parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Verri, La vita di Erostrato, 1815

concordanze di «Il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1815
avere non già sottoposto il figliuolo alla bipenne sacerdotale
2
1815
E che altro fece il provido genitore, se non
3
1815
lo sdegno loro, ecco il seno di Cleante ansioso
4
1815
di affetto, per tutto il rimanente di sua vita
5
1815
anni deplorava come spento il suo figliuolo. Ora che
6
1815
che l'obblio e il silenzio degli oracoli minacciosi
7
1815
empio verso i Numi, il quale si opponga a
8
1815
così giusta consolazione? Brama il padre che gli sieno
9
1815
dal ben trovato figliuolo, il quale poi declini la
10
1815
dall'impeto suo, così il cicaleccio degli avversari poiché
11
1815
ne' circhi: cioè che il benigno, lo sconsolato Cleante
12
1815
Cleante covi nel petto il velenoso desiderio di recuperare
13
1815
uno stolto quel padre il quale o teme o
14
1815
più questo giovane vigoroso il quale tanto egli paventava
15
1815
Se tacea Cleante, rimaneva il giovane in Lemno come
16
1815
tomba. Se questo era il desiderio del padre, egli
17
1815
in qual modo avvenne il tenero incontro; quanto manifesti
18
1815
in quella della perfidia? ¶ "Il padre vi chiede il
19
1815
Il padre vi chiede il suo figliuolo; non vuol
20
1815
non vuol cedere altrui il diritto consolante di nodrirlo
21
1815
stanze degli avi divenga il sostegno della sua inferma
22
1815
siate omai benigni verso il figliuolo, il quale con
23
1815
benigni verso il figliuolo, il quale con tanti disastri
24
1815
tanti disastri ha espiato il suo dubbioso destino, e
25
1815
cortesi verso un padre, il quale commise a voi
26
1815
di possedere un figliuolo il quale non produca utilità
27
1815
più tenace. Tale è il benigno aspetto della presente
28
1815
servi incalliti alle verghe, il garrire delle ancelle tue
29
1815
chi è mai costui il quale nel santuario di
30
1815
dalle mani del padre il fanciullo da lui travagliato
31
1815
occupante quanto l'abbandonarla, il gettarla in guisa che
32
1815
rifiuto di paterna maledizione. Il famelico bambino chiedea col
33
1815
umana di quel padre il quale or tardi fa
34
1815
egli usurparsi per fino il nome, alterandolo a sua
35
1815
declamazioni dell'avversario contro il sospetto di una perversa
36
1815
perversa intenzione. Certo colui il quale tradì il misero
37
1815
colui il quale tradì il misero da bambino, non
38
1815
contrario se non prudente il sospetto che ora costui
39
1815
i suoi terrori, compiendo il sagrificio sospeso dalla fortuna
40
1815
egli, fuorché di privare il suo figliuolo della somma
41
1815
eccelsa donna, riconosce bensì il figliuolo, lo integra ne
42
1815
non con declamazioni forensi, il pentimento dell'antico eccesso
43
1815
a' diritti paterni? Potrebbe il giovane rimanere in Lemno
44
1815
a' venti da colui il quale ora fa risonare
45
1815
più? Sforzandosi di giustificare il suo misfatto, non si
46
1815
pertanto uno ipocrita: lasciate il mio cliente in grembo
47
1815
atrj della curia aspettando il decreto. Né andò guari
48
1815
spalancate le imposte, uscì il banditore, ed a suono
49
1815
ordinato governo. Ma se il funesto eclisse ottenebra il
50
1815
il funesto eclisse ottenebra il sole, se le tempeste
51
1815
l'imperio del mondo. Il pastore incenerito dal fulmine
52
1815
e con guerre sovvertiamo il sempre minacciato ordine sociale
53
1815
infermità ognor più rattristano il momento infelice di nostra
54
1815
chiunque pretore di villa? Il quale diritto ben riconosci
55
1815
brame perniciose. Se pertanto il Nume governa pur egli
56
1815
de' suoi benefizj? Vedi il pelago immenso percuotere il
57
1815
il pelago immenso percuotere il confine a lui prescritto
58
1815
è celeste persuasione; ha il suo trono nel cuore
59
1815
artifizj di eloquenza; svelle il consenso dell'attonito intelletto
60
1815
umide le palpebre, palpitante il cuore..." "E muta la
61
1815
da seguirsi. Ma che il sublime canto di Omero
62
1815
e di Demostene, e il divino ingegno di Platone
63
1815
tanto ordine dell'universo il disordinato capriccio del caso
64
1815
Or via sarà abbandonato il mondo alla malvagità, alle
65
1815
lacera le chiome, percuoti il petto anelante, immergivi lo
66
1815
Glicerio lo seguì, perocché il lungo vegghiare già invitava
67
1815
anelante guerriero: qui giacque il pastore nell'ardente meriggio
68
1815
nel sonno Cleante, quando il tristo nemico entrò nella
69
1815
un tronco per assestare il colpo, e incoccata la
70
1815
già tendeva a vibrarla. Il fato allora trasse a
71
1815
a quello speco Erostrato, il quale pur lo frequentava
72
1815
sguainò la spada, percosse il dardo e lo troncò
73
1815
fuggì confuso. Erostrato incalzava il fuggitivo, ma il delitto
74
1815
incalzava il fuggitivo, ma il delitto gli avea messo
75
1815
immagine di Nettuno, lesse il motto: A te sacro
76
1815
con chi parlasse, contemplava il florido aspetto del giovane
77
1815
del giovane, considerava che il recente caso distruggeva i
78
1815
gettò le braccia sovra il figliuolo, il quale di
79
1815
braccia sovra il figliuolo, il quale di questo improvviso
80
1815
che lo avesse indotto il terrore di presagj divini
81
1815
Cleante incontanente condurre seco il giovane, nell'animo del
82
1815
a lei ospite affettuosa il giovane da lei raccolto
83
1815
diverse opinioni. Venne quindi il giorno assegnato a discutere
84
1815
somma frequenza di uditori. Il primo a declamare fu
85
1815
saprete quant'esso deludere il canto lusinghiero delle Sirene
86
1815
non essere ben provato il principio della presente azione
87
1815
l'aureo monile e il motto in lui inciso
88
1815
cioè un giovane straniero, il bramarlo per figliuolo, gravarsi
89
1815
accorti sospetti dell'avversario! ¶ "Il fondamento dell'azione di
90
1815
patria potestà. Questa è il principio, il legame della
91
1815
Questa è il principio, il legame della società civile
92
1815
sarebbero i talami freddi, il genitore esposto alla caparbietà
93
1815
perché senza colpa: commise il fanciullo alla cura de
94
1815
vana quanto esecrabile arroganza il repugnarvi. Solo un empio
95
1815
natura e di religione, il quale non è soggetto
96
1815
è intero quanto sacro il diritto paterno, al quale
97
1815
smisurate malvagità". Si attristava il giovane a quelle sentenze
98
1815
Ohimè! Sarà dunque biasimevole il desiderio di lode?". "Non
99
1815
via rimane per soggiogare il comune consenso, e questa
100
1815
uomini quella lode che il saggio acquista col meritarla
101
1815
nel cielo, trionferà sempre il suo culto affannoso ed
102
1815
de' sapienti. Ma tu, il quale or brami con
103
1815
armi che sia mostrato il tuo avello a' peregrini
104
1815
pensiero." "Per Giove" sclamò il giovinetto ardente "v'è
105
1815
v'è di reale il nobile conforto di cui
106
1815
immerso nell'acqua, così il giovane fremea a quelle
107
1815
si soffermano ad ammirarla: il nome, le gesta impresse
108
1815
dell'Erebo. Certo colui il quale non abbia senso
109
1815
verginale, amori felici, mentre il desiderio di queste sodisfazioni
110
1815
alla patria" aggiunse Panfilo. "Il difenderla e conservarla è
111
1815
le soggioga col terrore. Il furente conquistatore calpesta le
112
1815
altro non è che il garrire di pochi uomini
113
1815
Grecia non suona oltre il Caucaso o il Gange
114
1815
oltre il Caucaso o il Gange, né trapassa agli
115
1815
terra dove sia celebrato il nome di alcuno? E
116
1815
esse ogni fama." Tacea il giovane per lo rispetto
117
1815
fiamma che gli accendea il petto non potea estinguersi
118
1815
parole; nel quale perseverando il suo alunno, egli con
119
1815
Temeano gli uomini provetti il destino di Sparta, come
120
1815
che fosse da valoroso il farsi partecipe di così
121
1815
quando gli amanti coglievano il bersaglio, ed alle madri
122
1815
la sua vita insieme il più lieto e il
123
1815
il più lieto e il più funesto. ¶ Omai la
124
1815
non ne fosse stato il novero compiuto. Pure lodandolo
125
1815
armatura. Di che lieto il giovane fece di sé
126
1815
albori della quale diedero il segno le trombe. Il
127
1815
il segno le trombe. Il nitrito de' corsieri gareggiava
128
1815
ad annunziare lo scontro. Il calpestio delle ferrate ugne
129
1815
la impazienza di cimentarsi. Il rombo delle frecce diè
130
1815
se taluno procurava svellere il dardo, la punta oncinata
131
1815
venne a' corpi. Già il sole era testimonio di
132
1815
giovandosi della vittoria invasero il Peloponneso: Elide, Argo, l
133
1815
entrare nelle terre loro il nemico, ed ora sofferivano
134
1815
però quando si riconobbe il suo feroce valore, tanto
135
1815
sé medesimo. Ottenuto pertanto il congedo militare, scelse al
136
1815
diporti speculativi sendo pervenuto il solitario novello, ne gustò
137
1815
gustò l'instituto e il luogo, siccome in tutto
138
1815
contemplava con tenera maraviglia il doppio spettacolo del cielo
139
1815
tristezze umane. Non ha il cuore nel petto chi
140
1815
le stelle impallidite cedevano il dominio del cielo al
141
1815
animo un dubbio molesto, il quale alla benevolenza che
142
1815
alla aurora, lieto canta il bifolco mentre stimola i
143
1815
e tacque. Surgea intanto il sole dal mare con
144
1815
e infonde nell'intelletto il senso di benigno e
145
1815
una mortale ambascia occupandogli il cuore, deliberava di gettarsi
146
1815
in Lemno, allorché videro il mare sconvolto, soffrivano una
147
1815
flutti burrascosi finché splendeva il giorno; quando poi il
148
1815
il giorno; quando poi il velo della notte si
149
1815
Penati, supplicandoli a rattenere il tridente scotitore di Nettuno
150
1815
incominciarono a placarsi quando il sole usciva dal grembo
151
1815
in procinto di salire il talamo; ivi lo sposo
152
1815
estinta e la deposero il più acconciamente che potevano
153
1815
tranquille; splendea sovr'esse il sole. Alla cui vampa
154
1815
me ne fa testimonianza il mio cuore squarciato. Tu
155
1815
mia angoscia, placido contempli il tristo effetto della tua
156
1815
Poscia vinto dal dolore il contegno matronale, scomposte le
157
1815
fitte nella figliuola. Non il talamo, anzi il feretro
158
1815
Non il talamo, anzi il feretro la raccolse; presso
159
1815
feretro la raccolse; presso il quale con fronte china
160
1815
traeva i lenti passi il sospiroso genitore. Agarista con
161
1815
costernazione. Testoride avea perduto il solo conforto della sua
162
1815
consorte, e sé chiamava il più misero di tutti
163
1815
misero di tutti, siccome il primo a sofferire la
164
1815
splendore delle faci illuminava il feretro. Un coro di
165
1815
con flebili note richiamava il pianto sulle ciglia. Non
166
1815
nella cui sommità dominava il simulacro del Tempo in
167
1815
le era stato funesto il giorno nuziale. La moltitudine
168
1815
gl'impeti del figliuolo. Il quale poiché lungamente quasi
169
1815
trapassando alle smanie, percuoteva il petto e i fianchi
170
1815
le stanze vi spandea il lutto, lo spavento e
171
1815
luce. Fuggiva da loro il sonno, non più vi
172
1815
non più vi sgorgava il pianto; già n'era
173
1815
le baciava. Veggendo poi il talamo deserto non mai
174
1815
petto. ¶ Glicistoma gli avea il giorno precedente alle nozze
175
1815
occhi, gli s'infiammò il petto di angosciosa disperazione
176
1815
la forza loro perché il furore suo rattenuto diveniva
177
1815
sul petto di lui, il quale ammollito da quelle
178
1815
meriggio; questo sasso fu il trono in cui Amore
179
1815
le sue delizie fallaci." Il nome di lei inciso
180
1815
da lui stesso, e il suo medesimo da lei
181
1815
più infelice, perocché ove il sonno concede altrui la
182
1815
conforti. Meditava anco sovente il vasto imperio di Amore
183
1815
vasto imperio di Amore. Il cielo, il mare, il
184
1815
di Amore. Il cielo, il mare, il mondo ne
185
1815
Il cielo, il mare, il mondo ne fanno continua
186
1815
ne fanno continua testimonianza. Il mormorio de' ruscelli, l
187
1815
torri superbe de' magnati, il mugghio degli armenti, sembrano
188
1815
natura a quel Nume. Il vedovo infelice, in cotanta
189
1815
cittadini spento per congiura il tiranno, la soverchiante Sparta
190
1815
fanti e quattrocento cavalieri. Il romore di così alte
191
1815
alla gloria, già temperava il dolore del vedovo Erostrato
192
1815
E quanto era dispari il cimento, altrettanto stimandolo maraviglioso
193
1815
amabile compostezza, né mancava il sorriso alle anelanti labbra
194
1815
composto di membra temperava il vigore con la mollezza
195
1815
i garrimenti degli augelli, il silenzio accoglieva così deliziosa
196
1815
erano divenuti insipidi, ma il desiderio stesso di fama
197
1815
stesso di fama sofferiva il formidabile predominio di Amore
198
1815
Amore. ¶ Avvenne pertanto che il seguente giorno sedesse Glicistoma
199
1815
ogni cuore! Non resse il tacito amante a quella
200
1815
stile è invero felice, il quale spreme alcune lagrime
201
1815
dove volgono". Ella alzò il viso verso lui e
202
1815
Sorrise ella soave, trasse il lembo del velo sul
203
1815
guance e come scintillante il fuoco delle pupille. Testoride
204
1815
forza di quell'affetto, il quale ha vinto i
205
1815
illustre con uno sposo, il quale non può mostrare
206
1815
mostrare altra culla che il margine di un fiume
207
1815
condizioni delle nozze, preparato il corredo alla sposa di
208
1815
gioia che le inondava il petto. Un candido e
209
1815
della fanciulla giacendole accanto. Il fiato di zefiro spingea
210
1815
zefiro spingea la poppa; il mare increspava a quel
211
1815
L'aurora stendeva appena il suo roseo manto: gli
212
1815
lanciavano zampilli dalle nari. Il sole non avea ancora
213
1815
Agarista, i quali già il precedente giorno erano giunti
214
1815
le delizie del cuore. Il rimanente della comitiva attendeva
215
1815
bellezza della sposa e il valore del giovanetto; altri
216
1815
alla pompa; altri esprimevano il tripudio nuziale con lanci
217
1815
atti contegnose. Arrivò così il trionfo amoroso all'atrio
218
1815
spargeva incenso sulle brage. Il capo de' sacerdoti stese
219
1815
vita". Mentre così dicea il sacerdote, la moltitudine tacea
220
1815
un decoroso atteggiamento. Quindi il sacerdote pose alla fronte
221
1815
e sull'ara sparse il vino. Lo sposo allora
222
1815
eterna fede, mentre già il toro mugghiava con la
223
1815
la vittima giacque. Risuonò il tempio d'inni alla
224
1815
invocavano agli sposi benigno il mare. Intanto sciolte le
225
1815
aura settentrionale muovea propizia: il sereno del cielo facea
226
1815
volto di lei, dimenticava il cielo, il mare e
227
1815
lei, dimenticava il cielo, il mare e se stesso
228
1815
Sparve ogni lido, gonfiò il vento l'onda: raccolte
229
1815
volto induci a solcarti il grembo insidioso! Ecco monti
230
1815
pare la estrema: mugge il flutto divoratore, e il
231
1815
il flutto divoratore, e il tuono sovr'esso rimbomba
232
1815
tuono sovr'esso rimbomba. Il solo baleno frequente scopre
233
1815
solo baleno frequente scopre il formidabile aspetto della morte
234
1815
mano tremante mal regge il timone: i nocchieri già
235
1815
si preparano al nuoto. Il pianto, i gemiti si
236
1815
fra le braccia dissimulava il pericolo, promettea già prossima
237
1815
antenne, vele. Taluno implora il cielo, ma il flutto
238
1815
implora il cielo, ma il flutto gli chiude le
239
1815
Erostrato a nuoto afferrò il timone che gli si
240
1815
Un'onda altera come il Caucaso lanciò quel frammento
241
1815
senza speranza di corona, il susseguente giorno. Ma avvenne
242
1815
che Neoclito di Argo il quale era ivi giunto
243
1815
vendere la biga e il giogo de' suoi destrieri
244
1815
ma impazienti di freno, il quale conveniva destramente moderare
245
1815
della indole de' corsieri, il susseguente giorno si presentò
246
1815
aringo. Trenta bighe aspettavano il segno: i destrieri invocavano
247
1815
destrieri invocavano co' nitriti il suono della tromba motrice
248
1815
le bighe veloci quanto il pensiero. Le avvolse un
249
1815
nembo di polvere, che il vento, quasi sollecito di
250
1815
vi fosse adunata. Rimbombava il cielo, tremava la terra
251
1815
cielo, tremava la terra. Il fischiare de' flagelli, le
252
1815
le grida de' condottieri, il battere delle ugne, il
253
1815
il battere delle ugne, il fremere delle ruote si
254
1815
tacea; quand'ella acclamasse, il rumore simile a tempesta
255
1815
quasi, perché sia minore il giro di trapassarla: ma
256
1815
braccia stese di riparare il danno della caduta, percosse
257
1815
che rimasero intorpidite. Accorse il servo Glauco e lo
258
1815
la sua assenza, già il cuore palpitava conscio de
259
1815
olimpiche. Approdò per fine il tanto desiderato giovane, pallido
260
1815
una angoscia le stringea il cuore veggendolo abbattuto. E
261
1815
poté ricuperare che imperfetto il movimento di alcune dita
262
1815
bersaglio o a lanciare il disco, a' quali esercizi
263
1815
delicato moto della lira. Il decimonono anno, siccome primavera
264
1815
sue guance: già folto il crine, rilevato il petto
265
1815
folto il crine, rilevato il petto, le membra tutte
266
1815
con ciglio sospeso. Corrispondea il cuore co' suoi palpiti
267
1815
ed esalava alle guance il rossore. Ma come ape
268
1815
e de' lacciuoli, lungo il lido o fra' i
269
1815
quegli ozj. Poscia volgendo il sole con ombre maggiori
270
1815
un tempio a Teti. Il simulacro di quella stava
271
1815
sua bellezza. Declinava molle il prezioso volto da un
272
1815
languidi gli occhi, incurvava il grembo ritrosa, la manca
273
1815
gl'incensi. Sembrava prossimo il labbro a favellare. Oh
274
1815
Era quel giorno turbato il mare e percuoteva sdegnato
275
1815
la vide, l'ammirò. Il velo scendevale dalla fronte
276
1815
dalla fronte fino oltre il fianco. La grata proporzione
277
1815
proporzione delle membra eccitava il desiderio di rimirarne il
278
1815
il desiderio di rimirarne il volto. Ma la fanciulla
279
1815
sua stella. Egli appoggiava il fianco ad una colonna
280
1815
ad una colonna ed il mento al braccio: pensieroso
281
1815
le due ancelle seguaci. Il vento licenzioso sgombrò il
282
1815
Il vento licenzioso sgombrò il velo dalla fronte di
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serena, le labbra serie, il portamento onesto lanciarono al
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al cuore di Erostrato il primo dardo. Una candida
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tanto più si nasconde. Il giovane restò compreso da
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mostrarsi nelle adunanze festive. Il padre stesso la condusse
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da quel dolce costume. Il suo discreto genitore, benché
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svolazzava insieme. Declinava mollemente il viso or all'una
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impetuoso, né quando rimbombasse il tuono alle percosse dello
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sfere, né quando fremesse il mare tempestoso, non mai
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abbatté in un serpe, il quale già premuto da
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alle sue estremità, impedendogli il ritorcersi, e l'uccise
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e quanto era stato il suo volto inalterabile da
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institutore. Imperocché egli considerava il suo alunno, quasi non
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In queste gare assiduo il giovanetto avea quell'indole
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quel soave splendore empiendogli il petto di amorosa delizia
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rendeva cupo, dolente, pietoso il suono, seguace degli impulsi
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gli amori, lo sdegno, il lutto, la giocondità, il
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il lutto, la giocondità, il furore, la calma, secondo
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di tentare in quelle il suo destino. Ella non
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consapevole con quanto ardore il giovanetto li avrebbe intrapresi
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nelle sue sciagure. Ma il giovanetto omai evitava il
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il giovanetto omai evitava il colloquio, e col silenzio
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corone. Tanto romore toglieva il sonno alle palpebre di
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vestita di penne sdegna il nido e si lancia
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si lancia alle nubi. Il giovane pertanto dissimulando il
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Il giovane pertanto dissimulando il suo disegno quanto era
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Lemno, e sendo propizio il vento, salpò. Nell'abbandonare
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l'aure seconde increspavano il mare, sulla cui superficie
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la nascente luna. Giacea il giovanetto fuggitivo sulla prua
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voce. "Ahimè" sclamò Agarista "il tuo dolore ti vieta
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vieta di favellare, ma il mio fa che l
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conforto, sei tu divenuto il mio tiranno!" Così dicendo
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1815
sopra una mensa aperto il foglio. Leggendo il quale
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aperto il foglio. Leggendo il quale rimase da prima
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lagrime e lamenti percuoteva il petto, implorava gli Dei
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ospitale amicizia, raccomandando loro il suo Possideo qual più
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PROVE IN OLIMPIA ¶ Intanto il giovane entrato nel Golfo
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tempio di Delfo ammirò il seggio sul quale Pindaro
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tuoi versi celebrati!" Continuò il suo viaggio per Corinto
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a presentarsi a' cimenti. Il primo giorno si collocò
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1815
Nel quale argomento cresceva il suo discorso come da
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1815
che al diletto. Sdegnava il dire comune di cose
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quale taluno poi somigliò il suo ragionare a baleno
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ma non del pari il suono e la proprietà
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le ombre vespertine coprivano il tempio, e fu sciolta
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perché in nulla trapassava il valor comune. Suonò poscia
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note, ma poi sopravvenne il difetto di una scarsa
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Si presentò quindi Erostrato, il cui stile spontaneo, verace
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natura, destò maraviglia. Ma il nuovo aspetto di tanta
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sì riguardevole moltitudine impediva il libero impeto dell'istinto
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però comune sentenza che il giovane di Lemno, benché
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la modestia non impedisse il suo valore. In quella
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coronato Eufronimo di Delo, il quale da prima col
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tanta moltitudine sembrava vuoto il teatro per lo silenzio
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di concenti onde ampliare il suo stile. E però
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costumi di quel tristo, il quale stese la falce
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sendo io giovane quando il caso avvenne, ne intesi
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caso avvenne, ne intesi il romore in Atene, ove
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quando aspettava in carcere il giudizio. In quella città
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che, sdegnando costui sempre il tenore della vita comune
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in cui Erostrato arse il tempio, nascesse il Macedone
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arse il tempio, nascesse il Macedone Alessandro. Questi per
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uno col sangue e il pianto di molte genti
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Cleante, che tale era il suo nome, anziché sfogare
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in sensi ambigui che il fato destinava quel parto
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sentenze, prevalendo in lui il terrore agli affetti, deliberò
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quel lido a cui il vento lo recasse. Avea
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lo recasse. Avea dedicato il fanciullo vittima a Nettuno
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di quel Nume, e il motto: A Te sacro
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A Te sacro. Oltre il qual segno la natura
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la natura avea distinto il parto con una striscia
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luogo acconcio a collocare il fanciullo sull'erbe e
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fuoco le nubi, rimbombava il tuono fra le rupi
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dallo speco ov'era il fanciullo. Da quella vide
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la ratteneva un bambino, il quale stringendo le sue
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quell'officio pietoso. Saziato il fanciullo, la cerva nodrice
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dell'antro. Menalippo raccolse il fanciullo, seco recandolo sollecitamente
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la nodrice sconsolata, sparito il fanciullo, di cui niuno
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crini, le bende, percuoteva il petto, e il grembo
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percuoteva il petto, e il grembo ov'era generata
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disperate grida gli chiedea il suo Erostrato, lo incolpava
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lasciava ch'ella sfogasse il suo cruccio in lamenti
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narrò che avea spedito il fanciullo al tempio di
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tragitto, dedicato a placare il suo fiero destino, potea
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quella. Giunse perfine; e il servo, conforme l'ordinato
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inganno, espose avere consegnato il figliuolo sano a' sacerdoti
368
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Lemno poich'ebbe raccolto il fanciullo, s'inoltrava per
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stessi vi erravano atterriti. Il giovane valoroso vie più
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strinse nel braccio sinistro il fanciullo e trasse con
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spinse contro di lui, il quale con altra freccia
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consegnatolo, ed egli salito il suo palafreno, con quelli
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lieta fronte, quando vide il fanciullo e udì il
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il fanciullo e udì il caso, n'ebbe tenera
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osservò la collana e il motto, e fece congettura
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una ecatombe. Ma quando il sacerdote all'ara alzava
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alzava con le braccia il fanciullo in atto di
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Si turbò da prima il sacerdote; gli spettatori anelarono
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gli spettatori anelarono temendo il fulmine di Giove. Ma
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Nume del fuoco. Prevalendo il fausto augurio nella moltitudine
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1815
fu da quella accompagnato il fanciullo al palagio di
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aspettazione. Fu notato che il riso e il pianto
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1815
che il riso e il pianto, i quali con
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1815
temerli. Né quando fosse il vento impetuoso, né quando
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con ferrea voce pubblicò il decreto in questa forma
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1815
di Cleante di Corinto, il quale asserendosi padre del
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prole, ne ha perduto il dominio e lo ha
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Che non per questo il figliuolo ha perduti i
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però hanno decretato che il nominato Possideo, quando il
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1815
il nominato Possideo, quando il voglia, rimanga presso la
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con la speranza che il tempo, come suole, mitigasse
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oppressi e di oppressori. Il giovane solitario non resse
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delle nazioni gemono sotto il giogo de' tiranni per
394
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trista della tomba. Esaltava il principio che ogni uomo
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la scaltrezza de' magnati, il terrore della superstizione; esser
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della superstizione; esser giunto il tempo nel quale il
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il tempo nel quale il cielo mosso a pietà
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quella di un solo. Il quale foss'egli pure
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1815
d'ogni ordine civile, il disprezzo della opera di
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1815
la fronte, e tutto il volto oscurato da una
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caligine funesta. Sdegnato contro il destino persecutore d'ogni
402
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Asia, dirigendo ad Efeso il suo tragitto. Gli fu
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fu ora così propizio il vento, quanto gli era
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1815
suo quotidiano studio contemplare il tempio di Diana, considerarne
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1815
dicea: "Troverò ben io il modo di farvi attoniti
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dovrete ripetere in perpetuo il mio nome. Se per
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1815
i modi per eseguire il suo terribile disegno. Tanto
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1815
Dei, quando più mugghiava il pelago tempestoso, di notte
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1815
e in romore. Fremea il mare tempestoso. Da prima
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sovra li corpi. Quindi il gemito per le membra
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1815
riverbero della immensa combustione, il fumo della quale offuscava
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gli occhi ed affannava il respirare. Sembrava liquido fuoco
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1815
respirare. Sembrava liquido fuoco il mare sottoposto, donde i
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i naviganti rimiravano attoniti il caso. Nulla valse a
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frenare l'incendio vorace: il vento impetuoso lo favoriva
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ornamenti quanto permise loro il tempo. Il simulacro della
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permise loro il tempo. Il simulacro della Dea solo
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che tentasse di coprire il suo delitto, vantandosene per
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ottenerla era anzi necessario il vantarsene autore. Era poi
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Eccovi Possideo fra' ceppi, il quale alza a voi
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una maraviglia del mondo, il santuario delle nazioni, il
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il santuario delle nazioni, il più splendido culto, il
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il più splendido culto, il tesoro delle arti e
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1815
madre al seno palpitante il pargoletto al suono delle
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padre, non questi dilacerò il saio per la morte
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età de' nostri avi il tempio di Delfo, e
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1815
rimarrà con me sepolto il nome, né potrà oscurarlo
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nome, né potrà oscurarlo il tempo, né la vostra
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di me stesso, denudai il collo alla vostra mannaia
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sua eterna magione è il cielo. Che se ella
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Chi se ne duole? Il tempio era da voi
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certo sarebbe ardimento minore il vostro di arrogarvela che
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arrogarvela che non fu il mio di provocarla quando
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i fulmini del padre, il tridente del zio a
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inopinato. Né credo che il trascorso di un mortale
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più di un secolo il nome di Serse, il
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il nome di Serse, il quale in alcune opere
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da banda a banda il petroso monte Atos, e
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avendo una procella distrutto il varco di navi da
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giustificazioni, ma li rattiene il pericolo dell'esempio. Aprite
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al mio. Sendo pertanto il caso inaudito, mirabile, unico
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sfere godrà, spaziandovisi, udire il suono eterno della fama
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ardenti, le vene turgide, il fremito di tutte le
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sue membra facevano terribile il suo aspetto. Più volte
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la destra per imporgli il silenzio; ma li rattenne
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Quand'ecco si scosse il simulacro di Diana eretto
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molti scoccare; altri sentì il rombo dell'arco, il
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il rombo dell'arco, il fischio del dardo, il
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il fischio del dardo, il muoversi della faretra sull
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stesso a terra spento il reo, il quale già
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terra spento il reo, il quale già verso la
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prostravano alla Dea. Cessò il tremuoto; e ricomposti gli
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riconosceano la vendetta divina, il terrore della quale in
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indicavano sempre fuoco, poi il mare lo spinse a
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concordi pubblicarono decreto che il nome dell'incenditore fosse
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favella, né in scrittura. Il qual divieto sparse vie
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Imperocché la fama è il più indomito de' mostri
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lei sola, e implorare il favore delle Muse adulatrici
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si propose di eternare il suo nome, fu tal
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lodevole, benché ne fosse il mezzo scellerato. Le città
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più memorabile quella notte, il nascimento di Alessandro cognominato
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nascimento di Alessandro cognominato il Magno dal terrore delle
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la ruina del mondo. Il desiderio insaziabile di gloria