Giulio Bertoni, Introduzione alla filologia, 1941

critica di chi sente l'esigenza di questi problemi

soltanto il desiderio e l'ansia di condurre a

a sé non solo l'esame naturalistico, ma la

utilmente e proficuamente tutta l'attività di uno studioso

interiore impaccio. Tutti hanno l'impressione che al di

non ci sia che l'ombra del pensiero, o

cose, resta sempre che l'idea, l'immagine o

sempre che l'idea, l'immagine o, insomma, il

il nostro esame: così l'analisi estetica, come la

lingua della cultura. Senonché, l'interesse nostro è rivolto

coloro che parlano per l'abbondanza del cuore, in

in coloro che, con l'animo turbato, si ricercano

queste sono assurdità; ma l'assurdo della logica comune

non possono valere, per l'esame di un'opera

solo di essi per l'esame concreto di un

e della sua cultura. L'esame della «lingua» conduce

e fuori d'Italia. L'influsso dell'Ariosto si

in quelle opere appunto l'Ariosto poeta non c

nuova d'arte. ¶ II. L’espressione concreta ¶ Abbiamo identificato

la lingua è tutto l'uomo. Si consideri, anche

infrange qua e là l'involucro della tradizione e

meditazione. Si ha, leggendo, l'impressione di un nodo

Ciò che fa poetica l'espressione è alcun che

può indicare dove batta l'accento che differenzia l

l'accento che differenzia l'una dall'altra personalità

del Tasso che trasporta l'accento della sua poesia

Michelangelo che par quasi l'opposto della lingua variopinta

che noi propugniamo. ¶ III. L’espressione naturalistica ¶ Accomunate, come

lasciando ora da banda l’esame fisico e descrittivo

che più gli conviene, l'oggetto delle nostre indagini

alla storia. Anche quando l'oggetto dei nostri studi

rivivere relativamente in noi l'opera che studiamo. Queste

quando si presentino con l'assurda pretesa di dar

procurano nuove cognizioni; con l'ordinamento di queste cognizioni

nostra attività logica. Promovendo l'amore della erudizione, correggendo

e del loro scopo. ¶ L'erudizione, che è dunque

divenire oggetto di tutta l'attività di un benemerito

a comprendere il passato. L'erudito intellettualista riallaccia le

conclusioni relative, nelle quali l'intelletto si adagia e

fortifica e nelle quali l'uomo cerca (sempre invano

cerca (sempre invano!) riposo. L'interpretazione dei fatti singoli

il collegamento delle tradizioni, l'esame delle serie per

per cui è passata l'espressione, la trafila dei

sfera d'attività, come l'abbiamo definita, della nostra

la comparazione, sia con l'astrazione, può raccogliere in

raccogliere in concetti generali l'elemento comune che giace

e lo studio e l'esame degli accadimenti presuppongono

svolgimento delle lingue con l'applicazione pura e semplice

linguaggio individuato, determinato, non l'idea irreale di «dialetto

irreale di «dialetto». Ma l'astrarre un «dialetto» ci

e torto, perché né l'uno né l'altro

né l'uno né l'altro distinguono fra teoria

è chi non veda l'impossibilità per l'uomo

veda l'impossibilità per l'uomo di disfarsi dalle

si lasciano condurre entro l'orbita di nessuna di

meno di non distruggere l'uomo), il principio intellettualistico

allora, sono considerate entro l'ambito più o meno

sola lingua (p. es., l'italiano, il francese, lo

determinare, una volta riconosciuta l'affinità, il grado di

dimostrare in sede scientifica, l'affinità di due o

poichè radice è appunto l'astrazione che si fa

una categoria, senza cui l'uomo non sarebbe più

non si può accettare l'opinione comunemente ammessa e

di questa fenomenologia sta l'unità del pensiero, per

potrà disgiungere senz'altro l'inglese col suo will

la lingua è tutto l'uomo) in forme nuove

lingue possono esser dette l'espressione concreta delle mentalità

lingue indoeuropee – si raffigurava l'espandersi delle innovazioni linguistiche

che meno hanno subìto l'influsso di altri idiomi

di una parlata con l'altra. ¶ È stata assunta

fonda sul concetto che l'uomo procuri perennemente di

verità, indurrebbe ad elevare l'ozio al supremo ideale

al supremo ideale umano! L'uomo, invece, cerca il

sforzo è condizione per l'accrescimento delle funzioni; e

mano in mano che l'umanità procede sulla via

norma intrinseca. Chi sostiene l'assolutezza della «legge fonetica

per riassumere e abbreviare l'esperienza e le va

si sia condotti verso l'esame storico della lingua

dell'autore allora ottantenne. ¶ L'avere troppo spesso staccato

dalla sua storia e l'essersi sforzati, insomma, di

si vede talvolta profilarsi l'origine delle trasformazioni linguistiche

organismo caldo e nuovo. ¶ L'altro ordine di ricerche

ricerca si è allargato. L'orizzonte si è fatto

è fatto più vasto; l'atmosfera più mossa e

luminosa. Per contraccolpo, anche l'investigazione etimologica si è

il bisogno di depurare l'etimologia di ciò che

egli medesimo comunica loro. L'analisi è pur sempre

dei vari significati che l'espressione, volta a volta

questo senso vien meno. L'etimologo e il grammatico

più ricca, quanto più l'etimologo sarà «storico», quanta

quale soltanto può darci l'intelligenza dei modi, onde

nell'espressione si manifesta l'attività spirituale, non è

non è data etimologia. L'etimologia, dunque, richiede un

pregnante il concetto che l'etimologo avrà del suo

suo oggetto. Inappagato sempre, l'etimologo deve approfondire l

l'etimologo deve approfondire l'indagine storica. L'etimologia

approfondire l'indagine storica. L'etimologia e la grammatica

ricercarsi nel fatto che l'etimologo e il grammatico

lume del proprio pensiero. L'etimologia e la grammatica

con la storia. ¶ VII. L’espressione estetica ¶ Lo studio

per cui si attua l'espressione concreta, spetta alla

che altra cosa è l'«arte», empiricamente intesa, altra

questa nota significa studiare l'espressione in ciò che

veramente e distintamente personale. L'espressione lirica rende la

poiché nella concretezza sta l'astrattezza vinta e trasformata

poesia non abbiamo ancora l'estasi incantata dell'arte

ha ancora in sè l'impalpabile segno di quella

allorchè diventa «arte». Allora, l'estasi e l'incanto

Allora, l'estasi e l'incanto ci prendono come

lieve, trasparente, luminoso. È l'estasi dell'arte. ¶ In

cosmico, universale, insieme con l'immagine e la parola

immagine e la parola. L'artista crea tutto (contenuti

mondo imaginoso, in cui l'inverosimile, grazie alla sincerità

lunghe favole ci sentivamo l'animo pieno d'un

la sua «crudel possanza» l’odorosa ginestra che i

della bellezza. ¶ Deve, inoltre, l'opera d'arte raccogliersi

manca la fusione, manca l'unità, manca l'affiato

manca l'unità, manca l'affiato lirico, ciò che

Dante sentiva «dentro», quando l'imagine balzava or vigorosa

Mancano il nitore e l'eleganza di Guido Cavalcanti

d'arte senza originalità. L'imitazione è, fra gli

vista non estetico, poichè l'esame degli influssi rientra

della storia della cultura. L'arte è attività. L

L'arte è attività. L'imitazione è passività. Ora

di felice ispirazione. ¶ Se l'imitazione è un rifacimento

capolavori artistici, diremo che l'originalità è indipendente dalla

una profanazione: un frantumare l'anfora lavorata e gioiellata

perda mai di vista l'avvertimento che non la

è che nuova è l'espressione che gli canta

Così, non bastò più l'«usata poesia» al Carducci

Ma in questa soggettività l'universalità non scompare. Ciò

universale in pari tempo. L'amore, a ragion d

trabocca, in un altro l'amore è come una

palpita e vive sotto l'involucro materiale, in cui

parola. ¶ VIII. Epilogo ¶ Per l'intelligenza di queste pagine

fermi alcuni principi essenziali. L'espressione è concreta realtà

in una sola parola. ¶ L'espressione può essere esaminata