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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Indro Montanelli, XX Battaglione Eritreo, 1936

concordanze di «GIUSTI»

nautoretestoannoconcordanza
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Sottotenente FABRIZI. ¶ Tenente medico GIUSTI. ¶ Tenente GUALTIERI. ¶ PRIMO TEMPO
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e uscirà di lì Giusti. Due finestrini per parte
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Fabrizi. S’incrociano con Giusti che viene frettolosamente dal
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viene frettolosamente dal fondo. ¶ GIUSTI: Cosa volete, voialtri, qui
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chiamare il Signor Maggiore. ¶ GIUSTI: Il Signor Maggiore!? ¶ GHIZZONI
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Sì. È di là? ¶ GIUSTI (equivocando): Non proprio, ma
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GHIZZONI: Ancora un attacco? ¶ GIUSTI: (si riempie la siringa
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GHIZZONI: Proprio ora! (A Giusti che si avvia verso
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Prima Compagnia sono qui. ¶ GIUSTI: Oh, dovrete aspettare! (Esce
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sull’attenti). ¶ MAGGIORE (a Giusti che lo segue): Si
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forse avrà del lavoro. ¶ GIUSTI: Signor Maggiore, mi permetto
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permetto io. Si accomodi. ¶ GIUSTI (saluta e se ne
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fondo, donde appare cautamente Giusti che si ferma subito
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ferma subito, sull’attenti). ¶ GIUSTI: Come sta, Signor Maggiore
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fucileria. Nella tenda sono Giusti e Ghizzoni. Ghizzoni, nell
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coricato sul lettino, pallido. Giusti gli si affatica intorno
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brutta pallottola, eh, dottore? ¶ GIUSTI (finendo di fasciare): Non
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GHIZZONI: No, quasi niente. ¶ GIUSTI (come sopra): Meglio così
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pallottola? Non la sento. ¶ GIUSTI (imbarazzato): La pallottola?… Oh
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Non tenti di estrarla? ¶ GIUSTI (come sopra): Non ne
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valga la pena (pausa). ¶ GIUSTI: Vuoi un po’ di
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la «Rosina» e «Bilit». ¶ GIUSTI: Può darsi (beve). Oramai
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Il Maggiore è là? ¶ GIUSTI: Sì, sulla collina, sotto
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rimasto contento della compagnia? ¶ GIUSTI: Che domande!… Eravamo tutti
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sogno… Non so spiegarmi. ¶ GIUSTI: Sì sì, è così
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è riuscito a fermarli? ¶ GIUSTI: Non hanno avanzato di
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azione! ¶ GHIZZONI: Ah sì? ¶ GIUSTI: Superba. Hanno perduto oltre
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GHIZZONI: E i nostri? ¶ GIUSTI: Oh, molto meno! Non
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press’a poco, quanti?… ¶ GIUSTI: No, ancora no… ¶ GHIZZONI
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Fabrizi non siano qui. ¶ GIUSTI: Spada non ha voluto
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bisogno. ¶ GHIZZONI: E Fabrizi? ¶ GIUSTI (imbarazzatissimo): Fabrizi… (Ha un
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tempo lungo): Povero ragazzo! (Giusti tace) Che fosse ferito
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visto rialzarsi e credevo… ¶ GIUSTI: Infatti ha continuato a
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GHIZZONI: Ha sofferto molto? ¶ GIUSTI: Non so, non credo
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fra due giorni e… ¶ GIUSTI (interrompendolo): Senti, Ghizzoni: mi
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È la mia bambina? ¶ GIUSTI: No. La calligrafia della
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deluso): Ah!… Vuoi leggere? ¶ GIUSTI: Se vuoi… (Apre e
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due restano in silenzio. Giusti fischietta e beve ancora
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il fanus? ¶ GHIZZONI: No. ¶ GIUSTI (alzandosi e accendendo): Senti
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dove l’hanno messo? ¶ GIUSTI: Chi? ¶ GHIZZONI: Fabrizi. ¶ GIUSTI
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GIUSTI: Chi? ¶ GHIZZONI: Fabrizi. ¶ GIUSTI: È là, nella sua
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un bimbo (pausa lunga). ¶ GIUSTI (gaio): T’ho raccontato
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No, nell’altra. Ecco. ¶ GIUSTI (estraendo): Queste? (Mostra due
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Sì, una è mia (Giusti fa per restituirgliela). No
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Sai? Non ti dimenticare. ¶ GIUSTI: Sta’ tranquillo (cerca invano
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forse sarà da Fabrizi. ¶ GIUSTI: Forse. ¶ GHIZZONI: Gli voleva
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bene a quel ragazzo. ¶ GIUSTI: Tutti gli si voleva
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accanto) Come va, dottore? ¶ GIUSTI (imbarazzato, cerca di nascondere
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Ghizzoni? (Ghizzoni sorride. A Giusti) Vada, vada a gracchiare
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parti… Vada, vada… (Quando Giusti è sulla soglia a
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muta, con gli occhi). ¶ GIUSTI (rispondendo con un gesto