Alberto Moravia, Il letto sul tetto, 1950
concordanze di «La»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 1950 | e rimangono ragazzi tutta la vita. Severino, per esempio | ||
2 | 1950 | si direbbe vedendolo, dietro la cassa, mentre distribuisce gli | ||
3 | 1950 | distribuisce gli scontrini: con la faccia bianca, grassa, pulita | ||
4 | 1950 | a fior di pelle, la fronte calva, la bocca | ||
5 | 1950 | pelle, la fronte calva, la bocca grave. ¶ Sembra un | ||
6 | 1950 | odiava Pianetta soprattutto per la differenza delle voci: in | ||
7 | 1950 | vita non aveva che la cassa e le burle | ||
8 | 1950 | non soltanto gli presentò la fidanzata, dicendole che il | ||
9 | 1950 | giorno che avesse raggiunto la somma che ci voleva | ||
10 | 1950 | ciociaro che comincia: "Quando la ciociara si marita a | ||
11 | 1950 | spago e a chi la ciocia...", con quel che | ||
12 | 1950 | sposava davvero. Precisò anche la data: il venti di | ||
13 | 1950 | offrirsi di trovar lui la camera in cui Pianetta | ||
14 | 1950 | dal porto di Roma. La stanza era di dietro | ||
15 | 1950 | deposito di laterizi. Sotto la finestra, con un dislivello | ||
16 | 1950 | un magazzino. Più in là si vedevano il gazometro | ||
17 | 1950 | per aiutarlo a disporvi la famosa camera da letto | ||
18 | 1950 | era un gran che, la camera: un letto matrimoniale | ||
19 | 1950 | questi mobili, e spinse la commedia fino a buttarsi | ||
20 | 1950 | aveva con Pianetta. Ma la spiegazione di questo mistero | ||
21 | 1950 | questo mistero venne presto. La mattina del matrimonio, avviandoci | ||
22 | 1950 | del matrimonio, avviandoci per la via Ostiense verso la | ||
23 | 1950 | la via Ostiense verso la chiesa, Severino prese a | ||
24 | 1950 | Pianetta una burla colossale: la sera, mentre gli sposi | ||
25 | 1950 | sottostante alla finestra. Chiusa la finestra, la stanza sarebbe | ||
26 | 1950 | finestra. Chiusa la finestra, la stanza sarebbe apparsa, agli | ||
27 | 1950 | tu gli vuoi rovinare la prima notte di matrimonio | ||
28 | 1950 | le scarpe gialle, e la sposa, in un vestituccio | ||
29 | 1950 | un fazzoletto sulla testa. La chiesa era quella del | ||
30 | 1950 | una stampa colorata con la Madonna e qualche mazzo | ||
31 | 1950 | prete, lesto lesto, sbrigava la cerimonia, Severino che se | ||
32 | 1950 | so perché, aveva accettato la burla e anzi la | ||
33 | 1950 | la burla e anzi la trovava magnifica, disse sottovoce | ||
34 | 1950 | Al pranzo di nozze, la sera, dimenticai Severino e | ||
35 | 1950 | sera, dimenticai Severino e la sua burla e non | ||
36 | 1950 | erano andati a far la burla e, senza pensarci | ||
37 | 1950 | rovinato ogni cosa. Attraversai la strada, entrai in casa | ||
38 | 1950 | corsi difilato su per la scala al secondo piano | ||
39 | 1950 | che era troppo tardi: la stanza era completamente vuota | ||
40 | 1950 | era completamente vuota, salvo, là dove stava il letto | ||
41 | 1950 | con l’ulivo benedetto. La finestra era spalancata e | ||
42 | 1950 | cuscini. ¶ Gridai, correndo verso la finestra: "Fermi... riportate indietro | ||
43 | 1950 | mi risposero: avevano scavalcato la finestra e ora camminavano | ||
44 | 1950 | tegole qua una seggiola, là un’altra, più lontano | ||
45 | 1950 | cassettone, e, addossato con la spalliera al muro, il | ||
46 | 1950 | mi sentite... portate indietro la roba... se no, vado | ||
47 | 1950 | Dal tetto, mi giunse la voce di Severino: "Ma | ||
48 | 1950 | che si sporgeva dietro la sua spalla e domandava | ||
49 | 1950 | trattenersi e questa fu la ragione del disastro. Finì | ||
50 | 1950 | Finì, dal buio, con la sua voce fessa: "... a | ||
51 | 1950 | riuscito." Poi, voltandosi verso la moglie: "Ma ora è | ||
52 | 1950 | si ritirò e chiuse la finestra. ¶ Restammo a bocca | ||
53 | 1950 | facciamo adesso?... restiamo tutta la notte sul tetto?". ¶ Corsero | ||
54 | 1950 | arrese e si tolse la giubba restando in sottoveste | ||
55 | 1950 | braccia nude. Allora lui la prese per la vita | ||
56 | 1950 | lui la prese per la vita e venne con | ||
57 | 1950 | tetto. "Dove vai?" domandò la voce di Severino, spaurita | ||
58 | 1950 | misurato con l’occhio la distanza, disse: "È alto | ||
59 | 1950 | che restare qui tutta la notte". Severino adesso taceva | ||
60 | 1950 | piedi, da sportivo. Era la volta di Severino. Prima | ||
61 | 1950 | che lui fosse pesante, la grondaia, ad un tratto | ||
62 | 1950 | se ne andò con la moglie che era già |