parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «La»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
vivere e, oserei dire, la fede, che abbandonavano soltanto
2
1934
a una celebrazione quale la vendemmia nel proprio podere
3
1934
il circondario, essendo Fiesole la regina di queste contrade
4
1934
contrade; alla quale, probabilmente, la madre e il padre
5
1934
giacché i soldati per la campagna cantano sempre: inni
6
1934
seconda energia ne diminuisca la fatica; cantano perché hanno
7
1934
di stoffa lieve, inalberando la vita e il collo
8
1934
turbamento non era visibile. ¶ La situazione diveniva più complessa
9
1934
artiglieria. L’eleganza e la destrezza degli uomini a
10
1934
degli uomini a cavallo, la solidità di quelli seduti
11
1934
del torace dei cannonieri, la quadratura delle spalle e
12
1934
quadratura delle spalle e la conseguente tranquillità del loro
13
1934
quanto femmina e zitella, la potenza delle proprie risorse
14
1934
ma per fondersi con la sua, per comprendersi e
15
1934
che giunge alla tenerezza, la costringevano ad aggrapparsi a
16
1934
delicata, non poteva tollerare la vista di quegli omaccioni
17
1934
e che mostravano, stringendo la groppa del cavallo, delle
18
1934
brivido di terrore sotto la pelle. I suoi occhi
19
1934
e bisogno di dar la propria senza calcolo né
20
1934
sodisfatte delle spose mature, la giocondità delle vecchie: lanciavano
21
1934
e se il caso la faceva capitare per la
22
1934
la faceva capitare per la pulizia mattutina nella camera
23
1934
il rumore, o chiudendo la finestra da far cadere
24
1934
al genere. Non conosceva la serena bontà di Niobe
25
1934
bontà di Niobe con la quale, considerati uno alla
26
1934
portati anche peggio, che la cattiva condotta fosse finita
27
1934
Carolina rientrando con Niobe la guardavano scambiandosi un sorriso
28
1934
e non le era la parte minore, osservando il
29
1934
in grado d’età, la cui storia non è
30
1934
portasse un nome auspicale la sua esistenza fu umile
31
1934
aveva coltivato aspirazioni per la propria vita né illusioni
32
1934
vita né illusioni per la propria persona, aveva sposato
33
1934
E come prima per la mansuetudine del carattere era
34
1934
a questo esercizio, se la retorica a buon mercato
35
1934
sentimento dello scrivente. Ma la povera Augusta era ben
36
1934
in certi casi, è la parola di risorsa e
37
1934
come il palo per la vite; e viene tirato
38
1934
allargate di dimensioni verso la fine. ¶ Incominciavano scusandosi del
39
1934
del loro silenzio, protestando la migliore volontà di scrivere
40
1934
al benedetto lavoro tutta la colpa di tale brevità
41
1934
ma soprattutto le sgomentava la lunghezza del viaggio che
42
1934
l’impressione che arrivati , come da un sacco
43
1934
tetro che ne centuplicava la lontananza, quasi avessero detto
44
1934
America. Dopo di che la parola Ancona assurgeva alla
45
1934
dopo il matrimonio per la nascita di un bambino
46
1934
bambino. Augusta annunziò prima la gravidanza alle sorelle, quindi
47
1934
gravidanza alle sorelle, quindi la nascita del piccino non
48
1934
troppo ai parenti poveri la prosperità e le ricchezze
49
1934
amplesso fatale. ¶ La sorella la lasciava dire, e invece
50
1934
nel racconto, annuiva con la testa incitando l’altra
51
1934
un uomo doveva averlo, la sorella, era proprio quello
52
1934
il dì delle feste. ¶ La verità si è che
53
1934
dei capelli, della voce, la quadratura delle spalle o
54
1934
dirai che ti resta.» ¶ «La vorrei vedere la mattina
55
1934
resta.» ¶ «La vorrei vedere la mattina, quando scappa dal
56
1934
venivano ad ossequiarle sotto la finestra, si fermavano qualche
57
1934
modo non rilevavano più la bizzarria delle loro acconciature
58
1934
nonna e alla madre. ¶ La cosa più singolare si
59
1934
si è che, sopra la finestra alla quale stavano
60
1934
commedia il giorno avanti. ¶ La vita era quella, interamente
61
1934
prezzo, non sentivano per la terra il più piccolo
62
1934
lavoro attinente ad essa: la disprezzavano. Questo male era
63
1934
quanto esse, una volta la fortuna venuta a mancare
64
1934
anche stavolta, dobbiamo addebitarne la responsabilità al lavoro che
65
1934
tempo per recarsi visitare la propria terra e per
66
1934
preferito di trattare con la padrona direttamente. ¶ Carolina neppure
67
1934
lui sapeva bene che la padrona non gli avrebbe
68
1934
coltivato a ortaggio per la massima parte, si rendeva
69
1934
parte, si rendeva necessaria la concimazione della terra molto
70
1934
serie di quartierini dietro la sua casa padronale aveva
71
1934
il naso o storcere la bocca come avrebbero fatto
72
1934
che valesse giacché durante la primavera e l’estate
73
1934
il derelitto, per concimare la terra, aveva dovuto approfittare
74
1934
giorno della vendemmia, verso la fine di settembre, nell
75
1934
e parole grasse. Con la scusa che la mattina
76
1934
Con la scusa che la mattina si dovevano alzar
77
1934
volesse spremere, rivelando non la volontà di sentire se
78
1934
dal frutto le attraversava la persona. Finché, risvegliandosi dal
79
1934
linea descritto, e giustamente, la forza e la virtù
80
1934
giustamente, la forza e la virtù, la fatica di
81
1934
forza e la virtù, la fatica di queste donne
82
1934
debolezze che non offuscano la virtù ma anzi, concedono
83
1934
ingegno per ritrarre con la seta l’immagine di
84
1934
le vigenti mode. Radunata la comitiva, che veniva stabilita
85
1934
e nel camminare fra la gente. ¶ Una volta arrivate
86
1934
Una volta arrivate, tra la folla in clamore e
87
1934
nell’anno in cui la loro personalità venisse attutita
88
1934
riprendevano verso l’imbrunire la via del ritorno; ritrovando
89
1934
splendori della festa. Per la via di Maiano, lungo
90
1934
gridando ridendo e cantando la comitiva, avvicinandosi alla casa
91
1934
di silenzio. ¶ Zoppe per la stanchezza, spedate, incalzate dagli
92
1934
perduto qualche cosa per la strada, almeno un tacco
93
1934
o s’era rotta la maglietta e per poco
94
1934
poco non le cadeva la sottana, doveva reggerla con
95
1934
loro assuefatte a camminare, la forza che le aveva
96
1934
E per meglio esaurire la nostra introspezione aggiungerò un
97
1934
notevole rispondendo senza alzare la testa dal telaio, cortesi
98
1934
sé, fidanzamenti che anticipavano la conclusione per un forte
99
1934
le sorelle prendevano subito la posizione del paciere; e
100
1934
troppo rade; chiedevano se la tale o la tal
101
1934
se la tale o la tal’altra fosse malata
102
1934
stanzone appariva Niobe, era la sua cornice abituale, vi
103
1934
domestico: «non ti arrabbiare, la vita è breve…». A
104
1934
le sorelle alzando insieme la testa si scambiavano uno
105
1934
troppo, e come fosse la vita lo sapeva bene
106
1934
di una macchina fermarsi, la visitatrice povera si dileguava
107
1934
povera si dileguava come la nebbia al sole; e
108
1934
metà il riposo domenicale. ¶ La mattina della Domenica, con
109
1934
secondo cenno qualunque fosse la stagione scappavano alla prima
110
1934
intero pomeriggio a riesumare la loro femminilità. ¶ Incominciavano con
111
1934
con le cure e la pulizia della persona, operazione
112
1934
alla crudeltà; facendo valere la propria individualità l’una
113
1934
credo, e non per la ragione pratica che sia
114
1934
si lasciò tanto levar la mano dalla corrente, da
115
1934
loro da giovinette dopo la morte di quelli, e
116
1934
dell’altra a intralciarle la via, la richiudeva brusca
117
1934
a intralciarle la via, la richiudeva brusca, quasi con
118
1934
devote quanto occorresse per la vittoria comune? Il vero
119
1934
altresì. ¶ Dopo essersi addobbate la cintura e il collo
120
1934
con qualche altra calìa, la testa con forcine e
121
1934
della loro camera era la sola della casa che
122
1934
intimità e dolcezze. Cosicché la Domenica, per quella via
123
1934
per quella via, sotto la finestra delle nostre sorelle
124
1934
prendono marito, e data la loro condizione avrebbero potuto
125
1934
un partito entrambe, era la loro distrazione assoluta che
126
1934
sopra un’altra base. La colpa era di esse
127
1934
spalle cadendo dalle nuvole. La cosa non si era
128
1934
a dare particolari accreditando la possibilità di essere divenuta
129
1934
possibilità di essere divenuta la moglie di uno di
130
1934
di essere stata lei la vera e sola responsabile
131
1934
esatto dove era avvenuta la brutale aggressione e la
132
1934
la brutale aggressione e la lotta furibonda, il giorno
133
1934
Di una conversazione normale la sua fantasia, col volgere
134
1934
martirio, e sempre con la tendenza a crescere. Come
135
1934
propria fantasia; e ascoltando, la bocca affettava una smorfia
136
1934
e non potendo esse, la Chiesa. La Chiesa chiama
137
1934
potendo esse, la Chiesa. La Chiesa chiama questi: canonici
138
1934
parlare con chiarezza per la buona riuscita del matrimonio
139
1934
del vicinato, e anche la maggior parte delle donne
140
1934
e in tal senso la popolazione ne aveva sussurrato
141
1934
sapere, ma non aveva la più vaga attinenza con
142
1934
tutti gli altri; era la sua fantasia che la
143
1934
la sua fantasia che la portava a farsi vittima
144
1934
a un amplesso fatale. ¶ La sorella la lasciava dire
145
1934
tentava di nascondersi sotto la veste della previdenza e
146
1934
sotto dalle zitellone verso la ragazza felice. Di più
147
1934
genitore deciso a sostenere la dissolutezza come un punto
148
1934
sostanza da liquidare; qui, la famiglia, dopo infinite lotte
149
1934
e le amarezze, anche la fame; con l’orgoglio
150
1934
con l’orgoglio piegato, la gola martoriata dal dolore
151
1934
a mano che accoglievano la confidenza attraverso di quella
152
1934
rancore. Felice e forte la combattevano, disgraziata e vinta
153
1934
il loro affetto e la loro generosità. ¶ Dopo cinque
154
1934
lasciare le proprie tracce. La donna che per venti
155
1934
venti anni aveva rappresentato la spensieratezza e la felicità
156
1934
rappresentato la spensieratezza e la felicità in quella casa
157
1934
l’intima delusione e la sconfitta, il suo amore
158
1934
aveva dato un tempo la spensieratezza e la giocondità
159
1934
tempo la spensieratezza e la giocondità; né come una
160
1934
l’umiliazione più grande. La sua posizione era falsa
161
1934
ogni età, vedono apparire la notte nei fantasiosi sogni
162
1934
arrendersi, fino a trovare la forza di aprire il
163
1934
il suo disagio e la sua acrimonia era provvidenziale
164
1934
da amministratrice anche presso la clientela illustre, che non
165
1934
questa gente che rappresentava la potenza delle benefattrici e
166
1934
accorgere sotto sotto se la ridevano inconsciamente, giacché quel
167
1934
con quale diverso animo, la poveretta attraversava ora le
168
1934
Non poteva nemmeno ricordare la sua vicina fanciullezza che
169
1934
e di coricarsi dopo la mezzanotte per eseguire di
170
1934
intervento nel lavoro. Quelle la disdegnavano come lavorante e
171
1934
grosse c’era Niobe, la vecchia serva dimenticata in
172
1934
lo smarrimento, e per la quale il Papa ebbe
173
1934
buona e gioviale e la sua bocca, per quanto
174
1934
trattandola con degnazione per la sua miseria fisica e
175
1934
sua miseria fisica e la passiva bontà, le erano
176
1934
padrone volevano così e la donna, per secondarle, s
177
1934
affettuoso e familiare ricatto, la cui taglia era un
178
1934
suo paese nel Valdarno, la povera Niobe, figlia di
179
1934
a voce spiegata con la quale si dicono le
180
1934
o fastidiose. Questa era la parte conosciuta da tutti
181
1934
il gettito delle contumelie. ¶ La verità vera è la
182
1934
La verità vera è la seguente: questa creatura semplice
183
1934
rimasta poi viva sotto la cenere. Disfatta prima del
184
1934
le fatiche della serva, la facile preda del maschio
185
1934
il suo disfacimento fisico, la sua bontà e un
186
1934
quale vigeva con allegria la tolleranza delle padrone, Giselda
187
1934
altra parte, anche con la povera Niobe i mori
188
1934
uno strano languore che la vecchia ragazza cercava di
189
1934
giù giù facendole divincolare la persona. Pure riuscendo a
190
1934
a nascondere il languore, la poverina non riusciva a
191
1934
stelle intorno al sole: la serva e la sorella
192
1934
sole: la serva e la sorella, i borghigiani che
193
1934
riguardava i modelli e la cucitura ai quali doveva
194
1934
quali doveva essere intonata la decorazione. ¶ Come vi ho
195
1934
con taluna di esse la dama e la devota
196
1934
esse la dama e la devota, e financo il
197
1934
solo scopo di ammirarla. La dama a quel contatto
198
1934
altra cliente lì vicina. La beghina invece s’era
199
1934
seguitavano a lavorare con la testa piena del loro
200
1934
un abito speciale. ¶ Anche la forte Teresa in quei
201
1934
quei giorni aveva smarrito la calma conquistata e mantenuta
202
1934
l’appetito e financo la voglia di lavorare. Per
203
1934
sangue delle ferite? E la cosa più difficile: il
204
1934
divino. Quasi che tutte la dovessero eseguire. ¶ Quella stola
205
1934
tutto bianco poteva appesantire la figura retrostante ferma e
206
1934
Ostia si formò con la soavità di un vapore
207
1934
attesa che si aprisse la porta dalla quale sarebbe
208
1934
respirare. ¶ A un tratto la porta si aprì con
209
1934
sole. In quello, con la leggerezza che Carolina aveva
210
1934
il Giugno che precedette la conflagrazione europea; pochi giorni
211
1934
gli uscivano dalla calotta, la faccia rosea e sorridente
212
1934
a tutti ed impartendo la suprema benedizione terrestre. Allorquando
213
1934
che piangere, ma trovata la forza di articolare, rotta
214
1934
il Santo Padre carezzatele la fronte le impartiva l
215
1934
il Pontefice assentiva con la testa per far capire
216
1934
per far capire che la benedizione era valida anche
217
1934
stata buona di aprire la bocca, ma che con
218
1934
maraviglia aveva ascoltato quanto la sorella era stata capace
219
1934
chiedere, una volta aperta la sua esplose: «Niobe!». Al
220
1934
aperto, fino a mostrare la bocca rossa priva di
221
1934
presa fra le mani la faccia di Carolina come
222
1934
seguitavano a lavorare con la febbre delle ore tristi
223
1934
dita, e che riconquistare la serenità e una posizione
224
1934
posizione legittima non fosse la mèta. Erano giunte al
225
1934
sentirne il valore e la passione, sia per parte
226
1934
meno intenso e incalzante: la sua durezza era la
227
1934
la sua durezza era la sua essenza stessa, il
228
1934
sarebbero sentite infelici per la prima volta, e quasi
229
1934
invece di rallentare. Ecco la loro mèta, nella quale
230
1934
quelle non appena eseguita la pallida e fallace apparizione
231
1934
quattordici e quindici anni, la quale aveva vissuto il
232
1934
quattro sorelle era stata la più graziosa e, quasi
233
1934
sole, avevano iniziato vittoriosamente la ricostruzione dell’esistenza familiare
234
1934
di volersi sposare. Alzata la testa dal telaio quelle
235
1934
per ammansirle, di impicciolire la cosa ai loro occhi
236
1934
superiorità che le dava la sua vittoria. Per modo
237
1934
lei, il dissenso e la discordia finirono per esplodere
238
1934
soggetto meno indicato per la riuscita di un matrimonio
239
1934
femmine, a cuore aperto la sconsigliarono nel suo unico
240
1934
dato anche a loro, la sorte, un cattivo padre
241
1934
il portamento rivelassero spesso la fatica, nascondevano sempre la
242
1934
la fatica, nascondevano sempre la stanchezza. I suoi capelli
243
1934
divenuta regola. Più che la forza fisica risaltava in
244
1934
risaltava in questa donna la forza morale che la
245
1934
la forza morale che la sosteneva. ¶ Contrariamente alla sorella
246
1934
Carolina aveva conservata intatta la sua esteriore femminilità, che
247
1934
della persona e per la vita d’isolamento erasi
248
1934
quella; e alla quale la sorella, invece, piantava gli
249
1934
senza alterigia, ma con la sicurezza di chi è
250
1934
quando apparisce il sole la mattina, o quando ricompongono
251
1934
elasticità del corpo, artifiziosa, la faceva giudicare fragile, ed
252
1934
in uno specchio, rattenendo la compiacenza della propria bellezza
253
1934
ma per godersela tutta. La faccia era pallida e
254
1934
degna d’encomio solenne. ¶ La parte abitata da esse
255
1934
l’ampiezza che per la disposizione delle stanze; e
256
1934
una via secondaria, aveva la casa le sue capanne
257
1934
laboriosa, aveva acquistato prima la casa col podere stabilendovi
258
1934
dirò di più, con la sua intima e inconfessata
259
1934
benessere aumentati progressivamente durante la migliore gioventù, e rappresentando
260
1934
gioventù, e rappresentando tutta la gioia e l’orgoglio
261
1934
l’ambizione, e insieme la debolezza, di veder crescere
262
1934
rovescia precisamente; quasi che la virtù non fosse un
263
1934
spensierato, capriccioso, spendereccio, senza la volontà di lavorare. E
264
1934
E quanto più era la condotta del primo riprovevole
265
1934
vita aveva saputo misurare la forza del proprio errore
266
1934
al proprio disordine, lasciava la moglie che di poco
267
1934
e quattro figlie, e la proprietà così gravata di
268
1934
uomo divenuto iracondo per la completa rovina, non avendo
269
1934
Firenze, fino da giovinette, la scuola di una famosa
270
1934
primi passi attitudini specialissime la prima per il taglio
271
1934
prima per il taglio, la seconda per il disegno
272
1934
sull’orlo del precipizio la sorte della famiglia. Non
273
1934
rientrarne in possesso automaticamente. ¶ La vera cucitrice era Teresa
274
1934
essere in quel genere, la migliore, la più reputata
275
1934
quel genere, la migliore, la più reputata della città
276
1934
fuor di mano tutti la venivano a cercare, e
277
1934
non accettava l’ordinazione. La cosa più sorprendente era
278
1934
ricamava in bianco soccorrendo la sorella nel lavoro di
279
1934
tutte le epoche. Come la sorella era la volontà
280
1934
Come la sorella era la volontà, la mente ordinatrice
281
1934
sorella era la volontà, la mente ordinatrice, Carolina era
282
1934
anni della fanciullezza come la sorella aveva dimostrato le
283
1934
per il taglio e la cucitura della biancheria, essa
284
1934
aveva dimostrato quelle per la decorazione, l’estro per
285
1934
estro per il disegno, la sensibilità per il colore
286
1934
sensibilità per il colore. La sua specialità superlativa era
287
1934
e argento, e aiutava la sorella con sottomissione di
288
1934
e ugualmente Carolina aiutando la sorella in un corredo
289
1934
l’avvenire, asilo per la gioia come per il
290
1934
due ruscelli pare fosse la casa dove Giovanni Boccaccio
291
1934
tenacia secolare, e anche la malafede; hanno ragione di
292
1934
se non quella sola, la quale noi chiamiamo Lucifero
293
1934
cominciarono a cantare, e la valle insieme con esso
294
1934
poi che venuta fu la fine del desinare, e
295
1934
in più luoghi per la piccola valle fatti letti
296
1934
ad Emilia che cominciasse. La qual lietamente così cominciò
297
1934
conflitto, accordando legittimità per la nobile aspirazione e per
298
1934
il seme, messer Giovanni, la tua purissima giocondità. ¶ “Sorelle
299
1934
colpiscono a prima vista la nostra curiosità osservando quell
300
1934
per nessun conto, ferma la nostra attenzione una cosa
301
1934
mordevano il freno mostrando la bocca dalla freschezza di
302
1934
alla figura, e per la cui poetica descrizione si
303
1934
ad un’immagine floreale: la rosa col bocciuolo. Ma
304
1934
col bocciuolo. Ma ostentando la madre, talvolta, il proprio
305
1934
linguaggio cavalleresco e cortese, la figlia ostenta quello di
306
1934
essendo giunta per lui la fine del proprio candore
307
1934
linguaggio casto e soave. ¶ La seconda categoria è quella
308
1934
ma che anzi anticiparono la vecchiezza correndo incontro lietissime
309
1934
grazie femminili, da destare la più istintiva maraviglia nel
310
1934
di prima mattina, con la sporta o il paniere
311
1934
che si rivela con la dignità del portamento fatta
312
1934
di seta viola tra la veste e il collare
313
1934
penetrare in qualche parte la punta aguzza della curiosità
314
1934
e capace di stuzzicare la nostra impazienza e la
315
1934
la nostra impazienza e la nostra ammirazione. ¶ E avviene
316
1934
una di queste macchine, la dama o il conducente
317
1934
via un’informazione, sempre la stessa: «Le sorelle Materassi
318
1934
scalini di pietra sbocconcellati la loro parte e la
319
1934
la loro parte e la porta-finestra, rotonda, e
320
1934
aperto a metà, anche la notte e del quale
321
1934
epoca immemorabile è smarrita la chiave, ma dalle prime
322
1934
gran parte dell’anno, la porta-finestra dalla persiana
323
1934
le due finestre che la fiancheggiano strettamente. ¶ È necessario
324
1934
è, si può dire, la scena fondamentale, la base
325
1934
dire, la scena fondamentale, la base della nostra modestissima
326
1934
a rivelarne di colpo la vera essenza. Sopra il
327
1934
sopra le tavole, sopra la consolle e il cassettone
328
1934
e che fanno apparire la stanza un palcoscenico prima
329
1934
senza tema di equivoco, la presenza di assidue e
330
1934
quanto il ricamo sia la loro vera specialità, per
331
1934
loro vera specialità, per la quale godono fama vastissima
332
1934
sotto i piedi durante la stagione rigida, l’una
333
1934
non appena si affievolisce la luce dei sole, e
334
1934
alla grande tavola aggrottando la fronte sul cammino sicuro
335
1934
del tagliare, sedute con la testa bassa alle due
336
1934
volitiva; e per quanto la sua espressione e il
337
1934
non conoscono Firenze o la conoscono poco, alla sfuggita
338
1934
per un tratto breve, la collina rasentando la città
339
1934
breve, la collina rasentando la città la sovrasta a
340
1934
collina rasentando la città la sovrasta a picco, formandoci
341
1934
sicuro ’l quaderno e la doga. ¶ Se qualcheduno non
342
1934
Rampe di San Niccolò… La collina sovrastante è quella
343
1934
Ho detto armoniosissime, giacché la cosa che salta agli
344
1934
mediocre o indifferente, è la linea di essa che
345
1934
sua, gli uomini con la loro raddoppiarono di bellezza
346
1934
il compito di nascondere la potenza. Alle ville ed
347
1934
e le borgate che la varietà del suolo lascia
348
1934
in cima, in fondo la vostra mèta, in alto
349
1934
vostra mèta, in alto la vostra mira, e quasi
350
1934
e attingendo da questo la forza per sopportarla. ¶ Dirò
351
1934
meglio con un’immagine la positura, che se in
352
1934
se in questa terra la collina vi tiene il
353
1934
sempre signora vera, principessa, la pianura vi tiene quello
354
1934
che si usa verso la donna che ci apre
355
1934
donna che ci apre la porta allorquando si va
356
1934
si va per visitare la sua padrona; o nel
357
1934
o storcendo un po’ la bocca alla molta polvere
358
1934
Quarto, Quinto, Sesto… anche la fantasia pedestre si spegne
359
1934
per l’alterigia e la natura del carattere, il
360
1934
cosa che non sia la pura felicità visiva, che
361
1934
in testa di guardare la sottoposta o le dà
362
1934
dal quale emerge soltanto la sua incontrastata, intangibile superiorità
363
1934
sua incontrastata, intangibile superiorità. ¶ La povera serva invece, la
364
1934
La povera serva invece, la guarda dal basso socchiudendo
365
1934
sangue osservando quanto essa la faccia da padrona, quanto
366
1934
portar via: «giù!», mentre la poverina la sta a
367
1934
giù!», mentre la poverina la sta a aspettare come
368
1934
occhi per rassegnazione e la bocca per prudenza, le
369
1934
naso per non sentire la puzza, tutti i buchi
370
1934
buchi si deve turare, la derelitta, per far piacere
371
1934
di quanto accada durante la tempesta. L’una si
372
1934
ma una volta esaurita, la procella subito si rifà
373
1934
conservata per alcuni secoli la veste del Santo. Poi
374
1934
dama in poltrona, con la sottana ampissima e la
375
1934
la sottana ampissima e la scuffia. E davanti, quasi
376
1934
sfacciatello, che guarda, come la nuora petulante e dispettosa
377
1934
nuora petulante e dispettosa, la suocera austera e brontolona
378
1934
chiuso dal muro lungo la via, e rotto soltanto
379
1934
cui si è smarrita la chiave. Il lato fondale
380
1934
discrezione. Tale parte privilegiata, la prima che incontriamo, possiede
381
1934
assai mangiato dalla ruggine. ¶ La strada maestra che attraversa
382
1934
Settignano, e si chiama la via Settignanese; e l
383
1934
che vi discende tra la villa e il convento
384
1934
secondo. Rigagnoli, in cui la luna e il sole
385
1934
terza classe. E qui la direttrice superò tutte le
386
1934
vergognose, spaventate manovrando essa la ciminiera imponente, annuendo con
387
1934
le sorelle rimasero trasfigurate. ¶ La direttrice volle sapere il
388
1934
Non vi pare?» concluse la direttrice. ¶ Le sorelle dicevano
389
1934
sentire, si capiva che la storia non era il
390
1934
grosso non avete ancora la licenza elementare, e non
391
1934
a me?”. Rideva, rideva la direttrice. La cosa più
392
1934
Rideva, rideva la direttrice. La cosa più stupefacente si
393
1934
ora capiva il genere. ¶ La direttrice, in volute serpentine
394
1934
di ordinaria amministrazione. Dar la licenza elementare a Remo
395
1934
scorso Ottobre aveva dato la licenza elementare a un
396
1934
andando a spasso con la mamma, assiste ad una
397
1934
scena commovente” e sa la cavò anche troppo bene
398
1934
per l’esame orale la direttrice aveva il suo
399
1934
da che parte incominciare. «La storia, la storia», suggerì
400
1934
parte incominciare. «La storia, la storia», suggerì la direttrice
401
1934
storia, la storia», suggerì la direttrice con freschezza di
402
1934
che zampilla dalla sorgente: «la storia», ripeté come davanti
403
1934
Il bravuomo aveva seguito la carrozza che portava Canapone
404
1934
andare! Fuori!”. Fin lungo la via Bolognese. E Canapone
405
1934
ballando e saltando dietro la carrozza: “Fuori! Fuori!”. Mentre
406
1934
ma guardandosi attorno stringeva la bocca: “sarà, ma non
407
1934
Vittorio Emanuele e stretta la mano a Giuseppe Garibaldi
408
1934
mano a Giuseppe Garibaldi, la commissione scattò in piedi
409
1934
piedi e gli dettero la licenza con lode. ¶ A
410
1934
A questo punto tacque, la direttrice, e si mise
411
1934
non al completo perché la bocca non era capace
412
1934
laggiù… non era più la direttrice di una scuola
413
1934
dove andasse a finire la sua direzione. Quindi tamburellando
414
1934
tamburellando le dita sopra la coscia, fece un conticello
415
1934
e disse un nome: «la Calliope, la Calliope Bonciani
416
1934
un nome: «la Calliope, la Calliope Bonciani: vi ricordate
417
1934
sempre al Borghetto con la madre, è già in
418
1934
da qualche anno e la madre è ancora vivente
419
1934
vivente: novantadue anni», scandì la direttrice che bandiva i
420
1934
che Niobe fosse con la Tonina nel podere, nessuno
421
1934
d’un cane!”. Essendo la vita tanto bella non
422
1934
per coloro che se la succhiano senza discrezione. ¶ La
423
1934
la succhiano senza discrezione. ¶ La Calliope era un altro
424
1934
bel fiore del mazzo. La causa per cui era
425
1934
del dovere di carità. La Calliope, bella e giovane
426
1934
fedele a lui oltre la morte. Sopra il suo
427
1934
un piccolo lume. ¶ «Novantadue!» la direttrice ripeté ancora gli
428
1934
madre della Calliope. «Se la vedeste camminare! Un frullino
429
1934
e nelle classi alte: la quinta, come facevo io
430
1934
non fosse diventata direttrice la Calliope riscuoteva tutta la
431
1934
la Calliope riscuoteva tutta la sua stima. Aggiunse che
432
1934
e nelle classi alte: la quinta! Come lei e
433
1934
a Firenze. ¶ Fu rievocata la vita di quei tempi
434
1934
vita di quei tempi: la famiglia delle Materassi, la
435
1934
la famiglia delle Materassi, la famiglia Squilloni, quella della
436
1934
che si era strappata la benda senza nemmen tentare
437
1934
una volta bendata, per la paura. Teresa invece aveva
438
1934
e credendo di spaccar la pentola aveva dato all
439
1934
passo franco fin sotto la pentola, al punto giusto
440
1934
giusto, quasi non avesse la benda sopra gli occhi
441
1934
Eh…» ¶ «Ma…» ¶ Fu rievocata la casa. ¶ «La vuoi rivedere
442
1934
Fu rievocata la casa. ¶ «La vuoi rivedere?» ¶ Con la
443
1934
La vuoi rivedere?» ¶ Con la testa bassa, ma sempre
444
1934
sempre presente e vigile, la direttrice non dava risposta
445
1934
direttrice non dava risposta. ¶ «La vuoi rivedere? Si passa
446
1934
testa bassa, cedevole, molleggiante, la direttrice lasciò cadere dei
447
1934
che sembravano caderle lungo la veste dalla quale con
448
1934
veste dalla quale con la mano, macchinalmente, li gettava
449
1934
grano di polvere. ¶ Non la voleva rivedere, no, ma
450
1934
per mordere, e mangiassero la biada o spalancassero la
451
1934
la biada o spalancassero la bocca per nitrire rimaneva
452
1934
vederlo crescere. ¶ Fu rievocata la vita sentimentale. ¶ «Cosa vuoi
453
1934
insieme l’una con voce l’altra con
454
1934
a una terza persona, la forte e selvaggia schiera
455
1934
Lo so… lo so…» ¶ La direttrice aveva sentito parlare
456
1934
tempo fa? Ti ricordi la Bettina Risaliti, ora Tirinnanzi
457
1934
Veniva spesso da noi la domenica, d’estate… Ha
458
1934
scolari, tre maschi e la femmina che a Maggio
459
1934
Le Materassi non ricordavano la Bettina Risaliti, né sapevano
460
1934
aveva fatto perdere anche la memoria di tante e
461
1934
non avevano voluto ammettere la realtà, e cioè che
462
1934
respinte; l’“oramai” riguardava la loro volontà, si erano
463
1934
rimasto tale e quale. ¶ La direttrice invece custodiva nella
464
1934
si era potuto sapere la vera causa dell’inatteso
465
1934
già, direttore didattico.» ¶ Ecco la spiegazione della provvidenziale per
466
1934
Teresa tornandole alla memoria la figura del fuggiasco in
467
1934
qui alcuni giorni per la morte della madre. Lo
468
1934
madre. Lo incontrai per la strada, è molto cambiato
469
1934
Ma ha moglie!» urlò la direttrice ritornando tale, e
470
1934
Ha moglie» scandì aprendo la bocca e gli occhi
471
1934
se il rispetto e la soggezione per la direttrice
472
1934
e la soggezione per la direttrice le avessero imposto
473
1934
detto «salute!» ugualmente, con la testa, con le spalle
474
1934
che glielo potesse impedire. La gente semplice non ha
475
1934
le aveva risparmiato con la sua ignominiosa fuga, l
476
1934
Povera Augusta! Ah! Ah!”. ¶ La direttrice non si ricordava
477
1934
si peritava a dichiararlo. La morte della poveretta, il
478
1934
di lui. Fu abbastanza la voce nel dover confessare
479
1934
così aitante, non possedeva la licenza elementare, ma aveva
480
1934
ma aveva frequentato appena la terza classe. E qui
481
1934
legata alla riva. ¶ Anche la povera Niobe faceva i
482
1934
poco dopo le due la cucina era all’ordine
483
1934
che le cadesse per la nuca o sulle orecchie
484
1934
il quale rappresentava per la serva la tenuta di
485
1934
rappresentava per la serva la tenuta di gala. ¶ Con
486
1934
tenuta di gala. ¶ Con la granata in mano venne
487
1934
si allontanava, quasi che la granata le si fosse
488
1934
svoltata, corse per nascondere la granata in cucina, gridando
489
1934
come una tovaglia sopra la tavola, e aggiustandosi accuratamente
490
1934
le piume, ritornò verso la porta. ¶ Per quanto le
491
1934
derivante da tanta febbre, la naturale reazione. E quando
492
1934
un pezzetto probabilmente, ma la propria compiacenza dalla quale
493
1934
che il tempo era la sola cosa che mancasse
494
1934
stava gridando e annaspando: “la direttrice! la direttrice!”. ¶ Teresa
495
1934
e annaspando: “la direttrice! la direttrice!”. ¶ Teresa e Carolina
496
1934
alla testina rotonda formava la sua pettinatura da educanda
497
1934
vista poteva sembrare, per la figura e quel musetto
498
1934
esse, con suprema dedizione la propria padrona. Anche Teresa
499
1934
davanti alla monumentale apparizione. La vettura parve rientrare in
500
1934
Beatrice!» ¶ «Carolina!» ¶ Non appena la signora fu in terra