Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

guerra vera, e tornavano i nomi delle loro stanitše

arzillo e allegro, che i giovani chiamavano zio. Era

teneva in osservazione costante i padroni di casa, ne

tutte le mosse sospette, i gesti furtivi e obliqui

faceva più a trattenersi. I pavimenti di legno delle

legno delle cucine rimbombavano, i canti e i ritornelli

rimbombavano, i canti e i ritornelli riempivano la casa

con le malinconie e i tristi pensieri. ¶ Lo stesso

gola stretta della tristezza. I suoi occhi diventavano pieni

kazàk aveva soltanto nemici, i partizany, i tedeschi, i

soltanto nemici, i partizany, i tedeschi, i Rossi, gli

i partizany, i tedeschi, i Rossi, gli Alleati, le

gli Alleati, le malattie, i pidocchi, la fame, e

finché arrivava a posare i piedi sopra il terreno

dentro di lui come i lupi sulla neve. Una

un pensiero improvviso: forse i cosacchi avevano fatto male

In Russia c’erano i bolscevichi, che per lui

di desolazione vasta come i deserti che c’erano

ritenuto fin da giovane i suoi veri nemici, i

i suoi veri nemici, i bolscevichi, da anni non

lungo il Terek forse i suoi sarebbero stati ancora

perché loro avevano seguito i loro Atamany non v

non poteva che seguire i propri capi. Lassù comandavano

propri capi. Lassù comandavano i Rossi, e se il

modi di essere kazàk. I tartari e i circassi

kazàk. I tartari e i circassi per esempio erano

sentiva come fratelli. Tutti i cosacchi dalle patrie così

maniera. ¶ Stava bene con i compagni, tra i canti

con i compagni, tra i canti, il vino e

della Carnia, e avevano i loro pagliericci nelle caserme

Anche alla festa, durante i canti e le bevute

voglia di misurarsi con i partizany e i loro

con i partizany e i loro capi, di cui

Di loro si ricordavano i sabotaggi riusciti, i colpi

ricordavano i sabotaggi riusciti, i colpi di mano andati

lui. Senza accorgersene imitava i suoi gesti e assecondava

suoi gesti e assecondava i suoi scoppi di riso

stregato e perso dentro i riflessi della sua personalità

scoppi che facevano sussultare i cosacchi sparsi con disordine

che avevano a disposizione, i vecchi fucili, qualche sten

notizie dalla zona bombardata. I morti erano così numerosi

viene da sé. Sono i capi che la vogliono

capi che la vogliono. I capi e i generali

vogliono. I capi e i generali» fece un’altra

che aveva perso entrambi i genitori. Sempre più spesso

levarsi la fame tutti i giorni. Gli argomenti erano

e sembravano obbligati come i binari di un treno

di sanare un po’ i danni e le ferite

loro memoria erano rimasti i ricordi di grandi migrazioni

nomade”. Erano nomadi come i kirghisi e le migrazioni

lontani dalle loro terre, i cosacchi conservavano le loro

che lo respingeva per i suoi colori cupi, preferiva

come, nella guerra civile, i loro generali, Wrangel, Kornilov

unità di rincalzo per i tedeschi, ossia una cosa

Davvero, si chiedeva Marta, i cosacchi avevano potuto dare

quei pensieri fossero per i cosacchi una zona proibita

di incognite. ¶ A Marta i cosacchi facevano pena. Tutti

Tutti le facevano compassione, i soldati che rischiavano la

la vita sui fronti, i partigiani che stavano a

di freddo sulle montagne, i prigionieri, gli sbandati, i

i prigionieri, gli sbandati, i dispersi. Ma i cosacchi

sbandati, i dispersi. Ma i cosacchi più di tutti

senza ritorni, come dimostravano i treni che portavano gli

zone arrivavano notizie che i cosacchi avevano cacciato gli

loro come esseri inferiori. I tedeschi non li aiutavano

la forza. Sempre meglio i cosacchi si rendevano conto

la carta, leggendo continuamente i nomi dei paesi in

il terreno scottare sotto i piedi, perché riuscivano quasi

e dannate in cui i tedeschi uscivano dalle loro

Dokumenta!» ¶ Sia lui che i suoi vedevano benissimo che

spruzzato dal suo cavallo. ¶ I tedeschi ebbero uno scatto

Subito anche Burlak e i suoi sguainarono le scimitarre

a loro più congeniali. I tedeschi caddero nella trappola

antica paura della guerra. I colpi rintronarono in ogni

non tutto era finito. I colpi sparati ferirono un

loro gole, e falciarono i due tedeschi con fendenti

esempio quando essa raggiungeva i francesi di Napoleone nel

dei fiumi. Burlak e i suoi sentirono in quel

impegno per far sparire i due cadaveri. La moto

viti e bulloni, e i pezzi più grossi furono

venuta prestissimo. «Schnapps!» insistevano i cosacchi, come ne avessero

come ne avessero tutti i diritti per la loro

Avevano bene in mente i giorni terribili del borgo

alta della valle, dove i paesani erano ancora accampati

spaventate che stavolta tutti i paesi della vallata sarebbero

occhiata lungo le strade, i sentieri, il greto del

partigiani, ben nascosti come i funghi nei boschi, e

o sentito nulla. Certo i due militari avevano percorso

a nudo all’improvviso i due cadaveri, o le

era stato, e attirando i fulmini della vendetta su

fino al luogo dove i suoi carrozzoni svuotati, coperti

e spalancati a tutti i venti, cominciavano lentamente a

e di conoscenza tra i vari presídi, tra gli

ufficiali, le donne e i ragazzi. Si vedevano cosacchi

discorsi tornavano senza sosta i nomi dei luoghi dove

e soltanto per combattere i partigiani, anziché per fare

canneti di bambù e i boschetti di salici. Ricordava

che la lotta contro i partigiani, che peraltro doveva

era nessun rapporto tra i cosacchi e i ribelli

tra i cosacchi e i ribelli, che volevano cacciare

ribelli, che volevano cacciare i tedeschi invasori come loro

loro volevano fare con i Rossi. Così, in fondo

velo di simpatia per i partizany, che erano giovani

misurarsi da vicino con i guerriglieri e di trovarsi

perché aveva combattuto con i Rossi nella battaglia di

signorile. Gli pareva che i due formassero un insieme

un uomo della steppa, i cui genitori erano contadini

qualcuno che poteva rivolgere i suoi pensieri a Marta

vedere le spade ricurve, i vecchi fucili, le cartucce

per le stufe e i caminetti. Non hai visto

a comparire merci per i cosacchi. Un po’ di

dentro l’altra, che i cosacchi chiamavano matrjoške e

matrjoške e compravano per i loro bambini. E poi

di vario genere per i cavalli, indumenti di flanella

villaggio, e in tutti i villaggi e le vallate

avesse trasportato di peso i colori, gli odori e

le sue steppe e i suoi fiumi, come se

vivere senza di esse. ¶ I cosacchi erano visibilmente soddisfatti

carichi di furore contro i Rossi, Stalin e il

le frasi affettuose e i comandi che rivolgevano ai

arcuati, a volte con i fregi della mezzaluna, ficcati

nelle fasce colorate, con i foderi di cuoio borchiati

cuoio borchiati di rame. I carri coperti di pelli

Nella notte si sentivano i cori dei cosacchi, pieni

terrazza di legno. Tutti i camini fumavano, le tendine

né la madre, né i fratelli, e capiva di

sua assenza erano venuti i russi. Avevano condotto via

Urvàn era commosso, perché i cosacchi erano facili alle

Lo immaginavo» disse Marta. ¶ «I villaggi cosacchi venivano spesso

Abrek delle montagne, erano i russi delle pianure. E

e distrutto…» ¶ «Come fanno i tedeschi da noi…» ¶ Anche

la signora Esther e i parenti di Haha. Era

e in movimento come i venti e le nuvole

Perciò anche lei, come i cosacchi, si sentiva salire

essersi accorto che durante i ventitré anni del suo

e le strade e i sentieri erano pieni di

a tutto ciò che i partigiani avrebbero potuto danneggiare

re o della regina, i grandi raduni di popolo

soprattutto perché ne sapeva i dumy, che ne raccontavano

a quelli che componevano i canti del popolo greco

canti del popolo greco i quali, cuciti insieme, formavano

Iliade e l’Odissea. I dumy raccontavano che i

I dumy raccontavano che i cosacchi erano i discendenti

che i cosacchi erano i discendenti di pastori asiatici

quello che passava tra i canneti e i boschi

tra i canneti e i boschi di aceri e

valle del Terek. Sentendo i quieti rumori della notte

quieti rumori della notte, i fruscii degli scoiattoli e

perciò si perdeva dentro i propri pensieri, e aveva

nulla. Gli sembrava che i partizany, di cui aveva

erano graditi la solitudine, i rumori degli animali della

stenti e delle epidemie. I tanti disagi della guerra

la Polonia. Sentiva che i posti erano benedetti o

in una guerra contro i partizany, le pallottole vaganti

dove e come volevano i tedeschi. Dei suoi vecchi

coltivare le zucche e i girasoli. Lui invece aveva

l’antica guerra tra i Bianchi e i Rossi

tra i Bianchi e i Rossi, alla quale lui

con l’assetto che i Rossi andavano edificando dappertutto

andavano edificando dappertutto. Tra i bolscevichi e il popolo

era un divario incolmabile. I Rossi gli parevano gente

dentro dentro, vagavano ancora i fantasmi di quei costumi

kazàk. Di notte guardava i carri coperti di pelli

chiedeva quasi più perché i tedeschi non mandavano l

l’Armata cosacca contro i Rossi, per liberare i

i Rossi, per liberare i territori che da secoli

e grande, finito tra i cosacchi del Terek, e

delle battaglie avvenire con i partizany. ¶ «Perché non si

modo loro. Fanno saltare i ponti. Distruggono le strade

Mettono la dinamite sotto i tralicci. Escono come talpe

un aspettare senza frutto. ¶ I pensieri del colonnello erano

cavalli e passando attraverso i boschi. Ma lui provava

non aveva niente contro i guerriglieri, ed era stato

vera era quella contro i Rossi. Lui sperava che

l’odore della polvere, i nitriti dei cavalli, l

si era messo con i bolscevichi. Aveva fresca memoria

si fosse fermata allora. I ventitré anni passati in

giorno non veniva mai. I tedeschi rimandavano la cosa

perché erano convinti che i cosacchi fossero gente inferiore

al massimo a fare i cani da guardia a

l’Armata cosacca contro i Rossi. Gavrila non sapeva

funzioni, perdersi a guardare i tramonti precoci della montagna

precoci della montagna e i colori del crepuscolo. Allora

città di Germania né i partigiani dovevano vedere una

ripresa della guerra contro i Rossi, ora che l

cui aveva abitato con i proprietari della fattoria, cioè

fosse stata lanciata contro i bolscevichi, i russi si

lanciata contro i bolscevichi, i russi si sarebbero sollevati

strage di Ekaterinburg. Tutti i membri della famiglia imperiale

nuova strage degli innocenti. I figli non avevano colpa

stanza avevano fatto irruzione i rivoluzionari con le armi

l’acqua stagnava, tra i canneti di bambù e

grande Ataman di tutti i cosacchi, il quale aveva

delle sonagliere di ottone, i nitriti degli animali e

nitriti degli animali e i continui incitamenti rivolti loro

rivolti loro dagli uomini. I cosacchi si sistemarono lungo

dietro le case. Portarono i cavalli a bere nella

tanto si urtavano con i musi o con i

i musi o con i ventri, battendo gli zoccoli

battendo gli zoccoli. Poi i cosacchi entrarono nelle stalle

loro più piccolo gesto. I cosacchi non dicevano una

filosofia era molto semplice, i cavalli dovevano mangiare, e

fieno è mio» farfugliò. I cosacchi lo spinsero in

accesero dei fuochi sotto i loro pentoloni di rame

con gli zingari e i vagabondi sprovvisti di tutto

di pelli, si tolsero i valenki e si misero

la testa, poco persuasi. I giovani di tutta l

agguati. Bisognava subito stabilire i turni di guardia. Presero

vivi. Ridevano, motteggiavano, cantavano i dumy epici o le

Non ne abbiamo» rispondevano i paesani. ¶ «Non vero. Voi

casa, che rivelava subito i suoi spazi e le

sue eleganze, anche se i tappeti, i quadri, gli

anche se i tappeti, i quadri, gli oggetti d

Marta in russo. ¶ Tutti i cosacchi caddero dal cielo

al comandante tedesco. «Oh, i tedeschi!» disse Gavrila, abbozzando

in Francia, e tutti i cosacchi appartenessero a un

faceva immediatamente lega con i bambini, che avevano la

di Elias. Luca aveva i capelli neri e lunghi

se non girando per i boschi a far legna

con le sue corse, i suoi schiamazzi, i suoi

corse, i suoi schiamazzi, i suoi perenni discorsi col

e dell’italiano. Assorbiva i linguaggi con la velocità

suo passaggio. ¶ Dunaika, che i cosacchi chiamavano bábuška, faceva

faceva da mangiare per i suoi in un angolo

troppo spazio. Qui imbastiva i sughi e le salse

nel cuore dell’Asia. ¶ I cosacchi, entrandovi, si rallegravano

anche cibi in cui i gusti delle due comunità

nemmeno a modellare sopra i cosacchi la figura di

erano invece gli inglesi, i francesi, i russi, gli

gli inglesi, i francesi, i russi, gli americani. Poi

russi, gli americani. Poi i nemici erano tutti cambiati

babeliche della guerra. Erano i concetti stessi di guerra

diventato colonnello solo perché i suoi anni erano passati

allo scontro aperto con i partizany, se era possibile

lassù, sulle montagne, che i cosacchi sarebbero rimasti nel

e per prudenza, predisponeva i turni di guardia, specie

notte, ai ponti sopra i rapidi torrenti, ai piloni

soldato scelto del presidio. I turni di notte gli

giubba di panno e i valenki di cuoio. Era

pressi dei villaggi. Sentiva i cani del borgo abbaiare

gli abitanti di tutti i villaggi e di tutte

un solo punto che i pensieri di tutti confluivano

giù dai valichi alpini i tedeschi, e nella notte

colonne dei cosacchi con i loro cavalli e le

faceva la spola tra i partigiani e il villaggio

dicendo alla gente che i cosacchi non avrebbero osato

di Carnia, come prima i tedeschi, e che gli

una vaga simpatia per i cosacchi, perché gli sembrava

del Kuban, di tutti i fiumi dove avevano combattuto

perché v’erano pure i cosacchi siberiani del Bajkal

Ussuri e dell’Amur. I cosacchi erano un grande

dello zar, prima che i Rossi lo fucilassero con

sera. Si diceva che i cosacchi fossero barbari feroci

un pensiero curioso: anche i cosacchi arrivavano su carri

carro bestiame? ¶ Vide scendere i cosacchi dal treno con

cosacchi dal treno con i loro stalloni da traino

traino, enormi e tranquilli, i loro cavalli da sella

guance grigie di barba, i piccoli colbacchi scuri gettati

più strana di tutte. I bambini erano incuriositi dai

cavalli così giganteschi. Anche i vecchi contadini li guardavano

animali sarebbero stati per i lavori della campagna. Due

giro, e soprattutto verso i suoi, come per una

per correre a prendere i loro bambini e a

correvano rivoli di sudore. I bambini cosacchi erano laceri

gli stivali di cuoio, i capelli neri pettinati a

jurte di feltro sopra i prati più vicini ad

più vicini ad esso. I cosacchi entravano nell’acqua

ginocchio per far bere i cavalli e bagnarsi loro

gli stivali, le giubbe, i berretti, e scendevano nel

una meta purchessia. Alcuni, i più giovani, schiaffeggiavano l

l’erba, per legarvi i cavalli e li pilotavano

mongoli o tartari. Fra i molti cavalli v’era

e col timore che i cosacchi l’avessero preceduta

circolavano in paese. Qui i cosacchi non erano ancora

stata subito battaglia con i partigiani? Marta non era

girato per l’Africa, i Balcani, la Russia, la

la bocca per incitare i cavalli. Avanzavano cauti e

sui calzoni. Il paese, i campi e i prati

paese, i campi e i prati erano belli, e

quel punto di vista i cosacchi erano soddisfatti. Però

lasciato la Polonia o i Balcani, che quella era

verdi, dai rifugi alpini. ¶ I cosacchi sapevano ormai, per

che dove loro arrivavano i partigiani sparivano di colpo

e poi uscivano per i loro colpi di mano

e tanti altri, contro i bolscevichi? Quando vi sarebbe

ripresa della guerra tra i Bianchi e i Rossi

tra i Bianchi e i Rossi, sospesa da decenni

cercava disperatamente di convincere i tedeschi a metter vicino

Fra la popolazione e i partigiani non c’era

palo di telefono, con i capelli gialli, che non

e da quella parte i suoi pensieri, pian piano

piano, andavano coprendosi con i veli del lutto e

e boati indefiniti. Forse i tedeschi stavano preparando qualcosa

e propria battaglia con i partigiani, perché ogni tanto

immerse nella notte per i sentieri che giravano attorno

della guerra, di tutti i guai del presente, c

alle stelle. Marta, nonostante i pericoli e le incertezze

forze occulte della guerra. I suoi occhi intelligenti la

chi ha visto morire i compagni nei modi più

sfondati, a volte con i piedi avvolti negli stracci

avvolti negli stracci, come i mendicanti pittoreschi della sua

sua infanzia. Disse che i camion li avevano i

i camion li avevano i tedeschi, anche se non

Volga. Marta immaginò che i venti che aveva sentito

delle loro stanitše lungo i fiumi, delle immense distanze

di un paese deserto, i cui abitanti erano stati

montagne di Grecia, o i fiumi della steppa e

di guerra costruito tra i girasoli. ¶ Marta cercava di

usare le armi e i modi della guerra, sparando

in cui rientravano tutti i suoi patimenti sui fronti

che per mettere saldamente i piedi dentro i territori

saldamente i piedi dentro i territori della pace doveva

la sua bellezza quieta, i suoi splendidi capelli color

attraente. Gli pareva che i movimenti di Marta per

grave del fiume, dove i carrozzoni disabitati andavan acquistando

che andava inventando tutti i giorni delle scuse per

Lei sentiva compassione per i morti; ma nello stesso

la sua pietà per i vivi, perduti nel buio

qui. È qui che i tedeschi sono venuti a

si dimenticava di tutti i consigli di Marta, di

messo nei guai anche i suoi amici. ¶ «Su, non

alla villa, ed espandeva i suoi influssi benefici anche

effetto di quell’avvenimento, i suoi pensieri avevano preso

Com’era possibile, se i russi combattevano duramente contro

russi combattevano duramente contro i tedeschi? Che novità era

che cercavano di fare i cascamorti con lei, e

per accadere l’indomani? I tedeschi non osavano entrare

che l’avrebbero fatto i cosacchi. ¶ Ormai da settimane

Si seppe subito che i cosacchi erano truppe del

in radicale disaccordo con i Rossi. I cosacchi arrivavano

disaccordo con i Rossi. I cosacchi arrivavano con i

I cosacchi arrivavano con i loro cavalli, le carrette

le carrette, le mogli, i figli, i vecchi, i

le mogli, i figli, i vecchi, i pope con

i figli, i vecchi, i pope con gli arredi

e delle chiacchiere, se i cosacchi continuavano a discendere

storia e d’invenzione”. I personaggi sono frutto di

l’ho costruita sopra i miei ricordi e la

che ricorrono nel libro. ¶ I ¶ Il rapimento ¶ Dopo i

I ¶ Il rapimento ¶ Dopo i fatti di luglio parve

giorno si chiedeva perché i nuovi governanti non si

rapido declinare. ¶ Marta ricordava i racconti di Haha, un

la sua tribù e i suoi carrozzoni sulla riva

metteva nel conto anche i pogrom e le persecuzioni

lei era come se i soldati, costretti a combattere

là, gettati su tutti i fronti, somigliassero al “povero

e dormivano profondamente. Sentiva i rumori della notte, i

i rumori della notte, i grilli dell’orto e

fra l’erba, o i richiami periodici del chiù

nelle sue passeggiate, per i sentieri del bosco e

ore, vide da lontano i carrozzoni degli zingari, come

guerra s’era incattivita. I cavalli, legati a pioli

aggiunse Anita, che adorava i bambini e ne era

il sottobosco, e raggiunsero i carrozzoni. Un fuoco si

di un trambusto affannoso. I cavalli le videro, le

concrete. Di lì, attraverso i carrozzoni e la villa

e finestre sbarrate, sentì i cani abbaiare. Provò a

una dietro l’altra. ¶ «I tedeschi! Sono venuti i

I tedeschi! Sono venuti i tedeschi!» balbettò. ¶ «Lo immaginavo

Lo immaginavo. Ho visto i segni delle gomme in

due motociclette. Hanno circondato i carrozzoni e hanno preso

ebbe l’impressione che i tedeschi avessero qualcosa di

stregato, riuscissero a leggere i segreti nella mente delle

più che mai tutti i suoi spaventi antichi, quelli

era venuto a svelare i misfatti dei tedeschi. Anche

gli occhi per guardare i nuovi invasori, per la

di fare la guerra; i bambini erano rapiti soltanto

medicina che frequentava, gettando i genitori nella disperazione. «Non

in mano, pensando che i tedeschi sarebbero potuti tornare

e da cui lungo i binari cadevano bigliettini disperati

della guerra era che i tedeschi l’avevano dichiarata

nei carrozzoni mezzo devastati. I cavalli, che continuavano a

bisogno di vagabondare per i boschi e i paesi

per i boschi e i paesi, sempre inquieto e

organizzando sulle montagne contro i tedeschi. Stava accadendo anche

di notizie, Haha senza i suoi, senza i carrozzoni

senza i suoi, senza i carrozzoni e le sue

di loro tre. Tutti i giorni era una dura

pranzo e a cena. I contadini tendevano a tenere

cupidigie dei contadini, riempiendo i loro occhi di brillii

organizzando la guerriglia contro i tedeschi non era un

occhi di tutti, apertamente. I partigiani giravano anche per

partigiani giravano anche per i paesi perché in Carnia

paesi perché in Carnia i tedeschi non osavano entrare

le stettero addosso con i loro fiati che sapevano

duplicarono il bavaglio e i legami, e dopo un

tutti gli spiriti e i diavoli erano cacciati dal

slegarono e le tolsero i bavagli. Alda non mostrava

sbornie passavano rapidamente, ma i cosacchi stentavano a ricordarsi

piccoli schiaffi, a slacciarle i bottoncini della camicetta ricamata

sorta di maledizione che i cosacchi si portavano dietro

libertà che facevano stridere i denti su ossi trovati

ancora le urla e i pianti della madre di

tramutandosi in furore. Se i cosacchi avessero ucciso un

cosa. Tutti sentivano che i ponti della tolleranza, e

fra la gente e i cosacchi, erano caduti, e

da tanto lontano con i cavalli e le carrette

il suo presidio dentro i binari della legge e

mani pulite. Ed ecco i risultati… ¶ «Quello che è

Ma in certo modo i tedeschi sono più colpevoli

Che intendi dire?» ¶ «Che i tedeschi ci hanno fatto

una tentazione troppo forte.» ¶ «I tedeschi sono stati i

I tedeschi sono stati i corruttori e i tentatori

stati i corruttori e i tentatori del kazàk. Sono

Gavrila diceva queste cose, i suoi pensieri andavano in

ripresa della guerra contro i Rossi non era che

vuoto per la villa, i cortili e il paese

luttuoso e maledetto. Tutti i suoi entusiasmi e i

i suoi entusiasmi e i suoi slanci erano finiti

sognava vittorie strepitose contro i partizany con i quali

contro i partizany con i quali, nell’epoca felice

non riusciva a odiare i cosacchi che gli avevano

stati massacrati, in tutti i luoghi attraversati, e anche

Le vedeva non come i momenti in cui si

sarà uno scontro con i partizany o con altri

le donne anziane e i vecchi del villaggio. Persino

fucilati? Urvàn sapeva che i tempi erano straordinari, diversi

più chiare. Sentiva che i cosacchi d’ora in

di poter combattere contro i bolscevichi nelle pianure russe

e di sacrifici contro i tedeschi, adesso avanzavano dappertutto

stato del popolo kazàk? I generali e gli Atamany

loro massimo nemico fossero i partizany e che, tolti

Urvàn trasecolava nel ricevere i loro dispacci. Lui, nella

gli aerei, come fossero i loro nemici più pericolosi

steppa semidesertica dove ricostruire i propri villaggi? Infatti a

patria era assolutamente interdetto. I Rossi li avrebbero considerati

decisero di farli frustare. ¶ I colpevoli accolsero la punizione

grande inquietudine in tutti i presídi, in tutti i

i presídi, in tutti i villaggi, nella valle del

Timau, di San Canciano. I colonnelli salivano a cavallo

salivano a cavallo, durante i giorni che incominciavano a

che apparivano a Marta i colonnelli, i capitani, i

di tutto il presidio. I partigiani catturati, sempre legati

vino in corpo, e i suoni impetuosi e irregolari

impetuosi e irregolari spaventarono i cavalli nelle stalle. Le

cosacchi più esperti. Tutti i soldati uscivano dalle case

la voce circolava gioiosa. I cosacchi avevano preso dei

di Abrek catturati tra i canneti del Terek, all

quell’idea, mentre ancora i carri continuavano a fare

fortunata. Ogni volta che i veicoli sostavano in un

la guerra era finita. ¶ I cosacchi erano convinti che

cosacchi erano convinti che i partigiani italiani fossero tutti

idea di fucilare subito i prigionieri, perché neppure a

scambieremo» disse Gavrila. ¶ «Ma i partigiani non fanno prigionieri

Akmek, che si sentivano i maggiori artefici del trionfo

bocca piena di terra, i corpi già rosicchiati dai

sorda e digrignante che i prigionieri gli fossero stati

il ricordo di tutti i cosacchi che erano morti

infinita di morti, per i quali spesso non c

patria del kazàk, perché i cimiteri friulani erano pieni

diceva a Marta, togliendosi i valenki. ¶ «Sì, caro, ma

duraturo, anche se, come i precedenti, anzi più degli

ai cosacchi, le canzoni, i dumy, i proverbi, le

le canzoni, i dumy, i proverbi, le consuetudini, i

i proverbi, le consuetudini, i cibi. La sua vicenda

diffuse la voce che i cosacchi sarebbero ancora stati

adesso dovrebbero rispedirvi laggiù?» ¶ «I tedeschi fanno ciò che

fungo che rinasca tutti i giorni, anche se ostinatamente

rapidamente. La guerra per i tedeschi era perduta e

tedeschi era perduta e i fronti si avvicinavano a

da molto tempo. Per i cosacchi pareva che ogni

novità voleva dire che i Rossi non erano solo

presenza. Ciò significava che i margini di libertà per

almeno una cosa, che i cosacchi laggiù non potevano

erano sommate, le invasioni, i paesi bruciati, la fame

di venire ad aprire. I cosacchi che già stavano

tavola: poi servì anche i bicchieri, perché quei selvaggi

la prima regola con i cosacchi era quella di

perché ritenevano che, casomai, i pericoli per Alda potessero

neutralizzare e di impastoiare i cosacchi col vino, di

tranquilli e di addormentarne i pensieri, in maniera che

e cominciò a picchiare i mobili con la sua

e riprese a colpire i mobili col suo scudiscio

qui, in casa!» ¶ Allora i cosacchi cominciarono a muoversi

operazione di guerra contro i partigiani. Uno corse a

e dalla sua collera, i cosacchi si sguinzagliarono per

a scendere in cucina. ¶ I presenti urlarono a loro

neppure. Prima si presero i colpi di scopa e

colpo di spugna. Ridiventarono i cosacchi liberi e terribili

antico nomadismo, quando erano i qazaq dell’Asia centrale

che lui aveva incontrato i partigiani e che non

finalmente visto in faccia i partigiani, ma di aver

spiegarsi. Aveva scoperto che i partizany erano uomini come

ai centomila uomini. Ma i cosacchi queste cose non

nessuno gliele diceva, e i tedeschi meno che mai

né come né quando. I tedeschi continuavano a parlare

di armi segrete, e i loro generali e Atamany

intrisa di angoscia, avvicinarsi i tempi dell’estrema sventura

di antiche sètte, come i “Kaskol”, per i quali

come i “Kaskol”, per i quali la religione e

Teneva le sue icone, i paramenti, gli oggetti del

farina racimolata in pianura. I cosacchi non sapevano più

trovare il fieno per i loro cavalli. I fienili

per i loro cavalli. I fienili e gli stavoli

a macellare le bestie. ¶ I cavalli dimagrivano a vista

qualcosa da macinare tra i denti, e col muso

più difficili da scovare, i cosacchi li arrostivano nei

grido risuonava cupamente per i boschi e le campagne

boschi e le campagne. I cosacchi lo aiutavano nella

che l’avessero preso i partizany, sia la gente