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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «Il»

nautoretestoannoconcordanza
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2008
orgoglio: «Ecco a voi il più grande cantautore che
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farà strata, ci ha il foco nell’occhi, ha
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mangiavano olive, ne sputavano il nocciolo nelle fiamme, cantavano
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È pronto». ¶ «Questo è il meglio quadaru che abbia
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Capocolò, che ringraziò alzando il bicchiere e sorridendo un
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sempre d’amore. E il risultato era un’unica
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rimasto per sempre come il sottofondo sonoro di quegli
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della Colonna a guardare il mare increspato di luce
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e Rino lanciò verso il mare il mozzicone della
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lanciò verso il mare il mozzicone della sigaretta ancora
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quartiere San Francesco, sotto il palo delle quattro luci
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quando era arrabbiato con il mondo. ¶ Ora le coppiette
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grandi seni. Era accalorata, il vino, il fuoco, il
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Era accalorata, il vino, il fuoco, il corpo caldo
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il vino, il fuoco, il corpo caldo e muscoloso
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lei gli aveva tolto il respiro tappandogli la bocca
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che guarda lontano, verso il punto in cui getterà
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Anna, che stava prolungando il sorriso scintillante di ammirazione
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di lui si schiantò, il suo assassino lo aiutò
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lo curasse per guarir. Il ritornello lo cantarono tutti
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mandò via perché mancava il vicecapo, c’era in
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c’era in alto il sole, si disse che
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coro e non sapevano il perché, l’avrebbero capito
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Era notte fonda e il vino, la birra e
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riaprì gli occhi vide il sole che sbucava dal
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e Lucia dormivano abbracciati, il seno destro di lei
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settembre ¶ Otto e venti. Il cortile pullula di professori
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scarpe da ginnastica, e il bidello, vedendolo entrare alla
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fa una bella cazziata». ¶ Il suo lavoro gli piace
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lamentarsi e con impegno. Il carisma è fondamentale nel
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volte la settimana allena il gruppo sportivo della scuola
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pente perché sa che il confronto paralizza i più
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i capelli al vento, il cuore in subbuglio. ¶ I
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se stesso o con il mondo, le sue gambe
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più armonico» gli gridava il professor Greco dentro una
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che ti adoravo per il tuo broncio sensuale, i
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fai la gattamorta con il primo forestiero che ti
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meritava. «Più sciolto, allunga il passo, più ampio, più
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più ampio; non battere il piede a terra come
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zoccolo di un cavallo.» Il professore non la smetteva
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le ore di scuola. Il suo sguardo era cupo
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professori non ne conoscevano il motivo, ma intuivano che
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non lo interrogavano, rispettavano il suo silenzio rancoroso come
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quando vedeva Capocolò inzuppare il pane nel vino, prima
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prima di mangiarlo, lentamente. Il padre faceva il turno
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lentamente. Il padre faceva il turno di notte alla
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incazzati procedeva nervoso lungo il corso Vittorio Emanuele, sventolavano
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più scalmanati, c’era il fratello, lo sguardo pieno
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la coppola e con il pensiero della lettera chiusa
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imbarazzato. I compagni e il professore di filosofia sapevano
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professore di filosofia sapevano il motivo dell’assenza prolungata
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e liberatoria, rise anche il professore di filosofia e
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anzi noioso come sempre. Il professore cominciò a dettare
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classe e forse neppure il professore, altrimenti perché non
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i più bravi, forse il più bravo in alcune
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di cui vantarsi, visto il livello modesto della classe
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con cui uscire, trascorreva il suo tempo studiando e
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si dimenticò la coppola, il dolore e il presente
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coppola, il dolore e il presente insignificante che viveva
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di ritornare in forma il più presto possibile. Dopo
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la ferita» gli diceva il professor Greco. Era pacato
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la cautela, abbiamo tutto il tempo per migliorare.» Parlava
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per migliorare.» Parlava per il bene di Nicola, senza
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attento a non bagnarsi il cucuzzolo di bende, e
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tornò a casa chiese il bis di tagliatelle ai
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Si sentiva bene, finalmente, il dolore di testa si
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nuovo tonici e potenti. Il professor Greco era soddisfatto
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seduto lei e guarda il mare. Per ore. La
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mi dice, dopo tutto il paesaggio di montagne che
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Da qui si vede il promontorio di Capo Colonna
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venuto a cantare addirittura il mitico Rino Gaetano alle
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non c’entra con il motivo della tua visita
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macchine che passavano sotto il suo balcone e un
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come da noi, perché il clima è mitigato dalla
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parlato, piano: «Non dargli il mio recapito. Ti prego
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Capo Colonna splende sotto il sole. È magico, vero
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io. Prima o poi, il mio vero e grande
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la tua sincerità e il tuo cuore: “Che anno
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giorno è, questo è il tempo di vivere con
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me”, ed è questo il punto: “ma il coraggio
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questo il punto: “ma il coraggio di vivere, quello
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segreti. ¶ Mario comparve con il borsone in mano, gli
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Nicola non capiva se il fratello stesse dicendo sul
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Con te ho ritrovato il candore sepolto ¶ nel mare
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di vera vita ¶ e il ricordo per sempre in
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in me rimarrà ¶ come il sorriso di un bimbo
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e lascerai per sempre il tuo primo amore ¶ che
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non piangere. ¶ P.S. Il titolo è: Per sempre
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non riusciva a bagnargli il cuoio capelluto, tant’era
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di sicuro» s’intromise il fratello. ¶ Nicola non disse
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Capocolò, poco prima che il sole tramontasse. A piedi
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tramontasse. A piedi raggiunsero il cuore del sito archeologico
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li accatastava con perizia. ¶ Il fuoco divampò superbo proprio
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divampò superbo proprio quando il buio aveva avvolto ogni
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attraversato rapida e allegra il buio della strada, poi
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l’amico. Stravedeva per il suo modo di fare
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a una sputazzata» disse il padre a Nicola. E
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Nicolì, ché devi ricuperare il sangue sperso», e il
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il sangue sperso», e il padre raccontava volentieri l
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pareva più arrabbiato con il figlio suo, anzi lo
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dall’incidente sia passato il tempo di un respiro
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disco volante in miniatura, il segno indecifrabile del destino
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del destino. ¶ «Mi scusi. Il reparto otorino, per favore
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dati. La faccio entrare il più presto possibile.» ¶ Il
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il più presto possibile.» ¶ Il corridoio d’attesa è
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Un’ora dopo arriva il suo turno. ¶ «Si accomodi
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stessa fossettina al mento. Il seno alto e sodo
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seno alto e sodo. Il corpo affusolato di un
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a cercarmi e anche il motivo, mi ha detto
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se può, di darmi il recapito di Anna. Ho
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della notte. Poi anche il dolore si risvegliò, avanzò
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a scuola, più tardi. Il dottore gli aveva consigliato
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Anna al caro Lucio. Il dolore non gli dava
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I raggi gli accarezzavano il viso e gli scaldavano
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vellutato in cui vorticava il buio invalicabile e nero
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sincero di Anna e il disappunto per l’opinione
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ferita sulla testa e il rimorso per la lettera
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gli pesassero quanto tutto il dolore del mondo. ¶ Stava
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sul letto a leggere Il barone rampante e ad
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Nicola era sorpreso per il regalo e lo guardava
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imbambolato. La stoffa e il disegno gli ricordavano il
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il disegno gli ricordavano il kilt scozzese, forse un
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a pennello e soprattutto il colore gli accendeva il
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il colore gli accendeva il viso bruno, lo rendeva
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quando poi resti sola, il ricordo come sai non
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puramente qua» gli disse il padre e intanto gli
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cicatrice sulla coscia destra, il ginocchio sinistro con una
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Quest’ultima, disse, era il ricordo di un cazzotto
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scalogna nìvura quando faceva il calciatore, pensò Nicola. ¶ Era
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Era stato scalognato, aggiunse il padre, troppo spesso in
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mettercela tutta, non basta il talento, conta soprattutto la
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ero qui a rompermi il culo alla Montecatini, a
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di canchero. Forse anche il vento cambiava direzione, perché
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te, che c’hai il morale sotto i tacchi
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come me, non sprecare il tuo talento. ¶ Nicola annuì
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come un motto: erano il succo amaro di una
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Era d’accordo con il padre, certo che era
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quotidianamente. Ma appena toccava il pallone si trasformava in
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era stato un campione, il sangue non si fa
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se passano gli anni. Il carisma non gli mancava
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quando era bambino: abbracciò il padre. «Grazie» disse, «grazie
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studio per la scuola, il tempo mi passa in
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ascoltava Lucio Battisti; per il resto, non riusciva a
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sdraiato sul letto, con il dolore che ogni tanto
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come Anna, sperta nonostante il giudizio su di lui
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un farfallone come Mario, il dubbio lo stava tormentando
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coglioni. E mentre con il pensiero lasciava esplodere il
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il pensiero lasciava esplodere il calcio vendicatore e le
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e proseguirono leccando piano il gelato. ¶ Da come lui
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uscito in macchina con il suo amico Vincenzo. Prima
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gente, soprattutto delle ragazze, il mare increspato di piccole
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increspato di piccole onde. Il suo sguardo pareva sospeso
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tra la strada e il cielo, in un orizzonte
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ben presto sfumava, lasciando il posto al volto di
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l’ombra di lei, il suo sorriso, lo inseguivano
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avvicinava sempre di più. ¶ Il guidatore aveva il sole
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più. ¶ Il guidatore aveva il sole in faccia, non
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pericolo all’ultimo momento, il tempo di dire: «Frena
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violentemente la testa contro il parabrezza frantumandolo all’istante
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istante. Forse era stato il cuscino di riccioli ad
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di riccioli ad attutire il colpo. Non era nemmeno
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inizio, e a parte il dolore del primo momento
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riccioli erano asciutti, ma il cuoio capelluto e la
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a toccarsi la testa: il sangue continuava a zampillare
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zampillare dal lungo taglio. Il suo amico Vincenzo stava
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non importava nulla, con il fazzoletto tremante cercava di
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fare meglio, correre verso il medico del rione, non
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imminente, correva e se il professor Greco lo avesse
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semmai, con l’ambulanza. ¶ Il medico gli controllò la
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io all’ospedale». Aveva il fiatone, il padre, e
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ospedale». Aveva il fiatone, il padre, e le labbra
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preoccupazione. Ma poi, adagiando il figlio in macchina e
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graffio, senza una botta, il suo fremito si trasformò
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ogni tipo. L’ultimo, il più doloroso per Nicola
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la finirete, tu e il fratello tuo, di dare
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una brutta ferita» disse il medico del Pronto Soccorso
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ma ricresceranno presto». ¶ Poi il dottore gli chiese di
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che purtroppo aveva ragione il padre: «Sei stato un
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velocità lumachevole: potevi raprire il vrazzo a scudo e
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un filo di rizzo». ¶ Il medico era molto soddisfatto
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uno specchio e mostrò il risultato a Nicola mentre
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ricrescita dei capelli e il tempo cancelleranno». ¶ Nel frattempo
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da innumerevoli ponti come il corso di un fiumiciattolo
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inseguita dal marito. Abbracciò il figlio con tutte le
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sta bene» le diceva il dottore. Ma lei non
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Calmati, Pina» le diceva il marito, «Calmati, ma’» le
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Calmati, ma’» le ripeteva il figlio, ma lei non
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un cervello sano come il gheriglio di una noce
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anni, si calmi» riprovò il dottore e, appena lei
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appena lei riprese con il «no che non mi
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Grazie, dotto’» gridò ancora il padre nello slancio e
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fuori la moglie e il figlio. ¶ Raggiunsero la loro
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di lui. Ho tenuto il lutto per un anno
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altro che aveva solo il core per amare e
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brav’uomo a combinare il nostro matrimonio, lei fa
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pure in paese, ché il patre buonanima non la
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l’università, ho fatto il mio dovere di mamma
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occhi di brace viva. Il furestero ha detto che
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di niente, mi parlava il necessario, non una parola
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dentro dentro c’ha il fuoco, come il patre
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ha il fuoco, come il patre, ma è buono
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è pieno di ferite, il core di Anna, ha
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vive Anna?» chiede Nicola. Il vino è forte e
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forte e troppo dolce. Il vecchio gli ha versato
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per le feste e il compleanno, mi chiama al
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gira la testa per il vino bevuto a stomaco
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Buona fortuna, figlicè». ¶ Sotto il limone, i due gatti
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vita così» gli disse il padre. «Io prima non
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ché se allora seguivo il consiglio di papà mio
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da signore e non il culo come una sporta
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tanto tempo. Nicola guardò il padre: in effetti non
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effetti non aveva più il fisico tonico e muscoloso
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bici annaspava, però conservava il brillio nello sguardo, le
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vide per primo. «Eccolo, il nostro eterno studente» disse
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2008
Messina. Posò sul corridoio il borsone pieno di biancheria
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madre con affetto e il padre per dovere, poi
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all’intelligenza, altro che il pessimismo del passero solitario
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va finché non more il giorno o il passerotto
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more il giorno o il passerotto che è volato
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2008
lingua di fuori e il cuore moscio e piagnucoloso
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di criticare la scuola, il sistema.» ¶ «Ma noi facciamo
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sparano per sparare. Amano il buio, come i topi
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i giovani di cambiare il mondo, o almeno di
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2008
per caso era presente il padre, interveniva polemico e
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concreto: «Se vuoi cambiare il mondo, prima cambia te
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devono studiare, questo è il loro dovere, le altre
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2008
che sai fare» gridò il padre a Mario, «la
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2008
Hai sentito male.» ¶ No, il padre aveva sentito bene
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2008
sentito bene, pensò Nicola. Il fratello era sempre vago
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2008
vedrai, caro papà». ¶ Durante il pranzo il padre lo
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2008
papà». ¶ Durante il pranzo il padre lo punzecchiò tutto
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2008
padre lo punzecchiò tutto il tempo. Mario mangiava, non
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2008
faceva la scarpetta con il pane fresco, aveva una
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2008
ché è stanco per il viaggio» disse al marito
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2008
sua stanza a sentire il nuovo disco dei Pink
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l’inglese, gli sfuggiva il significato delle parole, lui
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2008
un po’ lo raggiunse il fratello tutto euforico e
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foia le ha annebbiato il cervelletto. Mi guardava con
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diceva niente, a parte il disprezzo con gli occhi
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dirigevano in fila verso il corso principale, lanciando sguardi
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una sfida continua contro il tempo, nel campo attiguo
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2008
furiose. Gli piaceva sentire il vento che lottava con
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2008
paese. Dipendeva da questo il malumore? Dal fatto che
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2008
per scaricare la tensione. ¶ Il sole era già alto
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2008
sul mare quando raggiunse il campo per l’allenamento
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2008
Dalle colline argillose, dietro il nuovo ospedale, s’irradiava
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2008
e determinazione e, appena il sudore gli scese a
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2008
i suoi compagni né il professor Greco, che di
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2008
corsa elegante, sembrava piuttosto il galoppo di un cavallo
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un cavallo imbizzarrito, con il piede destro che conficcava
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chiodata sul terreno mentre il piede sinistro rimbalzava in
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2008
di lezione avevano filosofia. Il professore era un uomo
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2008
in perle astruse; e il colmo era che gli
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2008
interrogazioni, durante le quali il resto della classe giocava
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2008
e penso a te. ¶ Il suono della campanella fu
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2008
energia bella e divina. Il contrario di adesso: una
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2008
adesso: una felicità imperfetta. ¶ Il comodino era a venti
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2008
stretta. Bisognava liberarla, aprire il cassetto. Era l’unico
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2008
del motorino che durante il tuo viaggio a cavallo
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2008
Milano a Roma con il grande Mogol ti ha
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2008
in zona, ho chiesto il motorino a mia cugina
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2008
paesi interi che aspettavano il vostro passaggio. Quando ti
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2008
sul cavallo bianco, con il foulard al collo, il
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2008
il foulard al collo, il cappello sulle spalle, i
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2008
regalato un foulard rosso, il mio colore preferito, e
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2008
ho confidato che sei il mio cantante preferito e
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2008
occhi profondi e curiosi, il tuo sorriso che ha
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2008
occhi un airone sopra il fiume e poi ritrovarsi
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2008
hai voce e, quando il fine settimana torno a
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2008
da Crotone, dove frequento il Classico, e con le
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2008
sempre in giro con il suo Leoncino, a vendere
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2008
dissanguano: bisogna preparare loro il corredo, la casa e
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2008
con mamma, che custodisce il mio “onore” come se
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2008
dei grandi sogni, e il primo è legato a
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2008
felicità. ¶ Spero con tutto il cuore in una tua
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2008
Tua Anna ¶ 13 settembre ¶ Durante il viaggio ha un solo
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2008
aver lasciato che fosse il tempo a presentargli i
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2008
i conti del passato, il giorno della morte di
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2008
odori che non conosce. ¶ Il paese è immerso in
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2008
delle case aperte. Persino il cielo è diverso, più
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2008
non incontra nessuno. Nemmeno il vento che invece scorrazzava
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2008
lo scortano come soldati. ¶ Il limone è pieno di
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2008
i gatti, gridando: «Gattilà!». ¶ Il vecchio gli fa strada
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2008
e larga, come se il tempo l’avesse pressata
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2008
un sorriso: «Sei Nicola, il figlio della signora Pina
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2008
interrompe subito perché intuisce il vero motivo della visita
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2008
periodo le era morto il patre, la buonanima del
288
2008
nell’altro mondo, con il patre amato che chiamava
289
2008
era del loro paese, il punto di riferimento dei
290
2008
età e magro, aveva il naso pieno di brufoli
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2008
di colpo, mentre abbassa il finestrino e dice al
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2008
e dice al benzinaio «il pieno, per favore», le
293
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fino a quando prende il sopravvento la voce roca
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roccia ormai e sfida il tempo e sfida il
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il tempo e sfida il vento e tu lo
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gli riscalda, come sempre, il cuore. Anche ad Anna
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aveva vista, ma con il corpo superbo degli anni
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viaggio, signore» gli dice il benzinaio. E, mentre l
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torna a farsi sentire il ronzio quieto del motore
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motore, a Nicola sfugge il solito desiderio a bassa
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cartone di vino locale, il senso di falsità e
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sempre più spesso, ultimamente. Il piacere che poi si
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canticchia assieme per riempire il vuoto, senza meravigliarsi di
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famiglia, Lucio Battisti resta il suo cantante preferito, anche
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da un sorriso ironico, il rimpianto degli adulti che
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e di sentirne addirittura il calore o il profumo
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addirittura il calore o il profumo di gelsomino, come
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capelli, la guancia e il seno un attimo prima
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spiaggia che si godono il calore del sole settembrino
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calore del sole settembrino, il migliore. Il mare scintilla
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sole settembrino, il migliore. Il mare scintilla oltre l
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San Paolo di Milano, il noto cantante Lucio Battisti
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fulmine. E, appena apre il finestrino per non soffocare
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Può un mito morire? Il vento gli scompiglia i
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notizia, a volte interrompendo il programma in corso e
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risate di Rino Gaetano, il furore della giovinezza che
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a quando tocca con il petto un traguardo invisibile
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stanca mai di ricordargli il dovere di un uomo
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tempo: va ad aprire il cassetto del comodino e
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Più tardi, quando accende il televisore, vede Lucio Battisti
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i funerali si svolgeranno il 12 settembre in forma strettamente
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l’emozione più forte, il desiderio di una vita
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dicitura DESTINATARIO IRREPERIBILE. Accanto, il nome e l’indirizzo
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otto in matematica…» rispose il ragazzo, ma la madre
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Crotone». Fu allora che il suo sguardo si accese
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tra la cucina e il corridoio che separava le
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cassetto del comodino. ¶ «Nicola, il mangiare è pronto.» Era
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fame era tanta e il pranzo ottimo, anche quel
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di pomodori e cetrioli; il tutto condito con salsine
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pensieroso. A quell’ora il padre stava lavorando alla
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a trasportare vassoi con il pranzo. Per fortuna, di
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lentamente, ogni tanto inzuppava il pane nel vino e
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goccia. Nel frattempo osservava il ragazzo, come se gli
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gli leggesse in faccia il turbamento provocato dalla lettera
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prego… basta… no, soffro il solletico, muoio, no…». Per
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nella sua camera, aprì il cassetto e cominciò a
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sulla soglia di casa. Il ragazzino corrugava la fronte
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a testa bassa raggiungeva il lungomare. Solo allora, senza
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rallentare la corsa, liberava il grido di felicità che
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zona del porto e il viale alberato sotto il
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il viale alberato sotto il Castello di Carlo V
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l’uscita della città. Il mare brillava sulla destra
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pochi passi da loro. Il fiato tiepido delle onde
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a lui, imprendibili: Mario, il fratello ventenne, lo soverchiava
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per statura e robustezza; il padre, un tempo calciatore
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non si arrendeva. ¶ Stavolta il traguardo era il fico
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Stavolta il traguardo era il fico selvatico dietro lo
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Forza, forza, Nicola, pedala.» Il vento gli riportava la
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si fermavano. E quando il padre e il fratello
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quando il padre e il fratello a pochi metri
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Nicola, bravo» gli disse il padre con il fiatone
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disse il padre con il fiatone. Mario invece lo
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essere difeso. ¶ Di solito il padre parteggiava per lui
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padre parteggiava per lui, il piccolo di casa, ma
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papà mio ha gettato il sangue fino alla morte
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fermo davanti al fico, il braccio teso verso la
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verso la Montecatini. «Con il pallone ho stoppato per
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Fino allora aveva guadagnato il pane giocando per quindici
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allenato ultimamente, si lamentava il padre, non lo pagavano
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impiegati che vi lavoravano. Il padre faceva i turni
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vasche di piombo e il fosfato in polvere. I
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mai. La fatica e il caldo gli prosciugavano le
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come tuo fratello». Tutto il merito, secondo lei, era
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Quanto alla materia prima, il pesce fresco a casa
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parlare di sé, e il suo vero nome lo
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come una dea. Ma il sole del mattino poi
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turisti mattinieri che comprarono il pesce ancora guizzante; un
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Prima di tutto fu il padre, mentre arbitrava una
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corsa e quando rincorreva il pallone era insuperabile. «Ma
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infanzia, Francuccio Greco. È il migliore allenatore di atletica
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le scarpe da ginnastica.» ¶ Il giorno dopo accompagnò al
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dopo accompagnò al campo il figlio titubante e parlò
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delle Magistrali, ne allenava il gruppo sportivo per i
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in una gara con il gruppo della staffetta 4x
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vai, più forte» gridava il padre, e lui fino
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gli altri quattro spiccarono il volo con una facilità
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avvicinandosi al padre con il sangue alla testa. Gli
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e la rabbia, aspettava il giudizio sicuramente negativo del
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del professor Greco. Invece: «Il ragazzo è davvero forte
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la lingua sciolta e il petto abbondante, ma questa
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quattordici anni, doveva frequentare il Classico ed era molto
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verità, la più sperta. Il loro paese era troppo
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sua figlia vomicàva tutto il latte e i taralli
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Anche quel giorno, dopo il viaggio, ad Anna rotava
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vantarti troppo, non fare il presuntuoso, ché poi ti
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Di perdere per sempre il calore di Anna, il
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il calore di Anna, il suo viso imbronciato, la
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la velocità nelle gambe, il profumo del mare, i
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e sputava nell’acqua il brutto presentimento, via via
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posto di Manuela, aveva il vizio di leggere ad
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una pausa sanizza, sennò il cervello s’assicca dalla
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assicca dalla fatìga.» Toglieva il disturbo in fretta e
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fretta e loro passavano il resto della pausa a
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ultimamente, come se dopo il racconto della sua prima
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dormivano tutti, Anna attraversava il corridoio e la cucina
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c’era, aveva lasciato il suo profumo sul cuscino
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corsa al campo per il primo allenamento. ¶ Poi a
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che le spegnesse seguendo il ticchettio dell’orologio murale
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distrutto più di prima, il padre. Partiva ogni mattina
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mattina alle cinque con il postale e rincasava alle
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del pomeriggio. Aveva escluso il trasferimento della famiglia a
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essere lui a sacrificarsi. Il suo lavoro alla Montecatini
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di ottimismo collettivo arrivò il primo successo di Rino
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in baracca, chi suda il salario, chi ama l
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ti mollava più: “Ma il cielo è sempre più
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la guerra, chi prende il 60, chi arriva agli ottanta
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Pina che già canticchiava il ritornello: «Ma il cielo
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canticchiava il ritornello: «Ma il cielo è sempre più
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le soddisfazioni della vita, il progresso dei figli» commentò
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anonima ¶ Dopo pranzo squillò il telefono e rispose Nicola
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Nicola. ¶ «Vorrei parlare con il papà di Mario.» Era
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di una ragazza. ¶ «Sono il fratello. È successo qualcosa
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niente. Voglio parlare con il vostro papà. Solo con
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ragazza si rifece viva. ¶ Il padre ascoltò la risposta
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sei sicura?», stringeva forte il telefono sopra l’orecchio
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che ci ha traditi, il farabutto, ci ha pugnalati
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una minchia» le rispose il marito, rovesciando la sua
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davanti a Nicola disse il contrario: «Tuo fratello è
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vi sta prendendo per il culo da anni e
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la sua rabbia lungo il mare, in continui scatti
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vedere nemmeno in sogno. ¶ Il pomeriggio seguente il padre
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sogno. ¶ Il pomeriggio seguente il padre andò in macchina
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la solita allegria e il solito borsone. Non si
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si era lasciato crescere il fratello, parlò solo lui
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di festeggiare. ¶ A casa, il padre non gli diede
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non gli diede neanche il tempo di salutare la
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la madre. ¶ «Fammi vedere il libretto» disse. ¶ «Come?» rispose
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capito benissimo. Ho detto: il libretto. Subito.» ¶ «Ora lo
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a ciel sereno. ¶ Allora il padre si avventò sul
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un’agenda sgualcita trovò il libretto infilato in una
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stesso Mario, sperarono che il libretto straripasse di esami
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esami registrati e che il padre abbracciasse il figlio
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Stadio Olimpico era superba. Il padre aveva espresso la
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clamoroso: era partito con il busto troppo flesso in
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nella foga di ritrovare il ritmo giusto aveva storto
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nìvura, pensava di sicuro il padre con una mano
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staffetta 4x100, lasciando malvolentieri il posto alla riserva. ¶ Su
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al quartiere San Basilio. Il padre era euforico: «Mangiate
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mio figlio». ¶ Rino e il suo amico Bruno duettarono
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verso a testa e il bicchiere di birra in
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spedito.» ¶ «Alzando al cielo il dito.» ¶ «Medaglie, coppe e
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in televisione, era rimasto il ragazzo semplice e alla
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Ernesto andò a pagare il conto, il cassiere disse
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a pagare il conto, il cassiere disse che Rino
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giusto» cominciò a ripetere il padre, «vi avevo invitati
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un ultimo giro» insisteva il padre. E a quel
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seguente, prima di prendere il treno, avevano avuto il
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il treno, avevano avuto il tempo di visitare il
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il tempo di visitare il Colosseo, e Nicola, zoppicando
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cercando di imitarne anche il sorriso: “Cara Anna, ti
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abbraccio, tuo Lucio Battisti”. ¶ Il sale dell’amore ¶ Quei
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E io correvo verso il traguardo. Velocissimo. Innamorato. Desideroso
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in fretta. Come se il futuro con te fosse
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sei giorni, solo, senza il professor Greco, senza il
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il professor Greco, senza il padre e la madre
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la madre. Senza Anna. ¶ Il risultato sportivo fu un
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soprattutto perché poté vedere il suo idolo Pietro Mennea
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anni dopo. ¶ «Quello farà il record mondiale dei 200 metri
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ammirazione. Non ne ebbe il coraggio. L’unico rimpianto
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giorni. ¶ In seguito, incontrò il suo idolo in almeno
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porta a chiave, accesero il giradischi a un volume
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Gaetano che cantava “Amo il sale della terra, amo
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sale della terra, amo il sale della vita, amo
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sale della vita, amo il sale dell’amore, amo
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sale dell’amore, amo il sale che c’è
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e decisione, leccavo dappertutto il tuo corpo sapido, tu
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della voce di Rino. “Il tuo corpo è pieno
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la canzone finì e il vuoto graffiato del disco
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condividere con i familiari il lutto per la morte
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È proprio impossibile recuperare il corpo?» chiede con aria
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Roma, dove Mario fa il sindacalista a tempo pieno
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e consegna al fratello il buono fruttifero che gli
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là, nell’orto, mentre il vecchio lavorava. Si capivano
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unico modo per esaudire il desiderio di Capocolò, vero
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nuovo guarda cauto verso il letto vuoto. Più che
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perdonerà con un bacio. Il problema immediato è un
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rose bianche, poi proseguono il breve viaggio. ¶ Parcheggiano davanti
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che pareva avesse capito il mistero dei fili a
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lo sa. Ma riconquistare il tuo sorriso è per
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vitale importanza. Voglio riempire il vuoto del tratto di
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richiedevano i tempi e il rituale, ma a lui
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nella stanza delle rose. ¶ Il lavoro alla Montecatini non
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dopo i sei mesi, il futuro Capocolò chiese e
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era stato fissato per il 10 luglio. Un mese prima
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costretto a partire per il fronte. Si videro una
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della sua terra e il giorno stesso della Liberazione
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a casa di Gemma, il padre gli disse che
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insisteva, quando? dove? perché? Il padre di Gemma, un
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persone e ferito almeno il doppio. Gemma era scomparsa
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salvati per miracolo. Solo il corpo di Gemma non
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in quel punto costellano il fondo del mare. ¶ Marco
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fino a notte. Fissava il mare con la tentazione
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allora non sapeva nuotare. Il giorno dopo decise di
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in decenni di silenzio, il testamento di chi sente
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tante volte, ho cercato il suo corpo in ogni
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Tonino aveva toccato con il raffio la colonna dura
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ne aveva parlato con il Prefetto di Catanzaro, prima
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ancora…». Si fermò bruscamente. Il sole cominciava a sorgere
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lanciò nel mare. ¶ 30 ottobre ¶ Il mare è troppo mosso
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che le correnti spingano il cadavere a riva o