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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Calisto Bassi, Gerusalemme [traduzione da Alphonse Royer e Gustave Vaëz], 1847

concordanze di «L»

nautoretestoannoconcordanza
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Basso ¶ Un Araldo, Basso ¶ L’Emiro di Ramla, Basso
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e di cui vedesi l’interno. Elena, Gastone, Isaura
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sia, ¶ Tutto perdonerò. ¶ ELENA: L’alba, mio bene, ¶ Appar
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vita!... ¶ Va, fuggi... appar l’aurora! ¶ Ci separiam per
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negli appartamenti. Suona mattutino. L’orchestra esprime l’alzarsi
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mattutino. L’orchestra esprime l’alzarsi del Sole.) ¶ SCENA
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Scelta il mio cor l’avea... ¶ Ogni mio voto
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Insieme.) ¶ ELENA: Oh! come l’anima balza serena! ¶ Coll
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Coll’odio avito cessò l’affanno... ¶ A tanta gioja
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beato! oh! come inondi ¶ L’alma di gioja, e
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v’infondi ¶ Che sperde l’odio, sperde l’affanno
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sperde l’odio, sperde l’affanno, ¶ E quasi crederlo
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Coll’odio avito cessò l’affanno. ¶ Or vada in
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mestieri della tua vita. ¶ L’ansia gelosa che il
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SCENA QUARTA ¶ I precedenti. L’Ambasciatore di Roma. ¶ AMBASCIATORE
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Al Conte di Tolosa, ¶ L’ambasciator del gran Rettor
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A rei misfatti Iddio... l’amor potea ¶ Renderla santa
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rival sarà colpito, ¶ E l’amante preferito ¶ Fia che
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due guerrieri ¶ Che veston l’arme d’oro? ¶ Quei
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mio fratel che adoro, ¶ L’altro è il nemico
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di vino. ¶ CORO: Mentre l’ora si avvicina ¶ Di
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partir per Palestina, ¶ Rinoviam l’esperimento, ¶ E beviam finché
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coro; i soldati accennandosi l’un l’altro la
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soldati accennandosi l’un l’altro la Cappella escono
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pregar, rispondere ¶ Solo dovrà l’averno; ¶ Ad un supplizio
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Gastone, poi Elena, Isaura, l’Ambasciatore di Roma, il
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Soldati che hanno arrestato l’assassino ritornano con lui
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Fu lanciato su te l’anatema. ¶ In orrore a
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tuo misero stato, ¶ E l’esilio una terra ti
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terra ti noti ¶ Ove l’eco a Dio porti
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su me dee cader l’anatema, ¶ Che in orrore
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esecrato sei tu! ¶ Sì: l’Eterno in suo giusto
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croce. Vedesi in lontano l’araba città di Ramla
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tuo perdono ¶ Ardente è l’alma mia; ma... un
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può dirmi... Oh! tu l’affretta, Isaura! ¶ ISAURA (si
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Signor! ¶ SCENA QUINTA ¶ Arriva l’armata dei Crociati, preceduta
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Conte di Tolosa e l’Ambasciatore di Roma, circondati
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Roma, circondati da Cavalieri. L’Ambasciatore si arresta davanti
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delitto ancora ¶ Assolto è l’uom, quando pel ciel
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sol vincer si può. ¶ (L’armata si rimette in
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poi si ritira. ¶ GASTONE: L’Emiro a sé mi
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Elena mia! da cui l’avverso fato ¶ Mi separò
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ancor. ¶ SCENA OTTAVA ¶ Gastone, l’Emiro seguito da qualche
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volea per essa ¶ Sfidar l’ira de’ tuoi. – ¶ Ma
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seguono con lo sguardo l’Emiro che si allontana
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rimasti soli si precipitano l’uno nelle braccia dell
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avvilita... ¶ De’ padri miei l’orgoglio... ¶ Tu stessa alfin
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D’un padre oimè! l’imagine, ¶ Fatto per me
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me deserto, ¶ Rende smarrita l’anima, ¶ Ed il pensier
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allieti, avvivi e infervori ¶ L’anima mia smarrita; ¶ Per
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vuoi col pianto ¶ Velare l’incanto ¶ Dei vezzi leggiadri
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vuoi col pianto ¶ Velare l’incanto ¶ De’ vezzi leggiadri
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non è. – ¶ DANZE ¶ Comparisce l’Emiro accompagnato da alcuni
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giardini. ¶ SCENA SECONDA ¶ Elena, l’Emiro, Séguito. Un Uffiziale
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lato opposto. ¶ UFFICIALE: Presti l’assalto a dar sono
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io fui? ¶ CORO: Gastone l’assassino! ¶ Ch’ei pera
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soffri, o ciel? – ¶ No... l’ira vostra, – l’indegno
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No... l’ira vostra, – l’indegno insulto (ai Cavalieri
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sparso – la colpa e l’onta ¶ Vendetta e pronta
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e la sua spada; l’Ambasciatore di Roma, lo
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mi venner per voi l’armi tornate, ¶ E morir
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Doman la morte subirai: l’infamia ¶ Oggi ti coglierà
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ultima tua posterità. ¶ GASTONE: L’infamia!... Oh! vi prendete
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carnefici io sfido... ¶ Ma l’onor... l’onor mio
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sfido... ¶ Ma l’onor... l’onor mio!... ¶ AMBASCIATORE: La
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trovasi già il carnefice; l’Araldo vi sale pur
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pur esso.) ¶ ARALDO (mostrando l’elmo di Gastone): Questo
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di Gastone): Questo è l’elmo d’un infame
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con una mazza frange l’elmo di Gastone.) ¶ PENITENTI
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la spada.) ¶ PENITENTI: Come l’odio ha desso amato
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ha desso amato ¶ E l’ha invocato ¶ Nel colpisca
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o traditor! ¶ AMBASCIATORE: Che l’umana giustizia ¶ A giudicarlo
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v’arresta? ¶ Colpite alfin! L’orgoglio mio riprendo! ¶ Fu
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riprendo! ¶ Fu mia colpa l’aver per voi pugnato
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tua condanna è scritta! ¶ L’uom che uccidesti alfin
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è vendicato! ¶ Tu porterai l’obbrobrio e il tuo
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Giosafatte. Alcuni soldati custodiscono l’ingresso d’una tenda
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E accolga quindi Iddio l’anima mia! ¶ CORO (di
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là fra que’ dirupi ¶ L’agnello del perdon; ¶ A
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tempo.) ¶ SCENA TERZA ¶ Ruggero, l’Ambasciatore di Roma, poi
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RUGGERO: Io volli ¶ Precedere l’armata; ¶ Né penetrar in
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io fui non sai? ¶ L’armi da un vil
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a dì funesti, ¶ Compi l’opra... e nel tuo
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splenderà. ¶ ELENA: Oh ventura! l’innocenza ¶ Alla fin risplenderà
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Isaura, poi il Conte, l’Ambasciatore di Roma, varii
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il Conte. Gastone comparisce l’ultimo recando in pugno
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rendi ¶ Colla vita insiem l’onor. ¶ CONTE, AMBASCIATORE: Ciel