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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandra Arachi, Coriandoli nel deserto, 2012

concordanze di «Io»

nautoretestoannoconcordanza
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visita di reparto. Ma io lo voglio affrontare tutto
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mie viscere. Posso cominciare io a masticare la mia
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tutti a sbattere, voi. ¶ Io camminerò lento lento in
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come vorrei spiegarti adesso io. ¶ C’è l’amore
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lui. ¶ Lui è morto. ¶ Io adesso ho soltanto questa
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Massa, anche quest’anno? ¶ Io, con molta probabilità, dovrò
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aveva niente da perdere. ¶ Io ho perso tutto, giorno
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rendermene conto. ¶ Sono stato io il primo che ha
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Tommaso, te lo giuro, io in via Panisperna ci
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entrato prima di lui. ¶ Io gli ho presentato il
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il direttore dell’istituto. ¶ Io gli ho preparato le
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carte per il concorso. ¶ Io, poi, sono stato costretto
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in giardino senza soprabito. ¶ Io mi procuravo le molliche
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al bordo della fontana. ¶ Io mi tirai su, all
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perdere la dottoressa Mortara. ¶ Io non avrei mai saputo
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per i suoi esperimenti. ¶ Io avrei voluto accanto a
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glielo metteva sul comodino. ¶ Io ho fatto finta di
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cervello.” ¶ Ho bevuto anch’io l’acqua minerale. ¶ Volevo
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ferrato, in materia. ¶ Sono io l’autore di un
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aria delle grandi occasioni. Io la tristezza del mio
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eri un elettrone quantistico. ¶ Io avevo sempre sbagliato, quindi
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lanciarmi. ¶ Lui si sposava. ¶ Io dovevo dichiararti il mio
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il discorso e sono io che invece devo interrompere
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il 6 novembre, era il 1926. Io avevo ventisei anni, lui
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più bravi del pianeta. ¶ Io nelle campagne di Arcetri
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lui era voluto fuggire. ¶ Io lì ho cominciato a
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A dire il vero io ti ho capito: tu
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ha vinto il Nobel, io...” ¶ “Lui chi? E tu
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che cosa hai fatto?” ¶ “Io, Tommaso, sto provando a
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avrebbero riso molto, dopo. ¶ Io mi sentivo morire mentre
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a tirare la palla. ¶ Io avevo orecchie soltanto per
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figuriamoci. ¶ L’ho tranquillizzato io. L’ho fatto distrarre
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vecchio orologio a cucù. Io l’ho trasformato in
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Aspetta soltanto che torni io per riparare l’orologio
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sopra il letto, e io alla scrivania. ¶ Da adolescenti
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nuovi. ¶ Quel pomeriggio, però, io avrei voluto soltanto bucare
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E delle date. ¶ Ma io non avevo nemmeno un
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e pacchetto. ¶ Sono stato io a salvare la più
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RIVOLUZIONE BORGHESE. ¶ Non ero io, però. ¶ Il proiettile non
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Nessuno se ne accorge. Io non riesco a parlare
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intuitivo. ¶ Aveva creduto che io fossi stato sul serio
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dovevo essere stupido anche io, mi ha redarguito. ¶ Clara
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nemmeno rivolgermi uno sguardo. ¶ Io ho seguito Betty in
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multipli. ¶ Bang. ¶ Bang. ¶ Bang. ¶ Io sono andato a sbattere
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fratello. ¶ Glielo dico meglio. ¶ Io ho sostituito nel cuore
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ho sempre voluto credere io, però. ¶ Tommaso: io Enrico
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credere io, però. ¶ Tommaso: io Enrico Fermi l’ho
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continuato a spiegarsi, sebbene io non glielo avessi chiesto
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Però. ¶ Però il successo io non l’ho mai
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cambiava. ¶ Era vero che io nella vita avrei sempre
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una settimana esatta e io vorrei proporti per allora
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già chiusa. ¶ Gliela insegno io la fisica, Rita. Tutta
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sempre stato più bravo io ad insegnare. ¶ Più bravo
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testa. ¶ Gliele avrei raccontate io le mie angosce, stanotte
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un’ebrea da sterminio. ¶ Io invece durante la guerra
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aveva bisogno di aiuto. ¶ Io non mi sono mosso
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di tipo chirurgico. ¶ Ma io non potevo saperlo. ¶ Nella
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bella bicicletta, quella notte. ¶ Io non avrei nemmeno letto
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aumentare la radioattività. ¶ Ero io da solo in via
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E raccontava, raccontava, raccontava. ¶ Io, ad essere sinceri, avevo
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rivista pornografica. ¶ Rideva Tommaso. Io devo essere diventato rosso
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so usare le parole, io da solo. ¶ “Professor Persico
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Nessuno protesta. ¶ Vorrei farlo io. ¶ Scusi, signore elettrico... ¶ Scusi
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protestare. ¶ Bisogna volerlo fare. ¶ Io ho sempre subìto. Come
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ti devasta l’anima. ¶ Io non ho avuto neanche
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dalla parte degli imperialisti, io. Non me lo hanno
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voce metallica della radio. ¶ Io l’ho letta sui
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Marcuse. Te li regalo io i libri, se vuoi
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hanno mai detto nulla. ¶ Io sono certo, però, che
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sono arrivati quasi fermi. ¶ Io ho rallentato la mia
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quell’attimo all’umanità. ¶ Io, dopo trentaquattro anni, non
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riposare. ¶ O forse sono io che immagino tutto. Che
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per tutto il viaggio. ¶ Io fissavo lo specchietto retrovisore
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cantare insieme con loro. ¶ Io le spiavo ridere in
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a Marina di Massa. ¶ Io non sapevo come fare
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Sì forse sono proprio io che mi sono aggiustato
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piaciuta. ¶ Forse sono stato io che ho seguito Nella
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non l’ho scritto io.” ¶ “Non ho sbagliato. Tu
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Fermi non vi confidavate?” ¶ “Io sì.” ¶ “E lui?” ¶ “Ho
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finita. ¶ Per il dopoguerra io ho accettato un posto
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sua colpa, personale. ¶ Ma io sono sicuro. Fermi non
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Fermi questa frase. Ma io l’ho sempre pensata
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uscivi sempre senza soprabito. Io ti seguivo con le
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l’ombra degli alberi. ¶ Io non soffrirò il caldo
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gabbia. Sta piangendo. ¶ “Professore, io lo so chi è
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se dico questo. Però io sono contenta che Matteo
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mio amore. ¶ Ci sono io. ¶ Sono trentaquattro anni, sette
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la verità è che io non c’entro nulla
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entrati dentro il laboratorio io ero stordito. ¶ Lui urlava
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fascio di neutroni quando io e Fermi siamo entrati
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entrati in laboratorio. ¶ Ma io in tutti questi anni
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della lentezza. ¶ Ero stato io, invece. Eravamo stati noi
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invece. Eravamo stati noi. ¶ Io lo avevo ispirato con
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Un’architettura ingegnosa. ¶ Ascolta. ¶ Io avevo indugiato a lungo