Cesare Zavattini, Totò il buono, 1943
concordanze di «Il»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1943 | minuti ricordavano a Totò il suo sconfinato potere. Quasi | ||
2 | 1943 | Quasi quasi era più il tempo che egli dedicava | ||
3 | 1943 | canditi senza potersi spiegare il fenomeno. Totò guardava Amina | ||
4 | 1943 | dal muso sottile allungò il collo sin sopra il | ||
5 | 1943 | il collo sin sopra il mare, ma nello sforzo | ||
6 | 1943 | mare, ma nello sforzo il collo si ruppe ramificandosi | ||
7 | 1943 | striscia perlacea che divide il cielo dalla terra, e | ||
8 | 1943 | stata corrotta da Annibale, il sicario di Mobic, che | ||
9 | 1943 | essendo fra pochi giorni il compleanno di Bib avevano | ||
10 | 1943 | cosa poteva perdonare fuorché il tradimento. Si dimenticò tutto | ||
11 | 1943 | far chiasso. Sicuro, affinché il capitano Gero, certo in | ||
12 | 1943 | ma trecento, non lesinereste il vostro rispetto per il | ||
13 | 1943 | il vostro rispetto per il loro talento. Lasciamoli lì | ||
14 | 1943 | capanna. Mobic si grattava il naso per vedere se | ||
15 | 1943 | poi Totò temette che il tegame essendo insensibile Mobic | ||
16 | 1943 | sogno. Allora rinunciò per il momento alla vendetta e | ||
17 | 1943 | luna aveva i ghiaccioli. Il tempo non andava avanti | ||
18 | 1943 | indietro. Totò non trovò il più piccolo lenimento al | ||
19 | 1943 | di solito portano sotto il braccio, per spolverarsi le | ||
20 | 1943 | le scarpe e tergersi il sudore, molti correvano a | ||
21 | 1943 | nascose la testa sotto il cuscino per non vedere | ||
22 | 1943 | sono dimenticato qualche cosa. Il che non è difficile | ||
23 | 1943 | presente storia. Dico: ecco il signor Mariani, passa per | ||
24 | 1943 | scrupoli. O dico: ho il diritto di far stare | ||
25 | 1943 | proprio dimenticato qualche cosa: il discorso annuale del signor | ||
26 | 1943 | cip, facevano, cip, cip (il signor Mobic imitava molto | ||
27 | 1943 | Mobic imitava molto bene il cinguettio degli uccellini). Non | ||
28 | 1943 | trattenute ogni settimana pagherete il debito quasi senza accorgervene | ||
29 | 1943 | discorso non riscosse applausi. Il signor Mobic scese dal | ||
30 | 1943 | di terra poco fruttifera. ¶ Il signor Mobic aveva radunato | ||
31 | 1943 | ne era accorto. Suonò il campanello e accorse Carmelo | ||
32 | 1943 | Mobic. Forse fu quello il più bel giorno della | ||
33 | 1943 | Signor Mobic. Fu Riccardo, il vice segretario, che offrì | ||
34 | 1943 | poi si voltò e il raggio era ancora lì | ||
35 | 1943 | formicolante di puntini luminosi. Il mondo era bello e | ||
36 | 1943 | le guardie che urlavano. Il colore del cielo (chissà | ||
37 | 1943 | vi descrivo Gero e il Governatore: mentre i loro | ||
38 | 1943 | Mobic cominciò ad applaudire. Il fatto sorprese Mobic ma | ||
39 | 1943 | quando egli stesso sentì il bisogno di battere le | ||
40 | 1943 | applausi. Per parecchio continuò il reciproco omaggio dei due | ||
41 | 1943 | piedi le scarpe nuove. Il gaudio dei cittadini raggiunse | ||
42 | 1943 | gaudio dei cittadini raggiunse il diapason, esclusi i commercianti | ||
43 | 1943 | infelicità degli altri e il buon Dio deve pur | ||
44 | 1943 | Ciò gli attirava, secondo il suo desiderio, gli sguardi | ||
45 | 1943 | non era tutto chiaro. Il viaggio di Mobic fu | ||
46 | 1943 | le risate del pubblico il quale aveva subito capito | ||
47 | 1943 | aveva subito capito che il signor Mobic non godeva | ||
48 | 1943 | mostravano la lingua, compreso il suo vice segretario che | ||
49 | 1943 | breve parecchi passeggiavano con il cappello duro la pelliccia | ||
50 | 1943 | duro la pelliccia ed il bastone. Saverio chiese di | ||
51 | 1943 | di quarant’anni con il naso un po’ rosso | ||
52 | 1943 | farlo tornare di nuovo il bambinello che inseguiva le | ||
53 | 1943 | Totò non andò per il sottile, tutta una siepe | ||
54 | 1943 | bambini avrebbero voluto che il mondo intero diventasse mangiabile | ||
55 | 1943 | un ramo e tolse il cappello duro a Bib | ||
56 | 1943 | un ramo e tolse il cappello duro a Bib | ||
57 | 1943 | baracche davanti a lui. Il capitano Gero aveva sparato | ||
58 | 1943 | capitano Gero aveva sparato il cannone. Una scheggia bucò | ||
59 | 1943 | rimarginò e quando udì il capitano Gero gridare: fuoco | ||
60 | 1943 | Acqua, fuoco, acqua, fuoco. Il cannone non sparò più | ||
61 | 1943 | quale Gero fece asciugare il cannone e Totò si | ||
62 | 1943 | in parte rinnovata per il continuo afflusso di provinciali | ||
63 | 1943 | in volta a inventare il necessario per arginare l | ||
64 | 1943 | l’offensiva di Gero. Il quale, sguainata la spada | ||
65 | 1943 | l’aveva pensata bella). Il suo luogotenente sentì il | ||
66 | 1943 | Il suo luogotenente sentì il dovere di spiegargli come | ||
67 | 1943 | non durante una battaglia. ¶ Il tempo passava e il | ||
68 | 1943 | Il tempo passava e il Governatore, amico di Mobic | ||
69 | 1943 | che non aveva più il coraggio di aprire bocca | ||
70 | 1943 | pompa strisciando arrivò dietro il Governatore e gli schizzò | ||
71 | 1943 | seppe dare la ragione. Il Governatore si inviperì, montò | ||
72 | 1943 | baracchesi cinguettando e riempiendo il cielo della città. Dopo | ||
73 | 1943 | Dopo un lungo stupore il Governatore ordinò che si | ||
74 | 1943 | ordinò che si aprisse il fuoco contro di loro | ||
75 | 1943 | in questo momento che il signor Mobic vide dalla | ||
76 | 1943 | gli uomini volanti e il cielo colorato, come vi | ||
77 | 1943 | pompa strisciando arrivò dietro il Governatore… ¶ VII ¶ A un | ||
78 | 1943 | falchetti nel loro villaggio. Il Governatore, Gero, le guardie | ||
79 | 1943 | stato un sogno. Anche il cielo era ritornato di | ||
80 | 1943 | Ai cittadini di Bamba il cielo colorato aveva fatto | ||
81 | 1943 | impressione, era prevalso però il parere di quelli che | ||
82 | 1943 | Arrivatovi, scese dal tassi: il tassametro segnava un milione | ||
83 | 1943 | sentir ragioni, gridava che il tassametro segnava un milione | ||
84 | 1943 | fare a pugni con il signor Mobic quando un | ||
85 | 1943 | gli disse: “Ma è il signor Mobic.” L’autista | ||
86 | 1943 | autista non ebbe più il coraggio di insistere e | ||
87 | 1943 | lire che gli dette il signor Mobic. In quel | ||
88 | 1943 | Mobic. In quel momento il Governatore ordinava di marciare | ||
89 | 1943 | indietro. “Avanti, avanti,” gridava il Governatore, e Gero lo | ||
90 | 1943 | aveva appetito. Fu distribuito il rancio, dovettero imboccare le | ||
91 | 1943 | capace di fare. Con il risultato di inferocire gli | ||
92 | 1943 | faccia che mette spavento, il pizzicato sarebbe capace di | ||
93 | 1943 | Un calamaio,” rispose rispettosamente il segretario. “E questo?” domandò | ||
94 | 1943 | stesso. E chiamò Annibale, il suo sicario, e gli | ||
95 | 1943 | orecchio. ¶ “Avanti, avanti” gridava il Governatore…. ¶ Dovete ammettere che | ||
96 | 1943 | Governatore…. ¶ Dovete ammettere che il nostro Totò si contentava | ||
97 | 1943 | di male, non aveva il coraggio di entrare in | ||
98 | 1943 | Mobic passandogli davanti come il vento e scomparendo subito | ||
99 | 1943 | meritate pertanto di diventare il mio segretario.” E se | ||
100 | 1943 | parola? Nessuno avrebbe avuto il coraggio, davanti allo sguardo | ||
101 | 1943 | Ma si diceva che il signor Mobic, dopo aver | ||
102 | 1943 | cosa che gli diede il diritto di restare a | ||
103 | 1943 | sguardo c’era, secondo il solito, Bamba con le | ||
104 | 1943 | e i palazzi: però il cielo era pieno di | ||
105 | 1943 | a volare. Non solo: il cielo era diventato di | ||
106 | 1943 | avrete capito. Ora sento il dovere di fare un | ||
107 | 1943 | bastò per far cadere il cappello duro dalla testa | ||
108 | 1943 | Eleuterio nel suo dondolamento. Il primo a raccapezzarsi fu | ||
109 | 1943 | a raccapezzarsi fu Rap il quale riuscì a balbettare | ||
110 | 1943 | puliva con la manica il cappello duro che gli | ||
111 | 1943 | disse che voleva dormire. ¶ Il cielo era pieno di | ||
112 | 1943 | uomini che volavano allegramente… ¶ Il capitano Gero aveva preso | ||
113 | 1943 | attacco a subito dopo il sorgere del sole. I | ||
114 | 1943 | di guardia soltanto Mec il quale moriva dalla voglia | ||
115 | 1943 | Oppure egli poteva compiere il miracolo di essere calmo | ||
116 | 1943 | decidere come avrebbe usato il suo potere. Appena cominciava | ||
117 | 1943 | ordine: molte fanciulle con il piedino alzato e la | ||
118 | 1943 | le colombe avevano spiccato il volo dalle mani delle | ||
119 | 1943 | e di marmo. Preso il coraggio a due mani | ||
120 | 1943 | ma perfetta. Totò provò il bisogno di inginocchiarsi, di | ||
121 | 1943 | che le cedeva volentieri il suo giaciglio. Prima di | ||
122 | 1943 | una zanzara senza aculeo il cui ronzio era dolcissimo | ||
123 | 1943 | era dolcissimo e conciliava il sonno. Uscito all’aperto | ||
124 | 1943 | egli si sentì felice. Il mondo era davvero nelle | ||
125 | 1943 | smania di provare continuamente il suo potere. “Io sono | ||
126 | 1943 | sono felice” gridò “tac, il mondo tremi.” Il mondo | ||
127 | 1943 | tac, il mondo tremi.” Il mondo cominciò a tremare | ||
128 | 1943 | gli uscì dalla bocca il solito tac: “Voglio che | ||
129 | 1943 | grosso, ma cannone, e il capitano Gero, deciso di | ||
130 | 1943 | Guardava Totò e guardava il bicchiere. Quando la sua | ||
131 | 1943 | la sua mano toccò il bicchiere questo si trasformò | ||
132 | 1943 | del capitano Gero con il cappello duro in testa | ||
133 | 1943 | in cerca di Totò: il capitano Gero aveva messo | ||
134 | 1943 | era certo di vedere il nemico uscire spaventato dal | ||
135 | 1943 | avrebbe voluto tener segreto il suo potere, ma Bib | ||
136 | 1943 | dei baracchesi e non il resto. ¶ Il bicchiere trasformato | ||
137 | 1943 | e non il resto. ¶ Il bicchiere trasformato in cappello | ||
138 | 1943 | quelli che non amavano il prosciutto cotto, essendo i | ||
139 | 1943 | con tale strepito che il capitano Gero all’udirlo | ||
140 | 1943 | di affrontare da solo il nemico, ora egli sentiva | ||
141 | 1943 | l’ordine di lucidare il pavimento della sua capanna | ||
142 | 1943 | pensato di far lucidare il pavimento il quale non | ||
143 | 1943 | far lucidare il pavimento il quale non c’era | ||
144 | 1943 | soltanto i padroni hanno il diritto di garantirsi circa | ||
145 | 1943 | polso degli ammalati: prima il padre lo aveva abituato | ||
146 | 1943 | malati, poi piano piano il ragazzo era riuscito a | ||
147 | 1943 | contare in fretta secondo il battito dei polsi febbricitanti | ||
148 | 1943 | vile lo uccideva con il più subdolo dei mezzi | ||
149 | 1943 | che i ricchi abbiano il dovere di non approfittare | ||
150 | 1943 | troppo di questa distinzione. ¶ Il solo che non sognasse | ||
151 | 1943 | per minuti e minuti il reticolato delle rughe nelle | ||
152 | 1943 | cosa che gli chiarisse il mistero. Invano. Tuttavia la | ||
153 | 1943 | Eleuterio preparava sassi numerati. “Il baracchese numero uno, al | ||
154 | 1943 | comando di Totò, prenderà il sasso numero uno, il | ||
155 | 1943 | il sasso numero uno, il numero due prenderà il | ||
156 | 1943 | il numero due prenderà il sasso numero due, e | ||
157 | 1943 | virtù di fare indietreggiare il nemico. Alcune tope sgravarono | ||
158 | 1943 | fuoco. “Sapete chi è il nostro capo? È il | ||
159 | 1943 | il nostro capo? È il capitano Gero.” L’ambasciatore | ||
160 | 1943 | studiò l’impressione che il nome aveva fatto sul | ||
161 | 1943 | si allontanò ripetendo che il capitano Gero dava tempo | ||
162 | 1943 | suoi concorrenti gli mettessero il bastone fra le ruote | ||
163 | 1943 | ruote. Chiamò al telefono il capitano Gero: “Bisogna spazzarli | ||
164 | 1943 | parlò anche di bombe. Il capitano Gero rispose: “Basto | ||
165 | 1943 | la faccenda dei topi. Il capitano Gero infatti gridò | ||
166 | 1943 | siccome si accorse che il figlio lo aveva visto | ||
167 | 1943 | giurando che credeva che il nemico fosse dalla parte | ||
168 | 1943 | secondo sparo forte come il primo: fece meno impressione | ||
169 | 1943 | fece meno impressione. E il terzo meno ancora. Le | ||
170 | 1943 | di topi cadde sopra il drappello degli assedianti scompigliandolo | ||
171 | 1943 | molti cittadini di Bamba, il che accresceva lo spirito | ||
172 | 1943 | mio cugino Antonio. Oppure: il sale è utile. Il | ||
173 | 1943 | il sale è utile. Il capitano si decise a | ||
174 | 1943 | sulla parete per spiccare il volo, la loro ombra | ||
175 | 1943 | la loro ombra raggiunse il soffitto e oscurò la | ||
176 | 1943 | penne sul volto e il freddo dell’aria mossa | ||
177 | 1943 | e cadde a sedere. ¶ Il miracolo delle uova al | ||
178 | 1943 | uova al burro ¶ V ¶ Il signor Mobic stava correndo | ||
179 | 1943 | tutto quanto gli ordinava il medico, la sola persona | ||
180 | 1943 | per questo non scriveva il testamento. Una volta lo | ||
181 | 1943 | volta lo cominciò, poiché il suo immenso patrimonio a | ||
182 | 1943 | alle porte della città. Il che permetterà lo sfruttamento | ||
183 | 1943 | di trasporto eccetera. Ho il piacere di annunciare ai | ||
184 | 1943 | ai signori azionisti che il giacimento è nelle mie | ||
185 | 1943 | principale pur facendo scrupolosamente il suo dovere. Un uomo | ||
186 | 1943 | ridere; invece Carmelo ammirava il suo principale, che in | ||
187 | 1943 | e ricciuti che ornavano il petto del signor Mobic | ||
188 | 1943 | che in essi ravvisava il segno della forza e | ||
189 | 1943 | come Carmelo era diventato il segretario del signor Mobic | ||
190 | 1943 | signor Mobic. Un giorno il signor Mobic passeggiava per | ||
191 | 1943 | di Bamba quando sentì il bisogno di spandere acqua | ||
192 | 1943 | di uomo molto morale. Il signor Mobic non sapeva | ||
193 | 1943 | detto a bruciapelo interrompendo il suo discorso: “Che cosa | ||
194 | 1943 | vi dico dov’è il petrolio, proprio qui vicino | ||
195 | 1943 | per esempio non aveva il cappello duro. Rap temette | ||
196 | 1943 | duro. Rap temette che il suo cappello duro sfumasse | ||
197 | 1943 | fu deciso a svelare il luogo e il resto | ||
198 | 1943 | svelare il luogo e il resto Mobic balzò in | ||
199 | 1943 | di un’ora tutto il terreno al margine settentrionale | ||
200 | 1943 | di regalare a Rap il necessario per il cappello | ||
201 | 1943 | Rap il necessario per il cappello duro. ¶ Così Rap | ||
202 | 1943 | casa verso sera con il cappello duro in testa | ||
203 | 1943 | palline di celluloide e il sole faceva rifulgere le | ||
204 | 1943 | lo salutò senza avere il coraggio di guardarlo negli | ||
205 | 1943 | una che non aveva il minimo buco, la minima | ||
206 | 1943 | innamorato ma certo che il suo pensiero assai spesso | ||
207 | 1943 | uomini vestiti di nero, il colletto di celluloide. ¶ “Siamo | ||
208 | 1943 | una carta in mano. ¶ “Il terreno è del signor | ||
209 | 1943 | alle case di pietra. Il fumo che si levava | ||
210 | 1943 | erba gli aveva fatto il solletico sotto il naso | ||
211 | 1943 | fatto il solletico sotto il naso o dietro l | ||
212 | 1943 | suoi innumerevoli filobus. ¶ Quando il sole ebbe abbandonato lo | ||
213 | 1943 | a lei per rimanere il più possibile nel sole | ||
214 | 1943 | dover durare per sempre. Il sole sparì, ma per | ||
215 | 1943 | naufragando nel grigio. Ma il sole sgusciò via tra | ||
216 | 1943 | alberi si eclissò dietro il bosco che divenne subito | ||
217 | 1943 | Gli altri intanto guardavano il cielo che era ancora | ||
218 | 1943 | si erano tutte sfilacciate, il suo occhio di cobalto | ||
219 | 1943 | stata inghiottita certamente. ¶ Ebbene, il muso aguzzo dell’Antilope | ||
220 | 1943 | da parte a parte il musone della vacca che | ||
221 | 1943 | una specie di molo, il quale si distaccava dalla | ||
222 | 1943 | non ci fosse stato il terrore di rimanere infilzato | ||
223 | 1943 | del cielo: ¶ “Ecco,” diceva “il cielo, ogni metro del | ||
224 | 1943 | miliardo di persone contasse il numero di stelle che | ||
225 | 1943 | dire, dovette smettere per il timore di spaventare i | ||
226 | 1943 | una spalla,” saltò su il giovane Ilario. ¶ Ilario aveva | ||
227 | 1943 | che nessuno avrebbe avuto il coraggio di dire. ¶ “Io | ||
228 | 1943 | vecchia storiella da ridere, il primo a ridere era | ||
229 | 1943 | Povero Flamb, nessuno capiva il suo amore per le | ||
230 | 1943 | amore per le parole. Il pensiero che suo padre | ||
231 | 1943 | padre, suo nonno, e il nonno di suo nonno | ||
232 | 1943 | Caddeo aveva un padre il quale una sera morì | ||
233 | 1943 | era come se fosse il corpo ma di fumo | ||
234 | 1943 | Non solo, ma dentro il corpo del suo nemico | ||
235 | 1943 | voleva saltare addosso ma il pensiero che in quel | ||
236 | 1943 | cascò a sedere con il sudore in fronte ma | ||
237 | 1943 | a letto. Era sceso il freddo della notte che | ||
238 | 1943 | Ric si nascose secondo il solito a spiare dietro | ||
239 | 1943 | udito. Chi sognava che il cielo si poteva avvolgere | ||
240 | 1943 | sete e velluti: quando il ricevimento era finito gli | ||
241 | 1943 | poco ce ne volevano, il nostro Totò pensò di | ||
242 | 1943 | e li riconducevano pagando il dovuto. E veniva più | ||
243 | 1943 | le medesime lodi, ma il cliente era contento lo | ||
244 | 1943 | lieta, ma quasi, allorché il diavolo ci mise le | ||
245 | 1943 | ci mise le corna. Il diavolo soffiò all’orecchio | ||
246 | 1943 | sul quale è giunto il momento di dare notizie | ||
247 | 1943 | molto naturale. ¶ Aveva famiglia? ¶ Il signor Mobic non aveva | ||
248 | 1943 | molti anni. Quante volte il povero Ademaro era rotolato | ||
249 | 1943 | al momento di cominciare il pranzo dopo che Mobic | ||
250 | 1943 | al momento di cominciare il gran pranzo Ademaro inciampava | ||
251 | 1943 | cosa in segreto angustiava il nostro Mobic: la paura | ||
252 | 1943 | restare un giorno senza il necessario per vivere. Perciò | ||
253 | 1943 | capitare. Ma se scoprono il rifugio? Allora ne fece | ||
254 | 1943 | fascia che gli reggeva il ventre adiposo, certo che | ||
255 | 1943 | Gli operai lavoravano, fruttavano il massimo in virtù di | ||
256 | 1943 | accorgimento che aveva avuto il signor Mobic: quando i | ||
257 | 1943 | un po’ stanchi chiedevano il permesso di andare per | ||
258 | 1943 | sollevati, pronti a riprendere il lavoro con più lena | ||
259 | 1943 | dava calci, o mordeva il compagno che per caso | ||
260 | 1943 | peggiori insinuazioni. ¶ Era ambizioso? ¶ Il fatto che tutti i | ||
261 | 1943 | ai morti, ma Carmelo, il segretario di Mobic, ricordò | ||
262 | 1943 | monumenti eretti ai vivi. Il Governatore non insisté e | ||
263 | 1943 | stesso pregò di sospendere il lavoro. E sapete perché | ||
264 | 1943 | dell’agente delle tasse. Il signor Mobic era riuscito | ||
265 | 1943 | all’agente delle tasse. “Il monumento gli rinfrescherà la | ||
266 | 1943 | dolore. Per non sprecare il marmo fecero un monumento | ||
267 | 1943 | Intanto andiamo a raggiungere il nostro Rap in anticamera | ||
268 | 1943 | in famiglia gridando contro il signor Carlit, buttava per | ||
269 | 1943 | anche i piatti durante il pranzo; non sempre, si | ||
270 | 1943 | gridava (non trovava mai il paragone). Il figlio gli | ||
271 | 1943 | trovava mai il paragone). Il figlio gli chiese un | ||
272 | 1943 | un regalo per Natale: “Il giorno di Natale dovrai | ||
273 | 1943 | rotto un piatto). E il giorno di Natale lo | ||
274 | 1943 | Nevicava, naturalmente. Quando passò il signor Carlit gli si | ||
275 | 1943 | era così fitta che il signor Carlit malgrado la | ||
276 | 1943 | macchia nera. “Avanti,” diceva il figlio. “Fra un minuto | ||
277 | 1943 | Fra un minuto,” esitava il padre. Il figlio finì | ||
278 | 1943 | minuto,” esitava il padre. Il figlio finì col frignare | ||
279 | 1943 | finì col frignare perché il padre non si decideva | ||
280 | 1943 | non si decideva. Allora il padre sferrò il calcio | ||
281 | 1943 | Allora il padre sferrò il calcio. Mal gliene incolse | ||
282 | 1943 | incolse quello non essendo il sedere del signor Carlit | ||
283 | 1943 | signor Mobic? ¶ Impossibile senza il biglietto da visita. Tutti | ||
284 | 1943 | in mano, meno Rap, il quale era già in | ||
285 | 1943 | Mobic di una cosa il cui nome incomincia per | ||
286 | 1943 | nome incomincia per p.” ¶ Il signor Mobic aveva capito | ||
287 | 1943 | e accettato di ascoltarlo. ¶ Il signor Mobic era intelligente | ||
288 | 1943 | po’ prolisso, accortosi che il signor Mobic si distraeva | ||
289 | 1943 | che allo svolto finisse il mondo. Il suo stupore | ||
290 | 1943 | svolto finisse il mondo. Il suo stupore pertanto fu | ||
291 | 1943 | riusciva a raggiungere agevolmente il carro, interponendosi tra lui | ||
292 | 1943 | interponendosi tra lui e il carro fiumane di passanti | ||
293 | 1943 | semafori dove aspettavano con il ginocchio piegato per riprendere | ||
294 | 1943 | la grande mano afferrava il piccolo servo, e se | ||
295 | 1943 | cinquant’anni. Camminava dietro il feretro e piangeva, o | ||
296 | 1943 | piangeva, o meglio teneva il volto nascosto tra le | ||
297 | 1943 | del centro della città il cocchiere mise i cavalli | ||
298 | 1943 | dovettero seguire di corsa il feretro. L’altro ansimava | ||
299 | 1943 | dietro al feretro. ¶ Intanto il carro aveva seguitato la | ||
300 | 1943 | turbine di polvere, diradato il quale Totò non riuscì | ||
301 | 1943 | l’ombra del carro. ¶ Il giorno dopo Totò era | ||
302 | 1943 | di miracoli. Vedrete anche il già nominato signor Mobic | ||
303 | 1943 | appostava di notte dietro il caminetto e quando la | ||
304 | 1943 | denaro. ¶ II ¶ Al sapere il nostro Totò solo in | ||
305 | 1943 | per diventare grande senza il fastidio della vostra troppo | ||
306 | 1943 | lettura poteva far sorgere il desiderio di morti troppo | ||
307 | 1943 | morti troppo frequenti. ¶ Ho il dovere di dire che | ||
308 | 1943 | anche Gaetano. Costui era il provveditore dei ceffoni, ossia | ||
309 | 1943 | nel baraccamento. Gaetano aveva il diritto di schiaffeggiare il | ||
310 | 1943 | il diritto di schiaffeggiare il colpevole nel momento che | ||
311 | 1943 | voleva, un minuto dopo il fatto o un anno | ||
312 | 1943 | Ecco,” diceva Gaetano “per il fallo del 17 aprile dello | ||
313 | 1943 | vestiti sempre smacchiati; era il solo in verità con | ||
314 | 1943 | tirano. Ora capirete perché il suo piccolo figlio trotterellava | ||
315 | 1943 | corda: infatti quando suonavano il campanello, il campanello non | ||
316 | 1943 | quando suonavano il campanello, il campanello non suonava, prima | ||
317 | 1943 | era, ma c’era il bambino di Bib che | ||
318 | 1943 | tirarono troppo forte e il bambino fece un volo | ||
319 | 1943 | Bib teneva molto e il suo vanto era di | ||
320 | 1943 | era di essere stato il primo del baraccamento a | ||
321 | 1943 | denti. ¶ Totò e Gaetano il provveditore dei ceffoni ¶ Bib | ||
322 | 1943 | dei meno abbienti” con il suo bravo regolamento nel | ||
323 | 1943 | grazie grazie, diceva, perché il figlio credesse che onoravano | ||
324 | 1943 | figlio credesse che onoravano il suo genitore. ¶ Invece Rap | ||
325 | 1943 | meno quando tutti riprendevano il lavoro) e Rap credeva | ||
326 | 1943 | è…” e si fermava. Il suo sogno era di | ||
327 | 1943 | di abitazioni luccicanti sotto il sole per via della | ||
328 | 1943 | abitante si era fatto il suo buco per potersi | ||
329 | 1943 | per potersi smacchiare indipendentemente il vestito) l’accampamento appariva | ||
330 | 1943 | rivenderli a caro prezzo il giorno in cui la | ||
331 | 1943 | zucchero filato e Semp il venditore ambulante, ma gli | ||
332 | 1943 | ma mangiavano. Dicono che il problema principale della vita | ||
333 | 1943 | estrazione a sorte, mangiava il pollo e gli altri | ||
334 | 1943 | correvano a veder mangiare il pollo, di solito lessato | ||
335 | 1943 | tutto egli aveva trovato il modo di migliorare la | ||
336 | 1943 | di ampliare e abbellire il piccolo giardinetto pubblico, le | ||
337 | 1943 | giorni di festa cambiava il collarino. ¶ Una volta veniva | ||
338 | 1943 | volta veniva a trovarla il signor Ribontis, che aveva | ||
339 | 1943 | amava farsi ripetere sovente il racconto della scena finale | ||
340 | 1943 | bene,” aveva detto spirando il signor Lolotta. Il signor | ||
341 | 1943 | spirando il signor Lolotta. Il signor Ribontis era balbuziente | ||
342 | 1943 | col non aver più il coraggio di presentarsi alla | ||
343 | 1943 | in tal modo anche il suo conforto. ¶ La signora | ||
344 | 1943 | la signora Lolotta; infatti il sole calava precisamente dietro | ||
345 | 1943 | orgoglio; era meraviglioso che il sole calasse proprio lì | ||
346 | 1943 | ancora una strisciolina. Quando il signor Contis, padrone della | ||
347 | 1943 | di formiche che attraversava il sentiero. Scoperse il loro | ||
348 | 1943 | attraversava il sentiero. Scoperse il loro nido stupita di | ||
349 | 1943 | poteva resistere poco, già il sole si avvicinava al | ||
350 | 1943 | colori uscivano dall’ombra, il grigio dei muri, il | ||
351 | 1943 | il grigio dei muri, il rosso chiaro del cancello | ||
352 | 1943 | che dava nei campi, il verde variato delle erbe | ||
353 | 1943 | non tutti sono così: il signor Contis amava il | ||
354 | 1943 | il signor Contis amava il giallo solo perché era | ||
355 | 1943 | la facciata della casa. ¶ Il vagito continuava a intervalli | ||
356 | 1943 | sua esile schiena, toccò il cavolo: era un bel | ||
357 | 1943 | nudo, agitava le gambe, il sole gli brillò subito | ||
358 | 1943 | su e giù per il sentiero finché calmatasi raccolse | ||
359 | 1943 | sentiero finché calmatasi raccolse il pargolo adagio adagio come | ||
360 | 1943 | dei bibì. ¶ Tirò su il bambino come meglio non | ||
361 | 1943 | pensione che le passava il Governo era molto magra | ||
362 | 1943 | quale si diceva che il garzone del lattaio era | ||
363 | 1943 | Lolotta conservati ottimamente perché il defunto li aveva sempre | ||
364 | 1943 | messi a stirarsi sotto il materasso. ¶ In mezzo a | ||
365 | 1943 | sarebbe accaduto di Totò il giorno della dipartita della | ||
366 | 1943 | pupille, era magro con il collo e il mento | ||
367 | 1943 | con il collo e il mento un po’ lunghi | ||
368 | 1943 | lunghi e non dava il minimo dispiacere a sua | ||
369 | 1943 | sua madre fuorché per il latte. Questo del latte | ||
370 | 1943 | diceva: “Guarda, ti prego, il latte che è sopra | ||
371 | 1943 | latte che è sopra il fornello. Spegni quando comincia | ||
372 | 1943 | arrivava gridando, che già il latte colava sul pavimento | ||
373 | 1943 | colava sul pavimento. ¶ Per il resto erano due corpi | ||
374 | 1943 | sole che calava dietro il suo orticello. Egli seguì | ||
375 | 1943 | suo orticello. Egli seguì il corso della malattia della | ||
376 | 1943 | soldi necessari a pagare il medico. Anzi i medici | ||
377 | 1943 | e piccolo. “Appendicite,” disse il grosso. “Polmonite,” disse il | ||
378 | 1943 | il grosso. “Polmonite,” disse il piccolo. Polmonite appendicite, polmonite | ||
379 | 1943 | appendicite. A un tratto il medico grosso gridò: “Ho | ||
380 | 1943 | detto appendicite,” e fece il gesto di tirarsi su | ||
381 | 1943 | apriva la bocca, intanto il medico ne approfittava per | ||
382 | 1943 | in questo modo. ¶ Quando il carro funebre si avviò | ||
383 | 1943 | bisognava attraversarla per raggiungere il cimitero. Totò aveva la | ||
384 | 1943 | alla signora Lolotta ma il rumore che cresceva intorno | ||
385 | 1943 | davanti all’intera cittadinanza il signor Mobic. La cosa | ||
386 | 1943 | non senza difficoltà, perché il signor Mobic ritrovò tutta | ||
387 | 1943 | uno stratagemma: egli conosceva il carattere del suo carceriere | ||
388 | 1943 | orgoglioso, e un giorno il carceriere venne nella cella | ||
389 | 1943 | venne nella cella per il saggio delle inferriate su | ||
390 | 1943 | su cui faceva scorrere il ferro con l’abilità | ||
391 | 1943 | un tratto gli prese il berretto e lo buttò | ||
392 | 1943 | strada. Fu un lampo: il carceriere gli lasciò andare | ||
393 | 1943 | riconosceva in lui Ditirambis il carcerato. O chi lo | ||
394 | 1943 | che, per la verità, il Ditirambis di una volta | ||
395 | 1943 | da Totò a offrirgli il governo della città. Totò | ||
396 | 1943 | trovò tutto splendido fuorché il letto troppo grande: fece | ||
397 | 1943 | costretti a fare.” Sotto il regno di Totò i | ||
398 | 1943 | e Ditirambis aveva trovato il modo di far rientrare | ||
399 | 1943 | a Totò. Ditirambis, diventato il braccio destro di Totò | ||
400 | 1943 | mele senza semi, chi il gelato non dannoso ai | ||
401 | 1943 | volentieri anch’io, riempivano il cielo ed erano stati | ||
402 | 1943 | feste. ¶ Tutti avevano voluto il nome e cognome scritto | ||
403 | 1943 | vengono dall’ozio, confessiamolo, il cui primo premio consisteva | ||
404 | 1943 | faceva piacere. Ebbe però il delicato pensiero che almeno | ||
405 | 1943 | erano rimasti inerti, infatti il giorno dello scoprimento del | ||
406 | 1943 | leggeva questo manifesto: Assumo il governo di Bamba in | ||
407 | 1943 | usciva un altro manifesto: Il signor Ditirambis ha chiesto | ||
408 | 1943 | cittadinanza ha unanimemente destinato il signor Mobic. In quest | ||
409 | 1943 | molte cose. Scomparso Totò, il cui corpo non era | ||
410 | 1943 | palco governatoriale crollato sotto il peso delle autorità in | ||
411 | 1943 | in tempo a trasformare il nome, già arrivato sulle | ||
412 | 1943 | del nome di Mobic. ¶ Il primo provvedimento di Mobic | ||
413 | 1943 | Bib, Eleuterio, Mobic e il capitano Gero. Mobic ogni | ||
414 | 1943 | un dito sull’occhio, il che faceva grande impressione | ||
415 | 1943 | gli occhi, e ritornato il Totò di una volta | ||
416 | 1943 | Totò di una volta, il suo primo pensiero era | ||
417 | 1943 | da quel mondo. Per il timore che la gente | ||
418 | 1943 | passare davanti a sé il sontuoso funerale commovendosi anche | ||
419 | 1943 | nel corteo, piangeva solamente il più anziano che era | ||
420 | 1943 | più anziano che era il più autorevole, c’era | ||
421 | 1943 | forte ogni qual volta il signor Mobic si passava | ||
422 | 1943 | signor Mobic si passava il dito sull’occhio, e | ||
423 | 1943 | un po’ di selz. Il padrone inveì contro il | ||
424 | 1943 | Il padrone inveì contro il garzone, allora Totò si | ||
425 | 1943 | Totò si fermò, prese il selz, se lo schizzò | ||
426 | 1943 | bottiglia dell’acqua esasperò il padrone che finì col | ||
427 | 1943 | che finì col picchiare il ragazzo. ¶ Come poteva rintracciare | ||
428 | 1943 | città, fiammeggiava l’orizzonte. Il toro abbassò la testa | ||
429 | 1943 | toro non avrebbe sentito il rumore neanche dei crolli | ||
430 | 1943 | venti del diciotto giugno. Il signor Mobic stava facendosi | ||
431 | 1943 | una benché minima porzione il loro terrore, in quell | ||
432 | 1943 | quell’attimo estremo con il ricordo della fulgida quiete | ||
433 | 1943 | indirizzò la scopa verso il nord e in breve |