Grazia Deledda, Leggende sarde, 1894

epoche diverse dalla nostra. Il popolo sardo, specialmente nelle

negli altipiani desolati dove il paesaggio ha in se

occhi, si crederebbe che il sotto-suolo di tutta

ed ogni grotta nasconde il suo tesoro. Posto da

sussista ancora. Sin qui il naturale. Il sovrannaturale è

Sin qui il naturale. Il sovrannaturale è la credenza

guardia dei tesori vigili il diavolo: il diavolo che

tesori vigili il diavolo: il diavolo che, se alla

gli uomini non ritrovano il tesoro, se ne appropria

dell'oro coniato. ¶ Ma il più delle volte questi

più forti e coraggiosi il cui fucile ha già

sottile paura del sovrannaturale, il terrore di cose che

e in tal caso il posto è fatale, e

che hanno perduto tutto il gregge di malattia misteriosa

afferma di aver veduto il diavolo, che assume forme

e della paura che il diavolo inspira. Senza dilungarmi

la calda impronta meridionale. ¶ Il diavolo cervo ¶ Nei monti

quali non si distingue il fondo. Vengono chiamati sas

giorni un po' tranquilli il pastore, affidata la greggia

si mise ad inseguirlo. Il cervo balzava di rupe

in rupe, velocissimo; ma il pastore non meno agile

rocce, i precipizi; ma il cacciatore, esperto dei luoghi

improvvisamente, sprofondandosi nella neve. ¶ Il cacciatore raggiunse il posto

neve. ¶ Il cacciatore raggiunse il posto e si trovò

una nurra spaventosamente profonda. ¶ Il cervo non si vedeva

tetra di sogghigni infernali. Il misero pastore comprese allora

pastore comprese allora che il cervo era il diavolo

che il cervo era il diavolo in persona e

egli si fosse fatto il segno della croce precipitò

nell'immensità dell'abisso... ¶ Il suo compagno lo attese

e, legato alle ascelle il compagno del caduto, lo

strano palombaro non toccò il fondo. I pastori lo

e di far precipitare il pastore nell'inferno, insieme

nemiche. Pare che tutto il villaggio fosse diviso in

fazioni, e l'odio il più mortale soffiava negli

fine furono scoperti e il padre di lei, ardente

notte di Pasqua, trucidò il misero amante. L'inimicizia

giovani amanti, era stata il diavolo, il diavolo che

era stata il diavolo, il diavolo che abitava sulle

romanzo di Enrico Costa Il Muto di Gallura: ¶ "Egli

Muto di Gallura: ¶ "Egli - il diavolo - di tanto in

con occhio di fuoco il sottostante villaggio. ¶ In quei

Limbara ricoperto di neve il suo alito glaciale. E

abitanti di Aggius sentivano il corpo intirizzito, il diavolo

sentivano il corpo intirizzito, il diavolo soffiava sulle anime

loro letto, e dicevano il rosario sotto le coltri

sotto le coltri, mentre il vento furioso urlava dalle

fessure delle imposte. Era il figlio dell'inferno che

si divertiva a turbare il sonno dei figli della

La minaccia infernale era il pronostico della distruzione del

distruzione del paese; e il rullo prolungato che la

paese, ma sempre invano! Il diavolo non si dava

perciò venne chiamato poi il Monti di la cruzi

cruzi) per far fuggire il diavolo. E in quella

loro: "Non temete, è il diavolo che prepara le

tormentarci!". Pare però che il diavolo non volesse rinunziare

perdizione. Aveva bensì abbandonato il monte della Croce, ma

passato, continuò a soffiare il livore sulle anime dei

un l'altro, spargendo il terrore nella Gallura. La

altezza, e che forma il cucuzzolo del monte, bersagliato

lo spirito delle tenebre. ¶ Il gran tamburo (su tamburu

cupo, sordo, continuo, come il mugolìo di un tuono

un tuono in lontananza. Il gran tamburo di Aggius

che allorquando si ode il suo rullo è indizio

edificato dai Doria verso il 1102, quando cioè i Genovesi

dalla riva del Coghinas, il castello godeva di un

avessero riempito di sassi il fondo della cisterna, vi

Coghinas. ¶ E tutto questo, il condotto sotterraneo che attraversando

condotto sotterraneo che attraversando il sotto letto del fiume

Doria, e forse è il forte ammiraglio che nel

così strano. ¶ Dunque, mentre il principe passava l'inverno

far nulla per voi. Il cavaliere è devoto a

corrispondenza col demonio, e il demonio, in cambio della

ma San Giovanni preservava il cavaliere dagli amori colpevoli

Un giorno fece cambiare il suo volto in quello

sovrasta una grande disgrazia! Il giorno che vedrai i

cavalieri verdi, quel giorno il tuo castello sarà espugnato

si fece animo, fortificò il castello e attese, sicuro

intanto, lavorava lavorava... Venuto il mese di maggio, allorché

mortalmente. ¶ Egli vedeva!... Vedeva il suo castello assediato da

avrebbe invaso e debellato il suo forte. ¶ E la

più numerosa e minacciosa, il prode Doria si precipitò

l'asfodelo e tornò il fieno nei campi del

dormiva l'ultimo sonno il suo beneamato e infelice

di gioielli, stava dietro il banco di alabastro. "Piddani

notte scialba e silenziosa! ¶ Il castello di Galtellì ¶ Una

del castello di Galtellì4. ¶ Il suo accento era così

e qualcosa di vero. ¶ Il castello di Galtellì - la

neri e desolati, dominanti il triste villaggio, muti e

visitare le rovine vede il Barone passeggiare lentamente, intorno

spada al fianco e il collo circondato dal vaporoso

la moglie, la figlia, il genero ed un nipotino

luna splendeva vivamente, e il contadino poté distinguere un

vicine. Curioso e coraggioso il contadino salì un poco

e così tanto freddo. ¶ Il signore allora si accorse

la risposta, guardò fissamente il fascio della legna che

fascio della legna che il contadino aveva deposto nel

misterioso signore. E trasportò il fascio sulle rovine, e

la piccola ricompensa che il signore voleva dargli. ¶ Ma

videro una cosa sorprendente. Il povero contadino acquistava terreni

In breve egli diventò il più benestante del paese

quelle rovine. In cambio il Barone gli aveva donato

sua tunica e seguì il cavaliere, che camminava rapidamente

camminava rapidamente, senza fare il minimo rumore, davanti a

davanti a lei. Attraversarono il villaggio e uscirono in

a seguirlo in silenzio. Il cavaliere la condusse alle

come deve essere ammobigliato il Paradiso, venivano illuminate da

Ma la dama, baciato il bambino, sorrise tristemente e

buona donna!...". ¶ Finito tutto, il cavaliere vecchio riprese per

al monte Gonare, presso il villaggio di Orane, a

caratteristiche della Sardegna, ed il suo picco azzurro, in

diradantesi per l'orizzonte, il pio Gonario distinse una

Orane. L'anno stesso il giudice fece costruire a

costruire a sue spese il tempio modesto, e la

e la montagna prese il nome di Gonario, che

nella Sardegna per visitare il suo nuovo santuario. Mentre

quasi rovinata, ritenuta, dice il Calvia, per il più

dice il Calvia, per il più antico monumento dell

viveva anticamente, forse verso il mille, un giovine mastro

Sorres, artista, poeta gentile; il quale tornando nel suo

ritirava. Mosso dalla curiosità il giovane artista chiese informazioni

gliele seppe mai dare. Il mistero più intenso regnava

regnava là intorno. ¶ Allora il giovine si recò una

muore", e sentiva pure il muoversi leggero delle spole

se voi m'ispirerete il disegno!" ¶ "Te lo darò

voce non parlò più. ¶ Il giovine se ne andò

un simile tempio e il paese era poverissimo. Come

era poverissimo. Come fare? Il giovine, innamorato perdutamente della

chiesa cadente. Tutti ammirarono il quadro, e una mattina

arazzo, ed era stato il giovine che, introdottosi furtivamente

l'aveva dipinta, cancellandovi il mandorlo. Si gridò al

Allora un fraticello prese il dipinto miracoloso e corse

di Sorres di edificare il tempio. Egli accettò: molti

che ogni notte distruggevano il fabbricato -, la chiesa sorse

arazzo! ¶ Nella notte precedente il dì della consacrazione, mentre

della consacrazione, mentre tutto il villaggio, animato dalle genti

dei villaggi vicini, festeggiava il grande avvenimento, il giovine

festeggiava il grande avvenimento, il giovine mastro si recò

porlo alla Madonna, sospirò il giovine, aprimi!..." ¶ "Bene sta

aperse per incanto ed il giovine si trovò dinanzi

sulle spalle e pallidissimo il viso che spiccava nettamente

In un canto stava il telajo, e d'oro

i sogni dell'ideale, il giovine si avvicinò ed

che li screditasse presso il papa e segnasse la

notizia quei giovanotti presero il cadaverino e lo gettarono

chiostro. ¶ L'indomani tutto il villaggio commentava la scomparsa

scomparsa del fanciullo, che il giorno prima era stato

cerca fu finalmente ritrovato il cadavere nel pozzo! Figurarsi

Figurarsi l'indignazione e il furore del popolo! Perché

subito si disse che il bimbo era stato trucidato

mandò un bando, che il monastero venisse distrutto e

né ascolto né pietà. Il convento venne diroccato e

dama (prima possessora) ovvero il suo spirito, vaga di

letterarie, la leggenda ha il primo posto, senza parerlo

delle generazioni viventi e il germe di quella delle

studiato altrove, benché rapidamente, il carattere della leggenda sarda

un dato villaggio, ha il profilo serio e melanconico

due che oggi ho il piacere di narrarvi, - al

narrarvi, - al verosimile mescolando il fantastico, con lontane reminiscenze

che ne delinea nitidamente il carattere. ¶ Sono personaggi storici

i giganti, da cui il popolo sardo crede fossero

Le donne accettarono. Finito il pasto, dopo molti inutili

fratelli la tovaglia e il portafogli". ¶ Dopo tutto questo

ringraziandosi scambievolmente e dicendosi il rituale teneis'accontu (tenetevi

pena la scomunica e il carcere. ¶ Qui (apro una

replicate minacce del prete il più giovane dei fratelli

si pose a suonare il piffero, che aveva l

tre fratelli. Ed ecco il prete che, contro volontà

e che sentivano distintamente il magico suono, tutti ballavano

molto nel veder ballare il prete, che grasso e

custodi della torre. ¶ Perciò il loro processo fu presto

ebbero ciò che chiedevano. ¶ Il primo chiese di offrire

dalla folla, e subito il giovine stese la sua

più non posso. Allora il secondo fratello chiese la

se fu concessa! Aperto il portafogli incantato, il condannato

Aperto il portafogli incantato, il condannato distribuì enormi somme

la nostra serietà e il nostro nobile disprezzo per

nostro nobile disprezzo per il denaro -, il terzo fratello

disprezzo per il denaro -, il terzo fratello chiese, così

voci quest'ultima grazia. Il giovine ritto sul palco

assedio. ¶ I saraceni spiavano il momento di poter passare

alla guardia. Così scorreva il tempo inutilmente, allorché i

primavera quasi preistorica; ma il paesaggio era quale ancora

e lo stesso era il pastore, vecchio ma ancora

pannilani e di pelli. ¶ Il vecchio si chiamava Sadur

che da questo provenga il moderno Sadurru, che poi

con le donne e il gregge sulle montagne, ritornando

ripartiva. ¶ Le donne macinavano il frumento fra due pietre

Ciò era ben triste. Il suo unico conforto, spesso

suo flauto, Sadur sentiva il cuore empirsi di care

spingendo verso i monti il grosso della greggia; e

grosso della greggia; e il vecchio rimase. Finse d

la distrussero per accender il fuoco coi rami dei

e bastonare Sadur, ma il capo della spedizione, ch

si oppose. Solo, finito il banchetto, comandò al vecchio

suoi flauti e suonò. Il giovine capo si mise

flauti. ¶ "Come farò?", disse il vecchio. ¶ "Accomodati, altrimenti ti

ti farò bastonare." ¶ Allora il vecchio cercò certe erbe

dei meriggi primaverili, dopo il pasto abbondante, i fenici

invadeva a quel suono. ¶ Il giovine capo, specialmente, pareva

farle tornar qui", disse il capo, "non sarete più

capanna e attese che il vecchio, andato in cerca

ritorno. ¶ Desiderava sentire ancora il suono dei flauti riuniti

le gregge tornarono, e il vecchio suonò ancora, e

vecchio suonò ancora, e il giovine si addormentò. ¶ Allo

svegliarsi vide Greca, e il luogo gli parve ancora

prime colonie fenicie, ed il vecchio Sadur continuò a

luce viva ed eguale; il cielo era azzurro quasi

anche più popolare per il caso strano accadutole una

mai. ¶ Inoltre aveva come il presentimento d'una vicina

e cadde. Blum! fece il cestino, e le uova

di gusci bianchi inondò il piccolo rialzo. ¶ La vecchia

cacciatore e gli raccontò il miserevole caso. ¶ "Da trent

le gambe si piegano, il sonno mi sorprende. Come

Egli ascoltava, pensoso, pizzicandosi il mento adorno d'una

ascoltò intensamente, mentre traeva il portafogli dalla tasca interna

diede alla vecchia, rimise il portafogli, e sparì. Parve

e sparì. Parve che il terreno l'avesse inghiottito

trascinò sulle ginocchia, baciò il suolo dove lo sconosciuto

chiesero di far vedere il biglietto, e le dissero

nello stesso tempo, picchiandosi il petto, gettandosi per terra

terra e baciando nuovamente il posto ove lo sconosciuto

bandito crudele aveva riconosciuto il suo San Michele Arcangelo

narro, ma perché avete il cuore di pietra. ¶ C

villaggio della Sardegna per il quale voi non siete

ed era brutto come il demonio. ¶ Abitava una casa

questo infelice matrimonio, e il brutto uomo del villaggio

Io ho dal papa il permesso di sposarmi con

egli non avrà deposto il suo pensiero, chiamami di

e mai ti mancherà il mio aiuto e il

il mio aiuto e il mio consiglio". ¶ Ciò detto

tutta la notte; e il domani chiese a suo

lui voleva assolutamente sposarla il giorno dopo. ¶ Rimasta sola

Speranzosa ed estasiata baciò il rosario di madreperla lasciatole

doveva averla trasportata, durante il sonno, la sua Santa

si chiama quella città?". ¶ Il pescatore non rispose, ma

triste anch'egli come il resto della folla, "che

avviene?" ¶ "Sta per morire il figlio del Giudice di

medico può più salvarlo." ¶ Il Giudice era il re

salvarlo." ¶ Il Giudice era il re di Arboréa; quindi

re di Arboréa; quindi il figlio era il principe

quindi il figlio era il principe reale, il più

era il principe reale, il più bel cavaliere di

dire un'Ave per il principe moribondo, quando, toccando

a guarire don Mariano, il principe malato", ella rispose

anche i moribondi." ¶ Allora il capitano arrogante la introdusse

arrogante la introdusse presso il Giudice, un vecchio re

ripetere le sue parole. Il Giudice restò commosso dalla

testa". ¶ "E se salvo il principe?" ¶ "Ti daremo ciò

egli stesso Mariedda presso il principe morente. Era tempo

don Juanne Perrez mise il rosario intorno al collo

guance diventarono rosee come il fior degli oleandri dei

Chi mi ha salvato?". ¶ Il Giudice piangeva di gioia

essere una fata", disse il principe, abbracciandola. "I tuoi

la sua Celeste Protettrice: il rosario miracoloso stava appeso

nella cappella, passando invece il tempo tra feste, cacce

che gli Spagnoli invasero il regno di Arboréa, e

era chi aspettava ansiosamente il giorno della nascita del

l'avesse portata via il demonio; quando, recatosi ad

punto. Perciò, quando nacque il bellissimo bambino più sopra

sopra accennato, fu chiamato il falso medico; e il

il falso medico; e il falso medico, che aspettava

occasione per vendicarsi, nascose il bellissimo bambino, e lo

Don Juanne non uccise il bellissimo bambino, ma lo

poiché egli la ripudiava. ¶ Il Maggiordomo obbedì; e una

le braccia ella stringeva il cagnolino, al quale aveva

disperazione, ella ricordò finalmente il suo passato, ricordò Nostra

col vestito bianco e il manto azzurro e il

il manto azzurro e il diadema simile a quello

là finché sia giunto il tuo giorno e non

le braccia non più il cagnolino nero, ma un

sottana di scarlatto fiammante, il corsetto di broccato verde

passava mai là vicino; il mondo era lontano, lontano

casetta: c'era sempre il pane che sembrava d

che sembrava d'argento; il vino che sembrava sangue

olio che sembrava ambra; il miele che sembrava topazio

miele che sembrava topazio; il latte che sembrava neve

pregava sempre, e aspettava il giorno promesso, nel quale

lo sposo diletto. Intanto il bellissimo bambino, che si

a Mariedda. ¶ Immaginatevi voi il batticuore, la sorpresa e

di Mariedda nel riconoscere il suo sposo nel capo

cacciatori smarriti! ¶ "Ecco giunto il giorno!", pensò trepidando. Ma

eravi anche don Juanne, il medico del diavolo. ¶ Tutti

i cacciatori, e trovò il cucchiarino d'oro nella

innocente. ¶ "Messere", gli disse il principe, "voi morrete per

sue colpe. ¶ Mariedda e il principe lo perdonarono; solo

col suo costume e il suo velo, don Mariano

pace la regina e il re. ¶ 1 Questa premessa e

premessa e le leggende "Il diavolo cervo", "La leggenda

leggenda di Castel Doria", "Il castello di Galtellì", "La

mio, e quando verrà il giorno che ti porterò