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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «Isaia»

nautoretestoannoconcordanza
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oro. ¶ — Chi vi protegge? ¶ — Isaia, Isaia, Isaia. ¶ I ragazzi
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Chi vi protegge? ¶ — Isaia, Isaia, Isaia. ¶ I ragazzi con
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vi protegge? ¶ — Isaia, Isaia, Isaia. ¶ I ragazzi con le
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chiacchierio d’uccelli. ¶ XV. ¶ Isaia proveniva dalle terre della
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in gocce d’argento. Isaia passò pien di stupore
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una ghiarella di fiume. ¶ Isaia guardava spaurito suo padre
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così tra vent’anni, Isaia, io non ho più
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canapaglia spaventerei gli uccelli. ¶ Isaia si sentì come vicino
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cielo. ¶ Il padre di Isaia, nel letto, sulle coltri
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separandoli dalla loro terra. ¶ Isaia fu portato al di
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un tronco centenario. Fu Isaia che aprì a colpi
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cadere l’accetta. Fu Isaia che lavorò tra i
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le “picade” tracciate da Isaia. Una insenatura del Paranà
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fu da essa che Isaia lanciò le sue canoe
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ricchi jebani matucaginesi. Fu Isaia che apprese dagli indigeni
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l’affettava col falcetto. Isaia era diventato una divinità
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verso l’Estancia d’Isaia. Sui cigli del Rio
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giovenche. ¶ La casa d’Isaia era là tra le
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s’urlò di casa. ¶ Isaia ravvolto nel poncho, giallastro
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animalità. Il naso di Isaia, uncinato a guisa di
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La dentatura intatta di Isaia stringeva una pipa scolpita
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femmine sopravvenienti, seppellendole vive. Isaia aveva comprato con un
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un invito. ¶ — Egeadì! — urlò Isaia. E la ragazza fuggì
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al posto dell’ospite, Isaia si volse benevolo verso
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il vostro nome fatato: Isaia. Sul Rio apparve l
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fondatore. ¶ — Quegli innocenti — disse Isaia — mi riportano alle peripezie
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catene peggiori — rispose pacato Isaia — quelle che legano le
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dai cipressi sulla tomba. ¶ Isaia socchiuse gli occhi e
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ciglia trapuntava dei pensieri. Isaia continuava un ragionamento mentale
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sempre più grande spazio. — Isaia lesse queste parole su
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come Cristo sulle acque. ¶ Isaia quand’ebbe proferito queste
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sulla soglia dell’ignoto. — Isaia lesse: — Solo, tra le
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orme stillavano sangue vivo. Isaia seduto al calcio di
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cuoio battuto e morto. Isaia lo addestrò alla cavalcatura
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ciotola per una bevanda. Isaia parlava con quest’uomo
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ghiove mordendole coi denti. Isaia lo percuoteva con un
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bestione azzannava e leccava. ¶ Isaia portatosi in mezzo ai
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Il Tarmito ascoltava estatico Isaia, quella esaltazione delle piante
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riudiva dalla bocca di Isaia e s’accese al
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cilicio d’espiazione. ¶ XXII. ¶ Isaia seduto al calcio di
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uccelli d’ombroso augurio Isaia corrugava la fronte. Egli
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la fissità del cristallo. ¶ Isaia aspettando nei tediosi pomeriggi
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gazzette. Nelle mani di Isaia i fogli perdevano l
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stillavano lacrime d’oro. Isaia pareva invocare l’Eterno
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sollevazione di polverone. ¶ Se Isaia si assopiva, sinistre immagini
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dalla luce. ¶ La notte Isaia s’alzava sul letto
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alzava di sulla foresta Isaia vedeva i carovanieri campeggiare
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ansia medesima con cui Isaia aspettava il Tarmito, stava
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la carovana: ¶ — Loro! — sospirò Isaia. ¶ Don Josè avanzava al
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carovana portarono dinanzi ad Isaia il cofano contenente l
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l’ossa di Nicodemo. Isaia sollevò il teschio, l
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Tutti i carovanieri seguirono Isaia che si avviò verso
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precedevano: giunti nel salone Isaia medesimo trasse da un
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sfavillavano delle trapuntature viola. ¶ Isaia compose l’ossa sul
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sull’aia all’addiaccio. ¶ Isaia e il Tarmito rimasero
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in Italia: Guerra! — disse Isaia e volse il capo
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osservò stranito il vecchio. Isaia aprì un giornale su
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agli occhi incantati di Isaia il tricolore. Isaia prese
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di Isaia il tricolore. Isaia prese le cocche e
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qui col ferro. ¶ XXIII. ¶ Isaia, adunati i carovanieri sull
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come una vite taglia. ¶ Isaia, sciolse dalla stalla trentacinque
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Un suo commiato da Isaia, a cui baciò le
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sotto il tetto di Isaia. Anche queste reliquie, come
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un cavo di monti. ¶ Isaia, come un’antica divinità
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libro sgualcito, tarmolato che Isaia aveva lasciato fuori onde
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gioventù italiana: libro che Isaia aveva acquistato sul porto
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sotto la clava selvaggia. Isaia, deportato su queste terre
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della linea d’acqua. ¶ Isaia salì lento il ponte
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che gli aveva proferito Isaia il primo giorno ch
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Cesare disorientato. ¶ — Allora interroghiamo Isaia. ¶ Isaia stava sul carabotto
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disorientato. ¶ — Allora interroghiamo Isaia. ¶ Isaia stava sul carabotto a
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Profeta. ¶ — Proverbiate sulla guerra, Isaia, e che i ragazzi
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tre si appressarono ad Isaia come il coro all
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è sconfitto — sentenziò profeticamente Isaia. — Noi non saremo sconfitti
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il campo — sentenziò grave Isaia. ¶ — Bisogna rimuovere il sottosuolo
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si desta gelato — disse Isaia al Profeta. — Pensate che
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salpare ancore e cavi. Isaia, quasi a placare il
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traverso l’esperienza — rispose Isaia. ¶ — Le esperienze si fanno
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invaso da grande amaritudine. Isaia percorreva la sua vita
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tomba! ¶ Dopo molta navigazione, Isaia vide al mattino le
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peso. Il corpo d’Isaia piombava inerte sulle braccia
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montagna trapelava il pelago. Isaia dette un profondo sospiro
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basso, il corpo di Isaia nei trabalzi dondolò sulle
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ragazzi l’osservavano spauriti. Isaia fe’ cenno al Tarmito
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ed esalò: — Mai più! ¶ Isaia fe’ cenno che fosse
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il Tarmito. ¶ Quella notte Isaia spirò benedicente tutti quelli
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il corpo colossale d’Isaia chiuso entro un sacco
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distendeva sul corpo di Isaia e lo rendeva simile
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ricordi franavano in isfacelo. Isaia coperto dalla coltre perennemente
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parete di casa sua. Isaia balenò chiuso nel sacco