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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «Giove»

nautoretestoannoconcordanza
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vostro mondo, ¶ com'a Giove, che 'l tutto regge
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lieto e felice, ¶ se Giove in terra vuol beato
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l'arbor che di Giove il mondo dice, ¶ di
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mille fiate il sommo Giove ¶ si sforzò rinovar il
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par ch'al mondo giove: ¶ volge Sisifo il poderoso
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lati ¶ odon del mondo Giove maledire, ¶ ch'or mi
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tanto avrá costei". ¶ Cosí Giove affermò, cosí prefisse, ¶ e
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cura che si prende Giove ¶ con tutto 'l coro
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CANTO II ¶ 1. ¶ Sempre che Giove da l'empirio cielo
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dá favore: ¶ 5. ¶ andò lustrando Giove in ogni banda ¶ e
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né so come piú Giove omai s'acquete, ¶ che
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di lei, ¶ (mercé di Giove), che bastante fia. ¶ Però
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lo regge. ¶ 16. ¶ Del sommo Giove al dir tutti prestaro
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duolo. ¶ 17. ¶ Onde a Mercurio Giove rivoltato ¶ con quella maiestá
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che chiara sempre regni Giove vuole. ¶ 44. ¶ E da sí
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rimova ¶ l'augel di Giove da l'insubre genti
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invitto, ¶ che 'n pace Giove fu, fu Marte in
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a gli augei di Giove univa. ¶ 78. ¶ Poi quando sotto
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bello fasse, ¶ questa che Giove fe' venir in terra
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cura che si prese ¶ Giove di questa verginella altiera
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giusto non si trovi Giove? ¶ 20. ¶ E se tal or
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alme e divine ¶ che Giove al buon fanciull'in
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giostri, ¶ altro rimedio allor Giove non vide ¶ che dar
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immortale. ¶ 29. ¶ Or se vuol Giove che la canti e
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mai, ché 'l sommo Giove ¶ ogni sua grazia in
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riverente adora il trino Giove, ¶ con tutti i numi
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pena parte. ¶ Con questa Giove eterno ed immortale ¶ il
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seco si vedeva messo ¶ Giove col capo del Dracone
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infiniti doni, ¶ e quella Giove in terra pose allora
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l'albergo del gran Giove allora ¶ uscîr le Parche
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li dèi". ¶ 83. ¶ Cosí di Giove le tre figlie belle
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fan gientile, ¶ perché vuol Giove ogni or che 'n
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abissi rei, ¶ e quando Giove piú s'adira insano
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su veggiendo il sommo Giove, ¶ chiamò Mercurio a sé
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saette parte, ¶ che vibra Giove in terra folgorando, ¶ quando
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versi miei. ¶ 39. ¶ Or quivi Giove vuol ch'un tempo
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e perfette, ¶ furon da Giove a questa impresa elette
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giá mai paura, ¶ se Giove a questo con li
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n vita star ti giove?" ¶ 19. ¶ Ergesi un altro mio
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suono, ¶ che par di Giove irato l'alto tuono
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sane o che mi giove? ¶ A tal, vergine, pur
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assai ¶ di Celo e Giove e quanti dèi fur
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e nel giardin di Giove seco giacque, ¶ onde concetto
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di mortali, Ercole e Giove, ¶ arde Nettuno, e Pluto
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ed egli poi da Giove in aspra doglia ¶ legato
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Saturno trovasi legato ¶ da Giove, e perde il vago
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l'alma, il dolce Giove, ¶ come il riceve il
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che, s'a Saturno Giove si congiunge, ¶ o se
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l'influsso crudel sí Giove emunge, ¶ che 'l lega
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contra Celio adoperasse; ¶ ma Giove fu che fece tanto
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che sia 'l folgorante Giove vuole ¶ prencipio, mezzo e
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ventre di Dione, e Giove è il padre. ¶ La
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con preghiera ardente, ¶ a Giove la vendetta dimandaro: ¶ ed
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contra quel le stelle, ¶ Giove pregaron tutte che svelate
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e fide ¶ pagaro a Giove i voti e dieder
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ch'egli affettaro a Giove tòr l'impero, ¶ com
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dopo molte cose dette, Giove ¶ rivolto al suo consiglio
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a pietá si mosse Giove, e 'n core ¶ di
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volle il giogo a Giove porre, ¶ tal che 'n
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turbato se le scopre Giove, ¶ che la data eccellenza
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superbirá e cerchi fòre ¶ Giove dal ciel cacciar, egli
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dimostrarmi, ¶ e ch'altrui giove ancor cosí disío, ¶ come
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e col parlar ti giove, ¶ fermando nel tuo cor
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aria si turba e Giove il folgor croscia, ¶ Eolo
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ch'adopra umana vita. ¶ Giove il regnar, il divinar
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non dona il sommo Giove, ¶ né tutti i frutti