parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Merope, 1782

concordanze di «Il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1782
Chi mi ha tolto il mio figlio? Ah! io
2
1782
ma grandissimo ne sarà il contraccambio, se ella mi
3
1782
d´un mostro, ¶ che il mio consorte, e due
4
1782
ben l´anno, che il segreto asilo ¶ ch´ei
5
1782
l´ira tua acerba? Il fero ¶ tuo duol, ch
6
1782
Tu mi abborrisci; e il vuole, ¶ più che il
7
1782
il vuole, ¶ più che il mio fallo, il mio
8
1782
che il mio fallo, il mio destin, pur troppo
9
1782
volli al tuo consorte il seggio, ¶ non mai la
10
1782
dentro ¶ a questa reggia il perseguian; né trarlo ¶ io
11
1782
madre, ¶ e di consorte il giusto duol non ode
12
1782
sol di saper, donde il tuo antico sdegno ¶ esca
13
1782
tu tolto altro che il regno, ¶ e il mio
14
1782
che il regno, ¶ e il mio consorte, e i
15
1782
crudo! ¶ godi tu forse il lagrimevol caso ¶ udir membrar
16
1782
per pigliarmi a scherno, ¶ il pargoletto mio fanciul, che
17
1782
vita salvo ¶ da me il dicesti? Oh cor feroce
18
1782
in vita, è che il vorrei. Quel primo ¶ bollor
19
1782
non ha?... Pur, poiché il figlio ¶ spento tu assèvri
20
1782
spento tu assèvri, e il credo;... almen ti posso
21
1782
almen ti posso, ¶ se il figlio no, render consorte
22
1782
tu, che lo svenasti? Il ferro, ¶ quel ferro istesso
23
1782
mi dei; ¶ nol temo, il reca... Ma, crudel, tu
24
1782
maggior supplizio a me il tuo tristo aspetto: ¶ quindi
25
1782
giusto egli è. Meco il tuo sdegno appieno ¶ esala
26
1782
eterno ¶ è in te il dolore? alla ragion più
27
1782
pensa; ¶ vedrai, che forse il riavere... il... regno, ¶ men
28
1782
che forse il riavere... il... regno, ¶ men trista vita
29
1782
regno. I figli, ¶ e il mio consorte oltre ogni
30
1782
memoria è di Cresfonte: il volgo ¶ sempre il signor
31
1782
Cresfonte: il volgo ¶ sempre il signor, che più non
32
1782
costa sì gran pianto, il possa. — ¶ Cessò il periglio
33
1782
pianto, il possa. — ¶ Cessò il periglio, e le crudeli
34
1782
cessar con esso: ecco il mio stato. Il tuo
35
1782
ecco il mio stato. Il tuo, ¶ è mesta vita
36
1782
si stanno ¶ lungi, o il terror qui muti appien
37
1782
crudo, e, s´anco il vuoi, fatale ¶ a me
38
1782
offrire ad altra donna il trono ¶ di Messene, già
39
1782
infra continue guerre ¶ videmi il campo; e dei Messeni
40
1782
campo; e dei Messeni il nome, ¶ per me, terror
41
1782
farti ¶ gradito? e chi il potrebbe? Altrui gradito, ¶ tu
42
1782
stesso obbrobrioso sei? ¶ Troppo il sai tu, quant´è
43
1782
tu, quant´è abborrito il tuo ¶ giogo: né gioia
44
1782
che questa, or tempra ¶ il mio dolore. — Ov´io
45
1782
sempre intento veglio... ¶ Ma il vegliar, che mi valse
46
1782
oppressa più, cangiò contegno; il pianto, ¶ che in cor
47
1782
corre in copia... Cessato il figlio fosse?... ¶ Ma in
48
1782
tuttor vive ai Messeni il padre: ¶ né altrimenti poss
49
1782
Oh quanta è impresa il mantenerti, o trono! ¶ ATTO
50
1782
inoltrar solo si lasci il reo. ¶ SCENA II ¶ POLIFONTE
51
1782
Egisto ¶ D´Elide. ¶ Polifonte ¶ Il nome? ¶ Egisto ¶ Egisto. ¶ Polifonte
52
1782
nome? ¶ Egisto ¶ Egisto. ¶ Polifonte ¶ Il padre? ¶ Egisto ¶ Oscuro, ma
53
1782
mi narra, ¶ e narra il ver, come tu mai
54
1782
pedon dà via ¶ lungo il Pamìso, con veloci piante
55
1782
impaziente molto ¶ di porre il piè nella città, che
56
1782
ch´io gli sgombri il passo. ¶ Angustissimo il loco
57
1782
sgombri il passo. ¶ Angustissimo il loco, ad uno appena
58
1782
sul fiume alto scoscende ¶ il mal sentier per una
59
1782
d´accostarvisi l´uomo. Il modo spiacque ¶ a me
60
1782
ei giunge; ¶ io sottentro, il ricingo, e in men
61
1782
e in men che il dico, ¶ l´atterro: invan
62
1782
l´atterro: invan dibattesi; il conficco ¶ con mie ginocchia
63
1782
viene; io ´l credo, il lascio; ei tosto ¶ a
64
1782
un colpo, qual qui il vedi, ¶ mi vibra; i
65
1782
vibra; i panni squarcia; il colpo striscia: ¶ lieve è
66
1782
colpo striscia: ¶ lieve è il dolor, ma troppa è
67
1782
di man gli strappo il rio pugnal;... trafitto ¶ nel
68
1782
mi dolse, ¶ sfuggito appena il colpo di man m
69
1782
non mi sapea: prima il coltello ¶ lanciai nel fiume
70
1782
venne ¶ pur di lanciarvi il misero; di torre ¶ ogni
71
1782
indizio così, parvemi; e il feci. — ¶ Vedi, se avvezzo
72
1782
tratto. — Io nulla tacqui; il giuro. ¶ Polifonte ¶ Simile assai
73
1782
Polifonte ¶ Simile assai parmi il tuo dire al vero
74
1782
fai certa pietà; ma il chiede ¶ giustizia pur, ch
75
1782
sventura ¶ l´aver tu il corpo, semivivo forse, ¶ sepolto
76
1782
di rapid´onda: ma il delitto tuo ¶ quindi aggravasti
77
1782
aggravasti, anco tu stesso il vedi: ¶ che s´uom
78
1782
basterebbe or dell´ucciso il nome. ¶ Egisto ¶ Me misero
79
1782
ho di malvagio: e il sono, ah! il son
80
1782
e il sono, ah! il son, d´avervi, ¶ miseri
81
1782
convinto ¶ di sparso sangue, il tuo dar tu dovresti
82
1782
dar tu dovresti ¶ immantinente, il sai; ma pur, più
83
1782
a te mi fa il tuo dir semplice e
84
1782
quiete interna ¶ mi prema, il sai: pur, se il
85
1782
il sai: pur, se il rimiri o ascolti, ¶ quasi
86
1782
o ascolti, ¶ quasi innocente il credi. ¶ Merope ¶ È ver
87
1782
tenebre eterne avrian sepolto ¶ il fallo mio. Ma, credi
88
1782
più dura ¶ pena, che il re non mi apparecchia
89
1782
io perciò meco arrecava: il ferro, ¶ che nel giovin
90
1782
dritt´uom, se dice il ver costui. ¶ Fuggia correndo
91
1782
pria celava ¶ col pallio il volto in parte... ¶ Merope
92
1782
a trarre ¶ nell´onda il corpo; arte non fu
93
1782
che l´ucciso; e il merto ¶ meno assai. Temerario
94
1782
Che valse, ¶ ch´io il pur vincessi, se in
95
1782
in basso stato: ¶ quasi il tuo dir fa forza
96
1782
luce ¶ l´ucciso, o il nome almeno... ¶ Polifonte ¶ Or
97
1782
Che dici... Io teco ¶ il lascio. ¶ Polifonte ¶ No. Perché
98
1782
v´avesse, io teco il lascio. A farti ¶ arbitra
99
1782
donna d´ogni cosa, il sai, ¶ son presto, e
100
1782
sai, ¶ son presto, e il bramo; il sei tanto
101
1782
presto, e il bramo; il sei tanto più dunque
102
1782
in sul mio volto il cuore? ¶ Non entri a
103
1782
la tua madre?... E il padre tuo ¶ d´Elide
104
1782
udiva. ¶ Merope ¶ È Polidoro il nome ¶ forse?... ¶ Egisto ¶ Cefiso
105
1782
forse?... ¶ Egisto ¶ Cefiso è il nome. ¶ Merope ¶ E l
106
1782
Oh ciel!... — Ma pure il nome... — E di qual
107
1782
parenti era in Messene? il sai? ¶ nobile?... ¶ Egisto ¶ No
108
1782
possa ¶ d´alto nemico il perseguia. Qui tutto ¶ era
109
1782
quasi mia culla, ¶ poiché il padre vi nacque. ¶ Merope
110
1782
pur l´uccidevi? e il corpo ¶ ne scagliavi nell
111
1782
Me misero! che feci? Il mio delitto ¶ te in
112
1782
offesi? Ah! mi punisci: il merto, ¶ il chieggo, il
113
1782
mi punisci: il merto, ¶ il chieggo, il vo´. — Ma
114
1782
il merto, ¶ il chieggo, il vo´. — Ma, come mai
115
1782
che dissi? ¶ Se tu il compiangi, egli è innocente
116
1782
compiangi, egli è innocente; il tristo ¶ io solo il
117
1782
il tristo ¶ io solo il son; deh! fanne in
118
1782
pianger seco. — ¶ Di me il tuo padre ti parlava
119
1782
tutti ¶ da rio tiranno, il cui feroce aspetto ¶ fremer
120
1782
m´è in te il rigor, qual sia, che
121
1782
sei tu certo che il buon vecchio il nome
122
1782
che il buon vecchio il nome ¶ mai non cangiasse
123
1782
ch´a ogni uomo ¶ il tacessi, del nome anco
124
1782
anco mi avria ¶ detto il ver, se ciò fosse
125
1782
ritragga a sfogar lungamente ¶ il rattenuto pianto. — A te
126
1782
udrotti or ora; e il tutto ridirai: ¶ a parte
127
1782
Che mai sarà! Dentro il suo cor qual prova
128
1782
vedi, se diceati vero ¶ il tuo vecchio buon padre
129
1782
qui m´è tolto, il piede ¶ nel regal tetto
130
1782
Ah! così tormi ¶ potessi il fallo mio! — Ma, giusto
131
1782
mio! — Ma, giusto è il cielo; ¶ e tutto sa
132
1782
sa: puniscami, s´io il merto. ¶ ATTO III ¶ SCENA
133
1782
terrore io ti lasciava, il giorno ¶ che fra mie
134
1782
re l´unico figlio, il sacro ¶ avanzo del suo
135
1782
è questo di Cresfonte il cinto! ¶ Questo è il
136
1782
il cinto! ¶ Questo è il fermaglio suo; sculta d
137
1782
canuti avvisi ¶ sordo... Ecco il frutto!... Oh mal vissuti
138
1782
Merope spero. Ah, voglia il cielo, ¶ pria che al
139
1782
che perder ho, se il mio picciol Cresfonte ¶ mi
140
1782
Polidoro ¶ Sì... ¶ Merope ¶ Parla: il figlio... Arrechi ¶ a me
141
1782
sacra tua destra. ¶ Merope ¶ Il figlio, dimmi... ¶ Polidoro ¶ Oh
142
1782
Parlar qui posso? ¶ Merope ¶ Il puoi per ora; ¶ non
143
1782
pensa qual pianto è il mio... Tu non ne
144
1782
l´amor, la speme, il gran desio: Cillene, ¶ Olimpia
145
1782
prole ¶ del grande Alcide, il mio tugurio vile ¶ non
146
1782
dove sei, figlio?... E il ver mi narri? ei
147
1782
ti posso, ¶ senza che il pianto dagli occhi trabocchi
148
1782
Oh cielo!... e quando ¶ il rivedrò? deh, quando?... O
149
1782
qual pena m´era il non poterti mai, ¶ fuorch
150
1782
esso! ¶ Ma periglioso era il fidarsi: appena ¶ il convenuto
151
1782
era il fidarsi: appena ¶ il convenuto segno osai mandarti
152
1782
e ch´io poscia il cercava. ¶ Merope ¶ Ahi segno
153
1782
balza ad ogni istante il core; ¶ a ogni uomo
154
1782
stral, penso ch´è il figlio; e tremo ¶ e
155
1782
figlio; e tremo ¶ e il credo, e agghiaccio: e
156
1782
un peggior non entro. — Il crederesti? ¶ Un giovinetto, che
157
1782
tu tremi? ¶ Dimmi,... forse il mio dubbio?... Oimè!... tu
158
1782
ho di chiederti... Ma, il voglio; ¶ sapere il vo
159
1782
Ma, il voglio; ¶ sapere il vo´. Che più rimango
160
1782
sono? Or di´; tu il sai, ¶ l´ucciso... ¶ Polidoro
161
1782
cielo! ¶ è di Cresfonte il cinto... Intendo... Io... manco
162
1782
ha dubbio; egli era ¶ il figlio tuo. ¶ Merope ¶ ... Qual
163
1782
merto, ¶ misero me! tutto il tuo sdegno... Eppure ¶ sa
164
1782
tuo sdegno... Eppure ¶ sa il ciel, s´io colpa
165
1782
Merope ¶ Ah! mel diceva il core... ¶ in quella notte
166
1782
mi avvinghiava ¶ sì strettamente il collo; oh ciel! parea
167
1782
oh ciel! parea ¶ quasi il sapesse, che per sempre
168
1782
Infra gli amplessi, e il pianto, ¶ potessi almen... sul
169
1782
io vengo ¶ a trafiggerti il core... Eppur,... tacerlo ¶ tel
170
1782
in questa reggia stessa, il dì che morte ¶ seguia
171
1782
passi. O tu, che il cor ti pasci ¶ dell
172
1782
tu! creder potevi spento ¶ il mio figliuol, poich´io
173
1782
vivea? Qual vita ¶ traessi, il sai; sempre a vederti
174
1782
che un giorno ¶ qui il rivedrei terrore alto degli
175
1782
io, sì, vivo sapea il tuo figlio; ¶ né m
176
1782
per ora io scuso ¶ il duol tuo giusto: un
177
1782
m´è nuovo affatto ¶ il tuo volto; mi pare
178
1782
io reco ¶ dagli anni il crine; e più curvato
179
1782
crine; e più curvato il tergo; ¶ e tinto in
180
1782
dagli stenti e angosce ¶ il volto: ma pur sono
181
1782
Altro non duolmi, ¶ che il non poter dar oggi
182
1782
questo mio tremolante capo, il prendi. ¶ Polifonte ¶ Pietà mi
183
1782
fin scellerato a che il serbavi, ¶ colpevol sei. T
184
1782
io sconfissi in battaglia il signor tuo, ¶ tormi, quel
185
1782
morir per lui. — Pure il passato io voglio ¶ or
186
1782
vederlo forse ¶ vorresti? e il vile tuo tremante core
187
1782
trafitto ¶ fu dianzi, era il mio figlio. ¶ Polifonte ¶ E
188
1782
io... ¶ Polifonte ¶ Ma come ¶ il sai tu dunque? ¶ Polidoro
189
1782
tu dunque? ¶ Polidoro ¶ Ecco; il suo cinto è questo
190
1782
mar di sangue ¶ colà il trovai: mira; il ravvisa
191
1782
colà il trovai: mira; il ravvisa; il crudo ¶ tuo
192
1782
trovai: mira; il ravvisa; il crudo ¶ tuo sguardo pasci
193
1782
è pur desso! ¶ Merope ¶ Il mio morir tra poco
194
1782
t´infingi, ¶ forse tu il festi ivi svenar... Che
195
1782
Io mai nol vidi; il giuro. ¶ Se qui celato
196
1782
giuro. ¶ Se qui celato il tuo figliuol venìa ¶ solo
197
1782
mai potea? Colui, ¶ che il trucidò, come il potea
198
1782
che il trucidò, come il potea (deh dimmi) ¶ ravvisar
199
1782
Or fa´, ch´io il vegga ¶ vittima tosto cader
200
1782
Atroce core, ¶ che udia il mio figlio, in voce
201
1782
or dianzi ¶ a me il narrava; io l´ascoltava
202
1782
ascoltava; e quasi ¶ innocente il credea; quasi pietade, ¶ più
203
1782
stessa, or or: tu il promettesti; dimmi: ¶ l´atterrai
204
1782
stessa. Ah! possa ¶ così il suo sangue entro il
205
1782
il suo sangue entro il tuo cor far scemo
206
1782
lui, deh, tutto ¶ possa il tuo sdegno saziarsi! Io
207
1782
a disporre ogni cosa: il giusto pianto ¶ non vo
208
1782
EGISTO ¶ Egisto ¶ Imposto ha il re, ch´io qui
209
1782
attenda? È fermo ¶ dunque il destino mio: qual ch
210
1782
aspetto. Emmi sollievo ¶ solo, il saper ch´io non
211
1782
reo. Ma, sempre ¶ (se il viver pur mi vien
212
1782
dolce lusinga di perdono, il cielo ¶ sa perché omai
213
1782
figlio ingrato! ¶ forse affrettasti il suo morir tu stesso
214
1782
or si racqueti, ¶ aspettando il tiranno: a quella tomba
215
1782
Ivi mi giova ¶ versare il pianto... ¶ Egisto ¶ Ah! non
216
1782
non m´inganno; è il bianco ¶ suo crin; suoi
217
1782
certo per me portasti il piede ¶ entro Messene, ove
218
1782
sei... — Grave periglio è il tuo... ¶ come in Messene
219
1782
Ahi! che mi scoppia il core, ¶ padre, in doverti
220
1782
ma in mia difesa, il giuro. ¶ Polidoro ¶ Oh fatal
221
1782
miri, alma non veggo: il passo, ¶ onde là s
222
1782
sera almeno. Ah! se il tiranno ¶ mai ti scoprisse
223
1782
brev´ora... ¶ Egisto ¶ Invano ¶ il tenterei; cercato io fora
224
1782
mai. ¶ Merope stessa ha il tuo morir giurato: ¶ e
225
1782
Ah!... Fuggi... ¶ Egisto ¶ Né il vo´; né il posso
226
1782
Né il vo´; né il posso. ¶ Polidoro ¶ O almen
227
1782
io ti crescea ¶ sotto il nome d´Egisto; io
228
1782
or rammento, or comprendo. Il nome tuo ¶ non è
229
1782
Cefiso. ¶ Polidoro ¶ È Polidoro. Il nome, ¶ e in un
230
1782
Merope in tempo... ¶ Egisto ¶ Il ciel, che parve ¶ presieder
231
1782
altro non vedi ¶ che il tuo valor; ma il
232
1782
il tuo valor; ma il tuo periglio, io il
233
1782
il tuo periglio, io il veggo. ¶ Per lusingar più
234
1782
avria, potendo. Ma, se il crudo in vita ¶ tornato
235
1782
crudo in vita ¶ tornato il vede, in sua feral
236
1782
Che mi val tutto il tuo? sola una stilla
237
1782
e ciò ti renderà il tuo figlio? ¶ Egisto ¶ A
238
1782
strazio basti. ¶ Giusto è il tuo sdegno... Eppur, sai
239
1782
pur, que´ detti ¶ sovra il mio cor d´ignota
240
1782
non poca; e attesto ¶ il ciel, che s´ella
241
1782
morto, mia cura è il vendicarlo. — Udiste? — ¶ Merope or
242
1782
senti?... Osi pregar, che il colpo?... ¶ Polidoro ¶ Io?... pietà
243
1782
figlio. ¶ Polifonte ¶ Costui dunque ¶ il conoscea?... ¶ Merope ¶ Che udir
244
1782
sdegno? Ei non svenommi il figlio? ¶ non mel dicesti
245
1782
ucciso... forse ¶ non era il figlio tuo... ¶ Merope ¶ Qual
246
1782
Merope ¶ Dunque, se spento il vuoi davver, null´altro
247
1782
ogni indugiar. Che vale ¶ il più inoltrarci? in queste
248
1782
del par si aggira il trucidato sposo: ¶ tosto ei
249
1782
di mia mano... ¶ Egisto ¶ Il petto ¶ eccoti ignudo. Ahi
250
1782
Su, svela... ¶ Polidoro ¶ È... il figlio mio. ¶ Merope ¶ Deh
251
1782
mente: — ¶ ma, s´anco il fosse, il mio figliuol
252
1782
s´anco il fosse, il mio figliuol mi ha
253
1782
Polidoro ¶ Ah! ferma... È il tuo figlio. ¶ Egisto ¶ O
254
1782
Sei madre; salvalo. ¶ Merope ¶ Il mio figlio!... ¶ Polifonte ¶ Qual
255
1782
scudo, o figlio... Ah! il cor mel dice; ¶ son
256
1782
sarà suo figlio? e il crederò? Soldati, ¶ si uccida
257
1782
finch´io respiro, è il figlio. ¶ Polidoro ¶ Il ciel
258
1782
è il figlio. ¶ Polidoro ¶ Il ciel ne attesto, ¶ Cresfonte
259
1782
è. Quel cinto, è il suo: sol nacque ¶ l
260
1782
Deh! mi si sciolga il braccio; ¶ un brando, un
261
1782
o almen pareva) intero il serba; ¶ sia tuo per
262
1782
l´usurpato seggio, ¶ e il trucidato mio consorte, e
263
1782
S´io mento, ecco il mio capo. Or dianzi
264
1782
Or dianzi ¶ a vendicarle il figlio ti accingevi ¶ con
265
1782
ei vive, e ucciso il vuoi? ¶ Polifonte ¶ — Costui potrei
266
1782
t´è figlio; ¶ che il tuo tu stessa infra
267
1782
Olà, si sciolga. — Illeso ¶ il rendo a te: quindi
268
1782
m´hai, ¶ contaminar tu il talamo?... Su, fammi ¶ tosto
269
1782
restin le usate guardie. Il popol anco ¶ per or
270
1782
tuoi pensieri. — Anzi che il sol tramonti, ¶ o qui
271
1782
unico figlio!... Appena ¶ credere il posso... E uccider io
272
1782
duri patti a me il rendono?... Che dico? ¶ dolce
273
1782
dolce ogni patto, che il figliuol mi rende. ¶ Egisto
274
1782
Polidoro ¶ Odi, o regina: il vuole ¶ necessità fatale. Il
275
1782
il vuole ¶ necessità fatale. Il fero colpo ¶ sospeso è
276
1782
per ora: ove tu il nieghi, ¶ come a più
277
1782
d´uopo, or, se il fu mai, mostrarti ¶ madre
278
1782
sagrificio tu fai; ma il fai pel figlio... ¶ Merope
279
1782
molte ¶ speranze allor. Finga il tiranno; io spero ¶ che
280
1782
tiranno; io spero ¶ che il preverremo. I nostri amici
281
1782
perfido tiranno. ¶ E se il vedran, che fia! Nulla
282
1782
presagio al core; poiché il ciel sottrarti ¶ del tiranno
283
1782
è per ora ¶ forza il finger; tu, madre, al
284
1782
venirne di buon grado; il dei: ¶ tu, prode, umili
285
1782
armi ¶ sue sen trionfi: il dei, se i duri
286
1782
allor non odo, ¶ che il padre estinto, e il
287
1782
il padre estinto, e il valor mio. ¶ Polidoro ¶ Deh
288
1782
qualche ¶ tempo otterrò, se il posso: ove ei persista
289
1782
dai Messeni. Intanto ¶ tu il valor troppo, e tu
290
1782
valor troppo, e tu il grave odio ascondi. ¶ Tutto
291
1782
n´ho di padre il senno, e lunga ¶ esperienza
292
1782
madre, a orribil costo il fai. ¶ ATTO V ¶ SCENA
293
1782
regio limitar l´ampiezza ¶ il soffre, ingresso libero ai
294
1782
io, presto ¶ ad eseguire il suo voler, l´attendo
295
1782
finta, ¶ a un tempo il danna, il manifesta, e
296
1782
un tempo il danna, il manifesta, e il salva
297
1782
danna, il manifesta, e il salva? — ¶ Ma, se con
298
1782
fin che di forza il tempo ¶ torni. Messene mormora
299
1782
Vieni, o regina; che il tuo prisco nome ¶ ti
300
1782
cedi: oh! lieto ¶ sia il giorno a noi! Da
301
1782
festosa pompa, ¶ per quanto il soffre brevità di tempo
302
1782
sgombrare. Al vincitor soggiacque ¶ il vostro re sconfitto. Io
303
1782
di vittoria usato frutto. Il regno ¶ presi, ed il
304
1782
Il regno ¶ presi, ed il tengo: ma, qual fossi
305
1782
voi tutti, ¶ voi tutti il dite. Entro mia reggia
306
1782
questi è d´Alcide il sangue, ¶ a tal ridotto
307
1782
Polidoro ¶ O figlio, affrena ¶ il tuo furor... ¶ Polifonte ¶ Certo
308
1782
Certo, son io che il traggo ¶ qui in sembianza
309
1782
io dar poteagli; e il posso: ¶ ma brama troppa
310
1782
taci: a che innasprirlo? Il vedi; ¶ satelliti suoi son
311
1782
è dal terrore. ¶ Polifonte ¶ — Il vostro ¶ tacer, Messeni, alto
312
1782
dolcezza. Appien convinti ¶ havvi il mio dir, ben veggo
313
1782
anzi, non saggio ¶ parvi il mio oprare, or che
314
1782
tutto; e di costoro il core ¶ noto esser demmi
315
1782
soltanto io pendo: ebbi il tuo assenso ¶ pur dianzi
316
1782
annunzia ¶ chiaro pur troppo il mio destino. — Il figlio
317
1782
troppo il mio destino. — Il figlio, ¶ col mio morir
318
1782
del padre ¶ pur rammentando il nome; con quest´arti
319
1782
con quest´arti ¶ forse il suo cor tu svolgerai
320
1782
vita ¶ non m´è il servir. Tu vivi, o
321
1782
indugiar soverchio ¶ m´irrìta. Il regno, e intera pace
322
1782
e intera pace, e il figlio ¶ ti rendo a
323
1782
per te, s´anco il volessi, or nulla ¶ di
324
1782
Deh! taci. ¶ Già già il tiranno l´efferato sguardo
325
1782
veggio? ¶ Egisto ¶ Muori.Raddoppia il colpo. ¶ Polifonte ¶ Oh tradimento
326
1782
no; si salvi; è il nostro re.Il popolo
327
1782
è il nostro re.Il popolo si azzuffa co
328
1782
azzuffa co´soldati. ¶ Merope ¶ Il mio figlio ¶ egli è
329
1782
è, vel giuro; è il vostro re... ¶ Egisto ¶ Ben
330
1782
lassa me!... ¶ Polidoro ¶ Fra il sangue ¶ io il seguo
331
1782
Fra il sangue ¶ io il seguo: avessi il giovenil
332
1782
io il seguo: avessi il giovenil mio braccio! ¶ Ma
333
1782
Merope ¶ Messeni; egli è il mio figlio; ¶ Cresfonte egli
334
1782
di voi: se ingiustamente il sangue ¶ io versai di
335
1782
io versai di costoro, il mio si versi. ¶ POPOLO
336
1782
bello! È in tutto il padre. ¶ Merope ¶ Cresfonte in
337
1782
sarai: mentir non può il tuo aspetto. ¶ Egisto ¶ D