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invenzioni verbali


Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «Io»

nautoretestoannoconcordanza
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un’altra famiglia e io lo rispetto…’ Io sarei
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e io lo rispetto…’ Io sarei andata a pestarlo
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vedo. Quando era piccola, io l’ho vista fino
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casa con loro e io non ero ancora sposata
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perché sia mia nipote, io l’ho conosciuta poco
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era due anni fa, io non so che cosa
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in questi due anni. Io posso testimoniare per quello
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sfigurare». ¶ «Non ci contare… Io lotterò strenuamente!» ¶ «Capelli tinti
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ci sto. Farò anch’io del mio meglio». ¶ Stavano
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avrebbero mai detto: ‘Stanotte io dormirò con mia moglie
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sola in albergo…’, ‘Stanotte io dormirò da sola in
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che in quella casa io non sarei mai tornato
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i fiori, li curo io…» ¶ «Ho sentito la novità
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non andava?» ¶ «Quella terrazza. Io ero terrorizzata da quella
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te, piaceva ai bambini. Io ero terrorizzata». ¶ «Non avremmo
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potuto parlarne?» ¶ «Avresti capito?» ¶ «Io credo di sì. Comunque
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prendere i bimbi». ¶ «E io?» ¶ «Tu non hai bisogno
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Sì, benissimo. E tu?» ¶ «Io sono contenta. Ma adesso
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Ci pensavo da tanto, io qui sono felice». ¶ «Me
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e perde la ragione. Io dico che questa storia
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ci risiamo» sbottò Laura. «Io non so giocare a
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conosce?» ¶ «Buona tesi, lavoraci. Io credo che noi ci
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il settimo piano e io mi riprendo il terzo
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appartamento al terzo piano. «Io vivevo qui, ti piace
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è sempre il mare. Io so che è là
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no cafè… ’na cosa… Io non l’aspettavo, signor
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me è importante». ¶ «E io che cosa conto?» ¶ «Per
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noi, l’ho portato io in macchina» disse lei
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padre ci sono soltanto io in azienda. Le mie
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modo di vivere che io potrei sopportare soltanto per
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a vivere. Saprà che io ci sarò sempre per
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padre hai detto che io sarei stato sposato a
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con tua moglie. Perché io ti amo in maniera
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è una scuola vicina? Io pensavo di iscriverla in
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separarla da sua madre? Io e le mie sorelle
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mai saltato un giorno. Io ho fatto il liceo
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con tutti gli animali? Io sono sempre in viaggio
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vita. «Mamma, mammina… sono io, sono Carolina… Mamma, perché
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non mi rispondi? Sono io!» ¶ Olga si chinò ad
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Quando è morta nonna, io non volevo piangere. Mamma
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gonfio, avanti… e allora io piangevo e lei mi
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mi diceva di sì… Io non so perché, ma
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che lei voleva. Che io piangessi. Perché lei non
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Ormai per quest’anno… io starò abbastanza a Roma
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venire presso di voi… Io ho sempre pensato a
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padre. Lo amava moltissimo, io me lo ricordo». Si
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con i cavalli?» ¶ «Soprattutto io! I cavalli conoscono soltanto
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Certo che puoi, e io ti aspetto. Lascio il
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mai quella boccaccia». ¶ «So io con che cosa gliela
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Scosse la testa. «Magari io stavo mangiando. O litigavamo
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alla giustizia». ¶ «Visto? Intanto io ho perso un bel
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ragazza. «Come si chiama?» ¶ «Io? Bianca. Bianca Repossi, nata
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sigilli, vada pure, avvocato. Io intanto me la sbrigo
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vieni, usciamo». ¶ «No… scusa, io so piangere. Fammi dare
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Era così intelligente… e io che non mi sono
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commissario Cerruti. ¶ «Sì, anch’io. Sono venuto perché sapevo
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si arrotolano così». ¶ «Allora?» ¶ «Io un’idea ce l
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riposati, lasciati andare. Cercherò io, se c’è, l
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una mano sui capelli. «Io sono qui». ¶ Perché lei
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noi. Le dirò che io non ho l’età
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al computer. Che mentre io andrò a dormire a
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rispettano e le ubbidiscono. Io non sarò mai uno
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una situazione molto complicata. Io ero solo e totalmente
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ho sbagliato, ho sbagliato io. Per questo non so
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quando tu ripartirai e io resterò da solo». ¶ «Va
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mi aspettavo il miracolo. Io sono stata molto felice
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speciale. Addio, amore mio. Io mi regalo questi ricordi
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la mano nuda. «E io?» chiese. ¶ La donna, molto
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parte di Milano che io ho amato». ¶ «Mi è
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mai visto le giostre, io non ho mai giocato
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aerei, neppure quelli?» ¶ «No, io sono nata adulta, ho
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un cavallo da addestrare. Io ho avuto soltanto questo
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domattina?» ¶ «Tu puoi dormire, io farò due chiacchiere con
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sono appena arrivata anch’io». ¶ «Posso farle una domanda
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stabilimento di Milano, ma io non l’ho mai
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Gliel’ho detto anch’io, avvocato. Non era proprio
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soci che ci aspetta». ¶ «Io ho un processo per
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una Mini blu scuro?» ¶ «Io non ho una macchina
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mi dai una mano? Io ho bisogno di verificare
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Che quello che credo io non conti, ma questo
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portati qui, tu e io?» ¶ «Io me lo ricordo
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qui, tu e io?» ¶ «Io me lo ricordo». ¶ «Quale
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donna più bella che io avessi mai incontrato. Da
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biscotti li ho fatti io stamattina». ¶ «Grazie, non vorremmo
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E gliel’ho dato io quel pacco! Sono venuti
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sappiamo niente». ¶ «Lo so. Io sono l’avvocato di
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dispiace se lo giudico io, se c’entro o
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uomo si alzò. «Tanto io non so niente, non
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Solo acquisito, per fortuna. Io stavo sistemando una rete
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a mischiare le carte. Io ero biondina con gli
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a picciridda, che ero io, chidda che si faceva
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me no di certo, io mi sono sposata e
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fuori un disastro. Dico io, ma valeva la pena
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cosa strana, che neppure io capisco bene: Gilla amava
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qui con sua figlia. Io…» ¶ «Un momento, scusi». La
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vivo. Bel padre davvero. Io non ho figli, non
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Figurati, ho voglia anch’io di vederti. Dopo tutti
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Vuoi che lo faccia io? Su internet magari c
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forse ha ragione lui. Io ormai non ci soffro
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tu a zia Savina. Io l’ho sentito». ¶ «Si
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l’unica figlia rimasta… Io sono andata una volta
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detto? Non è vero. Io avevo mia madre, era
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gentile a invitarmi, ma io non potevo accettare, avevo
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è così sono contenta, io ero a Londra, m
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casa nostra, tu e io siamo sempre andate d
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lasciano a digiuno». ¶ «Forse io devo partire». ¶ «Per andare
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che voleva. ¶ «E tu?» ¶ «Io sono pazza di te
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e lavoro a Napoli, io ho la mia vita
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unico nella nostra vita, io sono pazzamente felice». Si
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sempre conosciuto, sempre aspettato. Io ti amo da sempre
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non lo è, anch’io». La baciò sul collo
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cosa facciamo?» ¶ «Ci adatteremo. Io non voglio perderti, se
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una questione soltanto mia. Io sono sposato, non tu
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architetti, allora ne riparliamo. Io non voto per quei
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sottintesi. «Ho altri ricordi, io… e un incubo: il
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aspettare che succeda. Inoltre io conosco i parenti di
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della cosa, è meglio. Io la porto qui e
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zitta. ¶ «Possiamo, mamma? Scusate, io devo andare alla stalla
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un’espressione di consapevolezza. «Io so tutto di lei
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Che cosa sto facendo? ¶ Io non ho mai tradito
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il vitellino, tutto bene. Io avrei preferito una femmina
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sposato a Napoli e io zitella qua». ¶ «Vedremo. Le
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questa lo è certamente, io le ho prese ragionevolmente
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anche tutto finisse qui, io ho avuto l’amore
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ti dico una cosa. Io non ti tradirò mai
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fama dei napoletani, ma io non ti tradirò mai
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ti fidassi di me. Io di te mi fido
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pomeriggio aspettava sua figlia. Io non sapevo neppure che
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che è lei?» ¶ «Sono io, sì». E si girò
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dovette risponderle di sì. «Io forse una cosa ce
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senza aspettare conferma, seguitò. «Io quel giorno non avevo
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ne tornano a casa. Io ero seduta proprio lì
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non una Porsche». ¶ «E io che ne so? Io
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io che ne so? Io mica guardo le macchine
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dov’era. E poi io guardavo il sedere della
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Ma è giusto, dico io? Magari non serve a
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caffè, sono andata anch’io da quella parte. Io
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io da quella parte. Io lavoro, insomma, ho degli
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garage, quello lì… Allora io penso che la tizia
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Scema lo stesso, dico io». Trasse un respiro a
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No, l’avevo pensato io. Ma non stavamo guardando
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c’eri e che io sono matta? Guarda che
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ci vado di mezzo io vi tiro dentro tutti
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balle, forse?» ¶ «No, ma io la macchina non l
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la domanda alla quale io devo cercare una risposta
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l’avvocato Gilardi. ¶ «Sono io» le rispose nella stessa
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nella stessa lingua, alzandosi. ¶ «Io sono Margaret Scotti. La
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bene, possiamo cenare qui. Io sto partendo». ¶ «Prego…» ¶ Il
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cosa può saperne, dico io. Le interessa la verità
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si mise a ridere: ‘Io mi sono divertito a
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mi ero fatto anch’io». ¶ Con il bicchiere del
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Questo era Nuccio, e io me ne sono innamorata
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anche a lui. E io che non so fare
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tutto. A lui piacevo io». ¶ «La vostra relazione è
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nata la nostra storia. Io sono venuta a Milano
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in albergo. In realtà io stavo con Nuccio, in
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mio marito è ripartito io sono rimasta per pianificare
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di cui ero responsabile. Io e Nuccio sapevamo che
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ho proposto di andarcene: io avrei divorziato, lui si
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ero pronta a lasciare, io volevo un figlio. Quando
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detto di no. E io ho fatto l’unica
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cosa è finita così, io non l’ho più
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con un biglietto: ‘Grazie’. Io non posso più vedere
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un fenomeno». ¶ «No, non io. Ha fatto tutto Aurora
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dal nonno con Anja, io torno tra due giorni
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due giorni». ¶ «Probabilmente anch’io. Da mio padre… ma
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Dica che la mando io, mi chiamo Clelia Sori
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ne abbiamo fatto scempio. Io sono stato aiutato». ¶ E
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Se non fossi arrivato io, qui ci sarebbero villette
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Allieri di Vallombrosa, e io li ho fatti tornare
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del gallo. Ho insegnato io, a questi, a mungere
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il Natale da loro. Io ho tre figlie, Olga
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perduta. L’ho presa io, dopo gliela mostro. Sì
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se sia consolante, ma io non sapevo neppure che
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è morta secondo alcuni io ho svuotato la casa
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cose che avevo salvato io: questa era la famiglia
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è la mia famiglia. Io ho dato soldi a
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quadri li ho tenuti io. Ho anche molti mobili
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delle sue poltrone. Ma io mi sono rotto la
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gemelle erano a Roma. Io ero qui da solo
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tutta roba sua che io ho fatto crescere, ma
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non ce ne sono». ¶ «Io parlo per quello che
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Ce ne sono, e io spero di sollevarne altri
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gettò su una panca. «Io i napoletani me li
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so. Di una donna io osservo sempre le mani
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con le sue mani. Io sono quella che è
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di odiare suo padre?» ¶ «Io odierei mio padre se
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foto di quei Natali. Io ho tre anni più
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nel salone di musica, io facevo il mio saggio
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discorsi dei grandi che io interpretavo, più che capirli
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sei stata precisa, ma io ho bisogno di prove
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piccole eravamo molto legate, io le volevo bene e
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quello che c’è, io ci rimetto dei soldi
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Ikea… chi può competere? Io sono più brava, ho
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cosa succede?» ¶ «Succede che io sono in vacanza nella
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risponde al telefono e io mi spavento. Arrivo a
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e va’… dove dico io. Mai più sentito e
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c’entra niente, sono io che quando mi ci
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cinque in punto, perché io sono per la precisione
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il ghiaccio». Beviamo, e io continuo a guardarmi intorno
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Lei è perplessa e io non prendo la palla
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farle cambiare scuola. ¶ E io, scema, e sì che
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che ci capita. E io non sono sola». ¶ Ceniamo
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do le chiavi, perché io torno a Capalbio, e
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Disperata avrei dovuto essere io, invece riparto contenta della
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una donna posso fare io… finché non lavoro». ¶ Sarà
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si arrangia come può. Io le lascio qualche spicciolo
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sembrano andare avanti così. Io ho la mia vita
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va con suo padre, io a Capalbio, e lei
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può andare a nascondersi. Io tiro fuori piatti e
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vada» mi dice. E io le dico di no
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mi ci commuovo persino io. ¶ Per tutto quel tempo
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Per tutto quel tempo io resto sola, senza donna
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lo dico a Giancarlo: io non le voglio più
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cercarsi casa e traslocare. Io quello lì non lo
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arriva Terry Sanchez e io capisco che la storia
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ne parla più, e io riconosco che mi fa
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con lei si rianima. Io la evito, mi annoia
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sta male: Carolina urla, io mi sveglio e chiamo
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parla di coma etilico, io non so che cos
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ospedale, ma questa volta io dico basta. Carolina ha
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per le vacanze, e io voglio chiudere casa. ¶ «Adesso
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roba per un mese. Io non lo so, ma
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meglio. Questo lo penso io, perché Gilla non ne
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lei è in ospedale, io parto tranquilla. Lascio le
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ne fa niente, e io sono astemia. ¶ E qui
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tutto sigillato dalla polizia. Io non ho voluto vedere
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capito bene?» ¶ «Lo penso io. Perché avrebbe messo nella
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conosciuta?» ¶ «Perché le interessa?» ¶ «Io l’ho conosciuta solo
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ma se non vuole, io non posso obbligarla, e
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ho conosciuta, vero Iris? Io vengo quasi tutte le
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bocca dietro la mano. «Io sono una strega e
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sognato, o glieli davo io, dei miei, che valevano
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mi danno qualcosa quando io do i numeri, anche
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vincono. Devo mangiare anch’io, no? Lei mi regala
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ma comunque la ringrazio. Io non la conoscevo, l
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dispiace. Non parla e io devo cercare la sua
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cifre. Anche lei, poverina. Io a dirle di smettere
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prima che la ricoverassero. Io dormo qui sopra, abbiamo
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è tutto un mistero. Io devo cercare di decifrarlo
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glielo dico io, accidenti. Io ero lì. Lei strillava
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su come un gomitolo. Io non sono istruita, ma
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anche a cena e io ho dovuto fare la
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vedevano neanche di nascosto, io l’ho tenuto d
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Me l’ero sudato. Io speravo che mi sposasse
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casa la faccio nera!» ¶ «Io non lo farei, mi
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ha servito, questa sono io. Ma lei lo sa
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Non vorrà, glielo dico io. Non l’ha mai
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tv. Comunque, per carità, io non voglio mettermi di
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voglio mettermi di mezzo. Io non c’entro. Stasera
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a quest’ora. E io le ripeto quello che
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Macché, ero agitata anch’io. Che cosa poteva volere
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in televisione. Era lì… Io non guardavo e quella
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a urlare». ¶ «Grazie, signora. Io userò questa conversazione per
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Al pianterreno ci abito io e ci sono i
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è arrivato l’ingegnere. Io non li ho conosciuti
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Non lo so, guardi. Io sono arrivato che ero
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Possiamo parlare un momento? Io sono l’avvocato Gilardi
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caso Gilla Floris? Sono io che la difendo». ¶ La
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senza zucchero». ¶ «Ha vinto». ¶ «Io quelli dello zucchero li
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Non lo so, ma io mi impegnerò per farcela
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con una badante e io sono qui. Fine della
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portare il grembiule blu. Io non dovevo farmi vedere
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dove ci sono anch’io che guardo Gilla nella
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me la ricordo anch’io, in quella casa erano
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tante pagliuzze d’oro. Io mi vergognavo a guardarla
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giocavamo a palla, ma io ero grande e mi
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grande e mi annoiavo. Io avevo quattro anni quando
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si sgarbellava un ginocchio, io avrei urlato, lei stringeva
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compagne. Ci sono solo io. Ha nove anni quando
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partire, dove posso andare, io? Viene a prendermi la
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sempre la mia mamma, io me la ricordo». ¶ «Non
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va lui, vado anch’io. Lui è il mio
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mamma, la saluterò, ma io resterò sempre con il
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voltata dove sapeva che io la stavo guardando, mi
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la macchina si allontanava io ho visto ancora la
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aveva nove anni e io tredici». ¶ «Grazie. Un bel
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di venire a testimoniare?» ¶ «Io potrò dire soltanto quello
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è accaduta qui». ¶ «Ma io… forse avrei qualche problema
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trova indirizzo e telefono. Io mi chiamo Grazia Borghi
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2016
ammazzare suo padre, dico io. Non ci stava più
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avanti… altro che avvocato. Io ho poco da dirle
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2016
scoprire chissà cosa, avvocato. Io non so niente di
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carrello che ho preparato io: sai fare il caffè
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2016
faceva le case e io le arredavo. Toni Chiesa
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2016
per fare la baronessa… Io non ho mai capito
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2016
in casa sua e io, da scema, le chiedo
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2016
ce la faceva e io avevo i miei clienti
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è nata la bambina io sono andata al battesimo
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ha mosso un muscolo… io l’avrei fatto fuori
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portare avanti. E qui io mi fermo. Qui entra
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invitarla?» ¶ «Certo, grazie. Guido io? Guardi che è qui
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lavoro andasse bene, e io in televisione potevo aiutarla
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in ufficio con me, io ho un suo numero
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andata?» ¶ «Non lo so. Io sono rimasta in quella
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è andata via e io sono rimasta con papà
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Quando è morta nonna io avevo nove anni, la
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si era risposata e io che non volevo stare
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sino alla maturità». ¶ «Accidenti, io l’avrei strozzata una
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Era la sua vita, io in collegio non sono
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madre ci siamo salutati: io andavo in collegio, lui
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a crescere…» ¶ «E allora io, chissà perché, mi sono
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che le ho raccontato io, dove è nata e
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l’aiuti a uscirne… io so che Gilla è
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che Gilla è innocente». ¶ «Io devo crederci». ¶ «Se la
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me è escluso. Infatti io non sono qui per
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Non è colpa mia, io faccio il mio mestiere
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e mezzo…» ¶ «Un momento, io non l’ho vista
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Bisogna ragionare sulle cose. Io quella ragazza lì non
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del corpo, fotografi, gente… Io questo mi aspettavo. Arriva
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sono tende speciali, che io vedo fuori ma da
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non vedono me, così io so chi passa senza
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perfettamente il vestibolo. «Be’, io sono qui che aspetto
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qui la sua posta. Io la storia non la
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sua. Almeno così credo io, così mi diceva la
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no. Questo lo penso io». ¶ «Grazie, mi ha raccontato
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avvocato. Non voglio storie, io non faccio pettegolezzi, neh
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che sanno tutti, ma io non voglio entrarci. Eh
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segreti risaputi da tutti. Io non so niente e
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Non vuole che venga io da lei a Como
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mio cognato: dove vengo?» ¶ «Io sono in albergo, o
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l’avvocato?» ¶ «Sì, sono io. Grazie di essere venuta
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le spalle. «Guardi che io non so niente» disse
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una smorfietta, e ripeté: «Io non so niente». ¶ «Certo
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Ma se posso farle io qualche domanda, lei mi
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lavori della nuova fabbrica. Io queste cose le so
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interessavano. Lei mi chiama, io ero con un’agenzia
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volevo venire a Milano. Io sono di Como e
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stesso colore di capelli, io l’ho vista in
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essere cieco, glielo dico io. Perché la cassa la
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capricci’. ¶ «E lei, intanto?» ¶ «Io ho capito che potevo
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più di me, e io gli ho detto di
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quello nobile che aveva, io non la capisco… Quando
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chiamavano baronessa De Brusset, io mi stimavo. Ma lo
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ci pensa più. E io sono rimasta con il
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detto». ¶ «Ma glielo dico io, accidenti. Io ero lì
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questo quando è successo? Io sono stato via una
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Sono tutti pazzi, dico io». ¶ «E la ragione di
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Non mi preoccupo, no. Io non mi preoccupo, se
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ospiti a casa nostra. Io lavoro per la televisione
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a trovare nessun altro. Io da Roma non potevo
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con sua madre, e io ho sempre pensato a
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da te». ¶ «Ma perché io, e perché a Napoli
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suo padre. Dobbiamo crederlo. Io più di tutti: devo
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pistola riconducibile a lei… Io apprezzo la tua fiducia
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Almeno fin qui. Ma io conoscevo Gilla: perché avrebbe
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che può esserci utile, io vado a conoscere tua
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indagine. Ti chiami Carolina? Io, Max». ¶ «Sì, lo sapevo
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labbra. «Sì, ma se io non andavo via non
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che si chiama Alice. Io credo che anche tu
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Sì, lo credo anch’io. Ma avrò bisogno del
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Licasi, avvocato. Verrò anch’io con voi, Gilardi su
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saremo una grande squadra. Io credo moltissimo in questo
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stretti domandò a Gilardi: «Io o tu?» Fece una
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glielo dai tu o io? E sarebbe una Madre
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dimostrare la sua innocenza, io la troverò. Non per
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Ma è importante che io cominci da qui. Credendoci
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in questo modo? Guarda…» ¶ «Io queste trasmissioni non me
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lo schiocco sulla guancia. «Io non ti ammazzo, papà
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qualcosa di esagerato? Ecco, io voglio andare dove ha
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l’amore, la carriera. Io non sono così sicura
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Potresti avere ragione. Ma io voglio sapere chi era
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qualcosa di Gilla Floris. Io posso dirle poco. Vediamo
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lì era brava, ma io a quel tempo la
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Sa una cosa, avvocato? Io la manderei con Tania
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ringrazio, dottore». ¶ «Mi dispiace, io so poco, ma vedrà
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conosce?» ¶ «Sì, ero qui… Io sono qui da vent
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Lei che era dolcissima… io dico che era anche
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sapeva due lingue come io so il romanesco di
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ha sposato un’altra. Io avrei ammazzato lui, non
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labbra con un tovagliolino. «Io credevo che fosse morto
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padre viveva in America. Io ho sempre saputo che
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di vederla guarire. Intanto io ci provo. Grazie». ¶ Era
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ragazza più educata che io abbia mai visto qua
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andata a Roma e io sono passata all’amministrazione
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quanto ho potuto fare io». ¶ Si salutarono. Lei chiuse
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so risponderle, mi dispiace. Io devo partire dal presupposto
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donna fosse…» ¶ «Bene, vediamo. Io ero in sede da
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Naturalmente bella, disinvolta, intelligente… Io assistevo ai provini con
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Ha cominciato così, e io sono diventata la sua
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a fissare il vuoto. «Io sono omosessuale, è un
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ne parlano. Preferisco dirglielo io, così capisce meglio. Tra
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di non averlo capito. Io non gliel’ho mai
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il sorriso sulle labbra. Io l’avrei strozzato, ma
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Ti prego, stai tranquilla. Io merito la tua fiducia
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la storia. Come documentazione… Io non ho potuto fare
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civilmente affettuosi». ¶ «E tu?» ¶ «Io sto bene. E tu
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sto bene. E tu?» ¶ «Io non vado bene, invece
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sue parole: ‘Per Luciano io sarò sempre l’unica
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questa zanzara dalla testa, io non c’entro. Oltretutto
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terrazzo della loro casa. Io non ci ho pensato
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camera per me. Sono io che posso scegliere». ¶ «E
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succede?» ¶ «Niente, il solito. Io voglio tornare a vivere
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che è scomoda, ma io ci ho vissuto benissimo
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la casa che vuoi?» ¶ «Io voglio Sant’Agata». ¶ «Non
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Che gentile! Guarda che io ho ancora molti amici
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molti amici». ¶ «Lo spero. Io vorrei vederli però questi
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dovuto sposare te, accidenti!» ¶ «Io non ti avrei mai
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Lo credi davvero terapeutico? Io ho sposato una ragazza
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era piaciuta, che stimavo…» ¶ «Io, no?» ¶ «Tu eri troppo
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finirò mai di dirtelo». ¶ «Io la pianterei, se fossi
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abbiamo appena parlato. Ma io li riconosco i miei
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non me ne vergogno». ¶ «Io, di alcuni, sì…» ¶ Si
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studio. L’ho ricevuto io perché papà è assente
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che andavo bene anch’io, bontà sua… Gli ho
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processo infinito. Comunque anch’io ho voglia di vederti
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che posso fare. Anch’io ti voglio… dove vuoi
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Quando pubblicheranno libri così, io smetterò di leggere qualunque
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facciano le loro ricerche, io continuo a coltivare i
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assassina scaltrissima potrei essere io.» Rideva ancora. «Sono venuta
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ma con minore disinvoltura. «Io non potrei metterli perché
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va insieme la vista. Io… un momento, sì. Lui
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visto questi occhiali, certo. Io me li sono messi
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che non sono stata io». Rideva, asciugandosi gli occhi
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glielo dica, sono seria: io con questi occhiali non
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se ti amo». ¶ ‘Anch’io’ pensò in fretta. Terribile
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so, la sappiamo tutti. Io ho parlato un paio
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molto alto. La figlia… io ho molti dubbi su
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in casa, dove stavo io ci va Brigida, che
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cantava, giocava… è cambiato. Io la benedico quella Lilli
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in casa, anche se io glieli metto da parte
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di mio padre e io continuerò a vivere nel
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barone?» ¶ «Già… ma siccome io ti conosco come nessuno
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lì… ma non sono io l’assassina». Stava ridendo
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si girò a guardarla. «Io voglio che tra di
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mai ragione per mentirci. Io faccio un mestiere che
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detto, se fossi stata io?» ¶ «Sì, avresti potuto dirmelo
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Voglio farti capire che io vivo anteponendo la logica
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prescindere da quello che io provo per te. Il
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passaggio. Salga, la guido io…» ¶ Gilardi seguì le indicazioni
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stia tranquillo, ci penso io per lei». ¶ «Grazie, ora
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somigliano a mia madre. Io ho preso più da
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mia l’hai vista, io sono cresciuta lì. Molto
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buon contabile, sicuramente onesto. Io le avevo precedute su
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fatto l’università insieme, io mi sono laureata, lui
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capito quanto eravamo diversi: io sarei sempre andata sino
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poco, è morta che io avevo dodici anni e
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rideva per come parlavo io, che allora soffiavo alla
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che ti stavo dicendo io. Lei voleva non esserci
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un po’ per Firenze? Io amo molto questa città
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senza quattrini». ¶ «Grulle, dico io. Sapranno mai che cosa
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case e il buio. ¶ «Io ti amo molto seriamente
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è cosa solo tua. Io non ero lì con
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non mi aveva voluto. Io non ero lì. Tornato
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anche alcuni amici, che io ho conosciuto ragazzi e
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tu la zitella?» ¶ «Sarei io». ¶ «Per informazioni rivolgersi al
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Proprio come se fossi io…» ¶ A Gilardi l’investigatore
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cosa ho da chiarire io?» ¶ «Provi a sentire… può
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cosa ci devo fare, io, in tribunale? Non tengo
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me ne sto occupando io. Si accomodi, signora». ¶ «Non
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La signorina che…» ¶ «Intanto io non so se era
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Ma potevo essere anch’io… vuol vedere?» Dalla sacca
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facendogli una boccaccia. «Sono io quella lì». Si tolse
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Perché ora gliele dico io un paio di cose
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E allora?» ¶ «Guardi che io non sto accusando nessuno
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Era odiato, glielo dico io. Quei due stavano sulle
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punto da ucciderlo?» ¶ «E io che ne so? Guardi
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vuole che ne sappia io? La scema si vantava
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è un’idea mia, io le ho raccontato ’ste
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mio avvocato. Fame… Comunque io non ho detto niente
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la congedò Aziz. ¶ «Vabbe’, io vado. Mi saluti il
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male che ti diverti. Io l’avrei strozzata». ¶ «Però
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ha chiesto un’indicazione… Io quel giorno ero un
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viene con la madre…» ¶ «Io la madre non la
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fronte all’evidenza. Ma io ho il compito di
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Se lei mi dice… Io devo sapere… Lei crede
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o fate come dico io o vi pianto in
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targata…» ¶ «Può darsi, ma io uso sempre una Fiat
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con autista». ¶ «Sempre?» ¶ «Sempre. Io non guido qui in
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chi fosse…» ¶ «La aiuto io. Giuseppina Resnati era la
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lei?» ¶ «Certo che sono io. Ero a Baltimora con
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scomparso da qualche tempo…» ¶ «Io ho una registrazione in
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averla incastrata? Con quello?» ¶ «Io conosco Gilardi». ¶ «Io conosco
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quello?» ¶ «Io conosco Gilardi». ¶ «Io conosco Vicentini». ¶ «Comunque noi
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registrazioni, sei stato bravo. Io avrei perso la calma
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serve sempre». ¶ «E tu?» ¶ «Io sto imparando… certe pizze
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gli stringevano il collo: ‘Io non ti ammazzo, papà
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accanto a papà Gilardi… ‘Io me lo ricordo, sa
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brindisi toccò a lui. ¶ «Io avevo sempre scommesso che
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E con quei rintocchi io mi faccio il ripasso
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questo l’ho fatto io…» ¶ «Suono la chitarra che
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cameretta, vieni…» ¶ «No, prima io… papà!» ¶ Subito dopo la
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ti combinano i politici? Io voglio saperlo». ¶ E poiché
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che non può lasciare. Io ho una famiglia e
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situazione di dover scegliere. Io voglio che stiano con
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fossi rimasta con me, io ci avrei rinunciato. Questo
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te…» ¶ «L’ho scelto io». ¶ «C’è un uomo
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te». ¶ «Mi dispiace, Paola. Io ti voglio bene…» ¶ «Lo
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più contenta così. Anch’io ti voglio bene, senza
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bene, senza di te io ora sarei una sbandata
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cose senza pensarci troppo. Io…» Prese il cellulare che
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mio vestitino nero elegante… Io che ero fiera di
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di me. Volevi che io fossi lì. Che io
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io fossi lì. Che io ti ricordassi ogni giorno
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tornare indietro. Anche se io sarò sempre qua». ¶ «Saggia
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reparto, che non sono io». ¶ «Grazie, sì». ¶ Mise una
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Sono appena arrivata anch’io». ¶ Scalzi lo trasse in
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portaste via» fece Scalzi. ¶ «Io vorrei il miracolo che
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lei?» ¶ «Parli di me? Io sono in un momento
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lasciare il suo lavoro, io non posso lasciare il