Luigi Pulci, Morgante, 1483

sangue è venuto di Francia. ¶ Dodici paladini aveva in

portate? ¶ Venite voi di Francia o di qual banda

in sua corte in Francia stessi o stia: ¶ basta

caro imbasciatore, ¶ che in Francia a questi tempi non

v'aspetta; ¶ Parigi e Francia, ogni cosa si duole

ritornassi, ¶ se meco in Francia non vi rimenassi. ¶ Il

saracino, ¶ e ritorniamo in Francia a Carlo Mano. ¶ Carlo

alla ventura: ¶ usciron della Francia incontanente, ¶ passoron della Spagna

pur di que' di Francia, ¶ que' saracini affetta come

fussi un paladin di Francia; ¶ poi mi dicesti: «Tórnati

venuti del regno di Francia. - ¶ Orlando, quando udì queste

Salincorno: - Tu verrai ¶ in Francia bella; e tu, mio

e presto sarà in Francia; e ciò facea ¶ per

come saggio ¶ che inverso Francia con sua gente andava

papa chiederemo. - ¶ Per tutta Francia fecion provedere ¶ le città

sieno i paladin di Francia, ¶ e per questa cagion

adorni ¶ sappi che in Francia saranno di corto»: ¶ questo

venuto acquistar fama in Francia? ¶ Io son de' paladini

San Dionigi, cavalier di Francia, ¶ portarti in sulla punta

vogliamo ¶ prima che in Francia a Carlo ritorniamo. - ¶ Carador

io son ricondotto in Francia bella, ¶ ch'a te

possente ¶ farebbe a tutta Francia e sette Carli ¶ guerra

e' vuole andare ¶ in Francia, e come e' lo

per dover tutti inverso Francia gire. ¶ Meredïana dice: - O

mie virtù leggiadre ¶ in Francia, ben s'i' dovessi

conduttore; ¶ e mosterrotti in Francia il mio valore. - ¶ Orlando

Viva Carlo e viva Francia! - ¶ Quando fu tempo, misse

che 'l sole, ¶ in Francia meretrice mandata hai, ¶ e

e bella? ¶ Per tutta Francia d'altro non si

di che per tutta Francia si bisbiglia; ¶ e che

gentilezze son rimase in Francia. ¶ Ecco il gigante che

manderei per soccorso in Francia a Carlo. - ¶ Non poté

tu il mandi in Francia affermo e lodo. - ¶ Poi

costor de' paladin di Francia ¶ e' miglior cavalier che

Ulivieri ¶ e Carlo e Francia e tutti i cavalieri

di Carlo e di Francia? ¶ Se' tu Rinaldo mio

con tua gente in Francia sia tornato, ¶ e che

ch'omai più in Francia al mio signor non

sia d'andarne in Francia? ¶ A questo modo il

era di poco di Francia venuto ¶ con tanta impresa

tutto il reame di Francia ¶ sanza operare spada molto

era il costume di Francia. ¶ Tornò il messaggio, e

in Soria, ¶ ma in Francia nostra mi par villania

e lei più in Francia non volea già stare

sol per questo di Francia mi mossi, ¶ ch'al

caro. ¶ Morgante nuove di Francia ha lor detto; ¶ poi

Rinaldo ¶ de' paladin di Francia del re Carlo: ¶ e

ben de' paladin di Francia. - ¶ Orlando non are' temuto

sia; ¶ e tiene in Francia regno e monarchia. ¶ Rinaldo

nostro bugiardo; ¶ e in Francia bella con voi vo

lasciato altra mogliera in Francia; ¶ ma vo' che Greco

morto, ¶ passato è in Francia pel mezzo di Spagna

ancor ricorderotti: ¶ andiamo in Francia, e là gastigherotti; ¶ io

mai colpo tale in Francia. ¶ Deh, dimmi il nome

molto fuoco è in Francia acceso ¶ per questo fatto

mi doleva che in Francia sia guerra, ¶ poiché Calavrïon

dico, Dilïante: ¶ Calavrïone in Francia è ito in fretta

si costuma tradimenti in Francia; ¶ come Aldighier t'ha

siamo, ¶ e tutti in Francia con voi ne vegnamo

Oh, quanta gente in Francia si raguna! ¶ Correrà sangue

sua famosa insegna ¶ in Francia, e presto con sua

a Marsilio ¶ che inverso Francia con gente venisse: ¶ apparecchiassi

perché egli era in Francia imbasciatore ¶ re Bianciardino, e

s'io ritorno ¶ in Francia più, t'appiccherò il

rauna, ¶ e come in Francia la guerra è giurata

Ed ordinò per tutta Francia Orlando ¶ le città, le

saracina ¶ condotta ha in Francia per farla morire: ¶ ché

l'avessi ritrovato in Francia, ¶ forse che più non

credea co' paladin di Francia ¶ combatter con la spada

accenna ¶ per acquistare in Francia onore e fama ¶ e

tutto il reame di Francia. - ¶ Rispose Antea: - E così

tu, Antea, dato in Francia la strenna ¶ alla tua

aspettava le nuove di Francia, ¶ come Antea abbi provata

di nuovo imbasciadore ¶ in Francia a Carlo a ritentar

di Spagna e di Francia ¶ credo che sia la

campo, pria che di Francia partisse; ¶ e che con

tutto il regno di Francia. ¶ Falserone avea già chiesto

e - San Dionigi! - e - Francia! - ¶ E' pareva quel giorno

lo imbasciator che di Francia è venuto, ¶ ch'ognun

tra le guerre di Francia e della Spagna ¶ quando

che pel regno di Francia ¶ più sicura è la

quando e' bisogna, ¶ la Francia e la Brettagna e

ebbe lo scettro di Francia. ¶ E disse poi delle

e Falseron fe' in Francia l'abbracciate ¶ col conte

benché d'accordo di Francia partisse, ¶ che gli voleva

tutta ¶ e la tua Francia bella omai distrutta». ¶ Io

sai che Carlo di Francia è partito: ¶ di questa

non si ricorda, in Francia, il traditore, ¶ che l

Bianciardin, poi Falserone ¶ in Francia a Carlo, a domandargli

Cristianitade; ¶ noi piglierem la Francia e la Borgogna, ¶ Inghilterra

posto al regno ¶ di Francia bella e d'ogni

Siragozza! - si sentiva e - Francia! - ¶ Or non ci far

pur le prodezze di Francia. ¶ Falseron, quando ha veduto

gli altri paladin di Francia, ¶ gente ch'ognun porterà

come Scarïotto, ¶ quando di Francia ti fusti partito? - ¶ E

pure era stato in Francia a Carlo, ¶ che non

combatte la gente di Francia, ¶ e tolse a un

la sua gente di Francia, ¶ di Sansonetto alla fine

Malagigi; ¶ or sarà tutta Francia in bruna vesta; ¶ or

Aspramonte adoperasti ¶ e in Francia e poi in Ispagna

da Maccario ingannato, ¶ in Francia andò come fu tuo

presente si tornava in Francia; ¶ e riscontrossi nello imperatore

mi bisogna, ¶ perché di Francia tu sai ch'io

mandati ¶ e per la Francia e per tutti i

una Roma». ¶ E tutta Francia pianse il suo campione

spenta la gloria di Francia! - ¶ e morto in terra

quando e' sente gridar - Francia, Francia! - ¶ e - Carlo, Carlo

e' sente gridar - Francia, Francia! - ¶ e - Carlo, Carlo! -, gli

il Danese, ¶ e inverso Francia il suo cammin riprese

coronarsi del regno di Francia. ¶ Or lasciàn questo traditor

il figliuolo; ¶ e tutta Francia ne fe' gran lamento

tutta la Cristianitate, ¶ e Francia poi non si vide

sposa, ¶ e come in Francia l'aveva menata; ¶ poi

come, poi che in Francia ritornaro, ¶ perché più volte

e giusti, ¶ partì di Francia co' suoi paladini, ¶ e

avevan le forze di Francia. ¶ E finalmente alla battaglia

le spoglie ¶ e in Francia lui co' figliuoli e

spanda ¶ pe' paesi di Francia quella gente ¶ e pe

amico, ¶ e molti in Francia statici conduce. ¶ O quante

buon Camillo, ¶ tornato in Francia, il gran duca baverio

predato già loro, ¶ in Francia bella con vittoria e

sotto il giglio ¶ di Francia e la Boemia e

di sua sede, in Francia a Carlo, ¶ che dovessi

trïunfo e gloria ¶ in Francia, il nostro re degli

in vita; ¶ e la Francia e la Ghienna e

tempi felici! ¶ Non sarà Francia mai sì bella o