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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Francesco Biamonti, L'angelo di Avrigue, 1983

concordanze di «Gregorio»

nautoretestoannoconcordanza
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1. ¶ Verso le undici Gregorio andò ad Avrigue. Il
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azzurro immobile e smorzato. ¶ Gregorio conosceva ancora bene la
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nel «carruggio vecchio», – disse Gregorio, – non c’è piú
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me? ¶ – Andiamo immediatamente, – disse Gregorio. ¶ – Senza paramenti, senza aspersorio
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pini. ¶ Il prete riposò; Gregorio appese la sporta del
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Partí cupa e intenerita. ¶ Gregorio trascorse il resto del
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parlavano poco e sottovoce. ¶ Gregorio si fermò al banco
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Pierre stesso. ¶ Sembrò a Gregorio che Jean-Pierre avrebbe
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chiedere una sigaretta a Gregorio. ¶ – Que tenga suerte, – disse
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lei come si chiama? ¶ – Gregorio. ¶ – Ah! Grigheu, – meditò quell
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l’altro sogghignò a Gregorio che diceva che andava
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quel bar? ¶ – Perché? – chiese Gregorio, che un nonnulla allarmava
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tattica. ¶ – Buon appetito, – disse Gregorio. – Vi lascio mangiare in
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della musica nella vita. ¶ Gregorio andava ricordando che ad
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Non gridi piú, – disse Gregorio. – Ognuno al mondo fa
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capisco. ¶ – Ha ragione, – ammise Gregorio. – Volevo dire che questi
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uomo buono e paziente. ¶ Gregorio si spostò dalla parte
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farsi vivo piú nessuno. Gregorio non conosceva l’andamento
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un bel posto, – disse Gregorio convinto: – alto, isolato, sul
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si limitò a dire Gregorio, benché sulla rupe vivessero
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fatto indossare, – buttò là Gregorio. ¶ Il cameriere non raccolse
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difficile che salga, – disse Gregorio. – Jean-Pierre le fa
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le sue abitudini, – disse Gregorio. ¶ Riandò a ciò che
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allora, come a tranquillizzare, Gregorio disse: ¶ – Io non cerco
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dire. ¶ – Par moments, – sussurrò Gregorio. Qualche momento, ma proprio
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ritornare al bar, e Gregorio lo accompagnò un tratto
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grandi, tinti in avorio. ¶ Gregorio tornò al bar. ¶ – Che
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arastre contro il cielo. ¶ Gregorio la seguí fino al
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troppo caro. Chiese a Gregorio se era uno dei
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fortunati che potevano permetterselo. Gregorio le spiegò dove abitava
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può parlare tranquillamente, – disse Gregorio ansioso. ¶ – Amici ne aveva
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Lasci perdere, – lo invitò Gregorio con calma, – non rinvanghi
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d’un ragazzo! – fece Gregorio con dolcezza. – O è
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aspettavano, Maria chiese a Gregorio che mestiere faceva, e
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andare per deserti, – affermò Gregorio. ¶ Che strana idea si
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sopra strada. ¶ – Passeggiamo, – disse Gregorio. ¶ – Passeggiare non è proibito
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Crairora. ¶ – Com’era? – domandò Gregorio, – com’era quella donna
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Persin troppo buona, – disse Gregorio. – Ho l’impressione che
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devastata e mani fini. ¶ Gregorio ritirò fuori quel po
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nada doliente». ¶ – ¡Gracias, señor! – Gregorio disse. ¶ Era meglio fermarsi
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laggiú nelle terrazze, disse Gregorio, c’era ancora tanta
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il gelo all’arsura. ¶ Gregorio lo invitò a scendere
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quel sangue urge. ¶ Poi Gregorio si riscosse e gli
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aveva proibito. ¶ 11. ¶ Quella mattina Gregorio andò ad Avrigue. ¶ Voleva
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uomo molto anziano. A Gregorio sembrava di conoscerlo, il
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se ne andava? – chiese Gregorio, che il risentimento di
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quando andavo a frangere. ¶ Gregorio lo riconobbe finalmente: era
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vigna. ¶ – E questi? – chiese Gregorio, che voleva strapparlo al
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vita? ¶ – Sul Nyon, – disse Gregorio soprappensiero. ¶ – E che cos
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sibillino che minaccioso, disse Gregorio, quel messaggio. Ma chi
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per la mulattiera. E Gregorio si informò ancora di
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volte a quello sfogo. ¶ Gregorio si disse in silenzio
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erbaccio. ¶ Non permise a Gregorio di portargli il telo
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attraversano in silenzio. ¶ A Gregorio sembrò di vederla la
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anima in pena. ¶ Anche Gregorio salutò Edoardo e senza
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portato lei qualcosa – poi Gregorio passò nella stanza e
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a piedi. ¶ Ester prese Gregorio sottobraccio. Era bellissima, gli
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pronto. Potevano aspettare, disse Gregorio; e ordinò del vino
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piú chiesto di posare? ¶ 14. ¶ Gregorio s’era alzato tardi
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come insanguinati. ¶ Egli e Gregorio bevettero di nuovo insieme
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a quel modo? chiese Gregorio. ¶ – Es la química ¡señor
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il momento, – disse ancora Gregorio. ¶ Mise una mano sulla
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strappata. ¶ In cuor suo Gregorio gliel’augurava; e gli
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tavolo. Lo presentò a Gregorio. Un cugino di Martine
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Certamente quel pittore, arguí Gregorio, che voleva dipingere Martine
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Che ora è? – domandò Gregorio, che non portava mai
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un poco. ¶ – Due, – disse Gregorio, – ce ne sono due
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Erano argille, lo informò Gregorio. Sgretolate dal vento, luccicavano
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frate non disse niente. Gregorio rivedeva quei frati per
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l’ora della secchezza. ¶ Gregorio pensò che lui in
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nelle ore libere, – disse Gregorio per rispondere a tono
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sterminati una grande impressione. ¶ Gregorio rimpianse di non averla
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s’accompagnò a Laurence. Gregorio colse fra loro qualche
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tempo a fine inverno – Gregorio se ne ricordava – c
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difficile da spiegare, – disse Gregorio scuotendo il capo. E
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qualcosa della guerra. E Gregorio disse che non ne
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ti devi basare, – disse Gregorio. – Tutto ciò che rivive
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Ma non ti commuove? ¶ Gregorio rispose di sí, che
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un bel maniaco, – disse Gregorio. ¶ – Amava i sonagli, diceva
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leggero, e senza voltarsi. Gregorio si domandava se la
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diverse tappe. ¶ – Pregatz... pregate... – Gregorio ripeté assorto. ¶ – È un
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chiesa e sul crinale. ¶ Gregorio si volse a guardare
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gioca me ne vado. ¶ Gregorio prese la chiave nel