Federico De Roberto, I Viceré, 1894

quello sciocco di Benedetto Giulente?...» ¶ Il barone Carcaretta, unitosi

un'Uzeda a un Giulente!» ¶ E don Casimiro: ¶ «Per

io dico che il Giulente è uno sciocco...» ¶ «Silenzio

esclamò, quando i due Giulente si allontanarono. «Mi diranno

fosse lì: ¶ «Don Lorenzo Giulente e suo nipote cercano

Io credo che i Giulente sono nobili,» disse Lucrezia

la ragazza riprese: ¶ «I Giulente sono nobili di toga

accadde che, quando i Giulente vennero a star di

scatenarono contro Lucrezia. ¶ I Giulente, venuti circa un secolo

avrebbe mai sposato un Giulente. Per giocare a pari

con chi? Con un Giulente, un liberale, un avvocato

per l'amore di Giulente, ella aveva interesse a

Vanna che avrebbe sposato Giulente a qualunque costo; udendo

lotta per amore di Giulente, ella voleva riserbare le

al fianco. Don Lorenzo Giulente, rimastogli amico, ebbe un

propria difesa; questo diceva Giulente; ma cantavano ai sordi

suggellate per mezzo di Giulente; nessuno parve più rammentare

il nipote del cospiratore Giulente, lo avrebbe aiutato ad

le lettere di Benedetto Giulente; invece, i pezzi di

era Lucrezia, poiché i Giulente che in città non

e mattoni. Solo i Giulente, di quella casta dubbia

naso, le notizie dei Giulente lo imbestialirono; ma quel

balcone il passaggio del Giulente!... ¶ Solo fra tutti don

far segnali a Benedetto Giulente, non scendeva giù in

voler bene a Benedetto Giulente, né avrebbe dato retta

tolto il saluto a Giulente. Lucrezia, risaputolo e consultatasi

zitellona, pure vituperando i Giulente, s'era col tempo

scelto?» ¶ «Chi? Il solito Giulente...» ¶ Ella diventò rossa in

gl'insulti contro i Giulente si seguivano e non

il nonno del vecchio Giulente aveva accumulato i primi

più s'accanivano contro Giulente più ella pensava a

portava una lettera di Giulente alla padroncina, egli le

incaponivasi nel voler sposare Giulente, aveva dimostrato il proprio

frequentar troppo don Lorenzo Giulente, il quale era un

amore della ragazza per Giulente, s'era riavvicinato al

e impallidiva quando nominavasi Giulente, lo sbarbatello petulante che

all'idea di lasciare Giulente, il quale le scriveva

porco» di don Lorenzo Giulente. ¶ «Perché non scende in

suoi soldati. ¶ Don Lorenzo Giulente col nipote, saliti a

fermento; ma i due Giulente lo assicurarono che adesso

dispetto delle assicurazioni dei Giulente, nonostante la prova della

vettura, parendole di riconoscere Giulente in ogni soldato. ¶ Ma

in quei giorni i Giulente avevano raccomandato all'Abate

e con don Lorenzo Giulente e i capi liberali

Volturno che portavano Benedetto Giulente tra i feriti. Ella

al Municipio. Il volontario Giulente era ferito d'arma

afferrarsi alla balaustrata. Però Giulente riprendeva, nella stretta finale

notizie del trionfo di Giulente, impaziente di tornare in

botta era tirata a Giulente; Lucrezia s'alzò e

con aria di mistero: ¶ «Giulente l'ha chiesta allo

che siamo ridotti!... Ma Giulente si batte come un

cugino Giacomo anche... Un Giulente sposare un'Uzeda? Ci

c'erano i due Giulente, zio e nipote, cercavano

prima... E solo i Giulente, di persone conosciute; tutto

arrivate a tanto? I Giulente sono stati sempre presuntuosi

a sedersi in giro; Giulente nipote, prendendo a parlare

volesse portarlo loro via; Giulente zio guardava per terra

o pur no!» ¶ Tacendo Giulente, il sarto Bellia, dei

Allora, rivolto ai compagni, Giulente zio disse, con tono

fece a un tratto Giulente zio, mettendo fine al

più forte ai due Giulente. Il domani, l'Italia

duca, a cui i Giulente avevano tenuti nascosti quegli

lasciar sfuggire, perché i Giulente avevano quel solo figliuolo

era libera di prendersi Giulente, ma le parole gli

approvato da Vostra Eccellenza!...» ¶ «Giulente non ti piace?» ¶ «Ha

e religiosi che implicava. Giulente era forse un buon

lasciamo star questo, ma Giulente, benché facoltoso, l'avrebbe

nipote della domanda di Giulente, gliela partecipò e le

a tua sorella... Benedetto Giulente, sai, quel giovane tanto

era vicino; i due Giulente, ma più specialmente Benedetto

votato per lui: i Giulente non mancavano mai. La

restò poco, poichè i Giulente lo aspettavano giù, per

e musica, capitanata dai Giulente, veniva ad acclamare il

musica, facevano capriole. I Giulente, il sindaco, altri otto

ve li accompagnò: Benedetto Giulente, appena entrato, vide Lucrezia

pertanto, quello che presentò Giulente alle nipoti. Il giovane

Garibaldi!...» Altri aggiungevano: «Viva Giulente! Viva il ferito del

il fidanzamento di Benedetto Giulente con la signorina Lucrezia

appena s'accorse di Giulente, del futuro cognato. ¶ Lucrezia

a nobiltà. E i Giulente avevano la manìa d

mutismo solo per denigrarli. Giulente dava un colpo al

il legato della badia. Giulente, quantunque credesse il contrario

sua, nel vedere un Giulente prender sul serio la

egli rammentò il canonico Giulente, fiorito nel secolo scorso

i dirimenti,» domandò a Giulente, «quali sono?» ¶ «Gli impedimenti

era vera: la ripetevano Giulente, suo zio don Lorenzo

di tutti don Lorenzo Giulente col nipote, poi alcune

che c'era entrato Giulente. Fin all'ultimo momento

assassino che chiamavasi Benedetto Giulente, avvocato, AVVOCATO! Neppur l

alla rottura definitiva. Come Giulente, la Palma macchiava la

leone in gabbia. Benedetto Giulente, appena la vide entrare

dove quel cialtrone di Giulente doveva vomitare le sue

la mano. Lucrezia e Giulente, seduti accanto, erano i

aggiunse sua moglie. ¶ Benedetto Giulente, dal suo posto, osservò

quello di don Paolo Giulente, ma separato, finivano di

Uzeda con l'affocato Giulente, questo poi no. Tranne

accanto a donna Eleonora Giulente. Forse era la grande

affari pubblici. Don Paolo Giulente, poiché nelle sale nobili

qual modo significare alla Giulente che quel matrimonio si

e olezzante, donna Eleonora Giulente che piangeva come una

andava in casa dei Giulente, dove le cose eran

dopo l'altro, i Giulente marito e moglie, don

per tempo, quando i Giulente, padre e madre, non

al matrimonio perché i Giulente erano «pezzenti». Benedetto non

che nella maritale. I Giulente, del resto, giudicavano naturale

di piatti rotti. Quando Giulente lesse quella nota, si

d'Oragua, a Benedetto Giulente, don Eugenio diceva: «Guardate

erano entrati, fuorché Camillo Giulente, giacché dicevasi che il

aveva da propiziarseli. Camillo Giulente, compiti vent'anni ed

grida e i complotti, Giulente era stato ammesso, ma

volevano fra loro il Giulente, trenta sopra trentadue votanti

di mastri notari come Giulente. Non importava loro della

un corridoio deserto; e Giulente, lasciato l'abito di

perché neppur lui voleva Giulente al convento. Nondimeno era

Eccellenza si calmi...» balbettava Giulente. ¶ «Ho da calmarmi, anche

Ecco in qual modo!...» ¶ Giulente rimaneva perplesso, non osando

e di quanti siete...» ¶ Giulente tornò a casa sua

testa. Lottando per sposare Giulente, ella aveva giurato di

cocchiere c'era andata... ¶ Giulente stava ancora cercando di

signori, contro i ricchi; Giulente aveva arringato i tumultuanti

moveva dal Belvedere, e Giulente tornava a pregare il

strinse la mano a Giulente e baciò Lucrezia. Né

le indiscrezioni della gente. ¶ Giulente stava per dire che

essere fatica particolare del Giulente! «Guardate un po' che

padrone. Sissignori: il cavaliere Giulente, e non avvocato, studiava

che quell'attaccabrighe di Giulente gli aveva scritto per

della verità, spiegava che Giulente s'era dapprima rifiutato

al mondo voleva mescolarvisi. Giulente, dunque, per contentar la

scuse, era partita: e Giulente aspettava ancora la risposta

a Ferdinando e a Giulente per guadagnarli alla sua

altro mondo per sposare Giulente, adesso, a poco a

non si dica, e Giulente stava a udirlo come

appalti fatti accordare a Giulente zio; ma quei guadagni

direzione di don Lorenzo Giulente doveva «venire all'aiuto

Lucrezia, lasciando la villa Giulente, partecipava con la cugina

scambio di lettere con Giulente zio e nipote, con

piccolo; e don Lorenzo Giulente, nel suo gabinetto di

giusto quando denigravano i Giulente; e, dimenticate le accuse

pel capo, e i Giulente cominciavano a entrare nelle

alla Zafferana...» ¶ Lucrezia coi Giulente partì subito per Mascalucia

qualche persona cara. Benedetto Giulente aveva perduto in un

il duca ottenne per Giulente la nomina, s'accorse

che gli restava più Giulente di prima, una specie

mai più tornarci; se Giulente, ciò nonostante, riceveva quella

di torti. Poiché i Giulente non avevano avuto concessione

denigrava in altro modo Giulente, metteva in ridicolo il

l'aria di consigliare Giulente, lo persuadeva a fare

po' per lo zio, Giulente commetteva ingiustizie d'ogni

zio duca e di Giulente; senza sapere una parola

le buone lo zio Giulente, al quale non dava

lo sguardo stravolto, dove Giulente leggeva adesso lo sbigottimento

il suo giuoco: così Giulente zio aveva avuto la

direzione della banca, così Giulente nipote era stato fatto

credito, erano una minaccia. Giulente prendeva le sue difese

nocevano anche a lui, Giulente le attribuiva all'invidia

lasciar protestare la cambiale; Giulente anche lui giudicava necessario

come dieci lire per Giulente, e che in casa

credito del duca. Benedetto Giulente era rimasto, udendole; poiché

articoli di fuoco di Giulente, approvandoli, ammirandoli: ¶ «Eh? Come

di dover parlare, poiché Giulente non lo poteva aiutare

battere alla porta dei Giulente. Arrivò da loro sull

buoni parenti ed amici.» ¶ Giulente esitò un poco, poi

neppur sentore. Con Benedetto Giulente, specialmente, e con la

opere. Una sera che Giulente e il duca, in

a Francesco II. Ma Giulente si portò garante dei

Uzeda aveva sposato un Giulente? Poveretto, credeva d'avere

risulterà dei primi...» ¶ Benedetto Giulente, come aveva promesso, fu

per l'antico regime. Giulente credeva che la conversione

zio duca, sempre primo; Giulente ebbe il decimo posto

avrebbe votato a favore; Giulente, in cuor suo, era

ai miei elettori». Benedetto Giulente, che aspettava ancora di

di pratica; e a Giulente, il quale faceva il

capo ci mise Benedetto Giulente. Questi ebbe un bel

altro mondo; il povero Giulente, avvilito dalle tante grida

a qualunque costo sposare Giulente, e adesso come ne

il duca d'Oragua, Giulente, il marchese senza la

aveva dato a Benedetto Giulente la presidenza della Costituzionale

Mio nipote?» rispose Benedetto Giulente. «L'aristocrazia incarnata?...» ¶ Costretto

egli desiderava; quindi Benedetto Giulente, il quale lo aveva

legittimo orgoglio del principino. Giulente andò dal duca, suggerendogli

senza far poi nulla. Giulente e Teresa, di nascosto

peggio delle altre volte: Giulente, credutosi sul punto di

di casa e Benedetto Giulente davano disposizioni per la

lui, in mano di Giulente, il quale, come assessore

un po' troppo presto, Giulente non vedeva nulla, non

ciel sereno. «Delicatezza?...» esclamò Giulente, a cui tutti gli

in cui li lasciava; Giulente soltanto insisteva: ¶ «Ebbene, c

riunì in casa di Giulente, per deliberare. Alcuni, volendo

affonderà il candidato.» ¶ Allora Giulente corse da Consalvo. Era

le spalle e scomparve. ¶ Giulente, nell'uscire, non rispose

gli domandò. ¶ «Bene,» rispose Giulente, senza guardarla. ¶ «Vuoi desinare

l'aspetto sconvolto di Giulente quand'era rincasato, né

il desinare tacquero entrambi. Giulente assaggiava appena le vivande

ridicole, come quella di Giulente, restavano, oltre alla sua

rendeva impossibile qualunque accordo. Giulente boccheggiava. Per salvare il

voti, con 2000, con 1000 appena. Giulente non ne aveva più

ridicoli gli atteggiamenti di Giulente,» non lo chiamava zio

fece pazzie per sposare Giulente, poi lo disprezzò come