Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

GISELBERTO, duca di Verona ¶ ILDECHI, INDOLFO, FARVALDO,ERVIGO, GUNTIGI

inerti ad aspettarlo ¶ Staremci? ¶ ILDECHI ¶ Amici, di consulte il

mendico... ¶ SCENA OTTAVA ¶ SVARTO, ILDECHI; poi altri che sopraggiungono

poi altri che sopraggiungono ¶ ILDECHI ¶ Il ciel ti salvi

Qual nuove, o Duca? ¶ ILDECHI ¶ Gravi; la guerra abbiam

Fuor che da voi. ¶ ILDECHI ¶ (a Farvaldo che sopraggiunge

su' miei passi Indolfo. ¶ ILDECHI ¶ Eccolo. ¶ INDOLFO ¶ Amici! ¶ ILDECHI

ILDECHI ¶ Eccolo. ¶ INDOLFO ¶ Amici! ¶ ILDECHI ¶ Vila! Ervigo! ¶ (ad altri

lor. ¶ ALTRI DUCHI ¶ Nessuna! ¶ ILDECHI ¶ È d'uopo un

fu pensier d'Adelchi. ¶ ILDECHI ¶ Vada adunque un di

rimandi. ¶ INDOLFO ¶ Bene sta. ¶ ILDECHI ¶ Chi piglia ¶ Quest'impresa

passo ¶ Tosto mi sgombrerà. ¶ ILDECHI ¶ Svarto, io da tanto

mestier che di prontezza. ¶ ILDECHI ¶ Amici! ¶ Ch'ei vada

I DUCHI ¶ Ei vada. ¶ ILDECHI ¶ Al di novello in

son. - Compagni! ¶ SCENA SESTA ¶ ILDECHI ed altri DUCHI, GIUDICI

SOLDATI LONGOBARDI e DETTI ¶ ILDECHI ¶ O Svarto, ¶ Il re

re! ¶ CARLO ¶ Son desso. ¶ ILDECHI ¶ (s'inginocchia e mette

Il duca ¶ Di Trento Ildechi, di Cremona Ervigo, ¶ Ermenegildo