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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Fabio Bussotti, L'invidia di Velasquez, 2008

concordanze di «L»

nautoretestoannoconcordanza
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so! Vitaliano non me l’ha voluto dire. Era
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smise improvvisamente di parlare. ¶ L’ingresso dell’antiquario distava
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che conteneva a stento l’enorme mappamondo della pancia
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camicia. Bertone corse verso l’antiquario. Uno scatto repentino
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ordinanza. Ma naturalmente, non l’aveva con sé. Si
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Camargo lo guardava scandalizzato. ¶ «L’avete avuta, la risposta
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ho pazienza… e adesso, l’ho perduta!». ¶ «Maestro Velázquez
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il boschetto dei salici, l’abbondante pioggia caduta durante
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vi è bastato, perché l’abito di cavaliere di
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di cavaliere di Santiago l’avete concesso ad Agustín
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ho fatto? Perché ce l’avete con me? Ditemelo
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a sostenerlo. Non se l’aspettava e il vino
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cavallo. Conosceva quella tela. L’aveva vista da ragazzino
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vegeto e che ce l’avesse con lui. De
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aspettare prima di ottenere l’abito di cavaliere?». ¶ «Voi
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segreto tra voi e l’Ordine, che non dovrete
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altri, o potrete scordarvi l’abito…». ¶ «Venite fuori!». ¶ Velázquez
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serviti da stand per l’Esposizione universale. Bertone pensò
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testa. ¶ Allora. ¶ La deposizione l’aveva già fatta. Aveva
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raccontato proprio tutto. Solo l’essenziale. Aveva detto di
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Un’altra mezza bugia l’aveva detta dichiarando di
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di strategia e aveva l’obbligo di essere coerente
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del tutto inaspettata. ¶ Guardò l’orologio a muro. Erano
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per questo motivo anche l’attore ci aveva rimesso
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e un nanerottolo: insomma, l’articolo il. ¶ Cardoso sembrava
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lingue straniere, tra cui l’italiano. Bertone pensò con
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tutti i santi giorni l’impari lotta contro la
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Ci scusi commissario se l’abbiamo fatta attendere così
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anche gli ospedali e l’elenco dei passeggeri arrivati
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avrebbe riportato in albergo, l’orologio da polso segnava
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calce bianca che con l’ombra assumevano una tonalità
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inferno. Brontolò qualcosa contro l’Andalusia, contro Velázquez, contro
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di sudore. Fece scorrere l’acqua della doccia. Fredda
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che risuonò per tutto l’albergo. ¶ Uscì gocciolante dal
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mio padre si pettinava, ¶ l’odore di brillantina s
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di non avere neanche l’energia per sentirsi un
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paio di minuti con l’aria di chi osserva
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esaminato quei documenti nel ’56, l’incontro con il collega
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collega universitario di Natoli, l’assassinio di Schilton e
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schiarì la gola. Aveva l’impellente necessità di assumere
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primo pittore di corte, l’aposentador mayor, e cioè
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di attribuzione. Il ritratto L’Infanta Margherita D’Austria
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al Prado…». ¶ «No, non l’ho visto. Al Prado
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su chi vorresti farla l’autopsia? Il cadavere di
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impossibile». ¶ La lezioncina se l’era meritata. ¶ «Sei ancora
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la melassa impiastricciasse tutto l’etere. ¶ «Hasta mañana!». ¶ «A
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bellezza. Anzi, la bellezza l’aveva sempre vissuta come
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a tanta colpevole leggerezza. L’indomani, avrebbe telefonato a
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della dottoressa scombinò ulteriormente l’equilibrio psicofisico di Bertone
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difetto c’era. ¶ Attraversarono l’atrio deserto e uscirono
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dell’anno precedente, era l’ossessione che dominava i
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avrebbe accecato e poi l’avrebbe portato anzitempo al
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di Siviglia. Un pensiero l’aveva colta all’improvviso
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e le aveva cambiato l’umore. ¶ «Cosa c’è
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ne era andata anche l’autostima del commissario. Ma
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più antiche. Si ricordava l’anno della sua terza
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quando – un po’ per l’età, un po’ per
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la classica prof megera, l’orrenda Maria Pia Castracane
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fierezza. C’era voluta l’università – e Giuliana! – per
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verità. Però, la doctora l’aveva colpito. Nonostante gli
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di Giuliana. Adesso, però, l’attrazione per la Moraes
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di cellulare di Mafalda, l’indirizzo dell’Hotel del
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ricevuta del bar ristorante, l’ingresso al museo del
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che avesse perso proprio l’indirizzo più importante e
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Il lascito di Ribonskij. L’indirizzo segnato sull’agenda
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Se ci fosse stato l’ispettore Cacace sarebbero già
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era riuscito a ritrovare l’indirizzo che gli aveva
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biblioteca era aperta e l’impiegato di turno, magro
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finta di non capire l’italiano. Lei capisce benissimo
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stallo. Alla fine, scartata l’ipotesi cazzottone, optò per
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ossuta del patibolare falciò l’aria come la lama
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registro sotto il braccio. ¶ L’espressione patibolare era immutata
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nel 1720 e nel 1722. ¶ Finché l’occhio gli cadde su
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Coca ghiacciata. ¶ 16 ¶ La mappa l’aveva comperata in un
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era vicinissima, appena oltre l’imponente complesso della cattedrale
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cattedrale. ¶ La Coca gelata l’aveva bevuta d’un
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sul marciapiede opposto con l’intenzione di meditare un
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poco in stile con l’aplomb sfoggiato solo qualche
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riflettevano il sole dando l’idea che stessero per
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visto Bertone. O se l’aveva visto non l
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l’aveva visto non l’aveva riconosciuto, e se
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aveva riconosciuto, e se l’aveva riconosciuto, aveva comunque
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erano le opzioni: seguire l’illustre accademico o entrare
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sigarette. ¶ «Mi scusi per l’invadenza, professore. Forse stava
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po’, almeno questa era l’impressione del commissario. ¶ «Che
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di non guardare mai l’interlocutore e si concentrò
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fatto questa domanda perché l’ho vista uscire da
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con le indagini? Niente! L’assassino ce l’avevamo
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Niente! L’assassino ce l’avevamo già bell’e
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già bell’e pronto: l’attore Ribonskij, compagno della
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e si avviarono verso l’angolo della piazza in
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non sarebbe stato carino. ¶ «L’ascolto!». ¶ «Natoli aveva una
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della Cultura, e con l’aiuto prezioso di Yeoshua
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Vitaliano era stato assassinato l’ho visto sbiancare dalla
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Natoli?». ¶ «Soltanto che Yeoshua l’aveva aiutato nelle ricerche
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corte c’era chi l’odiava a morte…». ¶ «Come
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tutta evidenza doveva essere l’idolo dei tassisti di
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dei tassisti di Madrid. ¶ L’auto girò intorno a
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del prado, segno che l’odissea stava giungendo al
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Alle prime, lo colpì l’enormità del quadro. Nessuna
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restituire la grandiosità e l’imponenza di Las Meninas
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rimaneva senza fiato per l’armonia della scena, il
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scena, il gioco prospettico, l’effetto delle luci e
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che, invece, occupa tutta l’estrema sinistra. Al medesimo
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che il rovescio, con l’immenso telaio che lo
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cortesia. ¶ Velázquez non è l’unico nel quadro a
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agli altri personaggi, compreso l’uomo che si staglia
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che convinto tale è l’idea di movimento, la
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Il commissario, addirittura, prova l’impulso di entrare anche
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che il rovescio, con l’immenso telaio che lo
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a fondo e riprese l’equilibrio puntando le suole
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e tornò a contemplare l’insieme della scena. Qualcosa
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scena. Qualcosa stonava con l’armonia dei colori e
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armonia dei colori e l’elegante distribuzione della luce
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croce dei Templari, con l’elsa elaborata come un
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il 1660. Il fregio simboleggiava l’alta onorificenza dell’Ordine
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che Filippo iv, con l’intenzione di omaggiare il
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il fondo della stanza, l’autore ha rappresentato una
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bianca la ripete verso l’interno diffondendo su tutta
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specchio maledetto che rimanda l’immagine dei reali di
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insieme. ¶ Quello specchio non l’aveva dipinto Velázquez, ma
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nello studio di Siviglia: «L’immagine deve uscire dal
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uscire dal quadro». ¶ Sì, l’immagine usciva dal quadro
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fotografico di vita. Ma l’autore ha bluffato schiaffandoci
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fine della carica. Guardò l’orologio. Era quasi mezzogiorno
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cerca del foglietto con l’indirizzo, girò i tacchi
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folla dei visitatori, ce l’aveva con lui. Solo
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stesso e proseguendo verso l’uscita. ¶ Aveva bisogno di
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un taxi ma, per l’amor di Dio, senza
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la speranza che capisse l’italiano. ¶ «Buenos días, señor
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Están todos de vacaciones!». ¶ L’ometto era un osso
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lisciandosi i baffi con l’indice della mano sinistra
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corridoio era deserto e l’usciere aveva ragione: erano
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era uno spettacolo e l’occhio del commissario precipitò
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Roma! E lui non l’aveva mai incontrata! ¶ «Dottoressa
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per il momento non l’avrebbe cacciato. ¶ «La ragione
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bene il professor Natoli. L’ho incontrato per la
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e documenti che ripercorrono l’intera vita del pittore
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intitolava semplicemente Velázquez e l’autore era William Stirling
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aveva ricevuto dal re l’ordine di acquistare opere
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sforzi di ricordare. ¶ Era l’una e mezza. Lei
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Lei si alzò, guardando l’orologio con intenzione, e
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alla colpevolezza di Ribonskij. L’ho conosciuto, Diego, e
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avesse trovato. Non me l’ha mai detto. So
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i cassoni dell’acqua; l’altra, aperta, dà sul
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può essere andata così: l’assassino ha strangolato Natoli
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basta girare un pomello. L’assassino può averla aperta
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dentro e poi se l’è tirata dietro uscendo
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sicura di averlo fatto l’altra sera, dunque ancora
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lì». ¶ «Che sfiga!». ¶ «Ascolta! L’assassino è uscito dallo
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volante piantonavano il civico 64, l’assassino se n’è
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civico 58 è stata scassinata!». ¶ «L’assassino l’ha scassinata
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stata scassinata!». ¶ «L’assassino l’ha scassinata!». ¶ Bertone, amaro
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al cadavere di Natoli, l’assassino se ne stava
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nulla di buono. Era l’unico dell’Esquilino capace
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fatti: andiamo a svegliare l’attore!». ¶ Ripartirono come due
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spento…». ¶ «Al fisso, allora!». ¶ L’ispettore non capiva proprio
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del piccolo ingresso. Trovò l’interruttore, ma la luce
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perché riuscì a percepire l’alone rettangolare di una
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rettangolare di una porta. L’aprì e inciampò in
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di sassi rotondi. Chi l’aveva messo davanti alla
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ritrovò di nuovo con l’attore penzolante dal soffitto
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locandine teatrali, ben disposte l’una accanto all’altra
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sanitaria e alcune agende. ¶ L’attenzione del commissario si
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Natoli nel 2004. Bertone aprì l’agenda del 2004. Le pagine
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della giacca e ricopiò l’indirizzo. Poi rimise l
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l’indirizzo. Poi rimise l’agenda dell’attore al
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morimmo a stento ¶ soffocando l’ultima voce, ¶ tirando calci
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collo del morto. Se l’avesse sorpreso in quel
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era morta strangolata, perché l’inclinazione della testa non
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Esaminando la nuca, dietro l’orecchio destro, vide un
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torvo. «E se invece l’avessero impiccato?». ¶ Pizzo non
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pensiero di quello che l’aspettava. Rilievi, indagini, rapporti
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subito tra le mani l’assassino del professor Natoli
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del professor Natoli, però l’avevano lasciato andare. E
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lo stesso Ribonskij, contro l’evidenza del rapporto medico
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nemici noti e che l’ipotesi di un tentativo
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Ma signori miei, non l’avete fatto. E perché
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fatto. E perché non l’avete fatto?». ¶ «Si ricorda
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Si ricorda, commissario, io l’avevo detto che la
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stress emotivo e con l’omicidio del suo amante
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suola della scarpa destra l’ennesima innocente mattonella, poi
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a guardare in viso l’infame commissario Bertone. ¶ Riprese
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vuole una prova!». ¶ «E l’appartamento sotto quello di
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abbiamo quindi rilasciato, predisponendo l’intercettazione delle telefonate e
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Zingari, 41. Rimarcherò opportunamente che l’attore non era stato
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in piedi come se l’avesse morso un cobra
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fissarono il commissario con l’espressione atterrita di chi
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godette per qualche istante l’effetto. Si finse rilassato
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alle telecamere e cogliere l’occasione per informare la
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presto. Il raffreddore, ormai, l’aveva beccato. L’obiettivo
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ormai, l’aveva beccato. L’obiettivo minimo era evitare
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noi spettatori non siamo l’oggetto degli sguardi dei
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Amico. Bertone non vedeva l’ora di cambiare argomento
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la fattoria?». ¶ «Sì, certo. L’ho ereditata da mio
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per far capire che l’incontro era finito. D
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sapeva guardare negli occhi l’interlocutore, divenne serio, segno
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ricerca… Si batteva per l’assegnazione delle borse di
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verso la volante brandendo l’ingombrante trofeo. ¶ «Prenda questi
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manovalanza, cominciava a maturare l’idea di aver sbagliato
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salì le scale con l’ansia nel petto. Sapeva
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trovato il commissario perché l’aveva visto uscire un
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Di là c’è l’attore frocio indiziato per
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Viaggia con uno scooter…». ¶ «L’ha parcheggiato qua sotto
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commissariato. Era il segnale. ¶ L’attore uscì, infatti, poco
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Lazzaroni non poté vederne l’espressione. Poi Ribonskij passò
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con Lazzaroni che faceva l’elastico dietro a una
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il sole scottava forte. ¶ L’attore si afflosciò sul
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cespuglio di rose bianche. L’attore piangeva ancora. Ogni
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di Caio Cestio. Presero l’Ostiense. Ci misero venti
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un’ora a contemplare l’ingresso. Naturalmente, piangeva sempre
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ore e parecchi chilometri, l’attore stabilì che il
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portone di casa sua, l’orologio del poliziotto segnava
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dell’acqua nei lavandini, l’acciottolio dei piatti e
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naso che conosceva bene. ¶ L’ispettore Pizzo affiancò Lazzaroni
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è sempre rimasta spenta». ¶ L’ispettore sospirò. «Si sarà
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una alle 20 e 25 e l’altra alle 20 e 40. È
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sarebbe ritornato a casa. ¶ L’ispettore Pizzo puntò lo
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si accese una sigaretta. L’attendeva una lunga notte
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appartamento chiuso da anni. ¶ L’ispettore, nonostante sentisse in
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il nuovo giorno con l’ennesima boccata venefica. ¶ Trascorsero
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il commissario Bertone. Aveva l’aspetto di chi ha
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di fronte all’altro, l’ispettore accennò un buongiorno
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presenza lì. ¶ «Lascia stare l’attore. Vieni con me
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spugna. ¶ «Siamo degli stronzi!». ¶ L’ispettore, stavolta, annuì. Non
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Bonghi…». ¶ «Lo so, me l’ha detto Cacace». ¶ «Ho
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pianerottolo, ha visto che l’ascensore era fermo al
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visto nessuno. Ora, o l’assassino è Speedy Gonzales
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centimetri, forse di più. L’assassino non poteva saltare
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parete. Al secondo piano…». ¶ «L’avvocato Terracciano». ¶ L’ispettore
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piano…». ¶ «L’avvocato Terracciano». ¶ L’ispettore cominciava a orientarsi
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cominciava a orientarsi. ¶ «Sì. L’appartamento al secondo piano
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non c’era nessuno. L’avvocato è in ferie
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sere alle sette. Quindi l’assassino avrebbe potuto benissimo
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poco tempo, visto che l’abbiamo trovato verso mezzanotte
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Cometa Off». ¶ «Sì, se l’assassino è Ribonskij. No
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è Ribonskij. No, se l’assassino non è lui
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è lui. Perché se l’assassino non è lui
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non è possibile! Se l’assassino se ne fosse
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alle cinque del mattino, l’avremmo notato. C’era
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casa…». ¶ «A casa? Ma l’alibi non regge…». ¶ «Chi
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Ma se insistiamo con l’interrogatorio, verrà fuori il
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Devo vedere una persona». ¶ 6 ¶ L’agente Cipriani non ne
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Era costretto a fare l’autista a una specie
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al commissariato dell’Esquilino. L’imbarazzo era così denso
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si poteva tagliare con l’accetta. Un uomo chiuso
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ammissibile. E che cavolo! ¶ L’Alfa Romeo della polizia
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normale e ripartì verso l’Ostiense. Destinazione: la sede
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aveva preso appuntamento per l’una con il professore
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stato a Roma Tre. L’edificio esisteva da non
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vuoto. Sembrava proprio che l’intero palazzo respirasse da
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occhi di Giuliana… ¶ Provò l’infantile desiderio di ricominciare
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La ragazza piangeva e l’uomo la consolava, ma
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senza alzare lo sguardo. ¶ L’uomo girò intorno alla
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di sì. Attendiamo ancora l’esito dell’autopsia, ma
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dappertutto. Erano molto legati. L’ultima volta, verso la
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A pensarci bene, è l’ultima volta che li
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ricerca. Si batteva per l’assegnazione di borse di
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del quadro. Non condivideva l’opinione di Michel Foucault
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involute. Voglio dire che l’ansia di contraddire Foucault
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un po’ fumoso. Io l’avevo avvertito, ma lui
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di poterla aiutare». ¶ Aprì l’armadio e prese un
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altri tre libri. Diede l’ultima occhiata all’insieme
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bastare. Richiuse a chiave l’armadietto e tornò con
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scale quasi di corsa. L’atrio rimbombava dei berci
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fame?». ¶ Cipriani non se l’aspettava. ¶ «Sì, credo di
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Gli ho messo dietro l’agente Lazzaroni che ha
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Las Meninas ha solo l’effetto di impedire che
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non è altro che l’emblema inesauribile del potere
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di Searle. Vede, commissario, l’americano John R. Searle
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volgendo lo sguardo verso l’altra metà del campo
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curiosità!». ¶ Bertone, adesso, rimpiangeva l’aria condizionata dell’Alfa
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Amico non gli piaceva. L’abbinamento contadino-filosofo gli
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puntando di nuovo verso l’aia, dove Cipriani fumava
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aia, dove Cipriani fumava l’ennesima sigaretta appoggiato allo
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Lo sa chi fu l’arbitro di questa contesa
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che il quadro celebra l’arte del pittore – come
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due cose distinte, mostrando l’identità di ciò che
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senza riuscire a fermare l’afa e, quel che
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le mani. ¶ Invece prevalse l’orgoglio molisano: «Quindi, se
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bene, professore, Steinberg dice l’esatto opposto di Foucault
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Le ciglia si aggrottarono, l’espressione tra l’interdetto
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aggrottarono, l’espressione tra l’interdetto e lo stupito
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storicità». ¶ Bertone si sentiva l’uomo più felice del
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del mondo. La partita l’aveva persa, ma era
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Searle, e poi Steinberg… l’importante, per Vitaliano era
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sempre dovuto ammettere che l’intuizione di Foucault sui
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e poi ci sono l’Infanta, le damigelle, i
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la coda dell’occhio l’agente Crocitti che se
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In realtà, soffriva per l’anatra laccata che gli
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esse-chicolacappa-ilunga! Me l’ha detto il professore
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Lupi lo gonosce benissimo. L’ha ’ngontrato tante vorte
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guardò con aria stanca l’ispettore Pizzo. Passarono almeno
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secondi durante i quali l’imbarazzo dell’ispettore toccò
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vuoti. Studi cervellotici, insomma. ¶ L’originale del quadro, tanto
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durante la lotta furibonda, l’assassino avesse deliberatamente scaraventato
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The Ways of Paradox. ¶ L’assassino, in preda alla
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e autore. ¶ Era evidente. L’assassino aveva scatenato la
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tra lo stipite e l’agente Crocitti. Bertone non
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dell’arredamento sparsi dappertutto. L’aveva visto poco prima
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ispettore Pizzo». ¶ Ghinassi eseguì l’ordine senza commenti mentre
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il commissario guadagnava rapidamente l’uscita riservando le ultime
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sufficienza di chi ce l’ha fatta, l’ex
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ce l’ha fatta, l’ex compagno di università
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comme se chiamma… Ribonskij, l’amante della vittima. Vedrai
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della vittima. Vedrai che l’alibi non regge… confesserà
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In questo momento ce l’hanno Pizzo e Cacace
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al questore di Roma l’aspetto serioso richiesto dall
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a entrambi, soprattutto per l’interpretazione di Pietro Germi
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giudice Valentini ha autorizzato l’autopsia, ma mi sembra
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non ci siano dubbi. L’hai visto pure tu
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mite e benvoluta, me l’hai detto tu stesso
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stesso. I vicini te l’hanno descritto educato e
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di Bertone, era terminata «…l’assassino e la vittima
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un caffè?». ¶ «No, grazie. L’ho già preso prima
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a togliersi dagli occhi l’immagine di Alvarino che
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sulla macchina di servizio. ¶ L’agente Cipriani gettò la
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avvicinandosi alla strada. ¶ Giuliana l’aveva riconosciuto subito. «Fermati
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vetro della macchina, sentendosi l’uomo più fortunato del
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Alvaro Mostocotto… ¶ «Siamo arrivati». ¶ L’agente Cipriani fermò l
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L’agente Cipriani fermò l’Alfa Romeo blu davanti
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gorgoglii di ogni genere. L’ispettore Pizzo pensò che
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almeno di farlo rifiatare. ¶ L’ispettore Cacace, un nanerottolo
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aperta dell’ufficio con l’espressione di chi sta
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le otto…». ¶ «Sì, ve l’ho detto… erano le
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messo in imbarazzo anche l’ispettore Pizzo. Ma Cacace
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soffiò il naso per l’ennesima volta e rispose
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a lui. ¶ «Sì, ve l’ho detto… ho chiamato
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fiume in piena. ¶ «Ve l’ho detto, sono andato
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è Massimo Lello?». ¶ «Ve l’ho detto prima: è
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conosciuto il professor Natoli?». ¶ L’attore si soffiò il
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convegno, c’era pure l’autore venuto apposta da
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Si fermò ancora, dopo l’ennesimo risucchio. Si soffiò
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a casa mia. Non l’avevo mai visto così
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dire: ti devo parlare. L’altro scattò in piedi
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chiami tu per avere l’autorizzazione a intercettare il
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tutti i colori. Ma l’ho fatto a fin
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perdere il ritmo. Costeggiò l’imponente facciata dell’Iglesia
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sapeva se i due l’avessero visto o meno
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copia e vide che l’amico antiquario aveva tracciato
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che non erano complimenti. ¶ L’antiquario si alzò dalla
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valore scientifico, non artistico. L’importante è che tutti
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damigella di sinistra guarda l’ingresso della bottega del
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nani! Mari-Barbola guarda l’ingresso del convento di
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di umana compassione per l’amico. ¶ «Ma ecco la
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basta. ¶ «E allora?». ¶ Non l’avesse mai detto. Aronne
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maresciallo allo specchio, incrocerai l’ingresso laterale della Catedral
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pagliacciata. Eppure… Delle due l’una: o Aronne Schilton
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stima che aveva per l’antiquario, Picasso decise di
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era riuscito a risolvere l’ultimo enigma. Il più
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pranzo per riservare tutto l’appetito all’anatra laccata
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la cucina ma anche l’arredamento, la gigantografia di
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e poi gli davano l’illusione di essere benvoluto
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provato, i primi tempi. L’insalata, una Simmenthal. Poi
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ha bisogno di qualcosa…». ¶ L’ispettore Pizzo aveva infilato
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era vero. Da quando l’ispettore Cacace era in
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la giacca e raggiunse l’ispettore sulle scale. ¶ «Ha
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improvviso. Un giorno o l’altro, l’Esquilino sarebbe
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giorno o l’altro, l’Esquilino sarebbe saltato in
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sarebbe saltato in aria. L’importante era farsi trovare
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i soliloqui notturni. Tra l’altro, che vergogna, i
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era lui che, girato l’angolo di via San
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attore americano e poi l’avrebbe lasciata lì sul
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uno straccio… ¶ Bertone girò l’angolo di via San
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orario e aveva fame. L’aspettava l’anatra laccata
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aveva fame. L’aspettava l’anatra laccata del più
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suo stato d’animo. L’anatra era buona, d
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buona come la prima. L’incanto era finito. La
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gli dolevano, ansimava e l’anatra voleva uscirgli dallo
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liberty da poco ristrutturato. L’agente Cipriani notò il
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collega imbecille aveva bloccato l’ascensore. ¶ Grugnì e si
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vedere…». ¶ Due agenti piantonavano l’ingresso. ¶ «Tutto a posto
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guardava sempre con attenzione l’arredamento di ogni casa
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pavimento al soffitto, era l’unica cosa ancora al
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marrone al piede destro; l’altro l’aveva perso
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piede destro; l’altro l’aveva perso con ogni
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a chiamare la polizia?». ¶ L’altro fece cenno con
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in punta di piedi. ¶ L’agente Crocitti era uno
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Economia. È docente presso l’Università di Campobasso, insegna
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di Campobasso, insegna Statistica…». ¶ «L’essenziale, Crocitti, l’essenziale
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Statistica…». ¶ «L’essenziale, Crocitti, l’essenziale!». ¶ Bertone si era
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sopportava chi si dava l’aria di capire sempre
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morto. ¶ «È chiusa! Nessuno l’ha forzata». ¶ La voce
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non si scompose. Distolse l’attenzione dal cadavere, squadrò
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ordine era riservatezza! ¶ Con l’espressione di chi ha
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dall’ascensore e attraversava l’atrio deserto. Provava un
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Ed ecco, forse, spiegata l’attrazione verso Bertone. Mafalda
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verso Bertone. Mafalda ammirava l’ostinazione, ma soprattutto l
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l’ostinazione, ma soprattutto l’incoscienza con la quale
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Accelerò il passo. Non l’aveva deciso razionalmente, erano
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spuntato da chissà dove, l’aveva cinta da dietro
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Mafalda? ¶ La prima volta l’aveva chiamata alle nove
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presto. Il secondo tentativo l’aveva fatto poco dopo
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che passavano le ore, l’umore del commissario si
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tornato in albergo verso l’una e dalla stanza
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gli aveva finalmente passato l’ufficio della Moraes. Il
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stavano cercando per tutta l’Andalusia, ma… Nada de
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stato un monastero. ¶ Guardò l’orologio. Le 19 e 35. Aveva
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una sua dotta opinione… L’unica via d’uscita
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vetri erano chiusi e l’aria era ferma come
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era liquida e svolazzante. L’oscurità era un sovrapporsi
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piano. S’incamminò verso l’uscita. Solo pochi passi
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il segugio era lì, l’avrebbe sicuramente sorpreso. ¶ Pattinò
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La visita al museo l’aveva fatta. Aveva visto
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una volta dall’altra. L’orso del luna park
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Proseguì, aspettando di sentire l’eco dei propri passi
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niente. Per i rumori, l’esclusiva ce l’avevano
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rumori, l’esclusiva ce l’avevano le risate dei
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del palazzo di fronte. ¶ L’anta della porta-finestra
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a vederlo scomparire dietro l’angolo. Lo chiamò con
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cattedrale. Di Giussani neanche l’ombra, segno evidente che
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Naturalmente, non lo trovò. L’azione riparatrice si risolse
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Giussani. Ma scartò subito l’idea. Con il collega
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gran piano, ma era l’unico possibile al momento
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giacca. Era pronto per l’ennesimo tentativo di parlare
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a lui per indicargli l’ingresso di un locale
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sembrava proprio che ce l’avessero messa per bellezza
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ma non lo era. L’unico turista, semmai, era
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paio di cameriere, con l’ombelico in vista, si
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statica imperturbabilità. Si presero l’applauso e ringraziarono con
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che se avesse perso l’equilibrio in quel momento
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agrumi. ¶ Senza che nessuno l’avesse chiamata si materializzò
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dolciastro del vino e l’aglio dei crostini risultò
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ebbe la conferma che l’aglio intendeva dire la
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comune dote di migliorargli l’umore. ¶ Prese dalla tasca
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il cellulare. Doveva fare l’ultimo tentativo prima che
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raggiunse il corridoio verso l’uscita. Giunse ai piedi
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era strana. Il commissario l’aveva percepito subito. Non
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degli impegni improvvisi…». ¶ «Me l’hai già detto, Mafalda
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Mafalda, non ti preoccupare. L’importante è che tu
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dirmelo e a lui l’aveva spiegato Natoli. E
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preferito del re…». ¶ «Me l’hai già detto. E
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troppo lunga di Mafalda l’aveva costretto a uno
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tra una bestemmia e l’altra per chissà quanto
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ecco cos’era. Indicò l’anfora numero tre e
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poi Ribonskij… ¶ Già, Diego. L’attore, senza una lira
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giudice istruttore, era lui l’assassino. Ma il commissario
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sorsate solo perché se l’avesse bevuta d’un
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un seno quasi sfacciato. L’ombelico però, era coperto
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ultimo decilitro di sangria l’avrebbe trasportato definitivamente in
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giù dallo sgabello. Se l’avesse fatto, sarebbe rimasto
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presto avrebbe vomitato anche l’anima. ¶ La dea sorrideva
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colore, rosso vivo. Dove l’aveva vista? ¶ La dea
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chiudere gli occhi. ¶ Dove l’aveva vista, quella croce
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di buio, gli apparve l’immagine della casacca di
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le forze, perché oltre l’orizzonte c’è l
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l’orizzonte c’è l’acqua. Cascate di acqua
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nuvole di goccioline freddissime. L’eterno arcobaleno è oltre
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infinito non è che l’insieme di tanti spazi
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la morte imminente. Tutto l’universo è un solo
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possa intravederne la cornice. ¶ L’unica via di salvezza
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vicino alla porta e l’altro sopra al televisore
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Sul comodino c’erano l’orologio, l’ultimo saggio
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c’erano l’orologio, l’ultimo saggio di Natoli
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ricordava niente. Chi ce l’aveva riportato? Con chi
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verso il bagno con l’intento di attaccare la
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water e vomitare anche l’anima. Si risollevò, dopo
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messo qualcosa nella sangria. L’avevano riportato all’albergo
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avevano riportato all’albergo, l’avevano denudato e buttato
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chi? E soprattutto, perché l’avevano fatto? ¶ Schizzò fuori
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mal di gola…». ¶ Prese l’orologio dal comodino. Erano
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disturbo. Anzi, se permette, l’accompagnerò all’aeroporto. Vorrei
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si avviarono insieme verso l’auto blu ferma in
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sistemarono nel sedile posteriore. L’auto si staccò dal
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I nostri interessi coincidono». ¶ L’auto blu aveva imboccato
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che correva dritta verso l’aeroporto tra una selva
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per dieci minuti. Quando l’auto arrivò davanti all
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esausto. Desiderava solo prendere l’aereo e giurare di
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a tal punto che l’avrebbe volentieri gettata in
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lì per lui. Rappresentavano l’ultima gentile cortesia dell
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naturalmente, disse di no. L’altro poliziotto, più vecchio
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vestiti nella valigia con l’espressione di una madre
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viaggio, avrebbe ammirato solo l’ala del velivolo. Il
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una busta. ¶ Chi ce l’aveva messa? ¶ L’aprì
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ce l’aveva messa? ¶ L’aprì. Il foglio, piegato
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con le mie mani l’infame che me l
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l’infame che me l’ha rubato. ¶ Ora, era
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Ora, era più chiaro. L’artista aveva dipinto un
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veniva quella lettera? Chi l’aveva messa nella tasca
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sull’intera faccenda. Arrivò l’hostess con il carrello
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Probabilmente, gli stessi che l’avevano drogato con la
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la sangria e poi l’avevano riportato in albergo
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smesso di martellare. Mentre l’aereo aveva cominciato la
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cominciato la discesa verso l’aeroporto Leonardo da Vinci
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c’erano 33 gradi centigradi, l’umidità al 70% e il
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interno di un tombino. L’antiquario si era lasciato
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ristrettezza del pertugio e l’eccessiva pinguedine del suo
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di volte. Da sotto, l’antiquario gli faceva luce
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fondo, nel suo negozio, l’aria non era tanto
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tempo si fosse fermato. ¶ L’antiquario si pietrificò all
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inghiottito dall’abisso, che l’avrebbe condotto direttamente tra
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cibo e granaglie per l’inverno, per far fronte
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pietra che conduceva verso l’alto. ¶ «Dove siamo?». ¶ «Siamo
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Andiamo?». ¶ «Andiamo!». ¶ Picasso superò l’ebreo e imbucò per
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tortuosa, si avvitava verso l’alto in una serie
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quel posto. Picasso ebbe l’impressione di scalare la
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rotolo e ne sbirciò l’interno. Capì che si
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protetta con cura. ¶ Ce l’avevano fatta, dunque. Avevano
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alle undici». ¶ «E come l’hai chiamato?». ¶ «Yeoshua». ¶ 25 ¶ Roma
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commissario?». ¶ «No, ma entra». ¶ L’ispettore Pizzo aveva ficcato