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Giacomo Leopardi, Canti, 1837

concordanze di «I»

nautoretestoannoconcordanza
1
1837
I ¶ ALL'ITALIA ¶ O patria
2
1837
E le colonne e i simulacri e l'erme
3
1837
ferro ond'eran carchi ¶ I nostri padri antichi. Or
4
1837
sangue mio. ¶ Dove sono i tuoi figli? Odo suon
5
1837
In estranie contrade ¶ Pugnano i tuoi figliuoli. ¶ Attendi, Italia
6
1837
Né ti conforti? e i tremebondi lumi ¶ Piegar non
7
1837
la pia ¶ Consorte e i figli cari, ¶ Ma da
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1837
che le piante e i sassi e l'onda
9
1837
spose vi foro o i figli accanto ¶ Quando su
10
1837
ai vinti ¶ La fuga i carri e le tende
11
1837
tinti ¶ Del barbarico sangue i greci eroi, ¶ Cagione ai
12
1837
io per la Grecia i moribondi lumi ¶ Chiuda prostrato
13
1837
del vostro vate appo i futuri ¶ Possa, volendo i
14
1837
i futuri ¶ Possa, volendo i numi, ¶ Tanto durar quanto
15
1837
e della man daranno ¶ I sensi e le virtudi
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1837
Sedendo u' vostro ferro i marmi avviva. ¶ O dell
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1837
gli aspri cenni ed i superbi regni; ¶ Non udisti
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1837
le nubi e non i venti, ¶ Ma ne spegnesse
19
1837
vennero al passo, ¶ E i negletti cadaveri all'aperto
20
1837
e le tele e i marmi e i templi
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1837
e i marmi e i templi; ¶ Pensa qual terra
22
1837
MAI ¶ QUAND'EBBE TROVATO I LIBRI DI CICERONE ¶ "DELLA
23
1837
Di svegliar dalle tombe ¶ I nostri padri? ed a
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1837
carte; alla stagion presente ¶ I polverosi chiostri ¶ Serbaro occulti
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1837
polverosi chiostri ¶ Serbaro occulti i generosi e santi ¶ Detti
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1837
né invidia; ozio circonda ¶ I monumenti vostri; e di
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1837
Con gli studi sepolti, ¶ I vetusti divini, a cui
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1837
Parlò senza svelarsi, onde i riposi ¶ Magnanimi allegràr d
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1837
scopritor famoso, ¶ Segui; risveglia i morti, ¶ Poi che dormono
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1837
morti, ¶ Poi che dormono i vivi; arma le spente
31
1837
che del patrio nido ¶ I silenzi lasciando, e le
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1837
fortuna amici ¶ Non crescano i tuoi figli, e non
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1837
quando a tenzone ¶ Scendono i venti, e quando nembi
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1837
V'incresca esser nomate. I danni e il pianto
35
1837
grido ¶ Crescean di Sparta i figli al greco nome
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1837
disfiori e scioglia ¶ Vecchiezza i membri, o padre; a
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1837
polve ¶ Lorda il tiranno i crini; ¶ E libertade avvampa
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1837
le chiome polverose e i fianchi ¶ Delle cavalle vincitrici
39
1837
nudi ¶ Mutò la gente i gloriosi studi. ¶ Tempo forse
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1837
che l'aratro ¶ Sentano i sette colli; e pochi
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1837
perverse menti ¶ Non isgombrano i fati, e la matura
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1837
romane inclite mura ¶ Chiama i gotici brandi; ¶ Sudato, e
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1837
virtù, le cave nebbie, i campi ¶ Dell'inquiete larve
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1837
mortale insulta. ¶ Dunque tanto i celesti odii commove ¶ La
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1837
molli eterni petti. ¶ Forse i travagli nostri, e forse
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1837
e forse il cielo ¶ I casi acerbi e gl
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1837
ch'a terra ¶ Sparse i regni beati empio costume
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1837
il vincitor calpesta, ¶ Fremono i poggi, dalle somme vette
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1837
anni ¶ Lieti vedesti, e i memorandi allori; ¶ E tu
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1837
Olimpo o di Cocito i sordi ¶ Regi, o la
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1837
caterva? In peggio ¶ Precipitano i tempi; e mal s
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1837
DELLE FAVOLE ANTICHE ¶ Perché i celesti danni ¶ Ristori il
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1837
e spenti ¶ Di febo i raggi al misero non
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1837
Già di candide ninfe i rivi albergo, ¶ Placido albergo
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1837
albergo e specchio ¶ Furo i liquidi fonti. Arcane danze
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1837
danze ¶ D'immortal piede i ruinosi gioghi ¶ Scossero e
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1837
le verginee braccia. ¶ Vissero i fiori e l'erbe
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1837
e l'erbe, ¶ Vissero i boschi un dì. Conscie
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1837
per le piagge e i colli, ¶ Ciprigna luce, alla
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1837
umano affanno, ¶ Rigide balze, i luttuosi accenti ¶ Voi negletti
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1837
le cure infelici e i fati indegni ¶ Tu de
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1837
casi ordine immenso ¶ Preparano i destini! Ecco di sangue
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1837
ira de' venti, ¶ Primo i civili tetti, albergo e
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1837
primo ¶ Il disperato pentimento i ciechi ¶ Mortali egro, anelante
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1837
e dal mugghiante ¶ Su i nubiferi gioghi equoreo flutto
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1837
E di tuo seme i generosi alunni ¶ Medita il
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1837
Né guidasse per gioco i lupi al fonte ¶ Il
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1837
regni ¶ Della saggia natura! I lidi e gli antri
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1837
nessuna ¶ Alla misera Saffo i numi e l'empia
70
1837
Spande il tuo labbro: i destinati eventi ¶ Move arcano
71
1837
sul dì novello, ¶ E i destrier che dovean farmi
72
1837
e sospirai. ¶ Poscia traendo i tremuli ginocchi ¶ Stupidamente per
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1837
Olimpo piove ¶ Malinconicamente e i campi lava. ¶ Ned io
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1837
vento, ¶ E queta sovra i tetti e in mezzo
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1837
a tarda notte, ¶ Dopo i sollazzi, al suo povero
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1837
strugge ¶ Internamente? Obblivione ingombra ¶ I tuoi pensieri, e gli
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1837
traea le notti e i giorni; ¶ Oggi nel vano
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1837
il Sol che nasce ¶ I suoi tremuli rai fra
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1837
risveglia; ¶ E sorgo, e i lievi nugoletti, e il
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1837
quando al sole ¶ Brillano i tetti e i poggi
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1837
Brillano i tetti e i poggi e le campagne
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1837
sua lingua. Poiché certi i segni ¶ Sentendo di quel
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1837
io fui ¶ Sovra tutti i felici. Ahi, ma cotanto
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1837
io rimembro e piagno ¶ I perduti desiri, e la
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1837
dirai. Le notti e i giorni ¶ Tragge in ozio
86
1837
all'aspro desire onde i mortali ¶ Già sempre infin
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1837
s'altri, a sdegno ¶ I vòti anni prendendo, e
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1837
odiando, l'omicida mano, ¶ I tardi fati a prevenir
89
1837
e dei passi, e i vani studi ¶ Di cocchi
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1837
gioventù del cor diedero i fati; ¶ Che nella ferma
91
1837
tutti ¶ Della prima stagione i dolci inganni ¶ Mancar già
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1837
Eleggerò. L'acerbo vero, i ciechi ¶ Destini investigar delle
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1837
qual di lode ¶ Colmano i saggi, io d'ammirar
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1837
genti ¶ O mal grati i miei detti o non
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1837
fior degli anni, ¶ Mancati i dolci affanni ¶ Della mia
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1837
Della mia prima età: ¶ I dolci affanni, i teneri
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1837
età: ¶ I dolci affanni, i teneri ¶ Moti del cor
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1837
più. ¶ Proprii mi diede i palpiti, ¶ Natura, e i
99
1837
i palpiti, ¶ Natura, e i dolci inganni. ¶ Sopiro in
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1837
parte, ¶ D'in su i veroni del paterno ostello
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1837
perché di tanto ¶ Inganni i figli tuoi? ¶ Tu pria
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1837
anni miei ¶ Anche negaro i fati ¶ La giovanezza. Ahi
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1837
è quel mondo? questi ¶ I diletti, l'amor, l
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1837
aiuole, susurrando al vento ¶ I viali odorati, ed i
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1837
I viali odorati, ed i cipressi ¶ Là nella selva
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1837
sibilando il vento, ¶ Rimbombaro i sollazzi e le festose
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1837
volto ¶ Scolorarmi? Altro tempo. I giorni tuoi ¶ Furo, mio
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1837
or più non gode; i campi, ¶ L'aria non
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1837
vago immaginar, di tutti ¶ I miei teneri sensi, i
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1837
I miei teneri sensi, i tristi e cari ¶ Moti
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1837
sera, e vai, ¶ Contemplando i deserti; indi ti posi
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1837
tu paga ¶ Di riandare i sempiterni calli? ¶ Ancor non
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1837
e le ville. Apre i balconi, ¶ Apre terrazzi e
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1837
natura cortese, ¶ Son questi i doni tuoi, ¶ Questi i
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1837
i doni tuoi, ¶ Questi i diletti sono ¶ Che tu
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1837
il cor si riconforta. ¶ I fanciulli gridando ¶ Su la
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1837
intollerabil noia ¶ Gli ozi, i commerci usati, ¶ E di
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1837
te ritorno, ¶ E ristora i miei sensi il tuo
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1837
contemplar m'affiso. ¶ Sempre i codardi, e l'alme
120
1837
ogni atto indegno ¶ Subito i sensi miei; ¶ Move l
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1837
non quell'uno intra i mortali ha sede? ¶ Avarizia
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1837
obblio! ¶ Tali son, credo, i sogni ¶ Degl'immortali. Ahi
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1837
Ma di natura, ¶ Infra i leggiadri errori, ¶ Divina sei
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1837
Non val cosa nessuna ¶ I moti tuoi, né di
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1837
Fan la bellezza e i musicali accordi, ¶ Ch'alto
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1837
Pur ne' tuoi contemplando i suoi begli occhi, ¶ Cupido
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1837
incontro alla festosa fronte ¶ I lùgubri suoi lampi il
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1837
oscuri ¶ Silenzi della tomba i dì futuri, ¶ Questo se
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1837
all'alma, ¶ Colei che i nostri danni ¶ Ebber solo
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1837
parte anco gentile, ¶ Come i più degni tuoi moti
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1837
le percosse tazze ¶ E i branditi cucchiai, viva rifulse
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1837
vedendo, ¶ E meditando sovra i larghi fogli ¶ Profondamente, del
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1837
omai volgono, o Gino, ¶ I fusi delle Parche. Ogni
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1837
di colonne, ¶ Da tutti i lidi lo promette al
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1837
Vapor, tipi e choléra i più divisi ¶ Popoli e
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1837
In arme tutti congiurati i mondi ¶ Fieno in perpetuo
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1837
Sien l'eclittica o i poli, eternamente ¶ Sarà, se
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1837
lana o di seta. I rozzi panni ¶ Lasciando a
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1837
abbatterà, per girne ¶ Raccozzando i rottami, e per riporlo
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1837
emendator, lascia, mi disse, ¶ I propri affetti tuoi. Di
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1837
cercar dentro te. Canta i bisogni ¶ Del secol nostro
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1837
al canto ¶ Del secolo i bisogni omai non penso
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1837
quelli, ognor crescendo, ¶ Provveggono i mercati e le officine
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1837
trovato, estremo ¶ Di tutti i mali, ritrovàr gli eterni
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1837
impietrata lava, ¶ Che sotto i passi al peregrin risona
146
1837
fior gentile, e quasi ¶ I danni altrui commiserando, al
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1837
Abbandonasti, e volti addietro i passi, ¶ Del ritornar ti
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1837
sola in meglio ¶ Guida i pubblici fati. ¶ Così ti
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1837
fulminar col brando ¶ Infra i propri guerrieri. ¶ Così fatti
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1837
l'empia natura ¶ Strinse i mortali in social catena
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1837
tuoi piacevolmente, e che i derisi ¶ Sogni rinnovellando, ai
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1837
un popol di formiche i dolci alberghi, ¶ Cavati in
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1837
oppressi ¶ Dall'ignea forza, i popolati seggi, ¶ E il
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1837
acqua ¶ Fervendo gorgogliar, desta i figliuoli, ¶ Desta la moglie
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1837
le rotte ¶ Case, ove i parti il pipistrello asconde
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1837
l'ombre ¶ Rosseggia e i lochi intorno intorno tinge
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1837
fanno ¶ Dopo gli avi i nepoti, ¶ Sta natura ognor
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1837
Che sembra star. Caggiono i regni intanto, ¶ Passan genti
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1837
E la sede e i natali ¶ Non per voler
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strumenti dell'arte, ¶ E i servigi diversi ¶ A che
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1837
quel loco eran ghirlanda. ¶ I ramoscelli ivan cantando al
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1837
che sempre piagne ¶ Fra i tronchi un rivo fea
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1837
la valle bruna, ¶ E i collicelli intorno rivestia ¶ Del
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1837
un suo lembo ¶ Toccava i monti, e l'altro
165
1837
Discior sentia la misera i ginocchi; ¶ E già muggiva
166
1837
poi correa, ¶ Sì che i panni e le chiome
167
1837
gli occhi, e stretti i panni al seno, ¶ Gìa
168
1837
tra il nembo accelerando i passi. ¶ Ma nella vista
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1837
Così di mille mali ¶ I miseri mortali ¶ Volgo fiero