non avea

ed emulo suo in Firenze, ne parleremo poi quando

il secolo XIII in Firenze. Dove, trascurando i più

e dello splendore di Firenze nei primi anni di

essendo la città di Firenze in buono et pacifico

mai si facesse in Firenze et in Toscana. Alla

tempi la città di Firenze coi suoi cittadini fu

ne' detti tempi in Firenze da CCC cavalieri di

huomini di corte a Firenze; e tutti erano veduti

e non passava per Firenze nullo forestiere huomo di

Buondelmonte ed origine in Firenze delle parti Guelfa e

scuole; e così in Firenze fin dall'829, sotto a

Lotario imperadore.109 Quindi in Firenze stessa Dante imparò certo

quei tempi. Tornato a Firenze colla famiglia di Dante

della generazione sua in Firenze. Ma qual differenza tra

alla filosofia naturale in Firenze, Bologna e Padova.116 » Altri

sua educazione; quelle, in Firenze sotto Brunetto Latini; queste

intorno a lui, a Firenze e a tutta Italia

vivere onoratamente... Case in Firenze ebbe assai decenti, congiunte

tempo, che non solo Firenze, ma quasi tutta Toscana

alle vicine Lucca e Firenze; le quali guelfe amendue

alle nemiche Lucca e Firenze, strinse pace con queste

Italia indegnata, e di Firenze che presto si mosse

Italia, e fu a Firenze, addì 2 di maggio di

quantunque brevissimamente fermatosi in Firenze, pare che fin d

allora dei primi di Firenze. Di tre soli giorni

venuti per aiuti a Firenze. Dove assai deliberossi, prima

e così tornò a Firenze, ma fra pochi dì

stanza. Molti popolani di Firenze che aveano cavallate, stettono

di re Carlo a Firenze, e allora podestà di

da un cittadino di Firenze siffatta divozione ed istituzione

che l'incominciò in Firenze, prima dell'esilio. Ad

e quasi tiranno in Firenze. I sette figliuoli di

di Santa Chiara di Firenze, un Ordine fondato al

tempo fece fare in Firenze molte commutazioni et scandali

fatto. Perchè, tornato a Firenze, e sentendolo, inanimò molti

grandi o nobili di Firenze, non eguale agli altieri

edifizii delle future generazioni. Firenze fu il Comune, la

e Toscana rimase divisa; Firenze e Siena di parte

fu incominciata anche in Firenze quella trista divisione in

lor ultimo termine. In Firenze si venne a questo

guelfa e popolana di Firenze; quello in che perseverò

Machiavello attribuisce l'essersi Firenze resa incapace di armi

ma che scrivendo a Firenze dov'eran carte e

ei ricondusse seco a Firenze. III. Alla Repubblica Veneziana

occupò mezza Europa, e Firenze principalmente, intorno al medesimo

re di Napoli. Che Firenze entrasse in tali trattati

una seconda volta a Firenze, e stettevi venti dì

strinse tra Francia e Firenze una alleanza più che

nome del Comune di Firenze, e per gli interessi

governo del Comune di Firenze, eravi un governo frammisto

mobile.234 Nè restrignevasi a Firenze sola, ma estendevasi questo

parte del Comune di Firenze, fu introdotto nel consiglio

lettere del Comune di Firenze, con gli altri sindaci

ed accrescimento grandissimo in Firenze. Fu accennato in qualche

del secolo XIII in Firenze. ¶ Nell'anno 1294, il dì

essendo la città di Firenze in assai tranquillo e

la chiesa maggiore di Firenze, la quale era di

è il Duomo di Firenze, che fu già il

Comune et popolo di Firenze in assai buono e

Comune et popolo di Firenze... Et colà dove posono

degli Uberti rubelli di Firenze et Ghibellini; et di

il Palazzo Vecchio di Firenze.240 Finalmente, «nel 1299 di novembre

pietra il vescovo di Firenze et di Fiesole et

le mura attuali di Firenze, che ognun vede quanto

così, di quella bella Firenze tanto ammirata ai nostri

la nostra città di Firenze nel maggiore stato et

parteggiare che seguì in Firenze, in quasi tutta Toscana

Villani: «Vicini erano in Firenze et in contado; et

suo mal effetto in Firenze, innestando la inimicizia de

Cerchi e Donati di Firenze.252 ¶ Imperciocchè, essendo Firenze capo

di Firenze.252 ¶ Imperciocchè, essendo Firenze capo della Taglia Guelfa

Pistoja, e chiamò in Firenze stessa a confino i

Pistoja, e stando in Firenze corruppe tutti i Fiorentini

et buono stato in Firenze, et di farli gratie

onde si tornò in Firenze, e il Papa rimase

Donati, ed andavano per Firenze vedendo le feste. E

parte Ghibellina esultasse in Firenze (che sotto titolo di

bene della città di Firenze et di parte di

Minori, et mandollo a Firenze del seguente mese (giugno

avvenne al Cardinale in Firenze, durante il priorato di

vi si trovò. Di Firenze vi fu il nostro

la nostra città di Firenze, figliuola e fattura di

della nostra città di Firenze.»269 ¶ Ma un altro libro

quel priorato. ¶ Giunto a Firenze, forse con Dante, certo

che dividevano la Guelfa Firenze, «ei vi fu ricevuto

Et lui riposato in Firenze, richiese al Comune la

lasciò la città di Firenze scomunicata et interdetta.»274 Così

i migliori uomini di Firenze: ondecchè, se noi pure

E tale era certo Firenze.277 ¶ Finalmente, prendiamo da Leonardo

Serezzana, subito ritornò a Firenze; e l'altra ch

e degli altri a Firenze, e ritrovansi ad azzuffarsi

tali zuffe finiva in Firenze l'anno ultimo del

gran paese attorno a Firenze s'azzuffarono presso alla

la rivoluzione contraria di Firenze, nell'Inferno dallo scellerato

Neri si dimagra; ¶ Poi Firenze rinnova genti e modi

avvenne in breve a Firenze. Era papa Bonifacio gran

a passare presso a Firenze divisa, presso a Romagna

E corsane voce in Firenze, ne fu grande naturalmente

patria. Le voci di Firenze durante l'avvicinarsi di

così i cittadini di Firenze, cominciarono a infamare l

parole falsamente dette in Firenze, che le punte de

ambasciadori de' Neri di Firenze, usando a queste parole

siamo i Guelfi di Firenze, fedeli della casa di

Roma senza entrare in Firenze, e molto fu stimolato

potenza di lui in Firenze, e in quella che

questo stante, furono in Firenze eletti i nuovi Signori

in Corte, venisse in Firenze; e fecesi il diposito

quivi, mandò ambasciadori a Firenze messer Guiglielmo Francioso cherico

loro Signore. ¶ «Giunti in Firenze, visitarono la Signoria con

fosse lasciato venire in Firenze come paciaro. Tutti risposono

CARLO DI VALOIS A FIRENZE. RIVOLUZIONE. DUE PRIME CONDANNE

rivoluzione che seguì a Firenze per l'intervento straniero

ripetizione. ¶ Entrò Carlo a Firenze, od anzi solamente, come

signori, dicendo: Voi guastate Firenze: fate l'ufficio nuovo

tutti gli sbanditi di Firenze. I Guelfi Bianchi non

Carlo alquanti dì in Firenze, si richiese il Comune

Signorie et Priori di Firenze, il Consiglio e 'l

altra buona gente di Firenze, fu della sua domanda

dì medesimo venne a Firenze da Peretola con alquanto

Cancellieri, ch'era in Firenze per lo Comune capitano

de' Santi protettori di Firenze, «ad esaltazione della Chiesa

popolo e Comune di Firenze, e ad impedire non

comitato, e distretto di Firenze,» facevansi sei Priori e

e vertudioso donzello di Firenze, et da venire in

prender nuovi concerti su Firenze, o per apparecchiare la

da Corte, raunò in Firenze uno consiglio segreto di

di messer Carlo a Firenze, per ragione o pretesto

impresa di Sicilia; e Firenze rimase in mano de

fa negli archivii di Firenze, non fu solamente compreso

poi rivolgendosi ironicamente a Firenze, ed accennando con precisione

per Bianco cacciato di Firenze.»331 * Non fu probabilmente la

parla e predice di Firenze;335 e poco dopo, Filippo

non grande ancora in Firenze, quando Bellincion Berti, gran

per la città di Firenze, e portando, come allora

avvenuto a Dante in Firenze, ci è serbata memoria

raccogliendosi gli usciti di Firenze.357 Ma Siena era Guelfa

ora poi, cacciati di Firenze, erano ivi più che

rimanevano allora intorno a Firenze i conti Guidi. Il

e Dante stesso in Firenze; tale v'era ora

portamenti de' compagni in Firenze, era diventato più che

in lasciarsi cacciar di Firenze. Quindi sentimenti comuni, che

principio del 1303, mosse contra Firenze a capo degli esuli

Cante nella podesteria di Firenze, Folcieri da Calvoli, nemico

Certaldo, che hanno distrutta Firenze.372 Allora lo pose alla

le sue brighe in Firenze, le sue esortazioni a

potessero essere seguiti in Firenze, vi si compiè da

ne' successi narrati di Firenze; dove sincero benchè infelice

per li danari in Firenze a messer Musciatto Franzesi

Francia, si rivolse a Firenze, uno de' fuochi di

Ghibellini, e giunse a Firenze addì 10 marzo 1304.405 Nella quale

i buoni huomini di Firenze.406 Sono a vedere nel

Il cardinale, ricevuto in Firenze con rami d'ulivo

dirigessero i negoziati con Firenze.411 Ad ogni modo, vedesi

e così osservabile in Firenze, che dal festeggiarlo più

e buono stato di Firenze. si fecero questa volta

sospetto ne' reggitori di Firenze.413 Rosso della Tosa, capo

rimossono il cardinale da Firenze, dicendogli: Monsignore! anzi che

maggio si partì di Firenze.»414 ¶ Quinci passò a Prato

egli scomunicò), tornò a Firenze; dove riprese l'opera

incendio, che guastò mezza Firenze. Così finì quel malaugurato

Guelfa nera che reggevano Firenze, fra cui naturalmente i

segretezza una sorpresa contra Firenze, priva di questi suoi

a due miglia di Firenze.421 Dicono gli uni, se

anzi de' commissarii in Firenze, e probabilmente vi aveva

esso poc'anzi in Firenze. Forse la stoltezza (non

erano i capi di Firenze in corte del papa

parte Bianca; cacciata di Firenze e già guerreggiante, non

ci scostiamo finalmente di Firenze coll'esule nostro. Dove

Donati, il reggitor di Firenze, e più discostantesi dai

riaccostandosi ai Neri di Firenze, cacciarono i fuorusciti Bianchi

Aveva seco, chiamato da Firenze, Pietro figliuolo suo primogenito

di poter tornare in Firenze per ispontanea rivocazione di

esso scritta fin da Firenze; ma parmi congettura fondata

partecipante al governo di Firenze guelfa e popolana, aveva

passasse tal civiltà a Firenze, come vi si facesse

a due secoli, che Firenze rimase pur prima della

puro d'ingiurie a Firenze; sia che la feroce

d'una figlia di Firenze, egli non diè a

Italia e Toscana e Firenze, sua nazione, sua provincia

Pistoja, Pisa ed Arezzo. Firenze Guelfa-Nera stava in

diviso tra Lucca e Firenze; la terra retta da

la sua paceria a Firenze, non fu ricevuto; ed

e Ghibellini contro a Firenze. Tanto eran mutate le

nell'appressarsi poi a Firenze ed a' luoghi dove

stabilirono esuli pur di Firenze i Bonaparte.476 Chi sa

e così nel 1307, in Firenze, fosse mandato a Dante

partendosi messer Vieri di Firenze con molti degli altri

ed il partirsi di Firenze, fu tutto uno; e

prima dell'esilio, in Firenze. Adunque, ai Malaspina, e

Carlo di Valois in Firenze. Nè bastò ciò, ma

lega Nera (compresavi ora Firenze) contro la nemica Pistoja

Neri si dimagra; ¶ Poi Firenze rinnova genti e modi

intermediarii d'Italia e Firenze. Scoppiò nel 1307 la guerra

da Federigo Feltrio contra Firenze, sempre capo de' Guelfi

importante nella sempre inquieta Firenze, or divisa tra messer

nemico del Comune di Firenze; et ancora il temeano

nemici del Comune di Firenze. Et fatta la richiesta

tempo, il popolo di Firenze havea in quel dì

et menandolne preso a Firenze, come fu di costa

imposto da' Signori di Firenze, messere Corso temendo di

tempo fece fare in Firenze molte commutazioni e scandali

ma d'intorno a Firenze, oramai per lui non

Ma certo è pure Firenze, ch'ei chiama altrove

città; e selva selvaggia Firenze, perchè allora nel 1300 ella

Valois, che già minacciava Firenze nel 1300; e l'avarizia

un innominato vescovo di Firenze;542 e poi Guido Guerra

ed un Ubbriacchi di Firenze; ed uno Scrovigni di

falsificati i fiorini di Firenze; e poi la moglie

sono nell'inferno contra Firenze,560 ed una per ciascuna

naturale e morale in Firenze, Bologna e Padova, in

Ytaliano Dante Allighieri di Firenze, et confinato non meritevolmente

tutte, o tutte, tranne Firenze; dove i reggitori, sempre

le città, tranne Genova, Firenze e Venezia; e mandò

giustizia di potere in Firenze tornare, comechè a lui

tu nol sai? e Firenze questa crudel morte è

respitto così dato a Firenze allora mal apparecchiata, appongono

gente, sollevava città. Bologna, Firenze s'apparecchiavano apertamente; e

parola dantesca, barcheggiava. Qui Firenze era veramente la principale

fu mandata mai da Firenze ad Arrigo. A una

civiltà ammireremmo più compiutamente Firenze, se ammettendo i fuorusciti

ed alla libertà antica; Firenze fu quella volta la

avean potuto entrare in Firenze nè in Bologna, si

entrò nel territorio di Firenze, e prese Montevarchi, San

lasciate le speranze contro Firenze, si volse a guerreggiare

di Lucca. E così Firenze, con la sua costanza

l'imperadore contro a Firenze, e ponendosi a campo

di Roma e di Firenze. Di Pisa, o poco

certo all'assedio di Firenze.606 In Pisa pose nel

dell'imperio, fatto da Firenze e Lucca signore loro

a Roma, intorno a Firenze, a Pisa, a Buonconvento

Ghibellini: i Guelfi di Firenze, di Venezia, e forse

il medesimo ardire che Firenze testè a capo di

Roberto re di Puglia, Firenze, Lucca e Siena; ed

costanti, ebbe quello che Firenze poc'anzi; la morte

capo ghibellino, quella contra Firenze. E sì, che costui

et delli usciti di Firenze, et con aiuto de

il contrario.»677 Partironsi di Firenze addì 6 agosto 1315; e giunti

Giacotti Malespini, fuoruscito di Firenze, col pennone imperiale, a

grandi e popolane di Firenze. Duemila morti e cencinquanta

di re Roberto in Firenze.681 Fors'anche fu causa

marzo 1316, invece di spignere Firenze e l'altre città

del verso 110 è certo Firenze; e tra gli altri

al priore della potente Firenze, dovea parer minuto ed

di re Roberto in Firenze, dopo la sconfitta sofferta

conchiuse tra essa e Firenze ed altre città, addì

restando sola nemica di Firenze, Lucca signoreggiata da Castruccio

guelfe dei reggitori di Firenze, e ad ammettersi alcuni

al dì festivo in Firenze di San Giovanni, graziare

ordinamento testè fatto in Firenze sull'assoluzione degli sbanditi

niuna tal via in Firenze non s'entra, non

mai entrerò io in Firenze. E che? non vedrò

cittadino ed onor di Firenze; e fuori egli morì

menzione che fa di Firenze, allorchè nel vigesimoprimo parla

rinnovate a' reggitori di Firenze, una total disperanza di

freni della Repubblica in Firenze. Della quale cacciato, come

da letterato tranquillo in Firenze guelfa, Napoli e Francia

del ritornare mai in Firenze (comechè tolto non fosse

ingiurie a' reggitori di Firenze e ai papi che

ella pur vivesse in Firenze, nè se sopravvivesse al

giammai potuto tornare in Firenze; in la quale sola

dove, certo, pensava a Firenze: ¶ Tu sei, Signor, la

nel 1813,793 e quel di Firenze decretato la prima volta

di rado alcuni a Firenze, e non cessando in

e dalla repubblica di Firenze furono dati «a messer

introdotto così degnamente, da Firenze sì sparse per tutta

come tale arso in Firenze fin dal 1327.816 ¶ Il 1400 fu

nella cerchia antica di Firenze, era la Badia, e

oggi si giunge a Firenze; dai quali l'una

ciò avvenne poi in Firenze. In somma e per

dei due secoli in Firenze; il quale, non essendo

Parad. XV. 97-129. ¶ CAPO SECONDO. ¶ FIRENZE. – MAGGIORI, NASCITA, E PRIME

IV ¶ I principii di Firenze oscurati dalla smania de

per quello di mare, Firenze per li suoi lanifizi

quindi delle prime libere, Firenze dell'ultime. Trovasi memoria

tal guerra fatta da Firenze libera, anzi che dai

In tali anni stava Firenze sotto l'ultima erede

più tardi. Vedesi, quindi, Firenze essere stata culla fin

il governo consolare in Firenze. Ma non se ne

non fu fatta in Firenze se non nel 1207.19 E

così in tutto ebbe Firenze nascita oscura, ed educazione

principio della presente storia, Firenze crebbe prontissimamente in popolazione

importanza politica. Fin allora Firenze non avea avuto se

delle origini supposte di Firenze, il Poeta si mostri

della Commedia (Boccacc., Opere; Firenze 1824, tom. V, p. 19), e

di Dante. Ediz. seconda, Firenze 1823. ¶ [30] ¶ Inf. X. 46-48. ¶ [31] ¶ Parad. XXV

in Ginguenè (traduzione italiana; Firenze 1826, tom. 1, p. 160) il caso

qualche predica famosa in Firenze contro alla scostumatezza delle

delle sventure varie di Firenze che vedremo nei primi

grandi, non fu di Firenze sola. Se ne vuoi

Murat., an. 1295-1296. ¶ [232] ¶ XXVI, 140. ¶ [233] ¶ Rime. Firenze 1834, pag. CLXIV, e 10. ¶ [234] ¶ Vill

appunto tutti in dir Firenze in mano dei Bianchi

non terminando allora in Firenze se non ai 25 del

copiò negli archivii di Firenze? Ciò potrebbe verificarsi ne

egli poi imitato a Firenze (e con anche più

Parte I e II. Firenze per Leop. Allegrini e

e forse altrove, è Firenze. ¶ [377] ¶ Pelli, p. 123. ¶ [378] ¶ Leo., St

Forse le calamità di Firenze, la morte di Corso

esposte nell'Antologia di Firenze, T XXV, B, p

Fraticelli, nell'edizione di Firenze 1834. L'argomento maggiore di

nella nuova edizione di Firenze. Nel sommario del Tratt

della Minerva e di Firenze con l'appendice del

si sta facendo in Firenze. La traduzione antica, aggiunta

primo sforzato esilio da Firenze, ma il secondo volontario

principalmente l'Antologia di Firenze, anni 1826 e seguenti. ¶ [511] ¶ Vulg

cioè anzi imprecazione a Firenze, Dante parla dei mali

questa, e tornato a Firenze non vi potè far

Deliciae Eruditorum del Lami; Firenze 1755, pp. 65, 66. ¶ [724] ¶ Raffaelli, loc. cit

al C. I, Ed. Firenze 1724, Tom. V, p. 49. – Veltro

col Purg. XIV, 64, dove Firenze è chiamata espressamente trista

Bianca che reggeva allora Firenze, e in che egli

selva, in particolare è Firenze. – Qui dunque l'allegoria

nella vita viziosa di Firenze, fa di tal vita

i reggitori guelfi di Firenze verso il fine de

d'Arno presso a Firenze (ib. 49). – Veltro, dunque, qui

opera del Veltro Allegorico (Firenze 1826). Le prove positive poi

tre vizii capitali di Firenze, anzi i tre di

palagio di Comune» in Firenze; anzi stava la Signoria

tenuta per irremediabilmente tale Firenze, che trattossi fra i

sui costumi antichi di Firenze, fa narrare in pochi

il governo ghibellino in Firenze, e così l'esilio

battesimo di Dante in Firenze dalle parole stesse di