Ercole Luigi Morselli, Orione, 1910

a sapere se quando Giove e Nettuno e Mercurio

oggi più felice di Giove!... Ah! s'io sapessi

che l'ha mandato Giove, per me! ¶ A Trochilo

porti! Stringi meno, per Giove!... Bada: con una parola

erano: il gran padre Giove, il romoroso Nettuno e

costui, al cospetto di Giove, di Nettuno e di

IREO, ¶ continuando: ¶ E allora Giove m'ordinò ch'io

gli occhi miei: quando Giove ebbe acconciato il suo

moglie al piacere di Giove! ¶ IREO: ¶ Oh! saggio Matusio

rese, o figlio di Giove! ¶ TROCHILO, ¶ rientrando in quell

del mio gran padre Giove!... Io non racconterò nulla

ossequenti al comando di Giove!... E guai a chi

un'enorme risata: ¶ Per Giove tu mi piaci!... ¶ Versandogli

il mio vecchio padre Giove e ti siederai sulle

questi capelli! Vedrà mai Giove quanto ho amato questo

mio! ¶ ORIONE: ¶ Oooh!... Bravo Giove!... Ti sei finalmente deciso

IREO: ¶ Ma non sono Giove io.... no.... ¶ ORIONE: ¶ Allora

vale bene quelle di Giove e di Nettuno messe

Che ne dici? per Giove!... sarebbe stata allegra! legare

balzando in piedi: ¶ Per Giove! questo pazzo mi rammenta

al mio gran padre Giove!! ¶ MATUSIO, ¶ ridendo: ¶ Tu rechi

umile dimora dove volle Giove far nascere tanta grandezza

offre al figlio di Giove la sua diletta e

non paiono brutte, per Giove! ¶ I satirelli si affollano

niente? Zeto! grida per Giove.... Non sapete dunque che

offre al figlio di Giove il fiore della sua

me?!... Sarà fiero, per Giove, il nostro incontro!... Guardati

Che io parli a Giove!... ¶ Si fa gran largo

fa gran largo intorno. ¶ Giove!! fa tu la mia