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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luciano Zuccoli, Ufficiali, sottufficiali, caporali e soldati, 1902

concordanze di «Io»

nautoretestoannoconcordanza
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cosa nella mano destra. ¶ – Io? – rispose, imbambolato. – Io, signor
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destra. ¶ – Io? – rispose, imbambolato. – Io, signor tenente? ¶ – Sì voi
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cose non si «verificano». Io comando il terzo squadrone
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giunta in città, quando io la conobbi. Vederci e
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scusami, – esclamò Giorgi ridendo. – Io ti parlo in gergo
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anche laggiù, signor capitano! Io la vedo.... ¶ – Accidenti, accidenti
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che cavallo hai? ¶ – Anch'io ho montalo il «Bardolino
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Ma che ne so io?... Dove vuole andare? digli
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disse Giorgi. – Ora vengo io! ¶ Ma mentre si staccava
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fulmini che ti auguro io, – diceva il furiere, col
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ironicamente il tenente Cavezzola. ¶ – Io a «Tampon» voglio bene
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Meglio tenerlo in iscuderia! ¶ – Io vi dico che son
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ciò m'accomoda. ¶ – E io scommetto che non ne
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Saltiamo tutt'e due, io e «Tampon»! ¶ – Ma bada
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mostreggiature gialle. ¶ – Scommetto anch'io cinquecento lire! – questi rispose
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pericoloso. ¶ – Bada, – gli disse, – io aveva scommesso pel cavallo
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sopraggiungendo. ¶ – Lo credo anch'io, – osservò un quarto. – È
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rimanere stecchiti, – osservò Cavezzola. – Io sono contento di non
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mille lire lo comprerei io, «Tampon», – disse Tibaldi. – Plum
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l'osso del collo. Io mi era contentato di
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a posto, – ribatté Tibaldi. – Io chiesi, per pura e
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solo. Plum credette che io volessi beffarlo e promise
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se vi pare conveniente, io ritiro la scommessa, pago
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Tampon»: vi avevo detto, io, che la notte porta
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pare impossibile! – mormorò Cavezzola. – Io conosco Plum! Che quella
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benissimo, ve lo assicuro io! – disse Tibaldi, ridendo. – Infine
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ironica bonomia del collega. ¶ – Io me ne vado, ragazzi
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via durante la notte! Io l'avevo lasciato giù
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vittoria? – gli domandò sorridendo. ¶ – Io? – rispose Tibaldi. – E di
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Tibaldi. – Ma ricordati che io ti ho offerto di
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tenerlo per la giubba, io! – esclamò Cavezzola, ridendo. ¶ Tibaldi
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disse un caporale entusiasmato. – Io galopperei tutto il giorno
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di fumare una sigaretta! ¶ – Io non avrei voluto niente
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un pazzo, – rispose Tibaldi. – Io non sapeva che avete
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questa prova d'amicizia: io mi dichiaro vinto. Risparmia
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e andare a pranzo! Io e Tibaldi offriamo una
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inutile gridare. ¶ – Dove va?... Io vorrei sapere dove va
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rispose Giorgi. ¶ – Bene, come io dicevo che va bene
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il modello del reggimento, io! – esclamò Giorgi, sorridendo. – Domandalo
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Non lo so neppur io, veramente; ma tu affermi
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l'araba fenice; e io devo crederti sulla parola
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Ve la farò passare io, con quindici giorni di
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un rospo, t'ingegnerò io a galoppare!... ¶ – Già: il
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allievo. ¶ – Che faresti, tu? ¶ – Io gli direi: «Signor tenente
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così, voi vorreste ch'io mettessi alla prigione i
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Plum. – Va pure: dirò io una parola al capitano
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Te l'avevo detto io, che Plum è «bravo
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finisco.... Lasciami dire come io faccio lo stracotto.... ¶ – Non
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tutt'andare!... ¶ – Ci penso io! Me ne vado.... ¶ – Addio
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piffero!... Ve lo do io il piffero!... ¶ E giù
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nuovo sull'uniforme, che io non abbia letto? ¶ – Credevo
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con delle menzogne! So io quanto basta!... ¶ – Ma volevo
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Ma volevo dirle che io non convivo.... ¶ – Silenzio, silenzio
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donna, badi bene che io non abbia più a
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senso di opportunità, sono io che devo provvedere: e
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camera in quartiere. ¶ – Ma io non ho potuto dire
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in questi quindici giorni, io non so. ¶ – Che diavolo
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E che scandalo do io? Non si vedono mai
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a esser più cauto.... ¶ – Io?... Io me ne infischio
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esser più cauto.... ¶ – Io?... Io me ne infischio! ¶ – E
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vorrà, te lo assicuro io. Non mi rompano le
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che hai nella pelle!... ¶ – Io non mi do al
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aria, come un predicatore. – Io faccio un pochino il
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pensava l'ufficiale, – ma io ne ho conosciute altre
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ireos». Me ne intendo, io.... Ma guarda che cosa
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a questo affare qui.... Io credo che quel disgraziato
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dispetto. – E come farò io a uscir di sera
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regolamento. ¶ – Benissimo; e intanto io non vado a teatro
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una vittima del regolamento io pure!... ¶ Si guardò fugacemente
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Giorgi è un diffamatore. Io compio il mio dovere
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sta abbastanza, bene.... ¶ – Ma io sono afflitta perché devo
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potrebbe aver delle seccature. Io, come lei capisce, offrirei
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Se invece sa che io l'ho condotta a
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a teatro, penserà che io abbia voluto approfittare della
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elsa all'avambraccio sinistro, – io ho compiuto il mio
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di quel disgraziato!... Anch'io ho fatto una bella
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fico, ci sto anch'io; benché, forse, mi parrebbe
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dubbii? – interruppe Sadulli. – Sono io il capitano San Luigi
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pensò Plum. – Posso andar io da una femmina a
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dei meglio! Quando arrivo io, c'è sempre Gallori
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dentro subito Prùgnolo! Penserò io a dargli «un piego
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Suvvia, staccate i cavalli! ¶ – Io ti dico che tocca
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Belisario»! Ve la pascerò io la rivista «a pelo
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ho piene le tasche, io, di queste commedie! ¶ Lopresti
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superiori! Ma vi darò io un «girat» come si
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rapporto te lo faccio io, parola di Scarabattola! E
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Te l'avevo detto, io, che quel testone di
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Liverani all'allievo-maniscalco. – Io, l'«Afro» lo avrei
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rispose Pireddu. – Glielo applico io!... ¶ Ma non appena l
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abbeveratoio ch'era libero. ¶ – Io lo prenderei a frustate
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alla prigione per disobbedienza. ¶ – Io non udivo, signor tenente
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legno con le rotelle!... ¶ – Io non sto «sotto questa
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i giorni siamo daccapo! Io vi toglierò quel cavallo
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c'entri, – rispose Plum, – io l'ho punito: e
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non si possa ragionare? Io dovrò metterla agli arresti
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e me lo prenderò io come attendente: gli darò
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rispose pronto: ¶ – Oh no, io non ho alcuna ambasciata
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cavalleria, – egli rispose cortesemente. – Io ne son rimasto ammirato
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No, no, – disse Miranda. – Io ascolto con piacere. ¶ Colpito
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miei saluti a Giorgi. Io verrò presto in quartiere
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Giorgi sia geloso, e io non voglio dispiaceri.... Mi
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quella stretta. ¶ – Addio! – disse. – Io non tornerò più.... Fra
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voglio molto bene.... ¶ – E io, punto! È insopportabile!... Voglio
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Voi! – esclamò Plum, ridendo. ¶ – Io, io! Non posso più
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esclamò Plum, ridendo. ¶ – Io, io! Non posso più soffrirlo
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mio!... – esclamò Plum desolato. – Io preferisco i romanzi; i
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dentro....! ¶ – Oh, questi romanzi, io li divoro! – disse Burlacchi
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li divoro! – disse Burlacchi. ¶ – Io no, invece – spiegò Plum
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disse. ¶ – Te lo dirò io chi è Tolstoi – interloquì
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altro. ¶ – Lo credo anch'io – disse Paolucci. – Una donna
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Poveretto, se lo tradissi io, non avrebbe più un
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della conversazione. ¶ – Quel Tòlstoi! Io ho sempre ignorato la
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specchio. ¶ – Fanny, – disse Burlacchi, – io aspetto grandi cose da
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il mio migliore amico! Io gli ho già parlato
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ascoltava a testa bassa. ¶ – Io ho l'incarico dal
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quale Ella dovrà meditare. Io so che il signor
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superiori. ¶ – Scusi, signor maggiore, io mi son sempre guardato
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stia, – egli disse. – Penserò io a giustificare la sua
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visto il signor colonnello: io, poi, per mio conto
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Maria di Capua Vetere! Io non voglio nemmeno sapere
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veste un'uniforme? ¶ – Ma io, signor maggiore, i miei
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venne alla conclusione: ¶ – Dunque, io domando a Lei che
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incaricato di ammonirlo severamente? Io vorrei portargli la buona
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mia parola d'onore: io non giuocherò più, se
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occhi brillanti di entusiasmo. ¶ – Io, se c'è la
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È il mio pane!... Io, se c'è la
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Così la intendo anch'io!... Una manna di bastonature
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fogli politici.... Credi ch'io abbia le «pigne» in
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permettere! ¶ – Botte d'inferno! ¶ – Io, se vado alla guerra
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me lo bevevo tutto io; ma l'hai bevuto
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a metà della spesa.... ¶ – Io l'ho appena assaggiato
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era, bisogno, mi credi? ¶ – Io ho speso cinque soldi
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riprese il tenente Sbocci. ¶ – Io, signor tenente! – rispose il
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donnina è un gioiello.... Io sarei pronto a fare
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Giorgi?... ¶ – Lo credo anch'io, – interruppe Burlacchi. – Non fosse
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anche tu, speriamo. ¶ – Oh io! – disse Giorgi con un
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con un ammaro sorriso. – Io devo partire fra poche
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egli pure. – Ecco qui: io sono traslocato, come sai
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era impadronita di me: io non aveva che ad
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tu la difenda, poiché io non gliene faccio colpa
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d'un altro ed io le ero venuto in
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ero venuto in uggia. Io non sono mai stato
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ragionevole di me, ed io che non lo sono
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mai, lo capisco ora!... Io sono, o meglio ero
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speriamo di rivederci presto.... Io devo poi chiederti un
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dovere di permettermi che io ti aiuti, e poi
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guance. ¶ – Addio, – disse Giorgi. – Io parto questa sera medesima
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mai fatto ingiuria, se io fossi rimasto qui: ma
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strana, – disse Plum, – ch'io non so raccapezzar due
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Aiuto! Non sono stato io! Io non facevo niente
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Non sono stato io! Io non facevo niente! ¶ Parecchi
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Ora te li do io, i fratelli! – disse Burlacchi
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occhi. – Non so nemmeno io perché piango. Mi ha
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non presenta gravità, ed io non ho il diritto
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la giovane. ¶ – Avverrebbe che io andrei agli arresti, – rispose
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nessuno, che possa sorprenderci. Io starei così poco, un
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subito.... ¶ – Lo credo: ma io devo fare il mio
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Creda, signora, – egli disse, – io devo eseguire gli ordini
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Bianchi? ¶ – Tutti, sissignore. ¶ – Ascolta: io salgo al reparto ufficiali
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non aprire; di' che io sono andato in crociera
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capisci, vieni a chiamarmi! Io torno subito, del resto
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la mia parola! ¶ – Grazie: io l'attenderò ai piedi
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d'impaccio ambedue. ¶ – Anch'io, sai, anch'io tremavo
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Anch'io, sai, anch'io tremavo tutta venendo qua