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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Svevo, La coscienza di Zeno, 1923

concordanze di «Giovanni»

nautoretestoannoconcordanza
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animo veniva soddisfatto da Giovanni Malfenti ch'era tanto
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Per difendermi dovetti difendere Giovanni e finii col sentirmi
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ma ogni giorno, e Giovanni, che non intendeva di
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non avessi qui studiato Giovanni. Chissà come mi sarei
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anche un poco peggiore, [76] Giovanni s'imponeva una riserva
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in quella casa perché Giovanni mi prevenne. ¶ Mi fece
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non lo conoscevo affatto. Giovanni m'invitò a casa
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anno allorché un giorno Giovanni, turbatissimo, mi raccontò che
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di quella prima visita. ¶ Giovanni doveva aver parlato molto
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sera la passavo con Giovanni che, dopo che m
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anche di appellarmi a Giovanni per mettere la fanciulla
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in quella famiglia, cioè Giovanni, la signora Malfenti, Augusta
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aver da fare con Giovanni che pensava urlando. Poi
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Rosina, una sorella di Giovanni, più vecchia di lui
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Tutti in casa di Giovanni la sopportavano temendo la
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semplicemente dimenticato di vedere Giovanni e tutta la sua
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parlare con lei se Giovanni poteva disporne. Prontamente bisognava
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potevo saperlo solo da Giovanni - che io definitivamente avevo
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subito in cerca di Giovanni. Furono due le corse
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o in dialetto. ¶ Ma Giovanni aveva già abbandonato l
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bisogno di parlare con Giovanni perché sapevo ormai chiaramente
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con quel maleducato di Giovanni. La signora Malfenti aveva
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un altro assioma di Giovanni e mi vi attaccai
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mia passione in malattia. Giovanni soleva dire che non
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erano altri assiomi di Giovanni che dicevano il contrario
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Perché non si moveva Giovanni? Non doveva egli meravigliarsi
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lettere ad Ada, a Giovanni e alla signora Malfenti
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invito. Le domandai di Giovanni col quale avevo da
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mio tempo. Volevo veder Giovanni. Giacché avevo vista la
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ch'io parlassi con Giovanni. Intanto m'avrebbe istruito
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e dal comportamento di Giovanni avrei potuto comprendere se
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attività di quei giorni. ¶ Giovanni m'accolse con un
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accanto al tavolo di Giovanni. Doveva essersi verificato qualche
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consegna di merci e Giovanni aveva uno di quei
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magazzino. ¶ - Questa carta - urlava Giovanni passando dalla mano destra
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per me. Andai a Giovanni con la mano tesa
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avrei parlato sinceramente con Giovanni che quella domanda m
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di Guido. ¶ Ma anche Giovanni m'impedì di parlare
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Tanto bene? - Speravo che Giovanni avesse scherzato e con
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caso avrei dovuto prevenirne Giovanni. Mi volsi per ritornare
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io in casa di Giovanni quel tavolino, giacché vi
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Scommetto che il signor Giovanni manda a casa dell
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In quel momento giunse Giovanni che mi salutò con
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calore alle preghiere che Giovanni rivolgeva a Guido perché
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ad una lotta affannosa. ¶ Giovanni aveva raccontato che nel
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da cadere e ferirsi. Giovanni descriveva con un poco
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Nessuno plaudì fuori di Giovanni, e per qualche istante
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gli applausi di tutti. Giovanni mi baciò e mi
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Lo stesso mio suocero, Giovanni il furbo, si lasciò
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perché sapevo che anche Giovanni dava assai poco peso
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sua malattia di cui Giovanni [177] doveva essere informato. Ma
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doveva essere informato. Ma Giovanni, dacché era malato anche
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solo un dissenso perché Giovanni aveva bisogno dell'aria
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vento che indusse anche Giovanni di restare con noi
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tono più calmo mentre Giovanni dormiva in giardino. E
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chiamare il suo medico. ¶ Giovanni ci sentì e aperse
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notte passata accanto a Giovanni. Il medico le aveva
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dato lo stato di Giovanni, non avrebbero dovuto rimandare
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per la settimana dopo. Giovanni stava già meglio. Pare
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e propria constrizione. ¶ Trovammo Giovanni che stava realmente meglio
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parlavano di affari, e Giovanni ascoltava attentamente perché quegli
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in mia presenza a Giovanni tutto ciò, né lo
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le basta per viverci! ¶ Giovanni urlò subito: ¶ - Ma che
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interessi del mio capitale. ¶ Giovanni, sempre urlando, cercò di
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dall'intervenire più oltre. Giovanni mi guardava di tempo
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trovava nell'Argentina, e Giovanni subito aveva interpretate le
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se fosse abbisognato: con Giovanni e gli altri, che
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sposarsi del miglioramento di Giovanni, ch'egli credeva non
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ragazzo dell'ufficio di Giovanni che dimostrava altrettanto talento
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tradivo. ¶ Ci disse che Giovanni stava anche meglio del
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di mangiare di nascosto. Giovanni, che fino ad allora
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mangiare e di bere. ¶ Giovanni osservò con ira: ¶ - Vorrei
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versai del vino a Giovanni nel suo grande bicchiere
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acqua. Avevano paura che Giovanni bevesse e urlavano per
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vorresti uccidermi? - domandò mitemente Giovanni guardandomi con curiosità. - Hai
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l'indignazione fu generale. Giovanni proclamò che se non
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l'ora del brindisi. Giovanni aveva ottenuta la concessione
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istante, solo con Ada. Giovanni si era coricato da