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Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

concordanze di «Il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1822
soccorso ¶ Le dà? Vedete: il suo dolor l'uccide
2
1822
te; respingi ¶ Questi fantasmi; il nome santo invoca. ¶ ERMENGARDA
3
1822
sorridi? Ah no! cessa il crudele ¶ Scherzo; ei mi
4
1822
morire di dolor, tu il puoi; ¶ Ma che gloria
5
1822
avresti. - Amor tremendo è il mio. ¶ Tu nol conosci
6
1822
temo, ¶ Come una serpe: il guardo suo m'uccide
7
1822
io: non sei tu il mio ¶ Unico amico? Se
8
1822
quella pia Bertrada! ¶ Dimmi, il sai tu? tu, che
9
1822
amai di questa casa, il sai? ¶ Parla a questa
10
1822
parlarne per pietà! Sa il cielo ¶ S'io mi
11
1822
pienezza di martir, che il core ¶ M'inonda, e
12
1822
core ¶ M'inonda, e il getta nell'obblio. ¶ (ricade
13
1822
pace su quel volto; il core ¶ Sotto la man
14
1822
pace tua pregano. ¶ ERMENGARDA ¶ Il cielo ¶ Vi benedica. - Ah
15
1822
e rorida ¶ Di morte il bianco aspetto, ¶ Giace la
16
1822
col tremolo ¶ Sguardo cercando il ciel. ¶ Cessa il compianto
17
1822
cercando il ciel. ¶ Cessa il compianto: unanime ¶ S'innalza
18
1822
Fuor della vita è il termine ¶ Del lungo tuo
19
1822
mesta, immobile ¶ Era quaggiuso il fato: ¶ Sempre un obblio
20
1822
Pei claustri solitari, ¶ Tra il canto delle vergini, ¶ Ai
21
1822
da un poggio aereo, ¶ Il biondo crin gemmata, ¶ Vedea
22
1822
sulle sciolte redini ¶ Chino il chiomato sir; ¶ E dietro
23
1822
E lo sbandarsi, e il rapido ¶ Redir de' veltri
24
1822
la tenera ¶ Alle donzelle il volto ¶ Volgea repente, pallida
25
1822
deposta l'orrida ¶ Maglia, il guerrier sovrano ¶ Scendea del
26
1822
del campo a tergere ¶ Il nobile sudor! ¶ Come rugiada
27
1822
d'amor fatica, ¶ Discende il refrigerio ¶ D'una parola
28
1822
una parola amica, ¶ E il cor diverte ai placidi
29
1822
altro amor. ¶ Ma come il sol che, reduce, ¶ L
30
1822
Altre infelici dormono, ¶ Che il duol consunse; orbate ¶ Spose
31
1822
discesa, ¶ Cui fu prodezza il numero, ¶ Cui fu ragion
32
1822
l'offesa, ¶ E dritto il sangue, e gloria ¶ Il
33
1822
il sangue, e gloria ¶ Il non aver pietà, ¶ Te
34
1822
squarciate nuvole ¶ Si svolge il sol cadente, ¶ E, dietro
35
1822
sol cadente, ¶ E, dietro il monte, imporpora ¶ Il trepido
36
1822
dietro il monte, imporpora ¶ Il trepido occidente; ¶ Al pio
37
1822
D'allor che, morto ¶ Il tuo signor, solo, dai
38
1822
mio signor, falsato ¶ Ho il giuro mai? ¶ GUNTIGI ¶ No
39
1822
consacrate, e giura ¶ Che il mio comando eseguirai; che
40
1822
le mani sull'armi) ¶ Il giuro: ¶ E se quandunque
41
1822
me commessa delle mura, il sai, ¶ È la custodia
42
1822
quando fia posta, ¶ Ripeti il segno; ei saliravvi: a
43
1822
disegno, e grande ¶ Fia il premio. ¶ (Amri parte) ¶ SCENA
44
1822
TERZA ¶ GUNTIGI ¶ Fedeltà? - Che il tristo amico ¶ Di caduto
45
1822
Si può salvar; quando il felice, il sire ¶ Per
46
1822
salvar; quando il felice, il sire ¶ Per cui Dio
47
1822
cui Dio si dichiara, il consacrato ¶ Carlo un messo
48
1822
essa ¶ Ogni destin, bello il morir. - Chi 'l dice
49
1822
rischio, a miglior pugna il serbi, ¶ E a questa
50
1822
questa posta de' leali il guidi. ¶ DESIDERIO ¶ O mio
51
1822
DESIDERIO ¶ O mio Vermondo, il vecchio rege è stanco
52
1822
per costoro, ¶ Fuggir? Chi il regno mi rapì, mi
53
1822
quel dì che sopra il monte ¶ Alboino salì, che
54
1822
aprirsi, ¶ Ed ingoiarli! Maledetto il giorno, ¶ Che un popol
55
1822
infamia ha spento! ¶ VERMONDO ¶ Il re! ¶ DESIDERIO ¶ Figlio, sei
56
1822
anni e degli stenti il peso. ¶ Di gravi io
57
1822
Longobardi) ¶ Ecco, o guerrieri, ¶ Il vostro re. ¶ UN LONGOBARDO
58
1822
spergiuro. Opre ci chiedi: il solo ¶ Segno de' fidi
59
1822
al tuo fianco. ¶ DESIDERIO ¶ Il duca ¶ D'Ivrea. ¶ ADELCHI
60
1822
Guntigi, io ti confido il padre. ¶ Il duca di
61
1822
ti confido il padre. ¶ Il duca di Verona ov
62
1822
Gli sventurati obblia! Baudo, il tuo posto ¶ Lo sai
63
1822
in Brescia; ivi difendi ¶ Il tuo ducato, ed Ermengarda
64
1822
munite. Ei diverranno ¶ Invitti: il brando del guerrier pentito
65
1822
È ritemprato a morte. Il tempo, i falli ¶ Dell
66
1822
i falli ¶ Dell'inimico, il vostro cor, consigli ¶ Inaspettati
67
1822
consigli ¶ Inaspettati vi daranno. Il tempo ¶ Porterà la salute
68
1822
tempo ¶ Porterà la salute; il regno è sperso ¶ In
69
1822
Tu m'hai renduto il mio vigor: partiamo. ¶ ADELCHI
70
1822
che sopraggiunge) ¶ Vedesti Anfrido? ¶ IL SOLDATO ¶ Re, che mi
71
1822
ADELCHI ¶ O ciel! favella. ¶ IL SOLDATO ¶ Il vidi ¶ Morto
72
1822
ciel! favella. ¶ IL SOLDATO ¶ Il vidi ¶ Morto cader. ¶ ADELCHI
73
1822
Quei forti che tengono il campo, ¶ Che ai vostri
74
1822
preghi e consigli che il pianto troncò: ¶ Han carca
75
1822
orma le corse affannose, ¶ Il rigido impero, le fami
76
1822
frecce fischiando volar. ¶ E il premio sperato, promesso a
77
1822
bagnati di servo sudor. ¶ Il forte si mesce col
78
1822
ANSBERGA ¶ ERMENGARDA ¶ Qui sotto il tiglio, qui. ¶ (s'adagia
79
1822
or come ¶ Tanto ricerchi il sol colui, che, d
80
1822
a voi, che, reggendo il fianco infermo, ¶ Pago feste
81
1822
respirai, del Mella; ¶ Sotto il mio cielo di sedermi
82
1822
Vederlo ancor, fin dove il guardo arriva. ¶ - Dolce sorella
83
1822
siede) ¶ - Di tue cure il fine ¶ S'appressa, e
84
1822
con misura ¶ Le dispensa il Signor. Sento una pace
85
1822
in Dio, non basteranno. Il nostro ¶ Nobil cugin, l
86
1822
cugin, l'ardito Baudo, il santo ¶ Vescovo Ansvaldo, a
87
1822
la vittoria lor stette il mio prego; ¶ E s
88
1822
estreme ¶ Parole mie riceva il ciel, siccome ¶ Queste tue
89
1822
nodo ¶ Mi fe' regina: il don di Dio, nessuno
90
1822
nessuno ¶ Rapir lo puote, il sai: come la vita
91
1822
Queste memorie dolorose! - Adempi ¶ Il sagrifizio; odi: di questo
92
1822
Qualunque, sgombro di memorie il core ¶ Al Re de
93
1822
de' regi offerse, e il santo velo ¶ Sovra gli
94
1822
Su cui ci pose il ciel, correrla intera ¶ Convien
95
1822
ripari, chi lo fece, il torto? ¶ ANSBERGA ¶ No, sventurata
96
1822
ANSBERGA ¶ Oh! l'empio ¶ il suo delitto consumò. ¶ ERMENGARDA
97
1822
sleali e più temuti, il meglio ¶ Toccherà della preda
98
1822
capo di ladron; che il cielo ¶ Su questa terra
99
1822
Tutto vola sui labbri il mio pensiero. ¶ Il mio
100
1822
labbri il mio pensiero. ¶ Il mio cor m'ange
101
1822
oscura, ¶ Senza scopo; e il mio cor s'inaridisce
102
1822
cor s'inaridisce, ¶ Come il germe caduto in rio
103
1822
Alto infelice! ¶ Reale amico! Il tuo fedel t'ammira
104
1822
d'oro ¶ Sia contento, il poss'io? dargli la
105
1822
la pace ¶ De' vili, il posso? e lo vorrei
106
1822
Soffri e sii grande: il tuo destino è questo
107
1822
Finor: soffri, ma spera: il tuo gran corso ¶ Comincia
108
1822
quai tempi, ¶ Quali opre il cielo ti prepara? Il
109
1822
il cielo ti prepara? Il cielo ¶ Che re ti
110
1822
più grande ¶ Nessun mortale il può; ma un premio
111
1822
schiude. I dubbi, ¶ Ed il timor, che a' miei
112
1822
ecco, gli ha sciolti il tuo ¶ Braccio; ogni scusa
113
1822
tuo ¶ Braccio; ogni scusa il tuo valor ti fura
114
1822
quale ¶ Tu vogli impresa, il tuo guerriero, o padre
115
1822
BAUDO ¶ Morte e sventura! Il campo ¶ È invaso e
116
1822
avete presa è infame: ¶ Il nemico è di là
117
1822
Viltade ¶ V'ha tolto il senno. ¶ (i soldati continuano
118
1822
ferma) ¶ Senza cor, se il ferro ¶ Fuggir ti fa
119
1822
altra parte hanno sorpreso il campo; ¶ Gli abbiam veduti
120
1822
dispersi. ¶ DESIDERIO ¶ Tu menti. Il figliuol mio ¶ Gli ha
121
1822
Vieni a darmene avviso. ¶ (il Conte parte) ¶ SCENA QUINTA
122
1822
in questo ¶ Vil giorno il brando io non cavai
123
1822
Chiuse ¶ Ci scontravam - Chiesero il re; le spalle ¶ Lor
124
1822
l'acquisto; in lungo, il vedi, ¶ Non andrà questo
125
1822
è vinta ancora. ¶ (entra il Conte spedito da Carlo
126
1822
battaglia: i Longobardi, ¶ Tra il nostro campo e il
127
1822
il nostro campo e il suo, sfilati, in folla
128
1822
destra ed a sinistra: il piano, ¶ Che da lui
129
1822
Che m'annunziasti? ¶ SVARTO ¶ Il son. - Compagni! ¶ SCENA SESTA
130
1822
DETTI ¶ ILDECHI ¶ O Svarto, ¶ Il re! ¶ CARLO ¶ Son desso
131
1822
re, qual grazia?... ¶ CARLO ¶ Il nome ¶ Dimmi di questi
132
1822
a me devoti. ¶ SVARTO ¶ Il duca ¶ Di Trento Ildechi
133
1822
guiderdon de' vostri merti: il tempo ¶ Questo è d
134
1822
fia mutato altro che il re. Vedete ¶ Quel sol
135
1822
troppo. ¶ CARLO ¶ Errato ha il labbro ¶ Del re. Questa
136
1822
si pugna? ¶ UN FRANCO ¶ Il solo ¶ Che pugnasse, è
137
1822
è costui. ¶ CARLO ¶ Solo? ¶ IL FRANCO ¶ Gran parte ¶ Gettan
138
1822
abbatte: la ritira, ¶ Prostra il secondo ancor: ma nello
139
1822
vostre serbate. ¶ (a Svarto) ¶ Il riconosci? ¶ SVARTO ¶ Anfrido egli
140
1822
questo giorno infame ¶ Trarrallo il ciel, lo spero, e
141
1822
Che chi l'offende, il Dio del cielo offende
142
1822
la nostra stima. È il re de' Franchi ¶ Che
143
1822
de' prodi, o prode, ¶ Il tuo nome vivrà; le
144
1822
dal nostro labbro, e il ridiranno ¶ Con riverenza e
145
1822
la risposta: a cavalieri il passo ¶ Dar può la
146
1822
via che percorresti? ¶ MARTINO ¶ Il puote. ¶ E a che
147
1822
che l'avrebbe preparata il Cielo? ¶ Per chi, signor
148
1822
Pensa, o valente, ¶ Che il fior di Francia alla
149
1822
di mie promesse pegno ¶ Il mio capo ti fia
150
1822
favor novo impetri. ¶ (partono il Legato e Martino) ¶ SCENA
151
1822
CARLO ¶ Così, Carlo reddiva. Il riso amaro ¶ Del suo
152
1822
petto a Carlo ¶ Rimette il cor, non è costui
153
1822
minor degli eventi è il femminile ¶ Tuo cor, che
154
1822
che alcuno ¶ Cada sotto il suo piè. Larva cresciuta
155
1822
silenzio e nell'ombra, il sol si leva, ¶ Squillan
156
1822
della prova ¶ È giunto il fine; e un guiderdon
157
1822
Una schiera porrassi. - Eccardo, il duce ¶ Tu ne sarai
158
1822
N'andranno, e tosto il giungeran là dove ¶ Ei
159
1822
udrai. Da queste Chiuse il resto ¶ Voi sniderete di
160
1822
misura d'una lancia. Il dite ¶ A' miei soldati
161
1822
lor, che lieto ¶ Vedeste il re, siccome il dì
162
1822
Vedeste il re, siccome il dì che certa ¶ La
163
1822
ritorno ¶ Si parlerà dopo il conquisto, e quando ¶ Fia
164
1822
e quando ¶ Fia diviso il bottin. Tre giorni; e
165
1822
e la vittoria; indi il riposo ¶ Là nella bella
166
1822
martiri di Dio; dove il supremo ¶ Pastore alza le
167
1822
su cui due volte il mio gran padre ¶ Corse
168
1822
gente che si scioglie. Il resto ¶ Tutto è per
169
1822
Dalle vedette sue, miri il nemico ¶ Moversi il nostro
170
1822
miri il nemico ¶ Moversi il nostro campo; e si
171
1822
e si rallegri. ¶ Sogni il nostro fuggir, sogni del
172
1822
sua man servo ¶ Sogni il sommo Levita, il comun
173
1822
Sogni il sommo Levita, il comun padre, ¶ Il nostro
174
1822
Levita, il comun padre, ¶ Il nostro amico, in fin
175
1822
offesa ¶ Ritrarsi agogna, ed il momento aspetta. ¶ ADELCHI ¶ E
176
1822
pur troppo! Ei parte, il vile ¶ Offensor d'Ermengarda
177
1822
non posso ¶ Spingergli addosso il mio destrier, tenerlo, ¶ Dibattermi
178
1822
a guardarle io scelsi, ¶ Il cor di quelli ch
179
1822
pochi. Oh vil trionfo! Il messo ¶ Che mi dirà
180
1822
implorò la pace, ¶ Quando il prezzo ne offerse; e
181
1822
Che l'hai respinto. Il padre tuo n'esulta
182
1822
tuo n'esulta; ¶ Tutto il campo il confessa: i
183
1822
esulta; ¶ Tutto il campo il confessa: i fidi tuoi
184
1822
mai. ¶ ADELCHI ¶ La gloria? il mio ¶ Destino è d
185
1822
è ancor gloria, Anfrido. Il mio nemico ¶ Parte impunito
186
1822
gittato in uno, ¶ Siccome il ferro del suo brando
187
1822
e in pugno ¶ Come il brando lo tiensi. Ed
188
1822
cor, che per ammenda ¶ Il mio regno assalì, compier
189
1822
Torna agli antichi ¶ Disegni il re? ¶ ADELCHI ¶ Dubbiar ne
190
1822
incontro ¶ L'apostolico sire il campo tosto ¶ Ei moverà
191
1822
è questa: ne' palagi il foco ¶ Porremo e ne
192
1822
inciampar verranno, ¶ Fia servo il resto, e tra di
193
1822
e questi monti, ¶ Che il Signor fabbricò, son le
194
1822
troppo, in opra ove il valer non basta, ¶ Di
195
1822
fidando ¶ Nel suo vantaggio, il fiero Adelchi ha tinta
196
1822
Nell'alta notte visitando il campo, ¶ Fermo presso le
197
1822
t'elesse, e pose il regno ¶ Nella tua casa
198
1822
che padre tu nomi. Il suo nemico ¶ Già provocato
199
1822
Più che di tema, il crudo veglio al santo
200
1822
man per sempre; inaridisca ¶ Il crisma santo su l
201
1822
diventi ¶ Di guerra contro il figliuol mio. - T'aiti
202
1822
tuo figliuol, fe' replicargli il rege; ¶ Ma pensa ben
203
1822
Che altri a Carlo il rimembri? Il vedo, il
204
1822
a Carlo il rimembri? Il vedo, il sento; ¶ E
205
1822
il rimembri? Il vedo, il sento; ¶ E non è
206
1822
mortal che possa ¶ Crescere il cruccio che il mio
207
1822
Crescere il cruccio che il mio cor ne prova
208
1822
Scampo volar... de' Franchi il re nol puote. ¶ Detto
209
1822
latino è giunto, e il tuo cospetto ¶ Chiede. ¶ PIETRO
210
1822
diaconi io son: Ravenna il giorno ¶ Mi dié: Leone
211
1822
giorno ¶ Mi dié: Leone, il suo Pastor, m'invia
212
1822
lui di Roma ¶ Presenta il pianto, e d'Adrian
213
1822
Adrian. ¶ CARLO ¶ Tu vedi ¶ Il suo legato. ¶ PIETRO ¶ Ch
214
1822
Ciò che hai sofferto, il tuo cammino e i
215
1822
Leone al cenno, ¶ Verso il tuo campo io mi
216
1822
e da lui piglia il nome. ¶ Scorsi ville e
217
1822
colpo ¶ Strugger la possa il braccio tuo. ¶ CARLO ¶ Toccasti
218
1822
braccio tuo. ¶ CARLO ¶ Toccasti, ¶ Il campo lor? qual è
219
1822
A te, per mezzo ¶ Il campo ostil, quindi venir
220
1822
avria la breve chioma, il mento ignudo, ¶ L'abito
221
1822
mento ignudo, ¶ L'abito, il volto ed il sermon
222
1822
abito, il volto ed il sermon latino. ¶ Straniero ed
223
1822
era più amaro che il morir. Pensai ¶ Che dall
224
1822
internai: ma quanto ¶ Più il passo procedea, tanto allo
225
1822
gravò le mie spalle: il guiderdone ¶ Io gli pregai
226
1822
mattin, rombando ¶ Passar sovra il mio capo, o, sul
227
1822
notti. Era mia guida il sole; ¶ Io sorgeva con
228
1822
sorgeva con esso, e il suo viaggio ¶ Seguia, rivolto
229
1822
Di mura insuperabili. - Cadeva ¶ Il terzo sol quando un
230
1822
A quella parte ¶ Tosto il passo io rivolsi. - Era
231
1822
contro al sol cadente, il tuo ¶ Campo s'appoggia
232
1822
degli abeti, ond'era ¶ Il suol gremito, mifur letto
233
1822
la costa ascesi. ¶ Appena il sommo ne toccai, l
234
1822
in giù; non era il vento ¶ Che investia le
235
1822
agitarsi ¶ D'uomini immenso. Il cuor balzommi; e il
236
1822
Il cuor balzommi; e il passo ¶ Accelerai. Su questa
237
1822
ed acuta cima ¶ Fendere il ciel, quasi affilata scure
238
1822
pria. Presi di quella ¶ Il più breve tragitto: ad
239
1822
ogni istante ¶ Si fea il rumor più presso: divorai
240
1822
via: giunsi sull'orlo: il guardo ¶ Lanciai giù nella
241
1822
in faccia a tutto ¶ Il popol nostro, testimoni voi
242
1822
io nomar non voglio, ¶ Il messo accolsi, e la
243
1822
straniero, ascolta. ¶ Lieve domando il tuo non è; tu
244
1822
non è; tu chiedi ¶ Il segreto de' re: sappi
245
1822
mani avete, ¶ E contristato il Santo. A questa illustre
246
1822
questa illustre ¶ Gente nemico il mio signor non viene
247
1822
Lui chiamato, a Lui ¶ Il suo braccio consacra; e
248
1822
Pipin corse due volte, ¶ Il guidator che mai non
249
1822
DESIDERIO ¶ Spieghi ogni duca ¶ Il suo vessillo; della guerra
250
1822
suo vessillo; della guerra il bando ¶ Ogni Giudice intìmi
251
1822
E digli ancora, ¶ Che il Dio di tutti, il
252
1822
il Dio di tutti, il Dio che i giuri
253
1822
adempimento o la vendetta, il Dio, ¶ Di cui talvolta
254
1822
longobardi e dall'altro il legato) ¶ SCENA SESTA ¶ DUCHI
255
1822
In questa guerra è il fato ¶ Del regno. ¶ INDOLFO
256
1822
Del regno. ¶ INDOLFO ¶ E il nostro. ¶ ERVIGO ¶ E inerti
257
1822
ILDECHI ¶ Amici, di consulte il loco ¶ Questo non è
258
1822
mille nomi ricoperto, giace ¶ Il mio; se l'urna
259
1822
leggo in cor; ma il mio v'è chiuso
260
1822
mano ad afferrarlo, ¶ Come il mendico... ¶ SCENA OTTAVA ¶ SVARTO
261
1822
altri che sopraggiungono ¶ ILDECHI ¶ Il ciel ti salvi, o
262
1822
guerra abbiam coi Franchi: il nodo ¶ Si ravviluppa, o
263
1822
mestieri ¶ Sciorlo col ferro: il dì s'appressa, io
264
1822
Fratelli! Ebben: supremo ¶ È il momento, il vedete: i
265
1822
supremo ¶ È il momento, il vedete: i vinti in
266
1822
questa ¶ Guerra, qual siasi il vincitor, siam noi, ¶ Se
267
1822
intesi a cercarlo; ed il sospetto ¶ Cercherà l'orme
268
1822
che più s'avvegga il mondo, ¶ Che d'un
269
1822
lo vidi ¶ Scorrer lungo il Ticino; il suo destriero
270
1822
Scorrer lungo il Ticino; il suo destriero ¶ Imbizzarrì, giù
271
1822
che si volga; e il passo ¶ Tosto mi sgombrerà
272
1822
un gli ordini nostri il fieno. ¶ ATTO SECONDO ¶ SCENA
273
1822
che udii? Toccato ancora ¶ Il suol non hai dove
274
1822
suol non hai dove il secondo regno ¶ Il Signor
275
1822
dove il secondo regno ¶ Il Signor ti destina; e
276
1822
di ritorno ¶ Per tutto il campo si bisbiglia! Oh
277
1822
santo, e debba dirgli: il brando, ¶ Che suscitato Iddio
278
1822
avea, ricadde ¶ Nella guaina; il tuo gran figlio volle
279
1822
Dio, tu lo vedesti, il vide ¶ Il mondo, e
280
1822
lo vedesti, il vide ¶ Il mondo, e fede ne
281
1822
quando m'ha dato il suo ¶ Necessità. L'Onnipotente
282
1822
all'orecchio mi pervenne il grido ¶ Del Pastor minacciato
283
1822
tardi comandar potea. ¶ Tenni il campo in Ginevra; al
284
1822
a che siam tu il vedi: il varco è
285
1822
siam tu il vedi: il varco è chiuso. ¶ Oh
286
1822
Oh! se frapposti tra il conquisto e i Franchi
287
1822
uomini sol, questa parola ¶ Il re de' Franchi proferir
288
1822
Natura al mio nemico ¶ Il campo preparò, gli abissi
289
1822
esclusivo. Nella lingua francese, il fidelis barbarico s'è
290
1822
regno ¶ Nobil collega, Adelchi; il doloroso ¶ Ed alto ufizio
291
1822
commiati del corteggio, e il pianto ¶ Mal trattenuto in
292
1822
trattone un solo. ¶ Compimmo il resto della via. Nel
293
1822
abbominio della terra, e il brando ¶ Vendicator, sul capo
294
1822
in fondo costui, che il più tapino, ¶ L'ultimo
295
1822
stanno... ¶ De' suoi, che il cielo in questa luce
296
1822
puote: in più drappelli il resto ¶ Della gente dividi
297
1822
Adelchi, ¶ Che pensiero era il tuo? Tutta Pavia ¶ Far
298
1822
egli osò di contrastarmi il soglio? ¶ Nemici ascosi, aperti
299
1822
più rio! se anche il lor guardo ¶ Temer ci
300
1822
e di vendetta. - E il giorno ¶ Lungi non è
301
1822
porterem dov'ebbe regno il padre, ¶ Ove han fautori
302
1822
noi la terra ¶ E il santuario di querele assorda
303
1822
preci, ¶ Signor del Sacrifizio, il soglio a noi ¶ Sgombro
304
1822
Veggo da questa ¶ Reggia il pian vergognoso ove le
305
1822
altre spade. Eh! se il guerrier che il capo
306
1822
se il guerrier che il capo ¶ Al primo rischio
307
1822
primo rischio offerse, e il muro ascese, ¶ Cadde e
308
1822
campo, ¶ Consorte al regno il chiesi: un grido sorse
309
1822
con tutta Francia; e il giorno ¶ Quello sarà de
310
1822
In traditor ti cangia. Il core, o padre, ¶ Basta
311
1822
ma la vittoria e il regno ¶ È pel felice
312
1822
aurora che m'annunzia il giorno ¶ Della battaglia, incresce
313
1822
mai regnò senza nemici? il core ¶ Che importa? e
314
1822
labbra non ti sfugga: il padre ¶ Te lo comanda
315
1822
de' miei! Padre, fratello, il cielo ¶ Queste parole vi
316
1822
Queste parole vi ricambi; il cielo ¶ Sia sempre a
317
1822
a cui tu stessa il crine ¶ Recidesti quel dì
318
1822
ADELCHI ¶ Ah! nostro ¶ È il tuo dolor, nostro l
319
1822
DESIDERIO ¶ E nostro ¶ Sarà il pensier della vendetta. ¶ ERMENGARDA
320
1822
padre, ¶ Tanto non chiede il mio dolor; l'obblìo
321
1822
obblìo ¶ Sol bramo; e il mondo volentier l'accorda
322
1822
candida insegna esser dovea: ¶ Il ciel non volle: ah
323
1822
meco la discordia e il pianto ¶ Dovunque apparvi, a
324
1822
Di quell'iniquo ¶ Forse il supplizio ti dorrìa? quel
325
1822
la vita de' migliori il cielo ¶ All'arbitrio de
326
1822
lenta verrai! ¶ ERMENGARDA ¶ Trova il mio prego ¶ grazia appo
327
1822
Sollecito fu sempre ¶ Consigliero il dolor più che fedele
328
1822
vicende e di pensieri il tempo ¶ Impreveduto apportator. Se
329
1822
vi destino: di regina il nome ¶ Abbia e l
330
1822
ADELCHI ¶ Al suo stromento il tempo ¶ D'esercitarle non
331
1822
venga. ¶ (Anfrido parte) ¶ DESIDERIO ¶ Il giorno della prova è
332
1822
mertai? ¶ DESIDERIO ¶ Venuto è il giorno ¶ Che un voler
333
1822
pensi far? ¶ ADELCHI ¶ Risponda ¶ Il passato per me: gli
334
1822
Nella tua mano. Ecco il legato: il mio ¶ Dover
335
1822
mano. Ecco il legato: il mio ¶ Dover fia scritto
336
1822
che rechi? ¶ ALBINO ¶ Carlo, il diletto a Dio sire
337
1822
PIÙ DUREVOLE MONUMENTO RACCOMANDARE IL CARO NOME E LA
338
1822
parte, e le diede il suo nome, fondandovi il
339
1822
il suo nome, fondandovi il regno, di cui Pavia
340
1822
metà dell'ottavo secolo, il continente italico era occupato
341
1822
invade alcune, e minaccia il rimanente. Il papa Stefano
342
1822
e minaccia il rimanente. Il papa Stefano II si
343
1822
Franchi, Astolfo non mantiene il patto, anzi assedia Roma
344
1822
monaco, ambisce di nuovo il regno; esce dal chiostro
345
1822
Questo ricorre al papa ; il quale, fattogli promettere che
346
1822
con Ansa sua moglie, il monastero di San Salvatore
347
1822
fu associato al regno il figliuolo di Desiderio, nelle
348
1822
Nell'anno 768 morì Pipino; il regno de' Franchi fu
349
1822
di richiami contro Desiderio, il quale non restituiva le
350
1822
che fu poi detto il magno, la sposò (xi
351
1822
magno, la sposò (xi). Il matrimonio di Gisla con
352
1822
madre di Carlo biasimò il divorzio; e questo fu
353
1822
chiedergli la sua amicizia: il nuovo papa risponde che
354
1822
fidarsi d'un uomo il quale non ha mai
355
1822
e di tempi barbari, il ritrovato non era senza
356
1822
far credere in Francia. Il papa, quando partirono, mandò
357
1822
ultimo tentativo con Desiderio; il quale, non potendo più
358
1822
ne tornarono a Carlo, il quale svernava in Thionville
359
1822
si presentò pure Pietro, il legato d'Adriano (xxii
360
1822
Circa quel tempo, dovette il re de' Franchi ricevere
361
1822
ricchezze (xxiii). ¶ Carlo radunò il campo di maggio, o
362
1822
lo chiamano alcuni annalisti, il sinodo, in Ginevra; e
363
1822
luogo che serba ancora il nome di Chiusa. Desiderio
364
1822
quelli di Pipino (xxvi). Il monaco della Novalesa, citato
365
1822
e insegnò a Carlo il passo per scendere in
366
1822
di cui era duca il nipote di Desiderio, Poto
367
1822
quella città. Più tardi, il popolo, atterrito dalle crudeltà
368
1822
possa fissar più precisamente il tempo, senza incontrar contradizioni
369
1822
Corbie, dove visse santamente il resto de' suoi giorni
370
1822
dopo vari anni, ottenne il comando d'alcune truppe
371
1822
cui si sono trovati. Il carattere però d'un
372
1822
le sue inclinazioni, tutto il carattere in somma è
373
1822
I, Scena II, v. 149 ¶ Il segno dell'elezione de
374
1822
figlie in capelli (xli). Il Muratori dice, senza però
375
1822
eran tenuti a marciare; il Giudice poteva dispensarne un
376
1822
v. 78 ¶ Ne' costumi germanici, il dipendere personalmente da' principali
377
1822
nel medio evo, comprendeva il servizio domestico e il
378
1822
il servizio domestico e il militare; ed era un
379
1822
ne' secoli posteriori invalse il titolo domicellus; e di
380
1822
domicellus; e di qui il donzello, che è rimasto
381
1822
ucciso, in una rissa, il figlio d'Anfidamante, è
382
1822
casa del cavalier Peleo, il quale lo alleva, e
383
1822
e perciò fece fabbricare il palazzo d'Aquisgrana.(l
384
1822
palazzo d'Aquisgrana.(l) ¶ Il vocabolo Fedele, che torna
385
1822
Ma l'universo ¶ Seco il ripete ad una voce
386
1822
anco mendico e derelitto, il fido ¶ Degno è d
387
1822
d'onor, più che il fellon tra gli agi
388
1822
Quel potente m'onori, il core a voi ¶ Chi
389
1822
volete ¶ Sparger di fiele il nappo, a cui non
390
1822
cui non puote ¶ Giungere il vostro labbro. A voi
391
1822
questo ¶ Di vostre mire il segno: un più ridente
392
1822
mia; né di toccarlo il vostro ¶ Vano clamor mi
393
1822
in campo. ¶ Perché, se il rege, come suol talvolta
394
1822
Guntigi, io vengo, e il capo mio commetto ¶ Alla
395
1822
Franchi al campo ¶ Nascosamente il mio figliuol mandai ¶ Messo
396
1822
a Carlo. Or sappi; il grado ¶ Che già tenesti
397
1822
non promette: Ivrea perdesti: il Conte, ¶ Prendi, ¶ (gli porge
398
1822
fiane accorto ¶ Dall'opre il signor mio. Gli ordini
399
1822
Vuole in sua mano il re; l'impresa allora
400
1822
duro ¶ Ostinato ubbidir manca il comando: ¶ Ei regna, e
401
1822
sarà. - Ch'io, preso ¶ Il re consegni al suo
402
1822
in dì felici, e il mio ¶ Nome d'inutil
403
1822
in Pavia? Quei che il crollante ¶ Soglio reggere han
404
1822
sfidati i più, sotto il vessillo ¶ Stanno sol per
405
1822
e nostri diverran: già il sono. ¶ Altri, inconcussi in
406
1822
ma non è forse il meglio ¶ Esser cinti d
407
1822
Per fiducia ti rendo. Il dì che Carlo ¶ Senza
408
1822
sparsa ¶ E d'insidie: il vedrai. Tristo a chi
409
1822
ad Amri, accennando Svarto) ¶ Il riconduci. ¶ SVARTO ¶ Addio. ¶ ATTO
410
1822
io vengo ¶ A nunziarti il voler: duchi e soldati
411
1822
Al Franco aprì che il vincitor s'affretta ¶ Sopra
412
1822
troppo ei tragge ¶ Captivo il re. Co' figli suoi
413
1822
non forte assai contra il nemico ¶ Che già la
414
1822
fenno e soffriro; ¶ Quanto il dover, quanto l'onor
415
1822
quanto l'onor chiedea, ¶ Il diero: ai mali che
416
1822
han più scopo ¶ Chiedono il fine. ¶ ADELCHI ¶ Esci: la
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1822
primi di tua gente: il merti: ¶ Va, non temer
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1822
non temer; sarai vassallo: il tempo ¶ È pe' tuoi
419
1822
pe' tuoi pari. - Anche il comando udirsi ¶ Intimar de
420
1822
e minacciosi ¶ Li fa il terror; né soffriran che
421
1822
tra loro! - Oh cielo! il padre ¶ Negli artigli di
422
1822
Come amico serrar; mangiando il pane ¶ Di chi l
423
1822
nulla! - Caduta ¶ Brescia, e il mio Baudo, il generoso
424
1822
e il mio Baudo, il generoso, astretto ¶ Anch'ei
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1822
verrammi ¶ Ad intimar che il suo trionfo io compia
426
1822
perduta anche la speme, il loco ¶ V'era all
427
1822
all'opra; ogni giorno il suo domani, ¶ Ed ogni
428
1822
domani, ¶ Ed ogni stretta il suo partito avea. ¶ Ed
429
1822
calca che mi preme; il riso ¶ Non veder del
430
1822
menti a te stesso? Il mormorio ¶ Di questi vermi
431
1822
questi vermi ti stordisce; il solo ¶ Pensier di starti
432
1822
che tu mi chiami; il posto ¶ Che m'assegnasti
433
1822
padre ¶ Lasciar questa memoria; il tuo supremo ¶ Disperato sospir
434
1822
istante ¶ D'ogni travaglio il fin tu vuoi: non
435
1822
T'offre un asilo ¶ Il greco imperador. Sì; per
436
1822
Iddio: grato l'accetta: il solo ¶ Saggio partito, il
437
1822
il solo ¶ Saggio partito, il solo degno è questo
438
1822
Con alcun la fortuna: il tempo toglie ¶ E dà
439
1822
E dà: gli amici, il successor li crea. ¶ - Teudi
440
1822
ADELCHI ¶ Tristo, o Teudi, il valor disseminato ¶ Tra la
441
1822
TEUDI ¶ Oh! la secondi il cielo. ¶ (escono dalle parti
442
1822
l'Araldo parte) ¶ ARVINO ¶ Il vinto re chiede di
443
1822
puote tra noi? Decisa il cielo ¶ Ha la nostra
444
1822
caduti sia la vita, il sai? ¶ E pensi tu
445
1822
potrei? del velen che il cor m'affoga, ¶ Il
446
1822
il cor m'affoga, ¶ Il tuo trionfo amareggiar? parole
447
1822
udrai; ché degli afflitti il prego ¶ È giudizio di
448
1822
difesa d'Adrian, tu il brando ¶ Contro di me
449
1822
non ha più nemici ¶ Il tuo Romano: intera, e
450
1822
allor tu stesso ¶ Segnasti il termin dell'offesa. Ell
451
1822
onde sdegnarli. ¶ O Carlo, il ciel molto ti die
452
1822
ti die': ti vedi ¶ Il nemico ai ginocchi, e
453
1822
dal suo labbro ¶ Odi il prego sommesso e la
454
1822
abborre ¶ Gli smisurati desideri il cielo. ¶ CARLO ¶ Cessa. ¶ DESIDERIO
455
1822
aspetto. Ahi! già venduto ¶ Il mio figlio t'è
456
1822
nulla egli è; difese il padre: or questo ¶ Gli
457
1822
vassalli ¶ Son quei che il furo a noi: da
458
1822
stranio suol consenti ¶ Che il figliuol mio... ¶ CARLO ¶ Non
459
1822
Nega; sul tuo ¶ Capo il tesor della vendetta addensa
460
1822
imperversar d'intorno, ¶ Come il mendico che un rifiuto
461
1822
traea, di strida empiendo ¶ Il suo passaggio, come augel
462
1822
di sparvier. Mentito ¶ Era il terror: vero soltanto il
463
1822
il terror: vero soltanto il cruccio ¶ Di non regnar
464
1822
e non fu inerme il prego, ¶ Che sulle chiome
465
1822
un letto di spine, il più giocondo ¶ De' vostri
466
1822
S'io nol temessi, il rio che tanto ardia
467
1822
Pensi che in Francia il condurrei captivo? ¶ Cogli ora
468
1822
condurrei captivo? ¶ Cogli ora il fior che hai coltivato
469
1822
Nessuno, o re: pochi il tentar, ma invano. ¶ Sorpresi
470
1822
offeso ¶ D'immedicabil colpo. Il padre ei chiede, ¶ E
471
1822
Dio! Qual mi ritorni il figlio! ¶ Figlio, mia sola
472
1822
per farti ¶ Più bello il soglio, io ti scavai
473
1822
tomba! ¶ Se ancor, tra il canto de' guerrier, caduto
474
1822
vittoria! o chiusi, ¶ Tra il singulto de' tuoi, tra
475
1822
singulto de' tuoi, tra il riverente ¶ Dolor de' fidi
476
1822
CARLO ¶ Veglio, t'inganna il tuo dolor. Pensoso, ¶ Non
477
1822
esultante, d'un gagliardo il fato ¶ Io contemplo, e
478
1822
D'Adelchi; egli era il mio, né tal, che
479
1822
fondo; ¶ Se allor soltanto il braccio tuo rattieni, ¶ Che
480
1822
DESIDERIO ¶ Orrendo ¶ M'è il vederti così. ¶ ADELCHI ¶ Molti
481
1822
tu, né questi, ma il Signor d'entrambi. ¶ DESIDERIO
482
1822
oh ciglio ¶ Che spiravi il terror! ¶ ADELCHI ¶ Cessa i
483
1822
Dio! Non era questo ¶ Il tempo di morir? Ma
484
1822
Fia contro te, né il nome tuo saravvi ¶ Con
485
1822
patirlo. Una feroce ¶ Forza il mondo possiede, e fa
486
1822
morte fa più fermo il soglio, ¶ Cui tutto arride
487
1822
chi mi consola? ¶ ÀDELCHI ¶ Il Dio ¶ Che di tutto
488
1822
Adelchi, ¶ Più non chiamarmi; il fui: ma con le
489
1822
Carlo. ¶ ADELCHI ¶ E amico ¶ Il mio parlar sarà, supplice
490
1822
non chiedo... ¶ Ché vano, il veggo, il mio pregar
491
1822
Ché vano, il veggo, il mio pregar saria, ¶ Vano
492
1822
mio pregar saria, ¶ Vano il pregar d'ogni mortale
493
1822
ogni mortale. Immoto ¶ È il senno tuo; né a
494
1822
a questo segno arriva ¶ Il tuo perdon. Quel che
495
1822
al padre tuo, se il cielo ¶ Al dolor di
496
1822
forza altrui ¶ Ti destinava. Il venerabil capo ¶ D'ogni
497
1822
d'alcuno ¶ Che vassallo il tradì. ¶ CARLO ¶ Porta all
498
1822
Questa lieta certezza: Adelchi, il cielo ¶ Testimonio mi sia
499
1822
parola di Carlo. ¶ ADELCHI ¶ Il tuo nemico ¶ Prega per
500
1822
qui. Solo d'Adelchi il padre, ¶ E il pio