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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Maria Alberta Scuderi, Assassinio al Garibaldi, 1984

concordanze di «Il»

nautoretestoannoconcordanza
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1984
un pacco raccomandato per il signor Antonio e lei
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1984
la scopa, nell'altra il pacco! — Era entrata gridando
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1984
signor commissario — gli disse il giorno dopo e, da
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1984
improvviso. ¶ Alessandro stava male, il corpo percorso da un
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1984
nella sua sofferenza. Era il viso della ragazza che
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1984
come quello che amava il suo lavoro, ne vedeva
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1984
sue possibilità; ma rallentare il ritmo della loro conquista
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1984
conquista, fare pagare duramente il prezzo di ogni loro
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1984
e Maria Teresa alzò il viso. Si guardarono al
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1984
si avvicin˜ ad Alessandro, il bel volto pallido si
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1984
gentilezza, quasi con riluttanza. Il viso gli si indurì
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1984
sguardo che sfior˜ appena il viso contratto del ragazzo
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1984
sé mentre, calmato per il momento Alessandro, tornava in
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1984
Ma la nebbia rallentava il traffico e aveva invece
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1984
Giunse a casa, pos˜ il motorino all'ingresso senza
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1984
cose abituali per ricuperare il senso della realtˆ, che
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1984
whisky in mano ed il bicchiere pieno. Mi manca
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1984
affascinante nel letto." ¶ Posò il bicchiere: non aveva voglia
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1984
così confuso e diverso. Il ragazzo chiuso e lontano
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1984
né inquadrabile. Forse era il senso di quiete, quasi
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1984
di pensieri e sensazioni: il paese lontano, la solitudine
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1984
paese lontano, la solitudine, il sentirsi diverso da una
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1984
estranea allo stesso tempo, il lavoro fuori dal rumore
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1984
dal rumore della caserma, il sapere di essere diverso
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1984
secondo se stesso per il quale si prova un
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1984
del suo, aveva sentito il suo bisogno di rapporti
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1984
sua amicizia. ¶ Ebbe davanti il viso dell'amico e
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1984
un altro polo per il suo destino; ma non
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1984
si era mai posto il problema di come potesse
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1984
i silenzi di David, il suo isolarsi avevano un
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1984
era paura, forse solo il bisogno di non smarrire
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1984
regola. ¶ David amava Alessandro. Il pensiero non lo turbava
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1984
simili tendono a radicare il proprio atteggiamento verso i
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1984
disprezzo anche a David. Il pensiero lo fece arrossire
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1984
fece arrossire di rabbia. Il ragazzo gli sembrò debole
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1984
catalogati drammi in cui il sangue versato non è
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1984
di lui. Provò assurdamente il bisogno di possederli tutti
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1984
commissario e aveva sottolineato il disturbo che le aveva
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1984
della gonna della Cesira, il cuore nelle orecchie come
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1984
magari a dicembre, con il sedere di fuori. ¶ Carmela
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1984
detto altro? ¶ — Chi? ¶ — Ma il commissario! ¶ — Ah, quello! — La
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1984
meno. I porci come il signor Antonio tante ne
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1984
spilli ed ora passava il filo bianco lungo tutto
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1984
vede che le va il sangue alla testa, è
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1984
Io? ¶ — Sì, dice che il suo caffè è buono
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1984
perché, secondo lui, qui il caffè prima che veniste
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1984
è punta? - Nulla, nulla. ¶ Il cuore in gola, il
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1984
Il cuore in gola, il sudore in tutto il
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1984
fatto. Non volevano correre il rischio, non volevano perderla
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1984
controllare di nuovo se il gas era spento, se
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1984
gas era spento, se il rubinetto dell'acqua era
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1984
dieci per poi ripetere il numero mentre scendeva le
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1984
scendeva le scale, associare il controllo effettuato per l
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1984
risalita per ripetere tutto il rituale fino a sfibrarsi
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1984
con la parola facile, il sorriso rapido, la battuta
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1984
allegra. Lei non poteva. Il dolore degli altri svegliava
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1984
stessa anima e ritrovare il vuoto ed il silenzio
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1984
ritrovare il vuoto ed il silenzio che aveva dentro
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1984
minuti, mentre prendevano insieme il caffè o mangiavano di
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1984
chiacchiere delle altre con il bicchiere di plastica vivendo
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1984
la strada, all'ospedale il ragazzo rosso e allegro
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1984
due o tre volte il giro dell'isolato sperando
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1984
vederlo arrivare di corsa. Il rapido saluto, il lampo
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1984
corsa. Il rapido saluto, il lampo di quel sorriso
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1984
in cui lei aveva il ruolo di protagonista e
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1984
e la mattina dopo il vecchio era morto. ¶ Non
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1984
Non si pose neppure il problema di chi fosse
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1984
Non le interessavano né il vecchio né la sua
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1984
un'esultanza improvvisa che il legame con il ragazzo
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1984
che il legame con il ragazzo era diventato vero
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1984
e lo salvava con il suo silenzio. Non pensò
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1984
lei aveva in mano il suo destino. Gliene venne
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1984
nemmeno se lui notava il cambiamento: le apparteneva ormai
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1984
dal suo amore. ¶ Ma il commissario ci arrivò lo
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1984
piacevano le ragazze e il vino. Che era andato
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1984
lo vide davanti con il viso accusatore scoppiò e
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1984
davo — continuava a dire il giovane con la voce
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1984
poteva che finire così! ¶ Il commissario lo ascoltava con
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1984
ferma tra le labbra, il viso severo in un
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1984
giocare brutti scherzi ed il ragazzo era fragile di
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1984
Bisogna sorvegliarlo — commentò con il poliziotto che era con
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1984
in questura. ¶ C'era il movente, c'era stata
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1984
occasione, poteva esserci stato il delitto. Ma alcune cose
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1984
quadravano. Sentiva che se il ragazzo dal ciuffo rosso
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1984
ci lavorava attorno. Invece il commissario la disturbò proprio
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1984
quando le cipolle raggiungono il punto giusto di cottura
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1984
la signora Cesira sorvegliava il risotto che aveva un
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1984
a buttare nel tegame il riso prima che le
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1984
tutto. ¶ Ma aveva capito il tipo: uno che quando
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1984
questo era sicura, perché il signor Antonio 1'aspettava sempre
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1984
quasi sempre per scopare il ballatoio, giacché era l
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1984
inutile farle due volte. Il signor Antonio brontolava sempre
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1984
stata a buon punto. ¶ Il risotto stava asciugandosi pericolosamente
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1984
aumentare 1'eccitazione. Abbandon˜ definitivamente il tegame al suo destino
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1984
a che fare con il signor Antonio, si legava
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1984
sottile filo. La posta... ¶ Il risotto aveva ormai un
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1984
Colombo si scatenò. Afferrò il figlio per le braccia
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1984
stringeva pallido e duro, il viso contratto, il grosso
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1984
duro, il viso contratto, il grosso corpo teso a
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1984
colloquio si poteva chiamare il monologo quasi senza risposta
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1984
di significato. ¶ Sentiva che il contatto si era interrotto
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1984
si era interrotto, che il loro meraviglioso rapporto fatto
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1984
Si sentiva responsabile ed il senso di colpa acuiva
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1984
e quando aveva trascurato il fratello. Ma nel ricordo
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1984
momenti di libertà che il lavoro gli aveva lasciato
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1984
stretti, abbracciati, confondendosi con il tronco. ¶ Il pensiero di
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1984
confondendosi con il tronco. ¶ Il pensiero di Annalisa lo
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1984
con la sua presenza il bruciore continuo di una
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1984
chiudersi. ¶ La piaga era il viso di Alessandro, lo
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1984
lo sguardo che sfuggiva il suo e non gli
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1984
tentato di arrivarvi con il fratello, cercando di ignorare
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1984
Nulla che potesse dargli il minimo appiglio per chiudersi
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1984
in cui era nato il ragazzo distrutto che lo
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1984
proprio come aveva temuto il giovane. ¶ Era solo un
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1984
nella casa? Semplice" pensava il commissario. "Va, l'ammazza
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1984
più difficile provarlo. Con il libretto degli appunti in
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1984
degli appunti in mano il commissario ricostruiva la scena
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1984
era sicuro, forse per il marito, forse per un
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1984
a rendersi ragione, che il delitto era maturato là
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1984
maturato là e che il colpevole andava cercato in
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1984
biancheria stesa ad asciugare. ¶ 8 ¶ Il crescendo gli riuscì bene
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1984
erano gridi, furore, disperazione. ¶ Il corpo magro scosso dal
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1984
altro, David, quando suonava: il ragazzo gentile, silenzioso, riservato
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1984
lasciava la chitarra per il violino. Gli accordi si
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1984
minuziosa precisione. Allora alzava il viso dalla batteria per
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1984
scomposti dall'impeto nascondevano il viso e lo sguardo
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1984
riprendere, a tempo pieno, il suo vero lavoro. Non
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1984
di lasciarli, di abbandonare il mondo incantato che rappresentavano
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1984
aveva cercato con affanno il modo di mantenere contatti
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1984
avanti la sua indagine, il biglietto d'ingresso che
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1984
usati per poter raggiungere il suo scopo. ¶ Che cosa
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1984
divenuto prezioso? Anche se il lavoro non gli avesse
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1984
detto Maria Teresa. ¶ Qui il pensiero si fermava. Non
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1984
si fermava. Non aveva il coraggio di immaginare la
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1984
L'audizione era finita. Il compagno che aveva preso
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1984
soddisfatto. David aveva appoggiato il violino. Era sudato, ma
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1984
è andata bene - disse il compagno imbracciando la chitarra
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1984
in sordina, piano, poi il ritmo si fece più
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1984
non ne avrebbe avuto il coraggio. ¶ Era difficile per
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1984
che inseguiva con fatica il miraggio di una laurea
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1984
Mario che lottava per il fratello e lei che
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1984
accettare che non approvassero il suo amore per Mario
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1984
non era questo certo il loro desiderio. Lei sapeva
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1984
esprimesse fino in fondo il suo pensiero, sicura che
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1984
Si poteva dimenticare che il signor Antonio era morto
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1984
Dove si era inceppato il meccanismo della loro vita
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1984
al punto di togliergli il coraggio di parlare a
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1984
di parlare a casa. Il Colombo era, è vero
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1984
sedere sul letto con il cuore in gola. Non
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1984
erano in giro tutto il giorno a lavorare, donne
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1984
Cercò di calmarsi, ma il pensiero scivolò pericolosamente su
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altre strade. ¶ E se il signor Antonio avesse scritto
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1984
Respirò profondamente per attenuare il senso di soffocamento che
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1984
in cui avevano scoperto il delitto, proprio quella mattina
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1984
non si era mosso. Il suo pesante e calmo
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1984
di colpo e svegliò il Colombo che aprì gli
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1984
controllarsi. Non era quello il momento di parlare. Il
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1984
il momento di parlare. Il Colombo era buono, un
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1984
orribile che le mancò il fiato. ¶ — Che cosa c
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1984
è? Stai mica bene? ¶ Il Colombo si era alzato
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1984
io! ¶ Purché tirasse giù il gomito e non accendesse
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1984
mai nascosto niente ed il Colombo le leggeva subito
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1984
impeto di collera verso il figlio che così crudelmente
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ragazzini. ¶ — Bene, allora dormiamo. ¶ — Il Colombo si ributtò giù
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1984
brav'uomo in fondo. ¶ Il commissario beveva il caffè
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1984
fondo. ¶ Il commissario beveva il caffè della Cesira che
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libri con dei nomi. ¶ Il commissario aveva l'aria
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1984
del terzo piano e il suo magnaccia oppure la
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e la puzza sotto il naso. ¶ "Quella mi piacerebbe
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1984
e pure ipocrita." ¶ Ma il commissario non parlava più
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1984
confuse. Le sembrò che il commissario avesse acceso una
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1984
Quando, steso nuovamente tutto il bucato, capì che non
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1984
nulla, entrò di scatto. ¶ Il commissario se la vide
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1984
testa come un succhiello. ¶ Il Colombo non parlò subito
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1984
stata lei a sostenere il Colombo. ¶ "Zitta, non parlare
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1984
era finita. ¶ — Non spaventare il ragazzo — disse alla fine
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1984
quando le sembrò che il furore del primo momento
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1984
nel giro della droga, il signor Antonio — gli disse
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1984
Antonio — gli disse calma. ¶ Il Colombo tacque di colpo
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1984
paura, diventava dolore, angoscia. ¶ — Il ragazzo non ha preso
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1984
interrogano. ¶ — Se lo interrogano? ¶ Il Colombo era smarrito. Tutto
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1984
nomi, ci può essere il suo. ¶ Le faceva male
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1984
che tremavano, le sembrava il più indifeso. ¶ — Bisogna parlargli
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1984
conosceva da troppo tempo, il suo Colombo, per non
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1984
per non capire che il panico lo stava travolgendo
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1984
Io — ripeté. ¶ Sempre quando il ruolo di padre andava
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1984
urlata o dello scapaccione il Colombo cercava di defilarsi
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temeva di sbagliare, aveva il terrore di sbagliare con
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1984
le parole giuste e il momento giusto. Ma questo
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1984
giusto. Ma questo era il momento giusto per lui
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1984
di nuovo, di nuovo il viso gli si infiammava
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1984
fu sulla soglia. ¶ Allora il Colombo si scatenò. Afferrò
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1984
per aggiungere, poi guardò il commissario e tacque. ¶ Il
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1984
il commissario e tacque. ¶ Il commissario, così lo chiamava
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casalinga, di gente tranquilla. Il cortile era vasto e
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1984
e pieno di luce, il portone ad arco aveva
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1984
migliaia di lire — pensava il commissario — oppure si uccide
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1984
signora Cesira. Ma per il momento non poteva domandare
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1984
che proprio lì terminava il suo corso all'aperto
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1984
la città alla quale il suo lavoro lo aveva
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1984
lacerato. Ma amava anche il suo lavoro, gli sembrava
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1984
proteggerla e a difenderne il sonno. ¶ Era ormai buio
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1984
Martesana di notte nascondeva il verde limaccioso delle sue
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Al suo paese lavoravano il ferro: dei bei ferri
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1984
le cose che circondavano il paese arrampicato coraggiosamente sull
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uomini chiusi nei giubbotti, il viso fiero e asciutto
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fiero e asciutto sotto il berretto. ¶ Rivide in un
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1984
cortese e riservato e il sole che proiettava le
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1984
A Milano c'era il suo lavoro, la musica
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1984
di interesse; allora affrettava il passo, saliva di corsa
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1984
corsa le scale con il cuore in tumulto, si
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1984
a cercare, studiare, analizzare il viso di Alessandro se
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1984
scusa per poi tornare il giorno dopo con una
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1984
pieno di stelle e il profumo di mille erbe
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1984
spaghetti alla napoletana con il forchettone e l'acqua
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1984
fa una buona spaghettata. Il Colombo mangiava a casa
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1984
trovava più pace e il peso diventava ogni giorno
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1984
al contatto col calore il sugo mandò un buon
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1984
dirglielo... ¶ Si andava scaldando, il bisogno di difendersi gli
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1984
soldi, i soldi — continuò il ragazzo con voce incerta
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1984
quanta fatica mettere insieme il pranzo e la cena
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1984
Lavorato e cantato. ¶ — Hai il sole nelle ossa — diceva
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1984
sole nelle ossa — diceva il Colombo con quel suo
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1984
se lo sentiva davvero il sole e la forza
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1984
Era la sua famiglia, il suo orgoglio. ¶ Si sentì
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1984
si accorse di stringere il forchettone come un'arma
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1984
prudenza per non spaventare il ragazzo, doveva farlo parlare
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1984
farmeli avere, che sapeva il modo. — La madre alzò
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1984
ti ha fatto? ¶ Tutto il controllo che si era
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1984
era scomparso: aveva afferrato il ragazzo per le braccia
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1984
scuoteva senza più prudenza. Il ragazzo impallidì di fronte
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1984
fatto qualche proposta? ¶ — Sì. ¶ Il gelo nelle ossa, la
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1984
Antonio e di tutto il resto. Si voltò ad
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1984
asciutto e ¶ forte, con il viso buffo sotto i
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1984
rossi ed arruffati, sentiva il desiderio delle sue mani
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1984
loro corpi esperti. Per il resto aveva il suo
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1984
Per il resto aveva il suo da fare a
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1984
stirò e lui riprovò il desiderio della notte. Dopo
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1984
Si infilò i jeans, il maglione, la vecchia pelliccia
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1984
quello che tutti chiamavano il commissario era venuto un
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1984
Bel pittore! Doveva fare il ritrattista con l'occhio
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1984
sa. Interruppe un attimo il ragionamento, non era poi
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1984
magari una scopatina. ¶ Mise il portafoglio in tasca. Guardò
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1984
c'è. ¶ Si passò il pettine tra i capelli
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1984
intravide nello specchio sopra il lavandino il suo viso
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1984
specchio sopra il lavandino il suo viso buffo sotto
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1984
suo viso buffo sotto il ciuffo dei capelli rossi
248
1984
qualche mezza colonna quando il discorso si faceva un
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1984
Giardini Pubblici a tirare il fiato. ¶ C'era un
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1984
che le piaceva lasciare il paese quando era ancora
251
1984
era bello veder nascere il giorno sulla campagna mentre
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1984
giorno sulla campagna mentre il treno andava, con la
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1984
che ogni volta che il treno si muoveva le
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1984
lui teneva stretti sotto il braccio. ¶ — Perché non li
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1984
delle quali intuiva confusamente il senso. Non ne aveva
256
1984
Non ne aveva avuto il coraggio. Non era bene
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1984
aveva guardata stupito e il suo sguardo l'aveva
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1984
con quel pacco sotto il braccio. ¶ — Ehi! — aveva gridato
259
1984
lontano. Avrebbe potuto disegnare il suo corpo lungo, ma
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1984
elementare ed Alessandro era il suo compagno di banco
261
1984
e confusamente pericoloso. Ma il suo amico era Alessandro
262
1984
Camminarono in silenzio verso il parco, paghi per un
263
1984
procurava lui? ¶ Era detta. Il pericolo aveva ora un
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1984
senso di colpa. Era il suo amico di sempre
265
1984
amico di sempre, Alessandro, il suo compagno dei giorni
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1984
compagno dei giorni felici, il fratello di Mario. ¶ Non
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1984
di Mario. ¶ Non alzò il viso a guardarlo. Conosceva
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1984
che gli faceva irrigidire il braccio fino a farle
269
1984
ore e molti lasciano il portoncino aperto, signor commissario
270
1984
non la guardia notturna. ¶ Il commissario era gentile: uno
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1984
dava soddisfazione anche perché il sospetto che il signor
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1984
perché il sospetto che il signor Antonio non fosse
273
1984
sempre più certezza e il compianto per la sua
274
1984
più strada: che forse il signor Antonio si era
275
1984
catturato in un baleno il Colombo: massiccio, grande, biondo
276
1984
ammazzare! ¶ — Quello chi? — domandò il commissario che passava di
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1984
è una terrona — fece il commissario. ¶ — Certo che lo
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1984
ne ha mai viste? — Il commissario riportò il discorso
279
1984
viste? — Il commissario riportò il discorso sulla vittima. ¶ — Donne
280
1984
Carmela che aveva fatto il caffè per il commissario
281
1984
fatto il caffè per il commissario dato che la
282
1984
le ginocchia strette, strette. ¶ Il commissario pensò che era
283
1984
di quelle donne che il maschio lo sente subito
284
1984
un certo stupore che il signor Antonio non le
285
1984
porta si apriva ed il signor Antonio era là
286
1984
Antonio era là con il suo sorriso sempre uguale
287
1984
occhio spalancato, in attesa. Il commissario bevve il caffè
288
1984
attesa. Il commissario bevve il caffè che era buono
289
1984
pallido il ragazzo. Infilò il giaccone ma non riusciva
290
1984
la testa. Nell'incontrare il suo sguardo, Mario fu
291
1984
strade, quando era con il suo demonio, erano tutte
292
1984
le strade di Milano. Il viso di Mario si
293
1984
soldi, appena ho finito il lavoro vengo. ¶ Posò il
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il lavoro vengo. ¶ Posò il denaro sul tavolino, si
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giorno come tanti. Poi il pensiero tornò all'affanno
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lavorava nel fondo. ¶ Sentì il bisogno di parlare con
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Entrò in un bar: il telefono non funzionava e
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della metropolitana. Finalmente ebbe il gettone ed il telefono
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ebbe il gettone ed il telefono. Compose il numero
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ed il telefono. Compose il numero. Annalisa era già
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nulla più. ¶ Tommaso ascoltava il compagno allacciandosi le scarpe
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che non conoscano nessuno. ¶ Il barbuto non rispose: era
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nessuno rompe le scatole. ¶ Il Barbuto lo guardò: un
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ché di picaresco. ¶ — E il tuo complesso? ¶ — Andremo a
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esercizio. ¶ — Musica rock — disse il Barbuto stringendosi nelle spalle
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Gli seccava, però, che il collega sottovalutasse la sua
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aver parlato con aggressività. Il Barbuto lo guardò sovrapensiero
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in modo naturale; ma il ragazzo gli pareva esagerasse
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né voluto essere altro. Il ragazzo invece gli sembrava
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quale dei due fosse il vero. ¶ — Vado. ¶ Si era
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ci ripensò. Ognuno sa il suo mestiere e poi
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Tom infilandosi in fretta il giaccone. La scala era
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buia, un po' stretta, il portone piccolo e angusto
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si separarono. Tom prese il motorino e si diresse
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Gran baccano" aveva detto il Barbuto, uno che non
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di capire, di sentire il pulsare dei nuovi tempi
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tempi sbagliati, ma nuovi. Il mondo erano loro, i
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vederli i parrucconi come il Barbuto, in mezzo ai
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rosso. Qualcuno suonò minacciosamente il clacson. Si sentiva euforico
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casa e ne batteva il tempo sul manubrio del
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uno slancio di entusiasmo. Il pensiero si fermò un
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Dio! ¶ — L'hanno ammazzato, il porco! ¶ Alessandro era sdraiato
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era un bel sorriso, il suo. ¶ — Lo conoscevo bene
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qui doveva fare magari il signore per bene — rise
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pensiero. ¶ Tom lo guardava: il viso sottile e scavato
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un rapporto profondo che il tempo cementava. I loro
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domandava da dove nascesse il fascino sottile che il
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il fascino sottile che il ragazzo esercitava su di
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se stesso, di perdere il contatto, di incrinare un
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silenzio, con gentilezza. ¶ Paolo il pittore mangiava controvoglia pane
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direttamente alla bottiglia. Aveva il giaccone bene abbottonato perché
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una vita di merda. ¶ Il signor Antonio non era
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anche le donne e il vino e le serate
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un lungo sorso. Anche il vino era gelato e
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un attimo. Proprio lui, il grande amatore di Brera
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avrebbero trovato nulla. Forse il vecchio non prestava soldi
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dello stabile ¶ PAOLO ¶ CARMELA ¶ IL COLOMBO ¶ ANGELO ¶ ELVIRA ¶ GIUSEPPE
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INFERMIERA ¶ inquilini dello stabile ¶ Il commissario BARONI della Questura
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Narcotici raccolse per terra il giaccone e se lo
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discorde, triste. ¶ — Hai ceduto il letto a Mario per
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senza rispondere. ¶ — Alessandro tornerà? ¶ Il viso del ragazzo si
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freddo e Tom sentiva il sudore gelarglisi sulla schiena
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lunghe ed accese discussioni il pezzo si andava costruendo
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nebbia di fine autunno. Il parco era buio. Solo
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aveva lasciato a casa il motorino. Una bella camminata
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su lo zip. ¶ Paolo il pittore si girò nuovamente
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di aggiustarlo, imprecò malamente. Il sonno non veniva ed
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gola gli bruciava per il vino, le sigarette e
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le sigarette e tutto il resto. Tutto il resto
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tutto il resto. Tutto il resto! ¶ Si trattenne a
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mala pena dallo scaraventare il bicchiere contro il muro
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scaraventare il bicchiere contro il muro. ¶ La porta sulla
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qualche cosa nel frigo. — Il ragazzo accennò di no
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Guardò l'amico stropicciandosi il collo con gesto monotono
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Maledette le donne e il vino e tutto. ¶ Maria
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lei, Alessandro, l'amore, il futuro. ¶ — Non mi vuole
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nella stanza, di vedere il letto vuoto di Alessandro
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dovere attendere per ore il ritorno, di incontrare poi
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scatto. ¶ "Se è aperto il portone entro, entro se
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Annalisa si svegliò con il cuore stretto. Forse era
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intorno a proteggerla con il calore dell'affetto, con
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automaticamente la mano verso il registratore che teneva ai
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nascosto. ¶ La solitudine e il silenzio gli diedero la
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tanto lontano quando prendeva il fratellino sulle spalle e
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di sicurezza gli strinsero il cuore come un'antica
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un'antica nostalgia. Annalisa. Il pensiero di lei lo
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Milano, Alessandro lasciava che il veleno entrasse nelle sue
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ricordava più. Finalmente placato. ¶ 2 ¶ Il giorno esplose con un
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urlava aggrappata alla ringhiera. Il grido rimbalzò contro i
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scuola. In un attimo il caseggiato fu sui ballatoi
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gli occhi chiusi. Passato il primo stupore i vicini
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fatto corpo unico con il ferro. ¶ — Chi? Dove? — si
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bello neanche da vivo, il signor Antonio, ma da
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morto era uno spavento: il corpo contorto, forse nello
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da non credere. Proprio il signor Antonio, uno tranquillo
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entrato quella notte e il portacenere glielo aveva ben
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grigia. ¶ — Cribbio! — borbottava intanto il poliziotto di guardia alla
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l'aria di essere il più importante e che
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Cesira e intanto beveva il caffè che la Carmela
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mano le tremava ed il caffè cadeva sul piattino
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così dura che sentiva il bisogno di qualche cosa
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ma si vedeva subito il tipo. Sembrava proprio un
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ballatoi aspettavano. Doveva arrivare il medico legale e poi
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mese. Era molto pallido il ragazzo. Infilò il giaccone
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a gas. Ma nemmeno il gas scaldava abbastanza, forse
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ma forse perché era il più piccolo della famiglia
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rammendando le calze. ¶ Infilò il cappotto e prese la
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cose usuali per ricuperare il senso della realtà. La
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prima. ¶ La Carmela fece il giro dei negozi, comprò
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alla sua abitudine, né il peso né il prezzo
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né il peso né il prezzo, rispose a malapena
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rendersene mai conto. ¶ Salvatore, il grande, bravo operaio, sempre
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spicchi di aglio per il sugo. Doveva fare qualche
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cosa di importante per il futuro, qualche cosa invece
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c'era stata ed il gioco era stato disonesto
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gioco era stato disonesto. ¶ Il sugo era quasi bruciato
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meccanicamente, cominciò a grattare il fondo della pentola. E
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mani annerite e ruvide, il corpo appesantito da anni
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e scagliò con collera il tegame sull'asciugatoio. ¶ Il
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il tegame sull'asciugatoio. ¶ Il gesto violento la riportò
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le erano incomprensibilmente familiari. ¶ Il Colombo parlò poco a
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solito, quasi niente. Quando il pranzo fu terminato in
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ci aveva pensato tutto il giorno. ¶ Lei fece cenno
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parte, aprì e chiuse il frigorifero in cerca di
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maniglia — ci potrebbe passare il Natale. ¶ E fu tutto
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seguìto, controllato. Non più il cuore in gola ogni
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sua stanza, non più il sangue in acqua ogni
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vissuto. ¶ Non osava guardarlo: il primo uomo nella sua
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uomo nella sua casa, il primo uomo nella sua
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che fa sogni per il futuro. ¶ Moriva. Ad ogni
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Moriva. Ad ogni parola il suo angolo diventava più
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Finiti i sogni, finito il legame che aveva creato
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si voltò e colse il lampo del suo giovane
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a buon punto e il testimone che il caso
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e il testimone che il caso o la fortuna
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non gli piaceva dovere il successo ad un essere
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la quale avrebbe indicato il ragazzo in mezzo agli
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uomo avrebbe certamente riconosciuto il ragazzo. ¶ A un tratto
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lasciato suonare a lungo il telefono, sperando che andasse
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sue spalle si scatenò il finimondo. ¶ — No! — aveva gridato
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per scrivere. Ebbe appena il tempo di vedere il
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il tempo di vedere il commissario lanciarsi verso la
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al tavolo. Notò che il telefono non era stato
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in quel momento giocavano il futuro del loro rapporto
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Sarò in giro tutto il giorno, devo cercare gli
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chiarire attraverso di lei il suo pensiero. ¶ — Ho sbagliato
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non ho voluto perdere il treno e ho buttato
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lasciato solo con tutto il suo smarrimento, la sua
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smarrimento, la sua confusione, il suo spavento. Pensavo solo
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Alessandro. C'era voluto il colpo della mattina per
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esprimere, in quel momento il suo pensiero: che alla
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che aveva in sé il germe della distruzione. Mai
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bisogno di parole. Avvertì il dolore dell'amico come
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e smarrito che sentì il bisogno di fare qualche
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in nessun modo aiutarle. ¶ Il pensiero tornò alla ragazza
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colpo, la sbatté contro il muro, tante volte in
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le punture. Era quello il giro del pomeriggio, quello
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avevano gli orari sballati. Il giro lungo era della
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non lo sapessimo che il commissario era sempre giù
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faccia l'informatrice" ed il suo umore diventava sempre
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cose, che non conosceva il ragazzo gentile anche se
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così magro da stringere il cuore. Che ne sapeva
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una pazza, del Mario, il fratello, che sembrava mezzo
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che parte sarebbe arrivato il colpo. ¶ Per un momento
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improvviso, ed era stato il momento peggiore. Per più
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della memoria era emerso il ricordo di un periodo
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piaciuto: un tipo per il quale tutti sbagliano e
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lavando l'insalata ed il rumore dell'acqua 1'avrebbe
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e poi voleva che il Giuseppe concludesse bene il
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il Giuseppe concludesse bene il discorso: quel dunque non
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la sbatté bene contro il muro perché non restasse
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aperto bocca. ¶ — Come, pare? ¶ Il Giuseppe si sentiva un
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trattava dell'Alessandro ed il tono asciutto della donna
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po' di considerazione per il suo acume sì. Poi
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un silenzio raccolto. ¶ Allora il Giuseppe fu preso dall
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dunque c'era tutto il suo onesto pensiero, tutto
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suo onesto pensiero, tutto il suo bisogno di essere
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un pezzo d'uomo, il Giuseppe, lei, che pure
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onesti e preoccupati. ¶ Sentì il bisogno di rassicurarlo. ¶ — Va
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strette, strette. Lui e il suo amico: due poveri
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un esempio, dal Paolo il pittore che normale lo
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la prima volta e il Giuseppe era felice e
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bene, la tovaglia bella, il servizio buono, i bicchieri
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sentito contro di sè il corpo ancora solido ed
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Mentre lei gli versava il vino nel bel bicchiere
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gli piaceva, e come! Il pensiero lo colpì all
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poteva togliersi dagli occhi il viso di Alessandro mentre
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dubbio su di lui. ¶ Il dubbio era scomparso, ma
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riusciva più a capire il senso della sua vita
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e freddo. ¶ Si avvicinava il Natale, anzi era quasi
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fuori, sei fuori. ¶ Guardava il Giuseppe che beveva il
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il Giuseppe che beveva il vino. Ancora un bell
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osservato e da sopra il bicchiere le sorrise con
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e che gli riempì il cuore di speranza. ¶ Avrebbero
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Avrebbero, magari, potuto passare il Natale insieme. ¶ Carmela strappò
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Natale insieme. ¶ Carmela strappò il filo con i denti
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i denti. Non era il giorno giusto quello per
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per rammendare. Non era il giorno giusto per niente
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finestra oltre la quale il cortile era grigio e
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cortile e sulle scale, il solito chiasso. Ognuno stava
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il commissario ebbe lasciato il portone. Mio Dio, quando
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uomo che aveva invece il viso illuminato dalla luce
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non poteva. Aveva appena il tempo di raggiungere una
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ad un appuntamento. ¶ Lungo il tragitto, l'appuntamento era
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di sapere forse, sicuramente il bisogno di tenere lontana
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di non aver avuto il coraggio di affrontare una
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stava per accadere. Aprì il finestrino per cercare l
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Aveva bisogno di tutto il suo sangue freddo e
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le mani. ¶ C'era il suo lavoro da concludere
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di una strada: aveva il cuore in gola, un
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vita in gioco, nemmeno il suo lavoro; ma la
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per mettere a punto il piano. ¶ La rivide così
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gli era apparsa sotto il portone, sentì come se
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l'avesse ancora vicino, il tremito del suo corpo
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due. ¶ Non sembrava proprio il tipo di girare a
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a quell'ora. Capì il dubbio del commissario. ¶ — Mia
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animato, bruciava di antipatia. ¶ "Il ragazzo drogato, Alessandro" pensò
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e poi... ¶ — Poi? ¶ — Aveva il giubbotto aperto, come se
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Baroni visualizzò la scena. Il portacenere scagliato in un
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l'uomo per terra, il ragazzo spaventato a morte