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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Polinice, 1783

concordanze di «Il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1783
l'incesto diè; ma il rio natal smentisci. ¶ D
2
1783
caro mi è quasi il nome ¶ udir di madre
3
1783
madre; ¶ noi tutti abborre il cielo. Edippo, è nome
4
1783
Che piangi or, madre? il dì, che noi nascemmo
5
1783
nascemmo, ¶ era del pianto il dì. Nulla vedesti ¶ (misera
6
1783
altra ¶ pena è che il duol, scarsa al mio
7
1783
de' propri suoi fratelli il padre. ¶ Antigone ¶ Lieve aver
8
1783
Viva mi tiene ancora ¶ il desir caldo che nel
9
1783
speri tu? ¶ Giocasta ¶ Che il giuramento alterno ¶ si osservi
10
1783
trono ei sta. Tumido il preme ¶ lo spergiuro Eteòcle
11
1783
tradita ¶ fede ei raccoglie il frutto iniquo. Astretto ¶ a
12
1783
infranti dritti, d'Argo il re si appresti; ¶ per
13
1783
basti a raffrenarli. Udrammi ¶ il re superbo rammentar sua
14
1783
miglior, d'assai; né il cor da esiglio lungo
15
1783
può guasto mai, quanto il fratello ¶ dal regnar lungo
16
1783
ha straniera nuora, ¶ senza il mio assenso, data; egli
17
1783
l'aspra sorte, ¶ e il lungo esiglio, ed i
18
1783
tra loro abbia virtù, il vedrai. ¶ SCENA II ¶ ETEOCLE
19
1783
materna ¶ primo si usurpa. Il rivedrai, non quale ¶ di
20
1783
io a lui chiedeva il pattuito trono: ¶ torna egli
21
1783
Tebe. ¶ Come ei calpesti il suol natìo, dall'alte
22
1783
ciò mirar ti piace, il mira: ¶ vedi ondeggiar ne
23
1783
insegne; ampio torrente ¶ vedi il piano inondar d'armi
24
1783
ancora estimi. ¶ Affrontar voglio il suo furore io prima
25
1783
rivolgi, ¶ dove, o sorella, il piè? Già chiuso è
26
1783
piè? Già chiuso è il passo; ¶ già le tebane
27
1783
noti a te sono; il sai, s'io pur
28
1783
minacciar col brando osa il fratello. ¶ Creonte ¶ Sono le
29
1783
a me sol reca il german la guerra? ¶ Sta
30
1783
entri ¶ in Tebe; udire il vo'; né tu vietarlo
31
1783
tu vietarlo ¶ a me il potrai. ¶ Creonte ¶ Pur ch
32
1783
ei mai. ¶ Eteocle ¶ Certo, il sai tu. — Parmi, che
33
1783
di Polinice a nome il baldanzoso ¶ Tidèo, chiedendo il
34
1783
il baldanzoso ¶ Tidèo, chiedendo il pattuito regno. ¶ L'aspre
35
1783
mi fero ¶ di Polinice il rio pensier palese. ¶ Pretesti
36
1783
onde rapirti ¶ per sempre il comun trono. Or, chiaro
37
1783
comun trono. Or, chiaro il vedi, ¶ il vuol, per
38
1783
Or, chiaro il vedi, ¶ il vuol, per non più
39
1783
e ad ogni costo il vuole; anco dovesse ¶ l
40
1783
la mia vita, e il mio regnar, son uno
41
1783
dal soglio ¶ potessi anco il pensiero. Un re, dal
42
1783
avi. ¶ Per te fia il nome di figliuol d
43
1783
lascia ¶ di sé, che il vincer suo. ¶ Eteocle ¶ Ma
44
1783
altro di certo, che il coraggio mio; ¶ né a
45
1783
regnerà. — Ma, forse ¶ tu il pensier ritrarrai da aperta
46
1783
insidia, pera. ¶ Tua sicurezza il vuole; e il vuol
47
1783
sicurezza il vuole; e il vuol più ancora, ¶ ragion
48
1783
tua vita. ¶ Non ha il valore, è ver, più
49
1783
più nobil seggio, ¶ che il cor d'un re
50
1783
in Tebe oggi che il mena? ¶ col brando in
51
1783
che parlo? ¶ Uno è il fratello, ed un son
52
1783
aprirmi strada ¶ non saprà il brando infino a lui
53
1783
non paia ¶ colpevol, basta. Il reo fratello, il primo
54
1783
basta. Il reo fratello, il primo ¶ assalitor, fu Polinice
55
1783
e tale ¶ l'arte il mantenga. ¶ Eteocle ¶ Arte? ma
56
1783
Io tutto ¶ ne assumo il carco: in me riposa
57
1783
tutto saprai. Noi pria ¶ il dobbiam trarre a simulata
58
1783
Allor fia lieve ¶ che il traditor di tradimento pera
59
1783
stagion, l'odio e il furor nel petto ¶ racchiuder
60
1783
fermo egli ha; dove il fratel suo pur cangi
61
1783
fine avran, sì; ma il fin qual fia? sta
62
1783
scritto ¶ nei fati; e il ciel soltanto il sa
63
1783
e il ciel soltanto il sa. Deh! fosse, ¶ qual
64
1783
pace alquanto ¶ d'Eteòcle il superbo animo dunque ¶ piegar
65
1783
resta a placarsi inacerbito il core ¶ dell'esul figlio
66
1783
preghi, ¶ mescendo andrò; ma il sai, non sono io
67
1783
Giocasta ¶ Ogni dovere, ¶ meno il dover di suddito, ti
68
1783
di'; più chiaro è il titol forse ¶ di re
69
1783
non a forza, attenere. Il mal difeso ¶ trono ov
70
1783
io poscia? ¶ Giocasta ¶ Già il tuo valor, già la
71
1783
tuo cospetto ¶ ragion, se il puote, ei del suo
72
1783
che la vita e il regno. ¶ SCENA III ¶ POLINICE
73
1783
sollievo, ¶ madre, com'io il vorrei! Ma, tale io
74
1783
che meco apporto, ovunque il passo io volga, ¶ l
75
1783
armi ¶ io non ravviso. — Il mio fratel tu forse
76
1783
vestito venga ¶ al fratello il fratello. ¶ Polinice ¶ E chi
77
1783
a nome, ¶ venìa chiedendo il mio regno Tidèo, ¶ recava
78
1783
dimmi) ei nella destra il brando, ¶ o il pacifero
79
1783
destra il brando, ¶ o il pacifero ulivo? A lui
80
1783
lui si diero ¶ parole il dì; ma, nella infida
81
1783
ti estimi inerme? ¶ Ecco il tuo scudo, miralo, il
82
1783
il tuo scudo, miralo, il mio petto; ¶ questo mio
83
1783
se pria non apri il pensier tuo; se il
84
1783
il pensier tuo; se il dritto ¶ pria non esponi
85
1783
forza non fosse. ¶ Grecia il sa tutta; e tu
86
1783
tu nol sai? tu il chiedi? — ¶ Io dirtel vo
87
1783
non regni. ¶ Eteocle ¶ Folle, il saprai, s'io regno
88
1783
son spergiuro, a te il mio trono, ¶ volto l
89
1783
tu pur lo stesso? Il mio giurar mantenni; ¶ il
90
1783
Il mio giurar mantenni; ¶ il tuo mantieni. — Il mio
91
1783
mantenni; ¶ il tuo mantieni. — Il mio retaggio chieggo: ¶ fratel
92
1783
retaggio chieggo: ¶ fratel, se il rendi; aspro, implacabil, crudo
93
1783
avrai nemico, ove tu il nieghi. — Espresso ¶ eccoti, e
94
1783
Espresso ¶ eccoti, e chiaro il pensier mio. La terra
95
1783
La terra ¶ parla, ed il cielo, in mio favor
96
1783
in mio favor; sì, il cielo, ¶ già testimon dei
97
1783
le strinse. ¶ Polinice ¶ Perfido, il nome or di fratel
98
1783
sentivi? ¶ Quest'armi inique, il mancator di fede ¶ primo
99
1783
di te solo è il delitto... ¶ Giocasta ¶ Alme feroci
100
1783
rispondo ¶ a te, che il trono usurpi, e re
101
1783
Or via si ammendi il fallo mio: quel ferro
102
1783
torcete i brandi; eccolo il ventre infame, ¶ stanza d
103
1783
infame nascimento. Ucciso ¶ non il fratel, da voi la
104
1783
uccisa; ¶ ben altro è il fallo; è ben di
105
1783
Polinice ¶ E ingiusto ¶ nomi il mio diffidare? ¶ Giocasta ¶ E
106
1783
E ingiusto è forse ¶ il mio furor? — Non del
107
1783
armi, ¶ che ad ottenere il regno tuo per l
108
1783
anno? — ¶ L'un dunque il brando, il non suo
109
1783
un dunque il brando, il non suo scettro l
110
1783
per certo. — ¶ Madre, tu il vuoi? perdonerogli io dunque
111
1783
sgombri, ¶ ed ei fia il re. Dargli ben voglio
112
1783
re. Dargli ben voglio il trono, ¶ non, ch'ei
113
1783
rotta è la pace, il sappi, ¶ che ria cagion
114
1783
d'iniqua guerra, e il danno. ¶ SCENA IV ¶ GIOCASTA
115
1783
GIOCASTA, POLINICE ¶ Polinice ¶ E il tuo voto si adempia
116
1783
me sincero ¶ non è il desio di pace!... ¶ Giocasta
117
1783
non bramo, ¶ che risparmiare il teban sangue; ed altro
118
1783
ver, che ad Argo il piede, ¶ bench'io il
119
1783
il piede, ¶ bench'io il volessi, ei volger niegherebbe
120
1783
Polinice ¶ Duro mio stato! Il cor squarcianmi a gara
121
1783
quindi la sposa, e il fanciul mio, piangenti, ¶ che
122
1783
men vero, ¶ che se il fratello cede, al timor
123
1783
superbo onore? Ei lunge (il credi) ¶ la forza vuol
124
1783
vuol, perché sol forza il doma. ¶ Giocasta ¶ E tu
125
1783
è dunque ¶ di Tebe il trono? Oh! non sai
126
1783
Tebe ¶ sommo infortunio è il trono? Il pensier volgi
127
1783
infortunio è il trono? Il pensier volgi ¶ agli avi
128
1783
delitti? Illustre certo è il seggio, ¶ dove Edippo sedea
129
1783
tu forse, ¶ non sappia il mondo ch'ebbe figli
130
1783
tu? lascia a' spergiuri il trono. ¶ Vuoi tu vendetta
131
1783
Ah! non è, no, il mio fine ¶ il crear
132
1783
no, il mio fine ¶ il crear legge ogni mia
133
1783
legge ogni mia voglia, il farmi ¶ con finto insano
134
1783
Numi pari; ¶ non è il mio fin, benché regnar
135
1783
Giocasta ¶ Più che ottenere il regno, ¶ dunque abbi caro
136
1783
regno, ¶ dunque abbi caro il meritarlo, o figlio. ¶ Spero
137
1783
s'ambo c'inganna ¶ il tuo fratel, di chi
138
1783
ascolto? ¶ Ben era questo il mio timor da prima
139
1783
sceglier tuo danno, e il nostro? ¶ Polinice ¶ E certo
140
1783
Polinice ¶ E certo è il danno? ¶ Creonte ¶ Di': conosci
141
1783
Di': conosci Eteòcle? ¶ Polinice ¶ Il so; mi abborre, ¶ quanto
142
1783
mi abborre, ¶ quanto ama il trono, e più; ma
143
1783
madre, e Adrasto, e il mondo ¶ qui testimoni oggi
144
1783
Adrasto, e Tebe, e il mondo. ¶ Mi è forza
145
1783
sua difesa ¶ non vegliasse il terrore. Ultima speme ¶ eri
146
1783
Fia questo, ¶ fia questo il dì. ¶ Creonte ¶ Forse, fia
147
1783
infelice!... Altri ti usurpa il seggio; ¶ né il riavrai
148
1783
usurpa il seggio; ¶ né il riavrai, finch'egli ha
149
1783
già ti si ascrive il chiederlo, a delitto: ¶ già
150
1783
antico ¶ io cominciava? ¶ Creonte ¶ Il re giurò poc'anzi
151
1783
omai, ¶ se non calcando il tuo fratello estinto. ¶ Polinice
152
1783
gran misfatto? ¶ Creonte ¶ Se il regno solo toglierti ei
153
1783
qui solo io resto, ¶ il cielo, il brando, e
154
1783
io resto, ¶ il cielo, il brando, e il mio
155
1783
cielo, il brando, e il mio valor, son meco
156
1783
mia vita ¶ fora... ¶ Creonte ¶ Il valor contro all'iniqua
157
1783
Ma pur... S'io il dico, ¶ e nol previeni
158
1783
A farmi ¶ vil traditore il rio terror non basta
159
1783
giuro; ¶ mi è sacra, il sai: parla. ¶ Creonte ¶ ... Ma
160
1783
a forza: in alto il brando ¶ fatal ti sta
161
1783
sta su la cervice; il segno ¶ darai tu stesso
162
1783
alla causa io poscia ¶ il valor mostrerò. — Rimani, o
163
1783
all'assedio di Tebe; il vedrai tosto, ¶ com'io
164
1783
così ben altro ¶ sarà il terror. Si mostri ad
165
1783
a fuoco, a sangue, il mal difeso regno ¶ tutto
166
1783
men, terribil più fia il colpo. ¶ Disponi tu verace
167
1783
mai sfuggirla, è questo il dì. ¶ Creonte ¶ Si sfugga
168
1783
mi par, da che il fratello ei vide: ¶ che
169
1783
promise ei quasi) ¶ oggi il fratello assediator si arrende
170
1783
qual mendicar pretesto ¶ potrebbe il re, per non serbar
171
1783
mancaron mai? Se Polinice il seggio ¶ non dà per
172
1783
indarno ¶ pace tu speri. Il solo trono omai, ¶ se
173
1783
miglior, vita seconda, ¶ reputa il trono. ¶ Giocasta ¶ Eppur, mostran
174
1783
maestà gli cale, ¶ che il regno: in somma, le
175
1783
Polinice esala ¶ co' detti il furor suo: ma l
176
1783
stessi; a cui, né il nome è noto ¶ di
177
1783
non sono ¶ d'Eteòcle il lungo odio, o il
178
1783
il lungo odio, o il breve sdegno ¶ di Polinice
179
1783
troppo!) ¶ lontano anch'egli il tuo germano; andranne ¶ esule
180
1783
mio: ma, s'abbia il danno ¶ chi a forza
181
1783
danno ¶ chi a forza il vuol. Nel sanguinoso assalto
182
1783
d'un traditore. ¶ Giocasta ¶ Il traditor fia quegli, ¶ ch
183
1783
supposte trame ¶ lo sdegno, il diffidar: me sola credi
184
1783
ignorar l'infame arcano! Il meglio ¶ fora ciò per
185
1783
ei si fa giuoco, il crudo, ¶ di voi, de
186
1783
sorella; ¶ noto gli è il padre; e pur mi
187
1783
Che val? Di nuovo il giuro, ambi ei v
188
1783
in voi non entra ¶ il pensier di tradirmi? A
189
1783
io di tutti ¶ sono il bersaglio pure. Esul tanti
190
1783
ovunque io giri incerto il guardo, (ahi vista!) ¶ un
191
1783
re le smanie provo; il rio sospetto, ¶ il vil
192
1783
provo; il rio sospetto, ¶ il vil terror, la snaturata
193
1783
ci ascolta: ¶ di madre il cor col tuo parlar
194
1783
Giurasti ¶ a un tempo il morir mio? Perfido, il
195
1783
il morir mio? Perfido, il voto ¶ adempi; taci; e
196
1783
ch'una: incerto lascia il core ¶ di palpitante madre
197
1783
tu d'ambo salvargli il mezzo. ¶ Antigone ¶ Più antico
198
1783
sacro è di natura il dritto, ¶ e inviolabil più
199
1783
più. ¶ Polinice ¶ Chi primo il rompe? ¶ Giocasta ¶ Ti assolve
200
1783
rompe? ¶ Giocasta ¶ Ti assolve il ciel d'ogni tua
201
1783
e delitti. ¶ Polinice ¶ E il sangue ¶ di un traditor
202
1783
vendetta, io ti scongiuro: il trono ¶ lasciargli vuoi di
203
1783
non sia. ¶ Giocasta ¶ Sovra il tuo capo ¶ ricade in
204
1783
precipizio, a cui sovrasti, il passo; ¶ n'hai tempo
205
1783
rompi; e così togli ¶ il mezzo a te d
206
1783
O figlio, ¶ qual sia il delitto, nel fraterno sangue
207
1783
Polinice ¶ Madre, mi squarci ¶ il core... Udir tu vuoi
208
1783
io porto: ¶ donne, asciugate il ciglio. È Polinice ¶ il
209
1783
il ciglio. È Polinice ¶ il nostro re. — Primo a
210
1783
Creonte, a me tu il dici? ¶ Creonte ¶ Svanì per
211
1783
di un re spergiuro. ¶ Il mal talento universal lo
212
1783
di lui. ¶ Creonte ¶ Temprare il vero ¶ spesso in molli
213
1783
niego io, no: ma il favellargli aperto ¶ concede ei
214
1783
danno di tutti, altri il facea. ¶ Or vedi, a
215
1783
cattivato io pria ¶ così il suo core. — Infra brev
216
1783
ragunar qui tutti; e il popol anco ¶ vuol testimonio
217
1783
opra ¶ compiuta già; manca il sol rito: io pure
218
1783
ei non ha, né il cor, né il braccio
219
1783
né il cor, né il braccio: ¶ ciò che a
220
1783
che a lui toglie il susurrar di Tebe, ¶ vuol
221
1783
darti; e in ciò il compiaci. ¶ Polinice ¶ — Io 'l
222
1783
È giusto, ¶ sacro è il mio dritto: avrò per
223
1783
ver, che della pace il fausto ¶ giorno sia questo
224
1783
implorarne io poscia; ¶ e il mio sperar soverchio anco
225
1783
in prezzo ¶ ne do il mio regno. Io 'l
226
1783
regno. Io 'l cedo, il regno io cedo; ¶ che
227
1783
io difender nol seppi. Il ver si sappia: ¶ serbar
228
1783
è la salvezza, ¶ e il ben di tutti vero
229
1783
io 'l nome; ¶ e il mostrerò; forse di tale
230
1783
né mi estimai, né il fui, di premer questo
231
1783
magnanimo qual parli; e il sei tu forse. ¶ Nostr
232
1783
forse. ¶ Nostr'opre, e il tempo, il mostreran, se
233
1783
opre, e il tempo, il mostreran, se pari ¶ noi
234
1783
Io dirti so, che il trono ¶ mai non mi
235
1783
ch'oggi; ¶ oggi, che il debbo io racquistare. Io
236
1783
se a Tebe giova, il tuo regnare: andarne ¶ bench
237
1783
in qual sia terra il ciel mi ponga, i
238
1783
voti mi udranno. ¶ Polinice ¶ Il duro esiglio anch'io
239
1783
a te non fosse ¶ il vedermi oggi sovra il
240
1783
il vedermi oggi sovra il già tuo soglio, ¶ io
241
1783
avessi ¶ da temer; ma il sospetto, ognor natura ¶ fassi
242
1783
mia fede ¶ d'uopo il brando non è. ¶ Giocasta
243
1783
mal celata rabbia. — ¶ Questo il giorno non è, non
244
1783
e non è questo il loco, ¶ ove il già
245
1783
questo il loco, ¶ ove il già rotto giuramento or
246
1783
pace ¶ sul labro ha il nome, e in sen
247
1783
Or via, che vale il differir, se tali ¶ non
248
1783
via, ¶ a che protrarre il desiato istante? ¶ A che
249
1783
a noi; si compia il rito ¶ degli avi nostri
250
1783
tutti, oggi securi faccia ¶ il giuramento alterno. — Ecco la
251
1783
Ecco la tazza, ¶ fratello; il vedi, a te primiero
252
1783
sacro terror vi accosta il labro; ¶ giura, di leggi
253
1783
è di amistà fraterna ¶ il pegno adunque,... e di
254
1783
di tua fede? ¶ Eteocle ¶ Il pegno, ¶ sì, d'amistade
255
1783
te non è; tu il fingi ¶ mal destramente... Io
256
1783
guerra... ¶ Eteocle ¶ Poiché ripigli il tuo furore, io tutto
257
1783
tuo furore, io tutto ¶ il mio ripiglio: è testimon
258
1783
prima, ¶ senza tremare, accosterovvi il labro. — ¶ Felice me, se
259
1783
Numi oggi fan pago ¶ il mio lungo desir di
260
1783
vista ¶ d'atroci figli. — Il traditor fra voi ¶ certo
261
1783
voi qual fia? ¶ soli il sanno gli Dei. — Possenti
262
1783
sta in quella tazza ¶ il ver; sappiasi: dona; il
263
1783
il ver; sappiasi: dona; il dubbio cessi... ¶ Polinice ¶ Non
264
1783
O madre, indarno ¶ speri il nappo da me... ¶ Eteocle
265
1783
Da te ben io, ¶ il nappo io vo'. Dammelo
266
1783
nappo io vo'. Dammelo: il voglio. — A terra, ¶ ecco
267
1783
velen, mal tratterai tu il brando. ¶ Eteocle ¶ Troppa ho
268
1783
del tuo sangue. ¶ Polinice ¶ Il tuo ¶ sparger primo potresti
269
1783
un l'altro ¶ beremci il sangue; e giurerem sovr
270
1783
dell'odio mio; né il sei. ¶ Cadrà con te
271
1783
ebbi pronube già. Ma, il mio misfatto ¶ già già
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1783
vicini: ¶ fia dell'incesto il fratricidio ammenda. — ¶ Che più
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noi serpe col sangue il delitto. — ¶ Finché n'hai
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sottratti; ¶ tosto, pria che il mio braccio... ¶ Polinice ¶ E
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Polinice ¶ E ch'è il tuo braccio? ¶ Eteocle ¶ Fuggi
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porte Polinice. ¶ Eteocle ¶ Adrasto ¶ il traditor non è; ben
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ben io 'l conosco ¶ il traditor: — di lui, di
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pensa nel campo: ¶ — Tra il ferro argivo e la
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nemico; ei mi tradì... Il mio onore... ¶ Giocasta ¶ L
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Invan lo speri. ¶ Giocasta ¶ Il ferro,... ¶ tu,... di tua
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dell'altro in campo il sangue, ¶ frutto non son
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sarà?... Subitamente in campo ¶ il fragor cupo dell'armi
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semivivo, ¶ d'empia vittoria il reo stendardo innalza. ¶ SCENA
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volto impresso ¶ ti sta il pallor di morte... Ahi
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voglio io stessa... ¶ Antigone ¶ Il fero ¶ lor duello vid
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dei... ¶ Giocasta ¶ Ne incolpo il vivo; ¶ ch'è reo
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eroi, che a gara il grido ¶ annunziator della vittoria
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gli stava e, pieno il cor d'alta vendetta
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mischia ha volto ¶ ratto il piè Polinice: a lui
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a lui davante ¶ vola il terror; Morte i suoi
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ei corre ¶ precipitoso; e il trova al fine... ¶ Giocasta
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Eteòcle prorompe all'onte; il taccia ¶ di codardo, e
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nomar, tu dei Tebani il sangue ¶ risparmia; in me
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l'odio, lo sdegno, il ferro». — E il dire
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sdegno, il ferro». — E il dire, e addosso ¶ a
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duello ¶ fra tante squadre il campo? ¶ Antigone ¶ A cotal
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misero fratello ¶ la spada, il braccio, sé tutto abbandona
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più lo stringe; ¶ «Tu il vuoi (grida egli) il
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il vuoi (grida egli) il ciel ne attesto, e
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la punta dell'acciaro; il colpo ¶ guidan le Furie
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le Furie a trapassare il fianco ¶ di Eteòcle, che
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di Eteòcle, che cade. Il sangue spiccia ¶ sovra il
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Il sangue spiccia ¶ sovra il fratel, che a cotal
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in se stesso ritorce il sanguinoso ¶ brando fumante... Altro
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lagrimevol caso, o madre, il fine?... ¶ Giocasta ¶ Degno di
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Oh ciel! vien tratto ¶ il morente Eteòcle... ¶ Antigone ¶ Al
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avanza! ¶ Antigone ¶ Che veggio? il segue Polinice!... ¶ SCENA III
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mi tratteneva, e disarmava il braccio. ¶ Forse mi vuol
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per altra man trafitto ¶ il crudo fato. Oh! se
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ferisci, o madre; eccoti il petto ignudo: ¶ or via
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tua madre; ¶ ed è il suo caldo lagrimar, che
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col sangue tuo rigarti il volto, ¶ e lo squarciato
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io mi moro?... ¶ Polinice ¶ Il mio ¶ sangue avrai tutto
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ira deponi; ¶ tu stesso (il sai) volesti la tua
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morte: ¶ tu furioso abbandonasti il petto ¶ sovra il mio
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abbandonasti il petto ¶ sovra il mio ferro... Ahi lasso
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mio ferro... Ahi lasso!... Il fatal colpo ¶ a te
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Pria ch'io punisca il fallo, ¶ cui vien meno
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vien meno ogni ammenda, il tuo perdono ¶ deh! mi
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mi concedi. Or che il mertai, non trovo ¶ pena
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trovo ¶ pena che agguagli il giusto odio fraterno. ¶ Io
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Io non ti abborro, il giuro; ogni rancore ¶ sgombrò
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misero! ben veggo, ¶ che il mio pregar ti offende
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vinto?... ¶ e premerai tu il seggio mio? — Deh! morte
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nol vegga; affrettati... ¶ Polinice ¶ Il tuo seggio ¶ mai non
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piedi tuoi ¶ me vedi; il signor mio tu sei
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macchia... ¶ Eteocle ¶ O madre, il vuoi?... Sta ben;... mi
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di noi, da tutto il cielo ¶ me fulminate a
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Ma, che miro? squarciato il petto mostri? ¶ e d
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lor madre; in me il vipereo torci ¶ flagel sanguigno
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flagel sanguigno: è questo il fianco, è questo, ¶ che