Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

redazioni televisive campane che la esortavano a commentare la

la esortavano a commentare la nascente Seconda Repubblica. In

fosse presente per dire la sua. Finché arrivò il

l’epoca di Giulia, la fedifraga, e dell’amara

come ogni autunno, occuparono la scuola per non so

dicembre, pertanto, mi venne la folgorante idea di farle

chiassosa, noiosissima assemblea durante la quale due ragazzi (un

l’istinto ebbe facilmente la meglio sulla mia scarsa

T-shirt verde, nonostante la temperatura. ¶ Avrei dovuto alzarmi

rodermi il fegato mentre la mia amata si limonava

e se non fai la parte del leone ti

spetta quella della gazzella, la quale, poverina, fa davvero

di votare alzai pure la mano, prendendo parte alla

vincere dal pianto per la perdita di quello che

amore della mia vita. La vita, l’ho già

ne aggiungono altri. Considerata la mia ingenuità di allora

sera mi convinsi che la vera arma in più

istante in cui aprii la porta di casa, il

di sesso qua e là, qualche strofinamento su un

po’ perché Giulia, io, la amavo. ¶ La amavo come

Giulia, io, la amavo. ¶ La amavo come si poteva

parte della sua vita. La amavo nell’illusione che

m’importava una sega. ¶ La vita, d’altronde, è

mano in testa, se la portò davanti agli occhi

capelli!?» ¶ Poi, senza attendere la mia risposta, mi disse

corsi in bagno. Accesi la luce e mi passai

Renata Ferrara aveva preso la stessa decisione. Mamma si

commentato: «Finalmente si rivede la luce in fondo al

di spumante. ¶ Quella sera la famiglia Ferrara al gran

al tavolo per celebrare la rinascita della sua donna

Per farla breve...» riprende la parola Mario, «è un

continua a frullarmi per la testa...» ¶ «E dai, pa

decisione. Il primo riguarda la famiglia Ferrara. Siamo una

stringere» interviene Valerio. «Per la mezza devo stare a

solo occasionalmente lascerebbe cadere la frase. Invece mamma, come

abituato a non perdere la calma. ¶ «Ah, già, non

animi per evitare che la moglie si lasci andare

che dormiva nel passeggino. La piccola scoppia a piangere

piangere e Pari chiude la porta della cucina in

prosegue Giovanni, come se la madre non avesse detto

avesse detto nulla e la moglie non si fosse

fosse alzata a placare la figlioletta. ¶ «Duecentomila.» ¶ Nella stanza

un istante, quindi lancia la sedia all’indietro e

problema si ripropose, ma la scuola era solo un

nulla c’entravano con la mia istruzione e riguardavano

istruzione e riguardavano piuttosto la mia dieta malsana a

vinta a Raffaele Gargiulo. La mia esperienza alle medie

della leggiadra comitiva con la quale uscivo il sabato

rilevante, che è stato la causa della nascita e

che ha poi preso la vita di Renata Ferrara

della periferia. Proprio lei – la stessa che adesso, al

vent’anni ha conosciuto la povertà e ha poi

subito in lizza per la beatificazione. ¶ È facile capire

scelse Raffaele Gargiulo e la sua lotta politica. E

giorno. Era in gioco la sua identità, che due

tornai a casa con la notizia che papà aveva

che papà aveva appoggiato la mia idea rivoluzionaria di

così serena a trascorrere la vita con mia madre

sul divano, mi posò la grossa mano sulla coscia

affatto morta, anzi, se la passava piuttosto bene. Si

capire come mai Arianna la dichiarasse morta, ai suoi

ingenui come me. ¶ Se la mamma di Arianna non

cosa sperare, come recuperare la dignità e un po

una sigaretta e accese la sua. ¶ Dopo un po

mi venne in mente la seconda domanda. ¶ «Come si

bagno occupato, si riempiono la bocca di progetti, e

sbuffano se per caso la televisione è sul canale

premere di nuovo PAUSA. La vita mi stava mettendo

Volere è potere» è la frase preferita da mia

audacia, della strafottenza con la quale stavo affrontando la

la quale stavo affrontando la discussione. In realtà, non

e mi faccio dire la verità, vediamo se poi

arrivare a dire che la colpa della mia inettitudine

padre, fece di meglio: la sera mandò Mario in

figlio pur di ferire la ex moglie. Nella sua

rimasi ad ascoltarlo tutta la sera, lasciando che le

di pensarci bene, che la strada del fumettista era

il lavoro del compagno, la sicurezza economica, che io

per passione, come sfogo, la sera magari, o nei

cerca di personale per la sua azienda di fotovoltaici

sua, ma di Renata. ¶ La prima cosa che direi

nel fine settimana. È la via più diretta per

Dovrei essere contento. Invece la notte nel letto non

che camomilla, per poggiare la testa sul cuscino e

cara?» ¶ A questo punto la scena è identica a

silenzio e, poiché tutti la guardano, Clara è costretta

è riuscita a criticare la compagna del figlio due

Valerio per libera scelta?» ¶ La giapponese risponde con un

che non mi riguardano, la scelta è vostra, ma

ma, se posso dire la mia, Luisa non mi

po’ popolare, non credi?» ¶ «La nostra tata si chiamava

Luisa» commenta Valerio, con la testa ancora china nella

Poi, per fortuna, arriva la risposta di Clara. ¶ «Be

mi farebbe piacere per la nonna, è stata importante

vostra figlia vi rinfaccerà la scelta, non venite da

aderente che magicamente dissimula la panciera che, sono certo

occhio. ¶ «Pensavo... e se la presentassimo a Giovannino?» ¶ «A

A Giovannino?» ¶ «Eh, magari la smette di perdere la

la smette di perdere la testa dietro la ex

perdere la testa dietro la ex.» ¶ Così, la settimana

dietro la ex.» ¶ Così, la settimana successiva Matilde organizzò

altri sfilano via veloci, la mia invece è ancorata

cercando invano di scansare la casella Imprevisti. ¶ Ho tentato

appresso come un peso. ¶ La osservai mentre si guardava

Arianna non avesse proseguito la conversazione come se nulla

devo dire una cosa». ¶ La guardai, inebriato dal profumo

Sai, presto potrebbe diventare la tua sorellina». ¶ Non capii

sarebbe mai potuta essere la mia fidanzata. ¶ I padri

sempre ¶ Per qualche giorno la frase di Arianna mi

stata, non alzava mai la voce e mi portava

che nel frattempo, nonostante la nostra presenza, chiacchieravano indisturbate

stanno dicendo?» ¶ «Credo che la mamma voglia sapere cosa

tra loro, e indicò la rana un po’ più

cacciare gli insetti per la cena» rispose subito lei

cenare». ¶ L’episodio deviò la mia attenzione dall’odio

alcuni minuti per digitare la risposta. ¶ Ma non eri

che ci siamo gustati la cena, è arrivato il

puoi parlare dopo con la tua amichetta!» ¶ «Non ho

appena chinato il capo, la mascella serrata. Strizzo le

un istante, per cancellare la sensazione di déjà-vu

déjà-vu che accompagna la scena, poi Giovannino e

Ferrara avrebbe appena conquistato la pole position. ¶ «Che bella

pochi dubbi, basta guardare la giapponesina al suo fianco

in tv non danno la tua serie preferita per

ho imparato a dire la mia in qualche rara

ancora incapace di affermare la mia esistenza nel mondo

Mario e a storcere la bocca nel tentativo di

nel tentativo di articolare la sua prima parola. So

sorrise, pronto ad accogliere la prima delle tante soddisfazioni

tutto il merito, perché la capacità di inibire gli

vado in giro con la faccia imbronciata e lo

anche mia madre ha la giusta dose di responsabilità

diverse possano aver avuto la costanza di cercare un

punto in comune. Ma la cosa più buffa è

me hanno potuto sfoggiare la loro totale inettitudine nel

ad aver dato loro la possibilità di applicare nella

questo stesso fatto suffraga la teoria per la quale

suffraga la teoria per la quale mi sono battuto

e cioè che dietro la nascita di un figlio

gli occhiali spessi e la fronte corrugata. Insomma, non

spensierato e allegro, non la faceva ridere, non la

la faceva ridere, non la portava a prendere un

spesso fissi sul vuoto, la bocca contratta e la

la bocca contratta e la barba che sapeva di

che riesci a raggiungere la riva. ¶ In tutto ciò

dall’altra parte se la tua ex moglie ti

negli ultimi tre mesi. La prima, alla festa di

nonostante dal giorno dopo la separazione il mio nome

non c’è più la coppia». ¶ Durante quella serata

e, dopo essersi chiusa la porta alle spalle, sussurrò

prosperoso. ¶ «Ti sta tremando la palpebra» aggiunse poi con

difficile fingere indifferenza con la donna che ti ha

che in certe circostanze la palpebra inizia a darmi

ma lei mi passò la mano dietro la nuca

passò la mano dietro la nuca e mi strinse

i denti, avvolgendo contemporaneamente la coscia intorno alla mia

Se solo avessi aperto la porta e fossi tornato

innamorata e respinta. Invece la baciai e subito dopo

baciai e subito dopo la spinsi contro la porta

dopo la spinsi contro la porta. Facemmo l’amore

non m’importava nulla. ¶ La seconda volta è successo

presentata un pomeriggio con la scusa di voler comprare

un grigiore insolito per la nostra città, quando lei

così rimasi a fissare la sua sagoma che si

fotovoltaici di mio suocero, la Natura Srl, un colosso

guardarla. Nel vetro dietro la sua figura c’era

inascoltate, io che guardavo la strada, lei che chiudeva

sostenere dal poggiatesta. Mentre la musica della radio riempiva

scivolavano sui vetri e la musica si trasformava in

istante di monotonia, quando la stanchezza di un giorno

gravidanza negativo. ¶ Eppure, nonostante la mia domanda fuori luogo

sussurrato a Bracale, allontanando la cornetta dall’orecchio. Lui

speranza che mi dia la forza di prendere una

miei passi. Ho valutato la situazione e sono giunto

piede sul continente. Dentro la mia ex moglie c

è il problema. ¶ Insomma, la telefonata non l’ho

a chiamare tuo fratello, la cena è quasi pronta

sul pannolino della figlia. «La mia principessa ha fatto

mia principessa ha fatto la cacca?» esclama con voce

che un tempo era la camera di Valerio. ¶ Clara

di Valerio. ¶ Clara posa la figlia sul bordo del

era con un’amica...» ¶ La ascolto, ma Clara è

vi siete dette?» ¶ «Me la tieni un attimo?» e

borsa. ¶ «Allora?» ¶ Clara riprende la figlia, mi guarda negli

l’occhiolino. ¶ Poi spegne la luce del bagno e

che da quando fa la madre a tempo pieno

nostra azienda (un tempo la chiamavo così) per uno

uno stage. Non che la cosa mi fosse dispiaciuta

poco a capire che la giovane stagista mi girava

fui costretto a rivolgerle la mia attenzione. ¶ «Dicevo che

verso il computer, scrutando la sua reazione con la

la sua reazione con la coda dell’occhio. ¶ «Pensavo

chi fosse rivolta realmente la sua vendetta. Punterei una

Alcuni riescono a bloccare la catena dell’odio grazie

incontrato per caso, ma la maggioranza, purtroppo, continua inconsapevole

rimasta in sospeso anche la grandiosa notizia della mia

ma vorrei concludere prima la storia di Renata Ferrara

storia di Renata Ferrara. ¶ La congiuntura astrale Tangentopoli-avviso

qualche settimana a picconare la robusta corazza di mia

sul volto a coprire la vergogna per quel figlio

quegli anni. Credo che la vita, nonostante tutto, le

illudevo che i miei la smettessero di litigare. Poi

cui parlerò presto) diventasse la mia fidanzata, che Giulia

me, che Matilde me la desse, che il Napoli

non è vero che la speranza non si tramuta

desideri hai, maggiore è la possibilità di fare centro

ha esordito mentre poggiava la bottiglia e il libro

due precisazioni da fare. La prima è che tutti

sono il più vecchio. La seconda è che Flor

mia sorella e, soprattutto, la figlia di mio padre

chi se no?» ¶ «Sei la prima donna che mi

attimo dopo essermi chiuso la porta di casa alle

materializzata per un attimo la figura di Matilde. ¶ «La

la figura di Matilde. ¶ «La bottiglia invece a che

ha strombettato Flor mostrandomi la copertina della sua ultima

sola (anche qui, con la mia collaborazione) e me

Bello» ho commentato guardando la copertina con due ragazzi

fatto di sì con la testa e gli occhi

tutta risposta ha aperto la borsa di stoffa verde

fuoco, poi ho spalancato la bocca, stirando indietro il

padre?» ¶ Flor ha afferrato la bottiglia di spumante per

non avrò neanche più la forza di crescerla? E

avrai una nipote con la quale sfogare la voglia

con la quale sfogare la voglia di paternità repressa

Renata a stento te la fanno toccare. Per fortuna

avrò un’amica con la quale andare a zonzo

a ridere mentre stappava la bottiglia. ¶ Subito dopo ha

detto strappandole di mano la bottiglia. «Non puoi più

pochi anni ancora e la tua prostata andrà in

a guardarla saltellare fra la gente e mi sono

mi toccherà ammettere che la tesi della responsabilità soggettiva

il tetto coniugale e la mia vita precedente, ho

ridicolo, meglio un «vezzeggiativo». ¶ «La smetti di fare lo

ha replicato lei alzando la voce. ¶ «No» ho risposto

che vanno a ingrossare la sua nutrita collezione e

ho ancora tirato giù la saracinesca in gran parte

ero impegnato a contrastare la mia ex moglie e

legge di gravità e la tipica pancetta da quarantenne

cane che si morde la coda; più tempo passo

facessi spesso, prima che la vita mi si schiantasse

fratello dove si trova la lista, così la aggiorno

trova la lista, così la aggiorno. ¶ Clara inizia a

Clara inizia a imboccare la figlia, Giovanni, invece, si

fortuna Renata decide che la pappa le fa schifo

all’intera famiglia che la mia ex moglie aspetta

un figlio. ¶ Kant e la speranza ¶ Mario è titolare

quel che mi riguarda, la mia carriera universitaria si

nostro capo miliziano e la sua volontà di tramutare

e prendono a morsi la vita, noi tre fratelli

del partito, almeno finché la sua ascesa non cozzò

tutto rispetto; e poi la gestione psicofisica del tradimento

ora ci meravigliavamo che la natura non si prostrasse

scelta consapevole e giudiziosa. La natura, in realtà, si

Arianna!» esclama Mario, con la mano appoggiata allo schienale

che lo sosterrà durante la cena. ¶ «C’è pure

siamo io, Mario e la domestica (che nel frattempo

un nome, Pari, e la cittadinanza indiana) ad accoglierla

stesso che ha accompagnato la mia infanzia e che

che mi sentivo addosso la sera, dopo aver giocato

il pomeriggio. ¶ Arianna è la mia sorellastra, nonché la

la mia sorellastra, nonché la prima donna della quale

mio parente. Ma se la pensassi davvero così sarei

solo al mondo, perché la mia vita è piena

di rito. Quando raggiungiamo la sala da pranzo, mia

pranzo, mia madre porge la guancia ad Arianna senza

di inverni fa con la scusa che «voglio godermi

e avervi tutti vicini». La sporca verità è che

suppergiù sette anni e la mia vita, seppure già

serio. E poi, senza la sua presenza in casa

me mamma comprava tutta la scatola. Fui il primo

mia madre, io me la spassavo. ¶ Quella domenica d

si presentò e cinse la mia manina con la

la mia manina con la sua, enorme. Poi si

viso minuto di oggi, la pelle lattescente e lentigginosa

triste, ciononostante mi porse la mano e si presentò

più una parola mentre la mia vicina guardava fuori

Feci di sì con la testa. ¶ «Anche le figurine

farci caso e con la massima naturalezza mi chiese

Allora?» ¶ Avevo quasi riacquistato la parola per dire che

Lo sguardo malinconico e la serietà con la quale

e la serietà con la quale mi parlava mi

che ero. ¶ Perciò allungai la mano e le porsi

mi aveva appena aperto la strada per il suo

suo inaccessibile cuore. ¶ Trascorremmo la giornata in un ristorante

divano, e mangiavo incantato la mia cotoletta, guardando un

tavolo silenzioso e ghermii la mano che mi offriva

mano che mi offriva la mia nuova amica. ¶ «Quanti

invece lei. ¶ «Davvero?» fu la mia reazione sorpresa. ¶ «Già

essere panciuto e con la barba che si prendeva

Fu Mario a dare la notizia a papà, nonostante

iniziò davanti a me la sua personale guerriglia con

cercò con gli occhi la mia collaborazione. ¶ «Già, ma

un’inutile fatica dire la mia. ¶ Alla fine capì

affrontai. Avrei dovuto sostenere la sua battaglia, stringerla a

uomo panciuto e con la barba bianca che aveva

resto del succo. Quindi la fisso con un risolino

sei bello, come tutta la nostra famiglia, del resto

le mani intrecciate dietro la schiena dritta e gli

dire qualcosa, solo che la moglie inizia a sbraitare

inizia a sbraitare contro la povera domestica, rea di

mamma torna a rivolgermi la parola: «Se vuoi, in

pesca». ¶ Resto a guardarle la schiena nuda ricoperta di

imbarazzato e timoroso che la persona che più di

cosa mi frulla per la testa, però se ne

già pronto a baciare la guancia di mia cognata

Giovanni, invece, mi offre la mano all’americana e

poi, e senza ascoltare la risposta si lancia fra

mia vita sono come la laurea: tutti ne hanno

cucina; Clara perché segue la suocera, Giovanni la moglie

segue la suocera, Giovanni la moglie, Mario il figlio

sul divano a guardare la tv, solo che poi

nel momento in cui la domestica compie l’ennesimo

l’ennesimo viaggio verso la sala da pranzo con

costretta, se è per la nostra presenza, che complica

o se, come credo, la poverina è già esausta

che in casa Ferrara la questione «domestica» è d

sostituire in modo degno la nostra prima e unica

un’altra tata che la emuli; una ricerca infruttuosa

mandò a quel paese la signora Ferrara nella sua

giorni e avrebbe sorpassato la filippina, ma lei ci

disorientata prima di chiudersi la porta alle spalle. Devo

soddisfazioni terminò. Celeste con la fine della scuola mi

attraente dalla quale tornare la sera. E Rosalinda attraente

del giovane Gargiulo per la letteratura, fra i tanti

in Erri. Senza nemmeno la N. ¶ Neanche col nome

d’importante c’era la notizia della gravidanza di

fosse anche Matilde, per la quale la novella non

Matilde, per la quale la novella non fu per

fu per niente lieta. ¶ La mia ex moglie abbozzò

sulla tavola, sfilò silenziosa la sedia e si imbucò

sciolto dal pianto. Abbracciandola, la pregai di tornare di

pregai di tornare di là, perché non riuscivo più

seduti, mia madre afferrò la mano di Matilde e

rivolse un breve sorriso. «La prossima volta toccherà a

mi preparavo ad affrontare la notte ingurgitando l’ennesimo

mi guardò e sbuffò. ¶ La verità è che avevamo

lato opposto mio padre. La crisi dei miei durava

sera esplose con tutta la sua forza e lo

divano, a me, invece, la scelta. Che non era

momento avrei dovuto prendere la prima decisione importante della

in ufficio. ¶ «Erri...» ¶ Sollevai la mano con l’indice

sua bocca, che capii la terribile verità: Matilde mi

di un anno, ha la forza di farmi tornare

mi avevano addestrato, e la reazione fu repentina: ritrassi

reazione fu repentina: ritrassi la mano con uno strappo

il suo volto impiastricciato: la matita sciolta in una

lacrima che le macchiava la guancia, i capelli arruffati

a sentire.» ¶ Mi accarezzai la pelle dell’indice ancora

a guardarla. Aveva ottenuto la mia completa attenzione. ¶ «Mi

predatore che deve stanare la sua preda. Invece con

Ma io non avevo la forza di parlare, non

rapporti mirati hanno minato la nostra vita sessuale, seppellendo

situazioni più allucinanti, come la volta in cui dovetti

a casa, mi allentavo la cravatta, mi calavo i

che, immagino, le cancellava la saliva bavosa di Ghezzi

Oppure, avrei potuto afferrare la valigia da sopra l

mi sarebbero servite per la notte. Meglio ancora, avrei

avrei potuto farle trovare la valigia già pronta e

mia madre apre, perciò, la porta di casa Ferrara

po’ mi fa girare la testa, ma afferro il

non ha ancora abbandonato la faticosissima abitudine di produrre

nonostante viva ormai con la moglie, nostra madre continua

il suo «Giovannino». ¶ Rimetto la bottiglia in frigo e

incideranno questa frase: Spese la vita a combattere gli

zuccheri. In casa Ferrara la Coca-Cola non è

merendine, i biscotti o la Nutella. Tutto vietato, insieme

prima dei compiti. ¶ Stappo la confezione e l’odore

le narici. Non amo la frutta tropicale: un tempo

una sedia, a guardare la domestica che continua a

impilare i piatti per la cena. Stasera siamo tutti

nuova nipote dopo Renata, la figlia di Giovannino, che

che si chiama come la nonna, come nostra madre

anni fa fu mamma la prima a prendermi per

E non fu certo la cosa più traumatica della

infanzia. Qualche anno dopo la separazione, infatti, arrivarono, in

frutto prima di seccare. ¶ La scomunica di Gargiulo Raffaele

dodici anni, poco dopo la nascita di Giovanni, decisi

all’epoca aveva liquidato la questione sostenendo che sarei

mio futuro. ¶ Lui odia la Chiesa e ancora oggi

comunisti, il secondo è la sua personale scomunica di

in salotto, solo che la sua seconda moglie non

un po’, tuttavia, giunse la risposta tanto attesa: una

attesa: una busta contenente la cancellazione del battesimo e

cancellazione del battesimo e la scomunica ufficiale del signor

verità, e cioè che la nostra crisi si protraeva

sera nella quale, per la prima volta, avevo detto

no a mia moglie. ¶ La volta giusta ¶ Dopo cinque

istante in cui prendemmo la decisione, subito dopo aver

ogni mese, avevamo organizzato la giornata in previsione del

se ne uscì con la proposta. «Non aspettiamo neanche

domattina andiamo a presentare la domanda.» Già da un

ci aiutasse ad attutire la mazzata che ci colpiva

di seppellire da subito la speranza che «questa è

speranza che «questa è la volta giusta». Perché passano

a dirti che sarà la volta giusta, che prima

carte tra te e la natura. ¶ «Dovete solo ubriacarvi

a noi fosse solo la giusta scelta del vino

magistrale mal di testa. La mattina dopo mi ero

se era l’alcol la pozione magica che aiutava

dicevo dell’adozione. Accolsi la proposta di Matilde con

Matilde con entusiasmo e la settimana seguente, dopo aver

dopo aver preparato tutta la documentazione, andammo al Tribunale

dei minori per presentare la domanda. All’uscita ci

cosa. È che per la prima volta da anni

del nostro bambino. ¶ Dopo la domanda, trascorsero mesi di

si portava già addosso la sua storia di rifiuto

ente autorizzato ad avviare la pratica di adozione nel

ente dal nome suggestivo: La gru. L’incarico ci

l’équipe dell’ente. La psicologa, tuttavia, si disse

potevo tirarmi indietro, che la decisione non spettava solo

posso continuare a rovinarmi la vita nell’attesa. Andrà

ne andò a letto. ¶ La mattina dopo mi diede

decisione e a indirizzare la vita di entrambi, ad

di entrambi, ad assumermi la responsabilità di porre fine

avessero convinto Matilde, che la sua resa fosse stata

letto ed esordì: «Tesoro, la situazione, per quel che

aver bisogno degli altri, la forza ce l’hai

per sostenere ogni giorno la convinzione che nulla potesse

nulla potesse abbatterci, se la sua continua ed esasperata

fosse stata, in parte, la causa della sua malattia

Ed è proprio questa la frase che scandì subito

mentre lei proseguiva con la sua collezione di frasi

lo era e che la sua disperata ricerca della

vita intera per raggiungere la perfezione. Visti i suoi

Mentre gli spiegavo brevemente la mia situazione, lui mi

a fare un po’ la vittima ci guadagni qualcosa

quel paese, lui e la sua aria saccente, solo

frase dalla bocca: «Distolgo la mia attenzione». ¶ Lui si

cosa?» ¶ «Da cosa distoglie la sua attenzione?» ¶ Balbettai, come

come inebetito. ¶ «Qual è la verità, Gargiulo? Su, che

per scacciare dalla testa la frase che avevo trovato

l’ho.» ¶ «Aspettami di là» aggiunse senza guardarmi. ¶ Era

telespettatori dell’emittente campana la verve di Renata Ferrara

verve di Renata Ferrara, la foga con la quale

Ferrara, la foga con la quale esponeva le proprie

per molti, era che la Ferrara tene ’e palle

abbozzato uno schizzo con la divisione delle case. Lo

ho cercato di prendere la decisione che mi sembrava

potrà proseguire l’attività, la casa perché un domani

Arianna, invece, vi dividerete la casa di Gaeta e

Tomoko. ¶ «Oh, insomma» alzo la voce, «non so perché

essermi spinto troppo in là. Tutti, infatti, si girano

È Valerio a formulare la domanda che ognuno ha

morte che ha riempito la stanza, ma mi sento

da un anno?» ¶ «Be’, la cara Matilde, evidentemente, se

lucidi e mi posa la mano sulla guancia. «Sono

educarlo!» ¶ Tomoko mi porge la guancia e dice «auguri

che si chiuderebbe volentieri la porta di casa alle

si accontentano del dubbio». ¶ La Moleskine ¶ Un’altra scelta

prendere riguarda il lavoro. La mattina dopo la rivelazione

lavoro. La mattina dopo la rivelazione di mia moglie

uno sguardo per tutta la giornata e l’ardore

ardore col quale varcai la soglia dell’ufficio si

mi ritrovai a ingurgitare la rabbia poco alla volta

ore era rimasta solo la nausea a farmi compagnia

nausea a farmi compagnia. ¶ La sera, a casa, Matilde

della spazzatura. Poi riempii la mia valigia di poche

del comò che ritrovai la vecchia Moleskine di Matilde

addosso da una vita. La afferrai e la aprii

vita. La afferrai e la aprii nel punto dove

aprii nel punto dove la scrittura era stata interrotta

anno fa e lei la mattina dopo mi aveva

radevo e aveva detto: «La userò per scrivere i

stavamo aspettando». ¶ Infilai anche la piccola agenda in valigia

in valigia, mi chiusi la porta di casa alle

non conosci, pensa che la vita ti sta solo

ne rimasi seduto dietro la scrivania senza scambiare una

un tempo era stata la mia casa, da mia

Mario. ¶ Avevo creduto che la questione potesse rimanere privata

e mi sedetti dietro la sua scrivania. Poi iniziai

minuti avevo già terminato la mia misera investigazione. Rimasi

caso qualcuno avesse aperto la porta. D’altronde, era

porta. D’altronde, era la stanza di mia moglie

nome sospetto, poi aprii la sua posta e lessi

volta, finché ti crepa la pelle, proprio come l

lì per parlarmi. Dopo la confessione di Matilde avrei

siccome non poteva costringere la figlia a non presentarsi

attimo prima di chiudere la porta, a precisare: «Erri

Non replicai, mi mancò la forza di raccontare a

raccontare a mio suocero la verità, e cioè che

si mise a ridere. ¶ La accompagnammo a casa e

fu costretto a rimangiarsi la parola e a darla

scalciare pur di ricordargli la propria esistenza. ¶ Il buon

nel mondo dei cani la sofferenza plasma anime più

in piedi a dirigere la discussione. Con un attento

della mimica facciale, passa la parola ora a uno

dieci anni, da quando la sua fallimentare carriera politica

come, venne a sapere la notizia e non la

la notizia e non la prese benissimo. Una sera

tornai alla mia tortilla. La tortilla di Rosalinda era

casa Gargiulo. In realtà, la maestra della tortilla non

sua madre, che durante la nostra visita di molti

In Italia avevo pregato la figlia di emulare la

la figlia di emulare la madre, cosicché le tortillas

lui non interessa che la madre svergogni tutta la

la madre svergogni tutta la famiglia?» ¶ «Addirittura?» ¶ «Sì, addirittura

fumetti? Non ti interessa la politica?» ¶ Avrei dovuto rispondere

confessargli che non trovavo la politica affascinante quanto le

sarei riuscito ad alzare la voce con mio padre

effetti, anche a me la scelta di mamma sembrava