Giovanni Battista Casti, Gli animali parlanti, 1802

Europa, mi offerirono sì gran copia d'idee, di

invia, ¶ Che infiammi al gran lavor la mente mia

opporre all'anarchia, ¶ Che gran progressi ognor facendo gia

fragore ¶ Scoppia, e fa gran ruina ovunque passa; ¶ Così

fisso era in quel gran concistoro ¶ Di stabilir la

della lor schiatta. ¶ La gran pluralità però dei bruti

regnar da dispoto impunemente ¶ Gran tempo ei può, se

imprenda. ¶ Non curiam di gran prence i fregi esterni

tenne ¶ Per suo piacer gran tempo alla catena, ¶ Onde

audace bestia ha un gran partito, ¶ E seco trae

la solita prece al Gran Cucù, ¶ Che dal gener

dubitarne, appien saranno ¶ I gran talenti tuoi riconosciuti; ¶ E

Se del comun sulla gran massa sorgi ¶ E volgi

fatto torto al suo gran merto. ¶ Più che altri

Quel colossal volume un gran vantaggio ¶ Rendeva inoltre alle

come allor parve; ¶ Un gran segreto, ora che siam

ei solo ¶ Le più gran qualità vince d'assai

Cose tai che il gran numer degli sciocchi ¶ Sopra

La magnanimità del suo gran core, ¶ Dai cor sì

e di carne entro gran massa assorto, ¶ Torpe lo

a vero dire, avea gran torto, ¶ Poichè, malgrado i

Cosa inutil credendola, tacea. ¶ Gran prova è questa che

alta guglia o come gran pilastro ¶ Eternamente al suol

e spicca un sì gran salto, ¶ Che non altro

maestà quadrupede fu lesa. ¶ Gran sorte ella è dicean

Alla suprema dignità promosso! ¶ Gran sorte! che, se tanto

la scelta di sì gran soggetto ¶ A tutta la

immortale, ¶ Chi 'l disse gran Lion, chi Lionissimo; ¶ E

gloria eclissar de' più gran regi. ¶ Vanne la regal

fin ora, ¶ Nè il gran problema ha risoluto ancora

amena vasca: ¶ Quivi nel gran calor sovente a bere

Per pubblici spettacoli o gran festa, ¶ Evvi rotonda e

dentro alla foresta ¶ Due gran viali a dritta e

e tutto ¶ Fu con gran speditezza a fin condutto

Con aria grave e gran prosopopea ¶ Presso i creduli

popolo baggiano ¶ Nome di gran ministro ed eminente, ¶ E

prence o a un gran sovran vicino ¶ Stassene ognor

cornuto. ¶ Fu poi creato gran cirimoniere ¶ Un grosso Bertuccion

qual classe ¶ Il nostro gran cirimonier spettasse. ¶ Questo per

Veggiamo in fatti un gran cirimoniere ¶ Anche alle corti

o zimarra. ¶ Poscia un gran ciamberlan dovea nomarsi, ¶ E

non sia da farsene gran conto ¶ Da qualunque gran

gran conto ¶ Da qualunque gran prence o gran signore

qualunque gran prence o gran signore: ¶ Piuttosto lascerò che

Nomato il Can Barbon Gran Ciamberlano. ¶ Buon vivente è

il covil ritorna. ¶ Ma Gran Provvisionier, Gran Siniscalco ¶ Eletto

ritorna. ¶ Ma Gran Provvisionier, Gran Siniscalco ¶ Eletto dalla Corte

ne avesse, ¶ Il Caracal gran cacciator s'elesse. ¶ Ed

per prima dama, ¶ Che gran Maitresse oggi da noi

esser volle re, ¶ Sia gran Maitresse, natural non è

maschio, ¶ Ed or la gran Maitresse è Tigre femina

porgea la zampa ¶ A gran bestia primaria, acciò s

propizio destin serba a gran cose, ¶ Tu il rapito

Corte e chiacchiere donnesche. ¶ Gran Foriera la celere Gazzella

tai perviene, ¶ Lode di gran ministro e gloria ottiene

di sopra, ¶ E qualche gran miracolo non opra. ¶ Triegua

giorno appresso; ¶ Ove in gran pompa gli animai promossi

possesso; ¶ E tutta il Gran Cerimoniere in pratica ¶ Mise

il giorno, ¶ Appoggiato a gran quercia, in quella foggia

è veder con quel gran corno in fronte ¶ Di

Si fer preparativi e gran lavori; ¶ E il trono

l'acquistasse. ¶ Ito attorno gran tempo er'ei girando

ei girando; ¶ E alle gran Corti e all'assemblee

sia bruto; ¶ Ed acquistò gran sperienza e lumi. ¶ Un

Che spesso il più gran nome opra è del

velo, ¶ Forier di quel gran dì splendea 'l mattino

ordin seguia, messa in gran gala ¶ L'animalesca nobiltà

larghissime s'accappa. ¶ In gran pompa le cariche maggiori

e nere. ¶ Ma le gran dame, che hanno alla

l'Armellin Giakè. ¶ Il Gran Zampier, che porgerle la

Per etichetta in quel gran dì non debbe, ¶ Tien

al luogo ove fu gran mole eretta ¶ Ad uopo

l'inverno. ¶ Poscia il gran cor lodò, lodò l

dietro al Bertuccione ¶ Con gran formalità sul trono monta

re Lione in quella gran giornata ¶ Divenut'era bestia

il garrir, ma di gran prence è indegna; ¶ Alla

grande e solenne ¶ Dei gran sovran la passion divenne

il Lion certo è gran cosa. ¶ E il Sorcio

barlumi ¶ Tardo legislator trarrà gran lumi. ¶ L'altro è

interna. ¶ Tutto anelante il Gran Cerimoniere ¶ Allor sen venne

render conto ¶ Di sue gran cure e fare a

lui sapere ¶ Per la gran funzion tutto esser pronto

Bertuccion si rende ¶ Alla gran sala ove la folla

sopra verde strato, ¶ Cui gran fiocchi di rose e

settimanal regio servigio. ¶ Il Gran Cirimonier la sala scorre

e suo protetto. ¶ In gran folla venian le bestie

ampia sala; ¶ Ma il Gran Cerimonier con diligenza ¶ Quell

tutta allogata, ¶ Preceduta dal Gran Cerimoniere ¶ Levasi la regina

e accompagnata ¶ Dalla sua gran Maitresse e dal Zampiere

e una Vacca un gran fracasso ¶ Nato era intanto

Sendo alla fine il gran ricevimento; ¶ Ed opportuno nel

tra lor su quel gran punto; ¶ E si fa

L'alto poter dei gran dominatori ¶ Dona pel tuo

che la sentenza ¶ Del Gran Cerimonier non piacque al

avo estinto ¶ Fama di gran sterminator avesse ¶ Per isbranate

ch'eran fuor sulla gran loggia, ¶ Tutti all'ingresso

di bestie bagnate un gran miscuglio ¶ Con impeto entra

due reali sposi ¶ Alla gran funzion, vollero alquanto ¶ Ire

Disse il Lione al Gran Cerimoniere ¶ Che immobil starsi

poichè nel venir mise gran tempo, ¶ Che venir non

grido acclamator raddoppia, ¶ La gran bontà esaltando e i

Cane. ¶ E perchè ha gran talenti, e soprattutto ¶ Ama

accademia tua, di te, gran Carlo, ¶ E de' tuoi

per decoro scioglierlo convenne. ¶ Gran lezione è questa, o

è questa, o cortigiani, ¶ Gran lezion per voi, perchè

di cui si fe' gran caso ¶ E gran comenti

fe' gran caso ¶ E gran comenti vi si fecer

Ma tal de' suoi gran pregi era l'idea

s'osserva ¶ Che un gran gusto pe' codici conserva

Tosto sui fatti spandono gran luce, ¶ Nè al ver

alla giustizia estranei: ¶ Sì gran progressi (e lo tocchiam

dominava) ¶ Perciò non ritrovò gran differenza ¶ A far lo

un sol guardo ai gran doveri ¶ E alle cure

Poi giunto a governar gran monarchia, ¶ Qual maraviglia che

carica primaria, ¶ E come gran zampier della regina ¶ Si

i talenti: ¶ Fra i gran prenci però stupir non

adulator vigliacco ¶ Di sue gran qualità sponea l'elenco

mascherar l'errore. ¶ Se gran tempo celato un mal

chiamò d'educazion maestro. ¶ Gran danno che sì bella

illustri e di sì gran cervelli ¶ L'oscurità dei

avea fin d'allor gran simpatia ¶ Per la cerimonial

geste e di più gran rilievo; ¶ Certo presagio, incontrastabil

Venir fe' inoltre il Gran Cirimoniere ¶ Che, per più

essa ebbe il suo gran perchè. ¶ Tutto ciò si

credute, ¶ E che in gran gala o funzion solenne

già in Corte di Gran Cerimoniero ¶ Era da lei

Per grazia special del Gran Cucù ¶ Re di tutti

allo stato, ¶ Che sì gran mezzi ha in man

e scaltro, ¶ Animal di gran spirito e talento, ¶ Di

affin di giungere a gran sorte, ¶ Dell'ingiustizia e

lo puoi? ¶ Traendo un gran sospir: Che giova, amico

chi all'orecchie, ¶ Per gran marca d'onor, per

sua tutta ripone ¶ In gran nastro, traverso o penzolone

Can pentito al tuo gran cor si fida. ¶ Deponi

l'american Tapiro, ¶ Il gran Mammut, di cui s

salvatico Bisonte, ¶ Cui la gran gobba sulle spalle sorge

te conviene. ¶ Finchè sotto gran prence il Can sostenne

vedesi alla testa, ¶ Di gran rivoluzion forma il pensiero

cosa incerta. ¶ Mandisi il Gran Cerimoniero istesso, ¶ Con pompa

Con pompa e con gran seguito, i primari ¶ De

Come la torre Etnea, gran tempo appresso, ¶ La torre

Te le disse il Gran Cucù m'invia. ¶ La

e ti protegge il Gran Cucù; ¶ E dubitar dell

a te nè al Gran Cucù l'osserva? ¶ Risparmiar

Pel lor sovran, pel Gran Cucù la morte? ¶ Del

Cucù la morte? ¶ Del Gran Cucù gl'imperiosi accenti

di real plenipotenza. ¶ Con gran corteggio alla ribelle torma

pomposo mellifluo linguaggio. ¶ Del Gran Cerimoniere alla parlata ¶ Scrollar

Verrebber pronti; e il Gran Cerimoniero ¶ Portossi a darne

natura! ¶ Facile è oprar gran danno, e chi riparo

in sul vestibolo, ¶ Di gran mattino, a vista della

adorabilissima Reggente, ¶ E il gran cor celebronne e la

cor celebronne e la gran mente. ¶ Poi lodò gl

Or ella non saria gran stravaganza ¶ Da sì fatto

La Lionessa era una gran signora, ¶ Ma cominciava a

n'avvide ella, il gran piacer di cui ¶ Fu

non molto, ¶ Sorgea, dal gran sentiero alquanto fuori, ¶ Un

e se ne fer gran risa, ¶ E i sciocchi

affetti ¶ Delle bestie di gran condizione, ¶ Convien che ognun

di tal categoria, ¶ Che gran distinzioni ottenne a Corte

perfin natura. ¶ Ma il Gran Cerimonier ciò di buon

orecchi. ¶ Per consiglio del Gran Cerimoniero, ¶ Grazioso onorifico diploma

Imploraro il favor del Gran Cucù, ¶ Che sano e

sono ¶ E di quanto gran danno apportatrici, ¶ Degli erramenti

un suo parente, ¶ Con gran treno e magnifici regali

il comun periglio. ¶ In gran periglio è lo splendor

carnivori, grifagni, ¶ Che i gran rostri preparino e gli

solenni applausi ed in gran festa, ¶ Posta fu la

ti lega: ¶ Messi al gran Drago invia re de

la lor stanza. ¶ Con gran precauzion color sen vanno

Propongon l'alleanza al gran Serpente ¶ Che lor dà

non ci daran sì gran molestie; ¶ E se si

E d'augei sì gran numero s'ammazza, ¶ Che

aver per alleati, ¶ E gran vantaggi furon lor proposti

mondo note ¶ Riconosciuto fu Gran Sacerdote. ¶ Che sacro ognor

prendere il tuon di gran politici. ¶ Onde sapean che

pastoral dicea, ¶ Esser dal Gran Cucù favor concesso ¶ A

sempre ripetendo gia, ¶ Quando gran bestie han fra di

destin: che se di gran possanza ¶ Per sventura divengono

potente. ¶ Come cresciuto per gran pioggia il fiume, ¶ Che

bisbetico ¶ L'autorità del gran peripatetico? ¶ Ed inoltre, egli

ogni sorte; ¶ Gli fe' gran trattamento, e procurogli ¶ Presso

bestia forestiera. ¶ Ma il Gran Cerimonier pria consultaro, ¶ Se

Che competono ai nostri gran signori. ¶ Questo però considerar

Il supremo favor del Gran Cucù. ¶ Onde, credendol veneranda

spese di Corte un gran banchetto ¶ Diegli la Volpe

in fallo, ¶ Curva il gran collo, e benchè assai

feto ancipite ¶ Avean fatto gran chiacchiere e comenti, ¶ I

Persuaso, e di sua gran perspicacia, ¶ Di se medesmo

Corte più d'un gran signore ¶ All'illustre attendea

cena; ¶ E bevendo in gran conche a spessi sorsi

gli Allocchi e il gran Cucù. ¶ Che se appieno

a bestia morta; ¶ Altro Gran Ciamberlan crear tu puoi

Il celeste del dì gran luminare ¶ Di rane il

Poi, pel decor del Gran Ciamberlanato, ¶ Per suo corteggio

benchè avversario, ¶ Il Can Gran Ciamberlan parlar desia; ¶ Onde

flagel la terra; ¶ Da gran tempo color che non

suol egli dar, troppo gran prezzo, ¶ E le guerriere

beneficenza, ¶ Sol tua mercè Gran Ciamberlano io sono. ¶ Conciosiachè

gli animali discordi, ¶ Voi gran tratto occupaste di paese

gambe hai buon cervello; ¶ Gran tempo egli è, per

fammi, o Musa, il gran mister palese, ¶ Che nè

Fama era che un gran Corvo in quel forame

patrocinio. ¶ Famosi operator di gran portenti ¶ Stati v'eran

che fecondò diecimil'uova, ¶ Gran protettor d'ogni animal

non era a far gran strepito; ¶ E quindi il

quel funereo canto il Gran Cucù. ¶ Per fermo avean

Quindi è che il Gran Cucù per lo profetico

regio ¶ Nella religion del Gran Cucù, ¶ E che colà

i prediletti ¶ Figli del Gran Cucù, veri ortodossi, ¶ E

culto si rese al Gran Cucù, ¶ Ma la religion

bacchetton farai, ¶ Pei più gran vizi tuoi s'avrà

quel pio pellegrinaggio ¶ Del Gran Cucù imploravan la clemenza

Prostrati i Cani alla gran tomba avanti, ¶ Giusta la

le radiche sue del Gran Serpente ¶ L'alito infetta

e ne rimbomba ¶ Del Gran Cucù la sotterranea tomba

Fera immensa, e il gran Guerrier che tona? ¶ E

Avanti a te, o Gran Cucù, mi prostro, ¶ Che

andarvi dopo. ¶ E quel gran corifeo de' cortigiani: ¶ Tu

mia, lo so. ¶ La gran risoluzion dunque fu presa

si convinca, ¶ Che, acciò gran duce alcun sovran si

tui; ¶ Tu presti ai gran delitti il nome, il

mister suppone; ¶ Dice poi: gran politico è il Barbone

Avesser di svelare il gran segreto. ¶ La Volpe un

Onde dai minister dei gran sovrani ¶ S'empiono i

che ben distinguete il gran dal gioglio, ¶ Dalla zucca

che quella buca ¶ Del Gran Cucù al tumulo conduca

il Corvo e il Gran Cucù. ¶ Anzi bestie vi

fosso, ¶ Render credendo il Gran Cucù propizio; ¶ Come a

offici ¶ Volesser presso al gran profeta Uccello, ¶ Che lor

con velo ¶ Associare ai gran delitti il cielo? ¶ Vi

indispensabil necessaria: ¶ Ella in gran monarchia cangia il gran

gran monarchia cangia il gran furto, ¶ Ella cangia in

miracoli. ¶ Ella dei più gran prenci e più eminenti

s'immaginò ¶ D'esser gran Capitan: stupite? Io no

supremo delle regie armate, ¶ Gran gentil bestia sua, o

attuale, ¶ Qualunque bestia di gran lunga a quella ¶ Che

Così anche oggi i gran prenci e i potentati

Conte Babbuin è una gran testa, ¶ Altri dicean nè

Nè fra lor per gran tempo altro s'intese

suol dare alle femmine gran gusto. ¶ Per piacere alle

poggiolin sul prato ¶ Con gran pompa e real magnificenza

con strani ¶ Strumenti procedea gran banda appresso; ¶ Poi di

per fine in un gran scroscio di risa. ¶ A

sdegno, ¶ E bruscamente le gran corna scosse: ¶ Sbuffa il

Sieguon di guastator due gran drappelli ¶ Sotto l'Orso

L'alto favor del Gran Cucù li guida ¶ Per

sentiero alla vittoria; ¶ Il Gran Cucù li coprirà di

La generosità del tuo gran core ¶ Copiosamente sulla veneranda

fero al suo partir gran riverenza; ¶ Ed esultanti per

sì fatti auguri ¶ Di gran successi si credean sicuri

conte non credea nel Gran Cucù; ¶ E che chiamar

la Tigre, ¶ Bestie di gran poter fra gli avversari

a quei guerrieri ¶ I gran divorator di vettovaglie, ¶ I

postarsi a tempo ebbe gran cura ¶ Nelle posizion più

più vaglia, ¶ E la gran lite un sol duel

Ha per la schiavitù gran simpatia; ¶ Dunque perchè sprecar

Il nemico assalir con gran vigore ¶ I regj, e

Qui fra le due gran bestie uopo è che

e la soggioga, ¶ Col gran peso la schiaccia e

a trosce, ed il gran collo ¶ Giù penzolon trabocca

dà nel cader sì gran tracollo, ¶ Che molti infranti

a grand'urti, a gran colpi apre il passaggio

Idee non sono al gran confronto adatte. ¶ Par che

ebber per model quei gran campioni ¶ Le tigri, le

lacrime parean giù pel gran naso ¶ Cascatelle di Tivoli

amico, ¶ S'egli del Gran Cucù fosse anche in

Stavasi a riguardar la gran battaglia ¶ Il Lioncino in

carne, ¶ E scagliar la gran tromba, e strage enorme

gettar lunge, ¶ E far gran piazza ove a percuoter

E il decisivo far gran colpo volle, ¶ Pria che

un giuocolino, ¶ Di quel gran vol, di quel gran

gran vol, di quel gran tonfo a fronte, ¶ D

gli ammacca; ¶ E un gran cozzo del Bufalo in

difficil cosa, ¶ Malgrado il gran coraggio e la gran

gran coraggio e la gran possa, ¶ Che contro tanti

venne in aiuto ¶ Il Gran Mammut, ed altre bestie

conosciuto; ¶ Onde, quantunque pei gran colpi ha l'osse

e via portarsi il gran trofeo. ¶ Urli allora innalzar

fa polpette. ¶ Perciò il Gran Rocco, augel straordinario, ¶ La

Pantera non fu nel gran duello, ¶ Sol lo dovette

afflitta ¶ Colà precorsi della gran sconfitta. ¶ Quantunque notte fosse

ma per la sua gran mole; ¶ Che in quella

bestie d'allor ogni gran pregio ¶ Che di Corte

nostra età su sì gran punto ¶ Alle bestie d

acido sottile ¶ Sublima nei gran principi e depura ¶ Qualunque

entrambe le parti al Gran Cucù, ¶ Di grazie in

lo richiamo, ¶ Incominciò: Te, Gran Cucù, lodiamo. ¶ Poichè pei

il credesse; ¶ Ma la gran moltitudine il credea, ¶ Che

in pompa invia ¶ Col Gran Cerimoniero all'Elefante; ¶ Copia

l'Inspettor e il Gran Cerimoniere ¶ Di comestibili esquisiti

a nome, ¶ A quel gran bestion dodici some. ¶ Dei

il campo ove il gran fatto ¶ Accadde, per passar

procura, ¶ Piccola pena a gran reato esigo; ¶ Poichè supplizio

La carcassa, per cui gran pena darti ¶ Tu sembri

grosso. ¶ E mentre il Gran Cerimonier facea ¶ Vari lazzi

narra d'Ettor quel gran Cantore, ¶ Che dall'asta

pel suo Tapir nel gran conflitto ¶ Provar fe' al

accompagnata, ¶ L'urna nel gran salon fu collocata. ¶ E

Per lei, fratelli, il Gran Cucù preghiamo. ¶ Quindi fe

su quella dava ¶ Un gran colpo di becco, ed

cupa ed orba ¶ Del Gran Cucù al tumulo profondo

ei disse, la più gran sventura ¶ Che accader possa

morto. ¶ Onde per sì gran vol, per sì bel

son io che il Gran Cucù ¶ Per l'orecchia

accordo ¶ Che quando il Gran Cucù risorgerà, ¶ (Il dì

di nuovo ¶ Regnar col Gran Cucù nel mondo nuovo

bramate, ¶ Non sol del Gran Cucù coi sacerdoti ¶ Cortesi

i suoi pregi eminenti, ¶ Gran Maggiordomo proclamato venne; ¶ Ciò

generosa offerta, ¶ Che del gran Corvo fra le più

corvina, e a sua gran sorte ¶ Ascrivea tant'onor

avea contratto; ¶ Che il Gran Corvo sapea che la

Lo credè divenuto un gran ministro, ¶ E appoco appoco

E perchè il Mar, gran rompitore d'Ismi, ¶ Non

il Coccodrillo altre più gran ragioni ¶ Per nominar l

Forse perchè egli fu gran democrata, ¶ Nè accomodarsi bestia

se non meditasse il gran disegno ¶ Di formar nuovo

S'acqueta e in gran silenzio ascoltar suole ¶ O

aspira all'onor di gran politico, ¶ Nè a digerir

Buon gorguzzule aver convien, gran buzzo, ¶ E sopra tutto

re Drago inviò due gran Serpenti: ¶ Dolcissimo è l

repubblica d'insetti ¶ Al gran congresso anch'essa inviar

volendo alcun riguardo ¶ Dalle gran bestie, almeno in apparenza

gagliardo ¶ Ambasciador di qualche gran potenza; ¶ Onde da quei

alla testa, ¶ Che del Gran Corvo si copria col

al Corvo e al Gran Cucù gli addetti, e

aria. ¶ Cioè che il Gran Cucù sia necessario ¶ Solo

paterno offizio ¶ Il re gran prete abitator del Nilo

L'alta indignazion del Gran Cucù; ¶ Ma degli Allocchi

Nel tronfio cor delle gran bestie d'oggi. ¶ Fendean

Lo spettator, e con gran plauso e lode, ¶ Che

Corte per lusso i gran sovrani ¶ Soglion talor, pur

un altro aggiunge ¶ Una gran buona bestia egli esser

strane ¶ Propagatrici dei più gran disastri; ¶ E i popoli

discorso stolto, ¶ E con gran risa e gran fischiate

con gran risa e gran fischiate accolto. ¶ Col sibilo

Nasce nell'assemblea qualche gran diavolo? ¶ Di ricoprir allor

li suoi pregi, un gran partito, ¶ E dall'universale

al Vampir, ch'una gran filza ¶ Di documenti dalla

filosofiche chimere: ¶ Ma la gran massa: A te a

primiera. ¶ Così gorgoglia in gran caldaia, e bolle ¶ Esuberante

dicea ¶ Bisogna ben che gran buffon noi siamo ¶ Per

reali giardini e dei gran parchi, ¶ A più d

Tutti allora proruppero in gran risa, ¶ Ma quel repubblicano

Vedrem di guerre cagionar gran parte ¶ Di regnante famiglia

congresso, e levasi un gran chiasso, ¶ Un gran tumulto

un gran chiasso, ¶ Un gran tumulto fra i partiti

animo retto e di gran cor dotati, ¶ Per la

i vizi suoi; ¶ E gran tempo vi volle pria

vituperi, ¶ Ch'eran per gran malor pur troppo veri

li mali il più gran male ¶ Esser la libertà

Da cui neppur certe gran bestie io tolgo. ¶ Nè

cui 'l volgo credea gran merto fosse, ¶ Perchè classe

Che la Volpe un gran colpo ancor tramasse ¶ Si

servil negoziator sottratta ¶ La gran massa dei miseri mortali

assicura ¶ Che allor la gran rivoluzion seguisse ¶ Che l

si salvasse, ¶ Chi di gran Cete in sul groppon

e cucuista ¶ Prete del Gran Cucù, cioè a dire

vista, ¶ Che ordine il Gran Cucù desse al gran

Gran Cucù desse al gran Rocco ¶ Che il Caval

E attribuillo tutto al Gran Cucù. ¶ Da cotal fatto

una sola: ¶ E il gran vate che in itala

ragionante libero pensiero, ¶ Di gran rovesciamenti orme tu miri

colla branca ¶ Quando il gran Tamurat montò su quello

suo la verità. ¶ Dal gran Bramino stesso ci fu

appieno fu da quel gran prete istrutto ¶ Di ciò

vedrà giammai. ¶ Sacro al gran Brama e prezioso è

nuovo ancora ¶ Gettando al gran Bramin le braccia al

dì la stese sopra ¶ Gran pergamena, e fu compita

immaginar gli Achei ¶ La gran battaglia e la famosa