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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Zavattini, Totò il buono, 1943

concordanze di «Il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1943
minuti ricordavano a Totò il suo sconfinato potere. Quasi
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1943
Quasi quasi era più il tempo che egli dedicava
3
1943
canditi senza potersi spiegare il fenomeno. Totò guardava Amina
4
1943
dal muso sottile allungò il collo sin sopra il
5
1943
il collo sin sopra il mare, ma nello sforzo
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1943
mare, ma nello sforzo il collo si ruppe ramificandosi
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1943
striscia perlacea che divide il cielo dalla terra, e
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1943
stata corrotta da Annibale, il sicario di Mobic, che
9
1943
essendo fra pochi giorni il compleanno di Bib avevano
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1943
cosa poteva perdonare fuorché il tradimento. Si dimenticò tutto
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1943
far chiasso. Sicuro, affinché il capitano Gero, certo in
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1943
ma trecento, non lesinereste il vostro rispetto per il
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1943
il vostro rispetto per il loro talento. Lasciamoli lì
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1943
capanna. Mobic si grattava il naso per vedere se
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1943
poi Totò temette che il tegame essendo insensibile Mobic
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1943
sogno. Allora rinunciò per il momento alla vendetta e
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1943
luna aveva i ghiaccioli. Il tempo non andava avanti
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1943
indietro. Totò non trovò il più piccolo lenimento al
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1943
di solito portano sotto il braccio, per spolverarsi le
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1943
le scarpe e tergersi il sudore, molti correvano a
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1943
nascose la testa sotto il cuscino per non vedere
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1943
sono dimenticato qualche cosa. Il che non è difficile
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1943
presente storia. Dico: ecco il signor Mariani, passa per
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1943
scrupoli. O dico: ho il diritto di far stare
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1943
proprio dimenticato qualche cosa: il discorso annuale del signor
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1943
cip, facevano, cip, cip (il signor Mobic imitava molto
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1943
Mobic imitava molto bene il cinguettio degli uccellini). Non
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1943
trattenute ogni settimana pagherete il debito quasi senza accorgervene
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1943
discorso non riscosse applausi. Il signor Mobic scese dal
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1943
di terra poco fruttifera. ¶ Il signor Mobic aveva radunato
31
1943
ne era accorto. Suonò il campanello e accorse Carmelo
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1943
Mobic. Forse fu quello il più bel giorno della
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1943
Signor Mobic. Fu Riccardo, il vice segretario, che offrì
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1943
poi si voltò e il raggio era ancora lì
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1943
formicolante di puntini luminosi. Il mondo era bello e
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1943
le guardie che urlavano. Il colore del cielo (chissà
37
1943
vi descrivo Gero e il Governatore: mentre i loro
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1943
Mobic cominciò ad applaudire. Il fatto sorprese Mobic ma
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1943
quando egli stesso sentì il bisogno di battere le
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1943
applausi. Per parecchio continuò il reciproco omaggio dei due
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1943
piedi le scarpe nuove. Il gaudio dei cittadini raggiunse
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1943
gaudio dei cittadini raggiunse il diapason, esclusi i commercianti
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1943
infelicità degli altri e il buon Dio deve pur
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1943
Ciò gli attirava, secondo il suo desiderio, gli sguardi
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1943
non era tutto chiaro. Il viaggio di Mobic fu
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1943
le risate del pubblico il quale aveva subito capito
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1943
aveva subito capito che il signor Mobic non godeva
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1943
mostravano la lingua, compreso il suo vice segretario che
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1943
breve parecchi passeggiavano con il cappello duro la pelliccia
50
1943
duro la pelliccia ed il bastone. Saverio chiese di
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1943
di quarant’anni con il naso un po’ rosso
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1943
farlo tornare di nuovo il bambinello che inseguiva le
53
1943
Totò non andò per il sottile, tutta una siepe
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1943
bambini avrebbero voluto che il mondo intero diventasse mangiabile
55
1943
un ramo e tolse il cappello duro a Bib
56
1943
un ramo e tolse il cappello duro a Bib
57
1943
baracche davanti a lui. Il capitano Gero aveva sparato
58
1943
capitano Gero aveva sparato il cannone. Una scheggia bucò
59
1943
rimarginò e quando udì il capitano Gero gridare: fuoco
60
1943
Acqua, fuoco, acqua, fuoco. Il cannone non sparò più
61
1943
quale Gero fece asciugare il cannone e Totò si
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1943
in parte rinnovata per il continuo afflusso di provinciali
63
1943
in volta a inventare il necessario per arginare l
64
1943
l’offensiva di Gero. Il quale, sguainata la spada
65
1943
l’aveva pensata bella). Il suo luogotenente sentì il
66
1943
Il suo luogotenente sentì il dovere di spiegargli come
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1943
non durante una battaglia. ¶ Il tempo passava e il
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1943
Il tempo passava e il Governatore, amico di Mobic
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1943
che non aveva più il coraggio di aprire bocca
70
1943
pompa strisciando arrivò dietro il Governatore e gli schizzò
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1943
seppe dare la ragione. Il Governatore si inviperì, montò
72
1943
baracchesi cinguettando e riempiendo il cielo della città. Dopo
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1943
Dopo un lungo stupore il Governatore ordinò che si
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1943
ordinò che si aprisse il fuoco contro di loro
75
1943
in questo momento che il signor Mobic vide dalla
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1943
gli uomini volanti e il cielo colorato, come vi
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1943
pompa strisciando arrivò dietro il Governatore… ¶ VII ¶ A un
78
1943
falchetti nel loro villaggio. Il Governatore, Gero, le guardie
79
1943
stato un sogno. Anche il cielo era ritornato di
80
1943
Ai cittadini di Bamba il cielo colorato aveva fatto
81
1943
impressione, era prevalso però il parere di quelli che
82
1943
Arrivatovi, scese dal tassi: il tassametro segnava un milione
83
1943
sentir ragioni, gridava che il tassametro segnava un milione
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1943
fare a pugni con il signor Mobic quando un
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1943
gli disse: “Ma è il signor Mobic.” L’autista
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1943
autista non ebbe più il coraggio di insistere e
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1943
lire che gli dette il signor Mobic. In quel
88
1943
Mobic. In quel momento il Governatore ordinava di marciare
89
1943
indietro. “Avanti, avanti,” gridava il Governatore, e Gero lo
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1943
aveva appetito. Fu distribuito il rancio, dovettero imboccare le
91
1943
capace di fare. Con il risultato di inferocire gli
92
1943
faccia che mette spavento, il pizzicato sarebbe capace di
93
1943
Un calamaio,” rispose rispettosamente il segretario. “E questo?” domandò
94
1943
stesso. E chiamò Annibale, il suo sicario, e gli
95
1943
orecchio. ¶ “Avanti, avanti” gridava il Governatore…. ¶ Dovete ammettere che
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1943
Governatore…. ¶ Dovete ammettere che il nostro Totò si contentava
97
1943
di male, non aveva il coraggio di entrare in
98
1943
Mobic passandogli davanti come il vento e scomparendo subito
99
1943
meritate pertanto di diventare il mio segretario.” E se
100
1943
parola? Nessuno avrebbe avuto il coraggio, davanti allo sguardo
101
1943
Ma si diceva che il signor Mobic, dopo aver
102
1943
cosa che gli diede il diritto di restare a
103
1943
sguardo c’era, secondo il solito, Bamba con le
104
1943
e i palazzi: però il cielo era pieno di
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1943
a volare. Non solo: il cielo era diventato di
106
1943
avrete capito. Ora sento il dovere di fare un
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1943
bastò per far cadere il cappello duro dalla testa
108
1943
Eleuterio nel suo dondolamento. Il primo a raccapezzarsi fu
109
1943
a raccapezzarsi fu Rap il quale riuscì a balbettare
110
1943
puliva con la manica il cappello duro che gli
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1943
disse che voleva dormire. ¶ Il cielo era pieno di
112
1943
uomini che volavano allegramente… ¶ Il capitano Gero aveva preso
113
1943
attacco a subito dopo il sorgere del sole. I
114
1943
di guardia soltanto Mec il quale moriva dalla voglia
115
1943
Oppure egli poteva compiere il miracolo di essere calmo
116
1943
decidere come avrebbe usato il suo potere. Appena cominciava
117
1943
ordine: molte fanciulle con il piedino alzato e la
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1943
le colombe avevano spiccato il volo dalle mani delle
119
1943
e di marmo. Preso il coraggio a due mani
120
1943
ma perfetta. Totò provò il bisogno di inginocchiarsi, di
121
1943
che le cedeva volentieri il suo giaciglio. Prima di
122
1943
una zanzara senza aculeo il cui ronzio era dolcissimo
123
1943
era dolcissimo e conciliava il sonno. Uscito all’aperto
124
1943
egli si sentì felice. Il mondo era davvero nelle
125
1943
smania di provare continuamente il suo potere. “Io sono
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1943
sono felice” gridò “tac, il mondo tremi.” Il mondo
127
1943
tac, il mondo tremi.” Il mondo cominciò a tremare
128
1943
gli uscì dalla bocca il solito tac: “Voglio che
129
1943
grosso, ma cannone, e il capitano Gero, deciso di
130
1943
Guardava Totò e guardava il bicchiere. Quando la sua
131
1943
la sua mano toccò il bicchiere questo si trasformò
132
1943
del capitano Gero con il cappello duro in testa
133
1943
in cerca di Totò: il capitano Gero aveva messo
134
1943
era certo di vedere il nemico uscire spaventato dal
135
1943
avrebbe voluto tener segreto il suo potere, ma Bib
136
1943
dei baracchesi e non il resto. ¶ Il bicchiere trasformato
137
1943
e non il resto. ¶ Il bicchiere trasformato in cappello
138
1943
quelli che non amavano il prosciutto cotto, essendo i
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1943
con tale strepito che il capitano Gero all’udirlo
140
1943
di affrontare da solo il nemico, ora egli sentiva
141
1943
l’ordine di lucidare il pavimento della sua capanna
142
1943
pensato di far lucidare il pavimento il quale non
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1943
far lucidare il pavimento il quale non c’era
144
1943
soltanto i padroni hanno il diritto di garantirsi circa
145
1943
polso degli ammalati: prima il padre lo aveva abituato
146
1943
malati, poi piano piano il ragazzo era riuscito a
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1943
contare in fretta secondo il battito dei polsi febbricitanti
148
1943
vile lo uccideva con il più subdolo dei mezzi
149
1943
che i ricchi abbiano il dovere di non approfittare
150
1943
troppo di questa distinzione. ¶ Il solo che non sognasse
151
1943
per minuti e minuti il reticolato delle rughe nelle
152
1943
cosa che gli chiarisse il mistero. Invano. Tuttavia la
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1943
Eleuterio preparava sassi numerati. “Il baracchese numero uno, al
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1943
comando di Totò, prenderà il sasso numero uno, il
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1943
il sasso numero uno, il numero due prenderà il
156
1943
il numero due prenderà il sasso numero due, e
157
1943
virtù di fare indietreggiare il nemico. Alcune tope sgravarono
158
1943
fuoco. “Sapete chi è il nostro capo? È il
159
1943
il nostro capo? È il capitano Gero.” L’ambasciatore
160
1943
studiò l’impressione che il nome aveva fatto sul
161
1943
si allontanò ripetendo che il capitano Gero dava tempo
162
1943
suoi concorrenti gli mettessero il bastone fra le ruote
163
1943
ruote. Chiamò al telefono il capitano Gero: “Bisogna spazzarli
164
1943
parlò anche di bombe. Il capitano Gero rispose: “Basto
165
1943
la faccenda dei topi. Il capitano Gero infatti gridò
166
1943
siccome si accorse che il figlio lo aveva visto
167
1943
giurando che credeva che il nemico fosse dalla parte
168
1943
secondo sparo forte come il primo: fece meno impressione
169
1943
fece meno impressione. E il terzo meno ancora. Le
170
1943
di topi cadde sopra il drappello degli assedianti scompigliandolo
171
1943
molti cittadini di Bamba, il che accresceva lo spirito
172
1943
mio cugino Antonio. Oppure: il sale è utile. Il
173
1943
il sale è utile. Il capitano si decise a
174
1943
sulla parete per spiccare il volo, la loro ombra
175
1943
la loro ombra raggiunse il soffitto e oscurò la
176
1943
penne sul volto e il freddo dell’aria mossa
177
1943
e cadde a sedere. ¶ Il miracolo delle uova al
178
1943
uova al burro ¶ V ¶ Il signor Mobic stava correndo
179
1943
tutto quanto gli ordinava il medico, la sola persona
180
1943
per questo non scriveva il testamento. Una volta lo
181
1943
volta lo cominciò, poiché il suo immenso patrimonio a
182
1943
alle porte della città. Il che permetterà lo sfruttamento
183
1943
di trasporto eccetera. Ho il piacere di annunciare ai
184
1943
ai signori azionisti che il giacimento è nelle mie
185
1943
principale pur facendo scrupolosamente il suo dovere. Un uomo
186
1943
ridere; invece Carmelo ammirava il suo principale, che in
187
1943
e ricciuti che ornavano il petto del signor Mobic
188
1943
che in essi ravvisava il segno della forza e
189
1943
come Carmelo era diventato il segretario del signor Mobic
190
1943
signor Mobic. Un giorno il signor Mobic passeggiava per
191
1943
di Bamba quando sentì il bisogno di spandere acqua
192
1943
di uomo molto morale. Il signor Mobic non sapeva
193
1943
detto a bruciapelo interrompendo il suo discorso: “Che cosa
194
1943
vi dico dov’è il petrolio, proprio qui vicino
195
1943
per esempio non aveva il cappello duro. Rap temette
196
1943
duro. Rap temette che il suo cappello duro sfumasse
197
1943
fu deciso a svelare il luogo e il resto
198
1943
svelare il luogo e il resto Mobic balzò in
199
1943
di un’ora tutto il terreno al margine settentrionale
200
1943
di regalare a Rap il necessario per il cappello
201
1943
Rap il necessario per il cappello duro. ¶ Così Rap
202
1943
casa verso sera con il cappello duro in testa
203
1943
palline di celluloide e il sole faceva rifulgere le
204
1943
lo salutò senza avere il coraggio di guardarlo negli
205
1943
una che non aveva il minimo buco, la minima
206
1943
innamorato ma certo che il suo pensiero assai spesso
207
1943
uomini vestiti di nero, il colletto di celluloide. ¶ “Siamo
208
1943
una carta in mano. ¶ “Il terreno è del signor
209
1943
alle case di pietra. Il fumo che si levava
210
1943
erba gli aveva fatto il solletico sotto il naso
211
1943
fatto il solletico sotto il naso o dietro l
212
1943
suoi innumerevoli filobus. ¶ Quando il sole ebbe abbandonato lo
213
1943
a lei per rimanere il più possibile nel sole
214
1943
dover durare per sempre. Il sole sparì, ma per
215
1943
naufragando nel grigio. Ma il sole sgusciò via tra
216
1943
alberi si eclissò dietro il bosco che divenne subito
217
1943
Gli altri intanto guardavano il cielo che era ancora
218
1943
si erano tutte sfilacciate, il suo occhio di cobalto
219
1943
stata inghiottita certamente. ¶ Ebbene, il muso aguzzo dell’Antilope
220
1943
da parte a parte il musone della vacca che
221
1943
una specie di molo, il quale si distaccava dalla
222
1943
non ci fosse stato il terrore di rimanere infilzato
223
1943
del cielo: ¶ “Ecco,” diceva “il cielo, ogni metro del
224
1943
miliardo di persone contasse il numero di stelle che
225
1943
dire, dovette smettere per il timore di spaventare i
226
1943
una spalla,” saltò su il giovane Ilario. ¶ Ilario aveva
227
1943
che nessuno avrebbe avuto il coraggio di dire. ¶ “Io
228
1943
vecchia storiella da ridere, il primo a ridere era
229
1943
Povero Flamb, nessuno capiva il suo amore per le
230
1943
amore per le parole. Il pensiero che suo padre
231
1943
padre, suo nonno, e il nonno di suo nonno
232
1943
Caddeo aveva un padre il quale una sera morì
233
1943
era come se fosse il corpo ma di fumo
234
1943
Non solo, ma dentro il corpo del suo nemico
235
1943
voleva saltare addosso ma il pensiero che in quel
236
1943
cascò a sedere con il sudore in fronte ma
237
1943
a letto. Era sceso il freddo della notte che
238
1943
Ric si nascose secondo il solito a spiare dietro
239
1943
udito. Chi sognava che il cielo si poteva avvolgere
240
1943
sete e velluti: quando il ricevimento era finito gli
241
1943
poco ce ne volevano, il nostro Totò pensò di
242
1943
e li riconducevano pagando il dovuto. E veniva più
243
1943
le medesime lodi, ma il cliente era contento lo
244
1943
lieta, ma quasi, allorché il diavolo ci mise le
245
1943
ci mise le corna. Il diavolo soffiò all’orecchio
246
1943
sul quale è giunto il momento di dare notizie
247
1943
molto naturale. ¶ Aveva famiglia? ¶ Il signor Mobic non aveva
248
1943
molti anni. Quante volte il povero Ademaro era rotolato
249
1943
al momento di cominciare il pranzo dopo che Mobic
250
1943
al momento di cominciare il gran pranzo Ademaro inciampava
251
1943
cosa in segreto angustiava il nostro Mobic: la paura
252
1943
restare un giorno senza il necessario per vivere. Perciò
253
1943
capitare. Ma se scoprono il rifugio? Allora ne fece
254
1943
fascia che gli reggeva il ventre adiposo, certo che
255
1943
Gli operai lavoravano, fruttavano il massimo in virtù di
256
1943
accorgimento che aveva avuto il signor Mobic: quando i
257
1943
un po’ stanchi chiedevano il permesso di andare per
258
1943
sollevati, pronti a riprendere il lavoro con più lena
259
1943
dava calci, o mordeva il compagno che per caso
260
1943
peggiori insinuazioni. ¶ Era ambizioso? ¶ Il fatto che tutti i
261
1943
ai morti, ma Carmelo, il segretario di Mobic, ricordò
262
1943
monumenti eretti ai vivi. Il Governatore non insisté e
263
1943
stesso pregò di sospendere il lavoro. E sapete perché
264
1943
dell’agente delle tasse. Il signor Mobic era riuscito
265
1943
all’agente delle tasse. “Il monumento gli rinfrescherà la
266
1943
dolore. Per non sprecare il marmo fecero un monumento
267
1943
Intanto andiamo a raggiungere il nostro Rap in anticamera
268
1943
in famiglia gridando contro il signor Carlit, buttava per
269
1943
anche i piatti durante il pranzo; non sempre, si
270
1943
gridava (non trovava mai il paragone). Il figlio gli
271
1943
trovava mai il paragone). Il figlio gli chiese un
272
1943
un regalo per Natale: “Il giorno di Natale dovrai
273
1943
rotto un piatto). E il giorno di Natale lo
274
1943
Nevicava, naturalmente. Quando passò il signor Carlit gli si
275
1943
era così fitta che il signor Carlit malgrado la
276
1943
macchia nera. “Avanti,” diceva il figlio. “Fra un minuto
277
1943
Fra un minuto,” esitava il padre. Il figlio finì
278
1943
minuto,” esitava il padre. Il figlio finì col frignare
279
1943
finì col frignare perché il padre non si decideva
280
1943
non si decideva. Allora il padre sferrò il calcio
281
1943
Allora il padre sferrò il calcio. Mal gliene incolse
282
1943
incolse quello non essendo il sedere del signor Carlit
283
1943
signor Mobic? ¶ Impossibile senza il biglietto da visita. Tutti
284
1943
in mano, meno Rap, il quale era già in
285
1943
Mobic di una cosa il cui nome incomincia per
286
1943
nome incomincia per p.” ¶ Il signor Mobic aveva capito
287
1943
e accettato di ascoltarlo. ¶ Il signor Mobic era intelligente
288
1943
po’ prolisso, accortosi che il signor Mobic si distraeva
289
1943
che allo svolto finisse il mondo. Il suo stupore
290
1943
svolto finisse il mondo. Il suo stupore pertanto fu
291
1943
riusciva a raggiungere agevolmente il carro, interponendosi tra lui
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interponendosi tra lui e il carro fiumane di passanti
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semafori dove aspettavano con il ginocchio piegato per riprendere
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la grande mano afferrava il piccolo servo, e se
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cinquant’anni. Camminava dietro il feretro e piangeva, o
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piangeva, o meglio teneva il volto nascosto tra le
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del centro della città il cocchiere mise i cavalli
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dovettero seguire di corsa il feretro. L’altro ansimava
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dietro al feretro. ¶ Intanto il carro aveva seguitato la
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turbine di polvere, diradato il quale Totò non riuscì
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l’ombra del carro. ¶ Il giorno dopo Totò era
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di miracoli. Vedrete anche il già nominato signor Mobic
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appostava di notte dietro il caminetto e quando la
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denaro. ¶ II ¶ Al sapere il nostro Totò solo in
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per diventare grande senza il fastidio della vostra troppo
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lettura poteva far sorgere il desiderio di morti troppo
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morti troppo frequenti. ¶ Ho il dovere di dire che
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anche Gaetano. Costui era il provveditore dei ceffoni, ossia
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nel baraccamento. Gaetano aveva il diritto di schiaffeggiare il
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il diritto di schiaffeggiare il colpevole nel momento che
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voleva, un minuto dopo il fatto o un anno
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Ecco,” diceva Gaetano “per il fallo del 17 aprile dello
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vestiti sempre smacchiati; era il solo in verità con
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tirano. Ora capirete perché il suo piccolo figlio trotterellava
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corda: infatti quando suonavano il campanello, il campanello non
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quando suonavano il campanello, il campanello non suonava, prima
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era, ma c’era il bambino di Bib che
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tirarono troppo forte e il bambino fece un volo
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Bib teneva molto e il suo vanto era di
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era di essere stato il primo del baraccamento a
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denti. ¶ Totò e Gaetano il provveditore dei ceffoni ¶ Bib
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dei meno abbienti” con il suo bravo regolamento nel
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grazie grazie, diceva, perché il figlio credesse che onoravano
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figlio credesse che onoravano il suo genitore. ¶ Invece Rap
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meno quando tutti riprendevano il lavoro) e Rap credeva
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è…” e si fermava. Il suo sogno era di
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di abitazioni luccicanti sotto il sole per via della
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abitante si era fatto il suo buco per potersi
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per potersi smacchiare indipendentemente il vestito) l’accampamento appariva
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rivenderli a caro prezzo il giorno in cui la
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zucchero filato e Semp il venditore ambulante, ma gli
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ma mangiavano. Dicono che il problema principale della vita
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estrazione a sorte, mangiava il pollo e gli altri
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correvano a veder mangiare il pollo, di solito lessato
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tutto egli aveva trovato il modo di migliorare la
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di ampliare e abbellire il piccolo giardinetto pubblico, le
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giorni di festa cambiava il collarino. ¶ Una volta veniva
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volta veniva a trovarla il signor Ribontis, che aveva
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amava farsi ripetere sovente il racconto della scena finale
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bene,” aveva detto spirando il signor Lolotta. Il signor
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spirando il signor Lolotta. Il signor Ribontis era balbuziente
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col non aver più il coraggio di presentarsi alla
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in tal modo anche il suo conforto. ¶ La signora
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la signora Lolotta; infatti il sole calava precisamente dietro
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orgoglio; era meraviglioso che il sole calasse proprio lì
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ancora una strisciolina. Quando il signor Contis, padrone della
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di formiche che attraversava il sentiero. Scoperse il loro
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attraversava il sentiero. Scoperse il loro nido stupita di
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poteva resistere poco, già il sole si avvicinava al
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colori uscivano dall’ombra, il grigio dei muri, il
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il grigio dei muri, il rosso chiaro del cancello
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che dava nei campi, il verde variato delle erbe
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non tutti sono così: il signor Contis amava il
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il signor Contis amava il giallo solo perché era
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la facciata della casa. ¶ Il vagito continuava a intervalli
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sua esile schiena, toccò il cavolo: era un bel
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nudo, agitava le gambe, il sole gli brillò subito
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su e giù per il sentiero finché calmatasi raccolse
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sentiero finché calmatasi raccolse il pargolo adagio adagio come
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dei bibì. ¶ Tirò su il bambino come meglio non
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pensione che le passava il Governo era molto magra
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quale si diceva che il garzone del lattaio era
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Lolotta conservati ottimamente perché il defunto li aveva sempre
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messi a stirarsi sotto il materasso. ¶ In mezzo a
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sarebbe accaduto di Totò il giorno della dipartita della
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pupille, era magro con il collo e il mento
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con il collo e il mento un po’ lunghi
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lunghi e non dava il minimo dispiacere a sua
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sua madre fuorché per il latte. Questo del latte
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diceva: “Guarda, ti prego, il latte che è sopra
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latte che è sopra il fornello. Spegni quando comincia
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arrivava gridando, che già il latte colava sul pavimento
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colava sul pavimento. ¶ Per il resto erano due corpi
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sole che calava dietro il suo orticello. Egli seguì
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suo orticello. Egli seguì il corso della malattia della
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soldi necessari a pagare il medico. Anzi i medici
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e piccolo. “Appendicite,” disse il grosso. “Polmonite,” disse il
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il grosso. “Polmonite,” disse il piccolo. Polmonite appendicite, polmonite
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appendicite. A un tratto il medico grosso gridò: “Ho
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detto appendicite,” e fece il gesto di tirarsi su
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apriva la bocca, intanto il medico ne approfittava per
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in questo modo. ¶ Quando il carro funebre si avviò
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bisognava attraversarla per raggiungere il cimitero. Totò aveva la
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alla signora Lolotta ma il rumore che cresceva intorno
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davanti all’intera cittadinanza il signor Mobic. La cosa
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non senza difficoltà, perché il signor Mobic ritrovò tutta
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uno stratagemma: egli conosceva il carattere del suo carceriere
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orgoglioso, e un giorno il carceriere venne nella cella
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venne nella cella per il saggio delle inferriate su
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su cui faceva scorrere il ferro con l’abilità
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un tratto gli prese il berretto e lo buttò
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strada. Fu un lampo: il carceriere gli lasciò andare
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riconosceva in lui Ditirambis il carcerato. O chi lo
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che, per la verità, il Ditirambis di una volta
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da Totò a offrirgli il governo della città. Totò
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trovò tutto splendido fuorché il letto troppo grande: fece
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costretti a fare.” Sotto il regno di Totò i
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e Ditirambis aveva trovato il modo di far rientrare
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a Totò. Ditirambis, diventato il braccio destro di Totò
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mele senza semi, chi il gelato non dannoso ai
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volentieri anch’io, riempivano il cielo ed erano stati
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feste. ¶ Tutti avevano voluto il nome e cognome scritto
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vengono dall’ozio, confessiamolo, il cui primo premio consisteva
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faceva piacere. Ebbe però il delicato pensiero che almeno
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erano rimasti inerti, infatti il giorno dello scoprimento del
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leggeva questo manifesto: Assumo il governo di Bamba in
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usciva un altro manifesto: Il signor Ditirambis ha chiesto
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cittadinanza ha unanimemente destinato il signor Mobic. In quest
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molte cose. Scomparso Totò, il cui corpo non era
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palco governatoriale crollato sotto il peso delle autorità in
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in tempo a trasformare il nome, già arrivato sulle
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del nome di Mobic. ¶ Il primo provvedimento di Mobic
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Bib, Eleuterio, Mobic e il capitano Gero. Mobic ogni
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un dito sull’occhio, il che faceva grande impressione
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gli occhi, e ritornato il Totò di una volta
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Totò di una volta, il suo primo pensiero era
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da quel mondo. Per il timore che la gente
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passare davanti a sé il sontuoso funerale commovendosi anche
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nel corteo, piangeva solamente il più anziano che era
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più anziano che era il più autorevole, c’era
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forte ogni qual volta il signor Mobic si passava
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signor Mobic si passava il dito sull’occhio, e
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un po’ di selz. Il padrone inveì contro il
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Il padrone inveì contro il garzone, allora Totò si
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Totò si fermò, prese il selz, se lo schizzò
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bottiglia dell’acqua esasperò il padrone che finì col
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che finì col picchiare il ragazzo. ¶ Come poteva rintracciare
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città, fiammeggiava l’orizzonte. Il toro abbassò la testa
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toro non avrebbe sentito il rumore neanche dei crolli
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venti del diciotto giugno. Il signor Mobic stava facendosi
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una benché minima porzione il loro terrore, in quell
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quell’attimo estremo con il ricordo della fulgida quiete
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indirizzò la scopa verso il nord e in breve