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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pietro Metastasio, Giustino, 1713

concordanze di «IMP»

nautoretestoannoconcordanza
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belisario, giustino e teodora ¶ IMP. In voi, fedele e
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la tua felice sorte. ¶ IMP. Tu, che vincesti l
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di sì gran pensiero. ¶ IMP. Con rifiutar la lode
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scende mi faranno accorto. ¶ IMP. È tempo ormai che
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su la destra ardita. ¶ IMP. Risponda il Cielo amico
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Chieggio da voi licenza. ¶ IMP. Ite sicuro, ¶ Né vi
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SECONDA ¶ imperatore e teodora ¶ IMP. Cara consorte, già l
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onda il ciel confina. ¶ IMP. Era ben giusto che
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posso di futuro danno. ¶ IMP. È tempo ormai, Teodora
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fra voi così pensoso? ¶ IMP. Colui che dà principio
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da più gravi affari. ¶ IMP. No, restate, Teodora; ¶ Ché
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signore, ¶ Sempre staronne dolorosa. ¶ IMP. È tale ¶ La bellissima
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bastar per decorosa dote. ¶ IMP. Tutto ciò che a
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l'Italia in libertade. ¶ IMP. Poiché così vi piace
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per lei disposto abbiamo? ¶ IMP. Per torre a lei
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Quanto n'avesse mai. ¶ IMP. Ma andar ne deggio
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a me ne venga. ¶ IMP. Io vado; e voi
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SESTA ¶ giustiniano e detto. ¶ IMP. E qual pensiero ¶ Sì
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all'apparir del sole. ¶ IMP. Mai più grato giungeste
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ad ogni vostro cenno. ¶ IMP. Dal punto che partì
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scioglierà d'ogni timore. ¶ IMP. Ma dopo queste perigliose
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sorte e col consiglio. ¶ IMP. Come nocchier che la
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affatto da' legami suoi. ¶ IMP. Felice te, che un
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giustiniano imperatore, teodora, giustino ¶ IMP. La stanchezza, o Giustino
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vostro periglioso aspro viaggio. ¶ IMP. Anch'io ne son
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vita un sogno sembri. ¶ IMP. Grazie rendiamo al Regnatore
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TEOD. Aimè, che sento! ¶ IMP. Oh misero successo! ¶ GIUS
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impetrar da voi perdono. ¶ IMP. Quanto, Sofia, m'è
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Tisbe, Ero e Leandro. ¶ IMP. Voglio de' vostri detti
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vive, e viverà felice. ¶ IMP. Oh giustissimo Ciel, come
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di lui degna misura. ¶ IMP. Al merto suo non
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ha d'indissolubil nodo. ¶ IMP. Asteria, udite? Io so
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sol giorno il fato! ¶ IMP. Come soglion talor del
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sé lo supponea lontano. ¶ IMP. Godete adunque, alme felici