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Vittorio Alfieri, Virginia, 1783

concordanze di «Icilio»

nautoretestoannoconcordanza
1
1783
CLAUDIO ¶ VIRGINIO ¶ NUMITORIA ¶ VIRGINIA ¶ ICILIO ¶ MARCO ¶ Popolo ¶ Littori ¶ Seguaci
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1783
Popolo ¶ Littori ¶ Seguaci d'Icilio ¶ Schiavi di Marco ¶ Scena
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1783
liberi sensi ¶ tuonar da Icilio mio; muto or lo
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caro a Virginio ognora ¶ Icilio fu: Romani entrambi; e
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che in cor d'Icilio, mai: né pria ti
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1783
te la virtù; d'Icilio degna, ¶ pria che d
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degna, ¶ pria che d'Icilio sposa, ei ti volea
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tradirle! In cor d'Icilio han seggio ¶ virtù, valor
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mi vanto esser d'Icilio eguale; ¶ piangerei d'esser
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1783
sol per quanto a Icilio piace... ¶ SCENA II ¶ VIRGINIA
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1783
in faccia? ¶ SCENA III ¶ ICILIO, popolo, NUMITORIA, VIRGINIA, MARCO
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1783
popolo, NUMITORIA, VIRGINIA, MARCO ¶ Icilio ¶ Qual tumulto? Quai grida
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schiava ¶ tacciata m'ha. ¶ Icilio ¶ Di schiava! O vil
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osi ¶ appellar serva? ¶ Marco ¶ Icilio, uso alle risse, ¶ fra
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di me giudici siete. ¶ Icilio ¶ Icilio, e i pochi
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me giudici siete. ¶ Icilio ¶ Icilio, e i pochi ¶ simili
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che più dico? ¶ d'Icilio il braccio, il cor
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a forza tragge. — ¶ Tra Icilio, e Marco, il mentitor
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di voi l'ardirebbe? ¶ Icilio ¶ Io primo; e avrommi
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Schiava non può d'Icilio esser la sposa;... ¶ fosse
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sa, chi 'l muova? ¶ Icilio ¶ Oh! ben mi avveggo
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giudice udrassi. ¶ SCENA IV ¶ ICILIO, VIRGINIA, NUMITORIA, POPOLO ¶ Icilio
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ICILIO, VIRGINIA, NUMITORIA, POPOLO ¶ Icilio ¶ Menarla io stesso al
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in Roma. ¶ SCENA V ¶ ICILIO, VIRGINIA, NUMITORIA, POPOLO ¶ Numitoria
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ardirò nomarmi ¶ tua sposa? ¶ Icilio ¶ Ognora di Virginio figlia
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di Virginio figlia, ¶ d'Icilio sposa, e quel ch
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tiranno il rio ministro. ¶ Icilio ¶ Schiavo ¶ d'ogni sua
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amore arde per me... ¶ Icilio ¶ Che ascolto?... ¶ Oh rabbia
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Oh ciel! perduti siamo. ¶ Icilio ¶ Io vivo; ¶ ho un
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m'abbia, che morta. ¶ Icilio ¶ Anzi ch'ei t
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d'arte pur troppo. ¶ Icilio ¶ Ancor che iniquo e
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è la madre, e Icilio, e immenso stuolo? — ¶ Fero
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voglie. ¶ SCENA II ¶ APPIO, ICILIO, VIRGINIA, NUMITORIA, POPOLO, littori
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averla a sé prescelta Icilio sposa. ¶ Icilio ¶ Sappi, oltre
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sé prescelta Icilio sposa. ¶ Icilio ¶ Sappi, oltre ciò, ch
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ciò, ch'ella ad Icilio è cara ¶ più assai
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sia, ben tosto ¶ e Icilio, e Roma, giudicar mi
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1783
MARCO, APPIO, VIRGINIA, NUMITORIA, ICILIO, POPOLO, littori ¶ Marco ¶ D
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novello ¶ questo proceder fu. ¶ Icilio ¶ Ma udiamo: narra; ¶ questo
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la giustizia in Roma. ¶ Icilio ¶ Giudizio è questo, e
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1783
leggi; io 'l veggo. ¶ Icilio ¶ Leggi udir sempre risuonar
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già, della materna fraude. ¶ Icilio ¶ Ma della vostra io
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1783
maneggi vostri. ¶ Appio ¶ Taci, Icilio. Che speri? in chi
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1783
tal gente io sprezzo. ¶ Icilio ¶ Ben fai; sprezzar chi
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1783
d'un temerario pria. ¶ Icilio ¶ D'una donzella ¶ mia
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1783
sta in periglio Roma. ¶ Icilio ¶ Per me, per lei
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1783
Popolo ¶ Ei nulla teme! ¶ Icilio ¶ A trarla ¶ di qui
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1783
Virginia... ¶ Popolo ¶ Oh ardire! ¶ Icilio ¶ Tentò sedurla; usò minacce
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1783
a sturbarla inefficaci sono. ¶ Icilio mente, e il proverò
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1783
prode ¶ che gli risponda. ¶ Icilio ¶ È ver, giudice il
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1783
Appio ¶ Siccio ribelle, ivi... ¶ Icilio ¶ Che narro io stragi
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Roma, e a te... ¶ Icilio ¶ Che fai? tu preghi
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1783
Romana qual sei, d'Icilio sposa. ¶ Numitoria ¶ Oh terribil
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1783
resti la dubbia schiava. ¶ Icilio ¶ Infame tetto ¶ di venduto
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1783
Popolo ¶ Mallevador noi tutti. ¶ Icilio ¶ Ed io con loro
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1783
IV ¶ APPIO, MARCO ¶ Appio ¶ — Icilio ell'ama? E sposa
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1783
farommi. ¶ Marco ¶ Invano, finché Icilio vive, ¶ gli atterrisci, o
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a far mi resta, Icilio viva. ¶ Di sofferenza giova
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1783
anco talvolta ¶ far pompa: Icilio viva, e il popol
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suo timido amor: d'Icilio a danno ¶ torneran d
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1783
ardimento alla plebe, a Icilio forza!... ¶ Appio ¶ Ma, il
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1783
stanca etade. ¶ SCENA II ¶ ICILIO, VIRGINIO ¶ Icilio ¶ Oh!... che
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1783
SCENA II ¶ ICILIO, VIRGINIO ¶ Icilio ¶ Oh!... che vegg'io
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è fausto augurio. ¶ Virginio ¶ Icilio! oh ciel! Dal campo
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1783
son io padre ancora? ¶ Icilio ¶ Finor tua figlia è
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figlia!... al fine... ¶ respiro. ¶ Icilio ¶ Hai figlia; ma vive
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di morir per essa. ¶ Icilio ¶ Odi; o salvarla, ¶ o
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a che siam noi? ¶ Icilio ¶ Lo stesso suol che
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libertade a Roma. ¶ Virginio ¶ Icilio, il sai, quant'io
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1783
che troppo ¶ magnanima rinserri... ¶ Icilio ¶ E quando troppa ¶ si
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l'ha non giova. — Icilio, io t'odo ¶ mosso
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1783
l'oltraggiata figlia: ¶ cause... ¶ Icilio ¶ Disgiunger densi? Una è
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1783
della patria si può... ¶ Icilio ¶ Taci: qual nome ¶ profferir
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1783
tanti vili in mezzo? ¶ Icilio ¶ Aspra vendetta ¶ fare, e
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1783
allor? chi salva Roma? ¶ Icilio ¶ Noi: ¶ vivi, col brando
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1783
tanti innocenti, e invano... ¶ Icilio ¶ E forza pure ¶ ti
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1783
SCENA III ¶ NUMITORIA, VIRGINIA, ICILIO, VIRGINIO ¶ Numitoria ¶ Oh!... s
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1783
sperava ¶ di rivederti mai. ¶ Icilio ¶ Misero padre! ¶ non che
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e tutto io perdo... ¶ Icilio ¶ Nulla ancor perdesti. ¶ Speme
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pria che perderti, voglio. ¶ Icilio ¶ Amata sposa, ¶ forte è
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1783
libere, altere, generose piante! ¶ Icilio ¶ Pianger dovremmo di ben
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1783
al dolore la forza! ¶ Icilio ¶ I padri, e' sposi
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1783
provar novello ¶ terrore!... oimè!... ¶ Icilio ¶ Più non si squarci
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1783
Andiam: doman col sole, ¶ Icilio, qui mi rivedrai. ¶ Icilio
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1783
Icilio, qui mi rivedrai. ¶ Icilio ¶ Già pria ¶ io sarovvi
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1783
Appio i comandi fora? ¶ Icilio, or veggo, prevenir mi
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1783
per ogni via feroce Icilio in armi: ¶ prega, minaccia
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1783
attingi: ingombro ¶ t'ha Icilio il cor di rei
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1783
tua figlia vuoi? — D'Icilio certa ¶ è la rovina
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1783
oppressor può Roma? ¶ Appio ¶ Icilio, il so, di un
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ragion novella! ¶ Virginio ¶ È Icilio sol, che il dica
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1783
deh! lascia, ¶ che solo Icilio pera; il merta ei
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1783
sete; ¶ la vuoi d'Icilio sposa, e involger teco
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1783
tu? ¶ Appio ¶ Se a Icilio torla ¶ tu vuoi. ¶ Virginio
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1783
la figlia, ¶ se d'Icilio non è: d'Icilio
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1783
Icilio non è: d'Icilio sposa, ¶ far io non
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1783
È tanto del tuo Icilio cieca ¶ sei dunque? In
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cessi ¶ d'esser d'Icilio sposa, io la richiesta
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Appio ¶ E credi ¶ che Icilio t'ami, a lato
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ricever spera ¶ da amore Icilio. ¶ Virginia ¶ Cessa. — Icilio vile
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amore Icilio. ¶ Virginia ¶ Cessa. — Icilio vile ¶ già non puoi
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segno al macello. ¶ Virginio ¶ Icilio!... Un'ora!... ¶ Appio, pietà
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sossopra irne dovesse, ¶ Virginio, Icilio, ricondotti a vita ¶ foran
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di nozze ogni pensiero... ¶ Icilio viva, e mio non
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io più? Deh! viva Icilio: io cado ¶ a' piedi
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il tempo, ¶ e vieppiù Icilio amare. — Io nulla temo
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1783
V ¶ SCENA I ¶ VIRGINIO, ICILIO con seguaci ¶ Virginio ¶ Giunge
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Giunge l'ora fatale. Icilio, vedi ¶ per ogni via
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foro? ¶ e in cerchio... ¶ Icilio ¶ Io veggo a me
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In lor ti affidi? ¶ Icilio ¶ — In me mi affido
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quanto rimani in Roma? ¶ Icilio ¶ — Romano, cittadin, libero; pari
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brando, o il core. ¶ Icilio ¶ Ed io te credo
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tuo oprar, deh! prendi. ¶ Icilio ¶ Or sei Romano, e
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temo, ¶ che del bollente Icilio il valor troppo. ¶ SCENA
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ogni nodo hai con Icilio dunque? ¶ Virginio ¶ Stringonmi a
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dietro sé nel foro Icilio forte! ¶ SCENA IV ¶ NUMITORIA
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Ah! tu non sai... ¶ Icilio... oimè!... ¶ Virginio ¶ Dite; che
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fia? Nol veggo. ¶ Numitoria ¶ Icilio muore. ¶ Virginio ¶ Oh ciel
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è un sol punto. Icilio, a ferir presto ¶ pria
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all'attonita plebe: ¶ «Romani, Icilio è traditor: vuol farsi
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qui sospinte. ¶ Virginio ¶ Cade Icilio, o Romani... Appio già
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già regna... ¶ Appio ¶ Romani, Icilio al suo morir sol
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così orribile vendetta. ¶ Ucciso Icilio, hai la tua causa
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son forse ¶ spenti in Icilio tutti? — Olà, littori, ¶ fra
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padre: ¶ un traditor fu Icilio; erane sposo: ¶ traditor è
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io sia, ¶ me con Icilio, e con mill'altri