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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tentazione di essere felice, 2015

concordanze di «In»

nautoretestoannoconcordanza
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insieme con altre persone in uno stanzone con poche
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maltrattamenti. Il processo è in corso.» ¶ Scuoto la testa
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lo denunciassi, finirebbe dritto in galera!» ¶ «E tu non
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che le scivolano lente in bocca. Non so come
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Emma e io rimaniamo in piedi ad attendere un
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ho il diritto. Resto in silenzio e il dottore
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simili. Gli si legge in faccia che ha capito
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e scuote il capo in segno di disapprovazione. Non
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diversi tu e io, in un modo o nell
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mattinata è iniziata male. In autobus un ragazzo con
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orecchie si è sentito in dovere di alzarsi di
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di alzarsi di scatto in mia presenza, nemmeno fosse
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corrugato verso il finestrino. In realtà lo sbaglio è
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stavolta non sono stato in grado di trovare una
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da un’altra parte, in fin dei conti si
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sono dedicato alle mamme in attesa, uno spettacolo di
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finivano mica di prendermi in giro. Sì, bravi, divertitevi
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su una dannata panchina in balia del moccioso di
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affermato, sempre col sorriso in volto e la voce
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non è bello prendere in giro un poliziotto? È
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adesso? Portarti con me in questura?» ¶ A quel punto
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vescica. Così siamo entrati in un grande magazzino e
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pur di non mettermi in fila. A ogni modo
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certezze si sarebbero frantumate in un sol colpo. ¶ Il
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ho chiesto alle donne in fila. Nessuno aveva visto
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sono avvicinato e ancora in affanno ho urlato: «Federico
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trattenersi, infine è scoppiato in lacrime, mortificato. La proprietaria
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Non le è venuto in mente che, forse, qualcuno
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dalla poltrona e accogliere in casa chi ha bisogno
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nonno premuroso, non sono in grado di donare amore
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Questo pensavo mentre camminavo in silenzio, questo penso tuttora
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Pranziamo insieme?» ¶ Di male in peggio. «Okay.» ¶ Lei riprende
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sfoghi le sue mancanze in un’aula di tribunale
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di perdere tempo prezioso in astruse congetture. Perciò adesso
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e infilarmi le mani in tasca, ma lei si
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sala riunioni. Mi guardo in giro perplesso e domando
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Qui?» ¶ «Qui» replica secca. ¶ In quell’istante entrano due
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con dei fogli A4 in mano e li dispongono
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io neanche l’ascolto, in quasi ottant’anni mi
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Come?» fa lei sorpresa. ¶ «In questo modo barbaro!» ¶ «Cosa
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c’è di barbaro in un po’ di insalata
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di carta come tovaglietta in una sala riunioni!» ¶ «Con
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due strade davanti: ritirarti in fretta e furia, o
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stia facendo. Sei sempre in questo dannato ufficio. Io
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hai mai chiesto nulla in cambio. Eri onesto, non
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pretendevi.» ¶ Chino il capo. In questo ha ragione, non
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donato debba tornare loro in qualche modo. Una specie
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Lei si fa rossa in viso, quindi afferra il
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qui con me?» chiedo. ¶ «In che senso?» ¶ «Cosa pensi
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mio nipote: mi sbatte in faccia la verità senza
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voglio bene?» chiede lei in tono ironico. ¶ «Per forza
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fa l’ho beccata in compagnia di un uomo
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trovato curioso il modo in cui gli animali riescono
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concentrati per interminabili minuti in attesa di un solo
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nemmeno tirargli uno schiaffo in pieno viso. ¶ «E guarda
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extraconiugale!» ¶ «Perché è stata in macchina con un tipo
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a posto...» ¶ Lei resta in silenzio per un po
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interrogatori degli ultimi giorni.» ¶ In effetti mi sto comportando
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impietosisco, desidero andare fino in fondo. ¶ «Passami Federico, lo
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scorretto per entrambi, eppure in quel caso non dici
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I due si guardano in giro con circospezione prima
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via. Allora mi protendo in avanti ed esclamo: «Ma
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questo punto mi sento in dovere di effettuare la
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credevo di essere bravo in tal senso, ma forse
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mentre invece siamo nudi. In Sveva ritrovo me. Io
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Rossana. ¶ «Non lo so.» ¶ In realtà lo so, solo
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sono più tanto sicuro. In fondo, che diritto ho
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Solo che ormai sono in gioco e devo sapere
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e devo sapere qualcosa in più sul vecchiaccio che
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auto e s’infila in una tabaccheria. Quando esce
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tabaccheria. Quando esce, ha in bocca un sigaro e
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allegra fattoria giaceva tristemente in un sacco insieme con
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autostrade. ¶ L’uomo risale in macchina e riparte. Mi
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lasci qui!» esclamo, quindi, in segno di resa. ¶ Il
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non ora, non qui, in mezzo alla gente. Se
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polizia per atti osceni in luogo pubblico, non potrei
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che vedere mia figlia in compagnia di un uomo
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ti capisco» ribatte lei. «In effetti non so cosa
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so cosa ci trovi in quel vecchio.» ¶ «Grazie del
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al mio povero stomaco in subbuglio. ¶ «Comunque stasera ho
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che mio figlio è in buone mani» commenta lei
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assomiglia, sarà un leone in tribunale!» ¶ Restiamo per un
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l’indomani deve lavorare. In un simile contesto, col
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luna che si riflette in acqua e illumina Capri
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acqua e illumina Capri in lontananza sono ben poca
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è sempre la stessa, in lingerie o con una
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sul divano e vado in bagno. Ma tu guarda
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le racconti nulla. ¶ Siamo in due ¶ Il segnalatore mi
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ha i capelli scompigliati in ciuffi impazziti e le
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si può neanche correre in questo condominio?» ¶ In effetti
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correre in questo condominio?» ¶ In effetti, mi risulta alquanto
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contusione. ¶ «Importa nel caso in cui lei si permetta
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non si vede nessuno in giro. ¶ Riesco, infine, ad
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a casa. Filo dritto in cucina, poso i sacchetti
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sano e la spingo in casa mia. Lei mi
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la faccio. ¶ «Dobbiamo andare in ospedale e raccontare la
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della sua galleria sia in carne e ossa». ¶ Dante
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un risolino contenuto, ma, in realtà, capisco che non
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rimbambito da non stare in piedi o se, al
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amico e m’infilo in auto. ¶ «Grazie per avermi
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solo pensiero di infilarmi in una nuova discussione con
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mi arrabbio o do in escandescenze. Sveva, al contrario
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gira, ancora più tesa in viso. «Perché mai dovrei
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aspettavo un successivo scatto in avanti dell’ira, Sveva
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è come lo specchio in camera di Rossana, riflette
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è che ti senti in colpa.» ¶ Già, ha ragione
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parte del suo lavoro. ¶ «In ogni caso non ti
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storia? Non mi tirare in fatti che non mi
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finiti a fare ciò in cui credevano, anzi, ciò
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vita, e il giorno in cui riuscii a diplomarmi
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di ragioniere che avevo in tasca e mi misi
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me ne andai. ¶ Anche in quel caso i miei
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i conti dell’azienda in ordine. Resistetti dieci mesi
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che sembrava volermi ingabbiare in una vita già predefinita
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amore senza pretendere altrettanto. ¶ In quegli anni tornai di
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fallito. ¶ A ogni modo in quel periodo Caterina mi
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una musica da ascoltare in sottofondo. La mia vita
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si trasformavano, negli anni, in rimpianti. Eppure, ora lo
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una cosa da tenere in disparte, perché in disparte
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tenere in disparte, perché in disparte il lavoro non
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insegna a godere fino in fondo del fatto di
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passava, per non guardare in faccia la sola e
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verità: non sono stato in grado di cambiare nulla
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i ladri possano intrufolarsi in casa. A rubare che
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dentro come se vivessi in un caveau.» Intuisco dall
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tuo fianco. Lo precedo in salotto e mi accomodo
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coraggio di scappare. E in città non ha nessuno
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rimaniamo con le mani in mano. Può essere che
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tu?» ¶ «No, è che, in effetti, non ho ancora
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pena. Lo vedrei bene in una vignetta delle Sturmtruppen
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dire quel che pensa. ¶ «In effetti, mi sa che
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anni l’hanno tramutata in una strega che, però
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alla vita. ¶ «Okay, siete in maggioranza. Lasciamo il testo
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una tovaglia. M’infilo in casa e leggo il
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di persone che chiacchieravano in attesa del loro turno
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resto della serata (trascorsa in una fatiscente stamberga poco
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non essere il solo in imbarazzo. Eppure siamo adulti
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impeccabile, concludere la serata in modo brillante, ma non
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ragazzini con la cresta in testa, la sigaretta in
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in testa, la sigaretta in bocca e il collo
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viso adolescenziale che portano in giro. Vorrebbero spazio lungo
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cosa fare gli eroi in questa città, ancora non
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della tua famiglia?» ¶ Be’, in effetti, mi costa molta
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per avere l’ufficio in pieno centro. Dovresti essere
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sempre nere, parla esclusivamente in dialetto e non si
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che dice. Molte volte in passato mi sono trovato
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infine, è il macellaio. In realtà lui è un
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gruppo di tre che in base alla lentezza del
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nell’androne per lanciarsi in seducenti miagolii e strofinate
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ancora così indissolubilmente fiduciosi in un colpo di fortuna
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erano ancora piacenti e in bella forma, di certo
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dal naso, nessun dente in bocca e la cataratta
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si accontenta di vivacchiare in casa della signora Vitagliano
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me i cattivi piacciono. In questo condominio, poi, ha
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umidità. Eppure queste ultime, in genere, sono le più
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le più affidabili, rimaste in piedi nonostante tutto, ad
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le chiavi dal cappotto. In quel momento la porta
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il mazzo. Belzebù corre in casa, io attendo sull
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gonfio. C’è qualcosa in lei che mi attrae
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mi fissa. Allora prendo in mano la situazione. Sarò
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ribatto subito, «acqua passata.» ¶ In realtà non ho dimenticato
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ferma. Belzebù si presenta in cucina, il suo stomaco
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a un’amica?» ¶ «No, in città non ho nessuno
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cosa che mi viene in mente di fare quando
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Vuole abortire?» ¶ «No.» ¶ Resto in silenzio. Forse è venuta
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questioni private da risolvere in famiglia.» ¶ «Ha provato a
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più questa donna sconosciuta in dieci minuti che i
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che i miei figli in una vita. ¶ «Dov’è
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il poveretto è ancora in attesa di mangiare. Allora
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vicina l’unica cosa in mio possesso, un po
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lo devi fare fino in fondo. Un po’ come
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che sarebbe passato, che, in fondo, non era successo
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e mi sono rifugiata in un bar. Ma quando
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i mobili della cucina in cerca di una fantomatica
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mi piace essere preso in giro sull’argomento. ¶ «Dovrebbe
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a farci visita solo in alcuni rari momenti e
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torno alla televisione. ¶ Rimaniamo in silenzio a guardare lo
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di andare a letto, in fin dei conti sempre
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che si è vestito in modo inappropriato. La gente
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quadri di Perotti, ma, in realtà, è molto più
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riunioni, viaggi improvvisi. ¶ Rimaniamo in silenzio, uno di fianco
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spalancati dallo stupore. E, in effetti, credo di non
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stare da solo. È in compagnia che hai qualche
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la bandiera americana e in primo piano Superman con
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bicchiere di vino rosso in mano. In testa ha
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vino rosso in mano. In testa ha un cappello
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senza farmi troppi problemi. In ogni caso devo liberarmi
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lo tiene? Devo andare in bagno.» ¶ Lui si prodiga
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bagno.» ¶ Lui si prodiga in un sorriso imbarazzato e
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scopo; al mio ritorno in sala, infatti, l’uomo
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che peggiori di giorno in giorno. ¶ Comunque, dicevo, il
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ti piace?» ¶ Mi guardo in giro e rispondo: «Sì
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seduto in piena notte in compagnia di un animale
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decide» di amare perché, in fondo, non ne ha
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andrei tutto il giorno in cerca di qualche micetta
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impiegato generazioni per tramutarsi in un debosciato che ha
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combinando, agisco d’istinto. In alcuni casi o ci
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chiederebbe scusa e arretrerebbe in casa. Invece ci sono
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un femore. Allora metto in scena una delle mie
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un generale dell’esercito in pensione, veda di moderare
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e io mi produco in un ghigno di soddisfazione
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moglie, poi si lancia in casa e sparisce. Emma
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contrariato e mi avvio in bagno. Devo urinare, come
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se non lo vuole. In quasi ottant’anni ancora
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inerme di Eleonora Vitagliano, in pantofole e vestaglia. ¶ «Ciao
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soprattutto se mi trovo in pigiama, ma il termine
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fa lei e afferra in grembo il gattone ruffiano
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d’ingresso, sperando che in tal modo la vecchiaccia
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rimane lì, con Fuffy in braccio, a guardarmi fisso
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braccio, a guardarmi fisso in volto. ¶ «Eleonora, sono le
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un panno sulla bocca.» ¶ «In ogni caso la ragazza
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di prometterle qualunque cosa in questo momento. ¶ Saluto lei
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bella nottata! Una bevuta in compagnia di un gatto
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ragazzi quei trecentosessantacinque giorni in più fanno la differenza
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vecchia parente nello spiattellarti in faccia la verità, e
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l’attesa si trasforma in speranza e rende il
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trabocchetti della vita. E, in effetti, è quella l
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undici mesi per condurre in porto il piano, mesi
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po’ come un cagnolino. In definitiva fui perfetto. Solo
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baciammo di nuovo e in pochi istanti ci trovammo
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Anna è tuttora ramificato in qualche capillare periferico del
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semmai preferisce colpirti dritto in faccia con uno schiaffo
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altri, non sono state in grado di reggere la
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essere come un viaggio in Oriente, un’esperienza che
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candidi e ci infilano in una cassa dopo che
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la stessa tecnica anche in casa mia. Mi riparo
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dai miei stessi germi. In realtà è un’abitudine
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un’agenzia di servizi in via dei Tribunali, in
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in via dei Tribunali, in pieno centro storico. Un
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storia dell’immolazione iniziale in virtù della quale poi
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per le energie profuse. In realtà gli anni in
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In realtà gli anni in cui tutti ti invitano
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pensare ai successivi che, in ogni caso, non valgono
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persa alla prima curva. ¶ In ogni caso, dicevo, sono
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più folle di quanto, in realtà, non sia. La
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gesti piccoli e ripetitivi, in realtà mi annoio, non
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più e del meno in attesa del proprio turno
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sia alle Poste o in banca, al supermercato come
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e mi faccio portare in un altro quartiere. ¶ Per
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con solo tre denti in bocca e le unghie
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bisogno di alcun aiuto. In ogni caso sono stato
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a trascorrere una serata in compagnia di quei rompiscatole
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meno ruvido. Si sbagliavano. In genere si dice che
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padri severi si tramutano in nonni affettuosi. A me
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oggetto pesante fosse caduto in terra, quindi il silenzio
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trovato bene, perché avventurarmi in cose che non mi
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che rovistava nella borsa in cerca delle chiavi e
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le omelie per prodursi in un elenco dei miei
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che i nipoti prendono in giro, uno che ripete
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per un nostro messaggio, in ogni caso ho pensato
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della sua vita. Ebbene, in tutto questo tempo non
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capito che ho capito. ¶ In ogni caso non potevo
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ho afferrato il tonno in offerta e mi sono
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che la vita gira in tondo e alla fine
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al punto di partenza; in un vecchio di ottant
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di ottant’anni e in un neonato, se guardi
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non solo. Adoro trasformarmi in altre persone, assumere identità
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assumere identità diverse, vivere in modo fantastico. È che
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vocine irritanti che bisbigliano in modo insistente: Datti una
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una mossa, non marcire in casa, fai qualcosa di
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l’istinto sono conservati in tutto ciò che avrei
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recuperare il tempo perduto, in pochi anni devi mettere
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il gong, come se in un quiz televisivo cominciassi
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così da essere lasciato in pace. Se fosse un
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contrario, potrei assumere, anche in questo caso, due sembianze
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otto pagine o foglio in bianco. Ambedue le possibilità
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gradimento. ¶ «Non dobbiamo entrare in una banca con un
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bisogno di uno schiaffo in pieno viso. ¶ «Sì, Marino
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lo uso, devo tenermi in allenamento se voglio continuare
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piacere presentartelo.» ¶ Mai sentito in vita mia, ma ammetto
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stridulo, come una donna in fase premestruale. ¶ «Va bene
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mi propongo di comportarmi in modo diverso con Dante
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la fa passa.» ¶ Resto in silenzio, senza più argomenti
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una galleria d’arte in pieno centro storico, un
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perché resta un attimo in silenzio, quindi mi saluta
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si legò al secondogenito. In realtà io non scelsi
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Dante arrivò nel momento in cui Sveva sbocciava come
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i ruoli adesso. Forse in questo modo potremmo aggiustare
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fatti!» esclamo una volta in casa. ¶ Le mie parole
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le cose sarebbero andate in modo diverso.» ¶ Le pareti
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darmi torto. L’orologio in cucina, intanto, continua a
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mai reso conto, ma in questa casa il silenzio
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fabbricato e si imbuca in casa mia. Credo sia
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diabete. ¶ Comunque a me, in fin dei conti, la
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vaga per il condominio in cerca di qualche stupido
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notte mi snerva. Vado in cucina e mi paralizzo
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il quale lo divora in un istante e poi
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alquanto ridicola: sono seduto in piena notte in compagnia
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ha parlato una sera in cui mi presentai con
290
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da cinque euro acquistato in una stamberga dietro casa
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bravo. ¶ «A mangiare?» ¶ «Eh, in un ristorante.» ¶ «Che è
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e burbero. ¶ «Potremmo andare in qualche localino a mangiare
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un po’ di noi. In fondo ci conosciamo da
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di te.» ¶ Rossana è in piedi e mi volge
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indugia con le mutande in mano, la proposta deve
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le parole, è come in un cruciverba: una sbagliata
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mille brontolii. Mi produco in un finto spasmo di
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sovrastarne il rumore, ma in realtà, se potessi, mi
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e scappai via. No, in realtà non è stata
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non c’è giorno in cui non chieda perdono
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quella di una vergine. In quei momenti sono capace
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me l’aspettavo. E in ogni caso nun è
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domanda che lei attende in silenzio: «È successo qualcosa
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dico, «ci alziamo, andiamo in cucina, mi prepari una
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per cui mi trovo in questa casa. Poi sollevo
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nemmeno dieci euro, ma in fondo basta una buona
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coraggio di chiedermelo. E, in effetti, è molto più
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dovrei dire ’due femmine’.» ¶ «In che senso?» ¶ «Il maschio
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scusa?» ¶ «Ha un compagno?» ¶ «In realtà a me lo
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a renderla così attraente. ¶ «In realtà non mi parla
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po’ potrebbe anche andarsene in pensione. Cerco di non
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quanti uomini sono passati in questa cucina nell’ultimo
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io ho già messo in moto il cervello in
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in moto il cervello in cerca di una soluzione
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Com’è possibile?» ¶ «Lavorava in nero, ’o ssaje come
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mi è appena venuta in mente un’idea. ¶ «Forse
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L’invito a cena.» ¶ In realtà adesso non ne
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attimo e annuisco serio. In realtà credo che il
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accordo: va bene tenersi in allenamento, ma sfruttare troppo
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due sacchetti della spesa in mano. ¶ «Uè» esordisco, «come
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passa accanto per introdursi in casa, più precisamente in
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in casa, più precisamente in cucina. Gli vado dietro
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vado dietro senza capire, in attesa di una spiegazione
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e nel momento preciso in cui la pronuncio mi
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che faccio o dico in sua presenza. È come
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capace di non farlo. In realtà nemmeno mi interessa
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la sua presenza, anche in sua assenza, è pressante
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guardarlo terminare l’operazione in silenzio. ¶ Alla fine lui
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ed esclama: «Ti vedo in gran forma!» ¶ «Anche tu
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forma!» ¶ «Anche tu sei in forma» mi sforzo di
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commento su una donna in mia presenza. Per un
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possono esserci incertezze. E, in effetti, anche un gay
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signora Vitagliano era intenta in una delle sue attività
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e me mentre torno in casa, «che ve ne
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record. Meglio arrivare fino in fondo a passo lento
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le prime tre nottate in bianco ho afferrato il
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sonno, il cervello è in fase Rem, quella in
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in fase Rem, quella in cui si sogna, il
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non sei neanche più in grado di immaginare una
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aprire gli occhi. Tanto, in queste condizioni, di dormire
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dell’anta del mobile in sala da pranzo, o
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veglia, invece, sono ancora in grado di dire la
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è buio, un antifurto in lontananza suona a intervalli
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Solo che per mettere in atto un simile piano
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momento di alzarsi. Vado in bagno. Non dovrei dirlo
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un vecchietto che ruba in un supermercato è visto
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ritrovo davanti alla scuola in attesa di mio nipote
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e infilo le mani in tasca. Sono arrivato in
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in tasca. Sono arrivato in anticipo, una delle cose
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fianco cui dare spiegazioni. In ogni caso ho esagerato
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questo vecchio che porta in giro il nipote fino
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me, invece, si torna in taxi. E vorrei ben
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Posso spendere i soldi in taxi e Rossane varie
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un maresciallo dei carabinieri in pensione. Lei guida in
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in pensione. Lei guida in modo inappropriato e pericoloso
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scrivania sulla quale campeggia in bella mostra la foto
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la vecchiaia è venuta in mio soccorso: ho capito
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torna indietro e rientra in auto. Da quassù intravedo
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scatto, con ancora Federico in braccio. Quindi lo posa
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e la voce immersa in una conversazione sbrigativa con
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di drago e sorrido. In fondo siamo uguali noi
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ascensore, trovo Eleonora con in braccio un gatto che
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trascorrere la vita immersa in quel tanfo stomachevole. Eleonora
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rintanate tra le auto in sosta, e la sua
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un ospizio per felini in difficoltà. In realtà quei
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per felini in difficoltà. In realtà quei pochi che
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li ho sempre visti in gran forma, ma siccome
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è costretta a portarli in casa perché malati o
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mazzo e a infilarmi in casa. Alla mia età
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pochi secondi di autonomia in apnea. Purtroppo, però, accade
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ed essere gentili ma, in realtà, sono inorriditi dallo
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sulle loro pupille. Sgusciano in ascensore mentre dedicano un
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più sorpreso sono io; in tanti anni mai ho
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difendersi dalla puzza. E, in questo, anche la coppia
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gatto, che si intrufola in casa e scompare nel
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vendere, dice che è in difficoltà, che tanto l
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gliela faccio trovare tutta in disordine.» ¶ Non ho alcuna
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a mia disposizione è in esaurimento. Perciò saluto Eleonora
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toppa nel preciso istante in cui anche la terza
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tutto fuori luogo sia in questo condominio, composto per
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subito ti trovi impelagato in cose che non ti
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il cappotto e vado in cucina mentre ondeggio il
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mentre ondeggio il capo in segno di disapprovazione. Il
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di sicuro più represso. ¶ In un normale rapporto di
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ed è meglio restare in silenzio. ¶ «Non è tanto
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ti avrei pure coperto in caso di necessità. Ma
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sapere cosa ci trovi in quel pezzo di antiquariato
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devi essere cattivo. E in questo, lo sai, sono
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solo e mi guardo in giro. Le sale riunioni
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sala e si siede. In apparenza sembra calma, eppure
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tradisce il pianto versato in solitudine, forse in un
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versato in solitudine, forse in un bagno anch’esso
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come il luogo dove in quest’istante un padre
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felpata. ¶ «Ebbene, caro papà, in quel vecchio soprammobile, che
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è irta di difficoltà. ¶ «In lui ho trovato affetto
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sento più forte e in grado di affrontare tutto
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se le poche volte in cui ho tentato di
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un abbraccio, sono ancora in grado di donarlo senza
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ora non mi troverei in questa situazione, ora lui
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e le mani serrate in un pugno. ¶ «Lascia stare
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ti arriva un cazzotto in faccia, la prima cosa
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mi viene incontro con in mano il famoso Gormita
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di voler essere preso in braccio. Lo afferro e
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gli do un bacio. In questo momento mi sembra
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uscio con il figlio in braccio e gli occhi
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il pulsante. Una volta in strada, ho già capito
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a parlare di politica in un vecchio scantinato nel
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idea originale, né scritta in modo superbo, ma la
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la spronai a credere in se stessa e a
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prolungare la piacevole attesa. In fin dei conti stavamo
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sentire il cuore palpitare. ¶ In breve Daria terminò il
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unica a credere fino in fondo alle mie parole
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copia e la rilessi in una notte. La mattina
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tenermela stretta. Invece pensai in cuor mio che prima
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al parco, nella metro, in un cinema, in un
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metro, in un cinema, in un caffè, alla presentazione
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la incontrai per caso in farmacia. Caterina si era
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Il giorno dopo andai in libreria e lo acquistai
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ultimi giorni di lavoro. In quelle pagine mi ero
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di fiori. Ma anche in quel caso caddi nel
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per la prima volta in vita mia. Devo essere
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gli urti della vita. In vecchiaia capisci che sono
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due giorni sono tappato in casa, un record per
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figlia e mi ripete in continuazione l’ultima delicata
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giornata lì con lei, in quella maledetta sala riunioni
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tutte, ascoltare Sveva fino in fondo. Ma settantasette anni
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giornate, il dopo schiaffo in faccia. Solo che a
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quello l’esatto istante in cui capisci che la
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scappata via per sempre. In ogni modo, lei si
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ricordi ti stiano cascando in testa per il dolore
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non delle immagini sbiadite. In una c’è Sveva
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è Sveva che ride, in bocca le manca un
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nel tentativo di scovare in un’immagine scolorita di
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la soddisfazione di urlarti in faccia la mia rabbia
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ha lasciato qualche strascico in più.» ¶ «Ma dai. Piuttosto
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Barbie, nell’esatto istante in cui bussano alla porta
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seguendo questo che sbuco in cucina e trovo Emma
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premuroso, un po’ perché, in effetti, nel riammirare la
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te l’altro giorno in ospedale, ma ti ringrazio
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collo e l’ingurgita in un secondo. Dopodiché si
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avvicina, sa di essere in difetto e non vuole
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fa. Lontano da lui in ogni caso.» ¶ «E il
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un bicchiere di vino in un sorso. La vita
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di lui, dovresti prendere in seria considerazione l’ipotesi
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non ti lascerà mai in pace» aggiungo. ¶ Lei china
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e se lo mette in grembo. «Hai ragione» commenta
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un discorso all’altro in un baleno. ¶ «Loro qua
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e se ne va in salotto. Forse tornerà dalla
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aveva appoggiato poco più in là e apre la
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prendere dalla cosa, che, in fin dei conti, non
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stato a sentire Marino in vita mia, perché cominciare
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riva prima di tuffarsi in acqua. Cara Emma, se
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soddisfatta, io, viceversa, sono in un bagno di sudore
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e infilo gli abiti in un vecchio scatolone. ¶ Poi
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di nuovo il lavoro. In realtà non ho grandi
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dimenticata di chiedermi qualcosa in più su Rossana. A
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mi limito a ribattere. ¶ In realtà sono molto teso
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imparare presto a mascherare in loro presenza noia, dolore
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comprato casa a Chiaia, in una piazzetta che sbuca
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contorta, un appartamento elegante in uno stabile antico, con
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camicie per farmi dire in faccia da mio figlio
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trasferirgli tutte le scorte in mio possesso, ma l
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fare questo passo, ma in fin dei conti nell
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estranea almeno quanto lui, in un salotto arredato con
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a far capire che in Dante c’è poco
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braccio e mi conduce in cucina, invasa dalla fragranza
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zafferano e carote, sardine in tempura, crostata di piselli
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Leo circuisca anche me in una conversazione sulla cucina
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difficile dire la mia. In realtà tutto ciò che
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Perotti illustra mi produco in uno sbadiglio. Ho dimenticato
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penso che se nasci in un certo modo, non
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modo, non puoi morire in un altro. Ti illudi
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sotto i miei piedi. In realtà a Napoli più
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sui ciottoli, qualche risolino in lontananza, o due bicchieri
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ancora una volta Sveva in piedi accanto al frigo
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sia piaciuta granché, ma, in effetti, non mi aspettavo
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pensieri e mi trascina in salotto. Sto lasciando Rossana
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salotto. Sto lasciando Rossana in balia dei miei due
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maniera, ma Sveva entra in salotto con una pietanza
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salotto con una pietanza in mano. Leo ne approfitta
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ne approfitta per tornare in cucina e io mi
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Così faccio un passo in avanti per allontanarmi, ma
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mi resta da vivere in modo bizzarro. Ho trascorso
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salotto con nuove pietanze in mano e il sorriso
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tento sempre di migliorarmi. In punto di morte mi
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dedico uno sguardo rispettoso, in fondo non è un
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giro verso mia figlia in attesa dell’ennesimo sguardo
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interesse nascosto e voglia in qualche modo rovinarmi la
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fratello. Ciononostante mi sento in dovere di intervenire per
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te lo dice dopo, in privato.» ¶ «No, facciamo in
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in privato.» ¶ «No, facciamo in un altro modo ancora
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mi alzo per andare in bagno, Dante mi fa
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strada, accende la luce in gabinetto e resta lì
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cui ringraziarmi, sei ancora in credito!» ¶ «Non fare troppo
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severo con te stesso, in fin dei conti non
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sembra neanche di trovarmi in un cesso, ma in
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in un cesso, ma in una hall. Per fortuna
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il compagno, infatti, sono in cucina con Rossana. Incredibile
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scelta del tuo Enrico in fondo un po’ lo
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anche tu ti trovi in quel punto della vita