Alberto Moravia, I racconti, 1952

a nome Giacinta e Gemma Foresi. La città scura

dovuto essere molto diverso. Gemma non era graziosa, anzi

ossuta, pallida ed elegante, Gemma non aveva nulla di

la più ingannevole, perché Gemma non indossava mai altro

dei dintorni. ¶ Ogni estate, Gemma andava a passare un

dipresso l’età di Gemma. Ancora bambina, ella era

Piuttosto che un’amica, Gemma era, in realtà, qualcosa

completamente arido, ma a Gemma, avvezza ad una vita

di sua madre. ¶ Per Gemma, pur sotto il velo

si prendevano giuoco di Gemma, non avrebbero potuto far

favorevole e incitatore. Tornava Gemma dal consueto soggiorno nella

condizione delle persone che Gemma aveva avuto la ventura

i discorsi della figlia. Gemma le riferiva un pettegolezzo

queste nostalgie della madre Gemma traeva conferma e nutrimento

e finiva per tacere. Gemma, seduta sulla coperta di

una canzonaccia sguaiata e Gemma parlava. Certi gatti miagolavano

scalini del vicolo e Gemma parlava. Risuonavano dal vicino

solitari della mezzanotte e Gemma continuava a parlare. Era

noce, pur rispondendo a Gemma, incominciava a disfare la

entusiasta e amaramente delusa, Gemma ubbidiva e usciva dalla

tratto dell’esistenza di Gemma come avviene talvolta, dopo

occhi la figura di Gemma restasse avvolta nella stessa

che capitavano alla villa, Gemma era una specie di

terra e addormentata, vide Gemma. ¶ Dormiva di fianco, le

lo colpirono come se Gemma non fosse più stata

pian piano sulle braccia. Gemma, pur nel sonno, prima

prima osservata. Nel sonno Gemma corrugava le sopracciglia, increspava

fiori selvatici, di cui Gemma voleva radunare un gran

fatti incontrare. Dei due, Gemma era di gran lunga

riaffiorare. Si diceva che Gemma era l’amica della

e più di lui, Gemma, in una posizione falsa

pericoloso; tanto più che Gemma si era accorta del

si sentisse invogliato e Gemma lo tentasse con molte

sentimenti. L’idea che Gemma fosse ospitata per carità

sorelle. Gli pareva che Gemma, per le condizioni in

idea di far di Gemma la propria moglie restava

giustificati dal contegno di Gemma, calcolato e servile. Avrebbe

per la partenza di Gemma, non resistette più e

camera e quella di Gemma comunicavano ambedue in un

sotto la porta di Gemma, e, sebbene molto lo

fu la voce di Gemma bensì quella di una

gli rispose di entrare. ¶ Gemma era già coricata, seduta

si voltò allora verso Gemma. La quale, con una

moglie. A questa notizia, Gemma, come persona esperta e

tali qualità potevano interessare Gemma povera e umile, non

sapeva decidersi. Prese allora Gemma a persuaderla con quel

lei stessa aveva supplicato Gemma di darle il suo

darle il suo parere. Gemma, che non vi era

veniva dal fatto che Gemma, consigliando l’amica, si

entrare nella stanza di Gemma. Ora rivedeva con limpidità

lì a due giorni, Gemma avrebbe lasciato la villa

tra Anna dubbiosa e Gemma entusiasta e persuasiva. Pur

Pur tra i discorsi, Gemma gli lanciava ogni tanto

chimeriche l’immaginazione di Gemma. In verità, dal giorno

che di amore; ma Gemma si trovava in quell

per tutto il tempo Gemma e i due compagni

con maggior sincerità di Gemma che tornava a casa

pianura, i monti che Gemma ben conosceva e poi

l’avrebbe subito portata. Gemma arrossì, minacciò scherzosamente di

della cattedrale si separarono, Gemma per andare a casa

rustiche camerette, dava a Gemma un senso così acuto

che avrebbero potuto infastidire Gemma. Al contrario, era anche

la sua ragione," rispose Gemma. A queste parole gli

il nome di Paolo, Gemma raccontò in tutti i

altrettanto convinta, ma, vedendo Gemma così infatuata, non volle

del giovane. "Indovina," rispose Gemma con gioia. La madre

domande e supposizioni e Gemma, come nel giuoco in

non capisca?" esclamò finalmente Gemma con impazienza, "eppure è

mi guardi così?" domandò Gemma sorpresa da questo contegno

quello della felicità, pensò Gemma, semmai proprio il contrario

quale specie di rapporti Gemma avesse avuto con il

poco lieta a cui Gemma incomprensiva non riusciva a

forzato dichiarò che, se Gemma era contenta, lei non

le pareva un leggerone, Gemma stesse attenta a quello

quello che faceva. Replicò Gemma con calore che l

quel matrimonio e preparare Gemma ad una delusione. E

seguirono, ogni volta che Gemma veniva a parlare di

mormorare qualche sospetto. Però Gemma non le dava retta

discussione sul matrimonio di Gemma, esse ebbero a soffrire

ad affittarne che una: Gemma rinunziò a farsi certi

Vagnuzzi, si innamorò di Gemma. Questo Vagnuzzi era un

considerato un maestro, ma Gemma che non lo sapeva

dunque il Vagnuzzi di Gemma e come quell’uomo

raramente, la sera quando Gemma per non ritirarsi e

non vi desinavano che Gemma e il Vagnuzzi. La

servire e per sparecchiare. Gemma mangiava poco e di

più difficile. Altri che Gemma avrebbe intuito le qualità

gli erano familiari. Ma Gemma, tutta presa dai sogni

sue attenzioni, erano per Gemma un tormento. Si era

porte dentro la casa. Gemma ascoltava questi rumori del

verso marzo, giunse a Gemma una lettera di Paolo

si era ricordato di Gemma e di come gli

fu la soddisfazione di Gemma che subito rispose con

era la gioia di Gemma che immaginò di essere

incominciava davvero ad amare Gemma. Ma nelle sue Gemma

Gemma. Ma nelle sue Gemma non parlava che di

e letteraria. Quanto a Gemma, dopo aver riempito otto

puntuti e scintillanti sopra Gemma. Appena finita la cena

non così piano che Gemma non udisse. Ella intuì

incominciò la madre appena Gemma fu uscita. ¶ "Signora, signora

che sta per partire... Gemma ed io ne saremmo

si fossero offerti a Gemma erano stati certi maturi

e che alla fine Gemma avrebbe dovuto rassegnarsi a

e andò a trovare Gemma nella sua stanza. La

viso freddo e disgustato, Gemma ascoltò la madre senza

condividere il disprezzo di Gemma, ma nello stesso tempo

il Vagnuzzi era ricco. Gemma alzò sdegnosamente le spalle

era chiaro che per Gemma la questione non ammetteva

tentò di suggerire che Gemma avrebbe dovuto dimostrare qualche

le si offrisse. Ma Gemma sorrise sdegnosamente: "Quanto a

Vagnuzzi. Cosa costava a Gemma dire che desiderava riflettere

tutta la risposta di Gemma che voleva mostrare la

la buona notte a Gemma che le rispose appena

stabilito d’accordo con Gemma, la madre si tenne

avrebbero potuto suscitare in Gemma una pericolosa franchezza, gli

un bel giorno, appena Gemma si fosse abituata all

fino ad adottare con Gemma un rispettoso riserbo che

migliori della vita di Gemma. Tutti i giorni, la

Andarono nella camera di Gemma dove la vedova, fatta

a meno di esclamare Gemma, "non è soltanto per

Ma il carattere di Gemma non era debole, la

vedermi alla villa..." ¶ "Sì, Gemma," provò a calmarla la

conseguenze. "Cosa vuoi farci Gemma," provò a dire, "tanto

farai? ¶ "Come farò?" ora Gemma gridava, "farò la cosa

del figlio di prender Gemma per moglie. Anzi il

rapporti tra Paolo e Gemma soltanto a cose fatte

di sposarsi. Innamorato di Gemma, non vedendo altra via

madre non sapeva che Gemma ignorava ancora questa decisione

di scrivergli..." ¶ "Io," rispose Gemma con franchezza, "non ci

che ti dico..." ¶ A Gemma non poteva sfuggire il

appello al sentimento filiale. "Gemma, tu vuoi darmi un

le ultime parole di Gemma parvero deciderla. Ella rialzò

Cosa vorresti dire?" chiese Gemma stupefatta. ¶ "Da ragazza," rispose

matrimonio è impossibile..." ¶ A Gemma caduto lo sdegno, restava

specie di retrospettivo compiacimento, Gemma era affatto incapace di

suoi amori defunti se Gemma, più per un senso

un momento. Al che Gemma immobile nulla rispose. "Ad

Questo fu troppo per Gemma che risentiva tutti questi

la notte portò a Gemma pessimo consiglio. Per un

gli occhi sul guanciale, Gemma ricordò che era domenica

sposarmi con lui," ripeté Gemma richiudendo gli occhi. ¶ "Ma

porta della camera di Gemma. Come la vide apparire

moglie. Per un momento, Gemma, come se l’avesse

la gente semplice. Ma Gemma che della serenità non

giunta, aggravato dalla delusione; Gemma nulla vide, di nulla

difendeva come poteva additando Gemma. Come quegli autori che

ma anche di affettuosità, Gemma lo mantenne dipoi costantemente

il potere di irritare Gemma oltre misura. Inoltre il

fare il tenero con Gemma. La quale, ora che

sue una mano di Gemma e, tutto girato sul

di riuscirci troppo bene. Gemma immobile e distratta gli

sfiorarle le labbra. Rassegnata, Gemma lo lasciava fare: in

fermo e convinto che Gemma nutriva per la sua

e vagheggiato, era, per Gemma, peggio che fastidioso, addirittura

e di spiegarsi, perché Gemma si levò in piedi

Alle amiche della villa, Gemma scrisse una lettera in

di Paolo, si attaccò Gemma all’idea di lasciare

l’avevano preceduta, ripiombò Gemma nella antica noia smaniosa

le ombre sottili. A Gemma, la prima volta che

limitò a promettere a Gemma che, passato l’inverno

dopo il matrimonio. E Gemma scoprì con dispettosa meraviglia

che offriva la città. Gemma prese l’abitudine di

di funerale. Ma a Gemma che non era mai

passioni che ci dominano, Gemma si legò molto con

anno. ¶ A questa donna Gemma si legò d’amicizia

petulanti, si impossessò di Gemma e della sua vita

stesse preferenze. Per ingraziarsi Gemma la Coceanu aveva trovato

domani, andava dimostrando a Gemma quale zotico, sciocco; e

avesse. Dimostrazione di cui Gemma non aveva davvero bisogno

gesti del marito di Gemma. La quale trovava in

a tal punto che Gemma, a cui per vanità

seppe lusingare la povera Gemma. L’ascoltò in un

almeno così parve a Gemma, pieni di penetrazione e

portato nella vita di Gemma la rivelazione delle sue

Quel giorno parve a Gemma di non aver mai

momento nella casa di Gemma. Dopo aver molto parlato

a letto alle nove." Gemma approvò: lei lo sapeva

moltitudine una voce chiamò Gemma per nome: "Oh, Gemmina

il suo Ragnuzzi? " Rispose Gemma a queste interrogazioni semiserie

mistero della sua vita, Gemma si voltò a presentargli

staccava gli occhi da Gemma. Ella gli pareva molto

doppio. Notò anche come Gemma evitasse di parlargli del

Il Vittoni dava a Gemma il ragguaglio degli avvenimenti

sentita la sua assenza, Gemma rispondeva sdegnosamente che questo

volta stringeva quello di Gemma, e pareva, tanta cordialità

del mondo, ridevano di Gemma, ammiccandosi e pungendola con

beffardi sul marito di Gemma, e il giovane, con

domandandole se fosse vero. Gemma dapprima finse di offendersi

portava alla casa di Gemma. Ma il Vittoni non

dell’assenza della moglie. Gemma era riluttante, oscuramente le

tanto la Coceanu che Gemma. La prima perché di

del vino francese che Gemma non aveva mai bevuto

e che lasciarono invece Gemma impacciata e incomprensiva. "Alla

grande assente," e costringeva Gemma riluttante e stordita a

suo il piede di Gemma. La quale, turbata e

volta: più che salire Gemma si lasciò spingere su

un divano e attirò Gemma al suo fianco. "Come

che il Vittoni prese Gemma tra le braccia e

bere e, pur bevendo, Gemma, nonostante l’ebbrezza, non

nella mente offuscata di Gemma un desiderio tutto nuovo

che il Vittoni accompagnasse Gemma a casa. Al giovane

invito tanto grazioso, e Gemma medesima si sorprese a

compagnia fece impressione a Gemma. Come un invito a

poteva questi abbandoni di Gemma: Dai quali poi sarebbe

e silenzioso. Ogni tanto Gemma volgeva la testa verso

incontrò alcuna resistenza. Ormai Gemma era convinta di aver

giunsero alla casa di Gemma. Qui il Vittoni abbracciò

quello che era avvenuto, Gemma si sentì piuttosto incerta

Così che là dove Gemma sperava di trovare tutt

simili faccende, e che Gemma e lui si amavano

era andato bene. A Gemma tanta disinvoltura fece l

quasi si congratulava con Gemma per non aver voluto

finire che propose a Gemma che lei e il

quanto sedotta e confusa, Gemma lì per lì non

che, per un momento, Gemma si spaventò pensando con

prima della notte. Dapprima Gemma avrebbe voluto partire subito

come un padrone; costrinse Gemma a togliersi il cappello

nuovo. Allora, finalmente, comprese Gemma quello che stava per

aveva sempre provato per Gemma, la seconda vedeva seguiti

degli altri era proprio Gemma. Ella non era mai

sentimentale. Sembrandogli inoltre che Gemma parlasse troppo spesso di

del tutto ingiustificati. Perché Gemma, nonostante avvertisse la freddezza

ne aveva taciuto con Gemma. Ora, però, la Coceanu

ne lamentava apertamente con Gemma. ¶ Quel che dava maggiore

dava maggiore fastidio a Gemma era certa fervorosa e

addirittura ricattatoria. Avvenne che Gemma un giorno si rivoltò

parole, sul braccio di Gemma come la zampa piena

fredda e meditata che Gemma si sentì quasi mancare

assunse sempre più con Gemma un atteggiamento tirannico e

vestiti dell’amica, che Gemma si vedeva costretta a

sul principio, ora che Gemma l’aveva deluso, non

a parlarne male con Gemma. Diceva che era un

manesco, un ignorante, istigava Gemma a lasciarlo, vociferava che

giorno, in presenza di Gemma costernata e piena di

e di odio. Ma Gemma, come la più disarmata

sue faccende, annunziò a Gemma che aveva deciso di

aveva deciso di partire. Gemma accolse questa notizia in

stanza gridando ostentatamente a Gemma che l’avvertisse appena

o male a lasciare Gemma, ora ella gli appariva

brutale e incolto. Ma Gemma gli rispose con freddezza

rivolse il pensiero a Gemma. ¶ Partito il Vittoni, ella

questo viso fece fremere Gemma. "Vittoni è partito," non

respira meglio." Al che Gemma nulla rispose. Non aveva

per una serratura, a Gemma venne un gran freddo

lavoro, venne accanto a Gemma e le passò un

quell’orribile uomo? " ¶ A Gemma quel braccio girato intorno

di questo mondo." ¶ Impietrì Gemma a questa proposta e

alzò allegramente le spalle. "Gemma, che sciocchezze, non ti

farli filar dritti..." ¶ A Gemma questi aforismi della Coceanu

dà il caso," arrischiò Gemma, "che io non voglia

orrore, te lo giuro." ¶ Gemma ora tremava per tutto

prego... piuttosto," soggiunse riprendendo Gemma per la cintola, "dimmi

oggi?... domani?..." ¶ "Domani," rispose Gemma immobile, "bisogna che io

alle mura..." ¶ "Veramente," disse Gemma corrugando le sopracciglia, "quella

finto ed esagerato stupore: "Gemma... non vorresti mica dirmi

dal signor Vagnuzzi." ¶ Ora, Gemma, da qualche giorno sapeva

Così, con disappunto di Gemma, diede subito il consenso

esserne stato informato da Gemma, che era povera e

notare il marito a Gemma, era veramente fare opera

in costanti rapporti. Per Gemma queste cordialità erano altrettanto

da padrona e intanto Gemma si rodeva. Al Vagnuzzi

alla rumena di tenere Gemma più allegra che poteva

avrebbe desiderato tornare con Gemma alla cordialità dei primi

e l’amicizia. Ma Gemma non la intendeva in

porta chiusa a chiave. Gemma che stava distesa sul

con il matrimonio di Gemma ogni pericolo di equivoci

di quello di Paolo, Gemma avrebbe dovuto essere invitata

parte del bel mondo. Gemma l’ascoltò con insofferenza

nulla, fece capire a Gemma che non bastava averla

riguardo. Toccò così a Gemma, almeno all’ora dei

Per la prima volta Gemma scopriva che non ci

esigente, a dare a Gemma l’occasione non ricercata

tempo. A queste parole Gemma non nascose la sua

fine che invidiava moltissimo Gemma perché lei stessa aveva

Roma. A queste parole Gemma impallidì profondamente e si

perché voleva bene a Gemma. E spinse la sfrontatezza

complimenti venne seguita da Gemma con una attenzione imbambolata

coltello di mano a Gemma. Ora ella era pallidissima

violento che quello di Gemma contro di lei. Così

alludenti al Vittoni. Subito Gemma ritrovò una sua squallida

prigione. Questo dialogo tra Gemma ritta a metà della

intanto il pallore di Gemma aumentava, ella parve avere

che il malessere di Gemma non fosse passeggero e

moglie. ¶ L’infermità di Gemma durò più d’una

tutto quel tempo, mentre Gemma delirava o giaceva prostrata

e dalle risposte di Gemma egli aveva potuto intendere

la scena; oppure interrogare Gemma appena fosse guarita; e

stato, una volta guarita Gemma, di non parlare neppure

città e l’ambiente, Gemma e lui avrebbero avuto

la strada di circonvallazione, Gemma poté vedere per l