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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Jorge Mario Bergoglio, Lumen fidei, 2013

concordanze di «Il»

nautoretestoannoconcordanza
1
2013
amore di Dio è il fondamento. ¶ La fede e
2
2013
ai figli (cfr Eb 11, 20-21). Il primo ambito in cui
3
2013
dona e ci affida il mistero di una nuova
4
2013
generosa. I giovani hanno il desiderio di una vita
5
2013
L’incontro con Cristo, il lasciarsi afferrare e guidare
6
2013
consegnarsi ad esso, perché il suo fondamento si trova
7
2013
Dio mi illumina attraverso il volto del fratello. Quanti
8
2013
antico. Nel secondo secolo, il pagano Celso rimproverava ai
9
2013
che Dio avesse creato il mondo per l’uomo
10
2013
al vertice di tutto il cosmo. Si chiedeva allora
11
2013
concreta per ogni persona, il suo disegno di salvezza
12
2013
creazione e che raggiunge il vertice nell’Incarnazione, Morte
13
2013
oscurata, viene a mancare il criterio per distinguere ciò
14
2013
dell’uomo. Egli perde il suo posto nell’universo
15
2013
profitto, ma che considerino il creato come dono, di
16
2013
se si scopre che il bene è sempre più
17
2013
anche del conflitto, ma il viverlo deve portarci a
18
2013
viene meno, c’è il rischio che anche i
19
2013
vengano meno, come ammoniva il poeta T. S. Eliot
20
2013
fede a cui devono il loro significato? ».[48] Se togliamo
21
2013
Dio confessa pubblicamente, con il suo agire concreto, la
22
2013
sua presenza tra noi, il suo desiderio di rendere
23
2013
vergognarci di chiamare Dio il nostro Dio? Saremo noi
24
2013
possibile? La fede illumina il vivere sociale; essa possiede
25
2013
con l’origine e il destino di tutto nel
26
2013
in lui si compie il passo della Scrittura: « Ho
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2013
del Salmo 116, in cui il Salmista esclama: « Ho creduto
28
2013
Cristo Gesù Signore » (2 Cor 4,5). Il capitolo 11 della Lettera agli
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2013
Ebrei si conclude con il riferimento a coloro che
30
2013
del Cristo (cfr v. 26). Il cristiano sa che la
31
2013
unione di Cristo con il Padre, anche nel momento
32
2013
sulla croce (cfr Mc 15,34), il cristiano impara a partecipare
33
2013
san Francesco d’Assisi il lebbroso, o per la
34
2013
suoi poveri. Hanno capito il mistero che c’è
35
2013
e questo basta per il cammino. All’uomo che
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2013
questa strada e offrirci il suo sguardo per vedere
37
2013
colui che, avendo sopportato il dolore, « dà origine alla
38
2013
sofferenza ci ricorda che il servizio della fede al
39
2013
suo corpo (cfr 2 Cor 4,16–5,5). Il dinamismo di fede, speranza
40
2013
cammino verso quella città, « il cui architetto e costruttore
41
2013
nel cammino, che "frammentano" il tempo, trasformandolo in spazio
42
2013
tempo, trasformandolo in spazio. Il tempo è sempre superiore
43
2013
spazio cristallizza i processi, il tempo proietta invece verso
44
2013
tempo proietta invece verso il futuro e spinge a
45
2013
con cui Gesù spiega il significato del "terreno buono
46
2013
dell’Antico Testamento, con il racconto di tante donne
47
2013
accanto ai Patriarchi, erano il luogo in cui la
48
2013
ha accolta con tutto il suo essere, nel suo
49
2013
il centro dell’essere, il segreto più profondo di
50
2013
la comunione divina. Inoltre, il Credo contiene anche una
51
2013
lo abbraccia, che dilata il suo essere rendendolo parte
52
2013
soggetto ultimo che pronuncia il Credo e che è
53
2013
che si credono dicono il mistero della nuova vita
54
2013
cammino di comunione con il Dio vivente. ¶ Fede, preghiera
55
2013
la preghiera del Signore, il Padre nostro. In essa
56
2013
Padre nostro. In essa il cristiano impara a condividere
57
2013
possiamo accendere in altri il desiderio di avvicinarsi a
58
2013
tra la fede e il Decalogo. La fede, abbiamo
59
2013
aperta dall’incontro con il Dio vivente. Per questo
60
2013
al Dio che salva, il Decalogo acquista la sua
61
2013
dieci comandamenti: « Io sono il tuo Dio che ti
62
2013
paese d’Egitto » (Es 20,2). Il Decalogo non è un
63
2013
della comunione con Dio. Il Decalogo appare come il
64
2013
Il Decalogo appare come il cammino della gratitudine, della
65
2013
quattro elementi che riassumono il tesoro di memoria che
66
2013
la celebrazione dei Sacramenti, il cammino del Decalogo, la
67
2013
attorno ad essi, incluso il Catechismo della Chiesa Cattolica
68
2013
cui la Chiesa comunica il contenuto intero della fede
69
2013
ci impoverisce, ma arricchisce il nostro sguardo. L’amore
70
2013
è fede ».[40] ¶ Qual è il segreto di questa unità
71
2013
sono vie per conoscere il suo essere e il
72
2013
il suo essere e il suo agire, e per
73
2013
che possiamo costruire con il nostro pensiero, possiedono l
74
2013
che continua ad avere il suo fascino e i
75
2013
perché passa sempre per il punto concreto dell’Incarnazione
76
2013
è meno capace: né il primo può ampliare la
77
2013
ampliare la fede, né il secondo diminuirla.[41] ¶ Infine, la
78
2013
importanti, equivale a danneggiare il tutto. Ogni epoca può
79
2013
perché si trasmetta tutto il deposito della fede (cfr
80
2013
fede come un corpo, il corpo della verità, con
81
2013
membra, in analogia con il corpo di Cristo e
82
2013
di Cristo e con il suo prolungamento nella Chiesa
83
2013
danneggiare la comunione con il Signore.[43] L’unità della
84
2013
come ha ben rilevato il beato John Henry Newman
85
2013
della dottrina nel tempo, il suo potere di assimilare
86
2013
cresce per illuminare tutto il cosmo e tutta la
87
2013
alla sua trasmissione integra, il Signore ha dato alla
88
2013
ha dato alla Chiesa il dono della successione apostolica
89
2013
tale compito. Per questo il Magistero parla sempre in
90
2013
Eb 11,16) ¶ La fede e il bene comune ¶ 50. Nel presentare
91
2013
insieme con gli altri. Il primo costruttore è Noè
92
2013
dell’amore di Dio. Il Dio affidabile dona agli
93
2013
Dio in cui appare il senso e la bontà
94
2013
umani, perché ne coglie il fondamento ultimo e il
95
2013
il fondamento ultimo e il destino definitivo in Dio
96
2013
fede si alzano verso il cielo, ma lo fanno
97
2013
nasce dall’incontro con il Dio vivo, una luce
98
2013
coinvolgendo la sua mente, il suo volere e la
99
2013
ha una struttura sacramentale. Il risveglio della fede passa
100
2013
della fede passa per il risveglio di un nuovo
101
2013
esistenza cristiana, mostrando come il visibile e il materiale
102
2013
come il visibile e il materiale si aprono verso
103
2013
materiale si aprono verso il mistero dell’eterno. ¶ 41. La
104
2013
in primo luogo attraverso il Battesimo. Potrebbe sembrare che
105
2013
Battesimo. Potrebbe sembrare che il Battesimo sia solo un
106
2013
Apostolo afferma poi che il cristiano è stato affidato
107
2013
di vita che richiede il coinvolgimento di tutta la
108
2013
e lo incammina verso il bene. Viene trasferito in
109
2013
agire comune, nella Chiesa. Il Battesimo ci ricorda così
110
2013
comunione ecclesiale che trasmette il dono di Dio: nessuno
111
2013
invoca in primo luogo il nome della Trinità: Padre
112
2013
del cammino della fede. Il Dio che ha chiamato
113
2013
voluto chiamarsi suo Dio; il Dio che ha rivelato
114
2013
Dio che ha rivelato il suo nome a Mosè
115
2013
suo nome a Mosè; il Dio che nel consegnarci
116
2013
ci ha rivelato pienamente il mistero del suo Nome
117
2013
Appare in questo modo il senso dell’azione che
118
2013
l’immersione nell’acqua, il Battesimo ci parla della
119
2013
cristiana: « Fortezze rocciose saranno il suo rifugio […] la sua
120
2013
acqua sarà assicurata » (Is 33,16).[37] Il battezzato, riscattato dall’acqua
121
2013
in acqua di vita. Il testo greco la descriveva
122
2013
fonte di sicurezza per il nostro cammino nella vita
123
2013
ci aiuta a capire il senso e l’importanza
124
2013
del Battesimo dei bambini. Il bambino non è capace
125
2013
un "noi" comune. Così, il bambino può essere sostenuto
126
2013
simbolizzata dalla luce che il padre attinge dal cero
127
2013
a Dio affinché, attraverso il Battesimo, siano rigenerati come
128
2013
figli di Dio, ricevano il dono della fede.[38] Così
129
2013
Sacramento della Confermazione con il sigillo dello Spirito Santo
130
2013
atto supremo di amore, il dono di Se stesso
131
2013
cui la fede percorre il suo cammino. Da una
132
2013
del mistero, in cui il passato, come evento di
133
2013
ce lo ricorda con il suo hodie, l’"oggi
134
2013
la profondità del reale. Il pane e il vino
135
2013
reale. Il pane e il vino si trasformano nel
136
2013
suo cammino pasquale verso il Padre: questo movimento ci
137
2013
nel movimento di tutto il creato verso la sua
138
2013
la comunione piena con il Dio vivente. Possiamo dire
139
2013
dire che nel Credo il credente viene invitato a
140
2013
che professa. Per capire il senso di questa affermazione
141
2013
ha una struttura trinitaria: il Padre e il Figlio
142
2013
trinitaria: il Padre e il Figlio si uniscono nello
143
2013
nello Spirito di amore. Il credente afferma così che
144
2013
credente afferma così che il centro dell’essere, il
145
2013
Il suo incontro con il neoplatonismo gli ha fatto
146
2013
gli ha fatto conoscere il paradigma della luce, che
147
2013
la bontà di Dio, il Bene. Si è così
148
2013
inclinava a pensare che il male e il bene
149
2013
che il male e il bene lottassero continuamente tra
150
2013
la capacità di riconoscere il male di cui era
151
2013
e di volgersi verso il bene. ¶ D’altra parte
152
2013
racconta nelle sue Confessioni, il momento decisivo nel suo
153
2013
e leggi"; egli prese il volume con le Lettere
154
2013
ai Romani.[28] Appariva così il Dio personale della Bibbia
155
2013
lui e di accompagnare il suo cammino nella storia
156
2013
tuttavia, questo incontro con il Dio della Parola non
157
2013
di noi. D’altronde, il desiderio della visione del
158
2013
l’uomo, come dice il Santo di Ippona, vedrà
159
2013
è verità che schiaccia il singolo. Nascendo dall’amore
160
2013
che rispetta l’altro. Il credente non è arrogante
161
2013
possibile la testimonianza e il dialogo con tutti. ¶ D
162
2013
inesauribile. La fede risveglia il senso critico, in quanto
163
2013
ragione per illuminare meglio il mondo che si schiude
164
2013
in Gesù illumina anche il cammino di tutti coloro
165
2013
cercano Dio, e offre il contributo proprio del cristianesimo
166
2013
Possiamo così capire che il cammino dell’uomo religioso
167
2013
terra e in tutto il movimento del cosmo. Dio
168
2013
da sé per trovare il Dio che sorprende sempre
169
2013
questa luce. Quanto più il cristiano s’immerge nel
170
2013
comune, oppure perché sperimentano il desiderio di luce in
171
2013
cuore », e « percorreva tutto il mondo, domandandosi dove fosse
172
2013
in cammino per praticare il bene si avvicina già
173
2013
custodire e ad approfondire il credere di tutti, soprattutto
174
2013
della fede, non consideri il Magistero del Papa e
175
2013
interni, costitutivi, in quanto il Magistero assicura il contatto
176
2013
quanto il Magistero assicura il contatto con la fonte
177
2013
Mosè portava in sé il riflesso della gloria di
178
2013
è capace di riempire il mondo di frutti. ¶ 38. La
179
2013
nella storia e illumina il nostro cammino nel tempo
180
2013
che arriva a noi il volto di Gesù. Come
181
2013
dato la vita e il nome. Il linguaggio stesso
182
2013
vita e il nome. Il linguaggio stesso, le parole
183
2013
che porta a pienezza il modo umano di comprendere
184
2013
modo umano di comprendere. Il passato della fede, quell
185
2013
ci insegna a parlare il linguaggio della fede. San
186
2013
io" del fedele e il "Tu" divino, tra il
187
2013
il "Tu" divino, tra il soggetto autonomo e Dio
188
2013
battesimale, ce lo ricorda. Il credere si esprime come
189
2013
del catecumeno, che "dopo il lavacro della nuova nascita
190
2013
pregare, insieme ai fratelli, il Padre nostro, come accolto
191
2013
trasmette ai suoi figli il contenuto della sua memoria
192
2013
dagli Apostoli — come afferma il Concilio Vaticano II — « racchiude
193
2013
cuore, nella Bibbia, è il centro dell’uomo, dove
194
2013
tutte le sue dimensioni: il corpo e lo spirito
195
2013
agli altri; l’intelletto, il volere, l’affettività. Ebbene
196
2013
l’affettività. Ebbene, se il cuore è capace di
197
2013
è perché esso è il luogo dove ci apriamo
198
2013
che nasce quando riceviamo il grande amore di Dio
199
2013
la realtà. ¶ 27. È noto il modo in cui il
200
2013
il modo in cui il filosofo Ludwig Wittgenstein ha
201
2013
a che fare con il vero. L’amore risulta
202
2013
modo relazionale di guardare il mondo, che diventa conoscenza
203
2013
conoscenza della fede, per il fatto di nascere dall
204
2013
e fedeltà vanno insieme: il Dio vero è il
205
2013
il Dio vero è il Dio fedele, Colui che
206
2013
nel tempo, di comprendere il suo disegno. Attraverso l
207
2013
fede illumina non solo il percorso particolare di un
208
2013
di un popolo, ma il corso intero del mondo
209
2013
aiuta a raffigurare bene il nesso tra conoscenza e
210
2013
di Dio si unisce il desiderio di vedere il
211
2013
il desiderio di vedere il suo volto. In questo
212
2013
l’obbedienza, e anche il fatto che la verità
213
2013
sconosciuto. ¶ 30. La connessione tra il vedere e l’ascoltare
214
2013
Vangelo di Giovanni. Per il quarto Vangelo, credere è
215
2013
unione con l’ascolto, il vedere diventa sequela di
216
2013
in profondità. E così, il mattino di Pasqua, si
217
2013
nel suo cammino verso il Padre; fino alla piena
218
2013
ai discepoli: « Ho visto il Signore! » (Gv 20,18). ¶ Come si
219
2013
tra l’udire e il vedere? Diventa possibile a
220
2013
in cui si vede il Padre. Infatti, la verità
221
2013
che vedevano per confessare il Figlio di Dio, seduto
222
2013
ci permette di riconoscere il suo mistero. Capiamo allora
223
2013
in questo modo, trasformando il nostro cuore, ci ha
224
2013
grazia. Sant’Agostino, commentando il passo dell’emorroissa che
225
2013
Lc 8,45-46), afferma: « Toccare con il cuore, questo è credere
226
2013
non lo raggiunge con il tocco personale della fede
227
2013
della fede, che riconosce il suo mistero, il suo
228
2013
riconosce il suo mistero, il suo essere Figlio che
229
2013
essere Figlio che manifesta il Padre. Solo quando siamo
230
2013
occhi adeguati per vederlo. ¶ Il dialogo tra fede e
231
2013
un partner idoneo per il dialogo. L’incontro del
232
2013
del messaggio evangelico con il pensiero filosofico del mondo
233
2013
un passaggio decisivo affinché il Vangelo arrivasse a tutti
234
2013
fino ai nostri giorni. Il beato Giovanni Paolo II
235
2013
e capiamo qual era il suo traguardo ultimo. E
236
2013
E, nello stesso tempo, il fatto che il nostro
237
2013
tempo, il fatto che il nostro amore porti con
238
2013
ci aiuta a vedere il cammino dell’amore verso
239
2013
ricerca della ragione, con il suo desiderio di verità
240
2013
sua insistenza sulla visione. Il suo incontro con il
241
2013
farmacista che ci offre il medicamento per la guarigione
242
2013
La vita di Cristo — il suo modo di conoscere
243
2013
suo modo di conoscere il Padre, di vivere totalmente
244
2013
conoscerlo, accoglierlo e seguirlo, il Figlio di Dio ha
245
2013
ci permette di cogliere il suo significato più profondo
246
2013
Sé; e questo porta il cristiano a impegnarsi, a
247
2013
modo ancora più intenso il cammino sulla terra. ¶ La
248
2013
che crede, nell’accettare il dono della fede, è
249
2013
esistenza filiale, è riconoscere il dono originario e radicale
250
2013
Proprio qui si colloca il cuore della polemica di
251
2013
davanti a Dio tramite il proprio operare. Costui, anche
252
2013
fede consiste nel riconoscere il primato del dono di
253
2013
dice al popolo che il comando di Dio non
254
2013
Chi attraverserà per noi il mare per prendercelo? » (cfr
255
2013
sua Incarnazione e Risurrezione, il Figlio di Dio ha
256
2013
la fede ci porta. Il credente è trasformato dall
257
2013
Gal 2,20), ed esortare: « Che il Cristo abiti per la
258
2013
propria dello Spirito Santo. Il cristiano può avere gli
259
2013
gli ha dato » (Rm 12,3). Il credente impara a vedere
260
2013
i credenti, che formano il suo corpo, il cristiano
261
2013
formano il suo corpo, il cristiano comprende se stesso
262
2013
corpo non vuole ridurre il credente a semplice parte
263
2013
guadagna fino in fondo il proprio essere. Si capisce
264
2013
misura", non trova più il suo equilibrio, lo spazio
265
2013
ecclesiale che essa apre il singolo cristiano verso tutti
266
2013
volta ascoltata e per il suo stesso dinamismo, si
267
2013
San Paolo afferma: « Con il cuore infatti si crede
268
2013
pellegrina nella storia verso il compimento. Per chi è
269
2013
leggiamo diversamente. In esso il profeta dice al re
270
2013
potenza dei suoi nemici, il re cerca la sicurezza
271
2013
dare un’alleanza con il grande impero di Assiria
272
2013
grande impero di Assiria. Il profeta, allora, lo invita
273
2013
roccia che non vacilla, il Dio di Israele. Poiché
274
2013
sua Parola. È questo il Dio che Isaia più
275
2013
chiamerà, per due volte, "il Dio-Amen" (cfr Is
276
2013
traduzione, che accettava certamente il dialogo con la cultura
277
2013
alla storia del popolo. Il profeta esorta a comprendere
278
2013
nella fedeltà di Dio il piano di saggezza che
279
2013
sant’Agostino vuole mostrare il modo in cui questa
280
2013
dei giorni dell’uomo.[18] ¶ 24. Il testo di Isaia, letto
281
2013
la fede fosse così, il re Acaz avrebbe ragione
282
2013
emozione. Ma proprio per il suo nesso intrinseco con
283
2013
la pretesa di servire il bene comune. La verità
284
2013
riuscire a unirci oltre il nostro "io" piccolo e
285
2013
meta e così anche il senso della strada comune
286
2013
al bene comune circa il modo giusto di intendere
287
2013
Paolo, quando afferma: « Con il cuore si crede » (Rm
288
2013
cuore si crede » (Rm 10,10). Il cuore, nella Bibbia, è
289
2013
del cristiano, che riceve il nome stesso di Dio
290
2013
a Dio che promette; il Dio fedele è colui
291
2013
sempre promettente: la paternità, il generarsi di una nuova
292
2013
quale scaturisce la creazione: il Dio che chiama Abramo
293
2013
che chiama Abramo è il Dio creatore, Colui che
294
2013
e un amore personali. Il Dio misterioso che lo
295
2013
della fede di Abramo, il sacrificio del figlio Isacco
296
2013
cammino per poter adorare il Signore sul Sinai ed
297
2013
porta suo figlio lungo il cammino (cfr Dt 1,31). La
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per liberare e guidare il popolo (cfr Dt 26,5-11), racconto
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cfr Dt 26,5-11), racconto che il popolo trasmette di generazione
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Dio ci viene attraverso il racconto della sua rivelazione
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è capace di illuminare il nostro cammino nel tempo
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dell’incredulità in cui il popolo più volte è
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con Dio sul Sinai, il popolo non sopporta il
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il popolo non sopporta il mistero del volto divino
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divino nascosto, non sopporta il tempo dell’attesa. La
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fonte della luce, rispettando il mistero proprio di un
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preferisce adorare l’idolo, il cui volto si può
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desideri; negandosi ad attendere il tempo della promessa, si
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chiamata di Dio. Ecco il paradosso: nel continuo volgersi
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nel continuo volgersi verso il Signore, l’uomo trova
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la figura di Mosè, il mediatore. Il popolo non
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di Mosè, il mediatore. Il popolo non può vedere
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popolo non può vedere il volto di Dio; è
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a riferire a tutti il volere del Signore. Con
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come un solo uomo, "il mio figlio primogenito", come
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non si può capire il senso della mediazione, questa
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sapere condiviso che è il sapere proprio dell’amore
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chiede l’umiltà e il coraggio di fidarsi e
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e affidarsi, per vedere il luminoso cammino dell’incontro
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nella speranza di vedere il mio giorno, lo vide
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confessione che Gesù è il Signore e che Dio
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in Cristo, Egli diventa il "sì" definitivo a tutte
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di Dio, che formavano il centro della sua confessione
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di Gesù appare come il luogo dell’intervento definitivo
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sua capacità di trasformare il mondo e di illuminare
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mondo e di illuminare il tempo. « Abbiamo conosciuto e
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Dio manifestato in Gesù il fondamento su cui poggia
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erano nemici, per trasformare il cuore. Ecco perché gli
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nell’ora della Croce il momento culminante dello sguardo
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egli sa che dice il vero, perché anche voi
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fa dire al protagonista, il principe Myskin, alla vista
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opera di Hans Holbein il Giovane: « Quel quadro potrebbe
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la fede a qualcuno ».[14] Il dipinto rappresenta infatti, in
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Proprio perché Gesù è il Figlio, perché è radicato
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di agire nel mondo, il suo amore non sarebbe
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storia e ne determina il destino finale, amore che
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della Chiesa ha indicato il grande dono portato da
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dono portato da Gesù, il quale, nel Vangelo di
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luce, si era sviluppato il culto al dio Sole
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suo sorgere. Anche se il sole rinasceva ogni giorno
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intera esistenza dell’uomo. Il sole, infatti, non illumina
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infatti, non illumina tutto il reale, il suo raggio
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illumina tutto il reale, il suo raggio è incapace
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i cristiani chiamarono Cristo il vero sole, « i cui
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luce che illumina tutto il percorso della strada, perché
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esplorare in modo nuovo il futuro. In questo senso
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l’audacia del sapere. Il giovane Nietzsche invitava la
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della verità, allora indaga ».[3] Il credere si opporrebbe al
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di luce che impedisce il nostro cammino di uomini
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di uomini liberi verso il domani. ¶ 3. In questo processo
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capace forse di riscaldare il cuore, di portare una
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e comune per rischiarare il cammino. Poco a poco
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riesce a illuminare abbastanza il futuro; alla fine, esso
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piccole luci che illuminano il breve istante, ma sono
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confuso, è impossibile distinguere il bene dal male, la
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È urgente perciò recuperare il carattere di luce proprio
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luci finiscono per perdere il loro vigore. La luce
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nasce nell’incontro con il Dio vivente, che ci
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chiama e ci svela il suo amore, un amore
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strada, luce che orienta il nostro cammino nel tempo
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dove si è manifestato il suo amore pienamente affidabile
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perché cresca per illuminare il presente fino a diventare
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particolarmente bisognoso di luce. ¶ 5. Il Signore, prima della sua
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leggiamo questo dialogo tra il prefetto romano Rustico e
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prefetto romano Rustico e il cristiano Gerace: « Dove sono
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i tuoi genitori? », chiedeva il giudice al martire, e
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in quanto incontro con il Dio vivente manifestato in
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consente di vedere che il Vaticano II è stato
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vita ecclesiale e personale il primato di Dio in
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perché continui a guidare il suo cammino. Il Concilio
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guidare il suo cammino. Il Concilio Vaticano II ha
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con tutto quello che il Magistero della Chiesa ha
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fraternità di Cristo, assumo il suo prezioso lavoro, aggiungendo
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testo alcuni ulteriori contributi. Il Successore di Pietro, ieri
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Santo ci trasforma, illumina il cammino del futuro, e
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in un mirabile intreccio, il dinamismo dell’esistenza cristiana
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che consente di illuminare il cammino di una vita
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La fede ci apre il cammino e accompagna i
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la fede, dobbiamo raccontare il suo percorso, la via
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Dio risulta così non il Dio di un luogo
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un luogo, e neanche il Dio legato a un
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tempo sacro specifico, ma il Dio di una persona
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Dio di una persona, il Dio appunto di Abramo
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sua radice significa "sostenere". Il termine ’emûnah può significare
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che Maria, nell’accettare il messaggio dell’Angelo, ha
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di gioia, che è il segno più chiaro della
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vita, Maria ha compiuto il pellegrinaggio della fede, alla
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Figlio.[50] Così, in Maria, il cammino di fede dell
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vale a dire che il credente è coinvolto totalmente
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è strettamente associata, per il suo legame con Gesù
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nel Padre, Egli è il Figlio in senso totale
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Maria ha assicurato per il Figlio di Dio una
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implorare con gli Apostoli il dono dello Spirito Santo
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Spirito Santo (cfr At 1,14). Il movimento di amore tra
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movimento di amore tra il Padre e il Figlio
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tra il Padre e il Figlio nello Spirito ha
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che ci introduce, per il dono dello Spirito Santo
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la nostra fede! ¶ Apri il nostro ascolto alla Parola
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chiamata. ¶ Sveglia in noi il desiderio di seguire i
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è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore
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Roma, presso San Pietro, il 29 giugno, solennità dei Santi
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Sanctorum, Iunii, I, 21. ¶ [6] "Se il Concilio non tratta espressamente
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ogni pagina, ne riconosce il carattere vitale e soprannaturale
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dell’essenziale importanza che il Concilio, coerente con la
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Cristo e per canale il magistero della Chiesa" (Paolo
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intero e liberamente prestandogli il pieno ossequio dell’intelletto
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interiori dello Spirito Santo, il quale muova il cuore
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Santo, il quale muova il cuore e lo rivolga