parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Alamanni, Tragedia di Antigone, 1527

concordanze di «Il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1527
l'una sorella, contra il consiglio dell'altra Ismene
2
1527
veduta primieramente dalle guardie il cuopre di terra, e
3
1527
TIRESIA ¶ NUNZIO ¶ EURIDICE ¶ SERVO ¶ Il luogo della tragedia è
4
1527
della tragedia è Tebe. ¶ Il Coro è di cittadini
5
1527
E poi che rotto il gran campo nimico ¶ Fu
6
1527
dolente. ¶ Antigone ¶ Tosto adunque il saprai, ché questo solo
7
1527
soverchio sdegno, ¶ E parmi il ragionar doglioso e grave
8
1527
grave? ¶ Antigone ¶ Non ha il fero Creonte ancor sepolto
9
1527
A lui non lice il mio dever vietarmi. ¶ Ismene
10
1527
cara, ¶ Come già visto il suo peccato orrendo ¶ Il
11
1527
il suo peccato orrendo ¶ Il padre nostro con sua
12
1527
sai) poi che conobbe il figlio, ¶ Figlio e marito
13
1527
duol se stessa ancise. ¶ Il terzo acerbo danno or
14
1527
freddo timor m'agghiaccia il core! ¶ Antigone ¶ Or non
15
1527
Ismene ¶ Pur di nuovo il dirò: tu tenti invano
16
1527
lascia in pace omai ¶ Il mio stolto consiglio, e
17
1527
tua chiarezza ingombre, ¶ Oggi il bel volto tuo men
18
1527
e con tua luce ¶ Il tenebroso duol dal petto
19
1527
tua virtù non piace! ¶ Il cor n'avvinse, ohimè
20
1527
squadre! ¶ Con men tempesta il mar trascorre e gira
21
1527
e 'l buon sommerse il rio, ¶ Ond'or dell
22
1527
dominar, come n'avvinci il core! ¶ L'un mentre
23
1527
fu d'ambedue questi il fallo uguale: ¶ Fu 'l
24
1527
ver noi muove ¶ Creonte, il nuovo re della cittate
25
1527
quant'amore ¶ Già fusse il vostro ver l'antico
26
1527
Edippo ancora ¶ Suo successore, il qual poi sendo morto
27
1527
tema ¶ Gli tace, e il suo parlar rivolge altrove
28
1527
fratel (di Polinice dico), ¶ Il qual sendo rubel nimico
29
1527
giusti, ma chi cerca il bene ¶ Di questa patria
30
1527
voi solo ¶ È lecito il dispor così dei morti
31
1527
ciò ch'a dirne il ver, mi son posato
32
1527
fai ? ¶ Ove drizzi ora il piè ? stolto, a chi
33
1527
altronde ¶ Per altro messo il risaprà Creonte, ¶ Non ne
34
1527
del giorno, ¶ Quando scorgemmo il ver, gran maraviglia ¶ Parve
35
1527
ciascun prender con mano ¶ Il ferro ardente, e correr
36
1527
ardente, e correr sopra il foco ¶ Chiamando testimon gli
37
1527
né miglior modo usare: ¶ Il suo dir fu che
38
1527
nuova ascosa. ¶ Fu conchiuso il suo detto, et io
39
1527
l pel ti scema il senno: ¶ Dunque vuoi, folle
40
1527
e quando mai vedeste ¶ Il ciel cura tener di
41
1527
assai, né potete anco il collo ¶ Sì volentier piegar
42
1527
commette un fallo, ¶ Quando il penter non val, languendo
43
1527
quel ch'ha sepolto il morto ¶ Alla presenza mia
44
1527
non si deve ¶ Sempre il guadagno, e che più
45
1527
ben contento ardito varca ¶ Il mar con fragil barca
46
1527
a morte quelli. ¶ Questo il possente toro ¶ Sott'aspro
47
1527
morso; ¶ Dell'alte stelle il corso ¶ Di qua giù
48
1527
d'oro. ¶ In somma il tutto vede ¶ Né si
49
1527
Ma chi prezzando poco ¶ Il bene, in cure vil
50
1527
è colei che ricopriva il morto, ¶ Costei trovammo; ma
51
1527
veggio ? ¶ Messo ¶ Costei coperse il morto, indi la meno
52
1527
e conte ? ¶ Creonte ¶ Come il vedesti tu? come fu
53
1527
parte ove non porte il vento ¶ L'odor del
54
1527
polve e nubi ¶ Coperse il mondo, e 'n su
55
1527
ch'amare strida ¶ Sopra il morto facea, come talora
56
1527
Ne coronò tre volte il morto tutto. ¶ Il che
57
1527
volte il morto tutto. ¶ Il che vedendo noi scendemmo
58
1527
Giove colui che misse il bando, ¶ Né la pietà
59
1527
potrà ? tutto è guadagno ¶ Il correr anzi tempo a
60
1527
altro cerco, ché ragione il vuole. ¶ Antigone ¶ A che
61
1527
in molte parti ¶ Sembri il tiranno, in ciò beato
62
1527
morto. ¶ Creonte ¶ Non cancella il morir gli altrui peccati
63
1527
morte ancor s'odia il nimico. ¶ Antigone ¶ Per ambe
64
1527
mi dinegar, sorella cara, ¶ Il morir teco e l
65
1527
in vita ? ¶ Antigone ¶ Dimandane il signor qui tuo Creonte
66
1527
ambe due noi comune il fallo. ¶ Antigone ¶ Non ti
67
1527
Novellamente, e l'altra il dì che nacque. ¶ Ismene
68
1527
aspro frutto ¶ Alfin matura, il tempo cangia e spegne
69
1527
gentile. ¶ Creonte ¶ Non cerca il mio figliuol sì fatte
70
1527
però privar di questa il figlio? ¶ Creonte ¶ Omai le
71
1527
se sospira ¶ Tal volta il capo solo, ¶ I membri
72
1527
Che ben gira oggi il sole ¶ L'ultimo giorno
73
1527
male ¶ A colui sempre il cielo ¶ Cui destinato ha
74
1527
innanzi hai sempre mai ¶ Il presente, il preterito, il
75
1527
sempre mai ¶ Il presente, il preterito, il futuro, ¶ Deh
76
1527
Il presente, il preterito, il futuro, ¶ Deh se pietà
77
1527
sol si brama ubidiente il figlio ¶ Per aver doppia
78
1527
onorar gli amici quanto il padre. ¶ Chi di contrarie
79
1527
e caduco non rivolga il senno, ¶ E pensa ben
80
1527
donna iniqua ¶ Sia duro il dimorar la notte e
81
1527
chi della città corregge il freno. ¶ Sempr'ubidir conviensi
82
1527
accresce ¶ Della sua patria il ben, di sé l
83
1527
Nessuno error più greve il mondo ingombra ¶ Ch'in
84
1527
più sagge parole aprirne il vero. ¶ Emone ¶ Gli Dei
85
1527
dal signor si fugge il vero. ¶ Già tutta la
86
1527
e piana. ¶ Mentre amerete il ben, padre, io non
87
1527
figlio avere ¶ Che glorioso il padre ? e qual maggiore
88
1527
padre ? e qual maggiore ¶ Il padre ancor che glorioso
89
1527
padre ancor che glorioso il figlio ? ¶ Non si convien
90
1527
convien fermar sì duro il core ¶ In una opinion
91
1527
altro riputato è stolto. ¶ Il sapiente mai non ebbe
92
1527
mai prese a sdegno ¶ Il rimutar talor nuovo consiglio
93
1527
dall'ultime radici: ¶ Tale il nocchier ch'al gran
94
1527
e 'ncontra spinge, ¶ Manda il legno roverso e 'n
95
1527
Ma perché rare volte il ciel consente ¶ Un tal
96
1527
che Tebe onora. ¶ Creonte ¶ Il popol non dà leggi
97
1527
sol d'una donna il tuo parlare ? ¶ Emone ¶ Di
98
1527
sì stolto che minacci il padre ? ¶ Emone ¶ Che giova
99
1527
padre ? ¶ Emone ¶ Che giova il minacciar le menti inique
100
1527
resta e parla. ¶ Coro ¶ Il vecchio re di soverchia
101
1527
E di doglia soverchia il giovin figlio. ¶ Creonte ¶ Faccia
102
1527
ritenerla in vita: ¶ Ivi il fero Pluton che solo
103
1527
che solo adora ¶ Chiamando, il pregherrà le porga aiuto
104
1527
vivi offende. ¶ Coro ¶ Quanto il tuo gran valore, ¶ Amor
105
1527
valore, ¶ Amor, puote oggi, il cielo, ¶ L'aria, la
106
1527
L'aria, la terra, il mar per pruova il
107
1527
il mar per pruova il sanno; ¶ Spinto dal tuo
108
1527
gielo ¶ Già sentì Giove il mortal nostro affanno; ¶ Percuote
109
1527
e verde ¶ Gli augelletti il tuo strale; ¶ In terra
110
1527
si deve, ¶ La patria, il padre, il regno, ¶ Gli
111
1527
La patria, il padre, il regno, ¶ Gli amici, e
112
1527
Misero stato mi riserba il cielo ! ¶ Coro ¶ Ella è
113
1527
vive, e pur conosce il vero ? ¶ O città cara
114
1527
qual fallo, e come ¶ Il passo affretto all'empia
115
1527
sen, per far maggiore ¶ Il numero de' miei che
116
1527
ho fatt'ora. ¶ Morto il mio sposo un altro
117
1527
altri sapesse ben reggere il corso, ¶ Ma, lasso, ad
118
1527
e vittoria, ¶ Delle Muse il cammin bramoso tenta, ¶ E
119
1527
pasce e trastulla; ¶ Vivendo, il cor gli rode ¶ Un
120
1527
s'ampio tesoro ¶ Spera il folle adunar dopo a
121
1527
è dolce, o quanto, ¶ Il cor disciolto aver d
122
1527
altrui bene ¶ Molto dolersi: il pregio e l'oro
123
1527
stato, ¶ Che poco innanzi il suo dicea beato. ¶ Ecco
124
1527
dicea beato. ¶ Ecco Tiresia il santo vate e giusto
125
1527
giusto: ¶ Io prego umile il ciel ch'omai ne
126
1527
omai ne mostri ¶ Vicino il fin dei lunghi affanni
127
1527
al dibatter dell'ali il tutto appresi). ¶ Sovr'i
128
1527
un tristo odor rendea, ¶ Il fiel dentro si sparse
129
1527
esser duro accresce sempre il male. ¶ Perdona al morto
130
1527
nobil più d'altro il buon consiglio! ¶ Creonte ¶ Quanto
131
1527
se n'è gito il gran profeta, ¶ Ma noi
132
1527
la fronte e veste il volto ¶ D'altro giovin
133
1527
d'argento, ¶ Non trovammo il suo dir fallace e
134
1527
Per le cui leggi il mondo ¶ Sol si governa
135
1527
Sparser vincendo in arme il pregio e 'l suono
136
1527
Sì com'al lito il mare, ¶ Che mille volte
137
1527
E nessun del futuro il certo apprende. ¶ Sovr'ogni
138
1527
Che dal dolce sapore il gusto infermo. ¶ Coro ¶ Che
139
1527
avvezza l'alma. ¶ Nunzio ¶ Il tutto vi dirò, santa
140
1527
passar d'una parola il vero: ¶ A che celarvi
141
1527
Saper v'è forza? Il ver (quantunque pesi) ¶ Nessun
142
1527
al nostro re tornando il disse, ¶ Tal che ratto
143
1527
Tal che ratto Creonte il passo mosse ¶ Fin ch
144
1527
sposo e vostro figlio. ¶ Il miserello Emon con pianti
145
1527
L'inferno maladisse ch'il suo bene ¶ Furato avea
146
1527
Dietro seguia, quando conobbe il figlio ¶ Poste subito giù
147
1527
ferì ben due volte il lato manco, ¶ Tanto ch
148
1527
E così stato alquanto, il destro braccio ¶ Fermando in
149
1527
Presso alla morta sposa il giovin figlio, ¶ E l
150
1527
fin son giunte omai. ¶ Il vecchio signor nostro tardi
151
1527
altro più dannoso errore ¶ Il non dar fede ai
152
1527
affanno ¶ In sé disfoga il chiuso duol che porta
153
1527
cagion n'è stato ¶ Il proprio suo, non già
154
1527
Vedete, o popol caro, il signor vostro ¶ Ch'ha
155
1527
ha posto in morte il figlio, ¶ Se stesso in
156
1527
ch'a mio danno il ver conosco, ¶ Ma gli
157
1527
male ¶ M'avien furato il senno, ¶ E la mente
158
1527
del figlio, indi divota il cielo ¶ Pregò che l
159
1527
Ohimè, che fer timore ¶ Il cor m'agghiaccia e
160
1527
per tormi la vita il braccio stenda: ¶ Ohimè, che
161
1527
ch'udì del figlio il caso acerbo. ¶ Creonte ¶ Lasso
162
1527
lontano, ¶ Che la Fortuna il segue ovunqu'ei fugge
163
1527
ciel solo ¶ S'aspetta il provveder quel ch'esser
164
1527
stolto in altra parte, ¶ Il qual te figlio (non
165
1527
gli Dei, la sposa, il figlio, ¶ Il nipote, la
166
1527
la sposa, il figlio, ¶ Il nipote, la nuora, or
167
1527
al mio s'agguaglia? ¶ Il morir mi dà tema
168
1527
morir mi dà tema, il viver doglia, ¶ Né posso
169
1527
e pene ¶ (Com'ora il signor nostro) ¶ Fanno in