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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «Io»

nautoretestoannoconcordanza
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come se fossi anch’io uno di quei gameti
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mi vedrai.» ¶ E allora io la guardo, la guardo
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calmo, così tranquillo, che io e la Musa ci
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prima o poi...» ¶ «Ma io l’ho già incontrato
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e di schiuma. ¶ «Ma io le ho già viste
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com’è possibile, se io sono qui?» le rispondo
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l’ultimo abisso. ¶ E io allora guardo, provo a
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carlinga. ¶ Salto dentro anch’io. ¶ L’acqua sotto di
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me le stringe forte. ¶ «Io mi fermo qui!» mi
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mi dice all’improvviso. «Io devo restare qui, in
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di vita e morte. Io devo tornare nella mia
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Proprio perché sta crollando! Io devo restare nella mia
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e dentro di te. Io posso solo continuare a
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che sta crollando.» ¶ «Ma io come farò a sapere
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sapere che ci sei?» ¶ «Io ci sono, ci sono
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incontrata. Mi incontrerai.» ¶ «Ma io non lo saprò, non
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saprò, non lo vedrò!» ¶ «Io sono dentro di te
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sono dentro di te. Io ti ho ispirato, ti
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me nell’infinito buio. «Io sono la tua regina
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metto a correre anch’io, anche se non so
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volta del cielo? Eppure io sono sceso già dalla
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sì!” mi dico correndo. “Io lo conosco questo vento
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dei vivi, di notte... Io l’ho già conosciuto
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dei morti.” ¶ «Sì, sono io!» mi risponde da lontano
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anche da così lontano. «Io ti sto solo indicando
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tra i due cieli. Io sono scesa fin qui
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gli altri. «Devi schierarti!» ¶ Io continuo a correre, a
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con fragore, nel buio. ¶ «Io non sono tracimato qui
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a correre a perdifiato. «Io non tracimerò dalla morte
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Mi sono seduto anch’io sulla panca, mentre il
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più. Ci sono solo io di fronte a lui
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di non vedere niente. ¶ Io non rispondo. ¶ «Sta guardando
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indistinguibile dal silenzio. «Sì, io non ho genitali maschili
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è tutto nero. ¶ «Generale, io non la vedo!» ¶ «Neanch
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non la vedo!» ¶ «Neanch’io la vedo!» mi risponde
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specchio nero, nel buio. ¶ «Io ne so qualcosa!» riprende
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sbaragliava gli austriaci. Perché io ero il tracimatore, sarò
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viscere della terra! E io prima ero laggiù, e
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che quelli dei morti? Io allora ero alla testa
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si vede niente!» ¶ «No, io vedo le colonne di
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e per poterli guidare! Io gli eserciti li vedo
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altezza vertiginosa, nel buio. ¶ «Io vedo solo un’impenetrabile
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guardiamo dall’alto, ma io so cosa vuol dire
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per indicarmi qualcosa che io non vedo, in questo
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infinitamente vicino, dal buio «io scenderò da questa altissima
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e del vettovagliamento, e io passerò tra di loro
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e a sprofondare. “Che io stia morendo adesso?” ¶ Devo
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lui!» mi risponde. ¶ Ma io non vedo nessun altro
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la sua voce roca. «Io ti dovevo portare solamente
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non sapevo nulla. E io ero solo, completamente solo
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sogni dei morti, che io stesso stavo sognando i
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quelli dei morti, se io stesso sto sognando i
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voce, e nient’altro. ¶ Io non so se sono
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in corsa senza che io me ne accorgessi, dall
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stanno tenendo abbracciato. Anch’io le abbraccio irresistibilmente, mi
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a ricordarmelo» rispondo, anch’io con la bocca contro
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nostra vita. Risorgi!» ¶ «Ma io non voglio risorgere nella
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in questo infinito buio. ¶ «Io ti conosco!» sento che
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e le nostre vite. Io piangevo per l’emozione
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me, dentro di me, io ti accarezzerei, e ti
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mio corpo aperto, e io allora ti accarezzerò come
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galassie di stelle morte. ¶ «Io non voglio stare neanche
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dai morti? E allora io dov’ero prima, se
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forte, e che anch’io la sto stringendo forte
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la carne del collo. ¶ «Io ti stavo aspettando, ti
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sono...» mi sussurra. ¶ «No, io lo so chi sei
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prima?» ¶ «Ma allora perché io ti ho già vista
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sprofondando o salendo, e io scorgo solo, vicino a
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lampadari, altri specchi. E io e lei, la mia
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morte che viene prima. ¶ «Io sono tracimata qui per
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emozione a ogni passo. «Io ho inventato e fondato
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o sei un’incernieratrice?» ¶ «Io sono la Musa» mi
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ci innalziamo, ci inabissiamo. ¶ «Io ti ispirerò!» mi dice
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un tratto, con esultanza. «Io ti devo ispirare adesso
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averti potuto ispirare prima. Io ti sto cominciando a
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cominciando a ispirare adesso. Io ho inventato e fondato
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attraversa ogni cosa. E io non c’ero ancora
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vedendo e dicendo. Ma io sono qui, in questa
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e di cui adesso io sono la regina e
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dentro la morte, che io ho portato nel mondo
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morte che viene prima... Io ti parlo così, dando
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come ti parlavo allora, io nomino le cose ancora
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e il mio corpo?” “Io sono dentro la vita
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staranno rispondendo gli uni. “Io sono dentro la morte
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sul volto, sugli occhi. “Io sono venuto dopo perché
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tu possa essere prima, io sono venuto prima perché
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sussurra con dolcezza. ¶ Anch’io la guardo, come si
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tracimazione. Anche questa reggia. Io ti porterò laggiù in
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ha origine questo clangore. Io ho voluto esserti vicina
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narrazioni dentro la morte. Io sono la tua Musa
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sono la tua Musa. Io sono il tuo premio
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correre, a correre, e io vedo solo i suoi
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nell’immenso buio. “Ma io l’ho già sentito
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morte che viene prima. Io gridavo qualcosa verso di
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dal continente dei vivi, io e lui, Dio e
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seminale fosforescente, mentre anch’io mi rovescio sul dorso
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po’ verrò ordinato sacerdote... Io, proprio io! Sacerdote! Ma
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ordinato sacerdote... Io, proprio io! Sacerdote! Ma che sacerdote
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appena forzato e violato, io e lui, la morte
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vassoio di confetti che io stessa, con le mie
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davanti al mio, e io pensavo che fosse solo
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e si sfuocava, e io stavo già cominciando a
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portavivande...» ¶ «Gliel’avevo fatto io, con le mie mani
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e l’amitto, e io ad annodare il cingolo
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chierici e il Gatto, io con la mia veste
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la testa in grembo, io gliel’avevo accarezzata con
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riposerai e forse dormirai io continuerò a guidare in
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direttamente, se lo incrociavo. Io lo fissavo trattenendo il
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dell’altare su cui io avevo camminato a piedi
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Vieni!” mi ha detto. Io non ho chiesto dove
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scendeva a strapiombo, e io sentivo sotto le piante
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con sé. Eravamo solo io e lui, incernierati, saldati
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dai nostri respiri morti. ¶ «Io lo sapevo che eravate
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in una dimensione e io in un’altra dello
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con me!” gli dicevo io, questa volta, guardandolo nella
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dei miei capelli, perché io adesso mi ero votata
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pallido, bianco. “Devo essere io da sola a portare
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peso? Devo essere solo io a portare nel mondo
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il terrore nel mondo!” “Io ho preso un’altra
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a lungo in silenzio. “Io sono uscito ormai dal
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ormai dal terrore breve. Io mi sto muovendo verso
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un gioco più grande. Io adesso devo indossare la
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di me, e anch’io verso di lui. Ci
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volta ero passato anch’io da uno di quei
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notte, quando ero anch’io dentro lo stesso turbine
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riprendere a sferruzzare, e io stavo coricato sotto una
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prima... Ero passato anch’io da un rifugio all
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buio. ¶ «C’ero anch’io» mi dice d’un
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L’ho visto anch’io, in quel rifugio, poco
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dire la Suora Nera. «Io entravo là dentro, ogni
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le domando. ¶ «Perché ero io il capo dei guerrieri
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guerrieri. Perché avevo organizzato io gli appostamenti, il sequestro
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Perché c’ero anch’io tra quelli che sparavano
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fronte a lui. Anch’io lo guardavo. Non abbassava
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quella piccola prigione prefabbricata. “Io sono una suora!” allora
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sorella?” mi ha chiesto. “Io non sono sua sorella
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a portare nel mondo?”. “Io sono venuta a portare
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a lungo, come se io non fossi più lì
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un unico blocco. ¶ “E io intanto ero là...” mi
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dei morti, mentre anch’io sto viaggiando e nello
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le parti dei bagliori. Io non lo so, non
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cantando. ¶ E intanto, mentre io e la Suora Nera
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dove sto correndo anch’io con la Suora Nera
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più niente, senza fiatare. ¶ «Io ti ho portato fin
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Perché non vuoi che io risorga?”. E la voce
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gli rispondeva, nel buio: “Io non voglio che tu
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avanti da solo, e io quando sono entrata là
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potuto morire abbracciati! E io allora sono arrivata a
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Mamma, mammina, lascia che io risorga! Risorgi anche tu
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tutti: “Mamma, mamma, mammina, io voglio risorgere dalla morte
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di luci morte. ¶ «Ma io la conosco!» dico senza
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fantasticando e sognando: “Eppure io alla fine la raggiungerò
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incontrerò e la troverò, io l’ho già incontrata
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giorno di nozze, e io allora la sfiorerò e
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e mi accarezzerà, e io allora entrerò dentro di
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quel mondo deserto, solo io e lei, trasparenti, nuziali
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tutti i morti.» ¶ «Eppure io la raggiungerò!» gli rispondo
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il turbine della morte. Io sono in mezzo, stiamo
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correre così, incernierati, saldati. Io, Lazzaro che non è
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delle vibrazioni del sisma. ¶ «Io sto inseguendo la sposa
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gridare la Suora Nera. «Io ti accompagnerò! Io ti
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Nera. «Io ti accompagnerò! Io ti scorterò! Tu non
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nudi!» mi accorgo improvvisamente. ¶ «Io sono abituata così» mi
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le messe solenni, e io là, inginocchiato sul primo
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testa appena rasata, e io mi guardavo attorno nella
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sempre più buio, e io ero coricato al buio
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morti? Ma allora anch’io dov’ero?” ¶ «Vieni! Vieni
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e col braccio, perché io stavo continuando a correre
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di un garage sotterraneo, io col mio paio di
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provare a dirvi che io ho visto all’improvviso
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rampa dello scivolo tranciato, io e la Suora Nera
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più lontano, da prima. ¶ «Io ero là, nel dormitorio
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là! Ma allora perché io non ti vedevo? Eri
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sua prima messa, che io gli servivo, la sua
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cosa stava succedendo che io non vedevo?» ¶ Gira tutta
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sentito la mia domanda «io nella mia piccola cella
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deserto, per vedere se io ero già arrivata o
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ringhiera, dopo che anch’io ero sgattaiolata fuori nel
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dentro la morte, e io sentivo la mia mano
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è dentro la morte. Io e lui, arrivati fin
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in penombra, dopo che io ero appena arrivata dalla
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pomeriggio tardi, quasi sera, io ero in piedi sopra
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mentre lo guardavo anch’io senza respirare, dall’alto
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si vedevano al buio, io a piedi nudi, lui
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miei capelli rasati, e io cercavo il suo corpo
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graffiava con le unghie, io sentivo sotto le mie
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di Natale, mi pare. Io ero rimasto per molto
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della mia cella, perché io quella notte ero già
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mezzanotte...» ¶ «L’ho servita io, quella messa di Natale
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durante la transustanziazione, e io non riuscivo a compiere
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ore la mezzanotte, e io gli tenevo ancora stretta
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faremo? Che cosa farò? Io fra un po’ verrò
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risorgere anche tu?» ¶ «No, io non risorgerò!» ¶ «Ma quelli
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resurrezione?» ¶ «Devo entrare anch’io nel vortice della resurrezione
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voglio strapparli alla resurrezione. Io devo strappare a uno
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resurrezione dentro la morte. Io devo strappare anche te
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stai correndo anche tu?» ¶ «Io corro per trascinare ogni
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nel vortice della morte. Io devo sollevare il vento
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risorgere dentro la morte, io di quelli che vogliono
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nel continente dei morti. ¶ «Io sto cercando una ragazza
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la vita, e che io non sapevo chi era
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è dentro la morte...” ¶ Io non lo so perché
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così, e allora anch’io posso farvi balenare e
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noi!» gli grido, correndo. «Io non ho voluto restare
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vita dentro la morte! Io non voglio restare in
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mangiata la morte. E io ero là, sprofondato in
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vita dentro la morte? Io non ricordo nulla dei
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morte che viene prima. Io non ricordo nulla dell
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la morte del mondo. Io ho dovuto fin dall
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profanazione. Quel silenzio dove io invece mi trovavo a
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qualcosa d’altro? E io muovevo il turibolo contro
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assolvere il mondo? E io, cosa gli avrei confessato
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testa, nel buio: “Padre, io credo che noi vivi
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nessuna luce nel buio. Io sto dentro questo mondo
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si può più ricomporre. Io desidero solo vivere da
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se mi mettessi anch’io in fila, come mi
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fine vicino a lui, io morto e lui morto
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dentro una prigione buia. Io non so cosa succederà
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vivi dentro la morte. Io ero là, nella vita
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buio spaccato in due. Io ero nel mondo, ma
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e dentro questa tracimazione? Io non sono uno scrittore
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non sono uno scrittore, io non sono mai stato
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mai stato uno scrittore. Io sto facendo altro. Io
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Io sto facendo altro. Io non riesco a stare
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della morte del mondo. Io sono da un’altra
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morti. ¶ «Sto correndo anch’io alle vostre spalle, sono
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sono stato preso anch’io nel turbine della morte
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inventati una loro storia. Io mi ricordo che, quando
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nel turbine della morte. ¶ «Io allora vivevo a Grodno
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è dentro la morte. Io voglio solo riuscire a
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tra i vivi, perché io ero là, l’ho
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la morte. Invece neanch’io lo racconterò. Io ero
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neanch’io lo racconterò. Io ero là ma non
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allora quei vivi che io facevo parte di un
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non voleva morire. Ma io di che popolo facevo
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del popolo dei morti? Io faccio parte del popolo
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nient’altro di questo, io non farò diventare tutto
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la storia dei vivi, io voglio solo provare a
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sono nemmeno accorti che io mi ero affacciato, che
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di vivi e morti. Io ero lì, e li
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bagliore nel buio. “Ecco, io adesso andrò là” mi
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lo farò risorgere. Solo io, che sono stato fatto
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mondo sta tremando perché io sono appena risorto, perché
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messo a piangere anch’io, perché io ero vivo
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piangere anch’io, perché io ero vivo e il
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amico era morto, perché io ero risorto solo perché
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che tremava, dal buio. ¶ «Io non risorgerò» ho sentito
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ancora da piangere. ¶ «Ma io ho accettato di risorgere
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bocca imprigionata nelle bende, «io non risorgerò, io non
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bende, «io non risorgerò, io non devo risorgere.» ¶ «Ma
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fatto risorgere me e io non posso far risorgere
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Lascia che adesso sia io a prendere il tuo
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ai suoi occhi morti. ¶ «Io devo tenere la vita
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detto dopo un po’. «Io devo fare argine alla
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la mia morte. Se io risorgerò, nessun altro risorgerà
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Ma perché adesso che io sono Gesù e tu
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tu eri Gesù e io ero Lazzaro, tu hai
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farmi risorgere! Perché adesso io non posso farlo? Perché
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fatto risorgere, se anch’io non posso tenere la
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infinitamente vicino, dal buio. ¶ «Io adesso sono Lazzaro» ha
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ultima volta, con dolcezza. «Io non risorgerò per essere
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poi di nuovo risorgerà... Io adesso sono nel continente
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resurrezione è già stato. Io non risorgerò.» ¶ 8 ¶ Il risorto
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della morte del mondo?» ¶ Io non l’avevo detto
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la mano tesa, e io lo sto vedendo come
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dietro. ¶ Mi alzo anch’io dalla seggiola. Gli do
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correre a perdifiato. Anch’io mi giro verso di
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chi sei?» gli domando. ¶ «Io sono il risorto!» ¶ «Ma
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Perché sto correndo anch’io?» gli domando, con la
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trema, la gola chiusa. «Io non sono risorto!» ¶ «Se
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a vedere le strade. «Io non voglio far risorgere
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vita dentro la morte! Io non entrerò con la
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vortice sono presi? E io dove sono finito? In
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piene di morti che io non vedevo ma che
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la morte è prima, io dov’ero prima? Dove
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il continente dei morti, io e quest’uomo risorto
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sta rispondendo. «Per questo io sono venuto nel continente
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tu sei il resurrettore!» ¶ «Io sono il risorto due
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nel vento della corsa. ¶ «Io sto muovendo i miei
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Mi sto muovendo anch’io in un mondo che
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viene prima della conoscenza. Io sto facendo tracimare la
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la morte nella vita, io sono venuto a portare
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improvvisamente. «Lei non risorgerà! Io non risorgerò! Lei non
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2015
risorgere dentro la morte! Io non l’ho seguita
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gli grido. ¶ 9 ¶ I risorti ¶ «Io sono Lazzaro!» mi risponde
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2015
l’altro?» ¶ «No, sono io Lazzaro!» ¶ «Perché?» ¶ «Perché la
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prima viene dopo. Perché io ero morto prima di
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Lazzaro che è risorto. Io sono Lazzaro che non
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adesso mi fai risorgere, io dovrò morire un’altra
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con dolcezza, dal buio: “Io devo morire perché tu
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risorgere”. Sono rimasto sbalordito. “Io sono venuto qui per
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per morire, perché se io adesso non muoio tu
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spaccate in due. Perché io devo entrare nel continente
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in quello dei vivi. Io prenderò il tuo posto
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il mio.” ¶ Adesso ero io che non dicevo niente
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dallo spazio, dal tempo. Io tacevo, anche lui taceva
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ero appena alzato, mentre io camminavo al buio verso
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che magari ero stato io a trascinarlo nel continente
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davanti a me. E io continuavo ad avanzare su
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Gesù, che credevano che io fossi Gesù perché adesso
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in due, perché anch’io ero là ed ero
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oppure un morto, perché io mi stavo avvicinando al
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interno delle mie piaghe. Io là in alto, sollevato
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ricoperte di mosche. E io lì sopra, in attesa
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tutti i morti, se io che sono appena risorto
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qualche parte: “Oh, Signore, io non so neppure se
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non mi hai abbandonato! Io non ho neppure la
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in vita perché adesso io sono morto?”. “No” mi
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né quello che risorge?» ¶ «Io sono quello che spezza
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dei loro dèi morti. Io sono quello che spezza
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che spezza questo cerchio. Io non faccio risorgere solo
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e della morte create?» ¶ «Io sono fuori da questo
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chiedergli ancora. ¶ Silenzio. ¶ «Perché io glielo avevo detto a
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mi facesse mai risorgere!» ¶ «Io non sono Gesù. Te
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Gesù sei tu!» ¶ «No, io sono Lazzaro. Gesù è
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sono rimasto in silenzio io, sbalordito. ¶ «Perché?» sono riuscito
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del mondo.» ¶ «Ma se io adesso sono morto!» ¶ «Però
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un profondo, incontrollato sospiro. ¶ «Io sono andato là...» la
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dalla pietra, dal buio. “Io sono il resurrettore!” gli
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morto né quello vivo?” “Io sono fuori dal cortocircuito
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po’, dalla pietra. E io gli ho detto: “Sono
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venuto per farti risorgere!”. “Io non risorgerò!” mi ha
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trovavo, dal buio. “Perché io devo tenere sollevata la
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mia morte, perché se io vivo tutto morirà.” Sono
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morte dentro la vita!” “Io non risorgerò!” ha ripetuto
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mondo che non risorge, io non risorgerò!” “Ma allora
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non risorgerò!” “Ma allora io che resurrettore sarò?” mi
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nel buio. “Solo se io non risorgerò tu potrai
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non ci sarà. Ma io ho cominciato ad andare
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dentro la morte, perché io sono il resurrettore che
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pietra. Sono entrato. Ecco, io sono qui, vicino al
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corpo di risorto morto. Io adesso ti farò risorgere
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voluto risorgere, allora neanch’io risorgerò!» ¶ «No, tu risorgerai
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e quel buio. ¶ Neanch’io ho più parlato. Sono
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verso di me e io ho scorto la forma
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che copriva il mondo. “Io sono solo Lazzaro, quello
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di esserne poi ritornato. Io sono il primo che
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niente. E sono proprio io che gli faccio un
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simile dono! Ecco, anch’io vorrei morire così, senza
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della nostra anima. ¶ Ma io, morendo, non ho assistito
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palco. ¶ «Ah, sì? Allora io sarei nella gloria?» non
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tagliola. ¶ «Ah, sì? Allora io sarei nella gioia?» gli
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morte». ¶ «E dov’ero io poco fa mentre stavo
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E allora i sogni? Io prima, mentre dormivo, prima
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guardano dentro gli specchi? Io, mentre salivo verso il
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dei morti o ero io che lo rendevo nero
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se i confini dell’io non ci sono più
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mano che avanzo anch’io al buio in quella
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le sue lunghe ciglia. ¶ Io la guardo, la guardo
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suo corpo, impalato. ¶ «Ma io ti ho già incontrata
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fotografare anche me. E io mi ero stupito, e
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ti avevo detto: “Ma io non sono morto!”. E
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fine ci saremmo incontrati, io e te, in un
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non lo so neanch’io. Perché non so neanch
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Perché non so neanch’io ogni volta chi sono
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passo in avanti. Anch’io faccio un altro passo
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altri invitati morti, e io ti tenevo abbracciata e
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me, mi sorride. ¶ «Ero io, e non ho rinunciato
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ci sono.» ¶ «Ma perché io non me le ricordo
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torcia... Eravamo rimasti solo io e te, nella villa
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della ghiacciaia merlata, e io sentivo solo il rumore
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mi guardavi, e anch’io ti guardavo mentre passavi
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nello specchio, e anch’io ti ho guardato a
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nessuno, più niente. Solo io, nella villa deserta, e
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lì perché eravamo soli, io e te, in tutto
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raccontato neppure questo?» ¶ «Sì, io ero fermo di fronte
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fronte a te, anch’io in piedi, abbagliato. Anche
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è niente!» ¶ «Ci sono io.» ¶ La guardo. Anche lei
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Sono nella morte anch’io, eppure, lo vedi, non
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a terra. Rimango anch’io nudo di fronte a
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aria, e allora anch’io allargo le braccia, i
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contro l’altro, e io sento contro il mio
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la massa dei morti. Io non so dove sia
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morti dentro la vita. Io, come medico, lo so
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tra i capelli. ¶ «Ma io allora dov’ero, al
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il continente dei morti.» ¶ «Io, arrivando qui, pensavo di
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qualcosa, qualcuno!» ¶ Nessuna risposta. ¶ Io adesso non abito più
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quello dei vivi? E io come farò a trovarla
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o dovrò tracimare anch’io in quello dei vivi
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costruzione verticale di cui io occupo la base poggiata
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parte pareti e soffitti. «Io ti mostrerò come si
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voce. ¶ Lo guardo anch’io, in quella stanza buia
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si turba, che piange... Io ascoltavo la tua storia
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fin qui!”. E allora io, anche se ero morto
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mio posto è là! Io devo combattere nelle file
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mi porterà alla vittoria. Io volerò con lui alla
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e la guerra. ¶ «Anch’io devo andare là!» sta
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continente, nel mondo, mentre io sono tracimata lontano da
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e che veniva dopo. Io devo cercarlo. Io devo
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dopo. Io devo cercarlo. Io devo trovarlo. Io devo
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cercarlo. Io devo trovarlo. Io devo raggiungerlo nel punto
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nel mondo, tracimerà.» ¶ «Anch’io devo andare là!» provo
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nell’aria, mentre anch’io sollevo una gamba nell
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oltrepassa il ciglio. ¶ Anch’io era tanto che la
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imperatore Shan Jahan. ¶ Poi io mi stacco dalla mia
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metto a camminare anch’io, da solo, non so
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luce, mi apparirà, e io ero solo, e tutto
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Sono la zia Maria!» ¶ Io avevo una zia un
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che qui chiamano luce. Io attraversavo una stradina e
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stava nascondendo bene, che io l’avevo già vista
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Ma allora dov’ero io prima? Dove sono adesso
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una delle due finestre. «Io scenderò in officina, solleverò
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a terra, e poi io la tirerò giù di
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appena nel buio, e io dormivo febbricitante sopra una
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girandosi dalla mia parte. «Io devo andarmene via di
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sono stato, sarò.» ¶ «Anch’io me ne devo andare
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di colpo la saracinesca, io da una parte e
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la chiave inglese. ¶ «Ma io adesso sono vivo!» gli
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Me l’aggancio anch’io. ¶ Mi appoggio allo schienale
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fotoni di luce. ¶ “Eppure io questi posti li conosco
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gli risponde il Sempio. ¶ «Io sono il cacciatore di
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ma non arriva risposta. ¶ «Io ti conosco! Io so
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risposta. ¶ «Io ti conosco! Io so chi sei!» gli
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sei!» gli dice ancora. «Io sono tracimato con te
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Silenzio. ¶ «Ci siamo solo io e te, sta’ tranquillo
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tranquillo! Ci saremo solo io e te, come prima
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melma nera di tracimato? Io te l’ho sempre
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aprire, coi motori truccati. Io ti guardavo, ogni tanto
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i cani, masticavo anch’io e intanto ti guardavo
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andavo a mangiare anch’io, in quella trattoria in
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viene prima. Scendevo anch’io lungo quella stessa discesa
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litro di vino e io cominciavo a bere e
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non si vedevano e io non sapevo dov’ero
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le mani alzate, e io intanto pensavo che mi
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forte, dall’altra parte. ¶ «Io vivo braccato...» si lascia
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a dire la voce. «Io mi sto braccando. Io
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Io mi sto braccando. Io adesso sto dando la
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dando a me stesso. Io mi guardo attorno, in
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fianco, e intanto anch’io non so dove sono
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lo interrompe il Sempio. ¶ «Io sono braccato da questo
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per ansimare e tossire. «Io vivo nel terrore di
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e a me stesso. Io mi sono presentato al
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senza fiatare, nel buio. «Io non posso entrare lì
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posso entrare lì dentro, io non voglio entrarci, non
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entrerai con me. E io ci entrerò con te
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con me.» ¶ E allora io entro, entrerò. ¶ Ma c
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casa e nel mondo. ¶ «Io adesso morirò!» mi sta
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mia vocina, nel buio. ¶ «Io adesso morirò come una
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piccoli sposi...» ¶ «No, no...» io riesco a dire soltanto
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tutto questo infinito buio. ¶ «Io adesso mi impiccherò» mi
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sua vocina, nel buio, «io mi impiccherò per te
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mi impiccherò per te, io mi impiccherò al posto
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dovrai impiccare te perché io non impicchi me, io
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io non impicchi me, io tracimerò qui, proprio qui
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adesso non mi impiccassi io, dove saresti tracimato anche
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tu con me, perché io sono la tua piccola
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ti stai impiccando adesso, io ti ho già vista
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e che viene prima! Io adesso sono qui, in
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tutto questo infinito buio. «Io sono sempre stato solo
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Tu non sei solo, io sono con te, sarò
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te, sarò con te, io sono tracimata dentro di
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amore dov’è? Se io sono ancora qui e
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tutto dentro di me.» ¶ «Io sono sola perché tu
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perché tu sei solo, io non sono sola perché
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non sei solo.» ¶ «Ma io sono solo!» ¶ «Sarai solo
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nel buio. ¶ E allora io mi avvicino, anche se
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più dopo.» ¶ E allora io l’abbraccio e intanto
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resta per sempre qui!». ¶ «Io adesso non ci sono
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dal buio. ¶ «Ma allora io come nascerò, da chi
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non nascerò da te?» ¶ «Io non ci sono più
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ci sarai allora anch’io non ci sarò, non
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questa casa e che io non ho ancora visto
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molte corde del sitar. ¶ «Io ti ho già vista
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completamente verso di me. ¶ «Io sono tracimata qui» mi
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Sì, sì, lo so, io l’ho visto quel
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di piccole diapositive, e io facevo ruotare quelle immagini
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là dentro c’ero io, ci sarò.» ¶ Non dico
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palpita nell’infinito buio. ¶ “Io mi andavo a sedere
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continua a parlare, ma io non l’ascolto più
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nasceremo, dove nasceremo?». ¶ «Neanch’io so quello che sarà
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luccicando nel buio. «Neanch’io so perché sono stato
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sono tracimato qui. Neanch’io so se sono dopo
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E non so neanch’io dove sono, in che
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che cosa sarò.» ¶ Ecco, io adesso posso raccontare solo
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tra vita e morte. Io starò seduta nel side
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metto a correre anch’io. Sento davanti a me
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sari dorato. ¶ Salgo anch’io sulla moto, dietro la
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con quel grembiule nero, io con la mia cartella
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Impero dei tracimati!» ¶ Anch’io mi giro da una
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avamposti dei vivi cannoneggiati. ¶ «Io devo andare là!» sta
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sua vocina, nel buio. «Io adesso sono qui, qui
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qui, qui con te. Io sono la tua piccola
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la tua piccola sposa. Io ti ho portato l
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ci addormentiamo ancora, e io continuo a sentire anche
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tengono caldo, mentre anch’io l’abbraccio e la
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e di risorti, ma io quasi non lo sento
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bocca, e allora anch’io l’abbraccio forte, ancora
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e le accarezzo anch’io le piccole spalle ricoperte
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di andare a dormire, io con i miei piccoli
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vieni!» provo a dirle io, questa volta, con enorme
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soffio. «Andiamo nella legnaia. Io ci andavo sempre, da
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intanto l’accarezzo anch’io, con le mie due
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mondo, e allora anch’io mi comincio a togliere
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alla fine rimango anch’io nudo di fronte a
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e ci scaldiamo e io sento solo le sue
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e riscaldarle, e anch’io la stringo forte e
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accarezzarlo, baciarlo, e anch’io mi abbasso per poter
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entrare dentro di me.» ¶ «Io sono ancora piccolo, non
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adesso?» le sussurro anch’io mentre l’accarezzo e
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della mia casa, e io ho sentito dalla mia