Francesco Guicciardini, Ricordi, 1530?

noi ne veggiamo in Firenze tutto dí la esperienzia

può conchiudere che in Firenze chi è savio è

se gli sciocchi da Firenze intendessino bene questa parte

autoritá. ¶ 19. El popolo di Firenze è communemente povero, e

suoi era esemplo in Firenze di padre bene dotato

usurpatore, tamen intrinsicandosi in Firenze con uno stato come

conservare lo stato in Firenze, che non ebbono gli

Non disegni alcuno in Firenze potersi fare capo di

Chi non ha in Firenze qualitá da farsi capo

Chi vuole vivere a Firenze con favore del popolo

È grandissimo peso in Firenze avere figliuole femmine, perché

ma e' nostri di Firenze non intendono questa grammatica

uno stato stretto in Firenze se non col favore

non potere restare a Firenze, se e' Medici ne

essendo communemente amato in Firenze, né essendo una machina

conservare lo stato di Firenze molto piú che non

piú felice padre di Firenze; e nondimeno io considerai

Chi si travaglia in Firenze di mutare stati, se

come si dice in Firenze, schietti; è biasimata da

cittadino disse giá: o Firenze disfará el Monte o

o el Monte disfará Firenze. Considerò benissimo essere necessario

e' medesimi effetti: a Firenze Santa Maria Impruneta fa

incredibili. E' savi di Firenze arebbono creduto alla tempesta

governo fussi quello di Firenze, quando in uno tempo

inculpabilissimo. ¶ 177. Quasi sempre in Firenze, per la dapocaggine degli

in Roma e in Firenze; né trovai cosa alcuna

molti, credo che in Firenze quello degli ottimati sarebbe

ignoranti e passionati di Firenze l'abbino sempre inteso