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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Il mistero di Mangiabarche, 1997

concordanze di «Gina»

nautoretestoannoconcordanza
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trattasse. «Come ti chiami?». ¶ «Gina» rispose, «Gina Manès». ¶ Fu
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ti chiami?». ¶ «Gina» rispose, «Gina Manès». ¶ Fu in quel
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attimo di pensare a Gina. Mi convinsi perfino che
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Avevo cercato la mia Gina in tutti i locali
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di incontrare la mia Gina. ¶ Mi ero ripromesso di
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autoreggenti. ¶ «Sei veramente elegante, Gina. Oltre che bella» la
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tono burbero. ¶ «Dalla mia Gina» risposi, sfoggiando il mio
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idea che la mia Gina era davvero negata per
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nascosta sotto al tavolo. ¶ Gina invece tra un boccone
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di fare le presentazioni. «Gina, questi signori sono due
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una carta da gioco. ¶ Gina ritrasse la mano con
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aveva intristito e seccato. Gina, invece, lo dimenticò nel
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affrontare il discorso di Gina. Della mia ragazza non
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Robespierre) e l’indimenticabile Gina Manès nella parte di
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dei pivelli... “La mia Gina”» iniziò a farmi il
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sicario è la sua Gina... Quella troia, con gli
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morto» continuai a spiegare. «Gina mi ha “agganciato” al
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lanciandomi i pattini che Gina aveva ai piedi quando
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l’ultima volta con Gina. In realtà, contro ogni
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Non poteva essere che Gina. Me la immaginai in
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con Abel Gance e Gina Manès. Terminai con i
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una vocina tutto miele. ¶ «Gina!» esclamai, cercando lo sguardo
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arrabbiato con la tua Gina, vero?...Volevo solo salutarti
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si può finalmente trattare». ¶ «Gina, noi non abbiamo nulla
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non sei una signora, Gina... sei un mostro da
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sentire la tua voce...». ¶ «Gina...» cercai di interromperla. ¶ «Ascoltami
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piccoli, piccoli». ¶ «Sei pazza, Gina, non ti ci provare
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apparecchio ci avvisò che Gina aveva fretta di cominciare
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e signori» gridò eccitata Gina, rivolgendosi al suo pubblico
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cellulare mi avvertì che Gina aveva ancora voglia di
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Ascoltò la risposta di Gina e poi mi ripassò
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insistentemente a pensare a Gina e a Marlon. La
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Alligatore?» la voce di Gina era cambiata, si era
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ma definitivo. Quando finalmente Gina si stancò di riprovare
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riascoltai la voce di Gina. ¶ «Ciao, bell’Alligatore» disse
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voglio parlare con te, Gina. Passami qualcun altro della
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a fargli da balia, Gina presumo. Gli altri due
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triangolo da fuoco incrociato: Gina tiene d’occhio Marlon
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lo carichi nel furgone...». ¶ «Gina mi sparerà». ¶ «Speriamo che
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mi trovai di fronte Gina, completamente vestita di nero
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gocce nere e dense. Gina si alzò e si
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provocato dal coltello di Gina. Il volto era deturpato
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fosse riuscito a punire Gina, Gance e Dedonato con
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guardandomi negli occhi. ¶ «Anche Gina?» domandai in tono sarcastico
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svegliandomi di soprassalto. ¶ «Ciao Gina». ¶ «Alberto era molto importante
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Io mi accontento di Gina e di Gance». Si
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specchio, con il rossetto, Gina aveva scritto il solito
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Era convinto che se Gina e Gance fossero riusciti
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voglia: quella sciroccata di Gina aveva usato la musica
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ammazzare la vedova Vadilonga, Gina aveva sprecato l’unica
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ricordare quello organizzato da Gina ma un’improvvisa intuizione
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volta. E di incontrare Gina. Ricordo che pensai che
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Alla guida c’era Gina; alla sua destra sedeva
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chiacchieravano; a un tratto Gina scoppiò a ridere. ¶ «Allegrotta
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passeggero era occupato da Gina. Entrambi silenziosi, avevano stampata
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moglie di un ufficiale...». ¶ «Gina Manès» anticipai. ¶ «Esatto. Anche
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società con lui e Gina, gestendo per loro conto
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innamorato con quella stupida. Gina e Dedonato avrebbero voluto
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atmosfera. Lì mi aspettava Gina. Mi accompagnò a Villasimius
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italiani e lui e Gina entrarono nell’organizzazione Napoléon
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Abel Gance, Albert Dieudonné, Gina Manès, Antonin Artaud, Annabella
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mi sollecitò Beniamino. ¶ «È Gina» lo avvertii. ¶ «Appunto». ¶ Schiacciai
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con i quali illuminerai Gina e Gance per consentirmi
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avvistammo il cadavere di Gina. Aveva le braccia incastrate
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come Ximena Kopreinig, detta Gina Manès, aveva giocato con