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Giuseppe Parini, Il giorno, 1801

concordanze di «Già»

nautoretestoannoconcordanza
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1801
Prima non solva che già grande il giorno ¶ Fra
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alte imprese ammaestrar cantando. ¶ Già i valetti gentili udìr
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il tuo castaldo ¶ Che già con l'alba a
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Non fia che attenda già ch'altri lo annunci
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fu lodata e pianta ¶ Già la bella Francese; e
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le tue sentenze. ¶ Ma già vegg'io che le
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cenni tuoi star pronti. ¶ Già ferve il gran lavoro
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Che a Rodope fu già vaga donzella, ¶ E piagne
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Di tant'alte doti ¶ Già non orni così lo
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sì cara. ¶ Tempo fu già che il pargoletto Amore
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condizion del caro nodo. ¶ Già la dama gentile i
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sen rieda ¶ Magnanimo signor già non starai ¶ Ozioso però
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mondo. ¶ Ogni cosa è già pronta. All'un de
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a guerrier pari ¶ Che, già poste le bende a
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entra nel folto. ¶ Ma già velocemente il mio Signore
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che pria sì queto ¶ Gìa di fior cinto; e
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piato risonar s'udìo ¶ Già la corte d'Amore
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serba. Ecco che sparsa ¶ Già da provvida man la
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tesori raccoglia; e qual già pronto ¶ Venga spiegando la
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lavoro. Odi Signore ¶ Sonar già intorno la ferrata zampa
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salma immortal vedean coprirsi ¶ Già d'orribili scaglie, e
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Corta e lieve non già, ma qual richiede ¶ La
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tue stanze ammira. ¶ Or già siamo all'estreme: alza
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A cui parlo? ¶ Ei già più non m'ascolta
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sì vieti racconti: e già s'affretta ¶ Giù per
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i tuoi servi. Altri già pronto ¶ Via se ne
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temi le rote ¶ Che già più volte le tue
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mensa i versi miei. ¶ Già dall'alto del cielo
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all'oriente ¶ Spandon ombra già grande. A te null
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tua dama cessò. Cento già volte ¶ O chiese o
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scalpiccio de' piedi tuoi. ¶ Già lo sposo t'incontra
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Ecco la destra ignuda ¶ Già la bella ti cede
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sposo, ¶ Di lui non già ma de le nozze
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vergine, che in core ¶ Già i riti volge del
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Di quello ond'era già derisa: tanto ¶ Puote una
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volger le menti. ¶ Ma già rimbomba d'una in
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il nome tuo. Di già l'udìro ¶ L'ime
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il bel Genio, ¶ Qual già d'Ilio su i
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di vasi ordin disposta. ¶ Già la dama s'appressa
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dama s'appressa: e già da i servi ¶ Il
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fia lecito mai; se già non sorge ¶ Strana cagione
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labbro a i convitati: ¶ Già s'arrischian già volano
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convitati: ¶ Già s'arrischian già volano già un guardo
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s'arrischian già volano già un guardo ¶ Sfugge da
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loro ¶ Frammischiar ozioso. Uno già scote ¶ Le architettate del
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minori. ¶ Ma negletto non già da gli occhi andrai
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risposta. ¶ Ecco d'estro già punta ecco la Musa
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proprie misero strapposse. ¶ Ma già volge al suo fine
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fine il pranzo illustre: ¶ Già Como e Dionisio al
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Del parlar t'è già nota, allor tu studia
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le lor cave, ove già tempo ¶ Col profondo silenzio
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vivande a i membri, ¶ Già scelto il campo, e
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scelto il campo, e già distinti in bande ¶ Preparansi
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a un tavoliere ammetta. ¶ Già per ninfa gentil tacito
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al suo fin corre. ¶ Già sotto al guardo de
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vedi tu com'ella ¶ Già con morbide piume a
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le argute lingue ¶ I già pronti a scoccar dardi
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cui rivolti ¶ Pendean di già: tu fai che a
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tue pietoso eroe, ¶ Che già pago di te ratto
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e del popolo dilegui. ¶ Già il dolce amico tuo
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arrive. ¶ Se visitar, non già veder l'amica ¶ Forse
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importune alle lor pari. ¶ Già le fervide amiche ad
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un petto all'altro ¶ Già premonsi abbracciando; alto le
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D'alterni baci risonar già fanno; ¶ Già strette per
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baci risonar già fanno; ¶ Già strette per la man
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a gl'imenei felici, ¶ Già si tacquero al parto
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entro al tuo regno. ¶ Già di tenebre involta e
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Entro al manto sen gìa con l'armi ascose
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mal cauto venisti: e già la bella ¶ Teco del
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lungo repugnar s'adira; ¶ Già la man, che tu
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da la tua; e già minaccia ¶ Ricovrarsi al suo
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di me; ch'io già non vegno ¶ Invido esplorator
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i genitor leggiadri ¶ De' già celebri eroi il senso
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in preda. ¶ Ecco che già di cento faci e
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ognaltro profano aditi sacri. ¶ Già il mobile de' seggi
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gran parte ¶ Di via già corse; altri a la
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e quelli adulti, ¶ Questi già vegli di chiamare ardisce
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fino a notte: e già sei lustri ¶ Volgon da
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le canute dame. ¶ Ei, già tolte le mense, i
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d'ascose materie. Eran già queste ¶ Prezioso tapeto, in
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che le stanze ¶ Folte già son di cavalieri e
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a crescer felici: e già in duo cori ¶ Grazia
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parrucche e cuffie alate. ¶ Già per l'aula beata
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D'esperto cavalier, che già su lei ¶ Medita nel
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O fra i celibi già da molti lustri ¶ Memorati