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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Montanaro, Tommaso sa le stelle, 2014

concordanze di «L»

nautoretestoannoconcordanza
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abbracciano, sono una sopra l’altra. Adesso è tutto
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pronuncia queste parole, ha l’impressione di sentire un
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sono diventati familiari. ¶ “Sono l’unico, ormai, che sa
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la tettoia si vede l’autostrada, il bosco di
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fascio di luce. Ecco l’orto, le zucche che
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ufficiali giudiziari. Non è l’esercito o la protezione
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protezione civile. ¶ “Sono loro.” ¶ L’automobile avanza. ¶ L’illuminazione
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loro.” ¶ L’automobile avanza. ¶ L’illuminazione non la spaventa
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il ragazzino non risponde, l’acqua è al massimo
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al massimo. “Apri! Apri!” L’auto ha parcheggiato. È
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a Pietro, gli fa l’occhiolino e il segno
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Fai come se non l’avessi visto. È solo
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Ma da dove viene?” ¶ “L’ho scoperto una notte
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come?” ¶ “Col tuo telefono.” ¶ “L’ho dimenticato a casa
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Questo pomeriggio ha scoperto l’indirizzo. Il Castroni mi
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Sa qualcosa?” ¶ “No. Te l’ho detto, è troppo
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un paio di jeans. L’auto fa manovra sul
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in posizione di fuga. L’uomo con la coda
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gli sguardi si incrociano, l’ha riconosciuto, si sono
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riconosciuto, si sono riconosciuti. L’uomo con la coda
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è oltre la curva, l’altro lo rincorre, i
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Pietro!” si sente dabbasso. ¶ L’hanno preso. ¶ “Pietro!” ¶ Pietro
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del deposito è spalancata. ¶ L’altro ladro ha una
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vede avanzare Pietro, alza l’arma. “Stai fermo. No
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tiro, Pietro non reagisce, l’uomo con la coda
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Fatto.” ¶ “Ora lui,” dice l’uomo basso, e indica
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tettoia. “Tieni mani alte!” L’altro si allontana. Laura
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è un giocattolo. ¶ Ricompare l’uomo con la coda
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parlano tra di loro. L’uomo con la fasciatura
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no, non può aggredire l’intruso. È troppo minuta
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voce alta, per richiamare l’attenzione della postina. ¶ “Cosa
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maialerie. Rischi di rovinare l’anima d’oro, altrimenti
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a tenerla in braccio.” ¶ L’uomo con la mano
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corre verso di loro. L’uomo con la coda
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vi ammazzo!” ¶ È ancora l’uomo con la coda
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il grano. Tieni sempre l’argine sulla tua sinistra
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la mano in tasca. L’anello col lapislazzulo è
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alla porta si fermano. L’uomo con la coda
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coda di cavallo parla. L’altro, quello con la
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secondo clacson. ¶ Pietro dà l’ultima spinta al mucchio
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Appoggia un piede, molla l’altro. È in volo
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deposito.” ¶ Pietro zoppica verso l’arma. La prende. Non
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più nessun suono. Punta l’arma davanti a sé
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è caduto uno scaffale. L’uomo con la mano
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sarà tutto finito. È l’ultimo sforzo. Ecco, passi
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puntano i ladri. ¶ Ce l’hanno fatta. ¶ “Ho bisogno
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dice Pietro, claudicando verso l’esterno. ¶ “Buonasera, Pietro. Come
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visto tutta questa luce.” ¶ L’ufficiale si volta di
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con il pollice e l’indice: “Salamino finito”. ¶ “Appena
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con le mani, aiuta l’ufficiale giudiziario a fare
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non si rovinano,” ripete l’ufficiale. Pietro appoggia tutta
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finito. Un ultimo sforzo!” ¶ L’ufficiale lo raggiunge: “Mi
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stare sotto la pioggia.” ¶ L’altro si sfrega i
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testa e procedono verso l’interno. “Sono pesanti.” ¶ “Già
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po’ di retro con l’acceleratore, porcomondo.” ¶ Castroni non
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una doccia, Tommaso.” Apre l’acqua bollente. Il fiotto
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il phon,” dice, mentre l’aria calda soffia sulla
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mattino, è risalito per l’argine, fino a guardare
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via. Troppo impetuosa, scalmanata; l’acqua ruggisce nel letto
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a lui. Ha ricoperto l’isolotto, lo strapiombo, tutte
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e scavalcherà. Pietro non l’ha mai visto, il
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riconosce nemmeno. È spaventato. L’acqua gli sembra sporca
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piena non venga? Che l’acqua risparmi il deposito
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la pioggia, e anche l’autostrada, e il tempo
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vuole che si fermi l’ansia, il passato che
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luce, di controllare che l’impianto funzioni. C’è
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dovrà spostare. Si accuccia, l’acqua cola dalla K
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accatastate, fichi grassi. ¶ Volta l'immagine. ¶ England ¶ Stratford-Upon
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esulta sottovoce. ¶ Quello è l’indirizzo che Tommaso non
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non ricordava. ¶ Quello è l’indirizzo che credeva di
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di formica e sopra l’indirizzo inglese scrive quello
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che non conosce. Ecco, l’altro lo raggiunge. Sono
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luce si sposta verso l’uscita. Hanno preso qualcosa
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ecco, è sulle scale; l’ultimo gradino, un altro
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muove su e giù. L’uomo prova a spingere
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per terra. Bisognerà rifare l’inventario. Sono venuti dei
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bicchiere di Bambi non l’ha usato lui, non
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immagina le mani che l’hanno preso, le labbra
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al lavandino, fa scorrere l’acqua, riempie una spugna
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mille pezzi. Rientra, chiude l’acqua. Va meglio. Si
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calzini e le mutande. ¶ L’alba si fa largo
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che la macchina non l’avrebbe tradito. Ma quando
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La terra si beve l’acqua; s’intravedono le
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si gira, c’è l’autostrada; è mattina, ma
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la foto. “Questo è l’indirizzo del deposito. L
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l’indirizzo del deposito. L’indirizzo di Pietro. Se
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corre al deposito. Pietro l’ha nascosto sotto lo
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appoggia sul pavimento. Guarda l’uomo e chiede: “Lucci
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Poi portano la scopa, l’alcol e le bottiglie
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si vede sempre meno. L’oscurità è il pericolo
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lunga, la soffia verso l’alto. Il fumo, per
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vedersi, a pulsare. Sono l’unica luce, ormai. “Cosa
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ha pensato di rischiarare l’esterno. Sarà anche vecchio
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abuserà di Lexotan, ma l’energia sa ancora portarla
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fino a farlo cadere. L’hanno portato giù, hanno
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i pezzi uno dietro l’altro sul pavimento, a
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chiama “Pietro!”, gli strizza l’occhio. “Bella ragazza!” ripete
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dei baci. Uno dietro l’altro. Poi gli mostra
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gridolini. ¶ “Ma non ce l’hai la ragazza?” ¶ “Eh
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ragazza?” ¶ “Nur.” ¶ “Bello. Dove l’hai conosciuta? Dove, tu
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abbassa, contrattano, Tommaso passa l’acqua e conta i
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frutta nella città con l’arco nel muro scrostato
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e le spinge verso l’alto, fin dove arriva
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il ragazzino si toglie l’ovatta in fretta e
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sta al gioco; ricambia l’occhiata di stupore. Fa
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problem!” gli ha risposto l’altro. ¶ È senza dubbio
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due vespe. No, tre. L’altra è proprio davanti
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per cercare la scopa, l’alcol e il nebulizzatore
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stava perdendo i sensi l’ha appoggiato sul muro
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muro, in qualche modo l’ha sorretto e portato
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a mangiarseli. La scopa, l’alcol e il nebulizzatore
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E se il fiume l’ha portato via? Non
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parola, Tommaso. E forse l’ha trovata. ¶ “Sì, anche
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trattiene la soddisfazione. Quanto l’ha cercata, la parola
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è diventato complicato far l’amore. Ecco l’Atala
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far l’amore. Ecco l’Atala, ecco il berretto
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di nuovo a Tommaso. L’Atala è lanciata a
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scatto d’orgoglio. Già, l’amore, quanto è difficile
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stare da solo. ¶ Cerca l’anello, in tasca, sente
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fa vuoto. Adesso invece l’ha fatto infuriare, gli
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messo rabbia. Non se l’aspettava. ¶ È che non
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orchestra, un soprano con l’influenza. Ma andava bene
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avrebbe dato quella sera, l’anello. Forse no. Se
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sera prima aveva fatto l’addio al celibato al
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prima, ma non ce l’ho fatta. Non è
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è corso dietro? Perché l’ha lasciata imboccare le
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le scale? Perché non l’ha seguita? Perché non
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prenderla? ¶ No, non ce l’ha fatta. ¶ Ha tenuto
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ha fatta. ¶ Ha tenuto l’anello in tasca. ¶ È
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È andato alla finestra, l’ha lanciato. I pezzi
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come il Po. Nessuno l’ha visto più spesso
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spesa insieme e neanche l’amore. Lui non le
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casa che lo aspetta. ¶ L’aria è fresca, va
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nell’altra corsia, affianca l’auto che lo precede
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due vetture sono incollate, l’altra rallenta, Pietro affonda
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il piede sull’acceleratore. L’autobus quasi lo sfiora
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È ancora lì dove l’aveva lasciato. Ci sono
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cominciando a piovere.” Guarda l’orto. Prima che sia
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e valeriana, verbena. ¶ “Arriva l’autunno,” dice a Tommaso
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Le zucche resistono, rimbalzano l’acqua. Nonostante la K
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Il suono è disturbato, l’aria elettrica. ¶ Non è
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la piena? ¶ Lui non l’ha mai vista, la
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il fiume ha sfiorato l’argine, ma non l
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l’argine, ma non l’ha mai passato, lì
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notte. Non si conosce l’entità del danno, che
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tutti a casa loro!”. ¶ L’articolo è terminato. Ma
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dietro il deposito. ¶ Tende l’orecchio. Riconosce la voce
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Tommaso. Sta cantando. È l’Aria di Lenskij? No
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un peso sullo stomaco. L’ha sentito all’improvviso
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posizione da combattimento, flesso, l’arma diretta al pancione
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è fuori, dove comincia l’erba. Pietro lo raggiunge
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proiettore si confonde con l’assedio rumoroso delle zanzare
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ondulato ma non rovina l’immagine. Tommaso è sdraiato
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po’ di brezza stasera, l’estate secca il Po
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invito trascorsa è già l’ora. Voi tardaste. Giocammo
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portato all’opera tutto l’istituto tecnico. Molti si
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malati. Lei diceva che l’opera faceva bene, “Non
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la fine, il dispiacere, l’amore. Quanto tempo è
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alzarsi per voltarlo. È l’inizio del secondo atto
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novantesimo e c’è l’ultima possibilità di andare
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con il corpaccione sopra l’immagine: “Mamma, papà, bambino
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quanto tempo non apriva l’EREDITÀ GUIDACCIONI 2002/11? Nessuno l
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l’EREDITÀ GUIDACCIONI 2002/11? Nessuno l’ha mai messa in
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alla lamiera. ¶ Pietro appoggia l’ultimo scatolone. ¶ Ombrelli. ¶ Il
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che colore è. Cerca l’arancione, Tommaso estrae il
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All’ottavo ha completato l’opera. ¶ Gli ombrelli sono
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Tommaso. “Giallo,” dice sollevando l’ombrello corrispondente e aspettando
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indicandone un altro. “Rosa” l’ha trovato Tommaso. Ripete
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colore e Tommaso indica l’ombrello. ¶ A Pietro sembra
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c’è una calcolatrice, l’arancione è abbinato alla
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prenderlo e metterlo con l’ombrello azzurro, e non
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improvviso, la pioggia. ¶ Hanno l’imbarazzo della scelta; Pietro
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prende il ranocchio, Tommaso l’azzurro. Pietro gli fa
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lì non guardano né l’autostrada né il fiume
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I piedi nudi fra l’erba ¶ Stavolta non poteva
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pace, mica può fare l’amore con la preoccupazione
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poi una sedia vale l’altra.” ¶ Sono vicini, nel
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Ma non possiamo fare l’amore e basta?” ¶ “Insomma
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che quando vuoi fare l’amore si fa l
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l’amore si fa l’amore, quando non vuoi
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vuoi non si fa l’amore. Non sono un
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Io voglio sempre fare l’amore!” ¶ “L’ultima volta
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sempre fare l’amore!” ¶ “L’ultima volta no. E
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è una tentazione irresistibile, l’aria ferma, calda, l
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l’aria ferma, calda, l’ombra, questo profumo di
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vincerò ha fatto garrire l’impianto stereo e tremare
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da un calice e l’altro da Bambi. Ritorna
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i piedi nudi tra l’erba, piccoli, sensuali, a
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no.” ¶ “Cosa ne sai?” ¶ “L’ho visto prima.” ¶ “Vuoi
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sotto?!” ¶ “Dove?” Pietro preme l’interruttore sul muro. ¶ “Sotto
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È che il ragazzino l’ha colto in castagna
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Doveva immaginare che Tommaso l’avrebbe spiato dalla finestra
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antibiotici.” ¶ “Ma questa è l’ultima volta!” ¶ “E poi
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Sei a posto con l’antitetanica?” ¶ “L’antitetanica? Non
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posto con l’antitetanica?” ¶ “L’antitetanica? Non penso proprio
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gamba, adesso sfrega con l’ovatta imbevuta di disinfettante
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ha un’idea. “Tommaso!” L’altro lo guarda. “Ti
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piazza il termometro sotto l’ascella. “O Carlo?” chiede
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di fango.” ¶ “Po,” dice l’altro. ¶ “Ti sei lanciato
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in qualche pozza. Ha l’impressione che quel ragazzino
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le mani giunte sotto l’orecchio fingendo uno sbadiglio
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le lettere sconosciute. Ma l’uomo gli dice “Bravo
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pronuncia il nome, con l’azzurro fa una linea
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tondo sulla scatola quadrata, l’antenna sopra. Dentro, un
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del muro. Cancella anche l’uomo, per ultimo. Poi
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la rabbia finché per l’ultima volta mostra a
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una lunga linea dietro l’orizzonte, arancione, poi una
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di aspro. “Limoni?” chiede l’altro. “Limoni,” ripete il
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Disegna automobili, una sopra l’altra, quattro corsie, con
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giù una sedia triangolare, l’ha messa in bagno
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si avvicina allo specchio. L’opera è compiuta; aveva
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gli taglierà la gola. L’uomo si sistema sopra
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Porcomondo, se è scomoda.” L’altro gli passa intorno
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Metà faccia è fatta. L’altra metà è una
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dalla borsa. “Questo è l’ultimo.” E fa un
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è lenta, sembra che l’acqua voglia tornare indietro
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sulla corteccia. “Albero,” ripete. “L’albero fa le foglie
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specchio riflette le cose.” L’altro annuisce. Pietro lo
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Pietro lo volta verso l’alto. Sul vetro appare
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specchio: “Foglia viva”. Sposta l’oggetto che ha in
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lo specchio riflette solo l’azzurro. In quel punto
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pesce. “Ora!” Hanno dato l’ultimo strappo, è uscito
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ultimo strappo, è uscito, l’hanno tirato fuori che
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Luccio,” ha detto Pietro, l’ha preso in mano
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dalle mani, corre verso l’acqua e lo libera
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gufo, e niente più. L’aria è calma. ¶ “Shelo
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Shelo!” Tommaso indica verso l’alto, anche se non
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le parole una dietro l’altra. Pietro vorrebbe trovare
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Male”, per esempio? Tommaso l’ha imparata quando lui
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sta? Io bene, grazie.” ¶ L’ufficiale giudiziario è oltre
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da sexy-shop.” ¶ “È l’unico deposito della zona
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me, Pietro. E poi l’ha deciso il tribunale
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consistente”. Supera Pietro verso l’interno del deposito. Le
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caldo, aria pesante, umidità. L’ufficiale si guarda intorno
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angolo tutto in ombra, l’animale sta su una
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per lui. ¶ Sta perdendo l’equilibrio, si sente cadere
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io...” ¶ “E queste?” dice l’altro indicando anche le
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ha ancora le palpitazioni. L’ufficiale non si è
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che non sia visibile l’ultima consegna ricevuta, che
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sua ultima moglie venezuelana. L’unica figlia vive a
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che ha solo immaginato. L’Olandese Volante, che sparò
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tranne la prima e l’ultima pagina. Tanti altri
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ogni volta tiene tutta l’attesa dentro di sé
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sopra il primo. È l’ultimo giro. Tommaso si
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si è accorto che l’argine stava finendo, ha
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ortiche!” A risalire per l’argine si ha la
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cauto, non si ha l’idea della dimensione. Il
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dall’altra parte. Non l’ha mai passato, lì
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con le bande arancio, l’ha recuperato nel portacassette
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recuperato nel portacassette. È l’unico che ha, e
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di mutande vecchie, con l’elastico che quasi non
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dentro i giunchi e l’ombra. Il livido sulla
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invece, ha ancora dentro l’inverno. Tommaso è fermo
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inverno. Tommaso è fermo, l’acqua gli lambisce i
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petto e poi indicando l’acqua. “Tommaso?” Ma l
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l’acqua. “Tommaso?” Ma l’altro non capisce. “Pietro
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è senza braccialetto: “Dove l’hai messo?”. ¶ Lui fa
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Lui fa cenno oltre l’argine; come a dire
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qualcuno: nota la differenza, l’età, la lentezza. Tommaso
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sta già strofinando con l’asciugamano. Ne hanno uno
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stato costretto a rispondere “L’orrendo foco”, ascoltando il
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Tell in santa pace. L’ha visto anche a
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che gli dispiace se l’ha visto così nervoso
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inumidito la pagina, che l’ha resa grinzosa, e
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una scrittura sottile: Thanks. ¶ 11. ¶ L’amore se n’è
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la Panda. ¶ Sentiero, California. ¶ L’autoradio parla di politici
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casa? Pietro ha fatto l’amore lì, quarant’anni
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si siede sotto Garibaldi; l’eroe dei Due Mondi
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negli extraterrestri. E per l’addio al celibato del
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gli zampetta intorno, tra l’intontito e il sadico
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di grande attualità,” risponde l’altro senza sorpresa. “Una
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restare.” ¶ Il Castroni sbircia l’orologio di plastica che
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debiti fatti per comprare l’anello col lapislazzulo. Nel
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una luce ossessiva, è l’obliteratrice che pulsa, rossa
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nessuna segnalazione. Sta arrivando l’Olandese Volante? Maria Pia
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le nappe? No, è l’avviso di un passaggio
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e Pietro avanza oltre l’edificio, verso una siepe
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era andato di là, l’ultima sera, prima di
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un toporagno. Et que l’amour t’attend, Toréador
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amour t’attend, Toréador, l’amour, l’amour t
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attend, Toréador, l’amour, l’amour t’attend! ¶ Ma
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quando mai?, pensa Pietro. ¶ L’amore se n’è
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America. O chissà dove. ¶ L’amore non attende. ¶ L
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L’amore non attende. ¶ L’amore se ne va
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amore se ne va. ¶ L’amore bisogna corrergli dietro
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Buckingham. ¶ Deve andare verso l’armadio, aprirlo, è meglio
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non ci crede, lui l’aveva spenta, ne è
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farmi perdere tempo. È l’una del mattino.” ¶ “Ho
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la musica è avviata, l’anta del frigorifero è
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bagno, sotto il letto. L’armadio della musica è
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appena oltre la casa, l’orto sulla sinistra e
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sguardo si va oltre l’argine. Tutto gli pare
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corsa, zampe che calpestano l’erba; la bestia è
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escogita stratagemmi per acchiappare l’animale. Montare una rete
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acqua una pignatta e l’ha messa lontana, all
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tavolo di formica raduna l’arma di legno, il
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sua busta bianca, annusa l’odore umido, plastico. Poveri
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vuole andare nella terra. L’aria si fa fresca
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primavera che diventa estate. L’erba si rannicchia a
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dal busto in su. ¶ L’altro si arresta, accecato
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Vieni! Non ti mangio.” ¶ L’altro avanza verso Pietro
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di Pietro, offre qualcosa. L’altro tende le dita
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mangi quello della cucina?” ¶ L’altro non capisce, sa
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Si fa segno con l’indice tra le labbra
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deve andare? “Fame,” ripete l’altro, e ha uno
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fida. ¶ Sì, ha avuto l’impressione giusta. Quell’uomo
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po’ conosce quell’uomo, l’ha osservato per giorni
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sporcizia. Pietro gli apre l’acqua corrente, gli passa
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usare le posate, perché l’altro impugna la forchetta
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intorno al polso gocciola. L’altro però lo scuote
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Pietro,” dice, indicandosi. “Pietro.” ¶ L’altro inghiotte, si pulisce
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va bene.” Gli afferra l’altro polso, i suoi
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a metà del conto l’altro si perde. Avrà
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la risposta, va verso l’orto. Un bambino deve
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la sedia fin sopra l’argine. Non lo fa
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ossa. ¶ La sigaretta è l’unica cosa che si
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una brutta tosse, ultimamente. L’argine è stretto, scomodo
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i materassi del Canzoniere, l’albergo di fronte al
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per la prima volta l’amore con Nina; le
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sempre lì, con sé, l’anello che non le
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andare. Sempre che ce l’abbia, un posto dove
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dentifricio,” dice toccandoseli con l’indice, “ma non usare
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il volume al massimo. L’altro si volta inorridito
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mai questa?”. E dove l’ha già sentita? ¶ Pietro
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se si va verso l’estate. Questa rossa ha
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con i tacchetti. Chi l’avrebbe detto che ha
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in modo sfrontato, maschile, l’altra scappa: “Mi ha
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volta, che avrebbe chiamato l’Fbi. Caricano la Panda
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Caricano la Panda, partono. ¶ L’ipermercato è alle spalle
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bicicletta in avvicinamento. Ecco l’Atala arrugginita. “Pietro!” ¶ Le
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Sì, grazie.” ¶ “Non te l’ho chiesto perché mi
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da spiegare.” ¶ “Il lampadario l’hai trovato?” ¶ “Cosa ne
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sai del lampadario?” ¶ “Me l’ha detto il Castroni
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Pietro ha il fiatone, l’ansia. “Stop!” Le mani
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tipo pratico. Quella è l’unica stanza disponibile, lo
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la direzione della fabbrica, l’ufficio delle sorelle. Sono
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procede verso il Po, l’unico modo per scovarlo
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solo quando si sente l’umido; il fiume si
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grigio e grande, scrostato, l’edera addosso, le finestre
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migliaia. Si va verso l’estate, fa già caldo
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lenticchie di mare, ascoltare l’acqua che si muove
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nebbia, una confusione; poi l’immagine diventa chiara. ¶ È
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quell’immagine, ma ce l’ha ancora davanti. Nina
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volta davvero, non è l’immaginazione. A rompere la
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la quiete, a spezzare l’incantesimo che c’è
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senz’altro il Castroni, l’ufficiale giudiziario; consegna a
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insetti e il calcio.” ¶ L’ufficiale porge una busta
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perché il grana è l’unica cosa che ha
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delle due volte che l’ha vista e di
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sul Po cucendo nappe. L’edificio, inservibile da quando
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quando è stata costruita l’autostrada, è stato acquistato
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di un burrascoso divorzio. L’assortimento di parrucche bionde
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Fellini, dove c’è l’attrezzeria per una scena
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custode del deposito, faceva l’elettricista. ¶ Sale per la
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Da lì si vede l’argine che sale, che
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lo stridere dei gabbiani, l’odore improvviso dei ranuncoli
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odore improvviso dei ranuncoli, l’acqua che comincia a
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Entra dentro Buckingham, guarda l’orologio tondo, fermo da
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anche la ZTL. Meglio l’ipermercato. Per arrivarci, ci
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dubbio. È proprio lei! L’energica Zerti, la figlia
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la figlia del lattaio. L’ha baciata ai giardini
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i salamini di cinghiale, l’unico lusso. Lo yogurt
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non distrarsi. Radicchio? Ha l’orto. Dentifricio. Spazzolino? No
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bicarbonato! Le pile per l’orologio! Ma ormai è
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controlla lo scontrino, ignora l’offerta di schermi al
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perché non vaghino per l’abitacolo come missionari in
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in Cina. ¶ E ritorna, l’aria nei capelli, la
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è a casa. Ecco l’uscio: ha lasciato la
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tutt’intorno si fa l’estate. Chiude gli occhi
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così, disarmato, solo? È l’Alzheimer? Uno sdoppiamento della
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tra le sterpaglie, risale l’argine. Si accuccia sotto
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radura dove ha lasciato l’asciugamano e le mutande
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anni, ormai, che fanno l’amore così, senza parole
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postina. Pietro avanza verso l’orto, da lì l
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l’orto, da lì l’autostrada si vede bene
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gli chiede Pietro. Ma l’animale no, non ha
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li diceva uno dopo l’altro; pianeti, satelliti, costellazioni
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del petrello della Magenta. L’aria muove la pagina
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camera chiusa. ¶ È buio, l’interruttore è distante, la
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il mostro Succhia-Vetro, l’Infanga-Asciugamani, il Mangia
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nella penombra della luna. L’animale è in fondo
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che sfrigola in testa. L’animale non si spaventa
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fuori dalla porta. Appoggia l’orecchio. Uno sciabordio. Le
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sversa sopra una pentola, l’acqua tracima, la musica
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grande, un po’ scrostato, l’edera addosso, le finestre
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migliaia. Si va verso l’autunno, fa fresco. Pietro
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ha scagliato per terra l’ultimo numero di “Navi
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capisce che è proprio l’apparecchio che la polizia
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parlarsi più. E anche l’orgoglio quella volta, di
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è in cucina, guarda l’orologio. A che ora
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pentito di aver accettato l’invito a cena. “Secondo
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spesso perché non disdice l’abbonamento, che alla fine
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cui le lamprede hanno l’istinto di prendere l
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l’istinto di prendere l’oceano, mentre i cavedani
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sì che ha disdetto l’abbonamento. Chissà dov’è
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È un disegno. ¶ Tommaso l’ha lasciato lì. C
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sopra, tutto fatto con l’azzurro, tranne i capelli
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canzone di Ke$ha. L’ha fatto! Ha registrato
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di nuovo sulla Berta. L’ha fatto. Ah, ma
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non solo per fare l’ultimo bagno prima che
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bagno prima che venga l’inverno. Sente che deve