Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016
concordanze di «La»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2016 | che mi ha detto?» ¶ «La verità è una sola | ||
2 | 2016 | teneva aperta. Girò appena la testa, poi alzò il | ||
3 | 2016 | le case, le vetrine, la gente. Gli sembrava di | ||
4 | 2016 | di commissariato. ¶ Gilardi riconobbe la casa e l’indirizzo | ||
5 | 2016 | porta doppia a vetri. La pulsantiera di ottone lucido | ||
6 | 2016 | Un solo pulsante per la portineria. Premette quello. La | ||
7 | 2016 | la portineria. Premette quello. La porta si aprì automaticamente | ||
8 | 2016 | retorica, dato che conosceva la risposta. ¶ «Eh, avvocato. Sono | ||
9 | 2016 | di vent’anni che la casa è dell’ingegner | ||
10 | 2016 | e al primo piano la figlia che si è | ||
11 | 2016 | allungò un braccio verso la strada e verso altre | ||
12 | 2016 | lo vede di sicuro. La proprietaria è Grazia, la | ||
13 | 2016 | La proprietaria è Grazia, la figlia dei due custodi | ||
14 | 2016 | aiuto». Fece per mettersi la mano in tasca in | ||
15 | 2016 | fece di no con la mano. ¶ «Grazie, dovere». Gli | ||
16 | 2016 | avesse fotografate nella memoria. ¶ La farmacia. La strada di | ||
17 | 2016 | nella memoria. ¶ La farmacia. La strada di traverso. A | ||
18 | 2016 | una promessa mantenuta. ¶ Spinse la porta. Una cliente stava | ||
19 | 2016 | una mazzetta di carte, la donna dietro il banco | ||
20 | 2016 | il banco alzò appena la testa. «Vengo subito». ¶ Gilardi | ||
21 | 2016 | e meravigliosi puzzle, e la considerò una buona idea | ||
22 | 2016 | solletico allo stomaco. Spesso la giovinezza è un ricordo | ||
23 | 2016 | un ricordo pesante. ¶ Appoggiò la scatola sul banco. ¶ «Vuole | ||
24 | 2016 | Ma aspetto». ¶ Quando finalmente la cliente raggiunse la porta | ||
25 | 2016 | finalmente la cliente raggiunse la porta, la donna si | ||
26 | 2016 | cliente raggiunse la porta, la donna si rivolse a | ||
27 | 2016 | Floris? Sono io che la difendo». ¶ La donna si | ||
28 | 2016 | io che la difendo». ¶ La donna si portò le | ||
29 | 2016 | Devo riuscire a provare la sua innocenza, ma ho | ||
30 | 2016 | che non è vero». ¶ La porta che si stava | ||
31 | 2016 | fece di sì con la testa e richiuse la | ||
32 | 2016 | la testa e richiuse la porta. ¶ «Venga, chiudo e | ||
33 | 2016 | le luci. «Andiamo di là, non è il salotto | ||
34 | 2016 | ma ci accontenteremo». ¶ Accese la luce in un retrobottega | ||
35 | 2016 | che sta male e la bambina che guarda la | ||
36 | 2016 | la bambina che guarda la tv. Le dispiace?» ¶ «No | ||
37 | 2016 | con le cialde e la macchinetta, Gilardi le chiese | ||
38 | 2016 | le chiese: «Lei era la figlia dei custodi?» ¶ «Sì | ||
39 | 2016 | siamo arrivati lì quando la principessa ha comperato la | ||
40 | 2016 | la principessa ha comperato la casa». ¶ «Quale principessa?» ¶ Lo | ||
41 | 2016 | sa della principessa? Ma la conosceva tutta Milano… le | ||
42 | 2016 | italiano». ¶ «Ma chi era?» ¶ «La moglie del barone. Ma | ||
43 | 2016 | lei era per tutti la principessa, così voleva essere | ||
44 | 2016 | oltre vent’anni?» Appoggiò la tazzina sul piattino, e | ||
45 | 2016 | giusto?» Gilardi annuì. «Ce la farà?» ¶ «Non lo so | ||
46 | 2016 | chi gliel’ha detto? La bambina che è di | ||
47 | 2016 | di sopra? No, è la figlia di una nostra | ||
48 | 2016 | quando lavora il pomeriggio la porta da noi. Mio | ||
49 | 2016 | non è certo che la neonata fosse figlia del | ||
50 | 2016 | fosse figlia del barone». ¶ La donna gettò all’indietro | ||
51 | 2016 | donna gettò all’indietro la testa con una risata | ||
52 | 2016 | uomini: tutti boccaloni! Anche la madre del barone aveva | ||
53 | 2016 | rossi. Anche sua figlia, la Gilla… non rossi, ma | ||
54 | 2016 | non rossi, ma ramati. La conosce la figlia, no | ||
55 | 2016 | ma ramati. La conosce la figlia, no? L’ha | ||
56 | 2016 | glielo dico io. Perché la cassa la teneva la | ||
57 | 2016 | io. Perché la cassa la teneva la moglie, ecco | ||
58 | 2016 | la cassa la teneva la moglie, ecco la storia | ||
59 | 2016 | teneva la moglie, ecco la storia. Comunque…» ¶ E qui | ||
60 | 2016 | che gli aveva fatto la custode: il licenziamento, il | ||
61 | 2016 | il barone rimasto con la casa, la liquidazione molto | ||
62 | 2016 | rimasto con la casa, la liquidazione molto generosa, ‘da | ||
63 | 2016 | matrimoniale e ho fatto la signora. La pelliccia di | ||
64 | 2016 | ho fatto la signora. La pelliccia di visone, il | ||
65 | 2016 | le vacanze in albergo, la borsa che mi piace | ||
66 | 2016 | dice della figlia?» ¶ «Quale, la sua? Lui non voleva | ||
67 | 2016 | che aveva, io non la capisco… Quando andavamo in | ||
68 | 2016 | del pomeriggio mi staccava la corrente. Fuori di sé | ||
69 | 2016 | mai detto perché non la vedeva da quando era | ||
70 | 2016 | Buona, questa. Ma non la racconti a me. Sono | ||
71 | 2016 | il piacere». ¶ A Gilardi la faccenda non sembrava tanto | ||
72 | 2016 | Non ha fatto testamento. La casa era sua? E | ||
73 | 2016 | figlia, credo». ¶ «Ecco, vede la vostra giustizia? Lei lo | ||
74 | 2016 | della telefonata della figlia». ¶ «La prima?» Si assestò meglio | ||
75 | 2016 | sarebbe finita male. Lei la storia la sa, no | ||
76 | 2016 | male. Lei la storia la sa, no?» ¶ «Me la | ||
77 | 2016 | la sa, no?» ¶ «Me la racconti lei». ¶ «Allora, un | ||
78 | 2016 | io ho dovuto fare la parte della cameriera… capisce | ||
79 | 2016 | offerte». ¶ «Non telefonava neppure la signora Scotti?» ¶ Fece le | ||
80 | 2016 | occhio, non volevo fare la parte della scema: mi | ||
81 | 2016 | stare zitta neanche se la inchiodano. Ma perché parla | ||
82 | 2016 | Se torno a casa la faccio nera!» ¶ «Io non | ||
83 | 2016 | secco. Poi ha preso la medicina e si è | ||
84 | 2016 | tirato fuori le tazze. La casa era uno specchio | ||
85 | 2016 | giù di lì. Apro la porta, sento quegli strilli | ||
86 | 2016 | sono corsa dalla Gina, la portinaia. Poi non mi | ||
87 | 2016 | davanti, non ci dormo la notte». ¶ «Quando ha aperto | ||
88 | 2016 | notte». ¶ «Quando ha aperto la porta e ha sentito | ||
89 | 2016 | venuto spontaneo mettere dentro la testa per vedere che | ||
90 | 2016 | Poi è rientrata con la polizia?» ¶ «Sì, perché volevano | ||
91 | 2016 | per carità. Non aveva la voce di una che | ||
92 | 2016 | ha vista materialmente sparare?» ¶ La donna alzò gli occhi | ||
93 | 2016 | di lui e corrugò la fronte, come se la | ||
94 | 2016 | la fronte, come se la risposta fosse un trabocchetto | ||
95 | 2016 | era già sparato e la pistola era lì…» ¶ «Dov | ||
96 | 2016 | preciso, se lo ricorda?» ¶ «La pistola? In terra, mi | ||
97 | 2016 | che gli ha preparato la Pina, con i biscotti | ||
98 | 2016 | si può dire, ma la Pina in cucina è | ||
99 | 2016 | punto questa tira fuori la pistola e uccide suo | ||
100 | 2016 | anzi: nell’89, sì. Ma la casa all’inizio l | ||
101 | 2016 | continuava a ricevere qui la sua posta. Io la | ||
102 | 2016 | la sua posta. Io la storia non la so | ||
103 | 2016 | Io la storia non la so, ma so che | ||
104 | 2016 | Ecco, le interessa. Allora la casa la intesta al | ||
105 | 2016 | interessa. Allora la casa la intesta al barone, tutto | ||
106 | 2016 | io, così mi diceva la ragioniera della casa, che | ||
107 | 2016 | dal marito e sparisce. La Pina, che era la | ||
108 | 2016 | La Pina, che era la loro cameriera, quando il | ||
109 | 2016 | Sempre sperando che lui la sposasse». Si fece aria | ||
110 | 2016 | fece una smorfietta con la bocca. «Comunque, cade in | ||
111 | 2016 | macellaio qui dietro che la vuole. Lui crede di | ||
112 | 2016 | lisciata ai capelli, dietro la nuca: come a spazzar | ||
113 | 2016 | me l’ha raccontato la Pina. Quando nasce la | ||
114 | 2016 | la Pina. Quando nasce la bambina, la signora Margaret | ||
115 | 2016 | Quando nasce la bambina, la signora Margaret e il | ||
116 | 2016 | così mi ha detto la Pina. Hanno la fabbrica | ||
117 | 2016 | detto la Pina. Hanno la fabbrica che dirige il | ||
118 | 2016 | Scotti si sveglia con la luna storta e lo | ||
119 | 2016 | d’oro. Ma fuori. La Pina sospetta che il | ||
120 | 2016 | italiani, abbia capito che la figlia non è sua | ||
121 | 2016 | dai piedi. Si tiene la moglie, che era la | ||
122 | 2016 | la moglie, che era la cassaforte, e la figlia | ||
123 | 2016 | era la cassaforte, e la figlia, che porta il | ||
124 | 2016 | so perché ho mangiato la torta del suo ultimo | ||
125 | 2016 | vista, qui?» ¶ «No, mai. La Pina dice che la | ||
126 | 2016 | La Pina dice che la ragazza non ha mai | ||
127 | 2016 | che erano rimaste chiuse là dentro con i sigilli | ||
128 | 2016 | disse, infatti: «Posso riavere la casa?» ¶ Gilardi le aveva | ||
129 | 2016 | A che ora, domani?» ¶ La signora aveva fretta. «Scelga | ||
130 | 2016 | tè? Prego, si accomodi». ¶ La Pina si sedette buttandosi | ||
131 | 2016 | il barone?» E intanto la guardava sollevare la tazzina | ||
132 | 2016 | intanto la guardava sollevare la tazzina tenendo alto il | ||
133 | 2016 | dalla signora come cameriera». ¶ «La signora Scotti?» La donna | ||
134 | 2016 | cameriera». ¶ «La signora Scotti?» La donna fece di sì | ||
135 | 2016 | fece di sì con la testa. «Si ricorda in | ||
136 | 2016 | quando?» ¶ «Sì. Loro due, la signora Scotti e il | ||
137 | 2016 | che lei doveva avere la residenza in un albergo | ||
138 | 2016 | era rimasto in America. La signora qui doveva guardare | ||
139 | 2016 | contenta». ¶ «Quanto è stata la signora con voi?» ¶ «Con | ||
140 | 2016 | ma era ricca e la baracca la dirigeva lei | ||
141 | 2016 | ricca e la baracca la dirigeva lei. Sino a | ||
142 | 2016 | ma con qualche pretesa: la borsa firmata, l’anello | ||
143 | 2016 | il filo di perle, la messa in piega fresca | ||
144 | 2016 | bella, ma che era la faccia del barone. Soltanto | ||
145 | 2016 | stanza da letto». ¶ Aprì la porta e mise dentro | ||
146 | 2016 | e mise dentro appena la testa. Altri tendoni alla | ||
147 | 2016 | finalmente si girò verso la parte opposta del salone | ||
148 | 2016 | parte opposta del salone. La scena del delitto. ¶ Un | ||
149 | 2016 | centro dello spazio tra la porta e la finestra | ||
150 | 2016 | tra la porta e la finestra. Altre tende intonate | ||
151 | 2016 | in quel piccolo spazio, la tragedia rilevata dalla polizia | ||
152 | 2016 | sua testa. Ha preso la borsa, ha afferrato la | ||
153 | 2016 | la borsa, ha afferrato la pistola che aveva con | ||
154 | 2016 | sparato tre colpi. Abbiamo la traiettoria degli spari a | ||
155 | 2016 | corpo, delle sue gambe, la schiena contro il muro | ||
156 | 2016 | riconoscibilissime. Qui il sangue. Là la pistola, lontana da | ||
157 | 2016 | Qui il sangue. Là la pistola, lontana da loro | ||
158 | 2016 | anche le mani. Ma la polvere da sparo…» ¶ «Se | ||
159 | 2016 | sparo». ¶ «Se avesse impugnato la pistola con un guanto | ||
160 | 2016 | ha fatto». ¶ «Vorrei avere la sua sicurezza, avvocato. Purtroppo | ||
161 | 2016 | Per prima vorrei incontrare la convivente, come si chiama | ||
162 | 2016 | perso tutto, probabilmente anche la casa, se non c | ||
163 | 2016 | alla portafinestra del salone, la scosse, ma le due | ||
164 | 2016 | po’ secchi, che costeggia la scala in discesa verso | ||
165 | 2016 | il garage». ¶ «Impronte?» ¶ «Nessuna. La finestra della camera dà | ||
166 | 2016 | e un bagnetto con la lavatrice. Una specie di | ||
167 | 2016 | avere al suo studio la planimetria dell’appartamento, con | ||
168 | 2016 | però; qui c’è la convivente che ha le | ||
169 | 2016 | a questa Giuseppina. Quindi la pregherei di farla accompagnare | ||
170 | 2016 | che lo sappia anche la signora. Persino in banca | ||
171 | 2016 | piedi». ¶ Otto ¶ Gina Conti ¶ La lasciò partire, girò le | ||
172 | 2016 | spalle e tornò indietro. La custode, nella sua vestaglietta | ||
173 | 2016 | vestaglietta rosa ben stirata, la molletta di tartaruga a | ||
174 | 2016 | Finito?» domandò. Come se la cosa la riguardasse. ¶ «Sì | ||
175 | 2016 | Come se la cosa la riguardasse. ¶ «Sì, grazie». Le | ||
176 | 2016 | sul tavolo. «Mi scusi, la ringrazio». ¶ «Ma è roba | ||
177 | 2016 | il morto davanti e la pistola ancora calda. Che | ||
178 | 2016 | che lei ha visto la convivente, Giuseppina Resnati, che | ||
179 | 2016 | in televisione». ¶ «Non capisco. La signora Resnati ha detto | ||
180 | 2016 | è arrivata ha girato la chiave, ha sentito la | ||
181 | 2016 | la chiave, ha sentito la donna urlare, ha richiuso | ||
182 | 2016 | donna urlare, ha richiuso la porta ed è corsa | ||
183 | 2016 | arrivata?» ¶ «Certo. Ha aperto la porta, l’ha richiusa | ||
184 | 2016 | sembra normale? Sente urlare la figlia del barone e | ||
185 | 2016 | e non mette dentro la testa per vedere che | ||
186 | 2016 | gli strilli erano veri. La Pina si è spaventata | ||
187 | 2016 | che non mettesse dentro la testa per vedere che | ||
188 | 2016 | non l’ho capita». La portinaia si assestò meglio | ||
189 | 2016 | diversa dall’ambiente che la circondava da sembrare sbagliata | ||
190 | 2016 | ha vista qualche volta la Valeria Marini?» Gilardi scosse | ||
191 | 2016 | Valeria Marini?» Gilardi scosse la testa. «Quando si muove | ||
192 | 2016 | Lei doveva invece vedere la Pina, quel giorno: sciccosa | ||
193 | 2016 | Gilla. Poi la storia la conosce anche lei. Rimane | ||
194 | 2016 | spettacolo attuale. Lei ha la bimba, lui la riconosce | ||
195 | 2016 | ha la bimba, lui la riconosce, onore al merito | ||
196 | 2016 | questa parte della storia la conosco. Ma come reagisce | ||
197 | 2016 | capire le donne…» ¶ «E la sua famiglia?» ¶ «Ah, qui | ||
198 | 2016 | qui cominciava a girare la voce che fosse sfigata | ||
199 | 2016 | Mamma, lei è Martina, la mia assistente. E lui | ||
200 | 2016 | andato in America, vive là, non so più niente | ||
201 | 2016 | in televisione, ti prego». ¶ «La casa dove vivevano era | ||
202 | 2016 | era un grande salone, la sala da pranzo e | ||
203 | 2016 | una bella terrazza. Avevano la cameriera, stavano bene. Gilla | ||
204 | 2016 | diceva. Quando è nata la bambina io sono andata | ||
205 | 2016 | ci ha annunciato, evviva la delicatezza, che si sposava | ||
206 | 2016 | ero rimasta? Ah, sì, la casa. Mentre era incinta | ||
207 | 2016 | un’intesa perfetta. Nasce la bambina e Toni muore | ||
208 | 2016 | Egidio Floris aveva abbandonato la madre e se n | ||
209 | 2016 | sua. A Gilla resta la madre sconsolata, la bimba | ||
210 | 2016 | resta la madre sconsolata, la bimba e l’eredità | ||
211 | 2016 | in scena Savina Zorzi, la conosce?» ¶ «No, chi è | ||
212 | 2016 | trasmissioni, ma ormai non la chiamava più nessuno. L | ||
213 | 2016 | quella casa, che era la casa di nonno Charlie | ||
214 | 2016 | io avevo nove anni, la casa non c’era | ||
215 | 2016 | madre così». ¶ «Perché? Era la sua vita, io in | ||
216 | 2016 | è cresciuta… e poi la fine, in quella casa | ||
217 | 2016 | di Gilardi. «Grazie, avvocato. La prego, faccia tutto quello | ||
218 | 2016 | Io devo crederci». ¶ «Se la cava per uscire? Si | ||
219 | 2016 | Grazie, sì». Si strinsero la mano e Gilardi si | ||
220 | 2016 | Sofia Rossi». ¶ «Buongiorno, grazie». ¶ «La casa è questa, il | ||
221 | 2016 | in stile. ¶ Sulla destra la porta contrassegnata dalla targhetta | ||
222 | 2016 | chiuse e all’ascensore. ¶ «La porta è questa». ¶ «Chi | ||
223 | 2016 | Chi li ha trovati?» ¶ «La convivente. Ha testimoniato che | ||
224 | 2016 | e mezzo, ha aperto la porta…» Mentre parlava stava | ||
225 | 2016 | parlava stava intanto girando la chiave nella serratura. «Ha | ||
226 | 2016 | serratura. «Ha sentito gridare la donna, ha richiuso ed | ||
227 | 2016 | dalla portinaia per chiamare la polizia». ¶ «Mi scusi, aspetti | ||
228 | 2016 | Mi sta dicendo che la convivente è tornata a | ||
229 | 2016 | cinque e mezzo, quando la figlia era qui con | ||
230 | 2016 | il padre, ha aperto la porta, ha sentito le | ||
231 | 2016 | dalla custode per chiamare la polizia? È questo che | ||
232 | 2016 | quello che ha testimoniato la convivente e che ha | ||
233 | 2016 | e che ha confermato la portinaia». ¶ «Come a dire | ||
234 | 2016 | ha messo dentro neppure la testa?» ¶ «È quello che | ||
235 | 2016 | ha detto e che la portinaia ha confermato». ¶ «E | ||
236 | 2016 | che sta parlando con la propria figlia che non | ||
237 | 2016 | delle urla e richiude la porta? Ma dove esiste | ||
238 | 2016 | esiste una storia simile?» ¶ «La portinaia l’ha confermato | ||
239 | 2016 | Quando siamo arrivati noi, la caserma è qua dietro | ||
240 | 2016 | oro. ¶ «Lì c’è la stanza da letto». ¶ Aprì | ||
241 | 2016 | magro, in camice nero, la richiuse. «Senta, avvocato… lei | ||
242 | 2016 | qualcosa di Gilla Floris?» ¶ «La rovina di quella ragazza | ||
243 | 2016 | smorfia. «Lo conosce. Allora la storia la sa. Se | ||
244 | 2016 | conosce. Allora la storia la sa. Se l’è | ||
245 | 2016 | ambizione e quegli affari là… Togliamoci dal banco, altrimenti | ||
246 | 2016 | venga». Si spostarono verso la parete di fondo, davanti | ||
247 | 2016 | delle brioche. «Allora» proseguì la donna, allungando la mano | ||
248 | 2016 | proseguì la donna, allungando la mano verso una brioche | ||
249 | 2016 | al cioccolato. «Posso?» ¶ «Certo, la prego». ¶ «Grazie, sa, mi | ||
250 | 2016 | di Palermo. Ha riconosciuto la bambina, ha fatto il | ||
251 | 2016 | a casa ha riconosciuto la bambina ma ha sposato | ||
252 | 2016 | niente di suo padre?» ¶ La donna scosse la testa | ||
253 | 2016 | padre?» ¶ La donna scosse la testa e si pulì | ||
254 | 2016 | fece un cenno con la mano: «Gli ascensori sono | ||
255 | 2016 | mano: «Gli ascensori sono là, l’accompagno. È venuto | ||
256 | 2016 | indice contro il petto. «La sa una cosa? Se | ||
257 | 2016 | con Martina Sereni, lei la conosceva bene, erano anche | ||
258 | 2016 | se lo ricorda?» ¶ «Certo, la ringrazio. Lei mi ha | ||
259 | 2016 | aiutato». ¶ «Speriamo… Lei ce la farà? Ma è vero | ||
260 | 2016 | e prima di chiudere la portiera le fece ancora | ||
261 | 2016 | Rai di corso Sempione ¶ La signora che l’accolse | ||
262 | 2016 | e una libreria ordinatissima. La signora, sulla cinquantina, era | ||
263 | 2016 | l’avvocato Gilardi?» ¶ «Sì, la ringrazio d’avermi ricevuto | ||
264 | 2016 | qui». Gli accennò con la mano, tra le due | ||
265 | 2016 | offrirle un caffè?» ¶ «No, la ringrazio». ¶ «Lei è napoletano | ||
266 | 2016 | bicchieri, grazie». Attese che la porta si richiudesse e | ||
267 | 2016 | già dire: Gilla era la ragazza più educata che | ||
268 | 2016 | due bicchieri, attese che la ragazza se ne fosse | ||
269 | 2016 | una cosa difficile, avvocato. La conoscevo poco. Siamo arrivate | ||
270 | 2016 | cose, ma era brava. La vedevo raramente, era in | ||
271 | 2016 | davvero come aiutarla, non la conoscevo. Credo di averla | ||
272 | 2016 | di me. Vuole che la chiami?» ¶ «No, grazie. Se | ||
273 | 2016 | dice dov’è, magari la trovo». ¶ Erano sulla porta | ||
274 | 2016 | sulla targhetta, deve essere la terza o la quarta | ||
275 | 2016 | essere la terza o la quarta porta… Provi, avvocato | ||
276 | 2016 | Si salutarono. Lei chiuse la porta alle sue spalle | ||
277 | 2016 | incontro in corridoio, tendendogli la mano. ¶ «Lei è l | ||
278 | 2016 | senza essere particolarmente bello. La fronte alta, attraversata da | ||
279 | 2016 | fissò il cielo, oltre la finestra. «Che cosa mi | ||
280 | 2016 | era, i suoi pensieri, la sua vita? Qualcosa che | ||
281 | 2016 | risatina e si portò la bottiglietta dell’acqua minerale | ||
282 | 2016 | e io sono diventata la sua assistente». Restò per | ||
283 | 2016 | fece di sì, con la testa. «Bene, non è | ||
284 | 2016 | al punto da perderci la testa. Andavo a prenderla | ||
285 | 2016 | macchina a casa e la riaccompagnavo. La seguivo nelle | ||
286 | 2016 | casa e la riaccompagnavo. La seguivo nelle trasmissioni, la | ||
287 | 2016 | La seguivo nelle trasmissioni, la soccorrevo ogni volta che | ||
288 | 2016 | Questa era Gilla. Poi la storia la conosce anche | ||
289 | 2016 | un avvocato? Dovrei difendere la tua mamma, sei d | ||
290 | 2016 | del tuo aiuto, te la senti?» ¶ «Per mamma, sì | ||
291 | 2016 | anche Giancarlo Rinaldi e la raccolse tra le braccia | ||
292 | 2016 | portiamo Max a conoscere la mamma. Ma tu dovrai | ||
293 | 2016 | si fece avanti, tendendogli la mano. «Laura Licasi, avvocato | ||
294 | 2016 | questo avvocato alto alto…» ¶ La ragazzina fece una smorfia | ||
295 | 2016 | lungo tanto». E per la prima volta riuscì a | ||
296 | 2016 | a sorridere, mentre metteva la sua piccola mano in | ||
297 | 2016 | era pronta davvero. ¶ Due ¶ La capo infermiera li fece | ||
298 | 2016 | Ma non è stata la mamma» disse Carolina. ¶ La | ||
299 | 2016 | la mamma» disse Carolina. ¶ La Madre superiora diede un | ||
300 | 2016 | lei sa qual è la stanza, prego». ¶ Quando furono | ||
301 | 2016 | preoccupata per il piantone, la questura… la tranquillizzeremo. Penserà | ||
302 | 2016 | il piantone, la questura… la tranquillizzeremo. Penserà agli altri | ||
303 | 2016 | l’infermiera mise dentro la testa. Sospirò. «Immobile. Andate | ||
304 | 2016 | le spalle al muro. ¶ La stanza conteneva il letto | ||
305 | 2016 | letto, già pronto per la notte. Addossato alla parete | ||
306 | 2016 | verso il cielo oltre la finestra, stava seduta, come | ||
307 | 2016 | il cielo, come se la bimba non ci fosse | ||
308 | 2016 | se non sentisse che la stava chiamando sottovoce, in | ||
309 | 2016 | piedi. Si guardarono. ¶ «Nessuno la condannerà mai, in queste | ||
310 | 2016 | vuol fare?» ¶ Max scosse la testa. «Il processo invece | ||
311 | 2016 | le chiederà di scontare la pena». ¶ «E lei che | ||
312 | 2016 | al mondo per dimostrare la sua innocenza, io la | ||
313 | 2016 | la sua innocenza, io la troverò. Non per lei | ||
314 | 2016 | realizzato insieme, alcune con la bimba piccola, altre in | ||
315 | 2016 | stringe il cuore, capisco la disperazione della bambina. Non | ||
316 | 2016 | riconosce più sua madre». ¶ La porta dello studio si | ||
317 | 2016 | bussato. Max Gilardi alzò la testa con un’espressione | ||
318 | 2016 | ora sono solo ipotesi». ¶ «La difendi tu?» ¶ «Sì, anzi | ||
319 | 2016 | un attimo a fissare la porta che si era | ||
320 | 2016 | forse le hanno condizionato la vita, l’amore, la | ||
321 | 2016 | la vita, l’amore, la carriera. Io non sono | ||
322 | 2016 | il delitto è sempre la derivazione della personalità. Per | ||
323 | 2016 | se c’è». Con la mano Gilardi spostò le | ||
324 | 2016 | verso Laura, e scosse la testa. «Potresti avere ragione | ||
325 | 2016 | Gilardi? Venga, di qua…» ¶ La seguì lungo un corridoio | ||
326 | 2016 | quel che poteva significare. La scrivania invece era larga | ||
327 | 2016 | Perrini? Sono Massimo Gilardi, la ringrazio di avermi ricevuto | ||
328 | 2016 | so, suppongo di sì. La trasmissione era con Rinaldi | ||
329 | 2016 | io a quel tempo la frequentavo poco e lei | ||
330 | 2016 | giravano attorno. Tutti alzarono la testa verso di loro | ||
331 | 2016 | una cosa, avvocato? Io la manderei con Tania al | ||
332 | 2016 | difende Gilla?» gli chiese la donna. ¶ «Sì, questa è | ||
333 | 2016 | donna. ¶ «Sì, questa è la mia intenzione. Può aiutarmi | ||
334 | 2016 | due uomini si strinsero la mano. «La ringrazio, dottore | ||
335 | 2016 | si strinsero la mano. «La ringrazio, dottore». ¶ «Mi dispiace | ||
336 | 2016 | davvero lei difende Gilla?» ¶ «La conosce?» ¶ «Sì, ero qui | ||
337 | 2016 | per Paola. ¶ Mentre girava la chiave nella serratura guardò | ||
338 | 2016 | letto e dormivano. ¶ Accese la luce in soggiorno e | ||
339 | 2016 | po’ che ci lavora, la conosce pure lei. Quando | ||
340 | 2016 | suo studio?» ¶ «Allora?» Prese la tazzina del caffè e | ||
341 | 2016 | nella sua stanza, se la ricorda? Ci hanno fatto | ||
342 | 2016 | non si riconosce. Tutta la parte che era dell | ||
343 | 2016 | pazzi, dico io». ¶ «E la ragione di questo trasloco | ||
344 | 2016 | allungò un braccio verso la parte vuota del letto | ||
345 | 2016 | per caso. ¶ Gli tese la mano. Erano nel corridoio | ||
346 | 2016 | Gilardi non aveva sentito la presentazione che gli aveva | ||
347 | 2016 | dispiace». ¶ «Sono di Roma, la mia famiglia conosceva i | ||
348 | 2016 | nostra. Io lavoro per la televisione». ¶ «Sì, certo. I | ||
349 | 2016 | No, servizi giornalistici per la televisione. Andavo anche in | ||
350 | 2016 | guardò attorno, come valutando la stanza per decidere se | ||
351 | 2016 | sotto contratto Terry Sanchez, la conosci?» Max Gilardi scosse | ||
352 | 2016 | Max Gilardi scosse appena la testa. «Guardi poco la | ||
353 | 2016 | la testa. «Guardi poco la tv, allora: è il | ||
354 | 2016 | partendo per New York, la vogliono là». Una pausa | ||
355 | 2016 | New York, la vogliono là». Una pausa, un colpetto | ||
356 | 2016 | che mi hai raccontato la tua vita mi dici | ||
357 | 2016 | Avrai letto sui giornali la faccenda di Gilla Floris | ||
358 | 2016 | aveva iniziato ed è là che l’avevo conosciuta | ||
359 | 2016 | poco e molto saltuariamente. La Rai in questo non | ||
360 | 2016 | se esci, sei fuori. La chiamavano proprio quando non | ||
361 | 2016 | scuole, regali, viaggi… Malgrado la situazione mi sento di | ||
362 | 2016 | Adesso Carolina è di là, credo con una tua | ||
363 | 2016 | non mangia. Credo che la definizione sia ‘stato vegetativo | ||
364 | 2016 | Perché è sola. Morta la madre, con la quale | ||
365 | 2016 | Morta la madre, con la quale viveva, le è | ||
366 | 2016 | carattere, una vita difficile. La sua forza era questa | ||
367 | 2016 | chiese Gilardi. ¶ «È di là…» indicò Rinaldi. ¶ «Sì, ci | ||
368 | 2016 | Perché ti conosco, conoscevo la tua famiglia, so chi | ||
369 | 2016 | Ecco perché tu. Te la senti? Ti affido la | ||
370 | 2016 | la senti? Ti affido la difesa di Gilla Floris | ||
371 | 2016 | di aver capito che la procura non abbia dubbi | ||
372 | 2016 | padre sulle sue ginocchia, la pistola riconducibile a lei | ||
373 | 2016 | a lei… Io apprezzo la tua fiducia, ma così | ||
374 | 2016 | quelle del cuore. Ma la domanda è un’altra | ||
375 | 2016 | Mentre tu vai di là a lasciare i recapiti | ||
376 | 2016 | d’attesa e aprì la porta. Laura e la | ||
377 | 2016 | la porta. Laura e la bimba stavano davanti a | ||
378 | 2016 | animati. ¶ «Posso? Sono Max». ¶ La bimba si voltò a | ||
379 | 2016 | l’avvocato che salverà la mia mamma?» ¶ «Certo, ci | ||
380 | 2016 | un papà molto importante». ¶ La ragazzina fece di sì | ||
381 | 2016 | fece di sì con la testa, serrando le labbra | ||
382 | 2016 | che gli abbia sparato la tua mamma?» Restò a | ||
383 | 2016 | farmi ridere». ¶ «Naturalmente. E la nonna ti spiegava perché | ||
384 | 2016 | non è sposato con la mamma?» ¶ «Papà è buonissimo | ||
385 | 2016 | attraverso il tavolo strinse la mano di Gilla, la | ||
386 | 2016 | la mano di Gilla, la sentì ghiacciata. «Lavora per | ||
387 | 2016 | sentì ghiacciata. «Lavora per la televisione, vero mamma?» ¶ «Sì | ||
388 | 2016 | racconta a zia Olga la tua pagella». ¶ «Tutti dieci | ||
389 | 2016 | e in educazione». ¶ «Come la tua mamma. Lo sai | ||
390 | 2016 | più brava di noi». ¶ «La mia mamma è bravissima | ||
391 | 2016 | bisogno di braccia per la vendemmia». Ora stavano ridendo | ||
392 | 2016 | che le tremava e la vista appannata. Sentiva con | ||
393 | 2016 | Olga De Brusset aveva la gola chiusa. Strinse le | ||
394 | 2016 | Mi ha detto che la zia l’aveva chiamata | ||
395 | 2016 | un pacco, infatti, tra la sua roba. Ed era | ||
396 | 2016 | aperto. Vuoi dire che la pistola poteva essere in | ||
397 | 2016 | uva a centimetri zero». La sua risata, con quella | ||
398 | 2016 | quella bocca aperta e la testa all’indietro, la | ||
399 | 2016 | la testa all’indietro, la mano che tratteneva il | ||
400 | 2016 | lo sai?» Lei scosse la testa, staccando un altro | ||
401 | 2016 | un altro grappolo. «Come la trovo?» ¶ «Dio benedetto, ma | ||
402 | 2016 | vai a Ravenna e la trovi. Dai, vengo con | ||
403 | 2016 | così vedo dove viveva la mia povera cugina, poi | ||
404 | 2016 | rischio. Sei un gentiluomo?» ¶ La consapevolezza di essere vicino | ||
405 | 2016 | ogni gesto ma con la strana sensazione di aver | ||
406 | 2016 | rimediare. Mi hanno costruito la piscina altrimenti ho minacciato | ||
407 | 2016 | minacciato di andarmene, vieni». ¶ La piscina seguiva i bordi | ||
408 | 2016 | e sotto l’acqua la sentì cantare. ¶ Un tè | ||
409 | 2016 | Questo pensiero gli attraversò la mente creandogli un certo | ||
410 | 2016 | vestiti e gli prese la mano. «Andiamo a vestirci | ||
411 | 2016 | Andiamo a vestirci per la cena, altrimenti ci lasciano | ||
412 | 2016 | tutte libere. Vieni…» ¶ «Ma la valigia…» ¶ «È già in | ||
413 | 2016 | mio. Scrollati di dosso la tua bella Napoli e | ||
414 | 2016 | seducendo, avvocato. Questa è la nostra ospitalità. Prenditela e | ||
415 | 2016 | rami nodosi senza corteccia. La camera era fresca, con | ||
416 | 2016 | le finestre socchiuse verso la collina che scendeva a | ||
417 | 2016 | che voleva. Il gioco, la risata, il gesto. La | ||
418 | 2016 | la risata, il gesto. La dedizione completa e prepotente | ||
419 | 2016 | e prepotente. Quella era la donna che voleva. ¶ «E | ||
420 | 2016 | accomodò il cuscino sotto la testa e il lenzuolo | ||
421 | 2016 | a Napoli, io ho la mia vita e quella | ||
422 | 2016 | mai provato in tutta la mia vita la sensazione | ||
423 | 2016 | tutta la mia vita la sensazione di avere finalmente | ||
424 | 2016 | di avere finalmente trovato la donna che cercavo e | ||
425 | 2016 | tra le gambe. «Ho la sensazione di averti sempre | ||
426 | 2016 | lo è, anch’io». La baciò sul collo. «Che | ||
427 | 2016 | li trovo meschini. Ma la considero una questione soltanto | ||
428 | 2016 | aveva chiamato papà? ¶ Venti ¶ La cena fu molto formale | ||
429 | 2016 | Ti dirà che è la più bella città del | ||
430 | 2016 | ci siano i napoletani». La battuta era del cognato | ||
431 | 2016 | se non gli crescesse la barba. ¶ «Non è esatto | ||
432 | 2016 | fece un gesto con la mano, sventolandola davanti alla | ||
433 | 2016 | quella voce. Girò appena la testa e la prima | ||
434 | 2016 | appena la testa e la prima cosa che vide | ||
435 | 2016 | calato sulla fronte. E la sua bocca, che stava | ||
436 | 2016 | disse. ¶ «E secondo lei la mandiamo a casa digiuno | ||
437 | 2016 | scusi» disse. «Sono Olga, la figlia del barone… Venga | ||
438 | 2016 | si dicesse d’accordo. «La mia Piccina sta partorendo | ||
439 | 2016 | è che sta partorendo?» ¶ «La vacca… Venga, così parliamo | ||
440 | 2016 | è uno che vuole la pasta o se la | ||
441 | 2016 | la pasta o se la mangia volentieri una fiorentina | ||
442 | 2016 | a puntino?» ¶ «Vada per la fiorentina, grazie». ¶ Aspettò a | ||
443 | 2016 | no!» Altra risata, con la testa all’indietro. Si | ||
444 | 2016 | volta. E allora, con la nostra farina e il | ||
445 | 2016 | panettieri vengono a caricarselo. La giornata comincia così». ¶ «E | ||
446 | 2016 | cugina?» Avevano intanto terminato la fiorentina e Olga fece | ||
447 | 2016 | dell’orto? Ci sciacquiamo la bocca prima del dolce | ||
448 | 2016 | prima del dolce». Alzò la mano e dal pugno | ||
449 | 2016 | il violino…» ¶ «Ermeline Sarli, la donna sciolta nell’acido | ||
450 | 2016 | non so quante volte la sua arringa finale… Bella | ||
451 | 2016 | né sollecita». ¶ Era arrivata la crema catalana con un | ||
452 | 2016 | molto su di me, la sua figliola zitella, votata | ||
453 | 2016 | sposata?» ¶ Quando rideva gettava la testa all’indietro con | ||
454 | 2016 | ereditato da suo padre, la bocca morbida e carnosa | ||
455 | 2016 | seno che si intravedeva, la pelle appena abbronzata. ¶ «E | ||
456 | 2016 | anni…» ¶ «Come, scusi?» ¶ «Non la sa la storia della | ||
457 | 2016 | scusi?» ¶ «Non la sa la storia della zia?» ¶ «Quale | ||
458 | 2016 | dai nonni a Milano. La storia di nonna la | ||
459 | 2016 | La storia di nonna la sai di sicuro. Nonno | ||
460 | 2016 | nonna, che recitava sempre la parte della principessa senza | ||
461 | 2016 | senza trono. Zia Linda, la madre di Gilla, era | ||
462 | 2016 | fece di sì con la testa, rendendosi conto che | ||
463 | 2016 | voce da mezzosoprano. Dopo la colazione ci riunivamo nel | ||
464 | 2016 | e zia Bea, come la chiamava Gilla, cantava. L | ||
465 | 2016 | zia Linda era scappata. La storia vera l’ho | ||
466 | 2016 | avuto una liaison con la sorella di sua moglie | ||
467 | 2016 | andata da casa sbattendo la porta. Zia Bea invece | ||
468 | 2016 | colpo in testa con la pistola del nonno ferroviere | ||
469 | 2016 | di Ravenna e vive là. Suppongo, ma guarda che | ||
470 | 2016 | Si guardò intorno con la brutta sensazione che Gilla | ||
471 | 2016 | aspettata. ¶ «Sei zia Olga?» ¶ La bambina, con tanti riccioli | ||
472 | 2016 | famiglia. ¶ «Sei Carolina?» ¶ «Sì, la mamma è entrata in | ||
473 | 2016 | a chiamarla». Le prese la mano e le sorrise | ||
474 | 2016 | brava e bella davvero». ¶ «La più brava di tutte | ||
475 | 2016 | Sì, qualche volta. Ma la Rai è strana, se | ||
476 | 2016 | E questa zia?» ¶ «È la sorella minore di mia | ||
477 | 2016 | più…» ¶ Carolina si portò la mano alla testa e | ||
478 | 2016 | nonni c’era ancora la pistola del nonno. Pare | ||
479 | 2016 | Ora mi ha telefonato la zia che ha un | ||
480 | 2016 | mio papà?» Olga scosse la testa, e attraverso il | ||
481 | 2016 | contro la vetrata. Gilardi la guardava parlare concitata, gesticolando | ||
482 | 2016 | ritorno a casa». ¶ Quindici ¶ La mattina dopo quella cena | ||
483 | 2016 | ci guardo». ¶ «Avete fatto la prova del suicidio?» ¶ «Sì | ||
484 | 2016 | Boston… niente di speciale, la figlia, l’azienda, la | ||
485 | 2016 | la figlia, l’azienda, la moglie. Lui è morto | ||
486 | 2016 | sono e perché. Se la cosa funziona posso dormire | ||
487 | 2016 | a Napoli. Puoi organizzarmi la faccenda?» ¶ «Ci provo, certo | ||
488 | 2016 | solito funzionava. Senza rimettersi la giacca andò ad aprire | ||
489 | 2016 | con me?» ¶ «Entra, avanti». ¶ La baciò sulla fronte e | ||
490 | 2016 | le tolse di mano la valigetta. Sorrise per lo | ||
491 | 2016 | Buona giornata». ¶ Gilardi chiuse la comunicazione. «Ecco, ora sai | ||
492 | 2016 | solo di passaggio. Lasciò la valigia in camera e | ||
493 | 2016 | Solo questo pomeriggio, temo». ¶ La ragazza che si era | ||
494 | 2016 | sorrise. ¶ «Non può perdere la piazza del Campo, quella | ||
495 | 2016 | del Palio… Lì trova la famosa Torre del Mangia | ||
496 | 2016 | di ottantotto metri, con la cella campanaria: è del | ||
497 | 2016 | una strada in salita, la riconosce, c’è solo | ||
498 | 2016 | glielo scrivo. Dica che la mando io, mi chiamo | ||
499 | 2016 | vacanza, e per tutta la durata della cena, ottima | ||
500 | 2016 | poco prima delle undici, la receptionist avvertì Gilardi che |